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indumenti sottobraccio, scende dalla macchina e ci gira intorno, illuminata dai<br />
fari, prima ch'io abbia trovato la chiavetta per spegnerli. Poi stiamo cinque minuti<br />
buoni davanti al portone, intanto che lei cerca le chiavi.<br />
Non avevo mai visto Alexandra fare niente del genere. È sempre stata una<br />
troia, da quando la conosco, ma finora si era sempre comportata con una certa<br />
discrezione. Però non mi stupisce il mutamento. Io non cerco più di capirle, le<br />
donne. Le chiavo e basta. Si risparmia un bel po' di fatica, così. Una donna a<br />
scoparla ci impieghi una ventina di minuti. Ma però non ti basterebbe una vita<br />
per rispondere a tutte le domande che ti poni in quei venti minuti.<br />
Alexandra mi conduce dritto dritto in camera sua. Per le scale, tre gradini<br />
avanti a me, mi dimena il culo in faccia. Cristo, non hanno alcun rispetto per te,<br />
queste fighe! Ti mettono la fica sotto il naso senza darsi il benché minimo<br />
pensiero dell'effetto che questo ti fa. Le cosce di Alexandra sono madide di linfa<br />
vaginale, che le cola fin quasi alle ginocchia. Sarei tentato di affondare i denti in<br />
quel culaccio grasso e staccarne un bel tocco, da far in graticola.<br />
In camera da letto, si sdraia, ma è troppo nervosa per aver là pazienza<br />
d'aspettare ch'io mi spogli. Appoggiata su un gomito, incomincia a tormentarsi la<br />
passera da sé. E seguita a dar sorsate alla bottiglia benché abbia smesso da un<br />
pezzo di tremare.<br />
Io mi guardo allo specchio. Resto là ad ammirarmi il cazzo rizzo per un paio di<br />
minuti. Un uomo dovrebbe farsi fotografare quand'è in erezione così, col<br />
batacchio da battaglia. E mostrare la foto al principale, quando va a chiedere un<br />
aumento di stipendio. E poi, anche, per farla vedere ai nipotini, da vecchio.<br />
Alexandra l'ammira insieme a me, ma lei ha idee tutte sue, circa che farne.<br />
Allunga una mano, l'agguanta, lo sbaciucchia un po'. Prima ancora ch'io mi sia<br />
coricato, cerca di ficcarselo dentro la bocca. Questa fica... dopo tutta la fatica che<br />
feci per indurla a ciucciarmelo, la prima volta. Poco dopo, mi posa la testa in<br />
grembo e comincia a far l'amore con John Thursday. Geme, mugola, rantola.<br />
"Potrei star tutta notte a ciucciartelo, sai," mi fa. Ma ho motivo di credere che non<br />
durerà tanto. Incomincio a toglierle le forcine dai capelli. Dopo un po' lei mi<br />
domanda: "Hai notato la donna che faceva da altare, alla messa? "<br />
E io mi domando, fra me, come puoi credere che le donne non siano altro che<br />
una massa di cretine, un branco di idiote, una razza di imbecilli, sceme, sciape e<br />
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