AA.VV. - Al Cinema Con Il Mostro (Ita Libro)

Quella sera il generale Zaroff consumò una cena particolarmente squisita, nella sua
grande sala da pranzo rivestita di pannelli di legno. Tuttavia, due lievi contrarietà gli
impedirono di gustare completamente i piaceri della tavola. La prima era il pensiero
che gli sarebbe stato difficile sostituire Ivan, e la seconda era l’idea che la sua preda
gli fosse sfuggita. In biblioteca, per alleviare il disappunto, lesse qualche pagina di
Marc’Aurelio. Alle dieci salì nella sua camera da letto. Era deliziosamente stanco, si
disse mentre chiudeva a chiave la porta dietro di sé. C’era un fievole chiaro di luna, e
quindi prima di accendere la luce si avvicinò alla finestra e guardò nel cortile. Vide i
grandi cani da caccia e gridò loro: «Avrete più fortuna la prossima volta!». Poi accese
la luce.
Un uomo che si era tenuto nascosto dietro le tende del letto si trovava ora dinanzi a
lui.
«Rainsford!» gridò il generale. «In nome di Dio, come siete riuscito a giungere fin
qui?»
«Nuotando» disse Rainsford: «Ho scoperto che è una via più veloce di quella che
offre la giungla.
Il generale trasse un profondo respiro e sorrise. «Mi congratulo con voi» disse.
«Avete vinto la partita.»
Rainsford non sorrise. «Sono ancora una preda braccata» disse, con voce bassa e
rauca. «Preparatevi, generale Zaroff.»
Il generale fece uno dei suoi inchini più profondi. «Capisco» disse. «Splendido!
Uno di noi dovrà servire da pasto ai cani. L’altro dormirà in questo splendido letto. In
guardia, Rainsford...»
Rainsford pensò che non aveva mai dormito in un letto più comodo.