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OPUS PISTORUM

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tappare una falla nella diga, e non aveva altro che il suo dito. Ma ti tappo io, ti<br />

otturo con 'sto cazzo...<br />

"Che effetto t'ha fatto?" seguita a domandarmi. Vuol sapere. Non riesce a<br />

scordare quella figolina glabra, pur mentre mi ha dentro la sua. Ce l'ha in testa —<br />

mi dice — l'ossessiona, il modo come quel fichino liscio palpitava, mentre era<br />

penetrato dal mio cazzo. Ah, quel gracile corpo nudo, tutto fremente... Ah, se mi<br />

fossi visto dal di fuori! "Ma che effetto faceva?"<br />

E quando quella piccola maiala m'ha pigliato il tubo in boera — fra le labbra<br />

infantili dipinte — e lo ciucciava, cosa provavo, io? Oh, che bambina perversa.<br />

Non dovrebbe neanche saperlo, alla sua età, che si fanno certe cose. Farle, poi! E<br />

così via. Mentre Jean Jeudi seguita a stantuffarla... Monsieur!<br />

Un esercito le è passato fra le cosce... battaglioni e reggimenti senza nome...<br />

scopati e scordati. Ma questa notte la ricorderà. È un avvenimento, nella sua vita:<br />

darla via gratis. No, non se lo scorderà facilmente. Io spingo, spingo il cazzo fino<br />

in fondo alla sua fica matura e lei mi tiene stretto a sé, intorno al rollo. Non è una<br />

troia adesso, ma una donna a cui rode la sorcia e se l'ha da far grattare.<br />

Ti passerà il prurito. Te lo fo passare io. Te la scopo via, la smania. E fotterò<br />

via anche il ricordo degli altri che t'hanno avuta. Con chi sei già stata stasera?<br />

Chi t'ha scopato fino a poco fa? Importa forse, e te ne ricordi ancora? Son passati<br />

sul tuo corpo e sono andati a congiungersi con gli altri battaglioni e reggimenti<br />

che già avevano marciato su di te. Ma io resterò, non mi dileguerò tanto<br />

facilmente. Intanto, per adesso, il mio nerbo è in te. E ci resterà, anche dopo<br />

che me ne sarò andato.<br />

Ti lascerò qualcosa che non dimenticherai, ti darò un grumo di gioia, riempirò il<br />

tuo grembo d'un calore che non si raffredderà. Giaci sotto di me a cosce aperte,<br />

mi ricevi, la tua bocca puttana mi bisbiglia parole che hai già detto mille volte a<br />

mille altri. Ma che importa. Prima di me non c'è mai stato nessun uomo. Dopo di<br />

me non ce ne saranno più. Non è mica colpa tua se non disponi di parole per<br />

esprimere, in modo diverso, quello che provi... Ma che lo provi basta.<br />

Lo tiro fuori, glielo sbatto sulle cosce e poi torno ad immergerlo nella molle<br />

ferita, e poi di nuovo, e poi ancora, e ogni volta è una nuova conquista. T'hanno<br />

dilapidato, tutti gli altri, t'hanno demolita e saccheggiata e svuotata. Ma io ti<br />

riempio di nuovo. Tu lo sai che, stavolta, stai scopando con tutti i sentimenti.<br />

7

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