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AA.VV. - Al Cinema Con Il Mostro (Ita Libro)

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un’immutabile rassegnazione, come se camminassero per metà immersi in un altro<br />

mondo fra due file di guardie senza nome verso una catastrofe ormai certa e ben<br />

conosciuta.<br />

Thaddeus fu colto da pazzia in settembre, dopo essersi recato al pozzo. Vi era<br />

andato con un secchio e aveva fatto ritorno senza più nulla in mano, gridando e<br />

agitando le braccia, a tratti scosso da un ridacchiare demente o da incomprensibili<br />

bisbigli su “colori che si muovono laggiù sul fondo”. Due malati di mente in una<br />

famiglia sono certo una dura sorte, ma Nahum seppe accettarla con molto coraggio.<br />

Lasciò che il ragazzo si muovesse in libertà per una settimana poi, quando vide che<br />

cominciava a muoversi in modo incerto e scoordinato procurandosi anche delle ferite,<br />

lo rinchiuse in una stanza della soffitta di fronte a dove stava già sua madre. <strong>Il</strong> modo<br />

con cui i due poveri dementi si lanciavano urla e grida attraverso le porte che li<br />

separavano era veramente impressionante, e il piccolo Merwin ne era terrorizzato,<br />

convinto che Thaddeus e sua madre parlassero ora in una qualche terribile lingua che<br />

non apparteneva al nostro mondo. L’immaginazione di Merwin si era fatta sempre<br />

più accesa col procedere di quegli strani avvenimenti, e le sue inquietudini avevano<br />

ricevuto nuovo stimolo dall’allontanamento del fratello, suo inseparabile compagno<br />

di giochi.<br />

<strong>Al</strong>l’incirca in quello stesso periodo ebbero inizio i primi decessi fra gli animali<br />

della fattoria. I1 pollame era divenuto grigiastro e poi era improvvisamente morto: la<br />

carne si rivelò estremamente secca e fetida quanto si cercò di tagliarla. I maiali<br />

divennero incredibilmente obesi per poi improvvisamente venir stravolti da<br />

disgustose trasformazioni che nessuno seppe spiegare. Anche la loro carne risultò<br />

immangiabile; e ormai Nahum non sapeva proprio più cosa fare. Nessun veterinario<br />

di campagna voleva nemmeno avvicinarsi a quel luogo, e anche quello di Arkham<br />

non sapeva nascondere la sua assoluta perplessità davanti a tali fenomeni. Anche i<br />

maiali erano diventati grigi e friabili al tatto, tanto da perdere pezzi di carne prima di<br />

morire: i loro occhi e anche il grugno si erano profondamente e assurdamente<br />

modificati. Era veramente un fenomeno inesplicabile, tanto più che i maiali non si<br />

erano mai nutriti di quella degenerata vegetazione. E poi fu la volta delle vacche.<br />

Zone circoscritte dei loro corpi, se non addirittura in certi casi l’intera loro struttura,<br />

presero senza ragione apparente a raggrinzirsi o a comprimersi: gli animali<br />

deperivano in modo atroce e i loro corpi presentavano orribili mutilazioni. Negli<br />

ultimi stadi dell’affezione, e la morte ne era sempre la fatale conclusione, si<br />

verificava quello stesso ingrigirsi e polverizzarsi delle carni già osservato nei maiali.<br />

Non poteva trattarsi di un avvelenamento, perché gli animali che risultarono colpiti<br />

da questo morbo erano tutti tenuti in una stalla chiusa e protetta. Nessun morso di<br />

qualche creatura selvatica infetta poteva averli contagiati, perché nessun animale che<br />

viva su questa terra può attraversare muri e porte ben chiuse e sicure. Certamente si<br />

trattava di un qualche morbo, anche se nessuno riusciva a immaginarsi quale terribile<br />

malattia potesse produrre effetti tanto orrendi. Quando venne il tempo del raccolto<br />

non c’erano più animali che vivessero nella fattoria: tanto il pollame quanto il<br />

bestiame erano ormai tutti morti e i cani erano fuggiti, tre bestie da guardia svanite<br />

improvvisamente nel nulla una notte. I cinque gatti se n’erano pure andati da qualche<br />

tempo, ma nessuno se n’era accorto perché ormai sembrava non ci fossero neppure

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