La maratona - Studio di Ingegneria e Informatica Ing. Roberto Croci
La maratona - Studio di Ingegneria e Informatica Ing. Roberto Croci
La maratona - Studio di Ingegneria e Informatica Ing. Roberto Croci
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
I corridoi erano pieni <strong>di</strong> feriti, e la loro vista<br />
era straziante. Molti aveva perso braccia o<br />
gambe, altri, forse i più fortunati erano<br />
immobilizzati a letto in coma profondo, altri<br />
ancora erano completamente ustionati e<br />
bendati dalla testa ai pie<strong>di</strong>.<br />
<strong>La</strong> vista più straziante era però per quei<br />
poveri ragazzi che erano stati sfigurati in<br />
modo orribile sul volto; senza naso, occhi,<br />
denti, mento, mascelle fratturate e deformate,<br />
volti <strong>di</strong>strutti dal fuoco e dalle schegge.<br />
Riconobbi alcuni <strong>di</strong> loro perché<br />
appartenevano al mio reggimento e<br />
guardando quei volti esangui, praticamente<br />
stroncati da un tragico destino, ricordando<br />
come fossero prima della sciagura, ancora<br />
indebolito dalle ferite mi sentii mancare le<br />
forze e mi accasciai a terra, subito soccorso da<br />
Lucia, che fino ad allora era rimasta in<br />
<strong>di</strong>sparte, abituata come era a vedere quelle<br />
scene dolorose.<br />
Mi guardò preoccupata e mi accompagnò<br />
fino alla mia branda. Dopo avermi aiutato a<br />
sdraiarmi a letto, con un velo <strong>di</strong> tristezza<br />
<strong>di</strong>sse: