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Sacre rappresentazioni dei secoli XIV, XV, e XVI - Centrostudirpinia.it

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142 RAPPRESENTAZIONE DI BARLAAM E JOSAFAT.<br />

Questa rappresentazione che , sebbene del Pulci, non è fra le migliori<br />

dell'antico teatro spir<strong>it</strong>uale, anche perchè vi mancano molli fra gli episodj<br />

dell'antica leggenda, non è da confondersi con altra dello stesso t<strong>it</strong>olo,<br />

ma pur ad essa inferiore, composta dal Socci Perretano o l'arclano, in-<br />

torno alla quale è da vedere il Batinks , Bibl.. 67.<br />

Le origini indiane di questa vulgatissima leggenda furono egregiamente<br />

chiar<strong>it</strong>e dal D'. Felice Liebrbcut , professore nell'Univers<strong>it</strong>à di Liegi, in<br />

una dissertazione inser<strong>it</strong>a nel Jahrbuch fur romanische und englische l<strong>it</strong>e-<br />

ratur (II. 314-54). e che per gentile assenso dell'Autore, possiamo pre-<br />

mettere alla nostra Rappresentazione. L'amico e collega l'rof. Emilio Teza<br />

si ò preso il carico della versione, ponendovi i richiami al testo sanscr<strong>it</strong>o<br />

e greco, e facendovi alcune giunte che. per distinguerle, vennero chiuse in<br />

parentesi quadre.<br />

Per l'illustrazione <strong>dei</strong> molti episodj onde si compone questa ricca leg-<br />

genda . alcuni <strong>dei</strong> quali si sono conservati di versione in versione, mentre<br />

altri se ne sono slaccati, e sonosi un<strong>it</strong>i ad altre leggende e tradizioni e no-<br />

velle, è da vedere ciò che discorre il Dunlop . Geschichte der Prosadichlun-<br />

gen (Berlin. Muller. 1851) da pag. 27 a 32, e le aggiunte fattevi dal<br />

LiEBRECHT, pag. 462.<br />

La più antica redazione della Leggenda di Darlaam e Josafat è quella<br />

greca, che l' Allacci ed altri, contradettì dal Fabhicio. dall' Oudin e in ge-<br />

nerale dai moderni, attribuiscono a Giovanni Damasceno, e che fu prima-<br />

mente pubblicata dal Boissonnade nel voi. IV degli Anecdota groBca.<br />

Dal greco deriva la redazione latina attribu<strong>it</strong>a a Giorgio Trapezunzio.<br />

ma più antica del tempo in cui questi visse, secondo ebbe a notare per<br />

primo il Barth. Né questa sola, ma molte altre redazioni se ne hanno in<br />

lingua latina, fra le quali sono da notare quella di Vincenzo Bbllovacbnsb<br />

nello Speculum historiale, lib. L<strong>XV</strong>. e quella di Iacopo da Varacine nella<br />

Legenda aurea. Un' altra versione latina fu pubblicata dal Barone di Reif-<br />

FENBERfi nel voi. X del Bulletin de l'Académie royale de Bruxelles. Parecchi<br />

testi latini troviamo indicati nel Catalogne des Mss. des Départrements<br />

I. 191. 320: II. 210. 803.<br />

Il Barlaam e Josafat fa parte, sotto varie forme, della letteratura di<br />

quasi tutti i popoli orientali od occidentali. Di antiche versioni orientali<br />

fanno menzione i signori Meter e Zotenberg a pag. 315 dell'opera che più<br />

sotto c<strong>it</strong>eremo; e, fra tutte, mer<strong>it</strong>a forse qualche parola il Figlio del prin-<br />

cipe ed il dervisce [nazir] di A. Ibn Chisdai. Primo a collegare questo libro<br />

ebraico al Barlaam fu lo Steinschneider nel 1851 {Ze<strong>it</strong>. morg. Gesell.<br />

V, 89-93): il quale, anche prima, ne aveva tradotti alcuni luoghi nel<br />

Busch' Jahrbuch, V, VI (Vienna, 1845-46) e nella Manna [1847). Quello<br />

non abbiamo potuto vederlo: questa contiene i capi XI, XXI e X<strong>XIV</strong>, in-<br />

sieme a parecchie sentenze poetiche.<br />

, .

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