AA.VV. - Al Cinema Con Il Mostro (Ita Libro)

«Cosa hai fatto allora?»
«Ho tentato di catturarlo, ma è stato inutile. Così ho preparato le trappole per topi e
ho chiuso la biblioteca. Ma poi, quella ragazza, Emma, ha lasciato la porta aperta
mentre puliva e credo che sia scappato.»
«Pensi che sia quello l’animale che ha spaventato le cameriere?»
«Be’, no, signore, non proprio. Dicono che era... chiedo scusa, signore... dicono di
aver visto una mano. Emma pestò qualcosa in fondo alle scale, una volta. Pensò che
si trattasse di un rospo semicongelato... però era bianco. E un’altra volta, Parfit stava
lavando i piatti nell’acquaio. Non stava pensando a niente di particolare. Era quasi il
crepuscolo. Tolse le mani dall’acqua e aveva cominciato ad asciugarle con
l’asciugamano scorrevole quando si accorse che stava asciugando anche la mano di
qualcun altro... solo molto più fredda delle sue.»
«Che sciocchezza! п esclamò Saunders.
«Esattamente, signore, è proprio quello che ho detto alla ragazza. Ma non siamo
riusciti a trattenerla.»
«Non crederai a tutto questo?» chiese Eustace voltandosi all’improvviso verso il
maggiordomo.
«Io, signore? Oh no, signore! Io non ho visto nulla.»
«Neppure sentito?»
«Be’, signore, se proprio volete saperlo, il campanello suona a volte in orari strani,
e quando andiamo non c’è nessuno. Spesso, quando andiamo a fare il giro per
abbassare le tende, la sera, sembra che sia passato qualcuno prima di noi. Ma, come
ho detto alla signora Merrit, un cucciolo di scimmia potrebbe fare cose strabilianti, e
tutti sappiamo che il signor Borlsover tiene in casa alcuni strani animali.»
«Molto bene, Morton, questo basta.»
«Che cosa ne pensate?» chiese Saunders quando furono rimasti da soli. «Voglio
dire del biglietto che dice di avere trovato?»
«Oh, la spiegazione è abbastanza semplice» disse Eustace. «Vedi la carta su cui è
scritto? Ho smesso di usarla qualche anno fa, ma nella vecchia scrivania ne restava
qualche foglio sparso e qualche busta. Non abbiamo stretto le viti del coperchio della
scatola prima di chiuderla nella scrivania. La mano è uscita, ha trovato una matita, ha
scritto il messaggio e l’ha spinto attraverso la fessura lasciandolo cadere sul
pavimento. È chiaro come la luce del giorno.»
«Ma la mano non poteva scrivere!»
«Non poteva scrivere? Non sai ciò che le ho visto fare io!» esclamò Eustace, e
raccontò a Saunders quello che era successo a Eastbourne.
«Bene» disse Saunders. «In questo caso abbiamo almeno una spiegazione delle
volontà di vostro zio. È stata la mano a scrivere, a sua insaputa, al vostro notaio
chiedendo di essere spedita a casa vostra. Vostro zio in quella richiesta c’entra quanto
me. In effetti, si direbbe che avesse capito qualcosa a proposito della propria capacità
di scrittura automatica e che ne fosse spaventato.»
«Dunque, se non c’entra mio zio, di chi si tratta?»
«Immagino che qualcuno potrebbe affermare che uno spirito disincarnato ha spinto
vostro zio a istruire e preparare un corpicino in cui rifugiarsi. Ora è entrato in quel
corpo e si muove per conto proprio.»