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OPUS PISTORUM

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le cosce di nascosto dai genitori. Ernest siede sul divano accanto alla moglie del<br />

padron di casa. Con una mano le tasta il culo, di soppiatto. Mutzborg vagola<br />

dentro e fuori, ai confini della conversazione, saltellando qua e là per prendere<br />

sigarette, o questo o quello, e ben presto, a furia di saltellare, s'è intontito.<br />

Borbottando qualcosa a proposito del libero amore, si accascia sulla sua poltrona<br />

e si addormenta.<br />

La moglie propone a Ernest di mostrargli il giardino al chiardiluna. Escono<br />

insieme, dignitosamente. Il bello di questo liquore mutzborghese è che non<br />

intralcia la locomozione, Ernest sciupa un po' l'effetto quando dà alla donna un<br />

gran pizzicotto al culo, e lei caccia uno strillo, proprio quando stanno per varcare<br />

la soglia.<br />

La razionale conversazione è stata abbandonata già da un pezzo, quindi la<br />

figlia di Mutzburg e io ci mettiamo a dire scemenze qualsiasi. A me il battaglio mi<br />

si è fatto battagliero, e, non riuscendo a trovare altri argomenti, gli mostro quello.<br />

Lei capisce l'antifona a volo, mica è tarda di cervello, la piccina.<br />

Un bel cazzo non è mica sciupato, per questa fichetta. È sveglia, e sa di che si<br />

tratta... Si dimena sulla sedia come una che ci ha una cimice nel buco del culo, e<br />

mi mostra tutto quanto, fino all'orlo delle mutandine bianche. Suo padre seguita<br />

a russare.<br />

Cinque minuti, e poi... "vogliamo...?" Così... proprio così... "vogliamo...?"<br />

Mentre a me l'uccello mi freme sotto i calzoni, lei va a spegnere tutte le luci,<br />

tranne un lumino. Ci trasferiamo sul divano. Che troia, potrebbe almeno portarmi<br />

in camera sua. Almeno sua madre ha avuto la decenza di scendere in giardino.<br />

Lei non mostra nessun rispetto, la puttanella, per quel povero vecchio che ronfa.<br />

È bello, farsi di nuovo una di queste troiette giovani. Non è tanto giovane da<br />

essere acerba, ma non ha ancora raggiunto la maturità della maggior parte delle<br />

fiche che ho usato ultimamente. Le sue gambe sono sode... le sento contro le<br />

mie... il suo ventre è piatto ma non così le sue tette... e lei è vogliosa... ma non<br />

groppo vogliosa. È una brava ragazza.<br />

Abbiamo una breve discussione intorno a quasi ogni cosa che io voglio fare. Io<br />

voglio spogliarla, ma è qualcosa che bisogna fare un po' alla volta. Ma più tempo<br />

ci si impiega, e più Gian Giovedì sembra farsi grosso, quindi non m'importa. Non<br />

mi corre dietro nessuno.<br />

Le tolgo le scarpe. Le tiro su la gonna. Le sto sfilando le mutande, quando<br />

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