AA.VV. - Al Cinema Con Il Mostro (Ita Libro)
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scommettere, però, che dimenticherete questi vostri preconcetti quando verrete a<br />
caccia con me. È un’emozione assolutamente nuova quella che vi aspetta, signor<br />
Rainsford.»<br />
«Grazie, ma io sono un cacciatore, non un assassino.»<br />
«Povero me», ribatté il generale per nulla turbato «di nuovo quella spiacevole<br />
parola. Credo comunque di potervi tranquillamente provare come tutti i vostri<br />
scrupoli siano privi di ogni fondamento.»<br />
«Davvero?»<br />
«La vita è forza, e occorre viverla esercitando appunto la forza, e se necessario<br />
prenderla con la forza. I deboli sono stati messi al mondo proprio per il piacere dei<br />
più forti. E io sono forte. Perché non dovrei approfittare di questa mia qualità? Se<br />
amo cacciare, perché non dovrei farlo? Io do la caccia solo alla schiuma della terra...<br />
marinai di navi scalcinate, per lo più indigeni, negri, cinesi, meticci, ma anche<br />
bianchi. Un cavallo o un cane di razza valgono più di una dozzina di loro.»<br />
«E come fate ad impadronirvene?»<br />
«Quest’isola è soprannominata Trappola delle Navi» rispose. «Talvolta è qualche<br />
incollerita divinità degli abissi che si incarica di mandarli da me. <strong>Al</strong>tre volte, invece,<br />
quando la provvidenza non si mostra troppo disposta ad aiutarmi, le vado incontro.<br />
Affacciatevi un momento alla finestra e guardate laggiù.» <strong>Il</strong> generale indicava ora un<br />
punto nell’oscurità. Poi premette un pulsante, e Rainsford scorse in alto mare un<br />
lampeggiare di luci.<br />
<strong>Il</strong> generale rise con tono soffocato. «Quelle luci segnalano uno stretto» spiegò «là<br />
dove non esiste alcuna possibilità di passaggio: vi sono soltanto scogli affilati come<br />
lame di rasoio simili a mostri marini dalle gigantesche fauci spalancate. Possono<br />
ridurre a pezzi una nave con la stessa facilità con cui io riesco a frantumare questa<br />
noce.» E lasciò cadere sul pavimento di legno massiccio una noce di cui sbriciolò il<br />
guscio con la pressione del tacco. «Oh, certo», riprese, quasi a voler rispondere a una<br />
domanda implicita, «dispongo anche dell’elettricità. Siamo civili su quest’isola.»<br />
«Civili? Sparando addosso agli uomini?»<br />
Un lampo di collera attraversò i neri occhi del generale, ma fu questione di un<br />
attimo, e subito riprese a parlare con quel suo tono affabile e gentile: «Povero me,<br />
siete davvero un giovane di retti principi! Non crediate che io sia poi così<br />
ferocemente spregiudicato. Tratto i miei ospiti con ogni riguardo. Offro loro cibo in<br />
abbondanza e mi prendo cura della loro forma fisica: devono raggiungere condizioni<br />
fisiche eccellenti. Ve ne potrete . rendere conto di persona domani stesso.»<br />
«Cosa volete dire?»<br />
«Che vi condurrò a visitare il mio centro d’addestramento» sorrise il generale. «Si<br />
trova nelle cantine e al momento accoglie una dozzina di allievi. Vengono tutti dal<br />
brigantino spagnolo Sanlucar che ebbe la cattiva fortuna di imbattersi in quegli scogli<br />
laggiù. Gente veramente infima, mi spiace doverlo dire. Esemplari scadenti, più adatti<br />
al ponte di una nave che alle insidie della giungla.»<br />
Poi sollevò una mano, e subito Ivan s’affrettò a servire un forte caffè alla turca.<br />
Rainsford riuscì a tener a freno la lingua soltanto con notevole sforzo.<br />
«È una sfida, capite?» proseguì il generale sempre con tono assai affabile.<br />
«Propongo a uno di loro di fare una caccia. Gli fornisco una scorta di cibo e un