La maratona - Studio di Ingegneria e Informatica Ing. Roberto Croci

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28.05.2013 Views

specialità del luogo per cui gli ospiti affollavano le sale in tutto il periodo estivo ed invernale con prenotazione del tavolo che, in prossimità delle festività, superava la settimana di attesa. Per il cenone di Capodanno poi bisognava prenotarsi già dall’estate prima. Anche lui, come tanti altri paesani, aveva iniziato con una piccola attività, aiutato dalla moglie e dalla suocera, ma ben presto aveva potuto prendere in gestione locali via via più prestigiosi ed ora aveva a disposizione una bellissima villa con vista sulla valle, tre ampi locali, un bellissimo ingresso in boiserie con piano bar e una nutrita schiera di camerieri pronti a soddisfare le esigenza più sofisticate dei clienti. La cantina poi disponeva di una quantità di vini bianchi e rossi di prestigio soprattutto veneti e sud tirolesi, delizia per i palati più raffinati. In estate e nelle terse giornate invernali l’ampio prato antistante il locale consentiva al mattino di triplicare i tavoli a disposizione degli ospiti che così potevano godere di una 110

vista tra le più belle al mondo tra i profumi delle carni e verdure cotte al barbecue. Anche Christian si godeva quegli ultimi giorni di relativo riposo, e se pur non agiato come Alvise, perché maestro di sci in inverno, in estate portava i turisti nei rifugi con la jeep e anche lui in agosto aveva liste di attesa di diversi giorni per soddisfare tutte le richieste dei turisti che affollavano all’inverosimile la conca Ampezzana. Una vera cascata d’oro si era riversata su questa valle affascinante e meravigliosa trasformando la vita magra contadinopastorale in attività frenetiche proprie delle grandi città occidentali. Ma la ricchezza, si sa, porta con se anche il tarlo dell’arroganza e del cinismo, per cui alcuni di coloro che una volta, pur poveri, erano felici educati e gentili ora si comportavano, dall’alto dei propri jeepponi, con fare maleducato e supponente considerando il turista più come una pecora da tosare che non un bene da rispettare e salvaguardare. 111

vista tra le più belle al mondo tra i profumi<br />

delle carni e verdure cotte al barbecue.<br />

Anche Christian si godeva quegli ultimi<br />

giorni <strong>di</strong> relativo riposo, e se pur non agiato<br />

come Alvise, perché maestro <strong>di</strong> sci in inverno,<br />

in estate portava i turisti nei rifugi con la jeep e<br />

anche lui in agosto aveva liste <strong>di</strong> attesa <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>versi giorni per sod<strong>di</strong>sfare tutte le richieste<br />

dei turisti che affollavano all’inverosimile la<br />

conca Ampezzana.<br />

Una vera cascata d’oro si era riversata su<br />

questa valle affascinante e meravigliosa<br />

trasformando la vita magra conta<strong>di</strong>nopastorale<br />

in attività frenetiche proprie delle<br />

gran<strong>di</strong> città occidentali.<br />

Ma la ricchezza, si sa, porta con se anche il<br />

tarlo dell’arroganza e del cinismo, per cui<br />

alcuni <strong>di</strong> coloro che una volta, pur poveri,<br />

erano felici educati e gentili ora si<br />

comportavano, dall’alto dei propri jeepponi,<br />

con fare maleducato e supponente<br />

considerando il turista più come una pecora<br />

da tosare che non un bene da rispettare e<br />

salvaguardare.<br />

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