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Relazione clinico scientifica 2007-2008 - Istituto Tumori Giovanni ...

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ISTITUTO DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO<br />

ISTITUTO TUMORI “GIOVANNI PAOLO II” - BARI<br />

RELAZIONE CLINICO-SCIENTIFICA <strong>2007</strong><br />

PROGETTI DI RICERCA <strong>2008</strong>


<strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong> “<strong>Giovanni</strong> Paolo II”<br />

<strong>Istituto</strong> di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico<br />

Via Samuel F. Hahnemann, 10 – 70126 BARI<br />

www.oncologico.bari.it<br />

Comitato di indirizzo e verifica (Deliberaz. del Commissario Straordinario n. 436 del 16.11.2006)<br />

Presidente Emanuele Sannicandro<br />

Componenti Michele Contino<br />

Vincenzo D’Alessandro<br />

Dorotea Dubois<br />

Annalisa Zonno<br />

Direttore Generale Nicola Pansini<br />

Direttore Sanitario Giuseppe Pastoressa<br />

Direttore Amministrativo Luciano Lovecchio<br />

Direttore Scientifico Angelo Paradiso<br />

Direzione Scientifica<br />

Tel. +39 080 5555482<br />

Fax. +39 080 5555139<br />

e-mail dir<strong>scientifica</strong>@oncologico.bari.it


Indice<br />

Presentazione 5<br />

PARTE I: L’ORGANIZZAZIONE ISTITUZIONALE 11<br />

■ La Struttura Sanitario-Aziendale 13<br />

Revisore dei Conti, Comitato Tecnico Scientifico 15<br />

Comitato Etico 16<br />

Pianta Organica 18<br />

Dipartimento di Oncologia Sperimentale 19<br />

Dipartimento dei Servizi 20<br />

Dipartimento Donna 22<br />

Dipartimento di Chirurgia Oncologica 24<br />

Dipartimento di Area Critica e Quartiere Operatorio 25<br />

Dipartimento di Oncologia Medica e Sperimentale e Terapie Innovative 27<br />

■ Attività <strong>clinico</strong>-assistenziali 29<br />

Andamento del peso medio ricoveri ordinari 31<br />

Indicatori attività <strong>clinico</strong>-assistenziale 32<br />

Indicatori ricoveri per Unità Operativa 33<br />

Andamento Volume Fatturato-DIEF 34<br />

■ Attività Formative 35<br />

Attività di formazione 37<br />

Educazione Continua in Medicina 39<br />

Stages Formativi 40<br />

Convenzioni 42<br />

PARTE II: LE ATTIVITÀ SPERIMENTALI 45<br />

■ L’Organizzazione 47<br />

La Direzione Scientifica 49<br />

Le Risorse 56<br />

I Progetti di Ricerca Finalizzata 58<br />

■ I Risultati Scientifici 61<br />

I Risultati Scientifici <strong>2007</strong> 63<br />

■ I Progetti 73<br />

La Ricerca Corrente: Linee di ricerca e Programmi di attività 2006-<strong>2008</strong> 75<br />

Elenco dei Progetti di Ricerca corrente 76<br />

LINEA DI RICERCA 1: Epidemiologia, fattori di rischio genetico molecolari,<br />

abitudini di vita e prevenzione tumorali (Coordinatore Angelo Paradiso) 87<br />

Resoconto attività <strong>2007</strong> 89<br />

Programmazione attività <strong>2008</strong> 101<br />

Progetti di Ricerca 106<br />

3


Indice<br />

LINEA DI RICERCA 2: Approcci laboratoristici e/o strumentali innovativi per il<br />

miglioramento della diagnosi, prognosi e predizione della risposta ai trattamenti<br />

antineoplastici (Coordinatore Francesco Schittulli) 121<br />

Resoconto attività <strong>2007</strong> 123<br />

Programmazione attività <strong>2008</strong> 127<br />

Progetti di Ricerca 130<br />

LINEA DI RICERCA 3: Nuovi approcci <strong>clinico</strong> - terapeutici e progetti integrati<br />

nella terapia dei tumori (Coordinatore Francesco Giotta) 153<br />

Resoconto attività <strong>2007</strong> 155<br />

Programmazione attività <strong>2008</strong> 160<br />

Progetti di Ricerca 165<br />

LINEA DI RICERCA 4: Medicina del Dolore, riabilitazione oncologica<br />

e qualità di vita (Coordinatore Vittorio Mattioli) 179<br />

Resoconto attività <strong>2007</strong> 181<br />

Programmazione attività <strong>2008</strong> 186<br />

Progetti di Ricerca 188<br />

LINEA DI RICERCA 5: Nuovi modelli organizzativi, e gestionali<br />

e di farmaco - economia (Coordinatore Giangiuseppe Console) 195<br />

Resoconto attività <strong>2007</strong> 197<br />

Programmazione attività <strong>2008</strong> 201<br />

Progetti di Ricerca 204<br />

■ I Ricercatori Responsabili dei Progetti di Ricerca Corrente 215<br />

(in ordine alfabetico)<br />

4


Presentazione


Presentazione<br />

Un momento cruciale per l’<strong>Istituto</strong> che come Presidente del Comitato di Indirizzo e Verifica mi corre l’obbligo<br />

di sottolineare; nuova sede, nuova ipotesi di organizzazione aziendale, nuovi obiettivi con un management<br />

fortemente motivato a rendere finalmente possibile un percorso che ci vede impegnati da<br />

decenni.<br />

È questo un momento, però, che, come sottolinea la puntale e periodica relazione Clinico-Scientifica che andiamo<br />

a pubblicare, coincide con una crescita quali-quantitativa chiara ed innegabile. Questo è vero anche dal<br />

punto di vista delle attività sperimentali che vedono tutti gli indicatori con un trend positivo.<br />

La nuova sede, più grande e tecnologicamente avanzata, viene quindi a rappresentare la migliore risposta<br />

per le naturali necessità ed evoluzione che l’<strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong> di Bari viene rappresentando.<br />

È il territorio che chiede sempre più chiaramente una struttura di governo del problema oncologia a livello<br />

regionale; ed il politico sanitario doverosamente ha provveduto a pianificare una Rete Oncologica Regionale che<br />

del problema e del paziente oncologico si fa carico globalmente. In questo ambizioso progetto, l’<strong>Istituto</strong> è coinvolto<br />

con grandi responsabilità sia di coordinamento che di governo che di pianificazione dell’innovazione.<br />

Rientra in questo quadro, un ulteriore elemento importante: la collocazione del costituendo Registro <strong>Tumori</strong><br />

Regionale nel nostro <strong>Istituto</strong>.<br />

Ancora un sincero augurio di buon lavoro a tutti gli operatori a cui garantisco il mio più totale supporto.<br />

COMITATO INDIRIZZO E VERIFICA<br />

Il Presidente<br />

Emanuele Sannicandro<br />

I Componenti<br />

Michele Contino<br />

Vincenzo D’Alessandro<br />

Dorotea Dubois<br />

Annalisa Zonno<br />

7


Presentazione<br />

La relazione <strong>clinico</strong>-<strong>scientifica</strong> <strong>2007</strong>/<strong>2008</strong> rappresenta l’evidenziazione dello “Stato dell’arte” in riferimento<br />

alle attività di Ricerca di questo I.R.C.C.S.. In quest’ottica, la Direzione Generale, quale Organo Gestionale<br />

Organizzativo, ritiene opportuno soffermarsi su alcuni aspetti.<br />

In particolare l’approvazione del Piano della Salute <strong>2008</strong>/2010 Regionale rappresenta, per l’<strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong><br />

“<strong>Giovanni</strong> Paolo II”, un momento fondamentale in quanto l’<strong>Istituto</strong> acquisisce un ruolo centrale nella costituzione<br />

della Rete Oncologica Regionale e nella gestione del Registro <strong>Tumori</strong> Regionale che è un elemento imprescindibile<br />

per la realizzazione di percorsi preventivo-diagnostici correlati allo stato di Salute del cittadino.<br />

In questo scenario, le attività di ricerca e assistenziali dell’<strong>Istituto</strong> dovranno essere indirizzate ad una forte<br />

integrazione con l’individuazione di obiettivi comuni atti alla valorizzazione di nuovi percorsi assistenziali e di<br />

prevenzione, non tralasciando l’integrazione con il territorio, nella consapevolezza di dover contribuire a garantire<br />

la “presa in carico globale” del Paziente neoplastico. A tal riguardo, sono stati già intrapresi atti procedurali<br />

indirizzati ad un nuovo assetto organizzativo dell’<strong>Istituto</strong>, focalizzando le attività assistenziali e aspetti<br />

della ricerca a finalità che maggiormente devono rispondere alle esigenze future (trattamenti personalizzati con<br />

metodiche di genomica applicata, diagnostica nucleare ad imaging integrata, etc.).<br />

Queste azioni sono, inoltre, correlate alla ormai prossima apertura della nuova sede dell’<strong>Istituto</strong>, nella quale<br />

si sono volute valorizzare le Aree dei Servizi unitamente alla realizzazione di una infrastruttura integrata telematica<br />

che permetterà di ottenere flussi informativi con informazioni assistenziali e di ricerca, fruibili a tutti con<br />

la costituzione di una banca dati (E.M.R.) che rappresenterà il fulcro di una efficace valorizzazione delle risorse<br />

umane e di facilitazione dei processi di condivisione degli obiettivi dell’<strong>Istituto</strong>.<br />

8<br />

Il Direttore Generale<br />

Dott. Nicola Pansini<br />

Il Direttore Sanitario<br />

Giuseppe Pastoressa<br />

Il Direttore Amministrativo<br />

Luciano Lovecchio


Presentazione<br />

si trova, è chiaro a tutti, in un momento particolare della sua vita per una serie di motivi che non<br />

sono solo legati alla pluridecennale problematica dell’acquisizione di una propria sede ma anche dovuti<br />

L’<strong>Istituto</strong><br />

ad un contesto normativo gestionale che ne rinnova profondamente il ruolo e le responsabilità.<br />

Le novità per quanto riguarda quest’ultimo aspetto sono essenzialmente legate alla applicazione della Legge<br />

n.288/2003 che dichiara gli IRCCS di competenza territoriale, di riferimento per lo svolgimento delle politiche<br />

oncologiche regionali, e per la innovazione <strong>clinico</strong>-gestionale.<br />

La prima diretta conseguenza di questo stato di cose è rappresentato dal nuovo ruolo che il nostro <strong>Istituto</strong> è<br />

chiamato a svolgere nella costituenda Rete Oncologica Regionale prescritta nel neonato piano sanitario regionale<br />

<strong>2008</strong>/2010. L’<strong>Istituto</strong> è visto in questo ambito come soggetto coordinatore, come soggetto attuatore, come<br />

soggetto produttore di linee guida e della innovazione.<br />

Altro aspetto particolarmente interessante è la collocazione nell’ambito dell’<strong>Istituto</strong> del costituendo Registro<br />

<strong>Tumori</strong> Regionali approvato con delibera G.R. 1908/<strong>2007</strong>. La realizzazione del Registro <strong>Tumori</strong> è il primo passo<br />

verso la istituzione di un centro per la epidemiologia e la prevenzione oncologica regionale e prevede investimenti<br />

regionali significativi.<br />

Questa mutata visione dell’<strong>Istituto</strong> all’esterno sicuramente richiede un adeguamento culturale sia dei contenuti<br />

scientifici che assistenziali dell’<strong>Istituto</strong>. Laboratori di Terapie Cellulari, di Farmacologia, di Farmacogenomica<br />

, una bio-banca organizzata, una organizzazione dedicata agli studi clinici controllati sono tutti obiettivi ormai<br />

importanti che come Direzione Strategica abbiamo il dovere di impostare nella prospettiva del trasferimento<br />

nella nuova sede dell’ex Ospedale Cotugno; in questo senso, il trasferimento sintetizza tutto quanto sopradetto<br />

dove nuova pianta organica, nuove strutture <strong>clinico</strong>-sperimentali e riorganizzazione delle attività dovranno<br />

concretizzarsi.<br />

Come Direzione Scientifica, va sottolineato che il processo suddescritto si sta realizzando in un <strong>Istituto</strong> che,<br />

come dimostrato dai dati contenuti nella presente relazione, dimostra di essere in fase di continua crescita <strong>scientifica</strong>.<br />

Infatti, non solo la produzione quali-quantitativa di risultati scientifici di valenza internazionale si è incrementata<br />

significativamente rispetto all’anno scorso (+26%) insieme all’entità dei fondi a disposizione (+25%)<br />

ma anche i gruppi e le tematiche di ricerca affrontate si vanno allargando ed aggiornando con vari gruppi clinici<br />

e laboratoristici che hanno dimostrato capacità ed interesse nel settore della ricerca traslazionale.<br />

Oltre che per l’incremento delle attività <strong>clinico</strong>-sperimentali, il <strong>2007</strong> è stato un’anno importante soprattutto<br />

per le varie responsabilità a livello nazionale ed internazionale che all’<strong>Istituto</strong> sono state riconosciute; l’<strong>Istituto</strong><br />

è stato infatti chiamato a coordinare vari Networks di Laboratori ed Unità Cliniche coinvolti nella gestione delle<br />

Biobanche, nella validazione di nuovi Biomarcatori, nella sperimentazione di nuovi farmaci, di nuovi modelli<br />

di assistenza sociosanitaria, ecc.<br />

I problemi non mancano, ma anche l’entusiasmo che spero sia di tutti noi operatori insieme con la Direzione<br />

Strategica che deve ancora risolvere numerosi problemi di tempistica, sincronizzazione degli interventi, insufficienza<br />

dei fondi, organizzazione delle attività prima del tanto agognato trasferimento.<br />

Ai nostri operatori vado ripetendo che, come ricercatori, siamo condannati ad essere ottimisti!!!!<br />

Il Direttore Scientifico<br />

Dott. Angelo Paradiso<br />

9


PARTE I<br />

L’Organizzazione Istituzionale


La Struttura Sanitario-Aziendale


Revisori dei Conti<br />

(delibera n° 159 del 2-04-07°)<br />

Cafarchia Francesco Difino Filippo<br />

Castaldi Ezio Filippo<br />

Pagliarulo Massimo Lonigro Luigi<br />

Comitato Tecnico Scientifico (C.T.S.)<br />

(delibera n° 6 del 31-01-08)<br />

Presidente Angelo Paradiso<br />

Direttore Scientifico<br />

Membri interni Dora Casamassima<br />

Dirigente biologo<br />

Revisori dei Conti - Comitato Tecnico Scientifico<br />

Giuseppe Colucci<br />

Direttore Dipartimento<br />

Giangiuseppe Console<br />

Direttore U.O.C<br />

Luciano Grammatica<br />

Direttore Dipartimento<br />

Vittorio Mattioli<br />

Direttore Dipartimento<br />

Francesco Schittulli<br />

Direttore Dipartimento<br />

Francesco Scotto<br />

Dirigente medico<br />

Esperti esterni Maria Svelto<br />

Preside Facoltà di Biotecnologie, Università di Bari<br />

L. Resta<br />

Ordinario Anatomia Patologica Fac. Medicine e Chirurgia,<br />

Università di Bari<br />

15


Comitato Etico<br />

Comitato Etico (C.E.)<br />

(Del. Comm. Str. n. 283 del 05/07/<strong>2007</strong>)<br />

Presidente Prof. Marcello Ferappi<br />

Preside Facoltà Farmacia – Università Bari<br />

Vice Presidente Dr. Angelo Paradiso<br />

Direttore Scientifico IRCCS – <strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong> Bari<br />

Componenti Dr. Giangiuseppe Console<br />

Direttore Farmacia IRCCS – <strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong> Bari<br />

Dr. Vincenzo Daddabbo<br />

Rappresentante Professione Infermieristica IRCCS – <strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong> Bari<br />

Dr. Cosimo De Mola<br />

Medico di Medicina Generale<br />

Prof. Giancarlo Di Vella<br />

Prof. Assoc. Medicina Legale – Università Bari<br />

Don Felice Iacobellis<br />

Sacerdote<br />

Dr. Evaristo Maiello<br />

Direttore Dipart. Oncologia Medica San <strong>Giovanni</strong> Rotondo<br />

Prof. Nicola Palasciano<br />

Prof. Ord. Chirurgia Generale – Università Bari<br />

Dr. Alfredo D. Pansini<br />

Presidente “Vox Clamans”<br />

Prof. Gabriella Serio<br />

Prof. Ord. Statistica Medica – Facoltà Medicina e Chirurgia, Università Bari<br />

Segreteria tecnico-<strong>scientifica</strong> Dr. ssa Patrizia Nardulli<br />

Dirigente Farmacista IRCCS – <strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong> Bari<br />

16<br />

Parte I - L’Organizzazione Istituzionale


Il nuovo Comitato Etico ha iniziato la sua attività<br />

nel Maggio <strong>2007</strong> e i componenti rimarranno in carica<br />

fino al Maggio 2010.<br />

Dal suo insediamento, questo Comitato Etico ha<br />

valutato sino a Dicembre <strong>2007</strong> diciannove protocolli<br />

di sperimentazione clinica, di cui due osservazionali<br />

e gli altri equamente distribuiti tra studi di fase II e<br />

fase III.<br />

Finanziamenti da società farmaceutiche<br />

(periodo 2003-<strong>2007</strong>)<br />

Protocolli Approvati dal Comitato Etico<br />

(periodo 2003-<strong>2007</strong>)<br />

Comitato Etico<br />

Grande slancio hanno avuto i protocolli no-profit<br />

sponsorizzati da gruppi cooperativi, in particolare nell’ambito<br />

della disciplina di Ematologia, visto il recente<br />

costituirsi dell’U.O.C. di Onco-Ematologia in <strong>Istituto</strong>.<br />

Il Comitato ha sempre rispettato i termini per<br />

l’esame dei protocolli previsti dal D.L. 211/03, giungendo<br />

all’approvazione di diciotto dei diciannove protocolli<br />

esaminati nei tempi dovuti.<br />

La Struttura Sanitario-Aziendale<br />

17


Pianta Organica<br />

U.O. Farmacia<br />

Direttore di Farmacia 1<br />

Coadiutore Amministrativo 1<br />

Co.co.co. farmacista 0<br />

Assistente Amministrativo 1<br />

Totale 3<br />

U.O.S. Umaca<br />

Dirigente farmacista 4<br />

C.P.S. Infermiere-DS-Coordinatore 1<br />

C.P.S. Infermiere 4<br />

Totale 12<br />

Area Gestione Risorse Umane<br />

Dirigente Amministrativo 1<br />

Collaboratore Amm.vo prof. esperto 2<br />

Collaboratore Amm.vo prof. 1<br />

Assistente Amministrativo 5<br />

Coadiutore Amministrativo 1<br />

Totale 10<br />

Area Gestione Risorse Finanziarie<br />

Dirigente Amministrativo 1<br />

Collaboratore Amm.vo prof. esperto 1<br />

Collaboratore Amm.vo prof. 1<br />

Assistente Amministrativo 4<br />

Totale 7<br />

Area Gestione Affari Generali,<br />

Legali e Burocratici<br />

Dirigente Amministrativo 1<br />

Collaboratore Amm.vo prof. esperto 1<br />

Assistente Amministrativo 4<br />

Coadiutore Amministrativo 1<br />

Totale 7<br />

Area Gestione Tecnica e del Patrimonio,<br />

Informatica, Ingegneria Clinica e Sicurezza<br />

sui luoghi di lavoro<br />

Dirigente Ingegnere 1<br />

Collaboratore Amm.vo prof. esperto 1<br />

Collaboratore Amm.vo prof. 2<br />

Assistente Amministrativo 5<br />

Coadiutore Amministrativo 1<br />

Coadiutore Tecnico Specializzato 8<br />

Commesso 1<br />

Co.co.co. Architetto 0<br />

Totale 19<br />

18<br />

Parte I - L’Organizzazione Istituzionale<br />

Pianta Organica<br />

Direzione Generale<br />

C.P.S. Infermiere-DS-Coordinatore 2<br />

C.P.S. Assistente Sanitario 1<br />

Collaboratore Amm.vo prof. 2<br />

Assistente Amministrativo 3<br />

Coadiutore Amministrativo 1<br />

Operatore Socio Sanitario 1<br />

Operatore tec. specializzato esperto 1<br />

Infermiere generico esperto 2<br />

Ausiliario specializzato 1<br />

Totale 14<br />

Direzione Sanitaria<br />

Direttore Sanitario di Presidio 1<br />

Dirigente Medico 1<br />

Assistente Amministrativo 1<br />

Coadiutore Amministrativo 4<br />

Collab. Prof. Assistente Sociale 1<br />

Operatore Tecn. Specializzato esperto 4<br />

C.P.S. Infermiere 7<br />

C.P.S. Dietista 2<br />

Infermiere Generico Esperto 2<br />

Operatore Socio Sanitario 2<br />

Ausiliario Specializzato 3<br />

Totale 28<br />

Area Controllo di Gestione<br />

Dirigente Amministrativo 1<br />

Coadiutore Amministrativo 1<br />

Assistente Amministrativo 1<br />

Totale 3<br />

U.O. Statistica ed Epidemiologia<br />

Dirigente Medico 1<br />

Assistente Amministrativo 1<br />

C.P.S. Infermiere 1<br />

C.P.S. Assistente Sanitario 1<br />

Operatore Socio Sanitario 1<br />

Totale 5<br />

Direzione Scientifica<br />

Direttore Scientifico 1<br />

Collaboratore Amm.vo prof. esperto 1<br />

Assistente Amministrativo 2<br />

Ausiliario Specializzato<br />

Biblioteca<br />

1<br />

Totale 5<br />

Assistenza Religiosa<br />

Assistente religioso 1


Dipartimento di Oncologia Sperimentale<br />

Direttore: Michele Quaranta<br />

Il Dipartimento di Oncologia Sperimentale è co-<br />

stituito dall’U.O. di Laboratorio di Analisi che for-<br />

nisce prestazioni di Laboratorio per l’assistenza in<br />

oncologia e che è anche impegnato in programmi di<br />

ricerca sperimentale e clinica e dall’U.O. di Laboratorio<br />

di Oncologia Sperimentale suddiviso in 3 settori<br />

funzionali:<br />

• Farmacologia clinica e preclinica<br />

• Biologia molecolare applicata<br />

• Biomorfologia funzionale<br />

La sua attività è da considerarsi sede elettiva di una<br />

medicina basata sul continuo dialogo multidirezionale<br />

e multidisciplinare tra ricerca di base, ricerca applicata,<br />

ricerca clinica e ricerca in ambito oncologico medico e<br />

chirurgico.<br />

Direttore di di Dipartimento<br />

di di Oncologia Sperimentale<br />

Infatti la presenza all’interno dello stesso Dipartimento<br />

di Medici, Biologi e Tecnici che forniscono prestazioni<br />

di Laboratorio a favore dei pazienti<br />

neoplastici oltre a Ricercatori di base, unitamente alla<br />

disponibilità di un grande Laboratorio per l’assistenza,<br />

molto bene attrezzato e gestito tramite un sistema<br />

informatico avanzato e di Laboratori di<br />

Ricerca, consente un interscambio scientifico continuo.<br />

Conseguenza diretta di questo processo culturale<br />

è da un lato l’identificazione di problematiche di carattere<br />

scientifico che originano dalle necessità <strong>clinico</strong>-chirurgiche<br />

oncologiche e dall’altro l’instaurarsi<br />

di un flusso diretto dell’informazione derivata dai risultati<br />

sperimentati.<br />

Struttura organizzativa e Dotazione Organica<br />

U.O. Laboratorio Analisi Chimico Cliniche<br />

U.O. Laboratorio di di Oncologia Sperimentale Clinica<br />

I Dipartimenti<br />

Farmacologia clinica e preclinica<br />

Biologia molecolare applicata<br />

Biomorfologia Funzionale<br />

■ U.O. Laboratorio di analisi Chimico-Cliniche<br />

Direttore 1 C.P.S. Tecnico di<br />

Lab. Biomedico-DS-Coordinatore<br />

1<br />

Dirigenti Medici 2 C.P.S. Tecnico Lab. Biomedico 8<br />

Dirigenti Biologi 4 Operatore Socio Sanitario 3<br />

■ U.O. Laboratorio di Oncologia Sperimentale Clinica<br />

Direttore 1 C.P.S. Tecnico Lab. Biomedico 2<br />

Dirigenti Biologi 4 Dirigenti medico (Oncologo) 1<br />

TOTALE ORGANICO DIPARTIMENTO DI ONCOLOGIA SPERIMENTALE 27<br />

La Struttura Sanitario-Aziendale<br />

19


Pianta Organica<br />

Il Dipartimento dei Servizi e di Diagnostica offre ai<br />

pazienti ricoverati ed a quelli ambulatoriali la possibilità<br />

di usufruire di prestazioni diagnostiche di alto<br />

livello in ambiti, quali la Radiologia, l’Endoscopia Di-<br />

Dipartimento dei Servizi<br />

Direttore del del Dipartimento<br />

dei dei Servizi<br />

Direttore: Antonio Pellecchia<br />

gestiva e l’Istopatologia.<br />

Al Dipartimento afferisce inoltre la Fisica Sanitaria,<br />

che esplica fondamentale attività di supporto alla<br />

Radioterapia e alla Radiodiagnostica.<br />

Struttura organizzativa e Dotazione Organica<br />

U.O. Radiologia Diagnostica<br />

U.O. D.H. Attività Ambulatoriale<br />

U.O. Anatomia, Istopatologia e Citodiagnostica<br />

U.O. Fisica Sanitaria<br />

■ U.O. Radiologia Diagnostica<br />

Direttore 1 C.P.S. Tecnico Radiologia Medica 8<br />

Dirigenti Medico 5 Infermiere generico esperto 1<br />

C.P.S. Infermiere 3 Coadiutore Amministrativo 1<br />

C.P.S. Tecnico Radiologia Medica-DS-Coordinatore 1<br />

■ U.O. Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva<br />

Direttore 1 C.P.S. Infermiere 3<br />

Dirigenti Medici 2 Assistente Amministrativo 1<br />

■ U.O. Anatomia,Istologia Patologica e Citodiagnostica<br />

Direttore 1 Dirigenti Medici 3<br />

Dirigenti Biologi 4 C.P.S.Tecnico di Laboratorio Biomedico 5<br />

■ U.O. Fisica Sanitaria<br />

Direttore Fisico 1 C.P.S. Tecnico di Radiologia Medica 1<br />

Dirigente Fisico 1 C.P.S. Tecnico elettronico 1<br />

TOTALE ORGANICO DIPARTIMENTO DEI SERVIZI 44<br />

Le procedure diagnostiche radiologiche:<br />

comprendono l’ecografia, le indagini radiologiche<br />

tradizionali, con o senza mezzo di contrasto, TAC e<br />

la Risonanza Magnetica (RMN).<br />

20<br />

Parte I - L’Organizzazione Istituzionale<br />

L’Endoscopia Digestiva:<br />

è una tecnica che permette all’operatore di esplorare<br />

dall’interno l’apparato digerente, nei vari settori: esofago,<br />

stomaco e duodeno (mediante esofagoduode-


noscopia), intestino tenue (mediante enteroscopia e<br />

capsula endoscopica), colon (mediante colonscopia).<br />

L’endoscopia oltre a prevedere l’esecuzione di<br />

prelievi bioptici, è caratterizzata da importanti possibilità<br />

terapeutiche, quali l’asportazione di formazioni<br />

benigne (polipo), l’arresto di emorragie, il posizionamento<br />

di protesi nei tratti anatomici ristretti per<br />

malattia e la rimozione di corpi estranei accidentalmente<br />

ingeriti.<br />

È inoltre possibile utilizzare una tecnica endosco-<br />

I Dipartimenti<br />

pico-radiologica (ERCP) per lo studio delle vie biliari<br />

e pancreatiche a scopo principalmente terapeutico<br />

(ostruzione da neoplasie o calcoli).<br />

L’Istocitopatologia è il fondamentale completamento<br />

di molteplici accertamenti diagnostici, in<br />

quanto permette la definizione microscopica delle<br />

varie malattie.<br />

La diagnostica citologica esfoliativa viene correntemente<br />

utilizzatata come procedura di routine<br />

nello screening cervico-vaginale.<br />

La Struttura Sanitario-Aziendale<br />

21


Pianta Organica<br />

L’istituzione del Dipartimento Donna dell’<strong>Istituto</strong><br />

<strong>Tumori</strong> di Bari nasce dall’esigenza di garantire un<br />

percorso preventivo - diagnostico - terapeutico - riabilitativo<br />

dedicato esclusivamente alla “donna”,<br />

prendendosi cura di lei attraverso una corretta in-<br />

22<br />

Direttore del del Dipartimento Donna<br />

Parte I - L’Organizzazione Istituzionale<br />

Dipartimento Donna<br />

Direttore: Francesco Schittulli<br />

formazione, educazione sanitaria, visite specialistiche,<br />

esami diagnostico-strumentali, citologici, interventi<br />

di chirurgia, dalla mininvasiva alla<br />

ricostruttiva, radio-chemioterapia, riabilitazione<br />

psico-fisica e follow-up.<br />

Struttura organizzativa e Dotazione Organica<br />

U.O. Ginecologia e Prevenzione Ginecologica<br />

U.O. Senologia e Prevenzione Chirurgica<br />

Gruppo Operativo Interdipartimentale<br />

Radiologia Senologica<br />

Riabilitazione<br />

■ U.O. Ginecologia e Prevenzione Ginecologica<br />

Direttore 1 C.P.S. Colposcopista 1<br />

Dirigente Medico 5 C.P.S. Infermiere 3<br />

Infermiere generico esperto 1<br />

■ U.O. Senologia e Prevenzione Chirurgica<br />

Direttore 1 C.P.S. Infermiere-DS-Coordinatore 1<br />

Dirigente Medico 7 C.P.S. Infermiere 16<br />

Infermiere generico esperto 2<br />

■ Gruppo Operativo Interdipartimentale (GOIP)<br />

Dirigente Medico 1 C.P.S. Infermiere 1<br />

■ Radiologia Senologica<br />

Dirigente Medico 2 C.P.S. Infermiere 1<br />

C.P.S. Tecnico di Radiologia Medica 4 Infermiere generico esperto 1<br />

■ Riabilitazione<br />

C.P.S. Fisioterapista 2<br />

TOTALE ORGANICO DIPARTIMENTO DONNA 50


Il Dipartimento Donna si articola in due Unità<br />

Operative Complesse: la Senologia e la Ginecologia<br />

suddivise, a loro volta, in varie Unità Operative Semplici<br />

settorializzate.<br />

Al Dipartimento fa capo la Linea Verde oltre i GOIP<br />

di Oncologia Medica, Radioterapia e Anatomia Patologica,<br />

compreso il GOIP per lo studio dei tumori familiari<br />

che si avvale della specifica competenza<br />

professionale del radiologo, senologo-chirurgo, biologo<br />

molecolare, psicologo e ginecologo. Il GOIP ha lo<br />

scopo di fornire una valutazione personalizzata per<br />

la prevenzione primaria e diagnosi precoce dei tumori<br />

mammari ed ovarici.<br />

Da diversi anni è stata poi attivata una costante<br />

collaborazione con il Servizio di Medicina Nucleare<br />

dell’Ospedale “Di Venere” di Bari-Carbonara per la applicazione<br />

della tecnica del Linfonodo Sentinella, in-<br />

I Dipartimenti<br />

serita ormai nel progetto Alleanza Contro il Cancro.<br />

I risultati ottenuti dall’attività <strong>clinico</strong>-assistenziale-<strong>scientifica</strong><br />

del Dipartimento sono oggetto di due<br />

annuali importanti eventi a carattere sia regionale sia<br />

nazionale. In più il Dipartimento Donna attiva numerosi<br />

progetti di ricerca finalizzata, oltre le sperimentazioni<br />

cliniche con altre Istituzioni oncologiche<br />

nazionali.<br />

In conclusione, con compiacimento, nonostante<br />

il perdurare di situazioni precarie (strumentazione e<br />

personale), si può certamente asserire che nel corso<br />

dell’anno si è verificato un complessivo incremento<br />

delle attività sanitarie, soprattutto in termini di qualità.<br />

L’auspicio è di poter celermente disporre di adeguate<br />

ed opportune risorse, a garanzia di un forte salutare<br />

beneficio per la donna.<br />

La Struttura Sanitario-Aziendale<br />

23


Pianta Organica<br />

Il Dipartimento di Chirurgia Oncologica, attualmente<br />

costituito dalle Unità Operative complesse di<br />

Chirurgia dell’Apparato Digerente e di Otorinolaringoiatria-Chirurgia<br />

Cervico-Facciale è sito al secondo<br />

piano D.<br />

Nell’ambito di questo Dipartimento sono trattate<br />

chirurgicamente le patologie oncologiche delle vie<br />

aereo-digestive e di tutto il distretto cervico-cefalico,<br />

applicando in tale settore le più avanzate procedure<br />

diagnostiche e di cura alla luce dei più moderni protocolli<br />

di terapia integrata (chirurgia-radioterapiachemioterapia).<br />

Le prestazioni assistenziali si eseguono in regime<br />

di ricovero ordinario, diurno (day-surgery) o ambulatoriale.<br />

24<br />

Dipartimento di Chirurgia Oncologica<br />

Direttore del del Dipartimento<br />

di di Chirurgia Oncologica<br />

Parte I - L’Organizzazione Istituzionale<br />

Direttore: Luciano Grammatica<br />

L’attività ambulatoriale si svolge distintamente<br />

negli ambulatori di ciascuna delle Unità.<br />

Operative del Dipartimento dal lunedì al venerdì,<br />

anche nelle ore pomeridiane, previa prenotazione<br />

con attesa massima di alcuni giorni.<br />

Vengono assicurate prestazioni di diagnosi clinica<br />

e strumentale, di follow-up e di prevenzione anche ai<br />

cittadini utenti che, pur in assenza di una malattia<br />

manifesta, intendono effettuare una valutazione in<br />

senso oncologico dei distretti testa-collo e dell’apparato<br />

digerente.<br />

I flussi informativi derivati dell’attività assistenziale<br />

sono utilizzati anche per specifici progetti di ricerca<br />

<strong>scientifica</strong> oncologica che vengono svolti in<br />

ambito Dipartimentale.<br />

Struttura organizzativa e Dotazione Organica<br />

U.O. Chirurgia dell’Apparato digerente<br />

U.O. U.O. Otorinolaringoiatria<br />

Otorinolalingoiatria<br />

■ Chirurgia dell’Apparato digerente<br />

Direttore 1 Infermiere generico esperto 1<br />

Dirigenti Medici 5 C.P.S. Infermiere 16<br />

■ Otorinolaringoiatria<br />

Direttore 1 C.P.S. Infermiere-DS-Coordinatore 1<br />

Dirigente Medico 5 C.P.S. Infermiere 7<br />

TOTALE ORGANICO DIPARTIMENTO DI CHIRURGIA ONCOLOGICA 37


Il Dipartimento di Area Critica include risorse professionali,<br />

tipologie assistenziali, tecniche diagnostiche<br />

e terapie che si avvalgono di metodi ad alto<br />

contenuto professionale, tecnologico ed assistenziale,<br />

proprio perché mirati alla risoluzione di quadri patologici<br />

che coinvolgono funzioni ed apparati vitali.<br />

La presenza dell’Area Critica in Oncologia è tesa<br />

I Dipartimenti<br />

Dipartimento di Area Critica e Quartiere Operatorio<br />

Direttore del del Dipartimento di di Area<br />

Critica e Quartiere Operatorio<br />

Direttore: Vittorio Mattioli<br />

ad assicurare ai pazienti neoplastici, in modo mirato<br />

ed appropriato, un tipo di assistenza di elevato profilo<br />

professionale, assistenziale e tecnologico, per migliorare<br />

l’outcome di itinerari diagnostico-terapeutici<br />

di grande impatto biologico nella costante lotta per<br />

sconfiggere il cancro.<br />

Nella realtà organizzativa dell’<strong>Istituto</strong> sono presenti<br />

Struttura organizzativa e Dotazione Organica<br />

U.O. Anestesia, Rianimazione e<br />

Terapie del del Dolore - - Quartiere Operatorio<br />

U.O.S di di Terapia Intensiva Post Operatoria<br />

U.O. Radiodiagnostica Interventaistica<br />

U.O.S. di di Oncologia Medica<br />

U.O. Cardiologia<br />

■ U.O. Anestesia, Rianimazione e Terapie del Dolore-Quartiere Operatorio<br />

Direttore 1 C.P.S. Infermiere-DS-Coordinatore 1<br />

Infermiere generico esperto 3 C.P.S. Infermiere 7<br />

Dirigente Medico 5<br />

■ U.O.S. di Terapia Intensiva Post Operatoria<br />

Dirigente Medico 1 C.P.S. Infermiere 7<br />

■ U.O. Radiodiagnostica Interventistica<br />

Direttore 1 C.P.S. Tec. di Radiologia Medica-Ds-Coordinatore 1<br />

C.P.S. Infermiere-DS-Coordinatore 2 Infermiere generico esperto 1<br />

C.P.S. Infermiere 24 Dirigente Medico 4<br />

C.P.S. Tecnico di Radiologia Medica 3<br />

■ U.O.S. di Oncologia Medica<br />

Dirigente Medico 4<br />

■ U.O. Cardiologia<br />

Direttore 1 C.P.S. Infermiere 4<br />

Dirigente Medico 3<br />

TOTALE ORGANICO DIPARTIMENTO AREA CRITICA E QUARTIERE OPERATORIO 75<br />

La Struttura Sanitario-Aziendale<br />

25


Pianta Organica<br />

nell’attuale configurazione del Dipartimento di Area<br />

Critica-Quartiere Operatorio le Unità Operative Complesse<br />

di:<br />

Anestesia, Terapia Intensiva Postchirurgica, Medicina<br />

del Dolore e Cure Palliative, Servizio di Psiconcologia<br />

Cardiologia<br />

Radiologia Interventistica<br />

È stato in tal modo resa visibile l’importante sinergia<br />

operativa di Specialisti professionalmente<br />

esperti nel riconoscere e trattare quegli stati patologici<br />

acuti o riacutizzati che comportano insufficienza<br />

di apparati o di organi vitali.<br />

Nell’ambito del Dipartimento vengono svolte alcune<br />

attività di ricerca e sperimentazione sottoposte<br />

al giudizio del Comitato Etico.<br />

In particolare l’U.O. di Radiologia Interventistica,<br />

è impegnata nei trattamenti con la RFA applicata<br />

ai tumori epatici e polmonari, in metodiche di<br />

chemioterapia locoregionale per via arteriosa e venosa<br />

sul fegato e in tecniche che integrano le perfusioni<br />

di chemioterapici e l’impiego dell’RFA.<br />

Il team medico dell’U.O.C. di Radiologia Interventistica<br />

è arricchito da competenze di profilo oncologico<br />

medico ed anestesiologico, in modo da<br />

garantire la massima sicurezza nella assistenza del<br />

malato, sia in condizioni cliniche ordinarie che di<br />

emergenza.<br />

L’U.O.C. è dotata di 14 posti letto per la degenza<br />

ordinaria, destinati a pazienti per interventi di secondo<br />

livello, e di 4 posti letto per il Day Hospital, destinati<br />

al ricovero breve per prestazioni di primo livello.<br />

L’equipe dell’U.O.C. di Radiologia Interventistica<br />

è anche un consolidato gruppo di ricerca <strong>scientifica</strong><br />

dell’<strong>Istituto</strong>, con lo sviluppo di studi sperimentali<br />

sulla termoablazione mediante radiofrequenza di tumori<br />

polmonari in sinergia con la perfusione antiblastica<br />

segmentaria polmonare: “double track<br />

therapy”; la radiofrequenza epatica in sinergia con la<br />

chemioembolizzazione, entrambe effettuate in<br />

un’unica seduta operatoria: “single step therapy”;<br />

lo stop-flow o “bagno epatico” nei tumori metastatici<br />

del fegato; stop flow di arto con ipertermia nella<br />

terapia dei melanomi; l’embolizzazione portale propedeutica<br />

alle epatectomie maggiori; la vertebroplastica<br />

e la cifoplastica per il recupero statico<br />

scheletrico e per la soppressione del dolore incoercibile;<br />

lo studio dei fattori biologici coinvolti nel-<br />

26<br />

Parte I - L’Organizzazione Istituzionale<br />

l’angiogenesi tumorale. Vengono inoltre effettuati<br />

ricoveri con finalità terapeutiche di tumori primitivi<br />

e secondari epatici in stadio intermedio e avanzato,<br />

utilizzando isotopi radioattivi: “radioterapia interna”<br />

o radio-embolizzazione. Infine, viene somministrata<br />

in tutte le forme tumorali, superficiali e<br />

profonde, l’ipertermia esterna non invasiva, di<br />

tipo induttivo-capacitivo, per potenziare gli effetti<br />

terapeutici della chemioterapia sistemica e della radioterapia<br />

esterna.<br />

L’U.O. di Medicina del Dolore e Cure Palliative<br />

sta svolgendo un progetto innovativo di trattamento<br />

domiciliare del paziente oncologico in stato avanzato,<br />

attraverso la formazione di una équipe, dal terapista<br />

del dolore, lo psicologo, il personale<br />

infermieristico, con il precipuo obiettivo di assistenza<br />

al paziente e alla famiglia, nel percorso di palliazione<br />

della malattia e l’assistenza alla terminalità biologica.<br />

Il Servizio Sperimentale di Psiconcologia è ampiamente<br />

coinvolto in un ampio progetto integrato di<br />

interesse nazionale opportunamente finanziato dal<br />

Ministero della Salute relativo alla conoscenza dei problemi<br />

dei pazienti sopraviventi al cancro. Obiettivi importanti<br />

del progetto, sono quelli legati ad una<br />

valutazione multidimensionale del lungo sopravivente,<br />

allo studio delle eventuali basi genetiche della<br />

depressione maggiore dalla proposta di linee guida per<br />

un supporto riabilitativo specifico di tipo sociale.<br />

L’U.O. di Cardiologia continua quelli studi sugli effetti<br />

a lungo termine delle chemioterapie in modo particolare<br />

delle “antracicline” con l’obiettivo specifico di<br />

individuare programmazioni terapeutiche che, senza<br />

ridurre l’efficacia anticancro dei farmaci impiegati, abbiano<br />

un impatto sulle funzioni cardiovascolari.<br />

L’U.O. di Anestesia ha approfondito le conoscenze<br />

e l’applicazione di un’ampia gamma di tecniche anestesiologiche<br />

dalla sedazione cosciente alle anestesie<br />

miste per migliorare la qualità degli interventi chirurgici,<br />

ottimizzare gli outcome, ridurre le conseguenze di<br />

chirurgia maxiexeretica su organi e apparati vitali, in<br />

particolare è stata messa a punto una tecnica di assistenza<br />

ventialoria monopolmonare a torace chiuso,<br />

che ha consentito l’applicazione efficace della termoablazione<br />

nei tumori polmonari. In fine, alcuni ricercatori<br />

del Dipartimento, stanno lavorando su<br />

progetto personale allo sviluppo di un sistema robotizzato<br />

di puntamento TAC dei tumori con assistenza<br />

e impiego della realtà virtuale.


Dipartimento di Oncologia Medica e Sperimentale<br />

e Terapie Innovative<br />

Il Dipartimento di Oncologia Medica comprende<br />

le UU.OO. di Oncologia Medica e Sperimentale, Radioterapia.<br />

Ematologia e Ambulatori-Day Hospital.<br />

L’attività clinica del Dipartimento è rivolta a garantire<br />

al paziente, nel rispetto della qualità di vita,<br />

le più aggiornate ed innovative procedure diagnostico-terapeutiche<br />

disponibili.<br />

L’attività di collaborazione con altri Dipartimenti e<br />

Servizi consente di individuare i trattamenti più efficaci<br />

nell’ambito di un approccio muldisciplinare integrato.<br />

Attualmente il Dipartimento di Oncologia Medica<br />

è particolarmente impegnato nel trattamento delle<br />

seguenti patologie: neoplasie del tratto gastro-enterico,<br />

neoplasie della mammella, neoplasie del polmone,<br />

melanoma, tumori urogenitali.<br />

Le terapie mediche somministrate sono rappresentate<br />

da chemioterapici, agenti ormonali, immunoterapici,<br />

anticorpi monoclonali e farmaci a<br />

bersaglio molecolare; oltre il 70% dei trattamenti<br />

Direttore: Giuseppe Colucci<br />

I Dipartimenti<br />

rientrano nell’ambito di studi (protocolli) clinici e<br />

vengono eseguiti seguendo le regole della “Buona<br />

Pratica Clinica” (Good Clinical Practice).<br />

L’impostazione di un trattamento di nutrizione<br />

parenterale totale e l’individuazione di terapie di supporto,<br />

anche curando l’aspetto psicologico, rappresentano<br />

inoltre un altro settore indispensabile per un<br />

approccio globale al paziente neoplastico.<br />

Il trattamento radioterapico viene condotto sia<br />

con acceleratori lineari che con cobaltoterapia.<br />

Il Dipartimento dispone complessivamente di 34<br />

posti letto in regime di ricovero ordinario e di 8 posti<br />

letto in regime di ricovero diurno (Day-Hospital).<br />

Gli ambulatori divisionali provvedono a garantire<br />

trattamenti specifici antitumorali oltre che controlli<br />

periodici nell’ambito di programmi stabiliti di followup,<br />

così come ad un inquadramento diagnostico-terapeutico<br />

per pazienti che si rivolgono per la prima<br />

volta presso la nostra struttura.<br />

La Struttura Sanitario-Aziendale<br />

27


Pianta Organica<br />

■ U.O. di Oncologia Medica<br />

Direttore 1 Dirigenti Medici 6<br />

■ U.O. D.H. Attività Ambulatoriale<br />

C.P.S. Infermiere-DS-Coordinatore 2 C.P.S. Infermiere 7<br />

■ U.O. Oncologia Medica e Sperimentale<br />

Direttore 1 C.P.S. Infermiere 17<br />

Dirigenti Medici 5 Infermiere generico esperto 4<br />

C.P.S. Infermiere-DS-Coordinatore 1<br />

■ U.O. Radioterapia<br />

Direttore 1 C.P.S. Tecnico Radiologia Medica-DS-Coordinatore 1<br />

Dirigenti Medici 5 C.P.S. Tecnico Radiologia Medica 8<br />

C.P.S. Infermiere 2 Infermiere generico esperto 1<br />

■ U.O. Oncoematologia<br />

Direttore 1 Dirigenti Medici 5<br />

■ U.O.S. Oncoematologia<br />

Dirigente Biologo 5 CPS Tecnico di Laboratorio Biomedico 2<br />

TOTALE ORGANICO DIPARTIMENTO DI ONCOLOGIA MEDICA S.T.I. 75<br />

28<br />

Direttore del del Dipartimento di di Oncologia<br />

Medica e Sperimentale e Terapie Innovative<br />

Parte I - L’Organizzazione Istituzionale<br />

Struttura organizzativa e Dotazione Organica<br />

U.O. Oncologia Medica e Sperimentale<br />

D.H. Attività Ambulatoriale<br />

U.O. Oncologia Medica<br />

U.O. Radioterapia<br />

U.O. Oncoematologia<br />

U.O.S. Oncoematologia


Le attività <strong>clinico</strong>-assistenziali


Attività <strong>clinico</strong>-assistenziale periodo <strong>2007</strong><br />

(A cura del Direttore Sanitario G. Pastoressa<br />

Responsabile dell’Unità Operativa Statistica ed Epidemiologica Pietro Milella)<br />

Andamento del peso medio dei ricovero ordinari<br />

Il dato complessivo delle attività assistenziali<br />

erogate nel <strong>2007</strong> evidenzia gli elementi più significativi<br />

delle attività svolte e dell’impegno profuso per<br />

erogare prestazioni con livelli di appropriatezza propri<br />

di un <strong>Istituto</strong> di ricerca. Il primo parametro da<br />

prendere in considerazione per la valutazione del-<br />

Andamento Peso medio dei ricoveri ordinari<br />

2003-<strong>2007</strong><br />

Attività <strong>clinico</strong>-assistenziali<br />

l’attività <strong>clinico</strong> assistenziale è il “peso medio” dei<br />

ricoveri ordinari dell’<strong>Istituto</strong> che si è stabilizzato per<br />

il <strong>2007</strong> sul valore di 1,47, partendo dal valore di<br />

1,32 del 2003, così come riportato in tabella 1.<br />

Tale andamento viene confermato anche nell’attività<br />

di ricovero diurno che passa dal valore di 1.03<br />

al valore di 1.06.<br />

Attività <strong>clinico</strong>-assistenziali<br />

31


Attività <strong>clinico</strong>-assistenziali<br />

Indicatori attività <strong>clinico</strong> – assistenziale<br />

Dalla lettura del dato sulla produttività assistenziale<br />

del <strong>2007</strong> si evidenzia che l’attività dell’<strong>Istituto</strong>,<br />

quale soggetto erogatore di prestazioni assistenziali<br />

in campo oncologico, continua ad essere indirizzata<br />

verso il potenziamento della capacità di erogare prestazioni<br />

appropriate, incentrate su una tipologia di<br />

media – alta complessità assistenziale.<br />

Nel corso del <strong>2007</strong> a seguito della delibera aziendale<br />

n. 61 del 13 febbraio <strong>2007</strong>, vi è stata una ri-<br />

Tabella 1. Indicatori di attività <strong>clinico</strong>-assistenziale 2003-<strong>2007</strong><br />

modulazione di posti letto, non ancora compiutamente<br />

realizzata, che ha portato all’istituzione dell’U.O.<br />

di Ematologia e che, nel corso dell’anno <strong>2008</strong>,<br />

porterà anche alla realizzazione di 4 posti letto della<br />

U.O. di Terapia post-intensiva, al fine di consentire<br />

un approccio più appropriato al decorso post operatorio.<br />

Si riporta di seguito una tabella relativa agli indicatori<br />

di attività assistenziale riferiti al periodo 2003-<br />

<strong>2007</strong>.<br />

Indicatori di attività 2003 2004 2005 2006 <strong>2007</strong><br />

Posti letto (ord + dh) 122 118 118 124 116<br />

Ricoveri ordinari 4523 1583 4352 4205 3951<br />

Giornate di degenza* 26015 23946 23517 23397 21642<br />

Degenza media* 5,75 5,22 5,40 5,56 5,48<br />

Ricoveri in Dh 1934 2035 2223 2363 2429<br />

Tasso di occupazione posti letto* 66,61% 63,68% 63,01% 66,39% 61,78%<br />

Visite ambulatoriali 44540 46541 53514 52059 52104<br />

Interventi chirurgici 3339 2380 2311 2176 2987<br />

Esami di laboratorio 430635 348795 325068 329410 367265<br />

Esami istologici 26124 5123** 4739** 4908** 2794<br />

Esami citologici 9643 9149 8843 9681 7987<br />

Esami radiologici 23642 31989 36894 34965 33823<br />

Esami cardiologici 18189 10766 10067 9942 9808<br />

Esami endoscopici 2185 2102 1970 2100 2217<br />

Applicazioni di radioterapia 23570 13869 19695 26137 20362<br />

Peso medio* 1,32 1,37 1,39 1,37 1,47<br />

* Valore calcolato sui ricoveri ordinari<br />

** Dal 2004 gli esami istologici sono stati computati per numero di pazienti e non per numero di preparati allestiti<br />

32<br />

Parte I - L’Organizzazione Istituzionale


Indicatori ricoveri per Unità Operativa<br />

Merita un commento la diminuzione nel <strong>2007</strong> del<br />

tasso di occupazione dell’U.O. di Chirurgia dell’apparato<br />

digerente.<br />

Tale valore è stato determinato dalla scelta aziendale<br />

di ridurre la degenza pre-operatoria da 6,84 gg.<br />

a 1,11 gg. alla luce della disponibilità di accesso in<br />

Sala operatoia.<br />

Sono ancora critici i valori di turn over e tasso di<br />

occupazione, relativi alle UU.OO. del Dipartimento<br />

Tabella 2. Indicatori Ricoveri ordinari per Unità Operativa 2006-<strong>2007</strong><br />

Unità Operativa<br />

Degenza<br />

media<br />

Tasso<br />

di occupazione<br />

Donna, anche questi sensibili alla criticità di accesso<br />

in sala operatoria.<br />

Le scelte aziendali per il <strong>2007</strong> sono state orientate<br />

alla verifica del livello di inappropriatezza delle<br />

prestazioni erogate, con uno spostamento delle prestazioni<br />

di basso profilo afferenti la chemioterapia<br />

(DRG 410) prevalentemente in regime ambulatoriale,<br />

come dimostrato dall’aumento del file F (da €<br />

7.167.044,70 a € 9.152.015,14), e in ricovero<br />

diurno (da 357 casi nel 2006 a 438 casi nel <strong>2007</strong>).<br />

Turn over<br />

Attività <strong>clinico</strong>-assistenziali<br />

Indice<br />

di rotazione<br />

Peso medio<br />

2006 <strong>2007</strong> 2006 <strong>2007</strong> 2006 <strong>2007</strong> 2006 <strong>2007</strong> 2006 <strong>2007</strong><br />

Radiologia interventistica 4,89 6,73 60,24 65,51 3,23 3,55 44,99 35,53 2.32 2.32<br />

Oncologia medica 4,80 - 75,71 - 1,54 - 29,79 - 1,01 -<br />

Chirurgia Apparato Digerente 15,66 10,00 89,77 58,15 1,78 7,19 20,92 21,23 3,41 3,48<br />

Ginecologia 5,96 6,82 20,17 25,50 23,64 19,89 12,33 13,67 1,83 1,72<br />

Senologia 3,80 3,76 39,54 38,50 5,81 6,01 38,00 37,38 1,11 1,14<br />

Otorino - laringoiatria 6,50 6,69 68,63 66,11 2,98 3,44 38,50 36,04 1,60 1,77<br />

Oncologia Medica<br />

e Sperimentale<br />

5,13 5,13 83,31 84,26 1,03 0,96 59,32 59,97 1,01 1,11<br />

Attività <strong>clinico</strong>-assistenziali<br />

33


Attività <strong>clinico</strong>-assistenziali<br />

Andamento Volume Fatturato – DIEF<br />

Pur avendo operato uno spostamento di attività<br />

in regimi alternativi a quello ordinario e, quindi, ridotto<br />

il numero totale dei ricoveri ordinari, il valore<br />

complessivo del fatturato prodotto è progressivamente<br />

aumentato raggiungendo per il <strong>2007</strong> il valore<br />

di € 22.616.793.<br />

Inoltre tale fatturato è stato raggiunto nonostante<br />

34<br />

Parte I - L’Organizzazione Istituzionale<br />

Andamento Volume Fatturato/Dief<br />

2004-<strong>2007</strong><br />

la soppressione nel Dipartimento di Oncologia medica<br />

dell’U.O. di Oncologia medica, e la riduzione dei<br />

posti letto all’interno dell’U.O. di Oncologia Medica e<br />

Sperimentale, a decorrere dal luglio 2006.<br />

Si riporta, di seguito, un grafico relativo all’andamento<br />

del fatturato realizzato dall’<strong>Istituto</strong> nel periodo<br />

2004-<strong>2007</strong> a confronto con le assegnazione di FSR<br />

riconosciute dalla Regione Puglia con DIEF.


Attività formative


La mole quantitativa delle attività formative dell’<strong>Istituto</strong><br />

hanno sofferto nell’ultimo anno delle varie<br />

problematiche normativo-gestionali che ne hanno<br />

caratterizzato lo svolgimento a livello nazionale.<br />

In un panorama nazionale quindi di riduzione<br />

chiara degli eventi formativi, l’<strong>Istituto</strong> ha ritenuto di<br />

privilegiare attività accreditate rivolte soprattutto al<br />

Attività di formazione<br />

N. eventi, crediti formativi e partecipanti<br />

2003-<strong>2007</strong><br />

Formazione<br />

ruolo infiermeristico fortemente coinvolto nella preparazione<br />

e produzione di una cartella infiermeristica<br />

specifica per un ambiente oncologico. Questo ha permesso,<br />

tra l’altro, la formazione di un coeso gruppo<br />

di infermieri che costituendo un gruppo stabile di lavoro<br />

ha programmato e svolto numerosi progetti di<br />

ricerca corrente.<br />

Attività formative<br />

37


Attività formative<br />

Nel <strong>2007</strong> l’<strong>Istituto</strong> ha continuato la sua intensa<br />

opera di formazione di personale nello specifico ambito<br />

oncologico. Il numero di borse attribuite ha<br />

38<br />

avuto una contrazione nell’anno passato soprattutto<br />

dovuta allo slittamento di alcuni bandi per attribuzione<br />

di borse dal <strong>2007</strong> al <strong>2008</strong>.<br />

La formazione dei ricercatori, numero e figura professionale<br />

2003-<strong>2007</strong><br />

Parte I - L’Organizzazione Istituzionale


Titolo<br />

progetto/evento formativo<br />

anno <strong>2007</strong>:<br />

ESSERE PROFESSIONISTA:<br />

L’INFERMIERE<br />

P.F.<br />

INFERMIERE E<br />

PROCESSO DI ASSISTENZA:<br />

ACCERTAMENTO<br />

INFERMIERISTICO<br />

P.F.<br />

INFERMIERE E PROCESSO DI<br />

ASSISTENZA: DIAGNOSI<br />

INFERMIERISTICHE<br />

P.F.<br />

INFERMIERE E<br />

PROCESSO DI ASSISTENZA:<br />

PIANIFICAZIONE<br />

ASSISTENZIALE CON NOC<br />

E NIC<br />

P.F.<br />

LA GESTIONE DEL MALATO<br />

ONCOLOGICO IN FASE<br />

AVANZATA: DALLA MEDICINA<br />

DEL DOLORE E PALLIATIVA AL<br />

SUPPORTO PSICOLOGICO E<br />

SPIRITUALE<br />

P.F.<br />

LE COMPLICANZE NELLA<br />

CHIRURGIA DEL PANCREAS:<br />

ESPERIENZE A CONFRONTO<br />

E.F.<br />

LA VALUTAZIONE DELLA<br />

DOSE AL PAZIENTE IN<br />

RADIOLOGIA DIAGNOSTICA<br />

E.F<br />

LA VALUTAZIONE DELLA<br />

DOSE AL PAZIENTE IN<br />

RADIOLOGIA DIAGNOSTICA<br />

E.F.<br />

LA VALUTAZIONE DELLA<br />

DOSE AL PAZIENTE IN<br />

RADIOLOGIA DIAGNOSTICA<br />

E.F<br />

Educazione Continua in Medicina<br />

Data inizio<br />

Data fine<br />

18.09.<strong>2007</strong><br />

19.09.<strong>2007</strong><br />

20.09.<strong>2007</strong><br />

21.09.<strong>2007</strong><br />

Edizione 0<br />

20.11.<strong>2007</strong><br />

21.11.<strong>2007</strong><br />

Edizione 1<br />

19.12.<strong>2007</strong><br />

20.12.<strong>2007</strong><br />

22.11.<strong>2007</strong><br />

23.11.<strong>2007</strong><br />

26.11.<strong>2007</strong><br />

04.12.<strong>2007</strong><br />

17.11.<strong>2007</strong><br />

Edizione 0<br />

17.12.<strong>2007</strong><br />

Edizione 1<br />

18.12.<strong>2007</strong><br />

Edizione 0<br />

17.12.<strong>2007</strong><br />

Edizione 1<br />

18.12.<strong>2007</strong><br />

Edizione 0<br />

17.12.<strong>2007</strong><br />

Edizione 1<br />

18.12.<strong>2007</strong><br />

Destinatari N. crediti<br />

per corso<br />

N. totale<br />

Partecipanti<br />

35 Infermieri 9 33<br />

responsabile area di interesse<br />

Rigon Luisa<br />

Anna<br />

Nigro Vincenza<br />

35 Infermieri 11 33 Nigro Vincenza<br />

35 Infermieri 12 70<br />

35 Infermieri 12 32<br />

5 Medici<br />

(Oncologia<br />

Anestesia e<br />

Rianimazione e<br />

Continuità<br />

Assistenziale)<br />

15 Infermieri<br />

50 Medici<br />

Chirurgia<br />

Generale<br />

Radioterapia<br />

Medicina<br />

Generale<br />

20 T.S.R.M.<br />

20 Medici<br />

20 Fisici<br />

20 Medici<br />

20 Fisici<br />

Longo Maria<br />

Rigon Luisa<br />

Anna<br />

Longo Maria<br />

Rigon Luisa<br />

Anna<br />

Rinaldi Michele<br />

9 20 Mattioli Vittorio<br />

6 50<br />

Montemurro<br />

Severino<br />

5 20 Carioggia Enza<br />

in valutazione<br />

in valutazione<br />

Totale n. 64 n. 294<br />

20 Carioggia Enza<br />

40 Carioggia Enza<br />

E.C.M.<br />

GRUPPO 1<br />

Qualità assistenziale, relazionale<br />

e gestionale nei servizi<br />

sanitari<br />

GRUPPO 1<br />

Qualità assistenziale, relazionale<br />

e gestionale nei servizi<br />

sanitari<br />

GRUPPO 1<br />

Qualità assistenziale, relazionale<br />

e gestionale nei servizi<br />

sanitari<br />

GRUPPO 1<br />

Qualità assistenziale, relazionale<br />

e gestionale nei servizi<br />

sanitari<br />

GRUPPO 1<br />

Tutela degli aspetti assistenziali<br />

e socio-assistenziali,<br />

compresi quelli<br />

psicologici, delle fasce deboli<br />

GRUPPO 2<br />

Formazione finalizzata all’utilizzo<br />

ed all’implementazione<br />

delle linee guida e dei<br />

percorsi diagnostico-terapeutici<br />

GRUPPO 2<br />

Utilizzo delle tecnologie radianti<br />

a fini preventivi, diagnostici<br />

e terapeutici<br />

GRUPPO 2<br />

Utilizzo delle tecnologie radianti<br />

a fini preventivi, diagnostici<br />

e terapeutici<br />

GRUPPO 2<br />

Utilizzo delle tecnologie radianti<br />

a fini preventivi, diagnostici<br />

e terapeutici<br />

Attività formative<br />

39


Stage<br />

Stage formativi<br />

Alterazioni di BRCA1/2 nel carcinoma mammario familiare:<br />

validazione di una nuova strategia per lo studio di SNP in BRCA<br />

Descrizione<br />

Lo studio molecolare dei geni BRCA1 e BRCA2 risulta dispendioso e “time consuming” poiché<br />

i geni sono molto grandi e le mutazioni possono avvenire lungo tutta la sequenza. Recentemente<br />

presso la Sezione di Immunogenetica del NIH (Prof. F. Marincola, Bethesda,<br />

USA) è stato messo a punto un chip di oligo costruiti con una strategia peculiare che utilizza<br />

sonde, dette “consenso”, parzialmente sovrapposte e che permette di evidenziare alterazioni<br />

puntiformi anche di grossi geni con un’alta sensibilità e specificità. È stato messo a punto,<br />

usando la stessa strategia, un array ad alta densità che permette di sequenziare tutto il gene<br />

BRCA1 con notevole riduzione di costi e di tempo. Il chip è stato messo a punto e validato<br />

su 85 casi con una concordanza del 100% rispetto al sequenziamento diretto.<br />

Partecipanti Dr. A. Monaco<br />

Durata in giorni 360<br />

Inviato in centri NIH-NCI, Bethesda, USA, Prof. F. Marincola<br />

Influenza delle proteine appartenenti alla famiglia di P53 nello sviluppo<br />

del tumore testa collo<br />

Il “Head and Neck Squamous Cell Carcinomas” (HNSCC) si sviluppa come una conseguenza<br />

di una serie di vari eventi molecolari indotti dall’effetto di vari carcinogeni quali l’uso del tabacco,<br />

l’esposizione a vari fattori ambientali e/o virus, come il papillomavirus della mucosa.<br />

p63, p73 and p53 sono membri di una famiglia di fattori di trascrizione coinvolti nella risposta<br />

cellulare allo stress. Nel cancro e in particolare nell’HNSCC, p53 è il gene più frequente mutato<br />

(50%) e la perdita della sua attività è correlata con un fenotipo aggressivo e/o resistenza<br />

alla terapia. L’inattivazione della p53 non è sempre presente nei vari tumori, infatti alcuni di<br />

essi progrediscono in presenza di proteina p53 wild type. Recentemente, il gruppo del dr.<br />

Massimo Tomasino (IARC, Lione, Francia) ha evidenziato che il virus cutaneo<br />

“HPV38E6/E7”, responsabile della immortalizzazione di cheratinociti normali, è responsabile<br />

dell’accumulo di proteina p53 wild type iper-fosforilata alla serina 15 e 392, facilita l’over-<br />

Descrizione<br />

espressione della isoforma deltaNp73 ed induce la sopravvivenza cellulare. Per capire in dettaglio<br />

questo meccanismo molecolare presente anche in altre linee cellulari tumorali, in un<br />

progetto di ricerca in collaborazione con il dr. Tommasino, abbiamo caratterizzato 12 linee<br />

cellulari di HNSCC misurando i livelli d’espressione e lo stato funzionale delle proteine della<br />

famiglia di p53. Inoltre, come ricerca traslazionale, abbiamo utilizzato questo grande pannello<br />

di linee cellulari come modello in vitro del tumore testa/collo al fine di caratterizzare l’attività<br />

antitumorale di nuovi farmaci molecolari recentemente approvati per l’utilizzo <strong>clinico</strong><br />

come il gefitinib e l’erlotinib e la possibilità del loro utilizzo in combinazione con farmaci chemioterapici<br />

come il cisplatino. In questa ricerca traslazionale, particolare attenzione è stata<br />

concentrata sullo studio dell’influenza delle proteine della famiglia di p53 sulla sensibilità ed<br />

efficacia dei sopraccitati farmaci.<br />

Partecipanti Dr. S. Sebastian<br />

Durata in giorni 365<br />

Inviato in centri IARC Lione (Dr. Tommasino)<br />

40<br />

Parte I - L’Organizzazione Istituzionale


PPARs ligandi come nuovi agenti antitumorali<br />

Descrizione<br />

Attività formative<br />

Stage<br />

I PPAR (alfa, beta, gamma) sono recettori nucleari attivati da ligando, che oltre a modulare<br />

il metabolismo cellulare, regolano l’espressione di geni legati alla cancerogenesi. I presupposti<br />

del lavoro di dottorato nascono dalla revisione della letteratura sull’attività dei ligandi dei<br />

PPARs in oncologia. L’obiettivo dello studio, è stato valutare l’attività antitumorale di 9 nuovi<br />

analoghi dell’acido clofibrico, agonisti duali del PPARalfa e PPARgamma, sintetizzati dal<br />

Prof. Loiodice del Dip. Farmaco-Chimico dell’Università di Bari, in un modello in vitro costituito<br />

da cellule di ca mammario, del colon ed epatico. È stata verificata la capacità di inibire<br />

la proliferazione cellulare, di indurre l’apoptosi, e analizzati i possibili pathway di traduzione<br />

del segnale implicati nel mediare la risposta cellulare a questa nuova classe di composti. Inoltre,<br />

è stata verificata la possibilità di combinare i composti con altri farmaci target oriented,<br />

con l’obiettivo di ottenere un sinergismo farmacologico. I risultati dimostrano che due enantiomeri,<br />

LT127 ed LT160 inibiscono la crescita cellulare, la motilità e inducono l’apoptosi<br />

mediante modulazione di pathway della proliferazione, sopravvivenza cellulare ed infiammazione.<br />

Inoltre, i ligandi inibiscono la crescita tumorale, sia attraverso meccanismi dipendenti<br />

dall’attivazione del recettore PPARgamma che indipendenti. Gli studi di combinazione<br />

dei ligandi con altri farmaci, quali gefitinib e rapamicina hanno evidenziato che questa strategia<br />

di somministrazione multipla non risulta efficace, e che probabilmente i ligandi andrebbero<br />

combinati ad altre tipologie di composti. In conclusione, il lavoro di dottorato<br />

dimostra l’efficacia antitumorale di questa nuova classe di ligandi dei recettori PPARs in un<br />

ampio pannello di linee cellulari, suggerisce alcuni dei possibili target di azione dei composti,<br />

dimostra il coinvolgimento dei recettori PPARs nel nostro modello di studio e la loro importanza<br />

come target farmacologici.<br />

Partecipanti Dr.ssa L. Porcelli<br />

Durata in giorni 365<br />

Inviato in centri Dipartimento Farmaco-Chimico Facoltà di Farmacia Università degli Studi di Bari<br />

41


Convenzioni<br />

42<br />

Parte I - L’Organizzazione Istituzionale<br />

Convenzioni<br />

CONTRAENTE OGGETTO<br />

UNIVERSITÀ STUDI DI BARI<br />

FACOLTÀ DI SCIENZE POLITICHE<br />

UNIVERSITÀ STUDI DI BARI<br />

FACOLTÀ DI LETTERE<br />

E FILOSOFIA<br />

(Corso di laurea in Filosofia)<br />

UNIVERSITÀ STUDI DI BARI<br />

FACOLTÀ DI FARMACIA<br />

(Scuola di Specializzazione<br />

in Farmacia Ospedaliera)<br />

UNIVERSITÀ STUDI DI BARI<br />

FACOLTÀ DI MEDICINA<br />

E CHIRURGIA<br />

ORDINE DEI MEDICI<br />

ASS/AO<br />

UNIVERSITÀ STUDI DI BARI<br />

FACOLTÀ SCIENZE<br />

DELLA FORMAZIONE<br />

SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE<br />

IN PSICOTERAPIA BIOSISTEMICA<br />

(Bologna)<br />

UNIVERSITÀ STUDI DI BARI<br />

FACOLTÀ DI MEDICINA<br />

E CHIRURGIA<br />

Corso di laurea triennale di<br />

TECNICHE DI RADIOLOGIA<br />

MEDICA, PER IMMAGINI<br />

E RADIOTERAPIA (TRMIR)<br />

Convenzione di TIROCINIO DI FORMAZIONE<br />

ED ORIENTAMENTO<br />

Convenzione di TIROCINIO DI FORMAZIONE<br />

ED ORIENTAMENTO<br />

Convenzione di TIROCINIO DI FORMAZIONE<br />

ED ORIENTAMENTO<br />

Convenzione quadro per TIROCINIO PRATICO<br />

VALUTATIVO PER GLI ESAMI DI ABILITA-<br />

ZIONE ALL’ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE<br />

Convenzione di TIROCINIO DI FORMAZIONE<br />

ED ORIENTAMENTO E DI TIROCINIO ABILI-<br />

TANTE ALL’ESAME DI STATO PER LAUREATI<br />

/LAUREANDI IN:<br />

- PSICOLOGIA<br />

- SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE<br />

- PSICOLOGIA DELL’ORGANIZZAZIONE E<br />

DELLA COMUNICAZIONE<br />

- PSICOLOGIA CLINICA DELLO SVILUPPO E<br />

DELLE RELAZIONI<br />

Convenzione di TIROCINIO DI STUDENTI<br />

DELLA SCUOLA QUADRIENNALE DI FOR-<br />

MAZIONE IN PSICOTERAPIA BIOSISTEMICA<br />

Convenzione di TIROCINIO DI FORMAZIONE<br />

ED ORIENTAMENTO<br />

DATA<br />

DI SOTTOSCRIZIONE<br />

11.07.2006<br />

27.10.2006<br />

21.10.2004<br />

12.07.2005<br />

10.03.2006<br />

16.06.2006<br />

01.02.2006


CONTRAENTE OGGETTO<br />

UNIVERSITÀ STUDI DI NAPOLI<br />

FEDERICO II<br />

FACOLTÀ DI FARMACIA<br />

(Scuola di Specializzazione<br />

in Farmacia Ospedaliera)<br />

UNIVERSITÀ STUDI DI BARI<br />

FACOLTÀ DI SCIENZE<br />

MATEMATICHE, FISICHE<br />

E NATURALI<br />

UNIVERSITÀ STUDI DI NAPOLI<br />

FEDERICO II<br />

FACOLTÀ DI MEDICINA<br />

E CHIRURGIA<br />

UNIVERSITÀ STUDI DI BARI<br />

FACOLTÀ DI SCIENZE<br />

BIOTECNOLOGICHE<br />

UNIVERSITÀ STUDI DI BARI<br />

FACOLTÀ DI SCIENZE<br />

MATEMATICHE, FISICHE<br />

E NATURALI<br />

UNIVERSITÀ STUDI DI BARI<br />

Dipartimento Interateneo di Fisica<br />

“M. Merlin”<br />

LEGA ITALIANA PER LA LOTTA<br />

CONTRO I TUMORI (LILT)<br />

Associazione Italiani<br />

Malati di Cancro (AIMaC)<br />

Associazione di volontariato<br />

VOLONTARI DI BETHESDA<br />

Convenzione di TIROCINIO DI FORMAZIONE<br />

ED ORIENTAMENTO<br />

Convenzione di TIROCINIO DI FORMAZIONE<br />

ED ORIENTAMENTO<br />

Convenzione di TIROCINIO DI FORMAZIONE<br />

ED ORIENTAMENTO<br />

Convenzione di TIROCINIO DI FORMAZIONE<br />

ED ORIENTAMENTO<br />

Convenzione di TIROCINIO DI FORMAZIONE<br />

ED ORIENTAMENTO<br />

presso i Laboratori del Dipartimento di Oncologia<br />

Sperimentale<br />

Convenzione di TIROCINIO DI FORMAZIONE<br />

ED ORIENTAMENTO in favore di coloro che<br />

partecipano al Corso di Formazione Professionale<br />

in DATA ADMINISTRATOR – Esperto di<br />

Analisi e gestione di Database per Servizi e Applicazioni<br />

Biomedicali.<br />

Convenzione per attività di prevenzione neoplastica<br />

sul territorio<br />

Convenzione per l’attivazione di punti informativi<br />

in Oncologia (progetto “Informa Cancro”)<br />

Convenzione per svolgimento dell’attività di<br />

volontariato a favore degli ammalati<br />

Attività formative<br />

Convenzioni<br />

DATA<br />

DI SOTTOSCRIZIONE<br />

06.06.<strong>2007</strong><br />

22.10.<strong>2008</strong><br />

21.10.<strong>2008</strong><br />

3.10.<strong>2008</strong><br />

7.02-<strong>2008</strong><br />

25.06.<strong>2008</strong><br />

20.03.<strong>2008</strong><br />

24.04.<strong>2008</strong><br />

12.04.2006<br />

43


PARTE II<br />

Le Attività Sperimentali


L’Organizzazione


Direzione Scientifica<br />

Direttore Scientifico<br />

Segreteria Direzione<br />

Ufficio Gestione Ricerca Scientifica<br />

Clinical Trial Center<br />

Biblioteca e Formazione<br />

Servizio Sperimentale di di Psicologia Oncologica<br />

Riferimenti Generali<br />

Biobanca Istituzionale<br />

Direttore Scientifico: Dott. Angelo Paradiso<br />

Tel.: 080-5555482 – 080-5555481<br />

Telefax: 080-5555139<br />

e-mail: a.paradiso@oncologico.bari.it<br />

Segreteria Scientifica: Sig. Alessandro Lanetti<br />

Assistente Amministrativo<br />

Tel.: 080-5555482 - Telefax: 080-5555139<br />

e-mail: dir<strong>scientifica</strong>@oncologico.bari.it<br />

lanetti@oncologico.bari.it<br />

Ufficio Gestione Ricerca Scientifica Dr.ssa Iris Mannarini<br />

Collaboratore Amministrativo Professionale Esperto<br />

Telefax: 080-5555013<br />

e-mail: i.mannarini@oncologico.bari.it<br />

Personale a Contratto<br />

Dr.ssa Luciana Albanese<br />

Telefax: 080-5555139<br />

e-mail: l.albanese@oncologico.bari.it<br />

Sig.ra Generosa Dicarolo<br />

Tel: 080-5555512<br />

e-mail: g.dicarolo@oncologico.bari.it<br />

La Direzione Scientifica<br />

L’Organizzazione<br />

49


La Direzione Scientifica<br />

Clinical Trial Center<br />

Responsabile Scientifico: Dott. Angelo Paradiso<br />

Biblioteca e Formazione<br />

Responsabile Scientifico: Dott. Angelo Paradiso<br />

Orari Mattina: h. 8;30 – 14;00<br />

Pomeriggio: mar - gio h. 15;00 – 17;00<br />

Coordinatore Scientifico<br />

Prof. Giuseppe Colucci<br />

Segreteria Tel: 080-5555264<br />

e-mail: colucci@goim.it<br />

Sig. Baldassarre Stea (data manager)<br />

Tel: 080-5555434<br />

e-mail: uff.studiclinici@oncologico.bari.it<br />

Referente Tecnico (Contrattista bibliotecaria)<br />

Sig.a Daniela Simone<br />

Telefax: 080-5555435<br />

e-mail: biblioteca@oncologico.bari.it<br />

Servizio Sperimentale di Psicologia Oncologica Coordinatore Scientifico<br />

Dott. Vittorio Mattioli<br />

Segreteria Telefax 080/5555387<br />

e-mail: v.mattioli@oncologico.bari.it<br />

Biobanca Istituzionale<br />

Coordinatore Scientifico: Dott. Angelo Paradiso<br />

50<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali<br />

Personale a Contratto (Psicologhe)<br />

Dr.ssa Claudia Cormio<br />

Dr.ssa Rosanna Montanaro<br />

Dr.ssa Francesca Romito<br />

Consultorio Tel.: 080-5555341<br />

e-mail: psiconcologia@oncologico.bari.it<br />

criticare@oncologico.bari.it<br />

BioBanca del Laboratorio di Oncologia<br />

Sperimentale e Clinica<br />

Responsabile: Dott. Giuseppe Pelagio<br />

Tel.: 080-5555558<br />

e-mail: bancatessuti.oncologia@oncologico.bari.it<br />

BioBanca del Laboratorio di Analisi Chimico-Cliniche<br />

Responsabile: Dott. Michele Quaranta<br />

Tel.: 080-5555610<br />

e-mail: michelequaranta@virgilio.it<br />

BioBanca del Laboratorio di Anatomia Patologica<br />

Responsabile scientifico: Dott. Alfredo Zito<br />

Tel.: 080-5555608<br />

e-mail: istopatologia@oncologico.bari.it<br />

BioBanca del Laboratorio di Citodiagnostica<br />

Responsabile scientifico: Dott. <strong>Giovanni</strong> Simone<br />

Tel.: 080-55556544<br />

e.mail: g.simone@oncologico.bari.it


La Direzione Scientifica ha tra i suoi compiti istituzionali<br />

la promozione, il coordinamento, la gestione<br />

e lo sviluppo dei Progetti di Ricerca Scientifica<br />

intrapresi dai Ricercatori dell’<strong>Istituto</strong>, nell’ambito<br />

della Ricerca Biomedica finanziata sia da soggetti<br />

pubblici che privati in ambito regionale, nazionale ed<br />

internazionale. Fornisce, inoltre, supporti alla stesura<br />

di progetti di studio, al reperimento di documentazione<br />

bibliografica e all’analisi statistica dei dati sperimentali.<br />

Nell’ambito delle sua struttura organizzativa, trovano<br />

spazio i seguenti uffici:<br />

- Segreteria<br />

- Ufficio Gestione e Ricerca<br />

- Ufficio Studi Clinici controllati<br />

- Biblioteca e formazione multimediale<br />

- Consultorio di Psicologia Oncologica<br />

- Biobanca Istituzionale<br />

Segreteria<br />

La segreteria della Direzione Scientifica si occupa<br />

della raccolta e dell’archiviazione elettronica e cartacea<br />

di tutti i documenti ufficiali che supportano le attività<br />

scientifiche ed amministrative.<br />

Rappresenta il centro di raccolta e di smistamento<br />

della corrispondenza interna ed esterna della Direzione<br />

e intrattiene le relazioni con l’esterno.<br />

Ufficio Gestione Ricerca Scientifica<br />

L’Ufficio Gestione Amministrativa della Ricerca<br />

Scientifica si occupa della gestione dei fondi di finanziamento<br />

erogati dai vari Enti Pubblici (Ministero<br />

della Salute, MIUR, <strong>Istituto</strong> Superiore di Sanità, CNR)<br />

e Privati (Università, Associazioni, Fondazioni,<br />

Sponsor Farmaceutici) per lo svolgimento dei programmi<br />

di Ricerca Finalizzata, oltre che alla gestione<br />

dei fondi destinati alla Ricerca Corrente.<br />

A detti fini, l’Ufficio intrattiene tutti i rapporti intercorrenti<br />

con i soggetti finanziatori e con i partners<br />

della ricerca, monitorando l’intero ciclo di vita di un<br />

progetto di ricerca, dalle sottomissioni delle proposte<br />

progettuali alla stipula delle convenzioni, dalla realizzazione<br />

delle attività scientifiche alla chiusura<br />

<strong>scientifica</strong> e contabile, tutte fasi che vengono disciplinate<br />

dagli appositi provvedimenti deliberativi da<br />

sottoporre all’organo decisionale dell’<strong>Istituto</strong>.<br />

Principale obiettivo della gestione economica dei<br />

progetti di ricerca, dalla iniziale programmazione<br />

La Direzione Scientifica<br />

delle spese alle rendicontazioni finali, è favorire il più<br />

possibile la sincronizzazione dei tempi di gestione<br />

<strong>scientifica</strong> del progetto di ricerca con quelli amministrativo-contabili<br />

di utilizzo effettivo e di liquidazione<br />

delle spese.<br />

Ufficio Studi Clinici controllati<br />

Nel <strong>2007</strong> l’Ufficio Studi Clinici Controllati è stato<br />

istituito ed ha iniziato la sua attività in modo da avviare<br />

una stretta collaborazione fra tutte quelle figure<br />

che nell’ambito dell’<strong>Istituto</strong> sono coinvolte nella progettazione,<br />

autorizzazione e conduzione dei protocolli<br />

clinici.<br />

In particolare si è creata una rete informatica fra<br />

la Direzione Scientifica, gli sperimentatori, la Segreteria<br />

Scientifica del Comitato Etico e l’Unità di Manipolazione<br />

dei Chemioterapici Antiblastici così da<br />

ottenere una circuitazione dei dati relativi ai pazienti<br />

arruolati nei trials ancora attivi, sia profit che no-profit,<br />

già autorizzati dal Comitato Etico negli anni precedenti.<br />

A questa funzione di recupero dei dati degli anni<br />

precedenti alla istituzione dell’Ufficio, se ne aggiungono<br />

altre:<br />

1. preparazione della documentazione relativa alla<br />

stesura, sviluppo ed attivazione di un protocollo,<br />

in particolare di quelli no-profit<br />

2. tenuta dei contatti con i Ricercatori dei vari Dipartimenti,<br />

con i responsabili degli studi clinici e con<br />

gli sponsor<br />

3. interazione col Comitato Etico<br />

4. gestione di un database degli studi clinici.<br />

L’Ufficio gestisce attualmente un database costituito<br />

da oltre 60 trials clinici.<br />

Lo sviluppo futuro dell’Ufficio prevede l’interfaccia<br />

con il sistema di prescrizione informatizzata delle<br />

chemioterapie già presente in istituto in modo da essere<br />

in collegamento con l’Unità di Manipolazione<br />

ed ottenere in tempo reale i dati dei pazienti inseriti<br />

nei protocolli, le schede di prescrizione e l’anagrafe<br />

completa degli studi clinici attivi.<br />

Biblioteca e formazione multimediale<br />

La presenza di una Biblioteca in un IRCCS ha carattere<br />

cruciale, in virtù del particolare ruolo di eccellenza<br />

che esso è chiamato a ricoprire.<br />

È dotata di un patrimonio librario considerevole<br />

L’Organizzazione<br />

51


La Direzione Scientifica<br />

nell’ambito della disciplina oncologica ed adempie<br />

alle esigenze di studio e ricerca per medici, ricercatori,<br />

studenti, sia interni che esterni.<br />

La Biblioteca nel corso del <strong>2007</strong> ha inviato, per<br />

un totale di circa 295 ordini, circa 1362 articoli a biblioteche<br />

locali e nazionali. Inoltre si è registrato una<br />

consultazione di 391 utenze interne dei ricercatori<br />

per un totale 10.427 fotocopie di articoli.<br />

Le attività svolte nel <strong>2007</strong><br />

• Acquisizione, conservazione e catalogazione di periodici<br />

scientifici nazionali ed internazionali, versione<br />

cartacea e relativa attivazione degli stessi in<br />

formato elettronico.<br />

Sala periodici: rappresentata da 210 testate (di cui<br />

52 attivi) e monografie (circa 100).<br />

• Sala Multimediale per l’accesso al posseduto elettronico.<br />

Il servizio bibliotecario è rappresentato in<br />

una nuova pagina web dotata di un’interfaccia<br />

contenente le informazioni generali del servizio<br />

(orario di apertura della biblioteca, indirizzo, contatti),<br />

i servizi erogati gratuiti e/o a pagamento, cataloghi;<br />

banche dati nazionali ed internazionali,<br />

links, news, etc.<br />

La Biblioteca dal 2004 attraverso il Sistema Bibliosan,<br />

partecipa alla gestione on-line del Catalogo<br />

Collettivo Nazionale dei Periodici (ACNP) di Bologna.<br />

• Document Delivery (DD), automatizzato e gestito<br />

in Internet, avente la finalità di reperire e trasmettere<br />

gli articoli scientifici attraverso lo scambio interbibliotecario.<br />

Detto servizio è erogato attraverso<br />

rapporti disciplinati di reciprocità e cooperazione<br />

instaurati con altre biblioteche, come il sistema BI-<br />

BLIOSAN (http://www.bibliosan.it, la rete delle Biblioteche<br />

degli Enti di Ricerca Biomedici Italiani), il<br />

sistema NILDE (http://nilde.bo.cnr.it, Network Interlibrary<br />

Document Exchange) e ACNP<br />

(http://www.cib.unibo.it/acnp/).<br />

• Reference support, ovvero di attività di assistenza<br />

bibliografica, avvalendosi dell’uso di Basi Dati bibliografiche<br />

accessibili tramite Internet. Tra le più<br />

importanti vi sono Medline e ProQuest.<br />

• Sistema BIBLIOSAN, la cui adesione ha obiettivi di<br />

creare e coordinare un efficace ed efficiente servizio<br />

d’informazione <strong>scientifica</strong> sfruttando le opportunità<br />

offerte dalle reti informatiche (internet ed<br />

intranet). I mezzi per raggiungere questi obiettivi<br />

sono la condivisione ed il potenziamento delle ri-<br />

52<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali<br />

sorse documentarie esistenti e l’acquisto collettivo<br />

di risorse in formato elettronico (e-journals; basi<br />

dati biomediche e altro). Bibliosan mette a disposizione<br />

di tutti i medici e ricercatori degli Enti di Ricerca<br />

Biomedici aderenti al sistema, un cospicuo<br />

pacchetto di risorse informative e di strumenti ad<br />

hoc per recuperarle: circa 4000 riviste in formato<br />

elettronico e full-text, scaricabili direttamente dal<br />

web. Il sistema Bibliosan, quale portale-finestra informativa,<br />

allargherà l’accessibilità delle risorse informative<br />

anche al cittadino/paziente.<br />

• La Biblioteca dal 2004 supporta la Direzione Scientifica<br />

per la valutazione e l’analisi dei prodotti di ricerca,<br />

ossia delle pubblicazioni scientifiche edite<br />

dai ricercatori dell’<strong>Istituto</strong>. Si avvale del Journal Citation<br />

Reports (Impact Factor), strumento bibliometrico<br />

prodotto dall’ISI Thomson (Institute for<br />

Scientific Information);<br />

Servizio Sperimentale di Psicologia Oncologica<br />

Il Servizio di Psicologia Oncologica, la cui allocazione<br />

è prevista presso l’Ambulatorio di Medicina del<br />

Dolore, è aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 15.00,<br />

con 2 rientri pomeridiani fino alle 16.00 il martedì<br />

ed il giovedì. La sua attività sarà rivolta ai pazienti ricoverati<br />

o afferenti dall’esterno, ai loro familiari ed<br />

agli operatori dell’<strong>Istituto</strong>, e svolge le seguenti attività:<br />

ATTIVITÀ DA SVOLGERSI PRESSO IL SERVIZIO<br />

E NEI REPARTI<br />

(ANCHE CON PRENOTAZIONE MUTUALISTICA<br />

PER PAZIENTI AMBULATORIALI)<br />

• Consulenza psicologica presso le UU.OO. di degenza<br />

e di Diagnostica, attivate dai medici, dagli<br />

infermieri o dagli stessi pazienti<br />

• Valutazione Diagnostica<br />

• Colloqui Psicologici Clinici (codice 9409)<br />

• Psicoterapia Individuale (codice 943)<br />

• Somministrazione di test delle funzioni esecutive<br />

(cod. 94081)<br />

• Counselling Genetico<br />

• Supporto c/o Ambulatorio terapia del dolore + Consulenze<br />

UU.OO.<br />

ATTIVITÀ DI GRUPPO<br />

• Terapia di Gruppo per le donne prima dell’intervento<br />

(U.O. di Senologia e di Ginecologia Oncologica)


• Training di Rilassamento destinate ai pazienti<br />

prima di un intervento demolitivi (U.O. CAD, ORL,<br />

Senologia e Ginecologia Oncologica)<br />

• Gruppo d’Informazione ai pazienti ricoverati in attesa<br />

di prima somministrazione di Chemioterapia<br />

(U.O. di Oncologia Medica e Sperimentale)<br />

• Gruppo d’Informazione e supporto agli utenti dell’<strong>Istituto</strong><br />

(Progetti ABC e GIPS)<br />

• Prevenzione: Gruppi di Disassuefazione al Fumo<br />

ATTIVITÀ DI RICERCA<br />

(TUTTE LE ATTIVITÀ SVOLTE PRESSO IL SERVIZIO<br />

SONO DESTINATE AD ESSERE OGGETTO DI RI-<br />

CERCA E VALUTAZIONE)<br />

• Prosecuzione delle ricerche esistenti nei Dipartimenti<br />

corrispettivi<br />

• Partecipazione alle ricerche attivate in altri IRCCS o<br />

Ospedali (es. Università di Torino)<br />

• Partecipazione progetto LEGA TUMORI<br />

• Progetto AZALEA<br />

• Elaborazione Dati Statistici<br />

FORMAZIONE<br />

• Gruppo Formativo Esperienziale per Infermieri e<br />

Tecnici (Evento ECM)<br />

• Training di Rilassamento per Infermieri<br />

• Formazione per i “Volontari di Bethesda”<br />

INNOVAZIONI<br />

• Allestimento Punto Informativo, nell’ambito del<br />

Progetto Nazionale SICOP, per i pazienti ricoverati<br />

e ambulatoriali delle varie UU.OO, con visione di<br />

DVD, distribuzione di opuscoli informativi sulle patologie<br />

oncologiche e sulle relative terapie, consigli<br />

alimentari per combattere la fatigue.<br />

• Allestimento sala ricreativa per i pazienti ricoverati<br />

e ambulatoriali delle varie UU.OO, biblioteca con<br />

libri di svago, comodi salottini per area relax.<br />

Attività Clinica <strong>2007</strong><br />

Nel complesso il Servizio ha effettuato:<br />

- 1534 colloqui <strong>clinico</strong>-psicologici (di sostegno, informativi,<br />

pre/post operatori, di supporto ai trattamenti<br />

radio/chemioterapici) rivolti ai pazienti e ai<br />

loro familiari presso i differenti Dipartimenti della<br />

Struttura, nello specifico:<br />

- 275 colloqui in Radiologia Interventistica, Otorino<br />

Laringoiatria, Chirurgia Addominale<br />

La Direzione Scientifica<br />

- 733 colloqui in Dipartimento Donna<br />

- 423 colloqui del Dipartimento di Oncologia Medica<br />

e Sperimentale.<br />

- 140 altri: tra operatori, pazienti esterni e invii da<br />

parte di altri servizi (ad esempio assistenza sociale).<br />

Inoltre l’attività clinica del Servizio di Psicologia<br />

ha riguardato percorsi di psicoterapia individuali e/o<br />

di coppia, familiari e consulenze nei differenti reparti<br />

su richiesta del personale medico-infermieristico o<br />

dei familiari dei pazienti, per un ammontare complessivo<br />

di 333 prestazioni di psicoterapia (cod.<br />

943) o di colloqui psicologici clinici (cos. 9409);<br />

74 consulenze così distribuite:<br />

- 20 in Radiologia Interventistica, Otorino Laringoiatria,<br />

Chirurgia Addominale;<br />

- 24 in Senologia;<br />

- 30 in Oncologia Medica e Radioterapia.<br />

L’attività clinica ha riguardato anche l’organizzazione<br />

e la conduzione di gruppi:<br />

- psico-educazionali di informazione ai pazienti e ai<br />

loro familiari (giunti alla 3° edizione),<br />

- gruppi di sostegno e rilassamento guidato per pazienti<br />

oncologici e personale infiermieristico.<br />

Per questo nuovo anno il Servizio si propone, in<br />

continuità con le attività e i suoi obiettivi di lavoro,<br />

di migliorare il servizio offerto in accordo con eventuali<br />

proposte e nuove esigenze emerse nell’<strong>Istituto</strong>.<br />

Attività di ricerca<br />

• Interventi di gruppo diversificati per obiettivi: dall’informazione<br />

alla supervisione:<br />

1. Gruppi espressivi-supportivi per le donne della<br />

U.O. di Senologia in attesa dell’intervento.<br />

2. Gruppi con pazienti e familiari dell’Oncologia Medica<br />

e Sperimentale per la visione di un DVD<br />

AIMaC di carattere informativo sulla chemioterapia<br />

e seguente discussione e confronto tra i partecipanti.<br />

3. Gruppi di formazione e supervizione dei “Volontari<br />

di Bethesda”. Responsabile: Dr. Vittorio Mattioli<br />

• Progetto HOC modello organizzativo sperimentale<br />

di Assistenza Domiciliare per pazienti oncologici in<br />

fase avanzata (sono seguiti 4 pazienti su 6 previsti).<br />

Responsabile: Dr. Ferruccio Aloè.<br />

• Psychosocial sequelae in patients undergoing treatment<br />

with Cetuximab (Effetti collaterali psicologici<br />

in pazienti trattati con Cetuximab).<br />

L’Organizzazione<br />

53


La Direzione Scientifica<br />

Responsabile: Prof. Giuseppe Colucci<br />

• Intervento psicoeducazionale sulla gestione della<br />

fatigue in pazienti in trattamento adiuvante per tumore<br />

dello stomaco. Responsabile: Prof. Colucci<br />

• Valutazione della personalità dei pazienti oncologici<br />

attraverso il reattivo Rorschach. Responsabile:<br />

Dr. V. Mattioli<br />

• Il dolore nel paziente con cancro: implementazione<br />

del database dell’<strong>Istituto</strong> Mario Negri di Milano,<br />

con l’inserimento di 21 pz. Responsabile: Dr. Ferruccio<br />

Aloè<br />

• Progetto Philadelphos: Customer Satisfaction and<br />

Quality Management in Cancer Care<br />

• Progetto Integrato tra gli IRCCS Oncologici Italiani:<br />

Modello gestionale per l’informazione ai malati di<br />

cancro e alle loro famiglie. Responsabile: Direzione<br />

Scientifica<br />

• Progetto Integrato tra gli IRCCS Oncologici Italiani:<br />

Sistema Informativo di Comunicazione oncologica<br />

ai Pazienti (SICOP). Responsabile: Direzione<br />

Scientifica<br />

Biobanca Istituzionale<br />

La Biobanca Istituzionale è stata approvata dal<br />

Comitato Tecnico Scientifico in data 12.12.2006 ed<br />

è destinata ad unificare le raccolte prospettiche di<br />

tutti i materiali biologici da crio-conservare nell’<strong>Istituto</strong>.<br />

L’attività del settore riguarda principalmente la<br />

gestione della raccolta, crioconservazione e utilizzo<br />

di tessuti tumorali e peritumorali sani provenienti da<br />

diverse patologie maligne e benigne di pazienti operati<br />

presso l’<strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong> di Bari. Di recente, l’attività<br />

si è ampliata con la raccolta e conservazione<br />

anche dei liquidi biologici.<br />

Al <strong>2007</strong>, nella biobanca risultano conservati più<br />

di 15.000 campioni tumorali neoplastici delle principali<br />

patologie tumorali solide (mammaria, apparato<br />

digerente, ginecologica).<br />

Attualmente il servizio gestisce un sistema interdipartimentale<br />

integrato che comprende i laboratori<br />

dell’<strong>Istituto</strong>, tra cui il Laboratorio di Oncologia Sperimentale<br />

Clinica, che provvede anche al coordinamento<br />

del gruppo, il Laboratorio di Anatomia<br />

Patologica ed il Laboratorio Analisi. Le attività sono,<br />

inoltre, sotto diretta supervisione della Direzione<br />

Scientifica dell’<strong>Istituto</strong>.<br />

Vengono applicati protocolli specifici detti SOP’s<br />

(standard operating procedures) che concorrono ad<br />

54<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali<br />

assicurare il sistema di qualità ed il monitoraggio dei<br />

diversi aspetti dei processi, con lo scopo di escludere<br />

alterazione degli acidi nucleici e delle proteine nei<br />

campioni crioconservati.<br />

La Biobanca istituzionale vanta, inoltre, collaborazioni<br />

con organizzazioni sia nazionali che internazionali,<br />

una tra queste l’ha vista coinvolta nel<br />

coordinamento dei lavori del gruppo delle biobanche<br />

degli IRCCS oncologici italiani, riuniti sotto la sigla<br />

NICaB (network of italian cancer biobanks).<br />

Il Laboratorio di Oncologia Sperimentale Clinica<br />

quale coordinatore dell’intera struttura della biobanca<br />

istituzionale, si occupa dell’acquisizione e gestione di<br />

materiale biologico con elevati standard qualitativi appropriati<br />

per l’utilizzo da parte della comunità <strong>scientifica</strong>,<br />

avvalendosi di un sistema gestionale adottato per<br />

il materiale biologico, certificato UNI EN ISO<br />

9001:2000 dal 2006.<br />

Tra le specifiche competenze del Laborato in questione<br />

nella gestione della Biobanca rientrano:<br />

1. controllo delle performance delle attività del settore<br />

2. gestione e controllo del database dei materiali biologici<br />

conservati in Banca Tessuti<br />

3. applicazione delle norme per la tutela della riservatezza<br />

4. il monitoraggio dei parametri di qualità<br />

5. la gestione delle richieste di utilizzo dei campioni<br />

6. sperimentazione di sistemi innovativi<br />

7. controllo e manutenzione delle apparecchiature<br />

8. partecipazione attiva alle diverse iniziative nazionali<br />

ed internazionali.<br />

La Biobanca Istituzionale è coinvolta dal <strong>2007</strong> in<br />

una collaborazione con l’<strong>Istituto</strong> Superiore di Sanità,<br />

volta a coordinare i lavori di integrazione delle attività<br />

di ricerca attraverso la costruzione di una struttura<br />

e rete di collaborazione interistituzionale. E’<br />

stato pertanto avviato un progetto di ricerca con queste<br />

finalità, approvato dalla rete associativa “Alleanza<br />

Contro il Cancro”, dal titolo “Rete Nazionale di<br />

Biobanche Oncologiche (RIBBO)“ di cui l’<strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong><br />

di Bari è il Centro Coordinatore attraverso la sua<br />

Banca Istituzionale.<br />

Ufficio di Editing Support<br />

L’Ufficio Editing Support risponde all’esigenza di<br />

garantire il supporto linguistico articolato nelle seguenti<br />

attività:


• Revisione manoscritti in lingua inglese;<br />

• Traduzione di testi scientifici;<br />

• Collaborazione nella stesura dei manoscritti;<br />

• Cura delle relazioni intercorrenti con le case editrici;<br />

• Supporto nella raccolta e nell’archiviazione cartacea<br />

ed elettronica dei dati relativi alle pubblicazioni;<br />

• Redazione della English short version dell’annuale<br />

edizione della <strong>Relazione</strong> Clinico-Scientifica.<br />

Ufficio Editing Support<br />

Dr.ssa Silvana Valerio<br />

Tel.: 080-5555434<br />

e-mail: editing.support@oncologico.bari.it<br />

Ufficio Relazioni Internazionali<br />

L’Ufficio Relazioni Internazionali si occupa dei<br />

rapporti, degli scambi e delle attività culturali nell’ambito<br />

della cooperazione <strong>scientifica</strong> tra istituzioni<br />

di ricerca, strutture sanitarie, Università, enti scientifici,<br />

ecc. sia italiane che estere, con particolare attenzione<br />

agli accordi ed ai progetti della Comunità<br />

Europea.<br />

Un compito principale sarà, infatti, quello di promuovere<br />

la partecipazione dell’<strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong> di Bari<br />

a progetti multicentrici con soggetti europei (es. Programma<br />

Quadro) e il coordinamento di progetti che<br />

coinvolgano altri soggetti appartenenti a paesi extracomunitari.<br />

A tal scopo, intercorrono contatti diretti<br />

con il Ministero e l’<strong>Istituto</strong> Superiore di Sanità (più di<br />

4 riunioni organizzative nei primi 10 mesi del <strong>2007</strong>).<br />

La Direzione Scientifica<br />

Nel <strong>2007</strong> l’<strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong> di Bari ha partecipato<br />

alla presentazione dei seguenti progetti dell’FP7:<br />

• Biobanking and Biomolecular Resources Research<br />

Infrastructure - BBMRI - INFRA-<strong>2007</strong>-2.2.1.16 –<br />

attualmente in corso<br />

• EU-wide interdisciplinary Metastructure for the Generation<br />

and Support of multicentric clinical Research<br />

Studies – EUmetaLAB - INFRA-<strong>2007</strong>-2.1.1<br />

• Harmless Anti-Inflammatory & Anti-Cancer Treatment<br />

– HINT - HEALTH-<strong>2007</strong>-2.4.1-10<br />

• Monitoring, improvement and standardization of<br />

pre-analytic tissue processing to increase the quality<br />

and safety in cancer diagnosis in Europe using<br />

morphologic molecular methods (ICC & ISH) –<br />

QUALISTAIN - HEALTH-<strong>2007</strong>-1.2-5.<br />

L’<strong>Istituto</strong> è partner dell’Organization of the European<br />

Cancer Institutes (OECI). Nell’ambito di tale organizzazione<br />

nel <strong>2007</strong> l’<strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong> “<strong>Giovanni</strong><br />

Paolo II” è stato l’unico <strong>Istituto</strong> italiano a partecipare<br />

al progetto pilota di accreditamento europeo.<br />

Scopo di tale progetto è stato quello di definire un<br />

modello di accreditamento specifico per gli Istituti oncologici<br />

che tenga in considerazione aspetti importanti<br />

nella gestione del paziente oncologico, come la<br />

prevenzione, lo screening, la cura e la ricerca e la formazione.<br />

Ufficio Relazioni Internazionali<br />

Dr.ssa Stefania Tommasi<br />

Tel.: 080-5555527<br />

e-mail: s.tommasi@oncologico.bari.it<br />

L’Organizzazione<br />

55


Le Risorse<br />

I fondi ministeriali costituiscono una fonte di finanziamento<br />

vitale per la conduzione della ricerca<br />

condotta da un <strong>Istituto</strong> di Ricovero e Cura a Carattere<br />

Scientifico.<br />

Come da norma istituzionali, la ricerca dell’<strong>Istituto</strong><br />

<strong>Tumori</strong> “<strong>Giovanni</strong> Paolo II” di Bari è organizzata<br />

in programmi di Ricerca Corrente, i cui finanziamenti<br />

vengono recepiti con appositi provvedimenti annuali,<br />

e in Ricerca Finalizzata.<br />

Diversi sono, altresì, i progetti di ricerca finanziati<br />

da soggetti pubblici e privati non ministeriali.<br />

La Ricerca Corrente è finanziata annualmente e<br />

scandita da una programmazione triennale; sviluppa<br />

nel tempo le conoscenze di settori specifici della bio-<br />

56<br />

Le Risorse<br />

medicina e della sanità pubblica, nei quali gli IRCCS<br />

ricevono particolare riconoscimento.<br />

I finanziamenti vengono assegnati ai vari IRCCS<br />

in relazione ai valori registrati da alcuni indici previsti,<br />

tra cui:<br />

• indici di tipo scientifico: organico di ricerca, laboratori,<br />

produttività;<br />

• indici di tipo sanitario: qualità dell’assistenza, case<br />

mix, ricoveri extra regione.<br />

In relazione al valore degli indici che l’<strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong><br />

di Bari registra annualmente, si mostra, nel grafico<br />

sottostante, il finanziamento per la conduzione<br />

dei programmi di Ricerca Corrente degli ultimi cinque<br />

anni:<br />

Fondi Ministero Salute per attività Ricerca Corrente<br />

anni 2003-<strong>2007</strong><br />

Parte II - Le Attività Sperimentali


La Ricerca Finalizzata si svolge sulla base di appositi<br />

bandi emessi dal Ministero della Salute, attuando<br />

gli obiettivi di volta in volta individuati dal<br />

Piano Sanitario Nazionale, così come da D.Lgs.<br />

502/1992 articolo 12 e successive modifiche.<br />

Le attività di Ricerca Finalizzata possono essere<br />

condotte non solo da IRCCS pubblici e privati ma<br />

anche da Regioni, dall’<strong>Istituto</strong> Superiore di Sanità,<br />

<strong>Istituto</strong> per la Prevenzione e al Sicurezza sul Lavoro,<br />

dalla Agenzia dei Servizi Sanitari Regionali e da Istituti<br />

Zooprofilattici Sperimentali.<br />

Alla realizzazione dei progetti possono concorrere,<br />

sulla base di accordi, contratti o convenzioni,<br />

le Università, il Consiglio Nazionale delle Ricerche ed<br />

altri enti di ricerca pubblici e privati, nonché imprese<br />

pubbliche e private.<br />

Tra i finanziamenti di provenienza non ministeriale<br />

che l’<strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong> di Bari ha ottenuto nel<br />

corso degli ultimi anni, si annoverano, fra l’altro, le<br />

risorse corrisposte dall’AIRC (Associazione Italiana<br />

della Ricerca sul Cancro) e dalla LILT (Lega Italiana<br />

della Lotta contro i <strong>Tumori</strong>) che perseguono specifiche<br />

finalità scientifiche nazionali.<br />

Nel grafico di seguito riportato, si leggono i finanziamenti<br />

complessivi ricevuti negli ultimi cinque<br />

anni per le attività sperimentali, distinguendo tra finanziamenti<br />

pubblici complessivi, finanziamenti privati<br />

e fondi rivenienti dalle sponsorizzazioni<br />

farmaceutiche.<br />

Finanziamenti complessivi per attività sperimentali<br />

periodo 2005-<strong>2007</strong><br />

L’Organizzazione<br />

Le Risorse<br />

57


Progetti di Ricerca<br />

Progetti di Ricerca Finalizzata attivi nel <strong>2007</strong><br />

Anno di Finanziamento <strong>2007</strong><br />

Ente finanziatore Titolo Responsabile<br />

Ditta IGEA S.R.L.<br />

Trattamento con Elettrochemioterapia delle lesioni cutanee/sottocutanee<br />

di tumori solidi<br />

M. Guida<br />

Ditta Angelantoni S.p.A Network virtuale per una Bio-Banca Oncologica Nazionale A. Paradiso<br />

AIRC<br />

Ditta Masmec<br />

FIRC<br />

F.A.V.O<br />

<strong>Istituto</strong> Superiore di Sanità-<br />

Alleanza Contro il Cancro<br />

<strong>Istituto</strong> Superiore di Sanità-<br />

Alleanza Contro il Cancro<br />

<strong>Istituto</strong> Superiore di Sanità-<br />

Alleanza Contro il Cancro<br />

<strong>Istituto</strong> Superiore di Sanità-<br />

Alleanza Contro il Cancro<br />

<strong>Istituto</strong> Superiore di Sanità-<br />

Alleanza Contro il Cancro<br />

58<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali<br />

Cancerogenesis and progression of hepatocellular carcinoma<br />

(HVV) HCV-related: preclinical and clinical models<br />

MASMED-Consulenza specialistica su strumenti da laboratorio<br />

e tecnologie biotech<br />

Studio dei pattern dei cambiamenti gnomici nei tumori<br />

mammari ereditari non BRCA1 e BRCA2-associati<br />

(BRCAx): sviluppi e nuove prospettive<br />

Inserimento di psicologi nei centri di oncologia che si impegnano<br />

ad assicurare il sostegno psicologico nel percorso<br />

terapeutico<br />

S. Tommasi<br />

A. Paradiso<br />

P. Chiarappa<br />

G. Colucci<br />

“Rete Nazionale Bioinformatica in Oncologia (RNBIO)” S. Tommasi<br />

“Rete Nazionale di Telepatologia (TESEO)” G. Simone<br />

“Network Nazionale Italiano <strong>Tumori</strong> Eredo-Familiari<br />

(INTEF): creazione di strumenti operativi condivisi per l’assistenza<br />

e la ricerca”<br />

“Rete Italiana delle Biobanche per l’Oncologia (RIBBO)”<br />

Coordinamento<br />

F. Schittulli<br />

A. Paradiso<br />

“Rete Italiana delle Biobanche per l’Oncologia (RIBBO)” G. Pelagio


Anno di Finanziamento 2006<br />

Ente finanziatore Titolo Responsabile<br />

Lega Italiana Lotta<br />

Contro i <strong>Tumori</strong><br />

Roche S.p.A. Monza<br />

AIRC<br />

AIRC<br />

Ministero della Salute<br />

IOB collaborante<br />

Pfizer Italia s.r.l.<br />

Ministero della Salute<br />

IOB collaborante<br />

<strong>Istituto</strong> Superiore di Sanità<br />

IOB Collaborante<br />

Alterazioni di DNA nell’esalato respiratorio per la prevenzione<br />

del NSLC:studio di validazione<br />

Metodologie di integrazione tra assistenza ospedaliera oncologica<br />

e servizi territoriali<br />

Modern Chemotherapy in advanced gastrointestinal cancer<br />

based on molecular and functional EGFR characteristics<br />

Cancerogenesis and progression of hepatocelular carcinoma<br />

(HCC) HCV-related: preclinical and clinical models<br />

Oncologia:SICOP (Sistema informativo per la comunicazione<br />

oncologica ai pazienti)<br />

Studio dei determinanti della scelta della terapia adiuvante<br />

endocrino e chemioterapico nel carcinoma mammario per<br />

le pazienti di età maggiore o uguale a 70 anni<br />

Progetto Volantariato ex art.56 Legge 289/02, Convenzione<br />

n.PS ex 56/04/05 “Modello gestionale per l’informazione<br />

ai malati di cancro e alle loro famiglie”<br />

Programma Speciale ex art. 12 2 c lett.B D.Lgs. 502/92 e<br />

successive integrazioni, “Diagnosi alla mammotome delle<br />

lesioni sospette mammografiche: profilo siero-proteomico<br />

e predizione delle caratteristiche semeiotico-mammografiche<br />

e micro-istologiche”<br />

Anno di Finanziamento 2005<br />

A. Paradiso<br />

P. Milella<br />

A. Paradiso<br />

A. Paradiso<br />

A. Paradiso<br />

F. Schittulli<br />

A.Paradiso<br />

F. Schittulli<br />

V. Ventrella<br />

Ente finanziatore Titolo Responsabile<br />

Ministero della Salute<br />

IOB Capofila<br />

AIRC<br />

AIRC<br />

Ditta MASMEC s.r.l. Bari<br />

Le Metalloproteasi e loro inibitori nel linfonodo sentinella<br />

del carcinoma mammario<br />

Modern Chemotherapy in advanced gastrointestinal cancer<br />

based on molecular and functional EGFR characteristics<br />

Cancerogenesis and progression of hepatocellular carcinoma<br />

(HCC) HCV related: preclinical and clinical models<br />

Progetto SIRIO - Sistema di Inseguimento Robotizzato<br />

Intra-Operatorio. Prot. MIUR 3528<br />

Progetti di Ricerca<br />

M. Quaranta<br />

A. Paradiso<br />

A. Paradiso<br />

V. Mattioli<br />

C. Gadaleta<br />

L’Organizzazione<br />

59


I Risultati Scientifici


Anno<br />

I Risultati Scientifici <strong>2007</strong>: le pubblicazioni<br />

Volume pubblicazioni anni 2003-<strong>2007</strong><br />

Pubblicazioni per extenso<br />

Recensite Non recensite<br />

Libri e Capitoli di libro Abstracts Totale<br />

2003 26 22 4 41 93<br />

2004 35 7 4 67 113<br />

2005 47 20 2 38 107<br />

2006 41 7 4 46 98<br />

<strong>2007</strong> 51 5 15 33 104<br />

Totale 200 61 29 225 515<br />

Andamento IMPACT FACTOR grezzo e normalizzato<br />

anni 2003-<strong>2007</strong><br />

Risultati Scientifici<br />

I Risultati Scientifici<br />

63


Risultati Scientifici<br />

64<br />

N.<br />

Pubblicazioni <strong>2007</strong><br />

Lavori pubblicati su riviste recensite impattate da Science Citation Index<br />

Impact<br />

Factor<br />

1. 5,179<br />

2. 5,179<br />

3. 10,446<br />

4. 6,562<br />

5. 4,167<br />

6. 1,374<br />

7. 5,179<br />

8. 5,179<br />

9. 5,179<br />

10. 5,179<br />

Lavori per extenso<br />

AGNESE V, BAZAN V, FIORENTINO FP, FANALE D, BADALAMENTI G, COLUCCI G,<br />

ADAMO V, SANTINI D, RUSSO A: The role of Aurora-A inhibitors in cancer therapy. Ann<br />

Oncol 18 (suppl. 6): vi47-vi52, <strong>2007</strong>.<br />

AGNESE V, CABIBI D, CALCARA D, TERRASI M, PANTUSO G, FIORENTINO E, INTRIVICI<br />

C, COLUCCI G, ARAGONA F, GEBBIA N, BAZAN V, RUSSO A: Aurora-A overexpression as<br />

an early marker of reflux-related columnar mucosa and Barrett’s oesophagus. Ann Oncol 18<br />

(suppl. 6): vi110-vi115, <strong>2007</strong>.<br />

BERGAMINI C, SGARRA C, TREROTOLI P, LUPO L, AZZARITI A, ANTONACI S, GIANNELLI<br />

G: Laminin-5 stimulates hepatocellular carcinoma growth through a different function of<br />

alpha6beta4 and alpha3beta1 integrins. Hepatology 46 (6): 1801-9, <strong>2007</strong>.<br />

CARDONE R, BELLIZZI A, BUSCO G, WEINMAN EJ, DELL’AQUILA ME, CASAVOLA V, AZ-<br />

ZARITI A, MANGIA A, PARADISO A, RESHKIN S: The NHERF1 PDZ2 domain regulates<br />

PKA-RhoA-p38-mediated NHE1 activation and invasion in breast tumor cells. Mol Biol Cell<br />

18 (5): 1768-80, <strong>2007</strong>.<br />

CASULA M, COLOMBINO M, SATTA MP, COSSU A, LISSIA A, BUDRONI M, SIMEONE E,<br />

CALEMMA R, LODDO C, CARACO C, MOZZILLO N, DAPONTE A, COMELLA G, CANZA-<br />

NELLA S, GUIDA M, CASTELLO G, ASCIERTO PA, PALMIERI G; ON BEHALF OF THE ITA-<br />

LIAN MELANOMA INTERGROUP: Factors predicting the occurrence of germline mutations<br />

in candidate genes among patients with cutaneous malignant melanoma from South Italy.<br />

Eur J Cancer 43 (1): 137-43, <strong>2007</strong>.<br />

CONSOLE G, CALABRO C, NARDULLI P, DIGIUSEPPE F, RUCCI A, RUSSO P, GEPPETTI P:<br />

Clinical and economic effects of central venous catheters on oncology patient care. J Chemother<br />

19 (3): 309-14, <strong>2007</strong>.<br />

DE LELLIS L, CURIA MC, ACETO GM, FORACCHIO S, COLUCCI G, RUSSO A, MARIANI-CO-<br />

STANTINI R, CAMA A: Analysis of extended genomic rearrangements in oncological research.<br />

Ann Oncol 18 (suppl. 6): vi173-vi178, <strong>2007</strong>.<br />

DE VITA F, GIULIANI F, GALIZIA G, BELLI C, AUSILIO G, SANTABARBARA G, CIARDIELLO<br />

F, CATALANO G, ORDITURA M: Neo-adjuvant and adjuvant chemotherapy of gastric cancer.<br />

Ann Oncol 18 (suppl. 6): vi120-vi123, <strong>2007</strong>.<br />

DE VITA F, GIULIANI F, ORDITURA M, MAIELLO E, GALIZIA G, DI MARTINO N, MONTE-<br />

MURRO F, CARTENI G, MANZIONE L, ROMITO S, GEBBIA V, CIARDIELLO F, CATALANO<br />

G, COLUCCI G: Adjuvant chemotherapy with epirubicin, leucovorin, 5-fluorouracil and etoposide<br />

regimen in resected gastric cancer patients: a randomized phase III trial by the Gruppo<br />

Oncologico Italia Meridionale (GOIM 9602 Study). Ann Oncol 18 (8): 1354-58, <strong>2007</strong>.<br />

FERLA R, CALÒ V, CASCIO S, RINALDI G, BADALAMENTI G, CARRECA I, SURMACZ E,<br />

COLUCCI G, BAZAN V, RUSSO A: Founder mutations in BRCA1 and BRCA2 genes. Ann<br />

Oncol 18 (suppl. 6): vi93-vi98, <strong>2007</strong>.<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali


N.<br />

Impact<br />

Factor<br />

11. 5,179<br />

12. 5,179<br />

13. 5,179<br />

14. 5,179<br />

15. 0,966<br />

16. 4,490<br />

17. 10,119<br />

18. 13,598<br />

19. 5,179<br />

20. 5,179<br />

21. 2,979<br />

Lavori per extenso<br />

Risultati Scientifici<br />

GARGANO G, CALCARA D, CORSALE S, AGNESE V, INTRIVICI C, FULFARO F, PANTUSO<br />

G, CAJOZZO M, MORELLO V, TOMASINO RM, OTTINI L, COLUCCI G, BAZAN V, RUSSO A:<br />

Aberrant methylation within RUNX3 CpG island associated with the nuclear and mitochondrial<br />

microsatellite instability in sporadic gastric cancers. Results of a GOIM (Gruppo Oncologico<br />

dell’Italia Meridionale) prospective study. Ann Oncol 18 (suppl. 6): vi103-vi109,<br />

<strong>2007</strong>.<br />

GEBBIA V, GIULIANI F, VALORI VM, AGUELI R, COLUCCI G, MAIELLO E: Cetuximab: clinical<br />

results in colorectal cancer. Ann Oncol 18 (suppl. 6): vi5-vi7, <strong>2007</strong>.<br />

GIOTTA F, LORUSSO V, MAIELLO E, FILIPPELLI G, VALERIO MR, CARUSO M, VERDE-<br />

RAME F, LATORRE A, COLUCCI G: Liposomal-encapsulated doxorubicin plus cyclophosphamide<br />

as first-line therapy in metastatic breast cancer: a phase II multicentric study. Ann<br />

Oncol 18 (suppl. 6): vi66-vi69, <strong>2007</strong>.<br />

GEBBIA V, MAIELLO E, GIULIANI F, BORSELLINO N, CARUSO M, DI MAGGIO G, FERRAÙ<br />

F, BORDONARO R, VERDERAME F, TRALONGO P, DI CRISTINA L, AGUELI R, RUSSO P,<br />

COLUCCI G: Second-line chemotherapy in advanced pancreatic carcinoma: a multicenter<br />

survey of the Gruppo Oncologico Italia Meridionale on the activity and safety of the FOL-<br />

FOX4 regimen in clinical practice. Ann Oncol 18 (suppl. 6): vi124-vi127, <strong>2007</strong>.<br />

GIULIANI F, COLUCCI G: Cetuximab in colon cancer. Int J Biol Markers 22 (n. 1 suppl. 4):<br />

S67-S70, <strong>2007</strong>.<br />

GRIDELLI C, AAPRO MS, BARNI S, BERETTA GD, COLUCCI G, DANIELE B, DEL MASTRO<br />

L, DI MAIO M, DE PETRIS L, PERRONE F, THATCHER N, DE MARINIS F: Role of colony<br />

stimulating factors (CSFs) in solid tumours: Results of an expert panel. Crit Rev Oncol Hematol<br />

63 (1): 53-64, <strong>2007</strong>.<br />

GRIDELLI C, GALLO C, CERIBELLI A, GEBBIA V, GAMUCCI T, CIARDIELLO F, CAROZZA F,<br />

FAVARETTO A, DANIELE B, GALETTA D, BARBERA S, ROSETTI F, ROSSI A, MAIONE P,<br />

COGNETTI F, TESTA A, DI MAIO M, MORABITO A, PERRONE F; on behalf of the GECO investigators:<br />

Factorial phase III randomised trial of rofecoxib and prolonged constant infusion<br />

of gemcitabine in advanced non-small-cell lung cancer: the GEmcitabine-Coxib in NSCLC<br />

(GECO) study. Lancet Oncol 8 (6): 500-12, <strong>2007</strong>.<br />

GRIDELLI C, MAIONE P, ILLIANO A, PIANTEDOSI FV, FAVARETTO A, BEARZ A, ROBBIATI<br />

SF, FILIPAZZI V, LORUSSO V, CARROZZA F, IAFFAIOLI RV, MANZIONE L, GALLO C, MO-<br />

RABITO A, PERRONE F: Cisplatin plus gemcitabine or vinorelbine for elderly patients with<br />

advanced non small-cell lung cancer: the MILES-2P studies. J Clin Oncol 25 (29): 4663-69,<br />

<strong>2007</strong>.<br />

GUIDA M, COLUCCI G: Immunotherapy for metastatic renal cell carcinoma: is it a therapeutic<br />

option yet?. Ann Oncol 18 (suppl. 6): vi149-vi152, <strong>2007</strong>.<br />

KODA M, SULKOWSKA M, KANCZUGA-KODA L, CASCIO S, COLUCCI G, RUSSO A, SUR-<br />

MACZ E, SULKOWSKI S: Expression of the obesity hormone leptin and its receptor correlates<br />

with hypoxia-inducible factor-1 in human colorectal cancer. Ann Oncol 18 (suppl. 6):<br />

vi116-vi119, <strong>2007</strong>.<br />

LANZILOTTA SG, GRAMMATICA L, PARADISO A, SIMONE G: BRAF in papillary thyroid<br />

carcinoma. Cell Oncol 29 (4): 269-77, <strong>2007</strong>.<br />

I Risultati Scientifici<br />

65


Risultati Scientifici<br />

66<br />

N.<br />

Impact<br />

Factor<br />

22. 5,179<br />

23. 4,167<br />

24. 5,179<br />

25. 3,277<br />

26. 2,252<br />

Lavori per extenso<br />

MAIELLO E, GIULIANI F, GEBBIA V, PIANO A, AGUELI R, COLUCCI G: Cetuximab: clinical<br />

results in colorectal cancer. Ann Oncol 18 (suppl. 6): vi8-vi10, <strong>2007</strong>.<br />

