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OPUS PISTORUM

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Arthur ha trovato qualcosa di cui lagnarsi... Vorrebbe tanto aver con lui la sua<br />

Kodak. Non per scattare foto oscene, dice a Charlotte... vorrebbe solo avere una<br />

foto di lei sul divano accanto a lui... tanto per vedere il cazzo di cui lui dispone e<br />

la cosina di cui dispone lei per riceverlo. Charlotte si risente, a tali parole... Che<br />

razza di ragazza crede lui che lei sia, dopo tutto? Ma il risentimento non le<br />

impedisce di agguantargli l'uccello non appena lui si spoglia... Arthur e io ci<br />

corichiamo a fianco a fianco e Charlotte siede in mezzo a noi, baloccandosi con<br />

entrambi...<br />

È facile infilare un dito nella fessura che lei ha fra le cosce. Charlotte ha la fica<br />

sugosa come un'altra donna qualsiasi... non c'è problema, quando fai come si<br />

deve... E a lei piace molto farsi diteggiare così... Si adagia e allarga le gambe e<br />

lascia che noi si proceda tranquilli.<br />

Arthur si annusa le dita, guarda la fica della nana, poi guarda me. Fa per dire<br />

qualcosa, ma resta zitto. Quello che pensa è ovvio... Alla fine si fa coraggio. Si<br />

china e dà una bella annusata a Charlotte. Lei serra le cosce intorno al suo collo<br />

e gli strofina la fica sul muso. Arthur alza gli occhi su di me e mi dice: "Tu va<br />

pure a fanculo, se non ti piace." Quindi tira fuori la lingua e comincia a leccare<br />

quel conillon e a succhiarlo. Io gioco con le tette di Charlotte.<br />

È una bambola con cui potrei giocare tutto il giorno. Ma Jean Jeudi non<br />

apprezza le cose in astratto, c'è solo un'idea nella sua testa calva: lui vuole<br />

chiavare, e non sente ragioni. Ma io devo aspettare che Arthur tolga il muso dal<br />

truogoletto nel quale si pasce avidamente. a È dolce come un melone texano,"<br />

bofonchia fra i peli. Lei gli allaccia il collo con le gambe.<br />

"Pensavate," ci domanda, "che sarebbe successa una cosa simile, quando<br />

veniste qui da me la prima volta? "<br />

Faccio segno a Arthur di tener chiuso il becco, ma lui non sa star zitto. "Come<br />

no! Avevamo anche tirato a sorte chi t'avrebbe scopato per primo."<br />

La nanetta s'offende. Gli dice di smetterla di leccarle la fighina. Ci vuole un<br />

altro cicchetto per farla tornare di buon umore.<br />

Arthur la tempesta di domande. Non biasimo la sua curiosità ma, perdio,<br />

manca di tatto. Prima cosa vuol sapere se tutte le "persone piccole" (termine<br />

ch'egli ritiene delicato) hanno gli organi genitali come lei. Charlotte gli risponde<br />

che certune di loro hanno vulve enormi e altre invece piccoline. I maschi, idem. Il<br />

problema, dice Charlotte, è trovare la taglia giusta.<br />

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