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PDF, 3.23MB - Fiamme Cremisi

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Xl BaTTaglIoNe BersaglIerI<br />

Nel TrIVeNeTo<br />

Il XL battaglione bersaglieri autonomo si costituì<br />

al Deposito Speciale dei bersaglieri di Caprera<br />

nel luglio del 1915 con richiamati provenienti<br />

dalla Sardegna.<br />

Al Comando del Magg. Sebastiano Costa, nel<br />

gennaio 1916, ebbe il battesimo del fuoco a<br />

Campogliano.<br />

Nel febbraio 1916, insieme ai battaglioni LIV e<br />

LXI, diedero vita, in quel di Visco, in Friuli Venezia<br />

Giulia, al 14° reggimento bersaglieri comandato<br />

dal Col. Oreste De Gasperi.<br />

Fu inserito nei turni di presidio delle trincee del<br />

Carso a Monte S.Michele.<br />

Il 17 maggio il reggimento venne autotrasportato<br />

all’Altopiano di Asiago per fronteggiare l’avanzata<br />

austriaca . Il XL btg giunto per prima venne subito<br />

schierato tra M. Fiara e Castelloni di S. Marco<br />

su un fronte di 10 km, per l’esiguità delle forze<br />

in campo.<br />

Dal 24 al 30 tenne tali posizioni effettuando azioni<br />

diversive al fine di non dare al nemico la sensazione<br />

delle reali forze in campo. Tuttavia il 30 maggio<br />

dovete cedere di fronte ad un attacco massiccio.<br />

Si ricongiunse agli altri due battaglioni a tarda<br />

sera, a Nord di M. Forcellona, aprendosi la strada<br />

alla baionetta.<br />

Numerosi gli episodi di valore. Il Sottotenente<br />

Remigio Gattu, a capo di un plotone della seconda<br />

compagnia, per arrestare un’infiltrazione a Roccolo<br />

si lanciò all’assalto per ben tre volte contro le forze<br />

soverchianti dell’avversario. A Malga Madrielle<br />

Caprera 1910. Ingresso casermetta del Distaccamento Bersaglieri (XXV btg del 3° rgt)<br />

REGGIMEntI 3° vIS, AnIMuS, IMpEtuS<br />

forza, Coraggio, Impeto<br />

due plotoni della Prima compagnia dovettero<br />

guadagnare la salvezza con reiterati assalti alla<br />

baionetta. Il bersagliere Pisano Giuseppe benché<br />

ferito gravemente ad una gamba e preso dal nemico,<br />

portato in barella, riuscì a sfuggire e ripiegare e<br />

rientrare nelle linee amiche. Il battaglione si distinse<br />

ancora in assalti alla baionetta il 2, 3 giugno per<br />

catturare mitragliatrici. Altro bagno di sangue il 16<br />

giugno in concorso al btg ciclisti del primo. Molti<br />

gli ufficiali e la truppa che caddero: tra essi il Ten<br />

Ettore Sanna di Cagliari. Rimase ferito anche il<br />

Sottotenente Remigio Gattu, che aveva già il 1°<br />

giugno dato prova di coraggio. Morirà a Sobilla il<br />

16 giugno 1918 conducendo all’attacco la sua<br />

compagnia del XXVI Reparto d’Assalto, a cui aveva<br />

chiesto di essere destinato, con impareggiabile<br />

coraggio .<br />

Il Comune di Asiago volle testimoniare al XL btg<br />

il ringraziamento ed il plauso della popolazione<br />

per averla salvata dall’invasione grazie alla sua<br />

tempestiva presa di posizione nei giorni dal 24<br />

al 30 maggio.<br />

Il 6 – 7 luglio del ‘18, presso M. Zebio, il battaglione,<br />

in furiosi attacchi alla baionetta, guadagnò 300<br />

metri e fece 150 prigionieri.<br />

Il Comando Supremo , nei bollettini di guerra del 23<br />

e 25 luglio del 1916 additava al plauso dell’Esercito<br />

e della Patria i bersaglieri del 14° reggimento e<br />

del XL battaglione , per essere stati primi fra tutti<br />

i reparti bersaglieri in 14 mesi di guerra.<br />

Il battaglione rimase sull’altopiano di Asiago, fino a<br />

vIvI BERSAGLIERI<br />

settembre del 1917, con il 14° Reggimento.<br />

Nell’ottobre fu inviato a Luico per porre un argine<br />

all’offensiva austro-tedesca. Il Reggimento operò,<br />

subendo numerose perdite, fino a ridursi a poche<br />

centinaia di bersaglieri che passarono il 9 novembre,<br />

stremati ma orgogliosi, il Ponte della Priula. Venne<br />

ricostituito alla belle meglio inviato sull’altopiano<br />

dove in 25 giorni venne decimato e a dicembre<br />

fu inviato a riposo. Il 28 gennaio del ’18 è ancora<br />

in prima linea protagonista, insieme al 5° e 20°<br />

di un attacco decisivo a M. Val Bella, nel quale<br />

perse la vita il Colonnello Redaelli. Il 2 novembre,<br />

all’inseguimento degli austriaci in rotta, occupò<br />

Folgaria e il 4 novembre entrò in Trento.<br />

Dei bersaglieri sardi inquadrati nel XL battaglione<br />

al termine del conflitto furono circa 2.500 a non<br />

fare rientro in Patria, nella loro isola da cui erano<br />

partiti, altrettanti i feriti.<br />

Pochissimi i prigionieri a testimonianza di una<br />

delle caratteristiche del Corpo, anche per questo<br />

molto temuto dall’avversario. Quello di … non<br />

fare prigionieri, per non perdere in mobilità, e di<br />

combattere fino all’estremo sacrifico …senza<br />

farsi catturare!<br />

Questa è l’eredità dei nostri Padri ai quali fare<br />

riferimento, un tempo, per vendere cara la “pelle”,<br />

oggi per insegnare ai nostri figli la determinazione<br />

necessaria per affrontare e superare gli ostacoli<br />

della vita alla bersagliera!!!<br />

RICORDO MuRALE APPOSTO IL 21-4-61<br />

Bers. Pio langella<br />

I Bersaglieri Sardi convenuti a Caprera per il 1° Raduno Regionale,<br />

Salutano fieramente l'invitto Condottiero delle leggendarie<br />

battaglie risorgimentali, simbolo vivente dell'Unità d'Italia.<br />

Sostano orgogliosi alla vecchia loro Casera di Stagnoli fucina<br />

di folgorante bersaglierismo, rivolgendo il loro pensiero al<br />

fulgido XL Battaglione del 3° Reggimento ed alle migliaia di<br />

bersaglieri che forgiati da intrepidi comandanti alla religione<br />

del dovere e dell'ardimento, si sono coperti di gloria e si sono<br />

immolati per la grandezza e l'onore della Patria.<br />

Da questo mitico ed incandescente Eremo, traggono i giovani,<br />

oggi, luminoso auspicio per la gloria dell'Italia immortale.<br />

Caprera, 21 aprile 1961<br />

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