MAIER S, NIMMRICH I, KOENIG T, EPPENBERGER-CASTORI S, BOHLMANN I, PARADISO<br />

A, SPYRATOS F, THOMSSEN C, MUELLER V, NÄHRIG J, SCHITTULLI F, KATES R, LESCHE<br />

R, SCHWOPE I, KLUTH A, MARX A, MARTENS JW, FOEKENS JA, SCHMITT M, HARBECK<br />

N: DNA-methylation of the homeodomain transcription factor PITX2 reliably predicts risk of<br />

distant disease recurrence in tamoxifen-treated, node-negative breast cancer patients – Technical<br />

and clinical validation in a multi-centre setting in collaboration with the European<br />

Organisation for Research and Treatment of Cancer (EORTC) PathoBiology group. Eur J Cancer<br />

43 (11): 1679-86, <strong>2007</strong>.<br />

MANNA G, FODDAI E, DI MAGGIO MG, PACE F, COLUCCI G, GEBBIA N, RUSSO A: Emotional<br />

expression and coping style in female breast cancer. Ann Oncol 18 (suppl. 6): vi77vi80,<br />

<strong>2007</strong>.<br />

MANSOUR M, TOUKA M, MALENA A, INDIVERI C, DONG W, GIONFRIDDO I, ACCARDI R,<br />

PARADISO A, SYLLA BS, GABET AS, TOMMASINO M: Human papillomavirus type 77 E7<br />

protein is a weak deregulator of cell cycle. Cancer Lett 246 (1-2): 274-81, <strong>2007</strong>.<br />

MASSIDDA B, ATZORI F, SCANU A, CONTU A, FARRIS A, CATINO AM, PALMERI S, MI-<br />

NERBA L, IONTA MT: Dose-dense primary chemotherapy, as part of multidisciplinary treatment,<br />

for inoperable stage III B breast cancer-long-term results of a phase II trial. Oncology<br />

72 (1-2): 17-26, <strong>2007</strong>.<br />

27 0,711 MATTIOLI V: Prescription for living. Am J Nurs 107 (7): 15, <strong>2007</strong>.<br />

28. 1,559<br />

29. 0,652<br />

30. 6,177<br />

31. 13,598<br />

32. 1,479<br />

MERLI F, BERTINI M, LUMINARI S, MOZZANA R, BOTTO B, LIBERATI AM, BALDINI L,<br />

CABRAS G, DI VITO F, ORSUCCI L, NAGLIERI E, POLIMENO G, MARCHESELLI L, PEN-<br />

NESE E, VITOLO U, FEDERICO M, GALLO E: Long term results of a randomized study performed<br />

by Intergruppo Italiano Linfomi comparing Mini-CEOP vs P-VEBEC in elderly patients<br />

with diffuse large B-cell lymphoma. Leuk Lymph 48 (2): 367-73, <strong>2007</strong>.<br />

MONTEMURRO S, RUGGIERI E, MASELLI E, ZITO AF, CHIUMARULO F, GARGANO G: A<br />

rare case of extra-adrenal pheochromocytoma masquerading as an ovarian mass treated by<br />

laparoscopic surgery. Eur J Gynaecol Oncol 28 (6): 491-96, <strong>2007</strong>.<br />

PARADISO A, MANGIA A, AZZARITI A, TOMMASI S: Phosphatidylinositol 3-Kinase in Breast<br />

Cancer: Where from Here? Clin Cancer Res 13 (20): 5988-90, <strong>2007</strong>.<br />

PARADISO A, MILLER K, MARUBINI E, PIZZAMIGLIO S, VERDERIO P: The need for a quality<br />

control of the whole process of immunohistochemistry human epidermal growth factor<br />

receptor 2/neu determination: a United Kingdom National External Quality Assessment Service/Italian<br />

Network for Quality Assessment of Tumor Biomarkers pilot experience. J Clin<br />

Oncol 25 (22): e27-28, <strong>2007</strong>.<br />

PEDRAZZOLI P, CINIERI S, LORUSSO V, GAMUCCI T, SECONDINO S, SILVESTRIS N: Darbepoetin<br />

alpha coming of age (But still under investigation). Anticancer Res 27 (6C): 4419-<br />

24, <strong>2007</strong>.<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali


N.<br />

Impact<br />

Factor<br />

33. 3,724<br />

34. 1,479<br />

35. 0,701<br />

36. 6,555<br />

37. 5,179<br />

38. 13,598<br />

39. 2,979<br />

40. 4,693<br />

41. 5,270<br />

42. 1,725<br />

43. 4,157<br />

Lavori per extenso<br />

Risultati Scientifici<br />

PRIULLA M, CALASTRETTI A, BRUNO P, AZZARITI A*, PARADISO A, CANTI G, NICOLIN<br />

A: Preferential chemosensitization of PTEN-mutated prostate cells by silencing the Akt kinase.<br />

Prostate 67 (7): 782-89, <strong>2007</strong>. (*Erratum in: Prostate <strong>2007</strong> Oct 1; 67(14): 1600.<br />

Amalia, Azzariti [corrected to Azzariti, Amalia]).<br />

QUARANTA M, DANIELE A, COVIELLO M, VENNERI MT, ABBATE I, CARINGELLA ME, DI<br />

TARDO S, DIVELLA R, TREROTOLI P, DIGENNARO M, SCHITTULLI F, FRANSVEA E, GIAN-<br />

NELLI G: MMP-2, MMP-9, VEGF and CA 15.3 in breast cancer. Anticancer Res 27 (5B):<br />

3593-600, <strong>2007</strong>.<br />

QUARANTA M, DIVELLA R, DANIELE A, DI TARDO S, VENNERI MT, LOLLI I, TROCCOLI<br />

G: Epidermal growth factor receptor serum levels and prognostic value in malignant gliomas.<br />

<strong>Tumori</strong> 93 (3): 275-80, <strong>2007</strong>.<br />

RANIERI G, GRAMMATICA L, PATRUNO R, ZITO AF, VALERIO P, IACOBELLIS S, GADA-<br />

LETA C, GASPARINI G, RIBATTI D: A possible role of thymidine phosphorylase expression<br />

and 5-fluorouracil increased sensitivity in oropharyngeal cancer patients. J Cell Mol Med 11<br />

(2): 362-68, <strong>2007</strong>.<br />

RUSSO A, CALÒ V, AUGELLO C, BRUNO L, AGNESE V, SCHIRÒ V, BARBERA F, CASCIO S,<br />

FODDAI E, BADALAMENTI G, INTRIVICI C, CAJOZZO M, GULOTTA G, SURMACZ E, CO-<br />

LUCCI G, GEBBIA N, BAZAN V: 4843delC of the BRCA1 gene is a possible founder mutation<br />

in Southern Italy (Sicily). Ann Oncol 18 (suppl. 6): vi99-vi102, <strong>2007</strong>.<br />

SARTORE-BIANCHI A, MORONI M, VERONESE S, CARNAGHI C, BAJETTA E, LUPPI G, SO-<br />

BRERO A, BARONE C, CASCINU S, COLUCCI G, CORTESI E, NICHELATTI M, GAMBACORTA<br />

M, SIENA S: Epidermal growth factor receptor gene copy number and clinical outcome of metastatic<br />

colorectal cancer treated with panitumumab. J Clin Oncol 25 (22): 3238-45, <strong>2007</strong>.<br />

TOMMASI S, FEDELE V, LACALAMITA R, BRUNO M, SCHITTULLI F, GINZINGER D, SCOTT<br />

G, EPPENBERGER-CASTORI S, CALISTRI D, CASADEI S, SEYMOUR I, LONGO S, GIAN-<br />

NELLI G, PILATO B, SIMONE G, BENZ CC, PARADISO A: 655Val and 1170Pro ERBB2 SNPs<br />

in familial breast cancer risk and BRCA1 alterations. Cell Oncol 29 (3): 241-48, <strong>2007</strong>.<br />

TOMMASI S, MANGIA A, LACALAMITA R, BELLIZZI A, FEDELE V, CHIRIATTI A, THOM-<br />

SSEN C, KENDZIERSKI N, LATORRE A, LORUSSO V, SCHITTULLI F, ZITO F, KAVALLARIS<br />

M, PARADISO A: Cytoskeleton and paclitaxel sensitivity in breast cancer: The role of betatubulins.<br />

Int J Cancer 120 (10): 2078-85, <strong>2007</strong>.<br />

TOMMASI S, PINTO R, PILATO B, PARADISO A: Molecular pathways and related target therapies<br />

in liver carcinoma. Curr Pharm Design 13 (32): 3279-87, <strong>2007</strong>.<br />

VERDERIO P, DITTADI R, MARUBINI E, PIZZAMIGLIO S, GION M, DE APOLLONIA L, PA-<br />

RADISO A; FOR THE ITALIAN NETWORK FOR QUALITY ASSESSMENT OF TUMOR BIO-<br />

MARKERS (INQAT) GROUP: An Italian program of External Quality Control for<br />

chromogranin A (CgA) assay: performance evaluation of CgA determination. Clin Chem Lab<br />

Med 45 (9): 1244-50, <strong>2007</strong>.<br />

YAU C, FEDELE V, ROYDASGUPTA R, FRIDLYAND J, HUBBARD A, GRAY JW, CHEW K,<br />

DAIRKEE SH, MOORE DH, SCHITTULLI F, TOMMASI S, PARADISO A, ALBERTSON DG,<br />

BENZ CC: Aging impacts transcriptome but not genome of hormone-dependent breast cancers.<br />

Breast Cancer Res 9 (5): R59, <strong>2007</strong>.<br />

211,139 TOTALE<br />

I Risultati Scientifici<br />

67


Risultati Scientifici<br />

Pubblicazioni 2006 presentate nell’anno <strong>2007</strong><br />

N. Grezzo Lavori per extenso<br />

1. 2,252<br />

PIGNATA S, FERRANDINA G, SCARFONE G, SCOLLO P, ODICINO F, SELVAGGI L, KATSA-<br />

ROS D, FRIGERIO L, MEREU L, GHEZZI F, MANZIONE L, LAURIA R, BREDA E, MARFO-<br />

RIO G, BALLARDINI M, VERNAGLIA LOMBARDI A, SORIO R, TUMOLO S, COSTA B,<br />

MAGNI G, PERRONE F, FAVALLI G (co-authors: LORUSSO V, LATORRE A): Extending the<br />

platinum-free interval with a non-platinum therapy in platinum-sensitive recurrent ovarian<br />

cancer. Results from the SOCRATES Retrospective Study. Oncology 71 (5-6): 320-26, 2006.<br />

Lavori recensiti in Pubmed<br />

1. GRIDELLI C, MAIONE P, GALETTA D, COLANTUONI G, DEL GAIZO F, FERRARA C, GUERRIERO C, NI-<br />

COLELLA D, ROSSI A: Three cases of long-lasting tumor control with erlotinib after progression with gefitinib<br />

in advanced non-small cell lung cancer. J Thorac Oncol 2 (8): 758-61, <strong>2007</strong>.<br />

2. GRIDELLI C, MAIONE P, GALETTA D, ROSSI A: Safety profile of erlotinib in patients with advanced nonsmall<br />

cell lung cancer with chronic renal failure. J Thorac Oncol 2 (1): 96-98, <strong>2007</strong>.<br />

3. GUIDA M, CASAMASSIMA A, MONTICELLI G, QUARANTA M, COLUCCI G: Basal cytokines profile in metastatic<br />

renal cell carcinoma patients treated with subcutaneous IL-2-based therapy compared with that of<br />

healthy donors. J Transl Med 5 (1): 51, <strong>2007</strong>.<br />

4. MENOLASCINA F, TOMMASI S, CHIARAPPA P, BEVILACQUA V, MASTRONARDI G, PARADISO A: Data<br />

Mining techniques in aCGH based breast cancer subtype profiling: an immune perspective with comparative<br />

study. BMC Systems Biol 1 (suppl. 1): P70.<br />

5. UGENTI I, LATTARULO S, FERRARESE F, DE CEGLIE A, MANTA R, BRANDONISIO O: Acute gastric anisakis:<br />

an italian experience. Minerva Chir 62 (1): 51-60, <strong>2007</strong>.<br />

Lavori non recensiti in Pubmed<br />

1. CORVASCE C, MONTANARO R, ROMITO F, MATTIOLI V: Riconoscere e promuovere il benessere durante<br />

il percorso di cura in oncologia. Int Trends Oncol Anno XI (3): 3-4, <strong>2007</strong>.<br />

2. DE CEGLIE A, SCOTTO F, PELLECCHIA A, ZITO FA: I tumori stromali gastro-intestinali (GIST): caratteristiche<br />

cliniche ed anatomia patologica. Giorn Ital End Dig 30 ( ): 107-12, <strong>2007</strong>.<br />

68<br />

Lavori pubblicati su rivista recensita non impattata da Science Citation Index<br />

1. 1. BEVILACQUA V, MASTRONARDI G, MENOLASCINA F, PARADISO A, TOMMASI S: Genetic algorithms<br />

and artificial neural networks in microarray data analysis: a distributed approach. Engineering Letters 13:3,<br />

EL_13_3_14 2006.<br />

2. RANIERI G, ROCCARO AM, VACCA A, RIBATTI D: Thymidine phosphorylase (platelet-derived endothelial<br />

cell growth factor) as a target for capecitabine: from biology to the bedside. Recent Patents Anticancer<br />

Drug Discov 1 (2): 171-83, 2006.<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali


Libri e Capitoli di libri<br />

Risultati Scientifici<br />

3. PACIFICO C, MONTANARO R: Tutor <strong>clinico</strong> ed evoluzione della professione infermieristica. Filodiretto Anno<br />

XXV (4): 18-20, <strong>2007</strong>.<br />

4. ROMITO F, MONTANARO R, CORVASCE C, MATTIOLI V: L’impatto psicologico del carcinoma mammario<br />

sulla donna in giovane età: alcuni questioni complesse. Int Trends Oncol Anno XI (4): 4-5, <strong>2007</strong>.<br />

5. SAVRON G, MONTANARO R, MORDENTI S, PITTI P: Aspetti predittivi ed efficacia terapeutica nel trattamento<br />

del disturbo ossessivo-compulsivo. Rivista di Psichiatria 42 (1): 34-48, <strong>2007</strong>.<br />

1. AZZARITI A, BEVILACQUA V, DI BERNARDO D, CARELLA M, PORCELLI L, SIMONE GM, LACALAMITA<br />

R, MENOLASCINA F, IORIO F, PANNARALE P, PALUMBO O, MASTRONARDI G, CASTELLANO M, CA-<br />

RIELLO L, DALENO D, SCIANNAMEA D, APRILE A, PARADISO A, TOMMASI S: Identificazione del Mode<br />

of Action di molecole farmacologicamente attive nell’oncologia. Atti @ITIM - 8° Congresso Nazionale di Telemedicina<br />

e Informatica Medica Bari, 13-15 Dicembre <strong>2007</strong>, pp. 261-64.<br />

2. BEVILACQUA V, AULENTA A, CARIOGGIA E, MASTRONARDI G, MENOLASCINA F, SIMEONE G, PARA-<br />

DISO A, SCARPA A, TAURINO D: Metallic Artifacts Removal in Breast CT Images for Treatment Planning<br />

in Radiotherapy by Means of Supervised and Unsupervised Neural Network Algorithms. Lecture Notes in<br />

Computer Science (Books Series) vol. 4681, pagg. 1356-63, <strong>2007</strong>.<br />

3. BEVILACQUA V, MARINELLI M, AULENTA A, SCARPA A, TAURINO D, MASTRONARDI G, MENOLASCINA<br />

F, CARIOGGIA E, SIMEONE G, PARADISO A, CASTELLANO M, CARIELLO L, DALENO D, SCIANNAMEA<br />

D, APRILE A: Rimozione di artefatti in immagini TC per la radioterapia mediante reti neurali. Atti @ITIM -<br />

8° Congresso Nazionale di Telemedicina e Informatica Medica Bari, 13-15 Dicembre <strong>2007</strong>, pp. 213-17.<br />

4. DE LENA M, STANI SA, CARPAGNANO GE: Advances in lung cancer. In: Oncologia Toracica. Mesotelioma<br />

pleurico maligno - <strong>Tumori</strong> del polmone / F. Carpagnano, pagg. 129-30, <strong>2007</strong>.<br />

5. DOUILLARD J-Y, CARPAGNANO F, ROSELL R, DE LENA M, RIGGI M, HURTELOUP P: Adjuvant vinorelbine<br />

plus cisplatin versus observation in patients with completely resected stage IB-IIIA NSCLC (ANITA).<br />

In: Oncologia Toracica. Mesotelioma pleurico maligno - <strong>Tumori</strong> del polmone / F. Carpagnano, pagg. 147-<br />

54, <strong>2007</strong>.<br />

6. GADALETA C, CATINO AM, MATTIOLI V: Radiofrequency thermal ablation in the treatment of primary an<br />

d secondary lung malignancies. In: Regional Oncotherapies / O. Zoras, pagg. 99-123, <strong>2007</strong>.<br />

7. GALETTA D, COLUCCI G: Chemioradioterapia nei pazienti allo stadio IIIB. In: Oncologia Toracica. Mesotelioma<br />

pleurico maligno - <strong>Tumori</strong> del polmone / F. Carpagnano, pagg. 209-13, <strong>2007</strong>.<br />

8. GEBBIA V, GALETTA D: Trattamento delle metastasi cerebrali nel paziente con NSCLC. In: 3° Volume Educazionale<br />

GOIM, pagg. 235-48, <strong>2007</strong>.<br />

9. GIULIANI F, COLUCCI G: Epatocarcinoma: strategie terapeutiche. In: 3° Volume Educazionale GOIM, pagg.<br />

133-50, <strong>2007</strong>.<br />

10. GUIDA M: Nuovi sviluppi nella terapia medica del melanoma. In: 3° Volume Educazionale GOIM, pagg. 89-<br />

108, <strong>2007</strong>.<br />

11. GUIDA M, BENVESTITO S, LORUSSO V, MOSCHETTA R: Metastatic cancer of the gallbladder. In: Cancer<br />

of the Gallbladder: New Research / J.T. Whitten; vol. 38 - Nova Science Publishers, Inc. pagg. 13-21 <strong>2007</strong>.<br />

12. MENOLASCINA F, ALVES RT, TOMMASI S, CHIARAPPA P, DELGADO M, BEVILACQUA V, MASTRONARDI<br />

G, FREITAS AA, PARADISO A: Fuzzy rule induction and artificial immune systems in female breast cancer<br />

familiarity profiling. Lecture Notes in Computer Science (Books Series) vol. 4694, pagg. 830-37, <strong>2007</strong>.<br />

I Risultati Scientifici<br />

69


Risultati Scientifici<br />

13. MENOLASCINA F, ALVES RT, TOMMASI S, CHIARAPPA P, DELGADO M, BEVILACQUA V, MASTRO-<br />

NARDI G, FREITAS AA, PARADISO A: Improving female breast cancer prognosis by means of fuzzy rule<br />

induction with artificial immune systems. Atti of International Conference on Life System Modeling and Simulation<br />

(LSMS <strong>2007</strong>) pp. 1-5, <strong>2007</strong>.<br />

14. NAGLIERI E: Terapia medica del carcinoma renale metastatico. In: 3° Volume Educazionale GOIM, pagg.<br />

109-32, <strong>2007</strong>.<br />

15. NAGLIERI E, DI BITONTO A: La neutropenia nella terapia del carcinoma polmonare. In: Oncologia Toracica.<br />

Mesotelioma pleurico maligno - <strong>Tumori</strong> del polmone / F. Carpagnano, pagg. 417-23, <strong>2007</strong>.<br />

16. SCHIRONE M, SIMEONE G, VECCHIA P: Esposizione ai campi elettromagnetici non ionizzanti in ambiente<br />

ospedaliero e applicazione della direttiva europea 2004/40/CE: criticità e problematiche aperte. Atti @ITIM<br />

- 8° Congresso Nazionale di Telemedicina e Informatica Medica Bari, 13-15 Dicembre <strong>2007</strong>, pp. 7-13.<br />

17. SCOTTO F, DE CEGLIE A, PELLECCHIA A: Il ruolo diagnostico dell’endoscopia digestiva. In: La semeiotica<br />

nelle malattie infettive / G. Scotto, vol. 1 - Ed. McGraw-Hill, pagg. 185-93, <strong>2007</strong>.<br />

18. SIMEONE G, FUCILLI F, VITUCCI L, CARIOGGIA E: Attività indotta in acceleratori lineari (LINAC) di alta<br />

energia. Atti @ITIM - 8° Congresso Nazionale di Telemedicina e Informatica Medica Bari, 13-15 Dicembre<br />

<strong>2007</strong>, pp. 265-72.<br />

19. TOMMASI S, MENOLASCINA F, BEVILACQUA V, MASTRONARDI G, PARADISO A, CASTELLANO M:<br />

Chromosomal instability events investigation by means of artificial immune systems. Atti @ITIM - 8° Congresso<br />

Nazionale di Telemedicina e Informatica Medica Bari, 13-15 Dicembre <strong>2007</strong>, pp. 245-47.<br />

Comunicazioni a congressi nazionali ed esteri: Procedings<br />

1. AZZARITI A, COLABUFO NA; NISO M, SIMONE GM, PORCELLI L, BERARDI F, PERRONE R, PARADISO<br />

A: Gefinitib and vandetanib, substrates or inhibitors of MDR related proteins? Atti 49th Annual Meeting of<br />

the Italian Cancer Society - Fiera di Pordenone 26-29 Novembre <strong>2007</strong>.<br />

2. AZZARITI A, PORCELLI L, SIMONE GM, PARADISO A: The Aurora kinase inhibitor AZD1152 inhibits cell<br />

proliferation, modifies the cell cycle and enhances chemotherapeutic activity in vitro models. E J C Supplements<br />

5 (8): 19 (abs P32), <strong>2007</strong>.<br />

3. BELLIZZI A, MALFETTONE A, AZZARITI A, BUSCO G, CARDONE R, RESHKIN SJ, PARADISO A: The<br />

Na+/H+ exchanger regulator factor (NHERF1) is a component of epidermal growth factor receptor (EGFR)<br />

signaling complex and regulates EGFR degradation. Atti 49th Annual Meeting of the Italian Cancer Society<br />

- Fiera di Pordenone 26-29 Novembre <strong>2007</strong>.<br />

4. BELLIZZI A, MALFETTONE A, AZZARITI A, CARDONE R, BUSCO G, RESHKIN SJ, PARADISO A: The<br />

Na+/H+ exchanger regulator factor (NHERF1) is a component of EGF receptor signaling complex and regulates<br />

EGF receptor degradation. E J C Supplements 5 (8): 19-20 (abs P33), <strong>2007</strong>.<br />

5. CHIARAPPA P, MANGIA A, TOMMASI S, ROSSI E, MENOLASCINA F, OTTINI L, MOTTOLESE M, ZUF-<br />

FARDI Z, PARADISO A: aCGH analysis of male breast cancers (MBC). E J C Supplements 5 (8): 21 (abs<br />

P29), <strong>2007</strong>.<br />

6. CHIARAPPA P, MANGIA A, TOMMASI S, ROSSI E, MENOLASCINA F, OTTINI L, MOTTOLESE M, ZUF-<br />

FARDI Z, PARADISO A: aCGH analysis of male breast cancers (MBC). Atti 49th Annual Meeting of the Italian<br />

Cancer Society - Fiera di Pordenone 26-29 Novembre <strong>2007</strong>.<br />

7. CHIRIATTI A, MANGIA A, MENOLASCINA F, TOMMASI S, PETRONI S, SALVATORE C, ZITO AF, SCHIT-<br />

TULLI F, PARADISO A: BRCA1, ER-alpha expression and molecular BRCA1 alterations in familial and sporadic<br />

breast cancer. Atti 49th Annual Meeting of the Italian Cancer Society - Fiera di Pordenone 26-29<br />

Novembre <strong>2007</strong>.<br />

70<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali


Risultati Scientifici<br />

8. CHIRIATTI A, MANGIA A, TOMMASI S, MENOLASCINA F, PETRONI S, SIMONE G, SALVATORE C, ZITO<br />

AF, SCHITTULLI F, PARADISO A: BRCA1, ER-alpha expression and molecular BRCA1 alterations in familial<br />

and sporadic breast cancer.<br />

9. CIAMPOLILLO A, BELLACICCO MA, NATALICCHIO A, TREROTOLI P, GRAMMATICA L, ACHILLE G, GIOR-<br />

GINO R, GIORGINO F: Incidental and non incidental thyroid tumors: do they have different clinical aggressiveness?<br />

32° Congresso Nazionale della Società Italiana di Endocrinologia. Verona, 13-16 giugno<br />

<strong>2007</strong>.<br />

10. CORVASCE C, MONTANARO R, ROMITO F, MATTIOLI V: Valutazione dei bisogni di assistenza e cura del<br />

paziente oncologico: confronto tra popolazioni. Atti X Convegno Nazionale SIPO - Torino, 3-6 ottobre <strong>2007</strong>.<br />

11. CURTI M, ACETI A, FRUTTINI L, GARAU L, MOTTA S, PICCININ R, QUERINI A, SIMONE D, TONI F: The<br />

management of bibliografic documents in the Network of the Italian Institutions for Biomedical Research<br />

(BIBLIOSAN): organizing documents and teaching organization. European Association for Health Information<br />

and Libraries (EAHIL) Workshop, Krakow (Poland) 12th-15th september <strong>2007</strong>, poster.<br />

12. DIVELLA R, TOMMASI S, LACALAMITA R, COVIELLO M, DANIELE A, LANZILLOTTA B, QUARANTA M,<br />

ZITO A, SIMONE G, PARADISO A: PAI-1, TPA circulating htert DNA rekated to virus infection in liver carcinogenesis.<br />

Atti 39° Congresso Nazionale SIBioC <strong>2007</strong>. Biochim Clin 31 (5): 480 (abs 159), <strong>2007</strong>.<br />

13. GUIDA M, CASAMASSIMA A, CANDELORO A, SCELSI M, MONTEMURRO S: Dendritic cell vaccination in<br />

metastatic melanoma (MM) and renal cell carcinoma (RCC). Pigment Cell Res 20 (5): 446-47 (abs PP31),<br />

<strong>2007</strong>.<br />

14. GUIDA M, PORCELLI G, MONTEMURRO S, RUGGIERI E, MATTIOLI V, COLUCCI G: Electrochemotherapy<br />

(ECT) for the treatment of superficial tumor localizations. Atti 13th Annual Meeting of the Italian Melanoma<br />

Intergroup (IMI) – Padova, 23-31 october <strong>2007</strong>; pag. 40.<br />

15. MANGIA A, CHIRIATTI A, BELLIZZI A, AMENDUNI T, DAPRILE R, ZITO AF, RESHKIN SJ; PARADISO A:<br />

Biological role of NHERF1 protein in breast cancer. E J C Supplements 5 (8): 28 (abs P30), <strong>2007</strong>.<br />

16. MANGIA A, CHIRIATTI A, BELLIZZI A, AMENDUNI T, DAPRILE R, ZITO AF, RESHKIN SJ; PARADISO A:<br />

Biological role of NHERF1 protein in breast cancer. Atti 49th Annual Meeting of the Italian Cancer Society<br />

- Fiera di Pordenone 26-29 Novembre <strong>2007</strong>.<br />

17. MENOLASCINA F, TOMMASI S, ALVES RT, BEVILACQUA V, MASTRONARDI G, FREITAS AA, PARADISO<br />

A: Bio-inspired data mining approaches in female breast cancer characterization: a fuzzy-immune perspective.<br />

Atti 49th Annual Meeting of the Italian Cancer Society - Fiera di Pordenone 26-29 Novembre<br />

<strong>2007</strong>.<br />

18. MENOLASCINA F, TOMMASI S, CHIARAPPA P, PARADISO A: Novel computational paradigms in breast<br />

cancer familiarity profiling. E J C Supplements 5 (8): 29 (abs P23), <strong>2007</strong>.<br />

19. MONTANARO R, DELISO M, KARDHASHI A, RENNA A, TROJANO G, MATTIOLI V; TROJANO V: HPV: cosa<br />

sanno le donne? Cosa si può fare per loro?. Atti della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO) Napoli,<br />

14 ottobre <strong>2007</strong>. Vol. LXXXIII, <strong>2007</strong>.<br />

20. MONTANARO R, DELISO M, TROJANO V, KARDHASHI A, MATTIOLI V: Counselling di coppia a sostegno<br />

delle donne affette da HPV. Atti X Convegno Nazionale SIPO - Torino, 3-6 ottobre <strong>2007</strong>, pag. 129-30.<br />

21. MONTANARO R, ROMITO F, CORVASCE C, MATTIOLI V, PARADISO A: Servizio sperimentale di Psicologia<br />

Oncologica dell’<strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong> “<strong>Giovanni</strong> Paolo II” Bari: il 1° anno di attività. Atti X Convegno Nazionale<br />

SIPO - Torino, 3-6 ottobre <strong>2007</strong>.<br />

22. NOVACK D, VAIRA S, HIRBE AC, JOHSON T, ALHAWAGRI M, WEILBAECHER KN, GUARINI A, FACCIO<br />

R: The alternative NF-kB pathway, via NIK and RelB, mediates tumor-induced osteolysis. Atti Symposium<br />

Skeletal Complications of Malignancy V, Philadelphia (PA) 25-27 October <strong>2007</strong>, pagg. 23-24 (poster<br />

37).<br />

I Risultati Scientifici<br />

71


Risultati Scientifici<br />

23. PATRUNO R, PASSANTINO L, ZIZZO N, CATINO A, GADALETA DC, RANIERI G: Angiogenesis paralleled<br />

with grading and tumour progression in the cutaneous canine mast cell spontaneous model. Pigment Cell<br />

Res 20 (5): 443 (abs OP34), <strong>2007</strong>.<br />

24. PILATO B, TOMMASI S, PINTO R, MONACO A, BRUNO M, CAMPANA M, DIGENNARO M, SCHITTULLI<br />

F, LACALAMITA R, PARADISO A: Età di insorgenza, familiarità e mutazioni/polimorfismi di BRCA1/2 in<br />

una popolazione di donne pugliesi con carcinoma mammario. Atti 31° Convegno Annuale Associazione Italiana<br />

di Epidemiologia – Marina di Ostuni 17-19 ottobre <strong>2007</strong>, pag. 86.<br />

25. PINTO R, TOMMASI S, CARPAGNANO GE, FASCHINO-BARBARO MP, SPANEVELLO A, CARPAGNANO F,<br />

MULE G, PARADISO A: Overlapping of 3P microsatellite singature in DNA from EBC and tumor tissue in<br />

patients with NSCLC. Atti 49th Annual Meeting of the Italian Cancer Society - Fiera di Pordenone 26-29 Novembre<br />

<strong>2007</strong>.<br />

26. PORCELLI L, AZZARITI A, SIMONE GM, GATTI G, NICOLIN A, PARADISO A: Antiangiogenic activity of<br />

combinination gefitinib and rapamycin in a panel of pancreas cancer cell lines. E J C Supplements 5 (8):<br />

31 (abs P27), <strong>2007</strong>.<br />

27. PORCELLI L, AZZARITI A, SIMONE GM, PARADISO A: The Aurora kinase inhibitor AZD1152, alone or in<br />

combination with conventional chemotherapeutics, inhibits cell proliferation and modifies cell cycle in<br />

colon, pancreas and breast cancer cell lines. Atti 49th Annual Meeting of the Italian Cancer Society - Fiera<br />

di Pordenone 26-29 Novembre <strong>2007</strong>.<br />

28. ROMITO F: Assetti relazionali in donne con cancro al seno lungosopravviventi. Atti X Convegno Nazionale<br />

SIPO - Torino, 3-6 ottobre <strong>2007</strong>, pag. 148.<br />

29. SAVRON G, MONTANARO R, MORDENTI S, PITTI P: Predictors and therapeutic efficacy in the treatment<br />

of obsessive compulsive disorder. Atti V World Congress of Behavioural & Cognitive Therapies - Barcelona<br />

(Spain), 11-14 july <strong>2007</strong>.<br />

30. SIMONE GM, AZZARITI A, PORCELLI L, GATTI G, NICOLIN A; PARADISO A: EGFR and mTor inhibition<br />

can synergise for antiproliferative and antiangiogenic effetcs in pancreatic cancer cells. Atti 49th Annual<br />

Meeting of the Italian Cancer Society - Fiera di Pordenone 26-29 Novembre <strong>2007</strong>.<br />

31. TOMMASI S, MENOLASCINA F, ALVES RT, MASTRONARDI G, BEVILACQUA V, FREITAS AA, PARADISO<br />

A: Genomic instability events investigation by means of array CGH and computational intelligence techniques.<br />

Atti 49th Annual Meeting of the Italian Cancer Society - Fiera di Pordenone 26-29 Novembre<br />

<strong>2007</strong>.<br />

32. TOMMASI S, PILATO B, PINTO R, LACALAMITA R, MENOLASCINA F, SCHITTULLI F, BRUNO M, PARA-<br />

DISO A: BRCA1 and BRCA2 polymorphisms and intronic variants: which pathological role? E J C Supplements<br />

5 (8): 33-34 (abs P49), <strong>2007</strong>.<br />

33. TOMMASI S, SCHITTULLI F, YAU C, FEDELE V, ROYDASGUPTA R, MOORE DH, ALBERTSON DG, BENZ<br />

CC, PARADISO A: Alterazioni epigenetiche, genomiche e caratteristiche tumorali età-relate. Atti 31° Convegno<br />

Annuale Associazione Italiana di Epidemiologia - Marina di Ostuni 17-19 ottobre <strong>2007</strong>, pag. 148.<br />

34. VITOLO U, LADETTO M, BALDINI L, CECCARELLI M, CHIAPPELLA A, DE RENZO A, DI RAIMONDO F,<br />

GALLAMINI A, GUARINI A, MANTOAN B, MARTELLI M, ALVAREZ I, ORSUCCI L, PARVIS G, PETRINI M,<br />

PINTO A, POGLIANI EM, POZZI S, PULSONI A, RIGACCI L, TUCCI A, ZAJA F, GALLO E: Front-line brief<br />

chemo-immunotherapy Rituximab (R)-FND + Rituximab consolidation ± Rituximab maintenance in elderly<br />

patients with untreated advanced stage Follicualr Lymphoma (FL): first interim analysis of a propsective<br />

randomized study (ML 17638). Blood (ASH Annual Meeting Abstracts) 110: 1278, <strong>2007</strong>.<br />

72<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali


I Progetti


La Ricerca Corrente: le Linee di Ricerca<br />

e Programmi di Attività 2006-<strong>2008</strong><br />

LINEA 1- EPIDEMIOLOGIA, FATTORI DI RISCHIO GENETICO MOLECOLARI, ABITUDINI DI VITA E PREVEN-<br />

ZIONE TUMORALE.<br />

Aree di attività: 1) Attivazione di Registri di patologia; 2) Agenti xenobiotici e rischio di cancro con individuazione<br />

di marcatori di esposizione e danno al DNA; 3) Identificazione di soggetti a rischio<br />

per caratteristiche genetico-molecolari con utilizzo di test genetici, counselling, ecc.; 4) Abitudini,<br />

stili di vita e rischio di cancro; 5) Basi genetico-molecolari per lo sviluppo e progressione<br />

della malattia neoplastica; 6) Sviluppo e validazione di interventi sociali e clinici per<br />

la prevenzione della malattia neoplastica.<br />

LINEA 2 - APPROCCI LABORATORISTICI E/O STRUMENTALI INNOVATIVI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA<br />

DIAGNOSI, PROGNOSI E PREDIZIONE DELLA RISPOSTA AI TRATTAMENTI ANTINEOPLASTICI.<br />

Aree di attività: 1) Validazione di nuovi markers biologico-molecolari di diagnosi precoce; 2) ldentificazione<br />

di nuovi fattori <strong>clinico</strong>-biologici predittivi di aggressività clinica e sensibilità ai trattamenti fisico-chimici;<br />

3)Validazione di determinanti biochimico-molecolari rilevanti al fine di terapie<br />

personalizzate; 4) Sviluppo e validazione di nuove tecnologie per la diagnosi, stadiazione e<br />

monitoraggio della malattia neoplastica; 5) Sviluppo di programmi di Controllo di Qualità per<br />

indagini laboratoristiche e strumentali.<br />

LINEA 3 - NUOVI APPROCCI CLINICO- TERAPEUTICI E PROGETTI INTEGRATI NELLA TERAPIA DEI TUMORI<br />

Aree di attività: 1) Nuovi approcci farmacologici per trattamenti adiuvanti, neoadiuvanti e della fase avanzata;<br />

2) Valutazione di trattamenti integrati, sistemici e loco-regionali; 3) Sviluppo di trattamenti<br />

mirati su basi biologiche; 4) Sviluppo e validazione di trattamenti mini-invasivi; 5)<br />

Sviluppo di nuovi concetti di metodologia clinica.<br />

LINEA 4 - MEDICINA DEL DOLORE, RIABILITAZIONE ONCOLOGICA E QUALITÀ DI VITA<br />

Aree di attività: 1) Riconoscimento e trattamento del dolore di tipo neuropatico e delle sindromi dolorose<br />

miste; 2) sperimentazione di nuovi farmaci antalgici e/o associazioni farmacologiche, e di<br />

nuove vie di somministrazione; 3) Ricerca e sperimentazione di nuovi modelli di riabilitazione<br />

oncologica, con supporti multidisciplinari; 4) Valutazione multiparametrica della qualità<br />

di vita e delle cure con programmi di formazione ed informazione rivolti ad operatori ed<br />

utenza; 5) Implementazione di modelli di continuità di cura-ospedale territorio.<br />

LINEA 5 - NUOVI MODELLI ORGANIZZATIVI, GESTIONALI E DI FARMACO-ECONOMIA<br />

La Ricerca corrente<br />

Aree di attività: 1) Nuovi modelli gestionali ed organizzativi in ambito sanitario; 2) Governance e nuovi<br />

outcomes nell’ambito dei servizi sanitari; 3) Valutazioni farmaco-economiche; 4) Sviluppo<br />

ed implementazione di procedure diagnostico-terapeutiche; 5) Comunicazione esterna ed<br />

interna all’<strong>Istituto</strong>.<br />

I Progetti<br />

75


La Ricerca corrente<br />

N.<br />

Progetto<br />

76<br />

1<br />

2<br />

Linea 1 – Epidemiologia, fattori di rischio genetico molecolari,<br />

abitudini di vita e prevenzione tumorale<br />

TITOLO RESPONSABILE N. LINEA N. AREA<br />

Costituzione di Registri di Patologia con le Sdo come<br />

fonti informative<br />

Analisi dell’associazione di patologia oncologica in<br />

soggetti affetti da patologie rare<br />

Pietro Milella<br />

Angelo Paradiso<br />

1 A<br />

1 A<br />

3 Creazione di una Banca Tessuti Interdipartimentale Angelo Paradiso 1 A<br />

4<br />

5<br />

6<br />

7<br />

8<br />

9<br />

10<br />

11<br />

12<br />

13<br />

14<br />

Studio dei Sister Chromatid Exchange (SCE) come<br />

markers genetici nei carcinomi ereditari mammari<br />

Caratterizzazione della regione 3p in pazienti con<br />

carcinoma squamoso del distretto testa-collo<br />

Caratterizzazione molecolare di pazienti pugliesi con<br />

carcinoma mammario eredo-familiare<br />

Metilazione dei promotori di BRCA1 e BRCA2 in pazienti<br />

con carcinoma mammario ad alto rischio<br />

Studio del pattern dei cambiamenti genomici nei tumori<br />

mammari ereditari non BRCA1- e BRCA2-associati<br />

(brcax)<br />

Decorso <strong>clinico</strong> delle pazienti con carcinoma mammario<br />

ereditario<br />

Predisposizione genetica al melanoma cutaneo nella<br />

popolazione pugliese<br />

Individuazione di profili di rischio associati a fattori<br />

eredofamiliari nei pazienti con carcinoma mammario<br />

Indagine dei fattori di rischio del cancro laringeo<br />

nella Provincia di Vitebsk (Bielorussia) e nella Provincia<br />

di Bari<br />

Indagine di fattori di rischio nel cancro gastrico in un<br />

paese della Provincia di Vitebsk (Bielorussia) e della<br />

Provincia di Bari.<br />

Prevalenza di lichen vulvare e la importanza della<br />

diagnosi clinica e istologica precoce<br />

Anita Mangia<br />

Stefania Tommasi<br />

Brunella Pilato<br />

Brunella Pilato<br />

Anita Mangia<br />

Michele Bruno<br />

Michele Bruno<br />

Michele Bruno<br />

Luciano Grammatica<br />

Severino Montemurro<br />

Gaetano Falco<br />

1 B<br />

1 B<br />

1 C<br />

1 C<br />

1 C<br />

1 C<br />

1 C<br />

1 D<br />

1 D<br />

1 D<br />

1 D<br />

15 Obesità e tumori: indicatori biomolecolari di rischio Michele Quaranta 1 D<br />

16 L’infezione da hpv nelle pazienti con storia di tumore Maria Deliso 1 D<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali


