La maratona - Studio di Ingegneria e Informatica Ing. Roberto Croci

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Subito un'altra persona ci raggiunse, tutta trafelata. . Come era possibile? Il colpo che avevo preso alla testa era stato più forte di quanto avessi pensato? Mi sentii venir meno e svenni. In un limbo tra torpore e incoscienza vagamente percepii l’arrivo dell’elicottero, le pale che fendevano vorticosamente l’aria, le frasi concitate dei miei soccorritori, il trasporto in ospedale. Quando ripresi i sensi mi ritrovai sdraiato su un comodo letto, con un bendaggio alla testa ed una spalla immobilizzata. Guardando bene, vidi attorno a me una stanza linda, ben illuminata e calda diversa da quella che ricordavo. Ero ritornato indietro dalla mia Lucia, ancora una volta? Improvvisamente sentii una carezza sulla mano. urlai, mettendomi a sedere di scatto sul letto. 86

mi disse con voce preoccupata. disse la donna al mio capezzale, rimettendomi le coperte in ordine e accomodandomi il cuscino sotto il capo. si alzò sorridendomi ed andò a chiamare l’infermiera di turno per controllarmi la febbre e darmi qualche antidolorifico. La dolcezza di quel sorriso aveva un non so che di familiare, mi rimandò con il pensiero al bel viso di Lucia e ai nostri brevi ma intensi momento d’amore. Quando mi ripresi, la donna che vidi al mio fianco non era lei ma Lucilla, la moglie che amai in un tempo lontano da questo. Dopo quarantotto ore uscii dal delirio, ripresi conoscenza e quando mi svegliai 87

Subito un'altra persona ci raggiunse, tutta<br />

trafelata. .<br />

Come era possibile? Il colpo che avevo<br />

preso alla testa era stato più forte <strong>di</strong> quanto<br />

avessi pensato?<br />

Mi sentii venir meno e svenni. In un limbo<br />

tra torpore e incoscienza vagamente percepii<br />

l’arrivo dell’elicottero, le pale che fendevano<br />

vorticosamente l’aria, le frasi concitate dei<br />

miei soccorritori, il trasporto in ospedale.<br />

Quando ripresi i sensi mi ritrovai sdraiato<br />

su un comodo letto, con un bendaggio alla<br />

testa ed una spalla immobilizzata. Guardando<br />

bene, vi<strong>di</strong> attorno a me una stanza linda, ben<br />

illuminata e calda <strong>di</strong>versa da quella che<br />

ricordavo.<br />

Ero ritornato in<strong>di</strong>etro dalla mia Lucia,<br />

ancora una volta?<br />

Improvvisamente sentii una carezza sulla<br />

mano.<br />

urlai, mettendomi a sedere <strong>di</strong><br />

scatto sul letto.<br />

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