Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
EPILOGO<br />
La seguente è una dichiarazione giurata di Milton Luboviski, resa presso<br />
l'Ambasciata degli Stati Uniti di Parigi il 10 marzo 1983, relativa alle circostanze<br />
in cui il suddetto commissionò a Henry Miller la scrittura di Opus Pistorum:<br />
Nell'estate del 1940 ero socio della Libreria Larry Edmunds, sita al № 1603 di<br />
North Chuenga Boulevard in Hollywood (California). Nel settembre di quell'anno,<br />
Henry Miller venne alla libreria una domenica pomeriggio, e, trovandola chiusa, si<br />
mise a bussare alla porta. Gli andai ad aprire. Egli si presentò e io lo feci entrare.<br />
Così ebbe inizio un'amicizia che sarebbe durata per circa 35 anni. A quell'epoca<br />
Henry aveva pochi o punti soldi e conosceva pochissime persone in California. Io<br />
lo aiutai finanziariamente, di tanto in tanto, lo presentai a della gente e gli trovai<br />
un posto dove abitare.<br />
Il 1° settembre 1941, Larry Edmunds morì e io divenni unico proprietario della<br />
libreria. A quell'epoca gli affari non andavano bene e io, per arrotondare le<br />
entrate, vendevo opere pornografiche, quando riuscivo a procurarmene. I miei<br />
clienti erano soprattutto produttori cinematografici, registi, sceneggiatori, gente<br />
come Joseph Mankiewicz, Julian Johnson, Daniel Amfitheatroff, Billy Wilder,<br />
Frederick Hollander, Henry Blanke e altri.<br />
Henry Miller, avendo bisogno di denaro, mi propose di scrivere per me del<br />
materiale, ch'io potessi rivendere. Io gli offrii in pagamento un dollaro a pagina,<br />
fermo restando che egli mi avrebbe ceduto tutti i diritti su quello che scriveva per<br />
me. Di lì a non molto, cominciò a portarmi varie pagine alla volta e io lo pagavo in<br />
contanti, al prezzo pattuito. Nel giro di alcuni mesi si accumularono tante pagine<br />
da formare un libro, ch'egli stesso intitolò Opus Pistorum.<br />
Quando mi consegnò le ultime pagine, verso la metà del 1942, ricordo ch'ebbe<br />
a dirmi: "Ecco la fine del libro. Spero che tu ci guadagni tanto da pagarti l'affitto<br />
per qualche mese." Io ribattei a macchina l'intero manoscritto, facendone quattro<br />
copie carbone. Feci rilegare tutti e cinque gli esemplari. Dopo un po' ne vendetti<br />
tre copie: a Julian Johnson, a Daniel Amfitheatroff e a Frederick Hollander.<br />
Alcuni anni più tardi ne regalai una copia a un amico, Robert Light. L'originale lo<br />
tenni per me.<br />
196