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Sculacciami più forte! Che puttana! Ci rinuncio. Dovrei aver ormai imparato<br />
che puoi sculacciare una fica per costringerla a farti chiavare o a farti un<br />
bocchino, ma, una volta che hanno gustato l'uccello, non c'è verso che tu possa<br />
fargli passare a sculacciate la voglia di tornare a gustarlo. Smetto di malmenarla,<br />
e Snuggles striscia sopra di me, sul letto...<br />
"Ora chiavami," singhiozza. "Mi hai riscaldato il culo... ora chiavami!"<br />
Le renderò il culo ancor più caldo di quello ch'è adesso... La ribalto sul ventre<br />
e mi sdraio sopra di lei. Da dietro, le infilo la cappella dentro la fichetta. Spingo...<br />
Giannettaccio fa fatica a penetrare in lei. È ancora stretta. Ma la linfa ficale la<br />
lubrifica e, cosi, glielo infilzo fino all'elsa. Mi do a fotterla ben bene, finché lei non<br />
comincia a dimenarsi, a smaniare, a non poterne più...<br />
Allora, glielo tolgo dalla fica... e le do l'assalto al culo. Lei zampetta come un<br />
passero. Io le slargo le chiappe e punto la cappella contro il bucetto, premo,<br />
glien'infilo dentro un po'. Ho paura di spaccarla, come una melagrana, ma non è<br />
certo questo timore a fermarmi, arrapato, assatanato come sono. Se anche adesso<br />
esalasse l'ultimo respiro, seguiterei a fotterla finché non si fosse completamente<br />
irrigidita e raffreddata.<br />
Ora implora, oh, sì, si raccomanda. "Non mi farò mai più scopare da mio<br />
padre... Non farò niente che tu non vuoi... Solo, ti prego, toglilo di là... Mi spacchi<br />
in due... È troppo grosso... no, non ce la faccio... Ahi... ahi... ahi... Mi fai male!"<br />
A questo punto ormai non me ne frega più di niente. La desse anche a suo<br />
nonno! E, inesorabilmente, seguito a penetrarla. Lei bada a dire che non ne può<br />
più, che non ce n'entra neanche un altro millimetro. Io invece, con pazienza<br />
infinita — e non senza fatica e abnegazione — glielo inculco tutto quanto, fino al-<br />
l'elsa. Resto buono, per un po', finché lei si calma. Poi, pian piano, incomincio a<br />
fottere. E al contempo le accarezzo la sorcia, le titillo la clitoride, le infilo su due<br />
dita. Lei allora comincia a provarci gusto. E io accelero il ritmo, sempre più,<br />
finché ejaculo, riempiendole il culo di sburra. Anche lei se ne viene,<br />
abbondantemente, fra spasimi di piacere, contorcendosi come una biscia.<br />
Susan e suo marito Sam hanno i loro grattacapi, e non posso dargli torto,<br />
onestamente, né all'uno né all'altra. Però, siamo giusti, sono andati a cercar<br />
rogna...<br />
Dunque, Ernest ha consegnato a Susan quelle foto. Sono riuscite benissimo,<br />
se si pensa quanto eravamo ubriachi quella sera. Susan è inorridita, quando ha<br />
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