N.<br />

Progetto<br />

17<br />

18<br />

19<br />

20<br />

21<br />

22<br />

23<br />

24<br />

25<br />

26<br />

27<br />

28<br />

La Ricerca corrente<br />

TITOLO RESPONSABILE N. LINEA N. AREA<br />

Il ruolo della infezione occulta da HBV nello sviluppo<br />

del carcinoma epatico: valutazione della interazione<br />

con il virus hcv e con la dieta<br />

Popolazione linfocitaria ed espressione delle Gelatinasi<br />

MMP-2 e MMP-9 nel linfonodo sentinella del<br />

carcinoma mammario<br />

Effetto delle alterazioni di BRCA1 nella regolazione<br />

dell’angiogenesi<br />

La multietnicità del nostro contesto regionale come<br />

elemento per nuove prospettive di ricerca nel campo<br />

delle mst<br />

Il ruolo della informazione sulla infezione da HPV e<br />

vaccinazione come elemento fondamentale nella<br />

prevenzione delle neoplasie ginecologiche<br />

Le conoscenze e le attitudini delle donne sul tumore<br />

della cervice uterina ed i suoi fattori di rischio<br />

Dinamiche psico-sociali dei soggetti sottoposti a consulenza<br />

oncogenetica nella fase del pre-test e posttest.<br />

Screening per la diagnosi precoce del carcinoma<br />

della cervice uterina: fattori di rischio e risultati<br />

Screening per la diagnosi precoce del carcinoma<br />

della mammella: fattori di rischio e risultati<br />

Screening per la diagnosi precoce del carcinoma<br />

della prostata: fattori di rischio e risultati<br />

Screening per la diagnosi precoce di tumori del<br />

colon-retto: fattori di rischio e risultati.<br />

Screening per la diagnosi precoce del carcinoma dei<br />

tumori cutanei: fattori di rischio e risultati.<br />

Michele Quaranta<br />

Michele Quaranta<br />

Stefania Tommasi<br />

Zito Alfredo Francesco<br />

Vito Trojano<br />

Gaetano Falco<br />

Angelo Paradiso<br />

Michele Quaranta<br />

Michele Quaranta<br />

Michele Quaranta<br />

Michele Quaranta<br />

Michele Quaranta<br />

1 D<br />

1 E<br />

1 E<br />

1 F<br />

1 F<br />

1 F<br />

1 F<br />

1 F<br />

1 F<br />

1 F<br />

1 F<br />

1 F<br />

I Progetti<br />

77


La Ricerca corrente<br />

Linea 2 – Approcci laboratoristici e/o strumentali innovativi per il miglioramento<br />

della diagnosi, prognosi e predizione della risposta ai trattamenti antineoplastici<br />

N.<br />

Progetto<br />

78<br />

29<br />

30<br />

31<br />

32<br />

33<br />

34<br />

35<br />

36<br />

37<br />

38<br />

39<br />

40<br />

TITOLO RESPONSABILE N. LINEA N. AREA<br />

Analisi comparativa dei marker HPV-L1 e P16 per lo<br />

studio della predittività di progressione delle lesioni<br />

HPV positive, con infezione da virus singoli o in associazione.<br />

Analisi dei polimorfismi genici del gene PAI-1 e dello<br />

stato di metilazione del gene HTERT su dna circolante<br />

in pazienti con epatocarcinoma HCV e non HCV<br />

correlato<br />

Attività antitumorale del Thymus Expressed Apoptotic<br />

Factor (TEAF) e suoi peptidi<br />

La Sieroproteomica nella prognosi e nella predittività<br />

di risposta dei tumori del polmone<br />

Analisi molecolare della mutazione V600E del gene<br />

BRAF su FNA di noduli tiroidei<br />

Profilo di metilazione di promotori di geni oncosoppressori<br />

in lesioni tiroidee: associazione con caratteristiche<br />

<strong>clinico</strong>-patologiche e molecolari<br />

Possibile ruolo dei mastociti e dei loro mediatori triptasi<br />

e chimasi nel processo della cancerogenesi intestinale.<br />

Caratterizzazione dei livelli di VEGF in differenti frazioni<br />

ematiche di pazienti affette da neoplasie ginecologiche<br />

Nuovi markers bio-molecolari sierici di angiogenesi,<br />

metastasi ossee e invasione tumorale:correlazione<br />

con i parametri istopatologici<br />

Espressione di molecole di adesione nelle forme familiari<br />

e sporadiche di carcinoma mammario<br />

NHERF1 come potenziale marcatore prognostico nel<br />

carcinoma mammario operabile (N-).<br />

Studio immunoistochimico e significato prognostico<br />

del “Tumour Budding” nel carcinoma colo-rettale T2.<br />

Maria Angela Caponio<br />

Michele Quaranta<br />

Amalia Azzariti<br />

Ines Abbate<br />

<strong>Giovanni</strong> Simone<br />

Luciano Grammatica<br />

Antonio Pellecchia<br />

Gaetano Falco<br />

Michele Quaranta<br />

Anita Mangia<br />

Anita Mangia<br />

Alfredo Francesco Zito<br />

2 A<br />

2 A<br />

2 B<br />

2 B<br />

2 B<br />

2 B<br />

2 B<br />

2 B<br />

2 B<br />

2 B<br />

2 B<br />

2 B<br />

41 TKIs nel modello di ca squamoso testa-collo Azzariti Amalia 2 B<br />

42<br />

43<br />

Farmaci biologici e modulazione di proteine MDR relate<br />

AZD1152, un inibitore della Aurora Kinase B, come<br />

nuova terapia biologica nei tumori solidi.<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali<br />

Amalia Azzariti<br />

Amalia Azzariti<br />

2 B<br />

2 B


N.<br />

Progetto<br />

44<br />

45<br />

46<br />

47<br />

48<br />

La Ricerca corrente<br />

TITOLO RESPONSABILE N. LINEA N. AREA<br />

Ruolo del pathway NHERF1/EGFR nella progressione,<br />

motilità ed invasione neoplastica<br />

Valore diagnostico della istologia nei pazienti con reflusso<br />

gastroesofageo<br />

Follow-up in una coorte di pazienti affetti da epatopatia<br />

a eziologia virale mediante ultrasonografia contrastografica<br />

(CEUS – Contrast Enhancement<br />

Ultrasound) di contrasto di lesione focale epatica in<br />

pazienti negativi per patologia oncologica con anamnesi<br />

positiva per epatopatia cronica<br />

Diagnosi precoce ultrasonografica con o senza mezzo<br />

di contrasto di lesione metastatica in soggetti con lesione<br />

dubbia: confronto con TC<br />

Affidabilità diagnostica della CEUS rispetto all’ecografia<br />

standard nelle lesioni epatiche primitive e secondarie<br />

pre-trattamento riferite al numero e alla<br />

distrettualità.<br />

Tommasi Stefania<br />

Antonella De Ceglie<br />

<strong>Giovanni</strong> Izzi<br />

<strong>Giovanni</strong> Izzi<br />

<strong>Giovanni</strong> Izzi<br />

2 B<br />

2 B<br />

2 B<br />

2 B<br />

2 B<br />

49 Diagnosi precoce mediante CEUS di lesione pelvica <strong>Giovanni</strong> Izzi 2 B<br />

50<br />

51<br />

52<br />

53<br />

54<br />

55<br />

56<br />

57<br />

Stabilità delle soluzioni di chemioterapici convenzionali<br />

Farmacocinetica e farmacogenomica di markers di<br />

tossicità per agenti antineoplastici<br />

Caratterizzazione biologica dei carcinomi mammari<br />

in preparati citologici su strato sottile (Thin Prep):<br />

confronto con la determinazione postchirurgica su<br />

campioni istologici.<br />

Studio del ruolo della via metabolica alternativa<br />

dell`NFkB nella patogenesi del Mieloma Multiplo.<br />

Amplificazione genica di HER/2-Neu nel carcinoma<br />

mammario determinata con metodica di ibridazione<br />

in situ in fluorescenza con metalli pesanti (SISH): Studio<br />

di una serie di casi di con discordanza amplificazione/overespressione.<br />

Profilo sieroproteomico in pazienti con carcinoma polmonare<br />

non a piccole cellule (NSCLC) trattati con Gefitinib:<br />

relazioni con l’andamento <strong>clinico</strong> della<br />

malattia<br />

Studio delle caratteristiche ultrastrutturali dei fibroblasti<br />

“cancer associated fibroblasts” (CAFs) nel carcinoma<br />

invasivo e non della mammella<br />

Biopsia transcutanea ecoguidata delle lesioni faringo<br />

laringee<br />

Patrizia Nardulli<br />

Stefania Tommasi<br />

Stella Petroni<br />

Attilio Guarini<br />

<strong>Giovanni</strong> Simone<br />

Anita Mangia<br />

Anita Mangia<br />

Gaetano Achille<br />

2 B<br />

2 C<br />

2 C<br />

2 C<br />

2 C<br />

2 D<br />

2 D<br />

2 D<br />

I Progetti<br />

79


La Ricerca corrente<br />

N.<br />

Progetto<br />

80<br />

58<br />

59<br />

60<br />

61<br />

62<br />

63<br />

64<br />

65<br />

TITOLO RESPONSABILE N. LINEA N. AREA<br />

Monitoraggio ecocardiografico durante chemioterapia<br />

con antracicline: valutazione delle variazioni del tei<br />

index<br />

Variazioni acute della pressione arteriosa in corso di<br />

infusione di Bevacizumab valutate mediante Ambulatory<br />

Blood Pressure Monitoring (A.B.P.M.)<br />

Valutazione della malattia residua minima nel trattamento<br />

del mieloma multiplo mediante valutazione<br />

biomolecolare (fish) e citometria a flusso.<br />

Alterazioni molecolari nell’esofago di Barrett, displasia<br />

e adenocarcinoma esofageo; correlazione con<br />

l’evoluzione del grado di displasia.<br />

Il ruolo del CAD (computer aided diagnosis) nelle prestazioni<br />

mammografiche<br />

Implementazione delle lastre radiografiche eseguite<br />

con mammografo digitale general electric 2000d<br />

Utilità del dosaggio su liquido di lavaggio di FNAB<br />

linfonodale nella diagnostica di metastasi da carcinoma<br />

della tiroide<br />

Diagnosi precoce delle neoplasie del distretto cervicofacciale<br />

mediante video autofluorescenza fibroscopica:<br />

studio pilota<br />

Stefano Oliva<br />

Stefano Oliva<br />

Attilio Guarini<br />

Ondina Popescu<br />

Vincenzo Ventrella<br />

Francesco Schittulli<br />

Gaetano Achille<br />

Luciano Grammatica<br />

2 D<br />

2 D<br />

2 D<br />

2 D<br />

2 D<br />

2 D<br />

2 D<br />

2 D<br />

66 Elettrochemioterapia nei tumori della vulva Maria Deliso 2 D<br />

67<br />

68<br />

69<br />

70<br />

71<br />

72<br />

Studio del linfonodo sentinella in pazienti affetti da<br />

melanoma cutaneo<br />

Monitoraggio ecografico in pazienti affette da K mammario,<br />

ormonorecettore positivo, in stato premenopausale<br />

in trattamento con Exemestane e GnRH<br />

analoghi<br />

Validazione della metodica CISH (Chromogenic In Situ<br />

Hybridization) in FNA’s di noduli polmonari: Studio<br />

dell¿amplificazione di EGFR<br />

Controllo della riproducibilità diagnostica istopatologica<br />

mediante telepatologia<br />

Realizzazione di un Sistema Gestione Qualità nella<br />

U.O. di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva<br />

Implementazione informatica di un contenitore dati<br />

<strong>clinico</strong>-strumentali, in via sperimentale presso la radiologia<br />

senologica del Dipartimento Donna dell’<strong>Istituto</strong><br />

Parte II - Le Attività Sperimentali<br />

Severino Montemurro<br />

Giulio Gargano<br />

Anita Mangia<br />

<strong>Giovanni</strong> Simone<br />

Rosanna Lacalamita<br />

Francesco Schittulli<br />

2 D<br />

2 D<br />

2 D<br />

2 E<br />

2 E<br />

2 E


N.<br />

Progetto<br />

73<br />

74<br />

La Ricerca corrente<br />

TITOLO RESPONSABILE N. LINEA N. AREA<br />

Concordanza diagnostica istopatologica “on-line” su<br />

vetrini digitali di lesioni melanocitarie<br />

Realizzazione di un sistema di gestione della qualità<br />

interno al laboratorio di oncologia sperimentale clinica<br />

Alfredo Francesco Zito<br />

Rosanna Lacalamita<br />

2 E<br />

2 E<br />

I Progetti<br />

81


La Ricerca corrente<br />

N.<br />

Progetto<br />

82<br />

75<br />

76<br />

77<br />

78<br />

79<br />

80<br />

81<br />

82<br />

83<br />

84<br />

85<br />

Linea 3 – Nuovi approcci <strong>clinico</strong> – terapeutici e progetti integrati<br />

nella terapia dei tumori<br />

TITOLO RESPONSABILE N. LINEA N. AREA<br />

A randomised multicenter phase III study of epirubicin<br />

+ Cisplatin + Capecitabine (ECX combination) vs<br />

Capecitabine alone in the adjuvanty tretment of radically<br />

resected adenocarcinoma of the stomach or gastrooesophageal<br />

junction<br />

Taxotere + Fluorouracile (TF) versus Epirubicina + Cisplatino<br />

+ Capacitabina (ECX) nel trattamento del carcinoma<br />

gastrico avanzato e/o metastatico. Studio<br />

multicentrico di fase II<br />

Sorafenib+Cisplatino+Gemcitabina nel trattamento del<br />

carcinoma epatico avanzato: studio di fase I-II<br />

Doxorubicina liposomiale non pegilata (Myocet®) e<br />

ciclofosfamide versus doxorubicina liposomiale non<br />

pegilata e vinorelbina nel trattamento di 1a linea nel<br />

carcinoma mammario metastatizzato her-2 negativo.<br />

Randomized phase II trial of first line cisplatin with<br />

docetaxel or vinorelbine for 6 cycles in patients with<br />

advanced non-small-cell lung cancer<br />

Studio multicentrico di fase II per valutare la attività<br />

e la tollerabilità della combinazione di fotemustina e<br />

cisplatino nel trattamento dei pazienti con carcinoma<br />

polmonare non a piccole cellule (NSCLC) con metastasi<br />

cerebrali<br />

Terapia di seconda linea nel carcinoma ovarico avanzato.<br />

Studio di fase II con la associazione Carboplatino-Caelyx<br />

Chemioterapia intraarteriosa epatica con fotemustine<br />

in pazienti affetti da metastasi epatiche da melanoma<br />

Utilizzo di High Intensity Focused Ultrasound<br />

(HAIFU) nel trattamento terapeuticodei tumori del fegato,<br />

pancreas e dell’utero.<br />

Determinazione dei livelli della Timidino-fosforilasi<br />

(TP) e della Diidropirimidinadeidrogenasi (DPD) e<br />

correlazione con il tasso di risposte obiettive e con la<br />

tossicità nei pazienti con neoplasie gastrointestinali<br />

trattati con Capecitabina<br />

Caratterizzazione dei livelli di Vascular Endothelial<br />

Growth Factor in pazienti affetti da secondarietà epatiche<br />

a primitività intestinale trattati con pan-perfusione<br />

epatica antiblastica<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali<br />

Giuseppe Colucci<br />

Giuseppe Colucci<br />

Giuseppe Colucci<br />

Francesco Giotta<br />

Giuseppe Colucci<br />

Giuseppe Colucci<br />

Giuseppe Colucci<br />

Annamaria Catino<br />

<strong>Giovanni</strong> Izzi<br />

Giuseppe Colucci<br />

Girolamo Ranieri<br />

3 A<br />

3 A<br />

3 A<br />

3 A<br />

3 A<br />

3 A<br />

3 A<br />

3 B<br />

3 B<br />

3 C<br />

3 C


N.<br />

Progetto<br />

86<br />

87<br />

88<br />

89<br />

90<br />

91<br />

92<br />

93<br />

94<br />

95<br />

96<br />

La Ricerca corrente<br />

TITOLO RESPONSABILE N. LINEA N. AREA<br />

Espressione genica di EGFR, stato mutazionale di<br />

KRAS ed espressione delle proteine HIF-1a e NHERF<br />

quali fattori predittivi di risposta al Cetuximab in pazienti<br />

affetti da carcinoma del colon retto metastatico<br />

Valutazione predittiva e prognostica delle caratteristiche<br />

biomolecolari dei pazienti con carcinoma polmonare<br />

non a piccole cellule (NSCLC)<br />

Alcolizzazione percutanea di adenomi tossici tiroidei<br />

non suscettibili di intervento chirurgico<br />

Trattamento in unica sessione (Single step) con chemioembolizzazione<br />

(TACE) e termoablazione mediante<br />

radiofrequenza (RFA) nelle neoplasie epatiche<br />

primitive e secondarie: fattibilità, tollerabilità ed efficacia<br />

Valutazione della cifoplastica con palloncino nelle<br />

fratture vertebrali da compressione in pazienti oncologici<br />

Trattamento con Elettroporator delle lesioni cutanee/sottocutanee<br />

di tumori solidi.<br />

La laserterapia percutanea ecoguidata (Laser Thermal<br />

Ablation – LTA) nel trattamento delle neoplasie<br />

tiroidee.<br />

Valutazione di fattibilità delle laringectomie ricostruttive<br />

in due centri internazionali per la cura dei<br />

tumori laringei (Vitebsk-Bielorussia e Bari-Italia)<br />

Valutazione di fattibilità della proctectomia totale in<br />

due centri internazionali (Vitebsk e Bari)<br />

Effetti sul tono e sulla funzione sfinterica anale della<br />

escissione del mesoretto intero dopo proctectomia totale<br />

per cancro del retto.<br />

Effetti sul tono sfinterico anale della permanenza del<br />

tubo transanale “nocoil” posto a protezione delle<br />

anastomosi colo-rettali dopo proctectomia per cancro<br />

del retto.<br />

Abbate Ines<br />

Giuseppe Colucci<br />

Gaetano Achille<br />

Annamaria Catino<br />

Vito Fazio<br />

Michele Guida<br />

Gaetano Achille<br />

Luciano Grammatica<br />

Severino Montemurro<br />

Severino Montemurro<br />

Severino Montemurro<br />

3 C<br />

3 C<br />

3 D<br />

3 D<br />

3 D<br />

3 D<br />

3 D<br />

3 E<br />

3 E<br />

3 E<br />

3 E<br />

I Progetti<br />

83


La Ricerca corrente<br />

N.<br />

Progetto<br />

84<br />

97<br />

98<br />

99<br />

100<br />

101<br />

102<br />

103<br />

104<br />

105<br />

106<br />

107<br />

Linea 4 – Medicina del dolore, riabilitazione oncologica e qualità della vita<br />

TITOLO RESPONSABILE N. LINEA N. AREA<br />

Progettazione di uno strumento per la valutazione e<br />

il monitoraggio del sintomo dolore per l’inserimento<br />

nelle cartelle cliniche di degenza<br />

“Uno spazio per due” - Ambulatorio di sessuologia<br />

clinica per le pazienti oncologiche<br />

Uso e limiti dell’ecocolordoppler nella formulazione<br />

di un progetto riabilitativo per il linfedema secondario<br />

in donne operate di ca mammario<br />

Servizio sperimentale di psicologia oncologica: esplorazione<br />

di un modello gestionale delle attività psiconcologiche<br />

Valutazione della personalita dei pazienti oncologici<br />

attraverso il reattivo Rorscharch<br />

“Datemi un cavallo” ippoterapia per pazienti oncologici<br />

PET THERAPY: un amico in più. Un amico a quattro<br />

zampe per i pazienti oncologici<br />

Studio sulla qualità della vita e DE (disfunzione erettile)<br />

nei pazienti sottoposti ad intervento chirurgico<br />

per carcinoma del retto nerve sparing<br />

Studio comparativo tra manometria rettale e biofeedback<br />

e disfunzione erettile nei pazienti sottoposti<br />

ad intervento chirurgico per carcinoma del retto<br />

nerve sparing<br />

Interventi di gruppo diversificati per obiettivi: dall’informazione<br />

alla supervisione<br />

Realizzazione di una banca dei gameti femminili in<br />

pazienti con patologia neoplastica<br />

Ferruccio Aloè<br />

Vittorio Mattioli<br />

Francesco Schittulli<br />

Vittorio Mattioli<br />

Vittorio Mattioli<br />

Mattioli Vittorio<br />

Vittorio Mattioli<br />

Severino Montemurro<br />

Severino Montemurro<br />

Vittorio Mattioli<br />

Gaetano Falco<br />

4 A<br />

4 A<br />

4 C<br />

4 C<br />

4 C<br />

4 C<br />

4 C<br />

4 C<br />

4 C<br />

4 D<br />

4 D<br />

108 Sleep disturbances in cancer patients Vittorio Mattioli 4 D<br />

109<br />

Progetto HOC modello organizzativo sperimentale di<br />

assistenza domiciliare per pazienti oncologici in fase<br />

avanzata<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali<br />

Vittorio Mattioli<br />

4 E


N.<br />

Progetto<br />

110<br />

111<br />

112<br />

113<br />

La Ricerca corrente<br />

Linea 5 – Nuovi modelli organizzativi, gestionali e di farmaco-economia<br />

TITOLO RESPONSABILE N. LINEA N. AREA<br />

Rapporto tra fabbisogno riabilitativo per pazienti oncologici<br />

e disponibilità dei servizi dedicati<br />

Analisi dei modelli organizzativi e del centro unico di<br />

prenotazione<br />

Revisione critica della documentazione di cura finalizzata<br />

alla stesura di una architettura informativa<br />

comune medico/infermieristica<br />

Ordinamento, inventariazione e gestione informatizzata<br />

dell’archivio della cartelle cliniche dell’<strong>Istituto</strong><br />

dal 2001 ad oggi<br />

Pietro Milella<br />

Pietro Milella<br />

Pietro Milella<br />

Aldo Nigro<br />

5 A<br />

5 A<br />

5 A<br />

5 A<br />

114 Qualità dell’assistenza e accertamento infermieristico Maria Longo 5 A<br />

115<br />

116<br />

117<br />

118<br />

119<br />

120<br />

121<br />

122<br />

123<br />

124<br />

125<br />

Implementazione di un sistema informatico delle diagnosi<br />

infermieristiche presso i dipartimenti “Donna”<br />

e “Oncologia Medica”<br />

Modelli organizzativi assistenziali: quale applicazione<br />

nella pratica infermieristica?<br />

Nuovo modello organizzativo-gestionale per la consulenza<br />

genetica oncologica<br />

Implementazione del sito web della Direzione Scientifica<br />

dell’istituto. Messa a punto di un sito internet<br />

per facilitare l’aggiornamento e lo scambio di informazione<br />

in campo scientifico<br />

Costituzione del “Disease Management Team” dei tumori<br />

testa collo<br />

Il contributo infermieristico alla sicurezza del paziente<br />

oncologico in ospedale<br />

Customer satisfaction: progetto di rilevazione/monitoraggio<br />

della qualità del servizio offerto<br />

Introduzione di un modello per la governance degli<br />

outcome di cura<br />

Valutazione degli effetti indesiderati correlati all’impianto<br />

di cateteri venosi centrali in ambito oncologico<br />

DRG, indicatori di controllo delle metodologie di budget<br />

nella gestione ospedaliera<br />

Correlazione fra spesa farmaceutica e tipologia di DRG<br />

nel triennio 2006-<strong>2008</strong><br />

Michele Rinaldi<br />

Michele Rinaldi<br />

Maria Longo<br />

Angelo Paradiso<br />

Angelo Paradiso<br />

Massimo Montepara<br />

Sabino Russo<br />

Vincenza Nigro<br />

Effina De Francesco<br />

Pietro Milella<br />

Giangiuseppe Console<br />

Pietro Milella<br />

Pietro Milella<br />

5 A<br />

5 A<br />

5 A<br />

5 A<br />

5 A<br />

5 A<br />

5 B<br />

5 B<br />

5 C<br />

5 C<br />

5 C<br />

I Progetti<br />

85


La Ricerca corrente<br />

N.<br />

Progetto<br />

86<br />

126<br />

127<br />

128<br />

TITOLO RESPONSABILE N. LINEA N. AREA<br />

Razionalizzazione della spesa farmaceutica inerente<br />

i chemioterapici antiblastici: risparmio economico<br />

conseguente alla valutazione della loro effettiva stabilità<br />

chimico-fisica<br />

Realizzazione di un sistema di refertazione informatico<br />

modulare per la diagnosi istopatologica dei principali<br />

tumori secondo le linee guida internazionali.<br />

Creazione ed implementazione di un percorso assistenziale<br />

ospedaliero diagnostico-terapeutico nella<br />

patologia nodulare tiroidea<br />

Patrizia Nardulli<br />

Alfredo Francesco Zito<br />

Luciano Grammatica<br />

5 C<br />

5 D<br />

5 D<br />

129 Progetto di comunicazione interna ed esterna Angelo Paradiso 5 E<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali


LINEA 1<br />

Epidemiologia, fattori di rischio genetico molecolari,<br />

abitudini di vita e prevenzione tumorale<br />

Coordinatore: Angelo Paradiso


La Linea di Ricerca 1, comprendente 31 progetti<br />

divisi in 6 Aree di Attività, ha avuto nel <strong>2007</strong> interessanti<br />

sviluppi soprattutto legati al chiaro e maggiore<br />

impegno che l’<strong>Istituto</strong> ha voluto consapevolmente<br />

svolgere nel settore della “Prevenzione”,<br />

impegno che viene unanimemente ritenuto cruciale<br />

per il contenimento nei prossimi anni della portata del<br />

problema cancro.<br />

La Linea di Ricerca in questione riveste valore<br />

cruciale per l’<strong>Istituto</strong> di Bari per una ulteriore serie di<br />

motivazioni scientifiche e strategiche. In primo luogo,<br />

deve notarsi che attraverso interventi in più Aree<br />

Sperimentali, la Linea mira con grande energia ed<br />

omogeneità di intenti a sviluppare una politica di prevenzione<br />

per la patologia neoplastica.<br />

In particolare, questa politica viene perseguita<br />

dall’<strong>Istituto</strong> Oncologico ponendo attenzione:<br />

- allo sviluppo e sfruttamento dei database informativi<br />

presenti in <strong>Istituto</strong> per ricavare informazioni<br />

di carattere gestionali-clinici importanti per<br />

una migliore conoscenza quali-quantitativa della<br />

patologia cancerosa trattata nell’<strong>Istituto</strong> ed in regione<br />

Puglia;<br />

- al ruolo cancerogenetico svolto da agenti chimici<br />

ambientali e profess ionali nello sviluppo della patologia<br />

cancerosa;<br />

- allo studio della suscettibilità eredo-familiarità di<br />

contrarre una neoplasia anche in riferimento a<br />

stimmate genetiche peculiari della popolazione pugliese;<br />

- alle interazioni tra abitudini di vita, voluttuarie e<br />

non, ed al rischio di contrarre una neoplasia anche<br />

considerando la possibilità di interventi sociali miranti<br />

a correggere eventuali atteggiamenti predisponenti.<br />

Ulteriore elemento importante, è costituito dal<br />

fatto che la Linea 1 comprende buona parte delle attività<br />

laboratoristico - sperimentali dell’<strong>Istituto</strong> garantendo<br />

così interazione ed utilizzo comune di una<br />

serie di facilities (Biobanca Tumorale, Piattaforma<br />

Studi Genetici, Piattaforma Studi Funzionali, etc) da<br />

parte di tutta una serie di gruppi di lavoro che nel<br />

corso del <strong>2007</strong> si sono dotati di ulteriori nuove tecnologie<br />

(sequenziatori, presequenziatori) ma soprattutto<br />

sviluppato una serie di importanti collaborazioni<br />

Resoconto attività <strong>2007</strong><br />

nazionali ed internazionali. Di nota quella con il<br />

NIH di Bethesda per la brevettazione di un chip<br />

dalla logica innovativa per lo studio del ruolo fisiopatologico<br />

dei polimorfismi in alcuni geni chiave nel<br />

processo di cancerogenesi mammaria; con companies<br />

europee per la validazione di chips per profili di<br />

metilazione, etc.<br />

La Linea in questione non manca di essere fonte<br />

importante di produzione di risultati scientifici (pubblicazioni,<br />

altro) che nel <strong>2007</strong> hanno rappresentato<br />

circa 1/3 dell’intero <strong>Istituto</strong>.<br />

Area di Attività 1: Attivazione di Registri<br />

di Patologia<br />

Detta Area di Attività aveva il precipuo compito di<br />

implementare attività sperimentali miranti a meglio<br />

conoscere specifici aspetti relativi a numerosità e caratteristiche<br />

<strong>clinico</strong>-patologiche della patologia neoplastica<br />

incidente sul territorio di riferimento e/o trattata<br />

nel nostro <strong>Istituto</strong>; attivava, inoltre, studi specifici<br />

nel settore dell’organizzazione di collezioni di tessuti<br />

biologici con le caratteristiche di Biobanche prospettiche<br />

e consecutive direttamente collegate ai Registri<br />

di Patologia.<br />

Due dei progetti proposti riguardano specificamente<br />

il problema dei Registri di Patologia.<br />

Il Progetto “Costituzione di Registri di Patologia con<br />

le Sdo come fonti informative” (P. Milella) intendeva<br />

partire dai Data-base di Patologia gestiti da singoli<br />

ricercatori (vedi pubblicazioni dei precedenti<br />

anni) per elaborare Registri di Patologia gestiti dalla<br />

UO di Statistica Sanitaria che periodicamente permettano<br />

di valutare ed intervenire su patologie e<br />

piani di trattamento per i singoli tumori. I protocolli<br />

attualmente attivati hanno permesso di verificare<br />

non solo la numerosità e tipologia di patologie trattate<br />

ma anche associarle a specifiche prestazioni sanitarie<br />

fornite. Lo sviluppo più importante previsto<br />

per questo progetto è costituito dalla verifica della utilizzabilità<br />

del database gestionale della Direzione Sanitaria<br />

per valutare la aderenza a specifiche linee<br />

guida diagnostico-terapeutiche, le deviazioni, le complicanze,<br />

etc.<br />

Il Progetto “Analisi dell’associazione di patologia<br />

oncologica in soggetti affetti da patologie rare”<br />

I Progetti<br />

Linea 1<br />

89


Linea 1<br />

(A. Paradiso) sullo studio dell’associazione di patologia<br />

oncologica e malattie rare è entrato nella fase<br />

determinante. Lo studio si basa sul dato noto che<br />

detti soggetti sono maggiormente esposti alla insorgenza<br />

di neoplasie ma non esistono in letteratura<br />

studi che riferiscano detta informazione a casistiche<br />

consecutive in uno specifico territorio. Le attività<br />

svolte hanno riguardato due distinti aspetti: il completamento<br />

dell’analisi del database dell’<strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong><br />

di Bari per verificare la associazione quali-quantitativa<br />

malattia rara-tumore; elaborazione documenti<br />

di sintesi per l’Amministrazione Regionale stressanti<br />

la necessità di modificare i criteri di classificazione<br />

della malattia rara proponendo di includere in questa<br />

dizione anche sottogruppi di specifici tumori con precise<br />

caratteristiche genetico-molecolari che ne sottolineano<br />

la peculiarità tassonomica. Il progetto si concluderà<br />

nel <strong>2008</strong> con l’analisi prevista del database<br />

regionale dei soggetti affetti da malattia rara ricco di<br />

circa 10.000 soggetti che sarà linkato con le altre<br />

banche dati regionali (SDO, ricoveri, prestazioni specialistiche,<br />

etc). Tutta la ricerca sarà riferita al periodo<br />

di osservazione 2002-2005 e produrrà originali informazioni<br />

circa la suscettibilità dei soggetti con malattia<br />

rara a sviluppare,neoplasie.<br />

I due rimanenti Progetti hanno riguardato invece<br />

attività di Biobanking da organizzare secondo i criteri<br />

di Biobanche prospettiche/consecutive direttamente<br />

collegate ai Registri di Patologia dell’<strong>Istituto</strong>.<br />

In specifico, il progetto “Creazione di una Banca<br />

Tessuti Interdipartimentale” (A. Paradiso) sulla implementazione<br />

della Banca Istituzionale ha avuto<br />

l’ulteriore sviluppo auspicato raggiungendo tutti i risultati<br />

auspicati:<br />

1. miglioramento delle performance complessive<br />

delle attività della BBI grazie ad aggiustamenti<br />

applicati alle procedure operative e alla comunicazione<br />

con Sala Operatoria e Anatomia Patologica.<br />

2. attraverso l’utilizzo quotidiano del software gestionale<br />

della BBI, è stato possibile definire i limiti<br />

dello stesso e si è proceduto con interventi correttivi<br />

che ne hanno migliorato l’utilizzo.<br />

3. il regolamento della BBI, dopo essere stato sottoposto,<br />

con esito favorevole, all’approvazione<br />

del CTS, è in attesa di essere visionato dal Comitato<br />

Etico di <strong>Istituto</strong>.<br />

4. sono stati acquisiti altri 4 trasmettitori per il si-<br />

90<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali<br />

stema di monitoraggio LABGUARD delle temperature<br />

dei congelatori della BBI, che verranno<br />

installati nei primi mesi del <strong>2008</strong>.<br />

5. è stato condotto uno studio preliminare sull’interfacciabilità<br />

informatica della BBI con altre<br />

UU.OO. Esso ha evidenziato problematiche riguardanti<br />

incompatibilità del formato dei dati dei<br />

sistemi in relazione alle necessità della BBI. Il<br />

problema è stato quindi rinviato in attesa di pianificare<br />

un programma ex novo.<br />

6. sono stati attivati due contratti di collaborazione,<br />

uno per un biologo ed uno per consulente informatico<br />

ed è stata avviata e perfezionata la procedura<br />

per l’acquisizione, da parte della Angelantoni<br />

SpA, di un sistema congelatore<br />

automatizzato “SmartFreezer” con software di<br />

gestione “Eglue” e di un congelatore tradizionale<br />

-80°C che verranno consegnati nei primi mesi del<br />

<strong>2008</strong>.<br />

7. è stato pubblicato in rete il sito del network NI-<br />

CaB. Lo stesso è stato successivamente chiuso<br />

dato il carattere sperimentale e provvisorio del<br />

progetto in cui veniva considerata la fattibilità<br />

della realizzazione.<br />

8. le procedure statistiche del database sono state<br />

sperimentate attraverso la collaborazione tra i<br />

referenti informatici delle UU.OO. afferenti al<br />

progetto.<br />

9. è stato redatto un documento conclusivo del progetto<br />

contenente le procedure raccomandate per<br />

un network virtuale di biobanche oncologiche.<br />

10. si è svolta un’audio conferenza sullo stato di<br />

avanzamento del progetto nella quale si è discusso<br />

anche dell’opportunità di trasferirne i risultati<br />

al successivo progetto ACC “Rete Italiana<br />

BioBanche Oncologiche” partito alla fine del<br />

<strong>2007</strong>.<br />

11. partecipazione alla 1 Riunione Operativa del progetto<br />

RIBBO “Rete Italiana delle Biobanche per<br />

l’Oncologia” tenutasi a Roma presso l’ISS in data<br />

8/10/<strong>2007</strong>.<br />

Anche il Progetto “Banca Tessuti Tumorali: allestimento<br />

e creazione di un network” (A. Paradiso)<br />

sullo sviluppo di un Network nazionale delle Biobanche<br />

di Tessuti Tumorali ha avuto nel <strong>2007</strong> una<br />

svolta ggiungendo gli obiettivi prefissati:<br />

1. è stato pubblicato in rete il sito del network. Lo


stesso è stato successivamente chiuso dato il carattere<br />

sperimentale e provvisorio del progetto in<br />

cui veniva considerata la fattibilità della realizzazione.<br />

2. le procedure statistiche del database sono state<br />

sperimentate attraverso la collaborazione tra i referenti<br />

informatici delle UU.OO. afferenti al progetto.<br />

3. è stato redatto un documento conclusivo del progetto<br />

contenente le procedure raccomandate per<br />

un network virtuale di biobanche oncologiche.<br />

4. si è svolta un’audio conferenza sullo stato di<br />

avanzamento del progetto nella quale si è discusso<br />

anche dell’opportunità di trasferirne i risultati<br />

al successivo progetto ACC “Rete Italiana<br />

BioBanche Oncologiche” partito alla fine del<br />

<strong>2007</strong>.<br />

5. è stata perfezionato l’iter amministrativo per l’ acquisizione<br />

e sperimentazione, da parte della ditta<br />

Angelantoni Scientifica, collaborante esterna al<br />

progetto, di un sistema di gestione dei congelatori<br />

(E-glue) e di un sistema di stoccaggio automatizzato<br />

(Smart Freezer).<br />

L’evoluzione più importante, tuttavia che questi<br />

due progetti sulle Biobanca avranno nel <strong>2008</strong> è costituito<br />

dal loro confluire in una unica attività che<br />

prendendo atto anche della responsabilità nazionale<br />

di coordinamento dell’<strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong> di Bari.<br />

