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L’oro del demonio
di Stephen Vincent Benét
Titolo italiano: Il diavolo e Daniel Webster
Titolo originale: The Devil and Daniel Webster (1936)
da cui il film: ALL THAT MONEY CAN BUY (USA, 1941), RKO Radio
Regia: William Dieterle
Interpreti: Walter Huston, Edward Arnold, James Craig, Simone Simon
L’avvento della seconda guerra mondiale non ebbe effetti negativi sulla popolarità
dei film dell’orrore, contrariamente a quello che alcuni potrebbero pensare. Anzi, la
loro fortuna sembrò aumentare fra il pubblico, nonostante in questo periodo i
produttori non dimostrassero grandi sforzi di inventiva (il che può essere
comprensibile se si tiene conto delle restrizioni fra le quali dovevano lavorare). Quasi
tutta la produzione di questo periodo, quindi, fece affidamento sui modelli orrorifici
già sperimentati e sicuri, come i buoni vecchi mostri e i traffici con forze oscure.
Da parecchi anni le storie di patti col diavolo avevano raggiunto una notevole
popolarità, anche perché concedevano mano libera al regista allorché si trattava di
creare ogni genere di demoni orrendi che dovevano essere evocati su brughiere
desolate fra fumo, lampi e terrore tutt’intorno.
Nel 1941 apparve un solo film di questo tipo – una delle autentiche gemme del
periodo bellico – L’oro del demonio. Il film, a parte i suoi meriti intrinseci, va
ricordato anche per una superba interpretazione di Walter Huston (il padre del
regista John Huston) nel ruolo di un diavolo casalingo e accanito fumatore di sigari,
del tutto privo di ogni ammennicolo infernale. Il regista, William Dieterle (a sua volta
ottimo attore orrorifico), rimase fedele alla storia originale, Il diavolo e Daniel
Webster di Stephen Vincent Benét, aggiungendole un ulteriore tocco di humor nero e
un’acuta analisi dei poteri della superstizione. L’oro del demonio fornì quindi agli
spettatori del mondo libero, in quegli anni di guerra, una memorabile occasione di
intrattenimento.
Questa è una storia che si racconta nelle terre di confine là dove il Massachusetts
confina col Vermont e il New Hampshire.
Che Daniel Webster sia morto è indubbio, o quantomeno è stato seppellito.
Eppure, ogni qualvolta un temporale si scatena su Marshfield, dicono che si possa
udire la sua voce rintronare negli abissi del cielo. E aggiungono anche che se si passa
accanto alla sua tomba e lo si chiama con voce alta e chiara: «Daniel Webster!...
Daniel Webster!», subito la terra prenderà a tremare e gli alberi a scuotersi. E dopo
poco si udrà anche una voce bassa e profonda che chiede: «Amico, cosa succede
all’Unione?». E a questo punto è meglio rispondere che l’Unione è tale quale era un