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AA.VV. - Al Cinema Con Il Mostro (Ita Libro)

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Lei rimase completamente immobile, guardandosi i palmi delle mani sul grembo, e<br />

sebbene la temperatura si stesse facendo gelida, aveva la fronte e le mani bagnate di<br />

sudore.<br />

Senza neppure scostare una ciocca dei lunghi capelli castani che la brezza le aveva<br />

spinto sulla bocca, mormorò: «Se te lo dico... mi prometti di uccidere quella mosca<br />

prima di fare qualsiasi altra cosa?».<br />

«No, Hélène. Non posso fare una simile promessa senza prima sapere.»<br />

«Ma François, devi capire. Ho promesso ad André che quella mosca sarebbe stata<br />

uccisa. È una promessa che va mantenuta e non potrò rivelare nulla fino a quel<br />

momento.»<br />

Sentii di essere di fronte a un punto morto. Non stavo ancora perdendo terreno, ma<br />

stavo perdendo l’iniziativa. Tentai di sparare nel buio.<br />

«Hélène, naturalmente capisci che appena la polizia esaminerà la mosca si renderà<br />

conto che tu non sei pazza, e allora...»<br />

«François, no! Per amore di Henri! Non capisci? Aspettavo quella mosca, speravo<br />

che mi avrebbe trovato qui, ma non poteva sapere che cosa ne era stato di me. Che<br />

altro potrebbe fare se non andare dalle altre persone che ama, Henri, te... tu che<br />

potevi sapere e . capire quello che bisognava fare!»<br />

Era veramente pazza, o stava fingendo di nuovo? Ma, pazza oppure no, era alle<br />

corde. Chiedendomi come incalzarla e infliggerle il colpo finale senza correre il<br />

rischio di vederla nuovamente sgusciare via, le dissi con molta calma: «Raccontami<br />

tutto, Hélène, e poi potrò proteggere il tuo bambino».<br />

«Proteggere il mio bambino da cosa? Non capisci che se sono qui è semplicemente<br />

perché Henri non sia il figlio di una donna ghigliottinata per avergli assassinato il<br />

padre? Non capisci che se fosse per me preferirei morire sulla ghigliottina piuttosto<br />

che vivere per sempre in questo manicomio?»<br />

«Lo capisco, Hélène, e farò del mio meglio per il bene del ragazzo, sia che tu<br />

voglia dirmelo oppure no. Se anche rifiuti di dirmelo, farò lo stesso del mio meglio<br />

per proteggere Henri, ma devi comprendere che il gioco non sarà più nelle mie mani,<br />

perché sarà il commissario Charas ad avere la mosca.»<br />

«Ma perché è necessario che tu sappia?» disse, piuttosto che chiederlo, mia<br />

cognata, sforzandosi di controllare i propri nervi.<br />

«Perché devo e riuscirò a sapere come e perché mio fratello è morto, Hélène.»<br />

«D’accordo. Riportami alla... casa. Ti consegnerò quella che il tuo commissario<br />

chiamerebbe la mia “confessione”.»<br />

«Vuoi dire l’hai scritta?»<br />

«Sì. Non era propriamente intesa per te quanto per il tuo amico, il commissario.<br />

Avevo previsto che prima o poi si sarebbe avvicinato troppo alla verità.»<br />

«Dunque non hai obiezioni a che lui la legga?»<br />

«Farai come meglio credi, François, Aspettami un minuto.»<br />

Lasciandomi solo alla porta del parlatorio, Hélène corse di sopra nella sua stanza.<br />

In meno di un minuto tornò con una voluminosa busta marrone.<br />

«Ascoltami, François, non sei nemmeno lontanamente geniale quanto il tuo povero<br />

fratello, ma non sei privo di intelligenza. Ti chiedo solo di leggerla da solo. Poi,<br />

potrai fare come vorrai.»

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