Area di Attività 2: Agenti xenobiotici e rischio di<br />

cancro con individuazione di marcatori di esposizione<br />

e danno al DNA<br />

Vari progetti presentati presentano attività inerenti<br />

l’Area in questione compresi anche alcuni studi clinici<br />

che valutano l’effetto cancerogeno da esposizione<br />

a farmaci antineoplastici. In questa Area, tuttavia<br />

era stato compreso solo il progetto “Alterazioni<br />

di DNA nell’esalato respiratorio per la prevenzione<br />

del NSCLC: studio di validazione” (A. Paradiso)<br />

che riguardava la possibilità di ottenere informazioni<br />

bio-molecolari dal condensato respiratorio di soggetti<br />

diversamente fumatori. Il progetto in questione<br />

si ricollega ai precedenti risultati che hanno dimostrato<br />

come il DNA estraibile dal condensato respiratorio<br />

sia idoneo quali-quantitativamente per lo studio<br />

di alterazioni molecolari ed in specifico per l’analisi<br />

delle instabilità microsatellitare indotte da esposizione<br />

del soggetto a fumo di sigaretta. Sono stati nel<br />

I Progetti<br />

Linea 1<br />

<strong>2007</strong> arruolati 65 pazienti affetti da non-small cell<br />

lung cancer (NSCLC) e 23 controlli. Per tutti i soggetti<br />

è stato estratto DNA da EBC, sangue e tessuto patologico<br />

ove disponibile (n=35). Il tessuto patologico di<br />

23 casi è stato analizzato per mutazioni di EGFR.<br />

Solo un caso presentava una delezione nell’esone 19<br />

(745_750del), mentre diversi polimorfismi intronici<br />

erano presenti: rs17337100 IVS17-104 C>A (3 patienti),<br />

rs2017000 IVS19+96A>G (6 patienti),<br />

rs10241451 IVS19-60T>C (7 patienti). Le alterazioni<br />

presenti nel tessuto sono state ricercate nell’EBC<br />

degli stessi pazienti (n=10). L’EBC non presentava né<br />

la mutazione né i polimorfismi previsti. Questi dati<br />

hanno portato alla conclusione che l’EBC non può essere<br />

utilizzato per lo studio di mutazioni somatiche<br />

per l’assenza di DNA derivante da cellule broncoalveolari<br />

in tale veicolo. I risultati del progetto sono<br />

stati di recente pubblicati (Carpagnano et al. Am J Respir<br />

Crit Care Med 177: 337-41, <strong>2008</strong>)<br />

Gli altri studi originariamente compresi in quest’area<br />

e riguardanti il ben noto agente cancerogeneo<br />

HPV per la cancerogenesi della cervice uterina sono<br />

stati annessi più propriamente alle attività della Area<br />

4 della Linea.<br />

Area di Attività 3: Identificazione di soggetti a rischio<br />

per caratteristiche geneticomolecolari con<br />

utilizzo di tests genetic, counselling<br />

Detta Area di Attività comprende alcuni progetti<br />

in un settore di ormai consolidato interesse per l’<strong>Istituto</strong><br />

di Bari quale quello del Counselling per Patologia<br />

Tumorale Eredo-Familiare. Forti di grandi casistiche<br />

di prime diagnosi di ca. mammario annuali e<br />

di una attività di counselling che data ormai da alcuni<br />

anni, i ricercatori hanno programmato attività sia di<br />

stretta natura laboratoristica che di tipo organizzativo-gestionale<br />

sul territorio.<br />

I Progetti inseriti in quest’area di attività si propongono<br />

di continuare gli studi di caratterizzazione<br />

delle alterazioni dei geni BRCA1 e 2 per mutazioni e<br />

polimorfismi nella popolazione pugliese di pazienti<br />

con ca. mammario utilizzando sia indagini geneticomolecolari<br />

che epigenetiche (“Caratterizzazione molecolare<br />

di pazienti pugliesi con carcinoma mammario<br />

eredo-familiare”, B. Pilato). È stata anche<br />

validato, in collaborazione con l’NIH di Bethesda, un<br />

nuovo approccio per l’analisi di BRCA1 basato su microchips<br />

customizzati di gestione più vantaggiosa sia<br />

91


Linea 1<br />

dal punto economico che di Time-consuming nel<br />

progetto “Alterazioni di BRCA1/2 nel carcinoma<br />

mammario familiare: validazione di una nuova<br />

strategia per lo studio di SNP in BRCA” (S. Tommasi).<br />

Durante quest’anno sono stati arruolati e studiati<br />

circa 100 pazienti con carcinoma mammario familiare<br />

ad alto rischio. In particolare, è stata focalizzata<br />

l’attenzione su 100 pazienti interamente studiati per<br />

entrambi i geni BRCA1 e BRCA2 in cui non solo le<br />

mutazioni patologiche, ma soprattutto i polimorfismi<br />

e le varianti introniche sono state analizzate tramite<br />

analisi molecolari ed in silico. Il 20% dei pazienti è risultato<br />

mutato per il gene BRCA1 e il 7-8% dei pazienti<br />

per BRCA2. Sono state individuate diverse<br />

mutazioni, tra cui la più rappresentativa per BRCA1<br />

è la 5382insC, a probabile effetto founder. Sono state<br />

trovate anche le mutazioni 4647delA, 172delC,<br />

R1495M per BRCA1 e 2024delC, 6024delTA,<br />

6714delACAA, Lys3326Stop, 6696delTC per<br />

BRCA2. Tutti i pazienti sottoposti a screening genetico,<br />

presentavano un rischio mutazionale elevato<br />

calcolato grazie all’ausilio di specifici software (Myriad<br />

II, etc). Nella casistica in studio, si è trovata la<br />

presenza di diversi polimorfismi. Nello specifico, nel<br />

gene BRCA1 abbiamo riscontrato: E1038G nel 52%<br />

dei casi, P871L per il 36% dei casi e S1613G per il<br />

34% dei casi. Sono state individuate anche alcune<br />

varianti introniche, in particolare IVS23+2 T>C in<br />

BRCA1, IVS21-66 T>C e IVS14-1087 C>T in BRCA2.<br />

Da un’analisi computazionale è stato visto che sia<br />

IVS23+2 T>C che IVS14+57 C>T potrebbero rappresentare<br />

siti di splicing alternativo. Analisi statistiche<br />

hanno messo in evidenza una associazione tra la<br />

mutazione 5382insC di BRCA1 e le varianti di<br />

BRCA2 203 G>A 5’UTR e IVS21-66T>C (p


p15, 5q22-q23, 6q35.2, 7p14-p15, 8q11-q22,<br />

9q33.3, 10q11.21, 11p11.2, 12q21.3, 13q21-q22,<br />

16p11.2, 17q21.3; le sequenze delete corrispondono<br />

ai cromosomi 1p31.1, 1p34, 1p36, 2q24.1,<br />

3p21.31, 3q13-q25, 4p14, 4p15, 4q35.2, 5q11.2q13,<br />

6p21, 6q12-q16, 6q23, 7q11, 9q34.11,<br />

11p11, 12q24.1, 13q14, 15q22.31, 16p12-p13,<br />

16q22.1-23.1, 17p12-13, 18q21.1 e 19p13.<br />

Mentre amplificazione delle regioni 1q23.3q24.2,<br />

1q25-q31, 8q22.2-q22.3, 11p11.2, 17q21.3<br />

e le delezioni delle regioni 6q12-q16, 6q2, 11p11,<br />

12q24.1, 13q14, 15q22.31, 16q22.1-23.1 e 17p12-<br />

13 sono state riportate già in precedenti lavori come<br />

comuni ai carcinomi della mammella maschile e femminile<br />

(Rudlowski et al., 2006, Ojopi et al., 2002, Tirkknonenn<br />

et al., 1999), le altre regioni trovate alterate<br />

nella nostra casistica sembrano specifiche dei<br />

carcinomi mammari maschili. È stata condotta<br />

un’analisi con il programma Gene Ontology<br />

(www.geneontology.org) per raggruppare i geni individuati<br />

all’interno delle regioni specifiche del carcinoma<br />

mammario maschile su indicate in conformità<br />

a specifici pathway, ed è in corso la correlazione dei<br />

profili ottenuti con i dati <strong>clinico</strong>-patologici. I geni alterati<br />

fanno parte dei pathway riguardanti la regolazione<br />

della trascrizione, del metabolismo dei lipidi, del<br />

trasporto nucleo-citoplasma.<br />

Nel Progetto “Individuazione di profili di rischio<br />

associati a fattori eredofamiliari nei pazienti con<br />

carcinoma mammario” (M. Bruno) tutte le informazioni<br />

bio-molecolari tumorali acquisite nei suddescritti<br />

progetti ed ulteriori informazioni sulla vita riproduttiva<br />

e sulle abitudini di vita dei pazienti<br />

vengono verificati in termini di valore prognostico<br />

delle stesse sia in termine di insorgenza di recidive sia<br />

in termini di sopravvivenza globale. La casistica oggetto<br />

dello studio è stata ampliata ulteriormente con<br />

l’inserimento dei dati relativi a 122 nuovi casi di carcinoma<br />

mammario e per un totale di oltre 800 casi<br />

Questi nuovi casi sono stati selezionati per la presenza<br />

di una storia familiare significativa di carcinoma<br />

mammario e/o ovarico. Soltanto per alcuni di<br />

questi pazienti è stato tuttavia possibile raccogliere,<br />

come era nelle nostre previsioni, informazioni circa la<br />

presenza di ipotetici fattori di rischio poco studiati in<br />

precedenti studi. L’analisi statistica dell’associazione<br />

tra storia familiare e altri fattori di rischio associati<br />

non ha prodotto risultati sostanzialmente differenti ri-<br />

I Progetti<br />

Linea 1<br />

spetto ai risultati ottenuti analizzando la casistica<br />

più numerosa raccolta nel 2006. È in via di completamento<br />

invece la valutazione di circa 300 pazienti<br />

affetti da carcinoma mammario, facenti parte di una<br />

casistica consecutiva non selezionata, in relazione all’indice<br />

di massa corporea (BMI). Infine sono stati<br />

valutati i principali fattori di rischio che si associano<br />

alla comparsa della neoplasia mammaria nei pazienti<br />

con mutazione genetica accertata nei geni BRCA1 o<br />

BRCA2.<br />

Area di Attività 4: Abitudini, stili di vita e rischio<br />

di cancro<br />

I progetti compresi in questa Area si collegano in<br />

maniera continua con quelli compresi nella Area precedentemente<br />

descritta intermini di rischio di sviluppare<br />

una patologia tumorale questa volta legato a<br />

stili di vita ed abitudini voluttuarie.<br />

Due dei progetti compresi in questa Area (Progetto<br />

“Indagine dei fattori di rischio del cancro laringeo<br />

nella Provincia di Vitebsk (Bielorussia) e nella Provincia<br />

di Bari” e progetto “Indagine di fattori di rischio<br />

nel cancro gastrico in un paese della Provincia<br />

di Vitebsk (Bielorussia) e della Provincia di<br />

Bari” che prendevano spunto da una collaborazione<br />

in atto tra un Ricercatore del nostro <strong>Istituto</strong> e sanitari<br />

della Provincia di Vitebsk (Bielorussia) per studiare e<br />

confrontare la presenza di fattori di rischio di insorgenza<br />

del carcinoma laringeo (abitudini voluttuarie,<br />

fattori climatici, condizioni socio-culturali) nella popolazione<br />

pugliese e bileorussa non sono stati condotti<br />

per il trasferimento definitivo del Ricercatore responsabile<br />

dell’<strong>Istituto</strong> in altra sede. Sono in corso<br />

contatti per verificare in maniera definitiva la fattibilità<br />

dello studio.<br />

Tre dei progetti compresi in questa Area riguardano<br />

lo studio di condizioni predisponenti la insorgenza<br />

di patologia neoplastica dell’apparato genitale<br />

femminile. Il Progetto “Prevalenza di lichen vulvare<br />

e la importanza della diagnosi clinica e istologica<br />

precoce” (resp. G. Falco) concentra l’attenzione su<br />

una dermatosi linfocito-mediata, il Lichen Sclerosus<br />

vulvare, la cui complicazione più frequente è rappresentata<br />

dall’insorgenza del carcinoma. Il progetto<br />

si propone di studiare la prevalenza, i fattori di rischio<br />

ed eventuali possibili interventi preventivi per detta<br />

patologia. Nel corso del <strong>2007</strong>, sono sati arruolati<br />

complessivamente 12 pazienti lasciando prevedere la<br />

93


Linea 1<br />

chiusura dello studio in circa 18 mesi.<br />

Il progetto “Obesità e tumori: indicatori biomolecolari<br />

di rischio” (Resp. M. Quaranta) si propone<br />

di studiare fattori proteici legati all’obesità come marcatori<br />

di rischio in pazienti affetti da carcinoma mammario,<br />

prostatico, dell’apparato genitale femminile e<br />

colorettale. Nel <strong>2007</strong>, è iniziato l’arruolamento dei<br />

pazienti e la messa a punto delle tecniche di analisi<br />

dei marcatori di interesse quali Adiponectina ed<br />

MCP1.<br />

Infine, 2 Progetti “Il ruolo della infezione occulta<br />

da HBV nello sviluppo del carcinoma epatico: valutazione<br />

della interazione con il virus hcv e con la<br />

dieta” e “L’infezione da hpv nelle pazienti con storia<br />

di tumore” avevano lo specifico obiettivo di verificare<br />

l’interazione HBV-HCV-Dieta nell’insorgenza<br />

del carcinoma epatico e la prevalenza di infezione di<br />

HPV in pazienti con tumore. Gli arruolamenti sono in<br />

corso e si esauriranno nei tempi dovuti.<br />

Area di Attività 5: Basi genetico-molecolari per lo<br />

sviluppo e progressione della malattia neoplastica<br />

Per le caratteristiche generali delle attività sperimentali<br />

dell’<strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong> di Bari fortemente connotate<br />

in termini applicati, sono stati compresi in questa<br />

Area solo i progetti “hypothesis generating” e che<br />

riguardano la identificazione di nuove alterazioni genetiche,<br />

di regolazione della funzionalità genica o di<br />

specifica interpretazione di processi cruciali per la<br />

cellula tumorale come la omeostasi e la degradazione.invasione<br />

dello spazio extracellulare mentre<br />

trovano spazio nella linea 2 altre attività di prevalente<br />

interesse applicativo.<br />

Il Progetto “Caratterizzazione della regione 3p in<br />

pazienti con carcinoma squamoso del distretto testa-collo”<br />

è uno studio articolato che si prefigge numerosi<br />

obiettivi quali la validazione dell’utilizzo della<br />

saliva come materiale biologico “easy to obtain” per<br />

lo studio di alterazioni gnomiche; la valutazione di<br />

caratteristiche genomiche germinali e somatiche in<br />

soggetti con neoplasia della testa-collo. In specifico,<br />

lo studio analizza eventuali mutazioni somatiche di<br />

p16 e di alterazioni microsatellitari e LOH nella regione<br />

3p, in un gruppo di pazienti affetti da tumori<br />

al cavo orale e alla laringe. Prendendo spunto dai dati<br />

già ottenuti dal gruppo di ricerca barese sull’analisi<br />

dei microsatelliti nel condensato respiratorio, questo<br />

94<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali<br />

nuovo progetto verifica se DNA estratto da saliva<br />

possa essere utilizzata come campione biologico per<br />

una diagnosi precoce e per un programma di screening<br />

su popolazione a rischio per abitudini voluttuarie<br />

o ambientali. Da Febbraio <strong>2007</strong>, 14 pazienti con<br />

tumore testa-collo e 13 soggetti sani (controlli) sono<br />

stati arruolati presso il reparto di Otorino-Laringoiatria<br />

del nostro <strong>Istituto</strong>. Di ogni individuo sono stati<br />

raccolti un campione di saliva, e compatibilmente con<br />

le condizioni del paziente, un campione di sangue.<br />

Previa firma del consenso informato, dal sangue intero<br />

(2ml) e dalla saliva raccolta mediante lo specifico<br />

sistema Oragene, è estratto il DNA che è stato<br />

sottoposto a PCR con gli opportuni primers in modo<br />

da amplificare tutti gli esoni del gene p16 che sono<br />

stati sequenziati automaticamente (ABI Prism 377).<br />

5 soggetti controllo, di cui il campione di saliva non<br />

era stato raccolto mediante lo specifico sistema Oragene,<br />

sono stati esclusi dallo studio data l’impossibilità<br />

di ottenere una buona qualità di DNA. Al momento<br />

è stata individuata una sola mutazione del<br />

gene p16, A148T, nel DNA estratto da saliva di un<br />

paziente affetto da tumore orofaringeo. Le ulteriori<br />

analisi previste sono in corso.<br />

Un secondo Progetto “Fattori genetici ed epigenetici<br />

nell’epatocarcinoma HCV-relato” si prefigge di<br />

verificare nel modello umano del cancro del fegato le<br />

modalità di cancerogenesi-HCV relate. In particolare,<br />

è stato dimostrato che la proteina virale interagisce<br />

direttamente con il DNA della cellula ospite regolando<br />

geni chiave come erbB2, TGFb, c-myc, Rb, p53, ecc.<br />

Basandosi sulla ipotesi che HCV agisca contemporaneamente<br />

a differenti livelli nei principali pathways<br />

metabolici sia modulando geni a livello trascrizionale<br />

sia inducendo variazioni epigenetiche. Il progetto<br />

valuterà in soggetti con HCC HCV-relato e non,<br />

l’espressione di erbB2 e TGF-b, che sembrano essere<br />

regolati dalla presenza di HCV; le alterazioni epigenetiche<br />

(metilazione) che regolano l’espressione dei<br />

2 geni. Sono entrati nello studio 105 pazienti affetti<br />

da HCC già analizzati. I risultati preliminari delle<br />

analisi molecolari condotte su questi pazienti hanno<br />

evidenziato assenza di mutazione di kras nel codone<br />

12 e solo il 2% degli HCC con mutazione G13C.<br />

D’altra parte il polimorfismo L10P del TGF-beta sembra<br />

essere legato alla patogenesi epatica essendo<br />

presente nel 25% delle lesioni primitive e metastatiche.<br />

Inoltre, nella nostra serie il 24% dei pazienti con


alterazione di TGF erano positivi per HCV, il 22% per<br />

HBV e il l28% presentava cirrosi. Tutti questi pazienti<br />

tranne 2 presentavano recettore TGFbRII attivo per<br />

assenza di metilazione. Nella presente serie, tuttavia,<br />

il 67% e il 17% dei casi presentava metilazione in<br />

p16 e CDH1. L’inattivazione del promotore di p16<br />

sembra associata alla presenza virale. Inoltre, la presenza<br />

di una maggiore inattivazione di p16 nel tumour<br />

primitive rispetto alla metastasi suggerisce che<br />

questo gene sia coinvolto nella fasi iniziali della carcinogenesi<br />

epatica. Il promotore di RASSF1A è risultato<br />

metilato nel 93% dei casi il 58% dei quali presentava<br />

infezione da HCV, il promotore di APC è<br />

risultato metilato nel 62% dei pazienti, maggiormente<br />

nei tumori primari che nelle metastasi. Dall’analisi<br />

di tutti i risultati si evince che APC, p16 e<br />

RASSF1A possono essere considerati markers di malattia<br />

cronica epatica ad alto rischio di progressione,<br />

mentre CDH1 può essere considerato marker di progressione<br />

nel tumore epatico. Sono in corso di pubblicazione<br />

i risultati.<br />

Il Progetto “Effetto delle alterazioni di BRCA1<br />

nella regolazione dell’angiogenesi” intende chiarire<br />

il ruolo delle mutazioni di BRCA1 nell’angiogenesi.<br />

L’obiettivo del progetto è l’acquisizione nuove conoscenze<br />

di tipo biologico attraverso lo studio delle relazioni<br />

tra le alterazioni di BRCA1 e l’angiogenesi. I<br />

tessuti di tali pazienti sono utilizzati per la caratterizzazione<br />

angiogenetica, per cui è studiata l’espressione<br />

di VEGF e di VEGFR, l’indice MVD e l’espressione<br />

di ER allo scopo di capire quali alterazioni di<br />

BRCA1 possano influenzare la via angiogenetica.<br />

Sono entrati nello studio 94 pazienti tutti analizzati<br />

per alterazioni di BRCA1, 7 dei quali presentavano<br />

una mutazione nel gene. Nessuno di questi presentava<br />

espressione del gene, mentre dei casi non mutati,<br />

solo il 44% presentava la proteina espressa. I pazienti<br />

con mutazione di BRCA1 mostravano anche<br />

assenza della proteina ERalfa, mentre non sembra<br />

esserci relazione tra l’espressione delle 2 proteine.<br />

Il Progetto “Popolazione linfocitaria ed espressione<br />

delle Gelatinasi MMP-2 e MMP-9 nel linfonodo<br />

sentinella del carcinoma mammario” affronta<br />

il problema delle capacità invasive della cellula tumorale<br />

nel linfonodo sentinella. Il LS, quindi, gioca<br />

un ruolo chiave nell’interpretazione diagnostica della<br />

capacità invasiva del carcinoma mammario. Numerosi<br />

studi hanno dimostrato il ruolo chiave esercitato<br />

I Progetti<br />

Linea 1<br />

da una famiglia di enzimi zinco-dipendente, nota<br />

come Metalloproteasi nei processi di invasione e metastatizzazione<br />

del tumore. A controbilanciare questa<br />

attività proteolitica vi è una famiglia di inbitori tessutali<br />

delle metalloproteasi i TIMPs. Il bilancio proteolitico<br />

tra MMPs e TIMPs determina l’attività proteolitica<br />

fortemente correlata da un punto di vista<br />

patogenetico con la diffusione metastatica delle cellule<br />

tumorali (Giannelli et al. Int.J. Cancer; 2004).<br />

Scopo della ricerca è quello di analizzare l’espressione<br />

delle MMPs e dei TIMPs in campioni di linfonodi<br />

coinvolti e non dall’invasione metastatica; inoltre, di<br />

valutare se l’assetto della popolazione linfocitaria risulta<br />

alterata in corso di carcinoma mammario. Le<br />

metodologie che verranno utilizzate per lo studio<br />

dell’espressione tissutale delle MMPs e TIMPs in tale<br />

progetto saranno la zimografia su gelatina, la zimografia<br />

in situ, la RT-PCR, tecniche in immunoistochimica<br />

e in immunoenzimatica (ELISA). Nell’ambito<br />

di tale progetto sono state arruolate ulteriori 40 pazienti<br />

sottoposte ad intervento di quadrantectomia o<br />

mastectomia presso la Surgery unit del dipartimento<br />

donna di questo <strong>Istituto</strong>. A tutte le pazienti è stato<br />

prelevato in sede di intervento un campione di tessuto<br />

tumorale, peritumorale e linfonodo sentinella<br />

che sono stati immediatamente congelati a – 80°C. Si<br />

è creato un data base inserendo i dati anagrafici, clinici<br />

e istopatologici di tutte le pazienti considerando<br />

inoltre lo stato dei recettori ormonali ER e PgR e<br />

l’espressione dell’HER-2/neu che sono stati determinati<br />

mediante immunoistochimioca su tessuto incluso<br />

in paraffina. Sugli stessi campioni si provvederà<br />

a testare l’espressione delle 2 Gelatinasi (MMP-2 e<br />

MMP-9) sia con metodica PCR sia in immunoistochimica<br />

utilizzando Anticorpi monoclinali.<br />

Area di Attività 6: Sviluppo e validazione di interventi<br />

sociali e clinici per la prevenzione della<br />

malattia neoplastica<br />

Otto progetti si inseriscono in questa Area di<br />

grande rilievo per le attività scientifiche dell’<strong>Istituto</strong>.<br />

Infatti, l’<strong>Istituto</strong> trae profitto dallo stretto collegamento<br />

che ha saputo sviluppare con Associazioni di<br />

Volontariato presenti sul territorio, come la LILT, e con<br />

organismi regionali istituzionali per programmare<br />

vari interventi educazionali su coorti di soggetti a rischio<br />

e, più in generale, sulla popolazione miranti a<br />

sensibilizzarli sulla rilevanza della osservanza di<br />

95


Linea 1<br />

buone condotte igieniche, di self-control e delle pratiche<br />

di screening. Detti studi coinvolgeranno alcune<br />

decine di migliaia di soggetti a livello regionale e prevedono<br />

l’analisi dei risultati ottenuti in termini di adesione<br />

a programmi di screening anche alla luce di variabili<br />

di interesse socio-culturale (scolarità, età,<br />

impegno professionale, caratteristiche familiari, etc).<br />

Il Progetto “La multietnicità del nostro contesto<br />

regionale come elemento per nuove prospettive di<br />

ricerca nel campo delle mst” prende atto della presenza<br />

in terra regionale di una forte presenza di popolazioni<br />

di migranti extracomunitari per chiedersi<br />

come proporre a tale utenza, una cultura della prevenzione<br />

per le malattie neoplastiche che possa superare<br />

una notevole ritrosia di tali pazienti nei confronti<br />

delle procedure diagnostiche e terapeutiche<br />

che si intende attuare. Tale problematica riguarda soprattutto<br />

le metodologie di reclutamento e approccio<br />

nei riguardi di quelle donne che si intende inserire in<br />

un programma di prevenzione e diagnosi precoce<br />

per quanto concerne, per esempio, il tumore della cervice<br />

uterina. Altrettanto importante sarà la valutazione<br />

delle principali MST, rispetto alle quali ci si<br />

troverà ad affrontare nuove o comunque da noi rare<br />

patologie che tali popolazioni possono importare dai<br />

luoghi di provenienza. Si è proceduto nel <strong>2007</strong> ad attuare<br />

pratiche alternative quali preparazione di materiale<br />

da distribuire in lingua e diffusione tramite canali,<br />

differenziati.<br />

Il Progetto “Il ruolo della informazione sulla infezione<br />

da HPV e vaccinazione come elemento fondamentale<br />

nella prevenzione delle neoplasie ginecologiche”<br />

si prefigge di verificare i determinanti<br />

sociali e personali importanti per la attuazione dei<br />

programmi vaccinali per le infezioni da HPV. I dati<br />

preliminari raccolti parlano comunque per un grande<br />

interesse della popolazione per detta vaccinazione<br />

che la accetterebbe in oltre il 90% dei casi intervistati.<br />

È stato elaborato un primo lotto di questionari per valutare<br />

le conoscenze del problema da parte delle pazienti<br />

afferenti ai nostri ambulatori: la prima parte dedicata<br />

ai dati anagrafici, sociodemografici e<br />

anamnestici, la seconda parte ai dati sulla storia e le<br />

abitudini sessuali, la terza parte alle conoscenze sui<br />

tumori del tratto genitale e quello del collo uterino in<br />

particolare, con la rispettiva diagnosi precoce e una<br />

ultima parte riguardante il vaccino preventivo contro<br />

la infezione da HPV e quindi anche del tumore del<br />

96<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali<br />

collo dell’utero. Abbiamo intervistato (intervista face<br />

to face medico-paziente) 50 pazienti afferite presso<br />

il nostro Ambulatorio di Prevenzione dei tumori ginecologici,<br />

pur con la consapevolezza che il nostro<br />

campione è formato da una fascia selezionata di<br />

donne che frequenta il nostro ambulatorio periodicamente,<br />

e quindi più sensibile e probabilmente più<br />

informata. Le caratteristiche socio-demografiche<br />

sono: età media 44.9 anni (range 19-79 anni), il<br />

32% provenienti dalle città e il 67.7% dalla provincia,<br />

il 48,4% casalinghe. Primo rapporto sessuale: il<br />

6,4% prima di 15 anni, il 48.3% da 15-20 anni, il<br />

32.2% da 21-25 anni e il 12.9 % oltre i 25 anni, con<br />

partner unico il 67.7%. Il 60% del campione non ha<br />

mai utilizzato il condom e il 50% gli estro-progestinici.<br />

Il 60% non ha mai fumato. Per quanto riguarda<br />

le loro conoscenze sui tumori femminili il 25% non<br />

sa che cos’è il collo dell’utero e a che serve il Pap-test<br />

(anche se l’80% lo fa regolarmente). Solo circa il 30%<br />

delle pazienti riconosce come causa del tumore del<br />

collo dell’utero una malattia sessualmente trasmessa<br />

anche se solo il 20% conosce il papilloma virus e le<br />

sue caratteristiche epidemiologiche. Questa fascia di<br />

pazienti ha avuto le informazioni per il 60% dai ginecologici<br />

e per il 40% dai media. Tra queste solo il<br />

16% ha sentito parlare di un vaccino profilattico<br />

contro la infezione da HPV. Dopo un colloquio informativo<br />

sulla patologia e i suoi rischi il 96.8% delle<br />

pazienti accetterebbe, dando il consenso, di vaccinare<br />

la figlia o la nipote. Circa il 40% si fida di più di un<br />

vaccino per via muscolare, il 30% preferirebbe la<br />

somministrazione per os, mentre per il 30% la via di<br />

somministrazione è indifferente. Dopo 18 mesi abbiamo<br />

voluto osservare il ruolo dell’informazione<br />

pervenuta alle pazienti dai media, dai medici di base<br />

o specialisti o da latri canali. Quindi abbiamo integrato<br />

il questionario precedente con altre 6 domande:<br />

2 sulle vie di trasmissione del virus e su chi è più suscettibile<br />

all’infezione; 2 sul grado di conoscenza del<br />

vaccino anti-HPV (benefici, costo); 1 sull’atteggiamento<br />

nei confronti dei vaccini e 1 sulla preferenza<br />

dei canali di informazione. Il nuovo questionario è<br />

stato somministrato a 10 pazienti ed altre 50 verranno<br />

intervistate. I primi risultati della ricerca sono<br />

stati presentati nella 2ª Giornata di Studio “<strong>Tumori</strong><br />

dell’apparato genitale femminile” (Terlizzi, 10 Febbraio<br />

<strong>2007</strong>). Inoltre, parte dei dati sono stati pubblicati<br />

in Rosanna Montanaro 1 , Maria Deliso 2 , Anila


Kardhashi 2 , Alessandra Renna 2 , Giuseppe Trojano 2 ,<br />

Vittorio Mattioli 1 , e Vito Trojano 2 . HPV: cosa sanno<br />

le donne? Cosa si può fare per loro?. Atti della Società<br />

Italiana di Ginecologia e Ostetricia Vol. LXXXIII<br />

<strong>2007</strong>.<br />

Alle caratteristiche ed alle dinamiche psico-sociali<br />

che spingono le donne a realizzare programmi di<br />

pervenzione per il tumore della mammella è invece<br />

diretto il progetto “Mano nella mano” che ritiene importante<br />

valutare nella realtà del Sud Italia come tali<br />

variabili possano influire sul comportamento di prevenzione<br />

e interagire tra loro nella percezione del<br />

concetto stesso di prevenzione ponendo particolare<br />

attenzione, pertanto, nel ricercare e individuare non<br />

solo le caratteristiche di personalità ma anche i fattori<br />

cognitivi, socioambientali, di storia personale, le<br />

convinzioni sulla salute che favoriscono o inibiscono<br />

la messa in atto di comportamenti preventivi. I dati<br />

rlativi a questionari su 103 pazienti sono stati presentati<br />

in consesso internazionale stressando i dati<br />

socio-culturali che nella nostra realtà del mezzogiorno<br />

di Italia sembrano influenzare la compliance<br />

ai programmi di screening per il carcinoma della<br />

mammella.<br />

L’ultimo di questo gruppo di progetti “Dinamiche<br />

psico-sociali dei soggetti sottoposti a consulenza<br />

oncogenetica nella fase del pre-test e post-test” applica<br />

queste considerazioni alla consulenza genetica<br />

di soggetti a rischio per ca mammario eredo-familiare.<br />

È infatti fondamentale assicurare e facilitare il consenso<br />

informato dei soggetti che partecipano alla<br />

consulenza oncogenetica, valutando nella popolazione<br />

a rischio il possibile effetto di fattori psicologici<br />

e socio-culturali sulle scelte preventive e sull’effettiva<br />

attuazione di queste, sulla percezione del rischio connesso<br />

alla mutazione e alla malattia, monitorando i<br />

possibili effetti psicologici-comportamentali della conoscenza<br />

del rischio, il pericolo di false rassicurazioni,<br />

ai fini di una programmazione di interventi socio-sanitari<br />

che siano il più possibile rispondenti ai bisogni<br />

effettivi della popolazione.<br />

Nel corso del <strong>2007</strong> è stata esaminata una casistica<br />

di 50 donne con precedente diagnosi di carcinoma<br />

mammario e 50 donne non affette da carcinoma<br />

mammario che si presentavano per la prima volta<br />

alla consulenza genetica, con storia familiare significativa<br />

della medesima neoplasia. Per tale campione<br />

è stata indagata la percentuale di ipotetico consenso<br />

I Progetti<br />

Linea 1<br />

all’esecuzione del test genetico, delle motivazioni<br />

implicate in tale decisione e delle misure preventive<br />

preferibili per ridurre il rischio di comparsa di neoplasia.<br />

Le variabili indipendenti esaminate sono state<br />

l’essere donne sane o affette, l’età (≤ 45; > 45). In<br />

generale dall’analisi del Χ 2 è possibile affermare che<br />

statisticamente non sono emerse differenze significative<br />

tra i due gruppi, ma solo trends indicativi del<br />

confronto tra soggetti. L’età delle consultanti (>45)<br />

si è rivelata comunque una variabile in grado di discriminare<br />

tra i due gruppi nell’accettabilità della<br />

mastectomia profilattica suggerendo l’idea che con<br />

l’aumentare dell’età possa divenire più accettabile la<br />

scelta, di fronte a un rischio elevato di contrazione<br />

della malattia, di un intervento di mastectomia profilattica.<br />

In percentuale le preferenze dichiarate dai<br />

soggetti rispetto alle opzioni preventive variano rispetto<br />

ad altre popolazioni europee e soprattutto extraeuropee<br />

Infatti il campione sin qui esaminato accetta<br />

più frequentemente (95%) come ipotetica<br />

opzione preventiva atta a ridurre il rischio di insorgenza<br />

di neoplasia mammaria e/o ovarica un programma<br />

intensivo di controlli clinici e radiologici<br />

ravvicinati al fine di consentire una diagnosi precoce.<br />

In percentuale significamente minore opta invece<br />

per l’ovariectomia profilattica (22%), la mastectomia<br />

bilaterale (13%) e la farmacoprevenzione (27%). Il<br />

26% dichiara di essere incerta, esprimendo così la necessità<br />

di ulteriori informazioni riguardo la terapia farmacologica.<br />

In conclusione questo studio ha permesso<br />

di conoscere un primo orientamento della<br />

popolazione con rischio elevato di carcinoma mammario<br />

rispetto alle possibili scelte preventive sin’ora<br />

attuabili.<br />

I seguenti progetti: “Screening per la diagnosi<br />

precoce del carcinoma della cervice uterina: ridurre<br />

o annullare la mortalità”, “Screening per la diagnosi<br />

precoce del carcinoma della mammella: ridurre<br />

o annullare la mortalità”, “Screening per la<br />

diagnosi precoce del carcinoma della prostata: ridurre<br />

o annullare la mortalità”, “Screening per la<br />

diagnosi precoce di tumori del colon-retto: ridurre<br />

la incidenza e la mortalità”, “Screening per la diagnosi<br />

precoce del carcinoma dei tumori cutanei: ridurre<br />

o annullare la mortalità”, “Screening per la<br />

diagnosi precoce del tumore della prostata: studio<br />

comparativo tra PSA, visita ed ecografia e TRIMprob”<br />

sono tutti condotti in collaborazione con la<br />

97


Linea 1<br />

Lega Italiana per La Lotta contro i <strong>Tumori</strong> e programmano<br />

vari interventi educazionali su coorti di<br />

soggetti a rischio e, più in generale, sulla popolazione<br />

miranti a sensibilizzarli sulla rilevanza delle pratiche<br />

di screening. Detti studi coinvolgeranno alcune decine<br />

di migliaia di soggetti a livello regionale e prevedono<br />

l’analisi dei risultati ottenuti in termini di adesione<br />

a programmi di screening anche alla luce di<br />

variabili di interesse socio-culturale (scolarità, età,<br />

impegno professionale, caratteristiche familiari, etc).<br />

In particolare il Progetto che si interessa di Scree-<br />

■ BERGAMINI C, SGARRA C, TREROTOLI P, LUPO<br />

L, AZZARITI A, ANTONACI S, GIANNELLI G: Laminin-5<br />

stimulates hepatocellular carcinoma growth<br />

through a different function of alpha6beta4 and alpha3beta1<br />

integrins. Hepatology 46 (6): 1801-9,<br />

<strong>2007</strong>.<br />

■ CASULA M, COLOMBINO M, SATTA MP, COSSU<br />

A, LISSIA A, BUDRONI M, SIMEONE E, CALEMMA<br />

R, LODDO C, CARACO C, MOZZILLO N, DAPONTE<br />

A, COMELLA G, CANZANELLA S, GUIDA M, CA-<br />

STELLO G, ASCIERTO PA, PALMIERI G; ON BE-<br />

HALF OF THE ITALIAN MELANOMA INTERGROUP:<br />

Factors predicting the occurrence of germline mutations<br />

in candidate genes among patients with cutaneous<br />

malignant melanoma from South Italy. Eur J<br />

Cancer 43 (1): 137-43, <strong>2007</strong>.<br />

■ DE LELLIS L, CURIA MC, ACETO GM, FORAC-<br />

CHIO S, COLUCCI G, RUSSO A, MARIANI-COSTAN-<br />

TINI R, CAMA A: Analysis of extended genomic rearrangements<br />

in oncological research. Ann Oncol<br />

18 (suppl. 6): vi173-vi178, <strong>2007</strong>.<br />

■ DE PERGOLA G, PANNACCIULLI N, COVIELLO M,<br />

SCARANGELLA A, DI ROMA P, CARINGELLA M,<br />

VENNERI MT, QUARANTA M, GIORGINO R: sP-selectin<br />

plasma levels in obesity: Association with insulin<br />

resistance and related metabolic and prothrombotic<br />

factors. Nutr Metab Cardiovasc Dis <strong>2007</strong><br />

Mar 30; [Epub ahead of print]<br />

■ FALCHETTI M, LUPI R, RIZZOLO P, CECCARELLI<br />

K, ZANNA I, CALÒ V, TOMMASI S, MASALA G,<br />

PARADISO A, GULINO A, GIANNINI G, RUSSO A,<br />

PALLI D, OTTINI L: BRCA1/BRCA2 rearrangements<br />

and CHEK2 common mutations are infrequent in<br />

98<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali<br />

PRODOTTI SCIENTIFICI<br />

ning per la Diagnosi precoce del ca del collo dell’utero<br />

ha arruolato ulteriori 2000 donne visitate presso gli<br />

ambulatori della LILT e dell’<strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong> di Bari; il<br />

programma di screening per la diagnosi precoce del<br />

tumore alla mammella altrettante donne alle quali<br />

sarà anche assicurata una diagnostica, se necessario<br />

con Mammotome; il programma per il ca della prostata<br />

con ulteriori 2000 soggetti; quello del colonretto<br />

rivolto ad ulteriori 5000 soggetti e quello dei tumori<br />

cutanei con dermatoscopia in circa 1000<br />

soggetti.<br />

Italian male breast cancer cases. Breast Cancer Res<br />

Treat <strong>2007</strong> Jul 28; [Epub ahead of print]<br />

■ FERLA R, CALÒ V, CASCIO S, RINALDI G, BADA-<br />

LAMENTI G, CARRECA I, SURMACZ E, COLUCCI G,<br />

BAZAN V, RUSSO A: Founder mutations in BRCA1<br />

and BRCA2 genes. Ann Oncol 18 (suppl. 6): vi93vi98,<br />

<strong>2007</strong>.<br />

■ KODA M, SULKOWSKA M, KANCZUGA-KODA L,<br />

CASCIO S, COLUCCI G, RUSSO A, SURMACZ E, SUL-<br />

KOWSKI S: Expression of the obesity hormone leptin<br />

and its receptor correlates with hypoxia-inducible<br />

factor-1 in human colorectal cancer. Ann Oncol 18<br />

(suppl. 6): vi116-vi119, <strong>2007</strong>.<br />

■ LANZILOTTA SG, GRAMMATICA L, PARADISO A,<br />

SIMONE G: BRAF in papillary thyroid carcinoma. Cell<br />

Oncol 29 (4): 269-77, <strong>2007</strong>.<br />

■ MANNA G, FODDAI E, DI MAGGIO MG, PACE F,<br />

COLUCCI G, GEBBIA N, RUSSO A: Emotional expression<br />

and coping style in female breast cancer.<br />

Ann Oncol 18 (suppl. 6): vi77-vi80, <strong>2007</strong>.<br />

■ MANSOUR M, TOUKA M, MALENA A, INDIVERI<br />

C, DONG W, GIONFRIDDO I, ACCARDI R, PARADISO<br />

A, SYLLA BS, GABET AS, TOMMASINO M: Human<br />

papillomavirus type 77 E7 protein is a weak deregulator<br />

of cell cycle. Cancer Lett 246 (1-2): 274-81,<br />

<strong>2007</strong>.<br />

■ MATTIOLI V: Prescription for living. Am J Nurs 107<br />

(7): 15, <strong>2007</strong>.<br />

■ QUARANTA M, DANIELE A, COVIELLO M, VEN-<br />

NERI MT, ABBATE I, CARINGELLA ME, DI TARDO<br />

S, DIVELLA R, TREROTOLI P, DI GENNARO M,<br />

SCHITTULLI F, FRANSVEA E, GIANNELLI G: MMP-


2, MMP-9, VEGF and CA 15.3 in breast cancer. Anticancer<br />

Res 27 (5B): 3593-600, <strong>2007</strong>.<br />

■ RUSSO A, CALÒ V, AUGELLO C, BRUNO L,<br />

AGNESE V, SCHIRÒ V, BARBERA F, CASCIO S, FOD-<br />

DAI E, BADALAMENTI G, INTRIVICI C, CAJOZZO M,<br />

GULOTTA G, SURMACZ E, COLUCCI G, GEBBIA N,<br />

BAZAN V: 4843delC of the BRCA1 gene is a possible<br />

founder mutation in Southern Italy (Sicily). Ann<br />

Oncol 18 (suppl. 6): vi99-vi102, <strong>2007</strong>.<br />

■ TOMMASI S, FEDELE V, LACALAMITA R, BRUNO<br />

M, SCHITTULLI F, GINZINGER D, SCOTT G, EPPEN-<br />

BERGER-CASTORI S, CALISTRI D, CASADEI S, SEY-<br />

MOUR I, LONGO S, GIANNELLI G, PILATO B, SI-<br />

MONE G, BENZ CC, PARADISO A: 655Val and<br />

1170Pro ERBB2 SNPs in familial breast cancer risk<br />

and BRCA1 alterations. Cell Oncol 29 (3): 241-48,<br />

<strong>2007</strong>.<br />

■ YAU C, FEDELE V, ROYDASGUPTA R, FRIDLYAND<br />

J, HUBBARD A, GRAY JW, CHEW K, DAIRKEE SH,<br />

MOORE DH, SCHITTULLI F, TOMMASI S, PARADISO<br />

A, ALBERTSON DG, BENZ CC: Aging impacts transcriptome<br />

but not genome of hormone-dependent<br />

breast cancers. Breast Cancer Res 9 (5): R59, <strong>2007</strong>.<br />

■ ROMITO F, MONTANARO R, CORVASCE C, MAT-<br />

TIOLI V: L’impatto psicologico del carcinoma mammario<br />

sulla donna in giovane età: alcune questioni<br />

complesse. Int Trends Oncol Anno XI (4): 4-5, <strong>2007</strong>.<br />

■ CHIARAPPA P, MANGIA A, TOMMASI S, ROSSI E,<br />

MENOLASCINA F, OTTINI L, MOTTOLESE M, ZUF-<br />

FARDI Z, PARADISO A: aCGH analysis of male breast<br />

cancers (MBC). E J C Supplements 5 (8): 21 (abs<br />

P29), <strong>2007</strong>.<br />

■ CHIARAPPA P, MANGIA A, TOMMASI S, ROSSI E,<br />

MENOLASCINA F, OTTINI L, MOTTOLESE M, ZUF-<br />

FARDI Z, PARADISO A: aCGH analysis of male breast<br />

cancers (MBC). Atti 49th Annual Meeting of the<br />

Italian Cancer Society - Fiera di Pordenone 26-29 Novembre<br />

<strong>2007</strong>.<br />

■ CHIRIATTI A, MANGIA A, MENOLASCINA F,<br />

TOMMASI S, PETRONI S, SALVATORE C, ZITO AF,<br />

SCHITTULLI F, PARADISO A: BRCA1, ER-alpha expression<br />

and molecular BRCA1 alterations in familial<br />

and sporadic breast cancer. Atti 49th Annual Meeting<br />

of the Italian Cancer Society - Fiera di Pordenone 26-<br />

29 Novembre <strong>2007</strong>.<br />

■ CHIRIATTI A, MANGIA A, TOMMASI S, MENO-<br />

LASCINA F, PETRONI S, SIMONE G, SALVATORE C,<br />

ZITO AF, SCHITTULLI F, PARADISO A: BRCA1, ERalpha<br />

expression and molecular BRCA1 alterations in<br />

familial and sporadic breast cancer.<br />

■ MENOLASCINA F, TOMMASI S, CHIARAPPA P,<br />

BEVILACQUA V, MASTRONARDI G, PARADISO A:<br />

Data Mining techniques in aCGH based breast cancer<br />

subtype profiling: an immune perspective with<br />

comparative study. BMC Systems Biol 1 (suppl. 1):<br />

P70.<br />

■ MENOLASCINA F, TOMMASI S, CHIARAPPA P,<br />

PARADISO A: Novel computational paradigms in<br />

breast cancer familiarity profiling. E J C Supplements<br />

5 (8): 29 (abs P23), <strong>2007</strong>.<br />

■ MONTANARO R, DELISO M, KARDHASHI A,<br />

RENNA A, TROJANO G, MATTIOLI V; TROJANO V:<br />

HPV: cosa sanno le donne? Cosa si può fare per<br />

loro?. Atti della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia<br />

vol. LXXXIII, <strong>2007</strong>.<br />

■ MONTANARO R, DELISO M, TROJANO V, KAR-<br />

DHASHI A, MATTIOLI V: Counselling di coppia a sostegno<br />

delle donne affette da HPV. Atti X Convegno<br />

Nazionale SIPO - Torino, 3-6 ottobre <strong>2007</strong>, pag.<br />

129-30.<br />

■ PILATO B, TOMMASI S, PINTO R, MONACO A,<br />

BRUNO M, CAMPANA M, DIGENNARO M, SCHIT-<br />

TULLI F, LACALAMITA R, PARADISO A: Età di insorgenza,<br />

familiarità e mutazioni/polimorfismi di<br />

BRCA1/2 in una popolazione di donne pugliesi con<br />

carcinoma mammario. Atti 31° Convegno Annuale<br />

Associazione Italiana di Epidemiologia – Marina di<br />

Ostuni 17-19 ottobre <strong>2007</strong>, pag. 86.<br />

■ PINTO R, TOMMASI S, CARPAGNANO GE, FA-<br />

SCHINO-BARBARO MP, SPANEVELLO A, CARPA-<br />

GNANO F, MULE G, PARADISO A: Overlapping of 3P<br />

microsatellite singature in DNA from EBC and tumor<br />

tissue in patients with NSCLC. Atti 49th Annual Meeting<br />

of the Italian Cancer Society - Fiera di Pordenone<br />

26-29 Novembre <strong>2007</strong>.<br />

■ ROMITO F: Assetti relazionali in donne con cancro<br />

al seno lungosopravviventi. Atti X Convegno<br />

Nazionale SIPO - Torino, 3-6 ottobre <strong>2007</strong>, pag.<br />

148.<br />

■ TOMMASI S, MENOLASCINA F, ALVES RT, MA-<br />

STRONARDI G, BEVILACQUA V, FREITAS AA, PA-<br />

RADISO A: Genomic instability events investigation<br />

by means of array CGH and computational intelligence<br />

techniques. Atti 49th Annual Meeting of the<br />

I Progetti<br />

Linea 1<br />

99


Linea 1<br />

Italian Cancer Society - Fiera di Pordenone 26-29 Novembre<br />

<strong>2007</strong>.<br />

■ TOMMASI S, PILATO B, PINTO R, LACALAMITA<br />

R, MENOLASCINA F, SCHITTULLI F, BRUNO M, PA-<br />

RADISO A: BRCA1 and BRCA2 polymorphisms and<br />

intronic variants: which pathological role? E J C Supplements<br />

5 (8): 33-34 (abs P49), <strong>2007</strong>.<br />

100<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali<br />

■ TOMMASI S, SCHITTULLI F, YAU C, FEDELE V,<br />

ROYDASGUPTA R, MOORE DH, ALBERTSON DG,<br />

BENZ CC, PARADISO A: Alterazioni epigenetiche,<br />

genomiche e caratteristiche tumorali età-relate. Atti<br />

31° Convegno Annuale Associazione Italiana di Epidemiologia<br />

- Marina di Ostuni 17-19 ottobre <strong>2007</strong>,<br />

pag. 148.


