AA.VV. - Al Cinema Con Il Mostro (Ita Libro)

che il commissario Charas non abbia obiezioni, vorrei bruciarlo immediatamente
dopo.»
Senza dire una parola prese il fascio di fogli che Hélène mi aveva consegnato il
giorno precedente e si mise a sedere per leggerli.
«Cosa ne pensate?» chiesi circa venti minuti più tardi, mentre lui arrotolava con
cura il manoscritto, lo infilava nella sua busta marrone e lo gettava nel fuoco.
Charas guardò le fiamme lambire la busta dalla quale si levavano volute di fumo
grigio, e fu solo quando ebbe preso completamente fuoco che disse, alzando
lentamente gli occhi verso i miei: «Penso che questo dimostri definitivamente che
madame Delambre era del tutto pazza».
Guardammo a lungo la fiamma divorare la “confessione” di Hélène.
«Mi è successa una cosa bizzarra questa mattina, Charas. Sono andato al cimitero
dove è sepolto mio fratello. Era completamente vuoto ed ero solo.»
«Non esattamente, monsieur Delambre. C’ero anch’io, ma non, ho voluto
disturbarvi.»
«Allora mi avete visto...»
«Sì, vi ho visto seppellire una scatola di fiammiferi.»
«Sapete cosa c’era dentro?»
«Una mosca, immagino.»
«Già, l’avevo trovata questa mattina presto, impegolata in una ragnatela in
giardino.»
«Era morta?»
«No, non esattamente. L’ho... stritolata io... con due pietre. La sua testa era...
bianca... completamente bianca.»