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OPUS PISTORUM

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pericolosi. Prendono le sembianze di uomini bellissimi, ma hanno cazzi strani,<br />

inusitati: biforcuti, talvolta triforcuti. Nel senso che possono darti,<br />

contemporaneamente, nella fica e nel culo, e anche farsi sbocchinare. E il cazzo<br />

che t'entra nel culo — mi dice — ha la proprietà di tramutarsi in una specie di<br />

biscione, che ti striscia nei budelli e ti sale su, su, su, fino a uscirti dalla bocca.<br />

"Una volta che li hai evocati, però," dice Alexandra, "è difficile tenerli sotto<br />

controllo. Può anche darsi che ti prendano la mano, e allora son dolori. Si sa di<br />

donne che sono dovute ricorrere all'esorcista. No, non c'è da fidarsi di loro."<br />

"Il canonico Charenton celebra messe nere, naturalmente?" le domando.<br />

"Sì. Certe volte, vengo usata io come altare."<br />

"Mi piacerebbe assistere a questi riti."<br />

Alexandra scuote la testa. "Non sono mica spettacoli da bordello, sai. Non ci si<br />

va per pura curiosità. Solo i veri credenti sono ammessi. Comunque, ne parlerò<br />

con il canonico. Vedrò un po' che cosa si può fare."<br />

Prima che se ne vada, le dico che c'è un piccolo favore che lei potrebbe farmi.<br />

Le accenno a Rosita e all'inconveniente occorso a Ernest. "Che ne diresti di una<br />

fatturina... di un piccolo incantesimo... per liberarmi di questa rottura di balle?<br />

Te ne sarei davvero grato. Per esempio, se potessi far in modo che quella stronza<br />

andasse a buttarsi nella Senna..."<br />

Alexandra si limita a sorridere, in modo ambiguo, e poi ci salutiamo. Né una<br />

parola, né un gesto, che tradisse la voglia di farsi chiavare di nuovo da me. Valle<br />

a capire, le donne!<br />

Qualche giorno dopo, in ufficio, leggo sul giornale un trafiletto che, quasi, mi fa<br />

cacare verde. Una certa Rosita De Oro, cabarettista, si è suicidata. Da qualche<br />

giorno — dice la notizia di cronaca — si andava comportando in modo strano. Ieri<br />

sera, dopo lo spettacolo, senza neanche cambiarsi costume... cioè in costume<br />

adamitico... è corsa in strada ed è scomparsa. Stamattina il suo cadavere è stato<br />

ripescato nella Senna.<br />

È roba da farti tremare le vene e i polsi. Ho chiesto un favore alla magia di<br />

Alexandra e sono stato puntualmente esaudito. Dio mio, non volevo che quella<br />

zozza si suicidasse, veramente. Ma poi mi dico: meglio così. Mors tua, vita mea.<br />

Se lei restava in vita, la mia vita era in costante pericolo. Quindi, buttandosi a<br />

fiume, mi ha tolto un grosso peso dallo stomaco. Non corro più il rischio di<br />

ritrovarmi un coltello fra le scapole.<br />

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