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PDF, 3.23MB - Fiamme Cremisi

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32 pROvInCEvEnEzIA<br />

la BreVe sTorIa DI UN ITalIaNo qUalsIasI:<br />

UN BersaglIere!<br />

lessandro Claudio Gasparoni, il più vecchio<br />

bersagliere della sezione di Portogruaro, ha partecipato<br />

a moltissimi raduni e quella di Napoli è<br />

stata l’ultima sfilata di corsa. Anche se ora deve<br />

accontentarsi di camminare, è comunque orgoglioso<br />

di essere un bersagliere, come suo papà,<br />

portaordini all’Ortigara. Nel 1944 incominciò la sua<br />

disavventura sotto i tedeschi. Fame, fatica e tanti<br />

episodi che meritano tutti di essere raccontati ….<br />

Nel dopoguerra, per “azioni di pace” ha meritato il<br />

plauso dei concittadini.“Sono passati cinquant’anni<br />

da quando abitavo in una bonifica, distante otto<br />

Km dal paese: trentotto famiglie vivevano sparse<br />

nella campagna in baracche di legno, senza acqua<br />

potabile né linea elettrica e dove gli stradoni, con la<br />

pioggia si riempivano di buche profonde e fango.<br />

A quei tempi io ero l’unico a possedere un’automobile,<br />

una “giardinetta” di legno, così dal 1952<br />

al 1962, tutti bussavano alla mia porta di giorno<br />

e di notte, ogni volta che c’era bisogno: quando<br />

stava per nascere un bambino, andavo a prendere<br />

la levatrice, in altri casi accompagnavo il dottore in<br />

visita agli ammalati e portavo i gravi in ospedale.<br />

Quando pioveva era una vera impresa guidare<br />

lungo gli stradoni sterrati, la macchina affondava<br />

nel pantano ed ero costretto a chiamare un amico<br />

che mi trainasse con i suoi due asini. Dopo 50 anni<br />

mi sono ritrovato con 21 di quei bambini che ho<br />

aiutato a nascere e quella dedica “Grazie per quello<br />

che hai fatto per noi” mi ha commosso. Quello<br />

che ho fatto, l’ho fatto con piacere, era per me<br />

naturale aiutare chi era meno fortunato! Qualche<br />

anno fa, a mia insaputa, un amico dell’arma, ha<br />

fatto conoscere la mia storia al nostro presidente,<br />

il perito Vincenzo Marsura. In data 19 marzo<br />

2007, con mia grandissima sorpresa, durante la<br />

cena annuale e in presenza di tutti i miei amici<br />

bersaglieri, mi è stato assegnato un “Attestato di<br />

Benemerenza” firmato dal Presidente Nazionale<br />

dei Bersaglieri. La mia storia fu inviata anche al<br />

Presidente della Repubblica e tempo fa, in municipio<br />

a Concordia Sagittaria, sono stato insignito ufficialmente<br />

del titolo di “Cavaliere dell’Ordine al merito<br />

della Repubblica italiana”. Sono molto entusiasta<br />

UN BersaglIere DI zara<br />

Domenico ZONTA, per gli amici “ Nino Canae “ a Mirano<br />

(VE) dove è nato il 10/4/1919 è stato uno dei personaggi<br />

più conosciuti e stimati. Di lui si è sempre parlato con<br />

rispetto, sia per il temperamento deciso e battagliero sia<br />

per le sue caratteristiche fisiche che l’hanno accompagnato<br />

per tutti i suoi 88 anni di vita. Ancora adolescente, iniziò a<br />

lavorare presso la macelleria del padre, ma la sua passione<br />

fu l’atletica: salto in lungo, salto triplo, staffetta svedese,<br />

pugilato e calcio. Così a soli 17 anni fu selezionato per i<br />

Campionati Italiani di Atletica, dove vinse con “ La Miranese<br />

“ il campionato di calcio di 1^ categoria e primeggiò come<br />

pugile nella locale palestra.<br />

Non aveva ancora vent’anni quando fu chiamato per il<br />

servizio militare nel corpo dei Bersaglieri di stanza a ZARA<br />

ed anche qui conseguì un primato: fu Campione Italiano in salto mortale con la<br />

mitragliatrice Breda 37 sulle spalle ( di kg.30 ). Per il coraggio e l’altruismo fu<br />

insignito di n° 2 Croci al Merito e rischiò più volte la vita per i propri compagni.<br />

Fu ferito dagli Slavi in una delle frequenti operazioni contro i partigiani nelle<br />

innumerevoli isolette che costeggiavano la costa Dalmata. Domenico ricordava<br />

tutto nel suo cuore con grande orgoglio, ma ne parlava solo se sollecitato e<br />

con tanto pudore: “ ho fatto solo il mio dovere di uomo e di soldato “ diceva<br />

con la solita modestia.<br />

A guerra finita, dopo aver ricevuto diversi riconoscimenti civili e militari fra i<br />

quali quello di cittadino Onorario di Zara per il lungo servizio militare svolto in<br />

vIvI BERSAGLIERI<br />

per i riconoscimenti ricevuti, ringrazio coloro che<br />

si sono adoperati affinché questo si realizzasse,<br />

in particolare il nostro Presidente di sezione sig.<br />

Marsura, il Presidente nazionale dei Bersaglieri,<br />

il nostro ex Presidente C.A. Ciampi”.<br />

Congratulazioni Cavaliere per una vita… di corsa, al servizio<br />

degli altri.<br />

tale città (6 anni) con un riconoscimento economico perenne di £ 1.000 al<br />

giorno, riprese la sua attività di commerciante e ricoprì la carica di Presidente<br />

della sezione A.N.B. di Mirano.<br />

Tanti sono i ricordi come l’elogio solenne ottenuto dal Generale De Bono<br />

per quel salto mortale con la mitragliatrice che pesava 30 kg., mentre non<br />

ricordava il nome di un altro alto ufficiale dei bersaglieri recatosi a casa sua<br />

accompagnato dal maresciallo dei carabinieri affinché gli svelasse il segreto<br />

di quel salto con capovolta.<br />

Decedeva a Mirano l’11/12/2007e veniva accompagnato alla sua ultima dimora<br />

da una folla immensa e da tanti cappelli piumati.<br />

Bers. Giuseppe Bove

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