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OPUS PISTORUM

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Jean smonta dalle mie ginocchia e si tira giù la gonna. È seccata, perché non<br />

intendeva far sapere a Billie che era venuta da me, oggi. E Tania certo andrà a<br />

raccontarle tutto.<br />

Tania, vedendola imbarazzata, esclama: "Suvvia, Jean! Mi hai leccato la fica, io<br />

la tua, perché dovremmo sentirci in imbarazzo l'una con l'altra? Oh, Alf! Avresti<br />

dovuto vederla con Snuggles, l'altra sera. Era talmente eccitata che non la voleva<br />

più smettere, di ciucciarla. Povera Snuggles! se n'era già venuta<br />

abbondantemente, la piccina, ed era una vera tortura, per lei, quella lingua che<br />

badava a trivellarla! Alla fine abbiam dovuto toglierla di là a forza e farci leccare la<br />

fica a turno, mentre noi la carezzavamo finché non se ne venne... Oh, ci sarebbe<br />

voluto ben più che una porta aperta, per fermarla allora! " Si siede sul bracciolo<br />

della mia poltrona, allunga una mano verso il mio cazzo e lo coccola. "E ci<br />

vorrebbe ben più che una porta aperta, per fermarla, se io stessi facendo quello<br />

che facevate voi poco fa..."<br />

A Jean non piace quel tono di strafottenza. E quando Tania si siede sul<br />

bracciolo della mia sedia e comincia a gingillarsi col mio cazzo, neanche questa<br />

familiarità le va a genio. La spinge da parte e torna a sedermi sulle ginocchia. Se<br />

Tania intende raccontar tutto a Billie — dice — tanto vale che abbia una storia<br />

completa da riferire. Si tira su la gonna e vuole che le tasti le cosce, e che Tania<br />

stia a guardare.<br />

"Vedi, gli ho chiesto di tastarmi... puoi raccontarlo a Billie, se vuoi, anche<br />

questo... E puoi dirle che ho fatto tutto da sola... ho preso l'iniziativa io... sono<br />

venuta qui e l'ho pregato di chiavarmi... e che buon prò ti faccia! "<br />

Le due ragazze si guardano in cagnesco. Io cerco di pacificarle. Non voglio fiche<br />

litiganti fra i coglioni. Offro da bere, per rappattumarle.<br />

Jean dice: "C'è poco da rappattumare. La questione si pone in questi,<br />

semplicissimi termini. Tania vuole che tu la chiavi. Io voglio che tu chiavi me. A te<br />

la scelta."<br />

Tania non è affatto turbata. Ci ha fatto il callo a queste feroci scene<br />

dostojevskiane. Non per niente è figlia di sua madre e sorella di suo fratello!<br />

Mentre Jean ancora parla, lei le va vicino e le bacia una tetta. "Ah, se avessi io un<br />

seno così bello!" esclama. Sa come metter Jean di buon umore. Dopo un minuto<br />

mi siedono entrambe sulle ginocchia e si palpano il seno a vicenda, mentre io le<br />

tasto entrambe.<br />

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