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con Gian Giovedì, e lui allora le si infilerebbe dentro... e finiremmo per fare<br />
l'amore sul pavimento. Invece, il letto è molto più comodo.<br />
Sul letto si getta bocconi, dischiude le cosce. Quel bel culo nudo rappresenta<br />
un problema che tocca a me risolvere. Tiene le cosce spalancate... cazzo, ha un<br />
metro d'apertura di ginocchia. Si è lasciata su le calze di seta: le giarrettiere le<br />
stringono le cosce, producendo un bel rigonfio. Si è sciolta i capelli. C'è una<br />
piccola catasta di forcine presso il cuscino. A vederla da dietro diresti che avrebbe<br />
bisogno di una gran quantità di forcine da usar fra le gambe. Il suo pelo pubico è<br />
lungo, riccioluto e muschioso. Penso ad Anna, e al suo pelo pubico che sembra la<br />
barba di una capretta. Poi ricordo che Anna e Toots si sono conosciute molto<br />
bene, la sera che passarono ubriache qui da me. Toots ne sa tanto quanto me<br />
sulla barba caprina di Anna. E Anna sa, su Toots, cose ch'io ci penserei due volte,<br />
prima di impararle per mio conto.<br />
Ho buona memoria per cose di questo genere: le rivedo chiare e nette, come<br />
avvennero in realtà, senza quell'alone sfumato che hanno talvolta le cose, come<br />
quando, per esempio, le sogni. Mi perdo un momento in rimembranze, prima di<br />
montare sul letto e dare una pacca sul culo di Toots. Lei certo se l'aspettava. Ma<br />
caccia un urlo.<br />
Si solleva su un gomito e si volge verso di me, per dirmene di tutti i colori... ma<br />
vede il mio cazzo — che è un battagliero battaglio a 'sto punto — e allunga una<br />
mano verso di esso. La stessa mano con cui si grattava il culo. Affonda le dita nel<br />
mio pube. Il suo culo è molto interessante. Una chiappa rossa e una bianca. C'è<br />
l'impronta delle mie dita, che affiora pian piano, come una lastra fotografica che<br />
viene sviluppata.<br />
Il suo Henry la sculaccia, mi confida. Troppo spesso e troppo duramente,<br />
secondo lei. No — soggiunge — non l'ha mai scopata né dà segni di volerla<br />
scopare. Non gli interessa proprio. Però le dà grandi sculacciate e quando lei salta<br />
su e strilla, lui ride fragorosamente. "Pensi che sia un sadico? Metti che mi<br />
menasse? Sarebbe orribile!" E sospira, rabbrividendo, al pensiero di quanto<br />
orribilmente delizioso sarebbe, se lui la frustasse.<br />
Cristo, il cervello delle donne è un cervello di gallina. I suoi meccanismi sono<br />
così semplici! Quindi le dico — poiché è quello che vuol sentirsi dire — che Henry<br />
è certo una moderna versione di Gilles de Rais, detto Barbablù. Ah, quanto le<br />
piace! Forse — azzarda — ha amici che hanno gli stessi suoi vizi crudeli... può<br />
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