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OPUS PISTORUM

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altri coglioni sbaveranno desolati come me, in questo momento... e quel pendolo<br />

continua ad oscillare... e la morte si avvicina ad ogni istante.<br />

Meno male che ho una mèta. Sennò tornerei indietro, da quella puttana<br />

dell'Avana. Mica era tanto male.<br />

La studentessa s'imbuca in un locale. Non l'ho vista in faccia, ma ho con me<br />

l'erezione che m'ha dato. Non la rivedrò mai più. Non le incontri più, mai più,<br />

tutte queste belle fighe, dietro cui sfreni i sogni, i desideri, e ti maceri invano e ti<br />

rodi e t'arrovelli, delirando, camminando per le strade...<br />

Ne adocchio un'altra, la seguo, la perdo, ne vedo un'altra e mi metto sulla sua<br />

scia, sempre con questo cazzo che mi tira, come un cavallo imbizzarrito si tira<br />

dietro il carro e lo sconquassa. Cristo, devo essere un figa-fissato, un figossesso,<br />

la figa m'ha dato al cervello, sono infigato! Come un indemoniato, non ho requie.<br />

Ecco, parlo da solo per la via. Vaneggio...<br />

Come quando facevo la fame, ai primi tempi, ed ero sempre un po' sul<br />

delirante. Se vedevo un bel culo, allora, mi veniva la voglia di mangiarlo. Sì, ma<br />

puoi aver fame quanto vuoi, e lo stesso Giannetto laggiù non riesce a distogliere<br />

la mente dalla figa. Lui alza la cresta anche quando a te tremano tanto le<br />

ginocchia che non riesci a camminare diritto.<br />

Ernest non ha detto nulla a Susan e lei, quando mi vede, caccia un gridolino.<br />

Lui fa finta di essere sorpreso e mi dà allegre manate sulla schiena. Susan è un<br />

po' imbarazzata, però deve far buon viso.<br />

Dio mio, quanta fatica, quante storie, quante stronzate e fregnacce varie, per<br />

portarti a letto una donna! Non sarebbe assai più semplice, se bastasse una<br />

pacca sul culo e: "Andiamo, bella!"<br />

Ernest decide eh'è il suo compleanno. "Pago da bere a tutti! "<br />

Tutti siamo solo tre, quindi non gli verrà a costare molto. "Vorrei dare una<br />

festa," dice Ernest, mestamente, "ma la mia casa è piccola."<br />

"Anche la mia," dico io. "Beh..." dice Susan.<br />

"Evviva!" esclama Ernest. "Andremo da te, a far baldoria. Ora, voi due<br />

aspettatemi qui... Torno subito." A me, in disparte soggiunge: "Per amor di dio,<br />

falla bere. Falla bere!"<br />

"Che rotta! Perché non rimorchiamo invece un paio di puttane, e via? C'è un<br />

sacco di belle fighe, in giro per strada."<br />

"Dai, Alf, non ricominciare a fare lo stronzo. Lo sai dov'è Sid?"<br />

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