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l'uccello. Ciuccia e ciuccia, finché non arriviamo davanti al portone di casa mia.<br />
Saliamo su e... sorpresa! C'è Toots, ubriaca fradicia, che dorme, stesa per terra<br />
davanti alla mia porta. Quando la scuoto, non si rià. Anna e io la trasciniamo<br />
dentro per i piedi. Anna ride.<br />
Toots giace riversa sul pavimento, con le gambe divaricate e la gonna tirata su.<br />
Anna le infila un dito sotto il bordo delle mutandine. Toots, senza riaversi,<br />
scalcia.<br />
Anna propone allora di spogliarla, e ch'io me la spupazzi mentre dorme.<br />
Mamma mia, la purezza delle donne. E Anna è una moralista, a paragone delle<br />
altre. Se le donne non avessero la fica da dar via, sarebbero una razza<br />
insopportabile. Per un po' di sollazzo del cazzo, a noialtri ci tocca tollerare questi<br />
mostri dolciastri, queste piattole invereconde, queste zozzone. Prendiamo il caso<br />
inverso. Due uomini e una donna. Uno degli uomini ha perso conoscenza,<br />
ubriaco fradicio. Quello rimasto in sé mica dice alla donna: fagli un pompino cara<br />
mentre dorme. Macché, se la fotte lui. Invece, le donne sono più interessate alle<br />
altre donne di quanto non sarebbe giusto essere.<br />
Anna slaccia pian piano il vestito a Toots e glielo sfila dalla testa. Poi si mette a<br />
accarezzarla. "Semplice curiosità," cerca di farmi credere. Invece pare piuttosto<br />
esperta, le sue carezze sono assai sapienti.<br />
Lì per lì Toots resta inerte, come un ciocco. Anna insiste. "Mi par d'essere una<br />
lesbica, una donna dannata..." dice, citando Baudelaire. Prova a ridere. Ma la sua<br />
risata suona chioccia. Io mi verso un bicchiere di vino e mi siedo a guardare.<br />
Anna non va diritta sulla fica di Toots, ci gira intorno, le tasta il culo. Tots nel<br />
sonno si contorce un tantino. Anna le prende una mano e se la porta alla<br />
passera. Ridacchia ma è arrossita. Mai vista arrossire così. Si mette a gingillarsi<br />
con la bonne-bouche di Toots ma senza, ancora, infilarci le dita dentro.<br />
"Sta sognando di te," dice.<br />
Certo Toots qualcosa sogna. Serra le cosce e tien stretta fra esse la mano di<br />
Anna. Poi le allarga, invitante.<br />
"Dunque, è questo l'effetto che fa, essere uomo," Anna dice. "Me lo son sempre<br />
domandato." Ficca un dito dentro l’abricot-fendu di Toots e lo rimesta. "Mamma,<br />
che buffa sensazione. Ma poi, che gusto c'è? Meno male che io non sono un<br />
uomo."<br />
"Smettila di contar balle, Anna. Ti dà gusto e come!"<br />
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