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Non sono affatto sicuro che Arthur non stia facendo castelli in aria. Lui ci ha<br />
letto, in quel biglietto, molto più di quanto non ci sia effettivamente scritto:<br />
l'unica cosa che, lì, venga offerta, senz'ombra di dubbio, è una bevuta. Ma ho fede<br />
nei presentimenti di Arthur, se non ne ho nei suoi ragionamenti. E questa<br />
faccenda della nana è tanto pazzesca ch'è allettante. Insomma, andiamo a<br />
trovarla.<br />
Charlotte viene ad aprirci. Sembra una bambola. È tutta contenta di vederci.<br />
Ci fa accomodare. Ed ecco che, appena ci siamo seduti, entra un cane poliziotto,<br />
enorme. Sembra aver intenzione di sbranare Arthur e me.<br />
Se non fosse la fifa, sarebbe divertente veder la nanetta lottare con quel<br />
bestione. Gli si aggrappa al collo e lui la solleva a mezz'aria, senza alcuno sforzo,<br />
e la fa girare intorno. Charlotte gli dà delle botte sul muso, lo sgrida, dice che le<br />
sue maniere son davvero deplorevoli. Il cane s'acquieta, quasi immediatamente.<br />
Basterebbe che abbaiasse, per scaraventarla a terra, invece mette la coda fra le<br />
gambe e se ne va via mogio mogio.<br />
Charlotte dice che intende rinchiuderlo, quindi gli corre dietro, dimenando il<br />
minuscolo culo con l'efficienza di una donna di normali dimensioni.<br />
Sottovoce Arthur mi fa: "È chiaro perché si tiene in casa quella bestia. Cristo,<br />
hai visto che nerbo? "<br />
Al secondo bicchiere è tutto chiaro. La nanetta comincia a far la gatta per<br />
avere l'uccello. Si comporta, a tal riguardo, come una qualsiasi donna. Tutto<br />
quello che diciamo Arthur e io, lei lo trova enormemente divertente.<br />
Quella piccola fica! È affascinante, seduta su quella poltrona troppo grande<br />
per lei. Accavalla le gambette e si tira su la gonnella per farci intravvedere il suo<br />
tesoro... Ma come cazzo fai a portare una nana a letto con te, ecco una cosa della<br />
quale non ho mai avuto modo finora di preoccuparmi, e non so proprio come<br />
regolarmi, adesso. Guardo Arthur. Arthur mi guarda e sogghigna. Seguitiamo a<br />
bere l'ottimo scotch di Charlotte... e lei ingolla un bicchiere dopo l'altro, come<br />
fosse acqua fresca. Non ce ne vorranno molti, per produrre qualche effetto su di<br />
lei...<br />
Il liquore la colpisce all'improvviso... un momento fa era a posto... e, d'un<br />
tratto, adesso c'è dentro fino al collo. Io non mi rendo conto di quello che è<br />
successo se non quando mi alzo per versarle un altro bicchiere... Mi sto<br />
sporgendo sopra la poltrona dove lei siede, volgendo la schiena a Arthur, e, prima<br />
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