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17 WWW.LIPANJEPUNTIN.COM<br />
FINO AL 19 MAGGIO<br />
Francesca Martinelli<br />
Figlia di briganti, assassini, fate e contadini<br />
Sabato 24 marzo è stata inaugurata<br />
la mostra personale di Francesca<br />
Martinelli, Figlia di briganti, assassini,<br />
fate e contadini negli spazi<br />
di LipanjePuntin artecontemporanea<br />
che rimarrà aperta fino al 19<br />
maggio. Grande successo di pubblico<br />
e di curiosi per la performance Up<br />
to You: 3’ box che ha avuto luogo<br />
nella speciale stanza allestita per<br />
l’occasione. Francesca Martinelli,<br />
nata a Udine nel 1978 e triestina<br />
d’adozione, insieme al curatore della<br />
mostra Marco Puntin hanno concepito<br />
una performance accattivante che vedeva l’artista donare<br />
3 minuti esclusivi ad uno spettatore estratto a sorte. “In una<br />
situazione così intima e personale, senza sguardi indiscreti<br />
né pubblico, non sai mai quale possa essere la reazione di<br />
chi condivide in una stretta stanza 3 minuti. Ed io non sono<br />
un automa che ha imparato a memoria un copione, mi hanno<br />
condizionato ed arricchito le emozioni e le sensazioni di chi mi<br />
stava davanti”. Marco Puntin, soddisfatto dell’accoglienza del<br />
pubblico triestino all’evento, ha commentato “La performance<br />
è l’essenza dell’arte contemporanea. Non è riproducibile,<br />
come la vita e per questo è un momento unico ed irripetibile<br />
che coglie uno degli aspetti peculiari dell’arte.”<br />
Up to you: 3’ box verrà<br />
ripetuta su prenotazione,<br />
anche inviando un e-mail<br />
alla galleria, nelle giornate<br />
di sabato 14 <strong>aprile</strong> e sabato<br />
12 maggio, alle ore 19.<br />
Continua invece fino al 19<br />
maggio la mostra Figlia di<br />
briganti, assassini, fate<br />
e contadini, la personale<br />
di Francesca Martinelli<br />
che sarà visitabile dal<br />
martedì al sabato dalle<br />
15.30 alle 19.30.La sua è<br />
decisamente una dichiarazione<br />
politico culturale<br />
che si concretizza sovvertendo<br />
il canone classico<br />
precostituito, attraverso<br />
l’esasperato e maniacale<br />
collezionismo di oggetti<br />
del passato, raccolti con<br />
4<br />
una raffinata sensibilità<br />
e un vago gusto barocco,<br />
finalizzato ad un rovesciamento estetico e quindi etico del rapporto<br />
tra dannazione e beatificazione. Ne deriva una poetica,<br />
una dichiarazione d’intenti, quasi un atto dovuto che Francesca<br />
Martinelli così ci descrive: nella natura non esistono linee<br />
chiuse, finite, forme controllabili, limiti, proporzioni numeri-<br />
TRIESTE | LIPANJEPUNTIN<br />
ARTE<br />
che, canoni. Queste sono misure che l’uomo artificialmente<br />
impone a tutela di se stesso e per soddisfare il suo bisogno di<br />
controllo. L’ibrido, il non ordine, l’altro da sé, la metamorfosi, la<br />
linea aperta, la devianza, lo stupore meraviglioso, il mostruoso,<br />
l’anomalo, la mostruosa perfezione sono l’essenza della<br />
natura tutta che ordina e poi sovverte l’ordine precostituito.<br />
1. Il pubblico in attesa durante la performance Up to you: 3’ box<br />
(Ph. Francesco La Bella)<br />
2. Francesca Martinelli, Kill my back IV, 2011 , Tecnica mista su carta e<br />
muro. Courtesy LipanjePuntin artecontemporanea (Ph. Mario Sillani)<br />
3. Veduta parziale della mostra (P. Marco Sillani)<br />
4. Francesca Martinelli, Up to you: 3’ box, particolare della stanza<br />
(Ph. Mario Sillani)<br />
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