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davvero. È disposta persino a rallentare il ritmo della scopata, per farsi ciucciare<br />
le tette. Per un po'. Non per molto, naturalmente... Dieci minuti le bastano.<br />
Tornerà a prendersi il tuo cazzo nella fica e a portarti a cavalcare. Sospetto che<br />
ella ritenga che le tette diventano grosse solo se le si maneggia, se ci si gioca... e<br />
sono quasi certo ch'essa adoperi una qualche sorta di preparato per svilupparle...<br />
Diavolo, ero più grande di lei quando provai quella roba sul mio cazzo... Mi parve<br />
lì per lì che funzionasse, ma in seguito mi resi conto che dipendeva solo dal<br />
massaggio... dalla pugnetta, cioè, a esser franco... che accompagnava il trat-<br />
tamento...<br />
Dopo un po' nuovamente mi prega di desistere per un momento e guardarla.<br />
Inarca il busto e allunga le braccia sopra la testa. Allora le piccole tette<br />
scompaiono affatto. "Guarda," mi dice, "sono come quand'ero bambina. Non ti<br />
dispiace, non avermi conosciuto quand'ero piccola? Ti avrei lasciato scoparmi, già<br />
allora, te lo giuro! Ero una bella bambina coi boccoli e, ogni giorno, guardavo<br />
laggiù per vedere se era spuntato il pelo. Ora che ce l'ho, me lo sono raso. Non è<br />
sciocco?"<br />
Si ribalta sul ventre, mostrandomi il culo. "Però allora non avevo un deretano<br />
così grosso. Non avevo queste belle fossette..."<br />
Esamino le fossette sul suo culo. Però mi interessa di più il solco fra le<br />
chiappe. Mi metto in posizione e appoggio la cappella contro il buco del culo.<br />
"Ficcalo dentro! Ficcamelo su! Infila il cazzo nel mio culo e fottimi!" Nasconde<br />
la testa fra le braccia, la sua voce è attutita. "È stretto, il buciolino. Puoi illuderti<br />
che sono una bambina piccola, mentre mi inculi!"<br />
Non c'è troppo bisogno d'illusione. Lei è quasi una bimba, ancora. E adesso,<br />
rasa, è più giovane che mai. Sembra un delitto, fottere una creatura così, un atto<br />
contro natura, ma, di fronte a quel bucio di culo che ammicca, invitante,<br />
Giannettaccio non sa resistere.<br />
Da come le dilata il retto, diresti che Tania dovrebbe accontentarsi di aver<br />
soltanto la cappella in corpo. Macché! lo vuole tutto. Tutto quanto, fino all'elsa! Lo<br />
vuole da matti. E Giannettaccio allora procede, inesorabile, lento come il male,<br />
fatale come la morte, procede pian piano, mentre lei ulula di piacere misto a<br />
dolore.<br />
Lei vuole che, senza smettere d'incularla, io le vezzeggi la vulva. "Oh, hai molto<br />
da imparare, al riguardo," mi fa. "Io so giocare bene con le fiche. Grandi, piccole e<br />
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