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AA.VV. - Al Cinema Con Il Mostro (Ita Libro)

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adunare le mie cose e raggiungimi con l’automobile a Brighton dopodomani. E porta<br />

con te le bozze di quelle due carte. Le riguarderemo assieme.»<br />

«Quanto starete via?»<br />

Non posso dirlo con certezza, ma preparati a rimanere per qualche tempo.<br />

Abbiamo lavorato duramente per tutta l’estate e ora ho bisogno di una vacanza.<br />

Affitterò delle camere a Brighton. Farai bene a interrompere il viaggio a Hitchin. Là<br />

ti telefonerò al Crown per darti l’indirizzo di Brighton.»<br />

La casa che Eustace scelse a Brighton sorgeva su una terrazza naturale. C’era già<br />

stato altre volte. Era tenuta dal suo vecchio domestico dell’università, un uomo dal<br />

silenzio discreto, affiancato meravigliosamente da una cuoca eccezionale. Le due<br />

camere da letto erano sul fondo e comunicanti tra loro. «<strong>Il</strong> signor Saunders prenderà<br />

la più piccola, sebbene sia l’unica con il camino» disse Eustace. «lo starò nella più<br />

grande, poiché è adiacente a una stanza da bagno. Mi chiedo a che ora arriverà con<br />

l’automobile.»<br />

Saunders arrivò verso le sette. Infreddolito, sporco e di pessimo umore.<br />

«Accenderemo il fuoco in sala da pranzo» disse Eustace «e chiederemo a Prince di<br />

tirare fuori alcune delle nostre cose mentre ceniamo. Come sono le strade?»<br />

«Pessime. Inzuppate di fango; e per di più .un terribile vento gelido ha soffiato in<br />

senso contrario per tutto il giorno. E siamo in luglio. Povera vecchia Inghilterra!»<br />

«Già» convenne Eustace. «Credo che faremmo bene a lasciare la Vecchia<br />

Inghilterra per qualche mese.»<br />

Si ritirarono poco dopo mezzanotte.<br />

«Non dovresti sentire freddo, Saunders», disse Eustace «da quando hai potuto<br />

permetterti di comprare quella bella giacca foderata di pelo. Ti tratti abbastanza bene,<br />

tutto sommato. Guarda quei guanti, per esempio. Chi potrebbe sentire freddo<br />

indossandoli?»<br />

«Tuttavia, sono scomodi per guidare. Provateli e ve ne renderete conto da solo.» E<br />

li gettò attraverso la porta sul letto di Eustace, prima di tornare a terminare di disfare<br />

le valigie. Un istante più tardi udì un acuto grido di terrore. «Oh, Signore» sentì<br />

gridare. «È nel guanto! Svelto, Saunders, presto!» Poi ci fu un tonfo sordo. Eustace<br />

l’aveva scagliata lontano da sé. «L’ho gettata in bagno» disse ansimando. «Ha colpito<br />

la parete ed è caduta nella vasca. Vieni, se vuoi aiutarmi.» Saunders, con una candela<br />

accesa in mano, guardò oltre il bordo della vasca. Era là, vecchia e ferita, muta e<br />

cieca, con un foro slabbrato nel centro, che strisciava e vacillava, nel tentativo di<br />

risalire le pareti scivolose della vasca, continuando a ricadere in continuazione<br />

all’indietro.<br />

«Restate qui» disse Saunders. «Vado a prendere una scatola o qualcosa per<br />

chiuderla dentro. Non riuscirà certo a uscire dalla vasca durante la mia assenza.»<br />

«Sì invece» gridò Eustace. «Sta già cercando di uscire arrampicandosi lungo la<br />

catenella del tappo... ferma, bestia, mostro schifoso, fermai... Torna indietro<br />

Saunders, mi sta scappando. Non riesco a tenerla, è troppo viscida. Maledette unghie!<br />

Chiudi la finestra, incosciente! È andata!» Si udì il rumore di qualcosa che cadeva da<br />

basso sulle pietre del lastrico, mentre Eustace crollava svenuto.<br />

Rimase ammalato per due settimane.

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