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OPUS PISTORUM

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Canottiere, mutande... "Che taglia, signora?" Ah, quel figlio di puttana e il suo<br />

fottuto compleanno!<br />

Scarpe... "Che numero, signora?" Ah, ma questo è un sopruso, un insulto. E<br />

oltretutto a me tocca portare i pacchi e pacchetti, come un somaro. Ah, Ernest<br />

me la pagherà!<br />

"Perché," dico, "non gli compri anche un vestito, addirittura, col gilè, giacché ci<br />

sei? E un cappotto, anche? E anche un cappello?"<br />

"Un vestito? Su misura? Ma bisogna portarlo dal sarto... E ci vogliono due-tre<br />

settimane..."<br />

"Ma no! Uno fatto e tutto. Un abito confezionato. Se non gli si attaglia, lo viene<br />

a cambiare."<br />

Sono tanto fottutamente incazzato che non me ne frega più un cazzo di niente.<br />

Mi abbasso fino a far da manichino, mentre lei sceglie quello che vuole. Però mi<br />

rifiuto di trasportare i pacchi. Li scarico ai piedi del padrone del negozio, e gli dico<br />

di mandarli a domicilio. Lui fa presente che bisognerà pagare un extra, per<br />

questo...<br />

Al caffè successivo, ci sediamo ad un tavolo in fondo. Voglio riposarmi un po'.<br />

Da qui non ci muoviamo per adesso. Siamo lì da una decina di minuti,<br />

quand'ecco arriva Ernest. Insieme a Sid.<br />

"Ah, finalmente!" Ha con sé una valigetta. Sid porta un treppiedi e una mezza<br />

dozzina di riflettori. Gli pendono fili da tutte le parti. Sembra uno ch'è stato<br />

sventrato e cerca di tener assieme i budelli in qualche modo, sotto il cappotto.<br />

"Stronzo!" dico a Ernest, senza farmi sentire da Susan. "Vuoi spaventarla?<br />

Perché non hai lasciato l'armamentario nel taxi?"<br />

"Ma va'. Lei non sa a che cosa serve, questa roba. Le dirò che è un apparecchio<br />

per fare gazzose." Si rivolge a Susan e le dice: "Questa roba serve a fare le gazzose<br />

in casa."<br />

Beviamo un paio di bicchieri, poi Ernest chiama un fiacre e vi prendiamo posto<br />

tutti e quattro. Io mi siedo accanto a Susan. È arrapatella, adesso. E nel buio<br />

della vettura si comporta molto cordialmente.<br />

Nei paraggi di Notre Dame, le infilo una mano sotto la gonna. Quando<br />

passiamo davanti all'obitorio, in Place Masas, le ho già quasi sfilato le mutande...<br />

Finalmente arriviamo a casa di Susan. Nel frattempo sono stati recapitati i<br />

regali per Ernest. E lei glieli consegna. Lui non si raccapezza.<br />

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