La maratona - Studio di Ingegneria e Informatica Ing. Roberto Croci
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Il mio obiettivo era quello di impiegare tra le quattro e le cinque ore che, vista l’età e la vita piuttosto sedentaria, sarebbe stato un ottimo risultato. Partimmo per la montagna il 18 dicembre per trascorrere un lungo periodo fino alla Epifania e quindi tornare qualche giorno prima della gara per gli ultimi allenamenti. Il clima natalizio che si respirava nel paese era completamente diverso da quello estivo. Il freddo pungente e secco consentiva di rimanere all’aperto solo per pochi minuti durante lo struscio serale, la neve scricchiolava sotto la suola delle scarpe e in certi momenti il freddo era talmente penetrante che, nonostante un abbigliamento pesante, dopo pochi minuti pareva di essere nudi. Il corso era illuminato a festa così come tutti i negozi, un vociare soffuso ed allegro riempiva la bella strada con l’imponente campanile sempre visibile lungo il percorso. I ragazzi, ancora in tuta da sci, ridevano e scherzavano nei numerosi punti di ritrovo con davanti un buon bicchiere di vino e abbondanti panini, le signore erano 128
impellicciate e ingioiellate che parevano delle madonne, alcuni anziani signori si portavano al rimorchio giovani ragazze dell’est, e poi tanti stranieri che formavano un variegato popolo di ricchi e nuovi ricchi spesso vestiti in modo ridicolo e cafone. Ogni tanto l’incontro di un vip, una star o presunti tali, in una moltitudine di persone gaudenti e festanti, dava un senso di allegria e felicità come se ci si trovasse in un Luna Park consapevoli della fortuna di potersi trovare in un posto tanto bello, quasi fosse il paese del Bengodi; si percepiva nell’aria un profumo di legna bruciata che invogliava a respirare profondamente per assaporare maggiormente il piacevole aroma. I giorni successivi all’arrivo andai a trovare gli amici di sempre per scambiarci gli auguri di Buone Feste e raccontare impressioni e notizie sui comuni interessi cioè le passeggiate, le sciate e ancora qualche notizia sulla maratona estiva e sulle possibilità che l’iniziativa, dato il successo incredibile, fosse ripetuta anche l’anno successivo. 129
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Ogni tanto l’incontro <strong>di</strong> un vip, una star o<br />
presunti tali, in una moltitu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> persone<br />
gaudenti e festanti, dava un senso <strong>di</strong> allegria e<br />
felicità come se ci si trovasse in un Luna Park<br />
consapevoli della fortuna <strong>di</strong> potersi trovare in<br />
un posto tanto bello, quasi fosse il paese del<br />
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legna bruciata che invogliava a respirare<br />
profondamente per assaporare maggiormente<br />
il piacevole aroma.<br />
I giorni successivi all’arrivo andai a trovare<br />
gli amici <strong>di</strong> sempre per scambiarci gli auguri<br />
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notizie sui comuni interessi cioè le<br />
passeggiate, le sciate e ancora qualche notizia<br />
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