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ai piedi. E se ha paura di una cosa, ha paura di non ricevere tutte le chiavate che<br />
vuole.<br />
Dove cazzo lo mette il mio cazzo, quando l'ha preso in fica, non lo so. Se non le<br />
esce dalla bocca adesso, non le esce mai più... quindi l'agguanto per quel culetto<br />
grassoccio, la giro su un fianco, e glielo do come lo darei a chiunque altro. Non c'è<br />
spazio neanche per un pelo di più, dentro di lei... Le ho dilatato la fica talmente<br />
che tu non potresti infilare una spilla fra il bordo di essa ed il bordo dell'ano. E<br />
chi diavolo, poi, va in giro a infilare delle spille in quel posto? L'ho presa... l'ho<br />
presa per bene... e lei sta ricevendo una chiavata alla quale chi l'ha fatta non<br />
l'aveva predisposta... A un certo punto lei comincia a squittire, a darmi calcetti<br />
sui fianchi. Sta venendo... sta venendo... E mi dimostra che lei sa scopare,<br />
anche...<br />
Charlotte è una di quelle fighe che sembrano esser capaci di seguitare a<br />
venirsene, una volta cominciato, finché seguiti a fotterle. Le molle del divano<br />
rischiano di rompersi... poiché la piccola Charlotte è capace di fare un casino da<br />
matti. Alza la vocetta, solleva il culetto, e da entrambi emette rumori... Meno male<br />
che la portinaia è sorda... sennò verrebbe su a vedere chi stiamo ammazzando, se<br />
udisse strillare così questa troia. Si agguanta le tette e sembra, semplicemente,<br />
mettermele in mano affinché gliele strizzi... il cane comincia ad abbaiare e far<br />
casino, dove lei lo ha rinchiuso... Charlotte ha le cosce bagnate di succo di fica, e<br />
anche il culo, e persino la pancia... devo aver aperto una nuova sorgente, io, nella<br />
sua fica...<br />
John Thursday singulta un paio di volte. Non è abituato ad ambienti così<br />
angusti, e non sembra essere in grado di decidersi. Ma poi lascia perdere... e io<br />
mi metto a fottere Charlotte così forte che lei non squittisce neanche più. Apre la<br />
bocca, ma non ne esce alcun suono. Io mi rendo conto di avere un bel po' di<br />
alcool dentro di me... la mobilia si mette a girare intorno alla stanza a ritmo di<br />
gavotta.<br />
Arthur ritorna, bilanciando il suo uccello innanzi a lui come una pertica. Io<br />
siedo al centro del divano, cercando di tenerlo cheto, affinché non cigoli tanto, e<br />
Charlotte giace supina, giocando con la sua fica. Non appena vede quel cazzo in<br />
erezione, balza giù dal divano e corre verso Arthur. Piccola fica capricciosa! Lo<br />
circonda con entrambe le braccia, quanto può, e gli si aggrappa agli inguini. È<br />
alta quel tanto che basta per arrivare a toccargli la punta del cazzo eretto con le<br />
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