La maratona - Studio di Ingegneria e Informatica Ing. Roberto Croci
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<strong>La</strong> gara si svolgeva immersi in una natura<br />
incontaminata lungo un tracciato <strong>di</strong> 42<br />
chilometri con panorami da sogno.<br />
<strong>La</strong> partenza avveniva all’aeroporto <strong>di</strong><br />
Dobbiaco e da lì si proseguiva per la Val <strong>di</strong><br />
<strong>La</strong>ndro sino all’omonimo lago con imponente<br />
vista sul Cristallo completamente innevato.<br />
Si proseguiva passando per Carbonin fino a<br />
Cimabanche, punto più alto del percorso<br />
avendo superato un <strong>di</strong>slivello <strong>di</strong> poco inferiore<br />
ai 300 metri.<br />
Con la Croda Rossa <strong>di</strong> fronte iniziava la<br />
<strong>di</strong>scesa dapprima molto dolce fino ad<br />
Ospitale.<br />
Da qui si iniziavano a vedere le maestose<br />
Tofane, e il percorso, passando su una serie <strong>di</strong><br />
ponti sospesi e gallerie illuminate, si<br />
immetteva nella valle d’Ampezzo immersa nel<br />
freddo sole invernale.<br />
Proseguendo si arrivava a Fiames da dove si<br />
iniziava a sperare <strong>di</strong> raggiungere il traguardo,<br />
ancora <strong>di</strong>stante qualche chilometro, in poco<br />
piu’ <strong>di</strong> un ora e mezza per gli atleti e anche 6<br />
ore per i meno allenati.<br />
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