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Poi Arthur vuol sapere se Charlotte è stata mai chiavata, prima d'ora, da un<br />
uomo di statura normale. Lei si rifiuta di rispondere a questa domanda. Io dico<br />
ad Arthur di piantarla, poiché ho intuito — dall'aspetto che ha — che sta per<br />
domandarle del cane poliziotto... Macché! non mi dà retta. E prima che io possa<br />
impedirglielo, lui le fa quella domanda imbarazzante. Io agguanto Charlotte prima<br />
che lei possa incazzarsi e dirgli, papale papale, di andar nell'altra stanza e<br />
domandarlo al cane, personalmente... Cazzo! Fra un po' le domanderà se ha mai<br />
fatto pompini all'uomo di caucciù...<br />
A questo punto Arthur deve sentirsi un po' a disagio con la propria coscienza...<br />
fatto sta che prende su ed esce dalla stanza, con il bicchiere in mano... Solo<br />
quando lui lo racconterà a Sid, un paio di giorni dopo, verrò a sapere che uscì<br />
dalla stanza, semplicemente, per andare a dar un'occhiata al bagno e vedere se<br />
anche il cacatore fosse di dimensioni ridotte...<br />
A Charlotte sembra piacere l'odore del mio cazzo... Giace bocconi con la faccia<br />
sul mio pube e seguita ad annusarlo mentre mi fa solletico alle palle. Finalmente<br />
tira fuori la lingua e dà una leccata alla cappella... Spalanca la bocca più che può<br />
affinché io possa infilarglielo dentro... Ci riesco a mala pena... Nessuna donna di<br />
normali dimensioni troverebbe un cazzo troppo grosso per lei a tal punto.<br />
Charlotte non può essere troppo delicata, per quanto riguarda succhiare gli<br />
uccelli... dal momento che questo a momenti la strozza.<br />
Quando la metto sotto, lei allarga le gambe, ma io, lì per lì, non riesco a<br />
infilarla. Sto lì a guardare finché lei comincia a dimenarsi e gemere. Allora<br />
Johnny comincia a cozzare con la testa. È come cercare di scopare una bambina.<br />
Anzi, peggio, perché Charlotte ne ha una voglia matta e, se fai cilecca, lei im-<br />
pazzisce.<br />
Ho paura di spaccarla in due come una pesca spaccarella. Invece, il cazzo<br />
entra senza che lei emetta un lamento. Guardo: il rigonfio si vede da fuori.<br />
Lei mi morde i capezzoli e mi dice di fotterla. È talmente arrapata che me lo<br />
chiederebbe anche se avessi un uccello il doppio più grosso.<br />
Una volta penetrato, il pene va liscio. Forse lei non sarà più la stessa. Forse il<br />
suo fighino non sarà più quello di prima, ma non importa. Glielo do fino a<br />
farglielo uscire dalle orecchie. Lei chiede: ancora, ancora. Avresti detto che si<br />
sarebbe spaventata, una fighina come lei. Invece, macché. È puttana dalla testa<br />
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