La borsadellaspesa - ACSI
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<strong>La</strong> borsa della spesa<br />
13<br />
pubblicità<br />
<strong>La</strong> questione<br />
delle mutande<br />
D’accordo, non è un tema impellente. Ma per una volta, dopo l’indigestione<br />
di cartellonistica con i candidati alle elezioni e prima dei suv sulle piste da<br />
sci, dedichiamoci alle mutande. E’ vero che si tratta di un genere non molto<br />
praticato nelle nostre affissioni, ma se si sfoglia una rivista italiana non si<br />
sfugge. Meno degli orologi, dei profumi, delle borse firmate, ma di certo più dei libri e dei<br />
computer, ecco la biancheria intima.<br />
Si sfoglia tranquilli la rivista e poi il sussulto. Si è appena letta la rubrica autorevole<br />
del giornalista che ammiri per la pacatezza delle sue analisi di temi serissimi, ed appare del<br />
tutto inattesa alla pagina successiva la signora<br />
in blu perlinato: capelli che sembrano<br />
di cera, labbra gonfie il giusto,<br />
gambe piegate sul copriletto che pare di<br />
pelliccia, busto eretto, sguardo sognante<br />
con sullo sfondo le luci della città al di là<br />
della finestra. <strong>La</strong> location ricorda un albergo<br />
di almeno sette stelle. <strong>La</strong> scritta,<br />
yamamay, è quasi impronunciabile.<br />
Sembra un’azienda esoticissima, ma da<br />
una verifica su internet risulta essere quasi<br />
insubrica, visto che la sede è a Busto<br />
Arsizio. Naturalmente non c’è traccia di<br />
prezzo, ma si può ragionevolmente supporre<br />
che per una dotazione settimanale<br />
di slip si spenda come per una maglia in<br />
cachemire. Vi è poi il valore aggiunto che<br />
l’acrostico JLO garantisce: Jennifer Lopez.<br />
E allora? Che una diva potesse dare il proprio<br />
nome alle mutande è una evoluzione<br />
di cui dubito si possa essere molto orgogliosi.<br />
Vi è per pure una riflessione di tipo<br />
economico non proprio trascurabile: dove<br />
sta il rapporto costo-beneficio? Si investe<br />
una cifra non certo anoressica per l’arredo<br />
intimo, ma quali sono i risultati garantiti?<br />
Per definizione, essendo intima, la mutanda<br />
non è pubblica per cui la può apprezzare<br />
il partner che si presenta nella camera<br />
d’albergo senza l’intenzione di<br />
guardare il panorama notturno dalla finestra.<br />
Ma quanto dura il completino a questo<br />
punto? Se si va secondo logica, pochi<br />
secondi, poi deve finire altrove. Da un<br />
punto di vista finanziario, sembra un’operazione<br />
a rischio, fin troppo volatile, come<br />
direbbero gli analisti finanziari.<br />
Vi è poi un’incognita supplementare:<br />
l’abbinamento cromatico con il partner. Immaginiamo che a far sognare lei ci sia il giovane<br />
in maglia e boxer HUE che si prepara. Il maschio è più castigato, non vi sono dubbi. E<br />
l’azienda ha un titolo di merito: mette il prezzo: a spanne una quarantina di franchi. Però<br />
al dunque, gli accostamenti possono funzionare? Lei in blu perlinato e lui in completo rigato<br />
bianco e blu, lui boxer, lei slip; lui canottiera, lei scoperta. Uno accanto all’altra, garantito<br />
che si depotenziano. Insomma, è proprio necessario investire tanto per così poco?<br />
GIUSEPPE VALLI<br />
Il premio<br />
ai marchi<br />
peggiori<br />
C<br />
oca-cola, Kellogg's, Mattel,<br />
Ta ke da Pharmaceuticals hanno<br />
ricevuto il premio<br />
"Prodotto Cat tivo", assegnato<br />
loro da Consu mers International, la federazione<br />
di 220 organizzazioni di consumatori<br />
riunita in congresso a Sidney.<br />
Il premio prende di mira le aziende che<br />
non adempiono ai loro doveri e che abusano<br />
della fiducia dei consumatori per il fatto<br />
d'essere famose in tutto il mondo. Nel dettaglio:<br />
✔ Coca-Cola ha ricevuto il premio per<br />
la sua marca d'acqua imbottigliata Dasani,<br />
che è semplice acqua del rubinetto (criticata<br />
proprio in questa rubrica, pensate, nel<br />
numero di maggio del 2004!);<br />
✔ Kellogg's per l'eccessivo contenuto<br />
di zucchero e sale dei prodotti destinati ai<br />
bambini;<br />
✔Mattel se l'è "meritato" per aver trascurato<br />
la sicurezza nella produzione di 21<br />
milioni di giochi e giocattoli;<br />
✔ la giapponese Takeda<br />
Pharmaceuticals per aver promosso sonniferi<br />
per bambini, sebbene ne conoscesse i<br />
rischi dell'uso pediatrico.