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WWW.MUSEOREVOLTELLA.IT<br />
FINO AL 15 APRILE<br />
TRIESTE | MUSEO REVOLTELLA<br />
Hokusai, Gakutei, Shinsai…<br />
Le stampe giapponesi di Frank Lloyd Wright, direttamente dall’Arizona<br />
I settantacinque esemplari della<br />
collezione di Surimono dell’architetto<br />
Frank Lloyd Wright, provenienti<br />
dalla Frank Lloyd Wright Foundation<br />
di Scottsdale (Arizona, USA) arrivano a<br />
Trieste.<br />
Un patrimonio scoperto a più di<br />
trent’anni dalla scomparsa dell’architetto<br />
e poi presentato al pubblico<br />
nel 1995 con la mostra allestita al Phoenix<br />
Art Museum e, nello stesso anno, al<br />
Los Angeles County Museum. Il Surimono<br />
rappresenta la forma più raffinata<br />
dell’arte della stampa giapponese. La<br />
parola significa semplicemente “oggetto<br />
dipinto”. Nate all’inizio dell’Ottocento,<br />
ed affermatesi nel corso del<br />
secolo grazie alla crescita della domanda<br />
da parte di un pubblico interessato<br />
Metafore di Daliu<br />
La mostra personale “Metafore” di Mikel Daliu è<br />
proposta dall’Associazione Linea d’Arte nello Spazio<br />
Espositivo di Via Lazzaretto Vecchio 19 a Trieste.<br />
“Alle spalle una lunga esercitazione con pastelli,<br />
acquerelli ed olio e numerose mostre collettive in varie<br />
città italiane, Mikel Daliu propone la sua prima personale<br />
triestina – scrive Franco Rosso nella presentazione-<br />
con una serie di opere recenti che declinano<br />
una personale interpretazione della tecnica del<br />
frottage. Una scelta esecutiva laboriosa ed elaborata,<br />
che permette a Daliu di creare sulla tela magiche<br />
atmosfere cromatiche che sortendo da una realtà nota<br />
ne propongono una del tutto nuova, lontana e vicina,<br />
conosciuta ed ignota, riconoscibile e fantastica, in un<br />
processo di ri-creazione che invera l’immaginario e<br />
trasfigura il reale. Mikel Daliu con la sua espressione<br />
artistica ci propone metafore di un mondo in continua<br />
evoluzione e mutamento: metafore che guardano<br />
ai paesaggi della natura ma anche ai paesaggi<br />
interiori. Info: 347.4278480<br />
Quadro di M. Daliu<br />
all’acquisto di stampe prodotte in poche<br />
copie, le opere venivano richieste agli<br />
artisti da una committenza raffinata e<br />
Katsukawa Shuntei 1<br />
ARTE<br />
in particolare dai poeti in occasioni<br />
speciali, o come doni in coincidenza<br />
dell’inizio del nuovo anno.<br />
Risultato della collaborazione tra<br />
l’artista e il poeta, spesso il Surimono<br />
contiene scritti che alludono alle caratteristiche<br />
dell’anno che annunciano<br />
o testi che spiegano il contenuto della<br />
stampa. L’intreccio e il dialogo tra<br />
raffigurazione e scrittura costituiscono<br />
una delle caratteristiche principali<br />
del Surimono. Frank Lloyd Wright<br />
(1867-1956) iniziò ad interessarsi alle<br />
stampe giapponesi, alla cultura e all’arte<br />
del Giappone alla fine dell’Ottocento<br />
a Chicago e sin dall’inizio del Novecento<br />
venne considerato come uno dei più<br />
abili e perspicaci collezionisti di<br />
stampe giapponesi.<br />
Mostre slovene<br />
Fino al 30 <strong>aprile</strong> presso la galleria d’arte Paviljon<br />
di Nova Gorica la mostra “Il dipinto come paysage<br />
psichico” di Aleksij Kobal. Verrà esposta una selezione<br />
dei lavori più significativi dell’artista tratti dal ciclo<br />
“Il dipinto come paysage psichico”. Il lavoro dell’artista<br />
si compone esclusivamente di oli su tela raffiguranti<br />
paesaggi dalle atmosfere surreali che ritraggono<br />
gli elementi senza far trasparire alcun sentimento. Soggetti<br />
neutri, linee delicate e colori tenui che nella loro<br />
apparente sospensione comunicano lo stato psicologico<br />
interno dell’artista. La mostra è a ingresso gratuito.<br />
Fino al 25 <strong>aprile</strong> la hall dell’albergo Sabotin a<br />
Solkan ospita la mostra fotografica 3+1+3=HDR, di<br />
Uroš Petric. L’autore ha iniziato ad occuparsi di fotografia<br />
negli anni ‘90, quando ha iniziato a viaggiare per<br />
il mondo. Dopo i primi tentativi con la videocamera, ha<br />
imparato ad usare al meglio le macchine fotografiche,<br />
apprendendo la tecnica<br />
HDR, lo strumento<br />
che oggi gli permette di<br />
esprimersi come artista<br />
ed arricchirsi interiormente<br />
oltre che soddisfare<br />
il proprio senso<br />
per l’estetica e riempire<br />
attivamente il proprio<br />
tempo libero.<br />
www.hit.si<br />
Quadro di A. Kobal