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WWW.ROSSETTI.IT TRIESTE | POLITEAMA ROSSETTI COPERTINA<br />
DAL 26 APRILE AL 6 MAGGIO<br />
Finalmente arriva su palcoscenico<br />
del Politeama Rossetti l’Imperatrice<br />
Sissi! Il musical Elisabeth di Michael<br />
Kunze e Sylvester Levay era da<br />
molti anni fra i titoli a cui lo Stabile<br />
regionale ambiva, soprattutto<br />
dopo la trionfale anteprima nazionale<br />
a cui hanno partecipato gli stessi<br />
autori, data – in forma di concerto –<br />
nella splendida cornice del Castello<br />
di Miramare nel 2004. Un’emozione<br />
che si rinnoverà, anzi crescerà, con la<br />
programmazione nel cartellone Musical<br />
dell’allestimento vero e proprio.<br />
E sarà subito evento: lo spettacolo<br />
è il maggiore mai ospitato nella storia<br />
dello Stabile e sarà trasportato da<br />
ben 13 Tir carichi di elementi scenografici,<br />
luci, parrucche e una miriade di meravigliosi<br />
costumi. L’allestimento infatti<br />
celebra il ventennale del debutto di<br />
Elisabeth ed è destinato ai grandi teatri<br />
tedeschi: unica eccezione, Trieste dove<br />
il musical segna un’importante prima<br />
nazionale e sarà interpretato da un<br />
cast di assoluto livello, capeggiato nel<br />
Soirée Balanchine<br />
Aspettando Elisabeth<br />
Un evento straordinario celebra l’Imperatrice Elisabetta d’Austria<br />
Giovedì 12 <strong>aprile</strong> al Giovanni da Udine una grande<br />
serata danzante con il Ballet de L’Opéra National de Bordeaux.<br />
tre coreografie del geniale artista, sotto la direzione<br />
di Charles Jude che dal 1996 guida il Balletto, arricchendone il<br />
repertorio classico e aprendosi alla modernità. L’esecuzione di<br />
Soirée Balanchine avviene in accordo con The George Balanchine<br />
Trust, secondo gli standard stabiliti e autorizzati dalla<br />
Fondazione, che tutelano il repertorio del creativo danzatore<br />
e coreografo russo, al contempo assicurando al pubblico una<br />
ruolo del titolo da<br />
Annemieke van<br />
Dam, olandese<br />
come le interpreti<br />
storiche Pia Dowes<br />
e Maya Hakvoort, e<br />
da Mark Seibert nel<br />
ruolo della Morte.<br />
Elisabeth<br />
esordisce nel<br />
1992 a Vienna e<br />
s’impone come il<br />
musical dei record<br />
del mondo tedesco:<br />
è stato applaudito<br />
da oltre 8 milioni di persone, ha fatto<br />
sognare con una colonna sonora che<br />
armonizza rock e romanticismo<br />
e con un allestimento (anche<br />
quello del ventennale conta sulla<br />
regia di Harry Kupfer e la scenografia<br />
di Hans Schavernoch)<br />
imponente e pieno di sorprese,<br />
capace di fondere tecnologia<br />
e sogno, modernità e memoria<br />
imperiale…<br />
Mantenendosi obiettivo e<br />
distante dai clichè il musical si<br />
sviluppa attorno all’infelice<br />
destino dell’Imperatrice<br />
Elisabetta d’Austria: percorriamo<br />
le tappe della sua vita,<br />
dall’infanzia a Possenhofen, al<br />
matrimonio da sogno con Franz<br />
Joseph, dalla nascita dei figli<br />
fino alla morte a Ginevra per<br />
mano dell’anarchico italiano<br />
Luigi Lucheni.<br />
Ed è proprio Lucheni a far<br />
da “narratore” in una sorta di<br />
lungo flashback, attraverso cui<br />
intende discolparsi con i posteri, sottolineando<br />
il costante rapporto “d’amore”<br />
di Sissi con la morte.<br />
Un’attrazione reciproca, un<br />
vagheggiare la Morte che attraversa<br />
tutte le fasi della vita di Sissi. La<br />
Morte è impersonata nello spettacolo<br />
da un bellissimo giovane che funge da<br />
“angelo” e da “diavolo” tentatore allo<br />
stesso tempo, per Sissi e per gli altri<br />
personaggi della sua famiglia. Nelle sue<br />
mani cadono infatti il figlio Rodolfo,<br />
tanti suoi parenti periti tragicamente, e<br />
lei stessa, che, pugnalata, si abbandona<br />
nelle braccia del misterioso personaggio,<br />
in un bacio liberatorio.<br />
versione filologicamente corretta. Saranno eseguiti lo Stravinskij<br />
violin concerto, sulla musica di Igor Stravinskij;<br />
Apollo, sulla musica dell’Apollon Musagètes sempre di Stravinskij;<br />
e Who cares?, su musiche di George Gershwin.<br />
Il