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aprile 2012 - ntwk

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WWW.ROSSETTI.IT TRIESTE | POLITEAMA ROSSETTI COPERTINA<br />

DAL 26 APRILE AL 6 MAGGIO<br />

Finalmente arriva su palcoscenico<br />

del Politeama Rossetti l’Imperatrice<br />

Sissi! Il musical Elisabeth di Michael<br />

Kunze e Sylvester Levay era da<br />

molti anni fra i titoli a cui lo Stabile<br />

regionale ambiva, soprattutto<br />

dopo la trionfale anteprima nazionale<br />

a cui hanno partecipato gli stessi<br />

autori, data – in forma di concerto –<br />

nella splendida cornice del Castello<br />

di Miramare nel 2004. Un’emozione<br />

che si rinnoverà, anzi crescerà, con la<br />

programmazione nel cartellone Musical<br />

dell’allestimento vero e proprio.<br />

E sarà subito evento: lo spettacolo<br />

è il maggiore mai ospitato nella storia<br />

dello Stabile e sarà trasportato da<br />

ben 13 Tir carichi di elementi scenografici,<br />

luci, parrucche e una miriade di meravigliosi<br />

costumi. L’allestimento infatti<br />

celebra il ventennale del debutto di<br />

Elisabeth ed è destinato ai grandi teatri<br />

tedeschi: unica eccezione, Trieste dove<br />

il musical segna un’importante prima<br />

nazionale e sarà interpretato da un<br />

cast di assoluto livello, capeggiato nel<br />

Soirée Balanchine<br />

Aspettando Elisabeth<br />

Un evento straordinario celebra l’Imperatrice Elisabetta d’Austria<br />

Giovedì 12 <strong>aprile</strong> al Giovanni da Udine una grande<br />

serata danzante con il Ballet de L’Opéra National de Bordeaux.<br />

tre coreografie del geniale artista, sotto la direzione<br />

di Charles Jude che dal 1996 guida il Balletto, arricchendone il<br />

repertorio classico e aprendosi alla modernità. L’esecuzione di<br />

Soirée Balanchine avviene in accordo con The George Balanchine<br />

Trust, secondo gli standard stabiliti e autorizzati dalla<br />

Fondazione, che tutelano il repertorio del creativo danzatore<br />

e coreografo russo, al contempo assicurando al pubblico una<br />

ruolo del titolo da<br />

Annemieke van<br />

Dam, olandese<br />

come le interpreti<br />

storiche Pia Dowes<br />

e Maya Hakvoort, e<br />

da Mark Seibert nel<br />

ruolo della Morte.<br />

Elisabeth<br />

esordisce nel<br />

1992 a Vienna e<br />

s’impone come il<br />

musical dei record<br />

del mondo tedesco:<br />

è stato applaudito<br />

da oltre 8 milioni di persone, ha fatto<br />

sognare con una colonna sonora che<br />

armonizza rock e romanticismo<br />

e con un allestimento (anche<br />

quello del ventennale conta sulla<br />

regia di Harry Kupfer e la scenografia<br />

di Hans Schavernoch)<br />

imponente e pieno di sorprese,<br />

capace di fondere tecnologia<br />

e sogno, modernità e memoria<br />

imperiale…<br />

Mantenendosi obiettivo e<br />

distante dai clichè il musical si<br />

sviluppa attorno all’infelice<br />

destino dell’Imperatrice<br />

Elisabetta d’Austria: percorriamo<br />

le tappe della sua vita,<br />

dall’infanzia a Possenhofen, al<br />

matrimonio da sogno con Franz<br />

Joseph, dalla nascita dei figli<br />

fino alla morte a Ginevra per<br />

mano dell’anarchico italiano<br />

Luigi Lucheni.<br />

Ed è proprio Lucheni a far<br />

da “narratore” in una sorta di<br />

lungo flashback, attraverso cui<br />

intende discolparsi con i posteri, sottolineando<br />

il costante rapporto “d’amore”<br />

di Sissi con la morte.<br />

Un’attrazione reciproca, un<br />

vagheggiare la Morte che attraversa<br />

tutte le fasi della vita di Sissi. La<br />

Morte è impersonata nello spettacolo<br />

da un bellissimo giovane che funge da<br />

“angelo” e da “diavolo” tentatore allo<br />

stesso tempo, per Sissi e per gli altri<br />

personaggi della sua famiglia. Nelle sue<br />

mani cadono infatti il figlio Rodolfo,<br />

tanti suoi parenti periti tragicamente, e<br />

lei stessa, che, pugnalata, si abbandona<br />

nelle braccia del misterioso personaggio,<br />

in un bacio liberatorio.<br />

versione filologicamente corretta. Saranno eseguiti lo Stravinskij<br />

violin concerto, sulla musica di Igor Stravinskij;<br />

Apollo, sulla musica dell’Apollon Musagètes sempre di Stravinskij;<br />

e Who cares?, su musiche di George Gershwin.<br />

Il

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