Programmazione attività <strong>2008</strong><br />

Area di attività 1: Attivazione di Registri<br />

di Patologia<br />

La Linea di ricerca 1, comprendente 25 progetti<br />

divisi in 6 Aree di Attività, avranno nel <strong>2008</strong> ulteriori<br />

interessanti sviluppi soprattutto legati al chiaro e<br />

maggiore impegno che l’<strong>Istituto</strong> intende svolgere nel<br />

settore della “Prevenzione”, impegno che, a livello<br />

scientifico internazionale, viene unanimemente ritenuto<br />

di cruciale rilievo per il contenimento della portata<br />

del problema cancro nei prossimi anni. Questo<br />

obiettivo viene perseguito dall’<strong>Istituto</strong> con una logica<br />

e visione chiara che mira oltre che ad acquisire nuove<br />

conoscenze di base nel settore della cancerogenesi e<br />

dello studio della suscettibilità al cancro, anche e sopratutto<br />

alla verifica della loro trasferibilità nella pratica<br />

clinica. Conseguente a queste azioni, va assumendo<br />

sempre maggiore rilievo lo sviluppo di<br />

specifici interventi di epidemiologia e prevenzione direttamente<br />

sul territorio.<br />

Questa politica viene perseguita dall’<strong>Istituto</strong> Oncologico<br />

ponendo interesse:<br />

- allo sviluppo e sfruttamento dei database informativi<br />

presenti in <strong>Istituto</strong> per ricavare informazioni di<br />

carattere gestionali-clinici importanti per una migliore<br />

conoscenza quali-quantitativa della patologia<br />

cancerosa trattata nell’<strong>Istituto</strong> ed in regione<br />

Puglia;<br />

- al ruolo cancerogenetico svolto da agenti chimici<br />

ambientali e professionali nello sviluppo della patologia<br />

cancerosa;<br />

- allo studio della suscettibilità eredo-familiarità di<br />

contrarre una neoplasia anche in riferimento a<br />

stimmate genetiche peculiari della popolazione pugliese;<br />

- alle Interazioni tra abitudini di vita, voluttuarie e<br />

non, ed al rischio di contrarre una neoplasia anche<br />

considerando la possibilità di interventi sociali miranti<br />

a correggere eventuali atteggiamenti predisponenti.<br />

Ulteriore elemento importante, è costituito dal<br />

fatto che la Linea 1 comprende buona parte delle attività<br />

laboratoristico - sperimentali dell’<strong>Istituto</strong> garantendo<br />

così interazione ed utilizzo comune di una<br />

serie di facilities (Biobanca Tumorale, Piattaforma<br />

Studi Genetici, Piattaforma Studi Funzionali, etc) da<br />

parte di tutta una serie di gruppi di lavoro che si sono<br />

di recente dotati di ulteriori sequenziatori e presequenziatori<br />

ma soprattutto sviluppato una serie di<br />

importanti collaborazioni nazionali ed internazionali.<br />

Questa Area di Attività ha il precipuo compito di implementare<br />

attività sperimentali miranti a meglio conoscere<br />

specifici aspetti relativi a numerosità e<br />

caratteristiche <strong>clinico</strong>-patologiche della patologia<br />

neoplastica incidente sul territorio di riferimento e/o<br />

trattata nel nostro <strong>Istituto</strong>; comprende, inoltre, studi<br />

specifici nel settore dell’organizzazione di collezioni<br />

di tessuti biologici con le caratteristiche di Biobanche<br />

prospettiche e consecutive direttamente collegate ai<br />

Registri di Patologia.<br />

Probabilmente, l’aspetto più interessante di questa<br />

area di attività è tuttavia costituita dalla recente<br />

decisione della Regione Puglia di collocare nell’<strong>Istituto</strong><br />

e fargli gestire le risorse di attivazione di un Registro<br />

<strong>Tumori</strong> Regionale che dovrebbe iniziare le<br />

proprie attività nel corso del <strong>2008</strong>.<br />

Due dei progetti proposti riguardano specificamente<br />

il problema dei Registri di Patologia.<br />

Il Progetto “Costituzione di Registri di Patologia<br />

con le Sdo come fonti informative” (P. Milella) è<br />

partito dai Data-base di Patologia gestiti da singoli<br />

ricercatori (vedi pubblicazioni dei precedenti anni)<br />

per elaborare Registri di Patologia gestiti dalla UO di<br />

Statistica Sanitaria che periodicamente permettano<br />

di valutare ed intervenire su patologie e piani di trattamento<br />

per i singoli tumori. I protocolli attualmente<br />

attivati hanno permesso di verificare non solo la numerosità<br />

e tipologia di patologie trattate ma anche<br />

associarle a specifiche prestazioni sanitarie fornite.<br />

Lo sviluppo più importante previsto per questo progetto<br />

è costituito dalla verifica della utilizzabilità del<br />

database gestionale della Direzione Sanitaria per valutare<br />

la aderenza a specifiche linee guida diagnostico-terapeutiche,<br />

le deviazioni, le complicanze, etc.<br />

Il Progetto “Analisi dell’associazione di patologia<br />

oncologica in soggetti affetti da patologie rare” (A.<br />

Paradiso) sullo studio dell’associazione di patologia<br />

oncologica e malattie rare è entrato nella fase determinante.<br />

Lo studio si basa sul dato noto che detti<br />

soggetti sono maggiormente esposti alla insorgenza<br />

di neoplasie ma non esistono in letteratura studi che<br />

I Progetti<br />

Linea 1<br />

101


Linea 1<br />

riferiscano detta informazione a casistiche consecutive<br />

in uno specifico territorio. Le attività svolte<br />

hanno riguardato due distinti aspetti: il completamento<br />

dell’analisi del database dell’<strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong> di<br />

Bari per verificare la associazione quali-quantitativa<br />

malattia rara-tumore; elaborazione documenti di sintesi<br />

per l’Amministrazione Regionale stressanti la<br />

necessità di modificare i criteri di classificazione della<br />

malattia rara proponendo di includere in questa dizione<br />

anche sottogruppi di specifici tumori con precise<br />

caratteristiche genetico-molecolari che ne<br />

sottolineano la peculiarità tassonomica. Il progetto si<br />

concluderà nel <strong>2008</strong> con l’analisi prevista del database<br />

regionale dei soggetti affetti da malattia rara<br />

ricco di circa 10.000 soggetti che sarà linkato con le<br />

altre banche dati regionali (SDO, ricoveri, prestazioni<br />

specialistiche, etc). Tutta la ricerca sarà riferita al periodo<br />

di osservazione 2002-2005 e produrrà originali<br />

informazioni circa la suscettibilità dei soggetti<br />

con malattia rara a sviluppare, neoplasie.<br />

Il rimanente Progetto riguarda invece attività di Biobanking<br />

da organizzare secondo i criteri di Biobanche<br />

prospettiche/consecutive direttamente collegate<br />

ai Registri di Patologia dell’<strong>Istituto</strong>.<br />

In specifico, il Progetto proviene dalla evoluzione<br />

di due singoli progetti di creazione di una Banca Tessuti<br />

Interdipartimentale e di sviluppo di un Network<br />

nazionale delle Biobanche di Tessuti Tumorali facendoli<br />

confluire nel <strong>2008</strong> in una unica attività che prevede<br />

l’andamento a regime di una Cancer - Oriented<br />

- Biobank Istituzionale che dovrebbe avere ruolo di<br />

riferimento regionale (l’<strong>Istituto</strong> ha proposto un progetto<br />

regionale in tal senso), nazionale (l’<strong>Istituto</strong> coordinal<br />

insieme al ISS il progetto di Rete Nazionale<br />

del Ministero della Salute) ed internazionale.<br />

Area di attività 2: Agenti xenobiotici e rischio di<br />

cancro con individuazione di marcatori di esposizione<br />

e danno al DNA<br />

Vari progetti dell’<strong>Istituto</strong> presentano attività inerenti<br />

l’Area in questione ed in particolare anche alcuni<br />

studi clinici che valutano l’effetto cancerogeno<br />

da esposizione a farmaci antineoplastici. Tuttavia<br />

molti sono stati ricompresi nelle Aree di attività più<br />

propriamente clinica lasciando qui elencati solo il<br />

Progetto sullo studio dei Sister Chromatide Exchange<br />

e delle alterazioni molecolari della regione 3p. Gli altri<br />

studi originariamente compresi in quest’area e ri-<br />

102<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali<br />

guardanti il ben noto agente cancerogeneo HPV per<br />

la cancerogenesi della cervice uterina sono stati annessi<br />

per affinità ad altri progetti di taglio <strong>clinico</strong> alle<br />

attività della Area 4 della Linea.<br />

Un approccio originale alla individuazione di soggetti<br />

a rischio di patologia neoplastica è compreso nel<br />

progetto “Studio dei Sister Chromatide Exchange<br />

come markers genetici di rischio per patologia oncologica<br />

femminile” (Resp. A. Mangia) che si prefigge<br />

di mettere a punto la tecnica e verificare la<br />

possibilità che il rischio sia in qualche modo relato ad<br />

una aumentata instabilità genetico-molecolare dimostrabile<br />

con SCE. Sarà studiata una casistica prospettica<br />

preliminare di alcune decine di casi propedeutica<br />

ad una successiva fase di conferma su una<br />

più ampia casistica.<br />

Il Progetto “Caratterizzazione della regione 3p in<br />

pazienti con carcinoma squamoso del distretto testa-collo”<br />

(Resp. S. Tommasi) è uno studio articolato<br />

che si prefigge numerosi obiettivi quali la validazione<br />

dell’utilizzo della saliva come materiale biologico<br />

“easy to obtain” per lo studio di alterazioni gnomiche;<br />

la valutazione di caratteristiche genomiche<br />

germinali e somatiche in soggetti con neoplasia della<br />

testa-collo. In specifico, lo studio analizza eventuali<br />

mutazioni somatiche di p16 e di alterazioni microsatellitari<br />

e LOH nella regione 3p, in un gruppo di pazienti<br />

affetti da tumori al cavo orale e alla laringe. Al<br />

momento è stata individuata una sola mutazione<br />

del gene p16, A148T, nel DNA estratto da saliva di<br />

un paziente affetto da tumore orofaringeo. Le ulteriori<br />

analisi previste sono in corso.<br />

Area di attività 3: Identificazione di soggetti a rischio<br />

per caratteristiche genetico-molecolari con<br />

utilizzo di tests genetic, counselling, etc.<br />

Detta Area di Attività comprende alcuni progetti<br />

in un settore di ormai consolidato interesse per l’<strong>Istituto</strong><br />

di Bari quale quello del Counselling per Patologia<br />

Tumorale Eredo-Familiare. Forti di grandi casistiche<br />

di prime diagnosi di ca. mammario annuali e<br />

di una attività di counselling che data ormai da alcuni<br />

anni, i ricercatori hanno programmato attività sia di<br />

stretta natura laboratoristica che di tipo organizzativo-gestionale<br />

sul territorio.<br />

I Progetti inseriti in quest’area di attività si propongono<br />

innanzitutto di continuare gli studi di caratterizzazione<br />

delle alterazioni dei geni BRCA1 e 2


per mutazioni e polimorfismi nella popolazione pugliese<br />

di pazienti con ca. mammario utilizzando sia<br />

indagini genetico-molecolari (“Caratterizzazione<br />

molecolare di pazienti pugliesi con carcinoma<br />

mammario eredo-familiare”, B. Pilato), che epigenetiche<br />

(“Metilazione dei Promotori di BRCA1 e 2”,<br />

Resp. M. Pilato). Detti progetti prevedono ulteriori<br />

analisi per individuare alterazioni a carico dei 2 geni<br />

al momento non considerate. I casi che non presentano<br />

mutazioni patologiche nei 2 geni saranno sottoposti<br />

ad ulteriori indagini molecolari (MLPA, LOH,<br />

ecc) ed allo studio della metilazione dei promotori.<br />

Sono inoltre in studio 20 famiglie il cui probando presentava<br />

alterazione in uno dei 2 geni. Tutti i familiari<br />

disponibili sono stati analizzati per le alterazioni individuate.<br />

Il progetto “Studio del pattern dei cambiamenti<br />

genomici nei tumori mammari ereditari non brca1e<br />

brca2-associati (brcax)” (A. Mangia) si propone<br />

di caratterizzare dal punto di vista molecolare i tumori<br />

familiari di tipo BRCAx ponendo particolare attenzione<br />

all’eziopatogenesi del carcinoma mammario<br />

maschile. Sono stati arruolati 30 carcinomi maschili<br />

analizzati tramite aCGH. Nel <strong>2008</strong> saranno analizzate<br />

la correlazione dei profili ottenuti con algoritmi<br />

basati sul sw Geneontology con i dati <strong>clinico</strong>-patologici<br />

e soprattutto confermate le alterazioni genetiche<br />

con tecniche in situ.<br />

Il Progetto “Decorso <strong>clinico</strong> in pazienti con ca.<br />

mammario” (Resp. M. Bruno) guarda invece alla verifica<br />

del significato <strong>clinico</strong> del profilo molecolare di<br />

questi pazienti in termini di prognosi e di implicazioni<br />

terapeutiche. Sarà analizzata retrospettivamente una<br />

coorte di soggetti portatori di alterazioni genetiche rispetto<br />

ad un gruppo di controllo. Lo studio si propone<br />

come l’unico del genere realizzato su una popolazione<br />

dell’Italia meridionale.<br />

Infine, il Progetto “Predisposizione genetica al<br />

melanoma cutaneo nella popolazione pugliese”<br />

(Resp. M. Bruno) si prefigge di mettere finalmente a<br />

punto il percorso preventivo-diagnostico anche per<br />

questi soggetti ad alto rischio.<br />

Area di attività 4: Abitudini, stili di vita e rischio<br />

di cancro<br />

I progetti compresi in questa Area si collegano in<br />

maniera continua con quelli compresi nella Area precedentemente<br />

descritta in termini di rischio di svi-<br />

I Progetti<br />

Linea 1<br />

luppare una patologia tumorale questa volta legato a<br />

stili di vita ed abitudini voluttuarie.<br />

Nel Progetto “Individuazione di profili di rischio<br />

associati a fattori eredofamiliari nei pazienti con<br />

carcinoma mammario” (M. Bruno) le informazioni<br />

bio-molecolari tumorali acquisite nei suddescritti progetti<br />

sranno messe in relazione con ulteriori informazioni<br />

sulla vita riproduttiva e sulle abitudini di vita<br />

dei pazienti. È in via di completamento invece la valutazione<br />

di circa 300 pazienti affetti da carcinoma<br />

mammario, facenti parte di una casistica consecutiva<br />

non selezionata, in relazione all’indice di massa corporea<br />

(BMI).<br />

Per 2 dei progetti compresi in questa Area (Progetto<br />

“Indagine dei fattori di rischio del cancro laringeo<br />

nella Provincia di Vitebsk (Bielorussia) e<br />

nella Provincia di Bari” e progetto “Indagine di fattori<br />

di rischio nel cancro gastrico in un paese della<br />

Provincia di Vitebsk (Bielorussia) e della Provincia<br />

di Bari” che prendevano spunto da una collaborazione<br />

in atto tra un Ricercatore del nostro <strong>Istituto</strong> e<br />

sanitari della Provincia di Vitebsk (Bielorussia) per<br />

studiare e confrontare la presenza di fattori di rischio<br />

di insorgenza del carcinoma laringeo (abitudini<br />

voluttuarie, fattori climatici, condizioni socio-culturali)<br />

nella popolazione pugliese e bileorussa, è stato<br />

elaborato un data-base per la raccolta delle informazioni.<br />

Ne sarà immediatamente e definitivamente<br />

confermata la utilizzabilità e conseguente fattibilità<br />

dei progetti in questione anche subordinata alla conferma<br />

della disponibilità alla cooperazione della controparte<br />

bielorussa. Tre dei progetti compresi in questa<br />

Area riguardano lo studio di condizioni<br />

predisponenti la insorgenza di patologia neoplastica<br />

dell’apparato genitale femminile.<br />

Il Progetto “Prevalenza di lichen vulvare e la importanza<br />

della diagnosi clinica e istologica precoce”<br />

(Resp. G. Falco) concentra l’attenzione su una<br />

dermatosi linfocito-mediata, il Lichen Sclerosus vulvare,<br />

la cui complicazione più frequente è rappresentata<br />

dall’insorgenza del carcinoma. Il progetto si<br />

propone di studiare la prevalenza, i fattori di rischio<br />

ed eventuali possibili interventi preventivi per detta<br />

patologia. I dati di accrual lasciano prevedere la chiusura<br />

dello studio in circa 18 mesi.<br />

Il Progetto “Obesità e tumori: indicatori biomolecolari<br />

di rischio” (Resp. M. Quaranta) si propone<br />

di studiare fattori proteici legati all’obesità come mar-<br />

103


Linea 1<br />

catori di rischio in pazienti affetti da carcinoma mammario,<br />

prostatico, dell’apparato genitale femminile e<br />

colorettale. Nel <strong>2007</strong>, è iniziato l’arruolamento dei<br />

pazienti e la messa a punto delle tecniche di analisi<br />

dei marcatori di interesse quali Adiponectina ed<br />

MCP1 che sarà completato nel <strong>2008</strong>.<br />

Infine, 2 Progetti “Il ruolo della infezione occulta<br />

da HBV nello sviluppo del carcinoma epatico: valutazione<br />

della interazione con il virus hcv e con la<br />

dieta” e “L’infezione da hpv nelle pazienti con storia<br />

di tumore” avevano lo specifico obiettivo di verificare<br />

l’interazione HBV-HCV-Dieta nell’insorgenza<br />

del carcinoma epatico e la prevalenza di infezione di<br />

HPV in pazienti con tumore. Gli arruolamenti sono in<br />

corso e si esauriranno nei tempi dovuti.<br />

Area di attività 5: Basi genetico-molecolari per lo<br />

sviluppo e progressione della malattia neoplastica<br />

Per le caratteristiche generali delle attività sperimentali<br />

dell’<strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong> di Bari fortemente connotate<br />

in termini applicati, sono stati compresi in questa<br />

Area solo i progetti “hypothesis generating” e che<br />

riguardano la identificazione di nuove alterazioni genetiche,<br />

di regolazione della funzionalità genica o di<br />

specifica interpretazione di processi cruciali per la<br />

cellula tumorale come la omeostasi e la degradazione<br />

invasione dello spazio extracellulare mentre<br />

trovano spazio nella linea 2 altre attività di prevalente<br />

interesse applicativo.<br />

Il Progetto “Popolazione linfocitaria ed espressione<br />

delle Gelatinasi MMP-2 e MMP-9 nel linfonodo<br />

sentinella del carcinoma mammario” affronta<br />

il problema delle capacità invasive della cellula tumorale<br />

nel linfonodo sentinella. Scopo della ricerca è<br />

quello di analizzare l’espressione delle MMPs e dei<br />

TIMPs in campioni di linfonodi coinvolti e non dall’invasione<br />

metastatica; inoltre, di valutare se l’assetto<br />

della popolazione linfocitaria risulta alterata in<br />

corso di carcinoma mammario. Nell’ambito di tale<br />

progetto sono state arruolate ulteriori 40 pazienti<br />

sottoposte ad intervento di quadrantectomia o mastectomia<br />

presso la Surgery unit del dipartimento<br />

donna di questo <strong>Istituto</strong>. Sugli stessi campioni si<br />

provvederà a testare l’espressione delle 2 Gelatinasi<br />

(MMP-2 e MMP-9) sia con metodica PCR sia in immunoistochimica<br />

utilizzando Anticorpi monoclonal.<br />

Il Progetto “Alterazioni di BRCA1 e regolazione<br />

104<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali<br />

della neoangiogenesi” (Resp. A. Paradiso) completa<br />

questa area con una ricerca in vitro sui meccanismi<br />

di funzionalità del gene BRCA in relazione alla<br />

possibilità di regolare il processo di neoangiogenesi<br />

attraverso pathways intracellulari che coinvolgono<br />

kinasi e proteine della famiglia RAS.<br />

Area di attività 6: Sviluppo e validazione di interventi<br />

sociali e clinici per la prevenzione della malattia<br />

neoplastica<br />

Nove progetti si inseriscono in questa Area di<br />

grande rilievo per le attività scientifiche dell’<strong>Istituto</strong>.<br />

Infatti, l’<strong>Istituto</strong> trae profitto dallo stretto collegamento<br />

che ha saputo sviluppare con Associazioni di<br />

Volontariato presenti sul territorio, come la LILT, e con<br />

organismi regionali istituzionali per programmare<br />

vari interventi educazionali su coorti di soggetti a rischio<br />

e, più in generale, sulla popolazione miranti a<br />

sensibilizzarli sulla rilevanza della osservanza di<br />

buone condotte igieniche, di self-control e delle pratiche<br />

di screening. Detti studi coinvolgeranno alcune<br />

decine di migliaia di soggetti a livello regionale e prevedono<br />

l’analisi dei risultati ottenuti in termini di adesione<br />

a programmi di screening anche alla luce di variabili<br />

di interesse socio-culturale (scolarità, età,<br />

impegno professionale, caratteristiche familiari, etc).<br />

In particolare, il Progetto “La multietnicità del<br />

nostro contesto regionale come elemento per nuove<br />

prospettive di ricerca nel campo delle mst” (Resp.<br />

V. Trojano) prende atto della presenza in terra regionale<br />

di una forte presenza di popolazioni di migranti<br />

extracomunitari per chiedersi come proporre a tale<br />

utenza, una cultura della prevenzione per le malattie<br />

neoplastiche che possa superare una notevole ritrosia<br />

di tali pazienti nei confronti delle procedure diagnostiche<br />

e terapeutiche che si intende attuare. Tale<br />

problematica riguarda soprattutto le metodologie di<br />

reclutamento e approccio nei riguardi di quelle donne<br />

che si intende inserire in un programma di prevenzione<br />

e diagnosi precoce per quanto concerne, per<br />

esempio, il tumore della cervice uterina. Altrettanto<br />

importante sarà la valutazione delle principali MST,<br />

rispetto alle quali ci si troverà ad affrontare nuove o<br />

comunque da noi rare patologie che tali popolazioni<br />

possono importare dai luoghi di provenienza.<br />

Il Progetto “Il ruolo della informazione sulla infezione<br />

da HPV e vaccinazione come elemento fondamentale<br />

nella prevenzione delle neoplasie gine-


cologiche” si prefigge di verificare i determinanti sociali<br />

e personali importanti per la attuazione dei programmi<br />

vaccinali per le infezioni da HPV.<br />

I dati preliminari raccolti parlano comunque per un<br />

grande interesse della popolazione per detta vaccinazione<br />

che la accetterebbe in oltre il 90% dei casi intervistati.<br />

Un nuovo questionario è stato somministrato<br />

a 10 pazienti ed altre 50 verranno intervistate.<br />

Alle caratteristiche ed alle dinamiche psico-sociali<br />

che spingono le donne a realizzare programmi<br />

di prevenzione genetico-molecolare per il tumore<br />

della mammella è invece diretto il progetto messo a<br />

punto dal servizio di Psicooncologia per valutare<br />

nella realtà del Sud Italia come tali programmi vengano<br />

accettati e possano influire sul comportamento<br />

di prevenzione dell’utenza ponendo particolare attenzione<br />

anche fattori cognitivi, socioambientali, di<br />

storia personale, etc.<br />

I seguenti progetti: “Screening per la diagnosi<br />

precoce del carcinoma della cervice uterina: ridurre<br />

I Progetti<br />

Linea 1<br />

o annullare la mortalità”, “Screening per la diagnosi<br />

precoce del carcinoma della mammella: ridurre<br />

o annullare la mortalità”, “Screening per la<br />

diagnosi precoce del carcinoma della prostata: ridurre<br />

o annullare la mortalità”, “Screening per la<br />

diagnosi precoce di tumori del colon-retto: ridurre<br />

la incidenza e la mortalità”, “Screening per la diagnosi<br />

precoce del carcinoma dei tumori cutanei: ridurre<br />

o annullare la mortalità”, sono tutti condotti<br />

in collaborazione con la Lega Italiana per La Lotta<br />

contro i <strong>Tumori</strong> e programmano vari interventi educazionali<br />

su coorti di soggetti a rischio e, più in generale,<br />

sulla popolazione miranti a sensibilizzarli<br />

sulla rilevanza delle pratiche di screening.<br />

Detti studi coinvolgeranno alcune decine di migliaia<br />

di soggetti a livello regionale e prevedono<br />

l’analisi dei risultati ottenuti in termini di adesione a<br />

programmi di screening anche alla luce di variabili di<br />

interesse socio-culturale (scolarità, età, impegno professionale,<br />

caratteristiche familiari, etc).<br />

105


Linea 1<br />

Progetto N. 1<br />

Dettagli Progetti di Ricerca<br />

Costituzione di Registri di Patologia con le Sdo come fonti informative<br />

Area A) Area Attivazione Registri di Patologia<br />

Responsabile Milella Pietro (U.O. Semplice Epidemiologia)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 36<br />

Parole chiave Registri, SDO<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Gestionale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 2<br />

D. Colasanto (Commissario straordinario), A. Paradiso (Direzione Scientifica)<br />

Analisi dell’associazione di patologia oncologica in soggetti affetti da patologie rare<br />

Area A) Area Attivazione Registri di Patologia<br />

Responsabile Paradiso Angelo (Direzione Scientifica)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 24<br />

G.A. Di Pietro (AReS Puglia), A. Mario Lerario (AReS Puglia), B. Capezzolo (AUSL BA5)<br />

Parole chiave Malattie rare, eziopatogenesi tumorale, percorsi di cura, outcomes management<br />

Altri Enti coinvolti Agenzia Regionale Sanitaria della Puglia, Bari<br />

Tipologia progetto<br />

106<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali


Progetto N. 3<br />

Creazione di una Banca Tessuti Interdipartimentale<br />

Area A) Area Attivazione Registri di Patologia<br />

Responsabile Paradiso Angelo (Direzione Scientifica)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 36<br />

A. Casamassima (U.O. Laboratorio Analisi), A. Zito (U.O. Anatomia Patologica), G. Simone<br />

(U.O. Anatomia Patologica), A. Mangia (Laboratorio di Oncologia Sperimentale e<br />

Clinica), F. Lorusso (U.O. Laboratorio Analisi), G. Pelagio (Laboratorio di Oncologia Sperimentale<br />

e Clinica), C. Salvatore (U.O. di Anatomia Patologica), M. Quaranta (U.O. di Laboratorio<br />

Analisi), A. Pellecchia (U.O. Endoscopia), B. Stea (Laboratorio di Oncologia<br />

Sperimentale e Clinica), A. Tufaro (U.O. Laboratorio Analisi Biologo contrattista), P. Favale<br />

(U.O. di Laboratorio Analisi), A. Paradiso (Direzione Scientifica)<br />

Parole chiave Banca Tessuti, Campioni Biologici, Crioconservazione.<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Gestionale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 4<br />

Studio dei Sister Chromatid Exchange (SCE) come markers genetici nei carcinomi ereditari mammari<br />

Area B) Agenti xenobiotici e rischio di cancro con individuazione di marcatori di esposizione e<br />

danno al DNA<br />

Responsabile Mangia Anita (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2008</strong><br />

Durata 24<br />

P. Chiarappa (AIRC) M. Bruno (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica),<br />

S. Tommasi (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), F. Schittulli (Dipartimento<br />

Donna), M. Digennaro (Dipartimento Donna), A. Paradiso (Direzione Scientifica)<br />

Parole chiave Ca mammario, Sister Chromatid Exchange (SCE)<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Preclinica<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

I Progetti<br />

Linea 1<br />

107


Linea 1<br />

Progetto N. 5<br />

Caratterizzazione della regione 3p in pazienti con carcinoma squamoso del distretto testa-collo<br />

Area B) Agenti xenobiotici e rischio di cancro con individuazione di marcatori di esposizione e<br />

danno al DNA<br />

Responsabile Tommasi Stefania (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2007</strong><br />

Durata 12<br />

R. Pinto (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), R. Lacalamita (U.O. Laboratorio<br />

di Oncologia Sperimentale e Clinica), S. Russo (U.O. Otorinolaringoiatria), L.<br />

Grammatica (U.O. di Otorinolaringoiatria), A. Paradiso (Direzione Scientifica)<br />

Parole chiave HNSCC, Mutazioni, Polimorfismi, p16, LOH<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Preclinica<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 6<br />

Caratterizzazione molecolare di pazienti pugliesi con carcinoma mammario eredo-familiare<br />

Area C) Identificazione di soggetti a rischio per caratteristiche genetico-molecolari con utilizzo di<br />

test genetici, counselling, etc<br />

Responsabile Pilato Brunella (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 36<br />

S. Tommasi (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), A. Monaco (U.O. di<br />

Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), S. Longo (U.O. di Senologia), M. Bruno<br />

(U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), F. Menolascina (U.O. di Laboratorio<br />

di Oncologia Sperimentale e Clinica), F. Zito (U.O. di Anatomia Patologica), G. Simone<br />

(U.O. di Anatomia Patologica), V. Ventrella (U.O. di Radiologia Senologica), A.<br />

Paradiso (Direzione Scienfifica)<br />

Parole chiave Familiarità, BRCA, Mutazioni, Polimorfismi, Carcinoma Mammario<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />

108<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali


Progetto N. 7<br />

Metilazione dei promotori di BRCA1 e BRCA2 in pazienti con carcinoma mammario ad alto rischio<br />

Area C) Identificazione di soggetti a rischio per caratteristiche genetico-molecolari con utilizzo di<br />

test genetici, counselling, etc<br />

Responsabile Pilato Brunella (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2008</strong><br />

Durata 24<br />

S. Tommasi (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), R. Pinto (U.O. di<br />

Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), G. Simone (U.O. di Anatomia Patologica),<br />

M. Bruno (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), F. Schittulli (U.O.<br />

di Senologia), A. Paradiso (Direzione Scientifica)<br />

Parole chiave BRCA1, BRCA2, Metilazione, Promotore, Carcinoma Mammario<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Preclinica<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 8<br />

Studio del pattern dei cambiamenti genomici nei tumori mammari ereditari<br />

non brca1- e brca2-associati (brcax)<br />

Area C) Identificazione di soggetti a rischio per caratteristiche genetico-molecolari con utilizzo di<br />

test genetici, counselling, etc<br />

Responsabile Mangia Anita (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 36<br />

P. Chiarappa (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), M. Bruno (U.O. di<br />

Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), S. Tommasi (U.O. di Laboratorio di Oncologia<br />

Sperimentale e Clinica), B. Pilato (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e<br />

Clinica), F. Menolascina (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), A. Zito<br />

(U.O. di Anatomia Patologica), F. Schittulli (U.O. di Senologia), G. Simone (U.O. di Anatomia<br />

Patologica), S. Petroni (U.O. di Anatomia Patologica), A. Paradiso (Direzione Scientifica)<br />

Parole chiave Carcinoma della mammella, CGH, aCGH, microdissezione<br />

Altri Enti coinvolti Dipartimento di Medicina Sperimentale e Patologia, Università La Sapienza, Roma<br />

Tipologia progetto Preclinica<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

I Progetti<br />

Linea 1<br />

109


Linea 1<br />

Progetto N. 9<br />

Decorso <strong>clinico</strong> delle pazienti con carcinoma mammario ereditario<br />

Area C) Identificazione di soggetti a rischio per caratteristiche genetico-molecolari con utilizzo di<br />

test genetici, counselling, etc<br />

Responsabile Bruno Michele (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2008</strong><br />

Durata 36<br />

R. Lambo (Dipartimento Donna), V. Ventrella (U.O. di Radiologia Senologica), S. Longo<br />

(U.O. di Senologia), M. Di Gennaro (U.O. di Senologia), B. Stea (U.O. di Oncologia Sperimentale<br />

Clinica)<br />

Parole chiave Prognosi, carcinoma mammario, ereditiarietà<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Clinico-epidemiologica osservazionale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 10<br />

Predisposizione genetica al melanoma cutaneo nella popolazione pugliese<br />

Area C) Identificazione di soggetti a rischio per caratteristiche genetico-molecolari con utilizzo di<br />

test genetici, counselling, etc<br />

Responsabile Bruno Michele (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2008</strong><br />

Durata 36<br />

M. Guida (U.O. di Oncologia Medica), R. Lambo (Dipartimento Donna), R. Pinto (U.O. di<br />

Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica)<br />

Parole chiave Ereditarietà, mutazioni germinali, melanoma, storia familiare<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />

110<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali


Progetto N. 11<br />

Individuazione di profili di rischio associati a fattori eredofamiliari nei pazienti<br />

con carcinoma mammario<br />

Area D) Abitudini, stili di vita e cancro<br />

Responsabile Bruno Michele (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 36<br />

A. Paradiso (Direzione Scientifica), S. Tommasi (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale<br />

e Clinica), N. Paciolla (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), F.<br />

Schittulli (U.O. di Senologia), S. Longo (U.O. di Senologia)<br />

Parole chiave Fattori di rischio, carcinoma mammario, multifattorialità, penetranza, ereditarietà<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 12<br />

Indagine dei fattori di rischio del cancro laringeo nella Provincia di Vitebsk (Bielorussia)<br />

e nella Provincia di Bari<br />

Area D) Abitudini, stili di vita e cancro<br />

Responsabile Grammatica Luciano (U.O. di Otorinolaringoiatria)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2007</strong><br />

Durata 24<br />

G. Achille (U.O. di Otorinolaringoiatria), M. Montepara (U.O. di Otorinolaringoiatria), S.<br />

Russo (U.O. di Otorinolaringoiatria), A. Di Lauro (U.O. di Otorinolaringoiatria)<br />

Parole chiave Cancro laringeo, fattori di rischio<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

I Progetti<br />

Linea 1<br />

111


Linea 1<br />

Progetto N. 13<br />

Indagine di fattori di rischio nel cancro gastrico in un paese della Provincia di Vitebsk (Bielorussia)<br />

e della Provincia di Bari.<br />

Area D) Abitudini, stili di vita e cancro<br />

Responsabile Montemurro Severino (U.O. di Chirurgia Apparato Digerente)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2007</strong><br />

Durata 24<br />

C. Caliandro (U.O. di Chirurgia Apparato Digerente), V. Sciscio (U.O. di Chirurgia Apparato<br />

Digerente), E. Ruggieri (U.O. di Chirurgia Apparato Digerente), A. Rucci (U.O. di Chirurgia<br />

Apparato Digerente)<br />

Parole chiave Cancro gastrico, fattori di rischio<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Clinico-epidemiologica osservazionale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 14<br />

Prevalenza di lichen vulvare e la importanza della diagnosi clinica e istologica precoce<br />

Area D) Abitudini, stili di vita e cancro<br />

Responsabile Falco Gaetano (U.O. di Ginecologia)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 36<br />

A. Kardhashi (U.O. di Ginecologia Oncologica), A. Zito (U.O. di Ginecologia), M.A. Deliso<br />

(U.O. di Ginecologia), C. Cantinieri (U.O. di Ginecologia Oncologica), G. Gargano (U.O. di<br />

Ginecologia Oncologica), V. Ceglie (U.O. di Ginecologia Oncologica), A. Renna (U.O. di Ginecologia<br />

Oncologica), F. Schittulli (U.O. di Senologia)<br />

Parole chiave Prevalence, lichen sclerosus, diagnosis, vulvar cancer<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />

112<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali


Progetto N. 15<br />

Obesità e tumori: indicatori biomolecolari di rischio<br />

Area D) Abitudini, stili di vita e cancro<br />

Responsabile Quaranta Michele (Dipartimento Oncologia Sperimentale)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2007</strong><br />

Durata 36<br />

M. Coviello (U.O. di Laboratorio Analisi), E. Savino (U.O. di Laboratorio analisi), M.T. Venneri<br />

(U.O. di Laboratorio Analisi), A. Daniele (U.O. di Laboratorio Analisi), R. Giorgino<br />

(Università degli Studi di Bari), G. De Pergola (Università degli Studi di Bari).<br />

Parole chiave Adiponectina, MCP1 e obesità<br />

Altri Enti coinvolti Università degli Studi di Bari (Unità Operativa di Endocrinologia e Malattie Metaboliche)<br />

Tipologia progetto Preclinica<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 16<br />

L’infezione da hpv nelle pazienti con storia di tumore<br />

Area D) Abitudini, stili di vita e cancro<br />

Responsabile Deliso Maria (U.O. di Ginecologia Oncologica)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 36<br />

