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32 ZAPPING<br />
TRIESTE | CAMERA DI COMMERCIO<br />
Tremila partecipanti, una cinquantina di squadre<br />
iscritte, la cittadella dello sport di Prosecco restituita a<br />
nuova vita, cinque giorni di festa nel downtown village di<br />
piazza Ponterosso: il successo degli europei di rugby over<br />
35, in programma dal 14 al 18 giugno prossimi, appare già<br />
scritto. Al locale Comitato Pro Egor <strong>2012</strong> non basta però<br />
aver segnato sul calendario della città uno degli eventi più<br />
importanti dell’anno: vuole invece che l’undicesima edizione<br />
del torneo rappresenti sì un’occasione per diffondere<br />
la disciplina sportiva, ma soprattutto un’opportunità per<br />
mettere il nome di Trieste sulle labbra di migliaia di persone.<br />
Il passaparola – lo confermano i dati di Turismo Fvg - è infatti<br />
il miglior strumento per la promozione e caratterizza, anche<br />
in virtù di mezzi quali i social networks, almeno il 40% delle<br />
scelte. Ecco perché il Comitato ha deciso di organizzare un<br />
workshop per analizzare, attraverso l’intervento di esperti,<br />
le ricadute di eventi quali il Festival Egor.<br />
“Orizzonti oltre la meta”, realizzato assieme alla<br />
Camera di Commercio e all’Università di Trieste, ha<br />
sviluppato, in due panel, i plus degli europei di giugno<br />
sotto il profilo economico, sociale e culturale. Al microfono<br />
si sono così alternati rappresentanti delle istituzioni – gli<br />
assessori regionali De Anna e Seganti, i comunali Edera<br />
e Pellaschiar, il vicepresidente della Provincia Dolenc e il<br />
presidente dell’ente camerale Antonio Paoletti , docenti<br />
universitari – i professori Isler e Borruso - ed esponenti del<br />
movimento rugbistico mondiale – Sergio Caggia, Andrea<br />
Fabiani e Marko Protega dell’Egor, Cesare Zambelli del<br />
Super Beach Rugby5s e il past president del Firenze Rugby<br />
1931 Mario Besi.<br />
Tre ore abbondanti di dibattito, che sono servite non solo<br />
a sottolineare i valori di una disciplina sempre più popolare<br />
assurta negli anni a vero e proprio “paradigma di vita” ma a<br />
evidenziare lo stretto nesso che lega l’organizzazione di eventi<br />
di respiro internazionale allo sviluppo del territorio. Due<br />
gli elementi messi in risalto: il ripristino di aree fatiscenti e le<br />
ricadute sull’economia locale. Il recupero dei campi da gioco di<br />
17 APRILE<br />
WWW.EGOR<strong>2012</strong>.IT<br />
Egor <strong>2012</strong>, Trieste torna protagonista<br />
Workshop “Orizzonti oltre la meta”<br />
Prosecco, che costituiranno lo sport centre dove avrà luogo la<br />
parte sportiva della kermesse, metterà infatti a disposizione<br />
degli ospiti delle strutture moderne e adeguate ma soprattutto<br />
lascerà in dote alla città un patrimonio da poter<br />
destinare all’avvio allo sport dei giovani triestini. La<br />
presenza di tremila persone, favorita dalla scelta strategica<br />
del Comitato di collocare - di concerto con l’amministrazione<br />
comunale - il village per i momenti di aggregazione<br />
extrasportivi in pieno centro, andrà invece a beneficiare<br />
le attività produttive e il settore ricettivo.<br />
Ma, al di là degli effetti immediatamente quantificabili,<br />
ciò che fa più gola è la prospettiva. Un investimento<br />
concreto in termini di marketing territoriale che<br />
ha visto un doppio rilancio proprio in conclusione del<br />
workshop: mentre l’assessore regionale allo Sport Elio<br />
De Anna ha anticipato l’organizzazione di un appuntamento<br />
internazionale legato alla palla ovale da<br />
tenersi dopo l’Egor allo stadio Rocco –nel centenario<br />
della nascita del paròn-, il vicepresidente dell’Egor<br />
Sergio Caggia ha aperto le finestre sulla possibilità di<br />
lavorare affinché Trieste venga designata quale sede<br />
dei prossimi mondiali di rugby old. Non più un solo<br />
evento, bensì tre.<br />
Se il buon giorno si vede dal mattino, il successo è<br />
assicurato.