AA.VV. - Al Cinema Con Il Mostro (Ita Libro)

sulla terra. Oltre a quello, accudivano al loro orticello di erbe, allevavano galline
famose per miglia attorno, e tenevano sotto stretta sorveglianza i guardiani dei loro
maiali e i braccianti dei loro campi. Se per caso non avevano niente di più importante
sottomano, si dedicavano alla preparazione delle più fini bende da sangue che si
potessero immaginare per il Vescovo, il Cappellano del Vescovo, l’Arcidiacono, il
vicino Abate e altri devoti uomini di chiesa del circondario, che erano spesso costretti
a sottoporsi a salassi per la loro salute e la salvezza eterna, tanto che nel corso degli
anni quei venerandi uomini avevano finito coll’avere grosse casse piene di quegli
articoli tanto utili. E se poi qualche piccola lingua guizzava di tanto in tanto mentre le
sorelle erano sedute intente a cucire nella sala, chi si sentirebbe di accusarle? Eva
peccatrice? Non io. Tanto più che alcune di loro erano piuttosto avanzate negli anni,
e le donne vecchie sono loquaci e poco inclini a trattenersi dalle chiacchiere e dai
pettegolezzi. Ma essendo tutte donne di grande devozione, non potevano dire nulla di
male.
Una sera, dopo i Vespri, tutte quelle buone suore erano sedute per la cena; la
Badessa sul suo palchetto sopraelevato e le sorelle allineate lungo la sala sui lunghi
tavoli montati su cavalletti. La Badessa aveva appena detto: «Gratias» e le sorelle
avevano cantato: «Qui vivit et regnat per omnia secula seculorum, Amen» quando
con fare misterioso era entrato l’Economo. L’uomo, dopo molti inchini di scusa e
tendere di mani, si accostò al palchetto e, avendone ricevuto permesso, parlò in
questo modo alla Madre Superiora:
«Reverenda Madre, c’è un tale pellegrino al cancello che chiede riposo e alloggio
per la notte.» Per la verità aveva parlato con voce molto bassa, ma le orecchie piccole
sono molto acute, e le suore, a causa della loro vita reclusa, amano sentire notizie del
gran mondo esterno.
«Mandatelo via» disse la Badessa. «Non è conveniente che un uomo dorma dentro
questa casa.»
«Reverenda Madre, chiede solo cibo e un letto di paglia, altrimenti morirà di fame
e fatica lungo il cammino di penitenza e adorazione verso le sacre spoglie del
Venerabile Sant’Albano.»
«Di che pellegrino si tratta?»
«Reverenda Madre, a dire il vero non lo so. Ma sembra di aspetto rispettabile e
piacente, un giovane di buona parola e modi educati. Si sta facendo tardi, e le strade
sono buie e malvagie.»
«Non lascerò che un giovane dedito al pellegrinaggio e alle buone azioni languisca
e soffra la fame ai bordi della strada. Che dorma con i guardiani dei maiali.»
«Ma, Reverenda Madre, si tratta di un giovane di bell’aspetto e buona
conversazione. Con tutto rispetto alla vostra reverenza, non vorrei chiedergli di
mangiare e dormire con quegli zotici.»
«Allora dormirà da solo. Tuttavia, che entri e mangi alla nostra parca mensa.»
«Reverenda Madre, gli riferirò esattamente ciò che voi comandate. Inoltre, egli ha
con sé uno strumento musicale e sarebbe lieto di rallegrarvi con canti spirituali.»
Un brivido di anticipazione corse lungo i banchi della grande sala, e le suore
cominciarono a bisbigliare tra loro.