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stendono sopra l'altare. Lei urla durante la prima chiavata, durante la seconda,<br />
durante la terza, poi la sua protesta si affievolisce, lei si rassegna, e dopo un po'<br />
eccola in ginocchio a leccare il culo di una donna che sta leccando la fregna a<br />
un'altra.<br />
La testa mi gira. Il chiasso mi assorda. Il fumo infernale è così denso che i<br />
polmoni mi dolgono. Ma il pazzesco spettacolo continua. Quasi ai miei piedi due<br />
uomini si aggrovigliano a una giovane bionda. Uno dei due alla fine riesce a<br />
infilarle il cazzo in culo, allora l'altro glielo infila in fica. Fottuta davanti e di<br />
dietro, a sanviccio, lei intanto ciuccia un grosso cazzo di caucciù. Come una<br />
bambina con il suo ciucciotto pacificatore, la sua tettarella di gomma.<br />
Presso l'altare una donna di trent'anni ha raccattato il gallo nero decapitato.<br />
Lo solleva e se ne infila il collo in bocca, prendendo a ciucciarlo come se fosse un<br />
cazzo. Si avvicina una ragazza, che sembra insonnolita. Chissà per quale<br />
miracolo, ha ancora su mutande e reggiseno. Il canonico allora la denuda e lei gli<br />
prende la verga nella bocca.<br />
Una ragazza che cammina come se fosse drogata vacilla e cade sui gradini<br />
dell'altare. Le hanno tolto i vestiti ma indossa ancora la biancheria intima, calze e<br />
scarpe. Ai piedi del canonico Charenton lei si strappa il reggiseno dal seno, fa a<br />
brandelli le mutande, poi gli bacia le palle e gli posa le labbra sul cazzo. Di lì a<br />
poco eccola giacere in disparte dagli altri, con una donna che la palpa e le allarga<br />
le gambe.<br />
Non ho visto Alexandra prender parte ad alcuna di queste cerimonie. Alla fine<br />
la scopro, in un cantone, nuda ma sola. Gli occhi le sfavillano, alla luce vacillante<br />
dei ceri. La sua espressione è di satanico piacere. Il seno le si erge, coi capezzoli<br />
duri. Mi avvicino a lei. Lì per lì non mi riconosce. Poi mi getta le braccia al collo.<br />
"Voglio essere chiavata," geme. "Voglio che tu mi chiavi..."<br />
Ho un cazzo così duro, io, per me, che mi intralcia i movimenti. Però non<br />
intendo chiavarla in questo posto. Le ordino di rivestirsi. Ma lei non vuole. Allora<br />
agguanto i suoi vestiti, lì per terra, me li metto sottobraccio e la trascino via,<br />
nuda bruca, come me. Lei oppone resistenza... mi dà graffi, morsi, calci... chiama<br />
aiuto.<br />
C'è un tale frastuono, un tale infernale bordello che non credo nessuno possa<br />
udirla. Senonché ci si para davanti il canonico, con l'occhio furioso. I suoi fedeli<br />
però lo subissano, le donne gli si aggrappano ai ginocchi, lo tirano pei lembi della<br />
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