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serrarla a me, come un innamorato d'altri tempi. Poi comincio a pisciarle nella<br />
sorcia.<br />
Alexandra si mette a vaneggiare. Brucia! Le scoppia l'utero! Le si squilibria<br />
tutta l'anatomia interna! Le ovaie marciranno! Grida, grida, però le dà gusto da<br />
matti. E vorrebbe che non finissi più. Mi abbraccia forte, mi bacia<br />
appassionatamente sulla bocca, come non aveva mai fatto in vita sua. Si sente un<br />
gorgoglìo che sembra il maelstrom, un fragore di cascate del Niagara, nel suo<br />
ventre, quando lei se ne viene.<br />
Sono pazze, 'ste zozze puttane. Tutte le donne, dalla prima all'ultima. L'una<br />
più pazza dell'altra. Qualunque cosa gli fai, la donna la trova stupenda,<br />
qualunque zozzura le gratifica la fica. Vuoi scopare sua nonna? Te la presenta.<br />
Vuoi frustarla? Corre a prender lo scudiscio. Vuoi calpestarla? Ti si stende ai<br />
piedi. Ti sarà grata di tutto, qualunque cosa tu le faccia. Le cose più orrende e<br />
nefande son per lei divertenti. Non c'è altra spiegazione.. Tutte le fighe son sonate<br />
in testa.<br />
Ernest è a letto con una bottiglia di cognac. Intorno alla fronte ha una<br />
ghirlanda di fiori appassiti. Quando entro io, depone la fiasca e chiama le<br />
danzatrici. Ma non arriva nessuno.<br />
"Hmmm... Niente danzatrici," dice Ernest. "Deve starmi passando." E dà<br />
un'altra sorsata.<br />
Non lo ricorda, da quanto tempo è ubriaco. Lo saprà non appena ritorna in<br />
ufficio. Là sono bravissimi a tener il conto delle assenze. Però ricorda bene gli<br />
antefatti della sbronza... Un gran bel trionfo per Ernest! Si è ubriacato per<br />
simpatia verso un amico, e poi questo amico si è riconciliato con la moglie e lo ha<br />
lasciato a continuare da solo.<br />
"Mi aveva invitato a cena a casa sua," mi racconta Ernest, "e indovina un po'<br />
che scena ci si presenta entrando? C'è sua moglie che scopa con un tizio. Non<br />
solo, ma stanno scopando sulla tavola da pranzo! Dove avremmo dovuto<br />
mangiare tra poco. Ti rendi conto? Stesa lì a culo nudo e quel tizio che le dà nella<br />
fica!" A tal ricordo, Ernest si agita tanto che deve bere un'altra sorsata. Questa<br />
volta si ricorda di offrirne una anche a me, e si offre anche di intrecciarmi una<br />
ghirlanda, se la desidero.<br />
"Discutiamo," dice Ernest. "Puoi sostenere, se così ti piace, che il matrimonio è<br />
una nobile e sacra istituzione, mentre io sosterrò la tesi contraria." Si puntella su<br />
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