La maratona - Studio di Ingegneria e Informatica Ing. Roberto Croci
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Tenente Pauletti a capo di un reggimento in servizio nel 1916, in quella stessa zona. I risultati furono incoraggianti. Risultò effettivamente in servizio un certo Tenente Alberto Pauletti, ma non venivano specificate né le generalità, né la data di morte; a piè di pagina veniva citato solo che rimase disperso durante una campagna combattuta contro gli austriaci, vicino alla Val Travenanzes, nei pressi del Castelletto. Continuammo la ricerca di altre informazioni sulla mia “vecchia” identità e alla fine fummo premiati perché scoprimmo che Pauletti non era sposato, fu ferito gravemente durante una campagna e rimase in degenza presso l’Ospedale di San Vito. Le tracce si fermavano lì, ma il mosaico era quasi completo. Dunque quello che avevo vissuto, non era un sogno, non era il risultato del delirio post- trauma che i dottori andavano blaterando, ma era la realtà! Anche se stanchi e assonnati decidemmo di andare alla ricerca di qualche documentazione che accertasse la passata esistenza di Lucia. 96
Provammo a cercare di un’infermiera volontaria presso l’Ospedale di San Vito, nel 1916. Effettivamente trovammo qualcosa di una certa Lucia Brambi, di origini lombarde che rimase in servizio da volontaria presso il fronte dolomitico. Leggendo quelle poche righe notai che Lucilla aveva lo sguardo fisso e assente. Sembrava che la questione la riguardasse più del dovuto. Era impallidita terribilmente e non riusciva a proferire parola. le domandai realmente perplesso da quella sua reazione. La guardai di nuovo in viso e notai che gli occhi erano pieni di lacrime. Con un filo di voce mi rispose, sempre con lo sguardo perso nel vuoto . 97
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Tenente Pauletti a capo <strong>di</strong> un reggimento in<br />
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I risultati furono incoraggianti. Risultò<br />
effettivamente in servizio un certo Tenente<br />
Alberto Pauletti, ma non venivano specificate<br />
né le generalità, né la data <strong>di</strong> morte; a piè <strong>di</strong><br />
pagina veniva citato solo che rimase <strong>di</strong>sperso<br />
durante una campagna combattuta contro gli<br />
austriaci, vicino alla Val Travenanzes, nei<br />
pressi del Castelletto.<br />
Continuammo la ricerca <strong>di</strong> altre<br />
informazioni sulla mia “vecchia” identità e<br />
alla fine fummo premiati perché scoprimmo<br />
che Pauletti non era sposato, fu ferito<br />
gravemente durante una campagna e rimase<br />
in degenza presso l’Ospedale <strong>di</strong> San Vito.<br />
Le tracce si fermavano lì, ma il mosaico era<br />
quasi completo.<br />
Dunque quello che avevo vissuto, non era<br />
un sogno, non era il risultato del delirio post-<br />
trauma che i dottori andavano blaterando, ma<br />
era la realtà!<br />
Anche se stanchi e assonnati decidemmo <strong>di</strong><br />
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che accertasse la passata esistenza <strong>di</strong> Lucia.<br />
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