A. Kardhashi (U.O. di Ginecologia Oncologica), G. Falco (U.O. di Ginecologia Oncologica),<br />

C. Cantinieri (U.O. di Ginecologia Oncologica), G. Gargano (U.O. di Ginecologia Oncologica),<br />

M. Caponio (U.O. di Ginecologia Oncologica), A. Renna (U.O. di Ginecologia Oncologica),<br />

F. Schittulli (U.O. di Senologia e Prevenzione Chirurgica)<br />

Parole chiave HPV, cervical cancer, survivors<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Clinico-epidemiologica osservazionale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

I Progetti<br />

Linea 1<br />

113


Linea 1<br />

Progetto N. 17<br />

Il ruolo della infezione occulta da HBV nello sviluppo del carcinoma epatico: valutazione<br />

della interazione con il virus hcv e con la dieta<br />

Area D) Abitudini, stili di vita e cancro<br />

Responsabile Quaranta Michele (Dipartimento Oncologia Sperimentale)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 36<br />

S. Di Tardo (U.O. di Laboratorio Analisi), R. Divella (U.O. di Laboratorio Analisi biologa<br />

contrattista), E. Capuano (U.O. di Laboratorio Analisi), A. Daniele (U.O. di Laboratorio<br />

Analisi), A. Tufaro (U.O. di Laboratorio Analisi), M.T. Venneri (U.O. di Laboratorio Analisi),<br />

M. Montella (<strong>Istituto</strong> Pascale - Napoli).<br />

Parole chiave Infezione occulta da HBV, epatocarcinoma, HCV.<br />

Altri Enti coinvolti Lega Italiana per la Lotta contro i <strong>Tumori</strong> - Sez. di Bari, Lega Italiana per la Lotta contro i<br />

<strong>Tumori</strong> - Sez. di Napoli, <strong>Istituto</strong> Pascale, Napoli, I.R.C.C.S. Ospedale Maggiore di Milano -<br />

Dip. Malattie apparato digerente ed endocrino-metabolico<br />

Tipologia progetto Preclinica<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 18<br />

Popolazione linfocitaria ed espressione delle Gelatinasi MMP-2 e MMP-9 nel linfonodo sentinella<br />

del carcinoma mammario<br />

Area E) Basi genetico-molecolari per lo sviluppo e progressione della malattia neoplastica<br />

Responsabile Quaranta Michele (Dipartimento Oncologia Sperimentale)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 24<br />

A. Daniele (U.O. di Laboratorio Analisi), V. Garrisi (U.O. di Laboratorio Analisi), R. Divella<br />

(U.O. di Laboratorio Analisi), M.T. Venneri (U.O. di Laboratorio Analisi), S. Di Tardo (U.O.<br />

di Laboratorio Analisi), A. Tufaro (U.O. di Laboratorio Analisi), E. Capuano (U.O. di Laboratorio<br />

Analisi), G. Giannelli (Università di Bari), M. Di Gennaro (U.O. di Senologia), D. D’Errico<br />

(U.O. di Anatomia Patologica), C. D’Amico (U.O. di Senologia), A. Zito (U.O. di<br />

Anatomia Patologica), F. Schittulli (U.O. di Senologia)<br />

Parole chiave MMPs, Popolazione Linfocitaria, ca mammario<br />

Altri Enti coinvolti Dipartimento di Clinica Medica, Immunologia e Malattie Infettive - Sez. Med. Int. Università<br />

degli Studi, Bari<br />

Tipologia progetto Preclinica<br />

114<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali


Progetto N. 19<br />

Effetto delle alterazioni di BRCA1 nella regolazione dell’angiogenesi<br />

Area E) Basi genetico-molecolari per lo sviluppo e progressione della malattia neoplastica<br />

Responsabile Tommasi Stefania (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica))<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2007</strong><br />

Durata 36<br />

A. Mangia (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), B. Pilato (U.O. di Laboratorio<br />

di Oncologia Sperimentale e Clinica), F. Zito (U.O. di Anatomia Patologica), M.<br />

Bruno (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), A. Paradiso (Direzione<br />

Scientifica)<br />

Parole chiave BRCA1, Angiogenesi, mutazioni<br />

Altri Enti coinvolti Università degli Studi di Bari<br />

Tipologia progetto Preclinica<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 20<br />

La multietnicità del nostro contesto regionale come elemento per nuove prospettive<br />

di ricerca nel campo delle mst<br />

Area F) Sviluppo e validazione di interventi sociali e clinici per la prevenzione<br />

Responsabile Zito Alfredo Francesco (Unità Operativa di Anatomia Patologica)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 36<br />

Parole chiave MST<br />

Altri Enti coinvolti<br />

G. Falco (U.O. di Ginecologia Oncologica), C. Cantinieri (U.O. di Ginecologia Oncologica),<br />

A. Kardhashi (U.O. di Ginecologia Oncologica), M.A. Deliso (U.O. di Ginecologia Oncologica),<br />

G. Gargano (U.O. di Ginecologia Oncologica), V. Ceglie (U.O. di Ginecologia Oncologica),<br />

G. Simone (U.O. di Anatomia e Istologia Patologica), C. Mariangela (U.O. di<br />

Anatomia e Istologia Patologica), M. Quaranta (U.O. di Laboratorio di Analisi Chimico-Cliniche),<br />

G. Micelli (U.O. di Laboratorio di Analisi Chimico-Cliniche), M. Cattedra (U.O. di Laboratorio<br />

di Analisi Chimico-Cliniche), A. Renna (U.O. di Ginecologia Oncologica), F.<br />

Schittulli (U.O. di Senologia e Prevenzione Chirurgica)<br />

Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

I Progetti<br />

Linea 1<br />

115


Linea 1<br />

Progetto N. 21<br />

Il ruolo della informazione sulla infezione da HPV e vaccinazione come elemento fondamentale<br />

nella prevenzione delle neoplasie ginecologiche<br />

Area F) Sviluppo e validazione di interventi sociali e clinici per la prevenzione<br />

Responsabile Trojano Vito (Unità Operativa di Ginecologia Drigente)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 36<br />

G. Falco (U.O. di Ginecologia Oncologica), C. Cantinieri (U.O. di Ginecologia Oncologica),<br />

A. Kardhashi (U.O. di Ginecologia Oncologica), M.A. Deliso (U.O. di Ginecologia Oncologica),<br />

G. Gargano (U.O. di Ginecologia Oncologica), V. Ceglie (U.O. di Ginecologia Oncologica),<br />

G. Simone (U.O. di Anatomia e Istologia Patologica), M. Caponio (U.O. di Anatomia<br />

e Istologia Patologica), M. Quaranta (Laboratorio di Analisi Chimico-Cliniche), G. Micelli<br />

(Laboratorio di Analisi Chimico-Cliniche), G. Sciortino (Laboratorio di Analisi Chimico-Cliniche),<br />

A. Renna (U.O. di Ginecologia Oncologica), F. Schittulli (U.O. di Senologia e Prevenzione)<br />

Parole chiave Ruolo dell’informazione; Infezione da HPV; vaccinazione per la prevenzione<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 22<br />

Le conoscenze e le attitudini delle donne sul tumore della cervice uterina ed i suoi fattori di rischio<br />

Area F) Sviluppo e validazione di interventi sociali e clinici per la prevenzione<br />

Responsabile Falco Gaetano (U.O. di Ginecologia)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 24<br />

A. Kardhashi (U.O. di Ginecologia Oncologica), M.A. Deliso (U.O. di Ginecologia Oncologica),<br />

C. Cantinieri (U.O. di Ginecologia Oncologica), G. Gargano (U.O. di Ginecologia Oncologica),<br />

V. Ceglie (U.O. di Ginecologia Oncologica), A. Renna (U.O. di Ginecologia Oncologica),<br />

F. Schittulli (U.O. di Senologia e Prevenzione Chirurgica)<br />

Parole chiave Knowledge, HPV, cervical cancer, screening, information<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />

116<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali


Progetto N. 23<br />

Dinamiche psico-sociali dei soggetti sottoposti a consulenza oncogenetica<br />

nella fase del pre-test e post-test<br />

Area F) Sviluppo e validazione di interventi sociali e clinici per la prevenzione<br />

Responsabile Paradiso Angelo (Direzione Scientifica)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 36<br />

T. Danese (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale Clinica), M. Bruno (U.O. di Laboratorio<br />

di Oncologia Sperimentale Clinica)<br />

Parole chiave Counselling genetico, rischio, valutazione psico-sociale<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 24<br />

Screening per la diagnosi precoce del carcinoma della cervice uterina: fattori di rischio e risultati<br />

Area F) Sviluppo e validazione di interventi sociali e clinici per la prevenzione<br />

Responsabile Quaranta Michele (Unità Operativa Laboratorio Analisi)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 36<br />

G. Micelli (U.O. Laboratorio Analisi), G. Falco (U.O. di Ginecologia Oncologica), M.T. Venneri<br />

(U.O. Laboratorio di Analisi Chimico-Cliniche), E. Captano (U.O. Laboratorio Analisi),<br />

A. Daniele (U.O. Laboratorio di Analisi Chimico-Cliniche), S. Di Tardo (U.O. Laboratorio<br />

Analisi), R. Divella (U.O. Laboratorio di Analisi Chimico-Cliniche)<br />

Parole chiave Prevenzione; HPV; Pap Test<br />

Altri Enti coinvolti LILT Lega Italiana per la Lotta contro i <strong>Tumori</strong>- Sezione Provinciale Bari<br />

Tipologia progetto Clinico-epidemiologica osservazionale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

I Progetti<br />

Linea 1<br />

117


Linea 1<br />

Progetto N. 25<br />

Screening per la diagnosi precoce del carcinoma della mammella: fattori di rischio e risultati<br />

Area F) Sviluppo e validazione di interventi sociali e clinici per la prevenzione<br />

Responsabile Quaranta Michele (Unità Operativa Laboratorio Analisi)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 36<br />

F. Schittulli (U.O. di Senologia), S. Di Tardo (U.O. di Laboratorio Analisi), R. Montanaro<br />

(U.O. di Anestesia e Rianimazione), F. Romito (U.O. di Anestesia e Rianimazione), M. Cattedra<br />

(U.O. Laboratorio Analisi)<br />

Parole chiave Diagnostica mammografica, prevenzione, motivazione, personalità<br />

Altri Enti coinvolti Lega Italiana per la Lotta contro i <strong>Tumori</strong>, Sezione Provinciale di Bari<br />

Tipologia progetto Clinico-epidemiologica osservazionale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 26<br />

Screening per la diagnosi precoce del carcinoma della prostata: fattori di rischio e risultati<br />

Area F) Sviluppo e validazione di interventi sociali e clinici per la prevenzione<br />

Responsabile Quaranta Michele (Unità Operativa di Laboratorio Analisi)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 36<br />

I. Abbate (U.O. di Laboratorio Analisi), M.T. Venneri (Laboratorio di Analisi Chimico-Cliniche),<br />

E. Capuano (Laboratorio Analisi), A. Daniele (Laboratorio di Analisi Chimico-Cliniche),<br />

S. Di Tardo (Laboratorio Analisi biologa), R. Divella (Laboratorio di Analisi<br />

Chimico-Cliniche), A. Tufaro (Laboratorio di Analisi Chimico-Cliniche), E. Pagliarulo (Urologia<br />

Università di Bari), M. Bottalico (Urologia Università di Bari)<br />

Parole chiave Screening - Prostata - PSA<br />

Altri Enti coinvolti LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i <strong>Tumori</strong>) Sezione Provinciale di Bari,<br />

Urologia Università di Bari<br />

Tipologia progetto Clinico-epidemiologica osservazionale<br />

118<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali


Progetto N. 27<br />

Screening per la diagnosi precoce di tumori del colon-retto: fattori di rischio e risultati<br />

Area F) Sviluppo e validazione di interventi sociali e clinici per la prevenzione<br />

Responsabile Quaranta Michele (Laboratorio Analisi chimico Cliniche)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 24<br />

A. Daniele (Laboratorio di Analisi Chimico-Cliniche), M.T. Venneri (Laboratorio di Analisi<br />

Chimico-Cliniche), R. Divella (Laboratorio di Analisi Chimico-Cliniche), A. Tufaro (Laboratorio<br />

di Analisi Chimico-Cliniche)<br />

Parole chiave Tumore colon-retto, sangue occulto, diagnosi precoce<br />

Altri Enti coinvolti Lega Italiana per la Lotta contro i <strong>Tumori</strong> (LILT), AIMEF <strong>Istituto</strong> Nazionale <strong>Tumori</strong> - Milano,<br />

Fondazione Pascale - Napoli<br />

Tipologia progetto Clinico-epidemiologica osservazionale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 28<br />

Screening per la diagnosi precoce del carcinoma dei tumori cutanei: fattori di rischio e risultati<br />

Area F) Sviluppo e validazione di interventi sociali e clinici per la prevenzione<br />

Responsabile Quaranta Michele (Laboratorio Analisi chimico Cliniche)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 36<br />

A. Battista (ARES), A. Pugliese (AGFR), L. Vena (LILT), E. Capuano (Laboratorio Analisi),<br />

A. Daniele (Laboratorio di Analisi Chimico-Cliniche), S. Di Tardo (Laboratorio Analisi), R.<br />

Divella (Laboratorio di Analisi Chimico-Cliniche), M.T. Venneri (Laboratorio di Analisi Chimico-Cliniche)<br />

Parole chiave Prevenzione melanoma – demoscopia<br />

Altri Enti coinvolti LILT (Lega Italiana per la Lotta Contro i <strong>Tumori</strong>) Sezione Provinciale di Bari, ARES, AIMEF<br />

Tipologia progetto Clinico-epidemiologica osservazionale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

I Progetti<br />

Linea 1<br />

119


LINEA 2<br />

Approcci laboratoristici e/o strumentali innovativi per<br />

il miglioramento della diagnosi, prognosi e predizione<br />

della risposta ai trattamenti antineoplastici<br />

Coordinatore: Francesco Schittulli


A tale linea afferiscono progetti in cui vengono<br />

presi in considerazione valori ed espressioni di laboratorio<br />

e/o strumentali innovativi per migliorare la<br />

diagnosi, la prognosi dei tumori e la valutazione<br />

della risposta ai vari trattamenti antineoplastici: le<br />

aree di ricerca sono cinque e spaziano dalla ricerca di<br />

nuovi marcatori biologici molecolari per una diagnosi<br />

precoce, alla identificazione di nuove molecole<br />

biologiche predittive di aggressività clinica e sensibilità<br />

ai trattamenti fisico-<strong>clinico</strong>, alla identificazione di<br />

fattori biochimico-molecolari per una formulazione di<br />

terapia personalizzata, allo sviluppo e validazione di<br />

nuove tecnologie per la diagnosi e il monitoraggio<br />

delle malattie neoplastiche ed infine allo sviluppo di<br />

programmi di controllo di qualità per indagini laboratoristiche<br />

e strumentali.<br />

Lo studio e la comprensione degli eventi genetici<br />

impegnati nella cancerogenesi dei tumori e nella loro<br />

progressione clinica e biologica porta inevitabilmente<br />

alla ricerca di nuovi marcatori tumorali capaci di affiancare<br />

ed aiutare le indagini diagnostiche tradizionali<br />

e fornire informazioni per la diagnosi precoce, la<br />

possibilità di sviluppare sottotipi tumorali a rischio più<br />

elevato e il successivo orientamento ai trattamenti<br />

più adeguati, più individualizzati. Infine accompagna<br />

queste ricerche la possibilità di sfruttare nuove tecnologie<br />

per la diagnosi, la stadiazione e il monitoraggio<br />

della malattia neoplastica; molto peso è stato<br />

dato anche ai programmi di qualità nelle indagini di<br />

laboratorio e strumentali.<br />

Nell’elencare il rendiconto dell’attività <strong>scientifica</strong><br />

del <strong>2007</strong>, sempre per quanto riguarda la linea di Ricerca<br />

n° 2, è da sottolineare che i risultati sono stati<br />

ottenuti ed i prodotti realizzati oltre che dai ricercatori<br />

dell’<strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong> di Bari, anche con il contributo<br />

di autori associati appartenenti ad altri Istituti<br />

nazionali e esteri. Questi contributi ancora una volta<br />

sottolineano l’intensa attività dei ricercatori dell’<strong>Istituto</strong><br />

e la qualità dei risultati è espressa dal numero<br />

elevato dei lavori pubblicati su riviste recensite da<br />

Science Citation Index come anche dalla partecipazione<br />

attiva come relatori a congressi nazionali ed internazionali.<br />

L’elenco di questi contributi viene riportato<br />

per convenienza alla fine di questa relazione,<br />

non perchè di secondaria importanza, ma perché si<br />

Resoconto attività <strong>2007</strong><br />

vuole dare maggiore risalto alle più recenti innovazioni<br />

di questa linea di ricerca, soprattutto con i<br />

nuovi progetti presentati nel corso dell’anno.<br />

Come si è detto sopra, la Linea di ricerca n° 2<br />

comprende cinque aree di attività che vengono descritte<br />

qui appresso prendendo in considerazione i<br />

singoli progetti con gli obiettivi di ogni area di attività.<br />

Area di attività 1: Validazione di nuovi markers<br />

biologico-molecolari di diagnosi precoce<br />

“Analisi molecolare della mutazione V6OOE del<br />

gene BRAF su FNA di noduli tiroidei”.<br />

“L’assetto della popolazione linfocitaria e<br />

l’espressione delle MMPs e dei TIMPs nei linfonodi<br />

in corso di ca della mammella”.<br />

Questi due progetti hanno come obiettivo oltre all’ottimazione<br />

delle tecniche di raccolta e conservazione<br />

del materiale citologico, la valutazione del ruolo<br />

diagnostico e prognostico dei suddetti mutamenti e<br />

dell’esatto ruolo degli enzimi coinvolti nel processo di<br />

invasione e metastatizzazione del ca. della mammella.<br />

Area di attività 2: Identificazione di nuovi fattori<br />

<strong>clinico</strong>-biologici predittivi di aggressività clinica e<br />

sensibilità ai trattamenti fisico-chimici<br />

“NHERF 1 come potenziale marcatore prognostico<br />

e come target terapeutico nel ca della mammella<br />

operabile (N-)“<br />

“Possibile significato biologico <strong>clinico</strong> della Triptasi<br />

e del VEGF nella progressione dei carcinomi<br />

gastroenterici”<br />

“I geni kit PDGFRA nei tumori stromali gastrointestinali<br />

e la loro correlazione clinica nella risposta<br />

alla terapia con imatinib”<br />

“Il valore diagnostico della istologia nei pazienti<br />

con reflusso gastroesofageo”<br />

“Gli inibitori dei recettori tirosino-chinasi e<br />

nuovi agonisti dei recettori sigma 2 coinvolti nella<br />

multidrug resintance”<br />

“Caratterizzazione di livelli di VEGF in differenti<br />

frazioni ematiche in pazienti affette da neoplasie<br />

ginecologiche”.<br />

L’obiettivo è quello di valutare questi nuovi marcatori<br />

nell’ambiente tumorale e correlarli con l’out-<br />

I Progetti<br />

Linea 2<br />

123


Linea 2<br />

come della malattia o con altri marcatori già conosciuti<br />

in corso di studi retrospettivi o prospettici: la<br />

messa a punto di nuove strategie terapeutiche mediante<br />

combinazione di farmaci target oriented con<br />

farmaci convenzionali e la ottimizzazione degli<br />

schemi di trattamenti combinati.<br />

Area di attività 3: Validazione di determinanti<br />

biochimico-molecolari rilevanti al fine di terapie<br />

personalizzate<br />

“Terapia adiuvante (FEC) in pazienti con ca<br />

mammario (N-): insorgenza di secondi tumori e<br />

sopravvivenza a 12 anni di follow-up: verifica del<br />

valore prognostico del TLI”<br />

“Effetti della terapia adiuvante con texani sugli<br />

inibitori naturali della coagulazione”<br />

“Cross talk tra i pathway di traduzione del segnale<br />

EGFR e Met e modulazione con farmaci TK<br />

inibitori nel ca epatico”<br />

“Tkis nel modello di ca squamoso testa-collo e<br />

valutazione in questa patologia tumorale delle mutazioni<br />

già riscontrate in quella polmonare come<br />

predittivo alla risposta con genitifib”<br />

“PPARs ligandi come nuovi agenti antitumorali”<br />

“Macogenetica e farmacogenomica di markers<br />

di tossicità per agenti antineoplastici”<br />

“Uso e limiti dell’ecocolordoppler nella formulazione<br />

di un progetto riabilitativo per il linfedema<br />

secondario in donne operate di ca mammario”<br />

“Caratterizzazione biologica dei ca mammari<br />

in preparati citologici su strato sottile (Thin Prep):<br />

confronto con la determinazione postchirurgica su<br />

campioni istologici”<br />

L’obiettivo è valutare e verificare markers di proliferazione<br />

nella terapia adiuvante; osservare gli effetti<br />

collaterali delle terapie antineoplastiche; valutare<br />

nuovi agenti antitumorali da affiancare alla terapia<br />

tradizionale e alla più nuova terapia con farmaci target-oriented;<br />

estendere i modelli di studio già analizzati<br />

in nuovi tipi di tumori.<br />

Area di attività 4: Sviluppo e validazione di nuove<br />

tecnologie per la diagnosi, stadiazione e monitoraggio<br />

della malattia neoplastica<br />

“Monitoraggio ecografico in pazienti affette da<br />

ca della mammella ormonorecettore positivo, in<br />

stato premenopausale in trattamento con exeme-<br />

124<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali<br />

stane r GnRH-analoghi”<br />

“Studio preoperatorio del linfonodo sentinella<br />

con ecolordoppler”<br />

“Studio del linfonodo sentinella sia con metodiche<br />

istlogiche ed immunostochimiche sia con indagini<br />

di biologia molecollare attraverso la ricerca<br />

con RT-PCR dell’RNA messagero della torosinasi in<br />

pazienti affetti da melanoma cutaneo”<br />

“Mammotome vs ecografia MDC nella valutazione<br />

delle microcalcificazioni”<br />

“Studio dell’espressione/amplificazione di cwerb-B2<br />

-Neu nel ca lobulare invasivo della mammella”<br />

“L’endocervicoscopia come tecnica diagnostica<br />

ottimale nello studio dell’endocollo uterino”<br />

“Utilizzo della densitometria ossea ad ultrasuoni<br />

per il riconoscimento delle alterazioni osse<br />

precoci in pazienti neoplastiche in stato postmenopausale<br />

chirurgicamente e/o farmacologicamente<br />

indotto”<br />

“Citologia su strato sottile in fase liquida nella<br />

diagnostica citologica agoaspirativa: confronto con<br />

la metodica tradizionale; il suo utilizzo ai fini di caratterizzazione<br />

citoimmunochimica e biomolecolare”<br />

“Utilizzo del dosaggio di tireoglobulina e calcitonina<br />

su liquido di dosaggio di FNAB linfonodale<br />

nella diagnostica di metastasi di ca della tiroide”<br />

“Validazione della metodica CISH in FNA’s di<br />

noduli polmonari: studio di amplificazione di<br />

EGFR”<br />

“Studio delle catatteristiche ultrastrutturali dei<br />

fibroblasti “cancer asssociated fibroblasts” nel ca<br />

invasivo e non invasivo della mammella”<br />

“Studio del ruolo della via metabolica alternativa<br />

dell’NFkB nella patogenesi del mielosa multiplo”<br />

“Farmacocinetica e farmacogenomica di markers<br />

di tossicità per agenti antineoplastici”<br />

“Analisi dei polimorfismi genici del gene PAI-1<br />

e dello stato di mutilazione del gene HTERT su<br />

DNA circolante in pazienti con epatocarcinoma HCV<br />

e non HCV correlato”<br />

“Valutazione della malattia residua minima nel<br />

trattamento del mielosa multiplo mediante valutazione<br />

biomolecolare (FISH) e citometria a flusso”<br />

“Possibile significato biologico-<strong>clinico</strong> della Triptasi<br />

e del VEGF nella progressione dei carcinomi gastroenterici”


L’obiettivo è l’utilizzo di tecnologie meno invasive<br />

e più sensibili nella diagnosi e nella stadiazione del<br />

tumore miglioramento della qualità della vita delle<br />

pazienti garantendo un percorso diagnostico precoce<br />

e quindi un approccio terapeutico ottimale.<br />

Area di attività 5: Sviluppo di programmi di Controllo<br />

di Qualità per indagini laboratoristiche e<br />

strumentali<br />

“Implementazione informatica di un contenitore<br />

dati <strong>clinico</strong>-strumentali presso la radilogia senologica”<br />

“Concordanza diagnostica istopatologiaca online<br />

su vetrini digitali di lesioni melanocitarie”<br />

“Realizzazione di un sistema di gestione della<br />

qualità interno al laboratorio di oncologia sperimentale<br />

clinica”<br />

“Controllo della riproducibilità diagnostica istopatologica<br />

mediante telepatologia”<br />

■ LANZILOTTA SG, GRAMMATICA L, PARADISO A,<br />

SIMONE G: BRAF in papillary thyroid carcinoma. Cell<br />

Oncol 29 (4): 269-77, <strong>2007</strong>.<br />

■ DE CEGLIE A, SCOTTO F, PELLECCHIA A, ZITO<br />

FA: I tumori stromali gastro-intestinali (GIST): caratteristiche<br />

cliniche ed anatomia patologica. Giorn<br />

Ital End Dig 30: 107-12, <strong>2007</strong>.<br />

■ AZZARITI A, BEVILACQUA V, DI BERNARDO D,<br />

CARELLA M, PORCELLI L, SIMONE GM, LACALA-<br />

MITA R, MENOLASCINA F, IORIO F, PANNARALE P,<br />

PALUMBO O, MASTRONARDI G, CASTELLANO M,<br />

CARIELLO L, DALENO D, SCIANNAMEA D, APRILE<br />

A, PARADISO A, TOMMASI S: Identificazione del<br />

Mode of Action di molecole farmacologicamente attive<br />

nell’oncologia. Atti @ITIM 8° Congresso Nazionale<br />

di Telemedicina e Informatica Medica Bari, 13<br />

15 Dicembre <strong>2007</strong>, pp. 261-64.<br />

■ MENOLASCINA F, ALVES RT, TOMMASI S, CHIA-<br />

RAPPA P, DELGADO M, BEVILACQUA V, MASTRO-<br />

NARDI G, FREITAS AA, PARADISO A: Fuzzy rule induction<br />

and artificial immune systems in female breast<br />

cancer familiarity profiling. Lecture Notes in Computer<br />

Science (Books Series) vol. 4694, pagg. 830-37, <strong>2007</strong>.<br />

■ AZZARITI A, COLABUFO NA; NISO M, SIMONE<br />

GM, PORCELLI L, BERARDI F, PERRONE R, PARA-<br />

PRODOTTI SCIENTIFICI<br />

“Realizzazione di un sistema di Gestione Qualità<br />

nella U.O. di Gastroenterologia ed Endoscopia<br />

Digestiva”<br />

Diverse sono le potenzialità che, nell’ambito della<br />

telemedicina, la telepatologia può esprimere: teleconsulto,<br />

controllo di qualità formazione on -line attraverso<br />

tecnologie digitali: l’obiettivo è la creazione<br />

di un network tra gli Istituti oncologici per il controllo<br />

di qualità dei markers oncologici prognostici, in collegamento<br />

con la Società Scientifica Nazionale dei Patologi.<br />

Il sistema informativo sarà in grado di fornire<br />

supporto al personale e consentirà di immettere una<br />

sola volta i dati che potranno essere successivamente<br />

diffusi attraverso il sistema informativo in<br />

uso anche tra le altre UU.OO. Per quanto riguarda il<br />

Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica,<br />

l’obiettivo finale è il conseguimento della certificazione<br />

UNI EN ISO 9001:2000 da parte in un ente accreditato<br />

SINCERT.<br />

DISO A: Gefinitib and vandetanib, substrates or inhibitors<br />

of MDR related proteins? Atti 49th Annual<br />

Meeting of the Italian Cancer Society - Fiera di Pordenone<br />

26-29 Novembre <strong>2007</strong>.<br />

■ BELLIZZI A, MALFETTONE A, AZZARITI A, BU-<br />

SCO G, CARDONE R, RESHKIN SJ, PARADISO A: The<br />

Na+/H+ exchanger regulator factor (NHERF1) is a<br />

component of epidermal growth factor receptor<br />

(EGFR) signaling complex and regulates EGFR degradation.<br />

Atti 49th Annual Meeting of the Italian<br />

Cancer Society - Fiera di Pordenone 26-29 Novembre<br />

<strong>2007</strong>.<br />

■ BELLIZZI A, MALFETTONE A, AZZARITI A, CAR-<br />

DONE R, BUSCO G, RESHKIN SJ, PARADISO A: The<br />

Na+/H+ exchanger regulator factor (NHERF1) is a<br />

component of EGF receptor signaling complex and<br />

regulates EGF receptor degradation. E J C Supplements<br />

5 (8): 19-20 (abs P33), <strong>2007</strong>.<br />

■ DIVELLA R, TOMMASI S, LACALAMITA R, CO-<br />

VIELLO M, DANIELE A, LANZILLOTTA B, QUA-<br />

RANTA M, ZITO A, SIMONE G, PARADISO A: PAI-<br />

1, TPA circulating htert DNA rekated to virus<br />

infection in liver carcinogenesis. Atti 39° Congresso<br />

Nazionale SIBioC <strong>2007</strong>. Biochim Clin 31 (5): 480<br />

(abs 159), <strong>2007</strong>.<br />

I Progetti<br />

Linea 2<br />

125


Linea 2<br />

■ MANGIA A, CHIRIATTI A, BELLIZZI A, AMEN-<br />

DUNI T, DAPRILE R, ZITO AF, RESHKIN SJ; PARA-<br />

DISO A: Biological role of NHERF1 protein in breast<br />

cancer. Atti 49th Annual Meeting of the Italian Cancer<br />

Society - Fiera di Pordenone 26-29 Novembre<br />

<strong>2007</strong>.<br />

■ PORCELLI L, AZZARITI A, SIMONE GM, GATTI G,<br />

NICOLIN A, PARADISO A: Antiangiogenic activity of<br />

combinination gefitinib and rapamycin in a panel of<br />

pancreas cancer cell lines. E J C Supplements 5 (8):<br />

31 (abs P27), <strong>2007</strong>.<br />

■ PORCELLI L, AZZARITI A, SIMONE GM, PARA-<br />

126<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali<br />

DISO A: The Aurora kinase inhibitor AZD1152, alone<br />

or in combination with conventional chemotherapeutics,<br />

inhibits cell proliferation and modifies cell cycle<br />

in colon, pancreas and breast cancer cell lines. Atti<br />

49th Annual Meeting of the Italian Cancer Society -<br />

Fiera di Pordenone 26-29 Novembre <strong>2007</strong>.<br />

■ SIMONE GM, AZZARITI A, PORCELLI L, GATTI G,<br />

NICOLIN A; PARADISO A: EGFR and mTor inhibition<br />

can synergise for antiproliferative and antiangiogenic<br />

effetcs in pancreatic cancer cells. Atti 49th Annual<br />

Meeting of the Italian Cancer Society - Fiera di<br />

Pordenone 26-29 Novembre <strong>2007</strong>.


Programmazione attività <strong>2008</strong><br />

Area di attività 1: Validazione di nuovi markers<br />

biologico-molecolari di diagnosi precoce<br />

Nel <strong>2008</strong> vengono proposti due nuovi progetti. Il<br />

primo si intitola “Analisi comparativa dei markers<br />

HPV-L1 e p-16 per lo studio della predittività di<br />

progressione delle lesioni HPV positive con infezione<br />

da virus singolo o in associazione”: il ca del<br />

collo dell’utero è indotto da HPV, un virus a DNA epiteliotropo<br />

che ha la caratteristica di presentarsi in 100<br />

sottotipi differenti, alcuni ad alto rischio, altri a basso<br />

rischio oncogeno: il virus è costituito da 8 oncogeni<br />

(tipo L1,L2,E1,E2,E4,E5,E6,E7): durante la replicazione<br />

del virus la proteina E1 viene prodotta e visualizzata<br />

sugli strati superficiali dell’epitelio; un’altra<br />

proteina legata al ciclo della replicazione è la<br />

proteina p-16 un marker la cui oversepressione è indice<br />

di anomala trasformazione precancerosa. La recente<br />

introduzione di vaccini da neutralizzare l’antigene<br />

causidico L1 per la immunoprotezione delle<br />

giovani donne contro l’infezione del virus è limitato<br />

ai ceppi più diffusi del virus. La finalità del progetto<br />

è la individualizzazione di vari sottotipi del virus<br />

HPV non coperti dagli attuali vaccini e la determinazione<br />

della proteina p-16 espressione di progressione/regressione<br />

della malattia. Il secondo nuovo<br />

studio s’intitola “Analisi di polimorfismi genici del<br />

gene PAI-1 e dello stato di metilazione del gene<br />

HTERT su DNA circolante in pazienti con epatocarcinoma<br />

HCV e non HCV correlato”: la determinazione<br />

di una quantità di DNA circolante su soggetti<br />

con pregressa cirrosi epatica potrebbe essere espressione<br />

iniziale di uno stato di precancerosi per quanto<br />

riguarda la cancerogenesi dell’epatocarcinoma HCV<br />

associato e non HCV associato. Il virus HCV infatti<br />

può persistere per molto tempo in forma quiescente<br />

nell’interno della cellula epatica sottoregolando la<br />

duplicazione del suo DNA,che quando è in grande<br />

quantità (fino a 1000 ng/ml) può essere considerato<br />

uno stato di precarcinogenesi per l’epatocarcinoma.<br />

Area di attività 2: L’dentificazione di nuovi fattori<br />

<strong>clinico</strong>-biologici predittivi di aggressività clinica e<br />

sensibilità ai trattamenti fisico-chimici<br />

Tra i nuovi progetti di ricerca proposti per il <strong>2008</strong>,<br />

si annovera lo studio dal titolo “Attività antitumo-<br />

rale del Thimus Expressed Apoptotic Factor<br />

(TEAF) e i suoi peptidi”, il quale ha la finalità di definire<br />

l’attività antitumorale di un peptide, scoperto e<br />

clonato dal gruppo israeliano del dott. Devery, chiamato<br />

Thymus Expressed Apoptotic Factor (TEAF),<br />

che è un ligando naturale di un gene T2/ST1 simile<br />

ad un altro gene T1/ST2, il quale è il vero responsabile<br />

della trasformazione cellulare infiammazionetumore.<br />

Il progetto si propone di approfondire il rapporto<br />

recettore T2/ST1 e ligando naturale TEAF per<br />

poter pianificare una nuova classe di agenti biologici<br />

antitumorali.<br />

Un altro nuovo progetto si intitola “La Sieroproteomica<br />

nella prognosi e nella predittività di progressione<br />

delle lesioni HPV positive, con infezione<br />

da virus singoli o in associazione”, il quale ha la finalità<br />

di individuare in pazienti con carcinoma polmonare<br />

non a piccole cellule, quale principale causa<br />

di morte per ca polmonare in Italia per il sesso maschile,<br />

la espressione di biomarcatori capaci di definizione<br />

prognostica e di predittività alla risposta terapeutica<br />

con inibitori delle aromatasi. Il ca polmonare,<br />

negli ultimi tempi, ha raggiunto un plateau di risposta<br />

terapeutica alla chemioterapia, per cui è diventata<br />

esigente la ricerca di nuove modalità terapeutiche e i<br />

farmaci a bersaglio molecolare sono espressione di<br />

quest’ultime innovazioni. Nel ca polmonare il blocco<br />

dell’Epidermal Growth Factor receptor (EGFR) con<br />

farmaci come il Gefitinib ed altri similari che bloccano<br />

la traduzione del segnale nell’interno della cellula,<br />

bloccando un enzima come la tirosino-chinasi: però<br />

non tutti i pazienti rispondono a tali terapie per cui è<br />

necessario conoscere i sottotipi capaci di rispondere a<br />

tali farmaci. Per tale motivo è sorto un interesse per il<br />

proteoma serico che è la componente serica di tutto<br />

l’organismo umano, soprattutto le componenti a basso<br />

peso molecolare che in alcuni casi sono overespressi<br />

e vengono considerati marcatori specifici per una<br />

esatta identificazione dei ca polmonari in modo precoce<br />

e sono anche predittivi per la risposta terapeutica.<br />

Area di attività 3: Validazione di determinanti<br />

biochimico-molecolari rilevanti al fine di terapie<br />

personalizzate<br />

Questa è un’area di ricerca in cui trovano collo-<br />

I Progetti<br />

Linea 2<br />

127


Linea 2<br />

cazione esperienze in vitro ed in vivo al fine della individuazione<br />

e validazione di nuovi marcatori predittivi<br />

di sensibilità a vari farmaci biologici.<br />

Tra i nuovi progetti che ne fanno parte si annovera<br />

lo studio dal titolo “Farmacocinetica e farmacogenomica<br />

di markers di tossicità per agenti antineoplastici”,<br />

ha lo scopo di individuare markers<br />

genetici predittivi dell’effetto farmacologico di un<br />

agente chemioterapico al fine di poter personalizzare<br />

ed ottimizzare la terapia, diminuendone la tossicità<br />

e incrementandone nel contempo la efficacia.<br />

La diidropirimidino-deidrogenasi (DID) è un enzima<br />

capace di metabolizzare il 5FU nel fegato. Esistono<br />

dei pazienti con basso tasso di DID per cui il 5FU rimane<br />

a lungo nell’organismo aumentando in tal<br />

modo la sua efficacia terapeutica.Questo è un esempio<br />

di biodisponibilità di uno dei tanti farmaci saggiati<br />

per conoscere meglio la loro efficacia e la stessa tossicità<br />

del farmaco.<br />

Il progetto: “Caratterizzazione biologica dei carcinomi<br />

mammari in preparati citologici su strato<br />

sottile (Thin Prep): confronto con la determinazione<br />

postchirurgica su campioni istologici” persegue<br />

la finalità di creare una caratterizzazione biologica<br />

dei ca mammari in preparati citologici su strato<br />

sottile (THIN-PREP) confrontandoli successivamente<br />

con preparati istologici post-chirurgici.<br />

Il progetto dal titolo “Studio del ruolo della via<br />

metabolica alternativa dell’NFkB nella patogenesi<br />

del Mieloma multiplo” mette in evidenza il ruolo<br />

della via metabolica alternativa dell’NFkB nella patogenesi<br />

del mielosa multiplo come anche la sopravvivenza<br />

delle cellule mielomatose nella formazione<br />

delle lesioni osteolitiche. Si vuole in tal modo isolare<br />

le plasmacellule da aspirati midollari di preparati con<br />

mieloma multiplo mediante beeds magnetiche coniugate<br />

con l’anticorpo anti CD-138 che è un recettore<br />

specifico di queste cellule tumorali e di esaminare<br />

la presenza di geni codificanti per proteine coinvolte<br />

nella via metablica alternativa dell’NNFkB correlando<br />

il grado, l’attivazione di tali geni con il grado<br />

di osteolisi degli stessi pazienti.<br />

Il progetto dal titolo “Amplificazione genica di<br />

HER/2-Neu nel ca mammario determinata con metodica<br />

di ibridazione in situ in fluorescenza con<br />

metalli pesanti, SISH: studio di una serie di casi<br />

con discordanza amplificazione/overespressione”<br />

per la determinazione di HER/-Neu nel ca mamma-<br />

128<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali<br />

rio usa una nuova tecnica con sali d’argento “Silver<br />

in situ ibridation”(SISH) che presenta il vantaggio<br />

principale dell’uso della microscopia ottica normale.<br />

Area di attività 4: Sviluppo e validazione di nuove<br />

tecnologie per la diagnosi, stadiazione e monitoraggio<br />

della malattia neoplastica<br />

Questo programma vede al suo interno una serie<br />

di attività specificamente dedicate ad approcci laboratoristico-tecnologici,<br />

innovativi o già utilizzati, secondo<br />

nuovi processi decisionali, per una sempre<br />

più efficiente diagnosi, stadiazione e monitoraggio<br />

della malattia tumorale. Comune denominatore in<br />

questi progetti è l’utilizzo di approcci poco invasivi e<br />

di indagini strumentali basate più sulla caratterizzazione<br />

funzionale della lesione che sul suo aspetto<br />

morfologico. In particolare il progetto “Profilo sieroproteomico<br />

in pazienti con ca polmonare non a<br />

piccole cellule (NSCLC) trattati con Gefinitib: relazioni<br />

con l’andamento <strong>clinico</strong> della malattia” ha<br />

come finalità la determinazione di particolari sieroproteine<br />

e le loro variazioni (sieroproteomica) in rapporto<br />

alla risposta a determinate terapie antiblastiche<br />

come la tirosino-chinasi somministrate per bloccare<br />

i recettori della Epidermal Growth Factor receptor<br />

(EGFR) nei ca del polmone non a piccole cellule non<br />

responsivi alla chemioterapia tradizionale. Lo studio<br />

della sieroproteomica con l’impiego della tecnica della<br />

spettrometria di massa permette di raggiungere risultati<br />

molto lusinghieri.<br />

Il progetto “Studio delle caratteristiche ultrastrutturali<br />

dei fibroblasti cancer associated fibroblasts<br />

(CAFs) nel ca-invasivo e non invasivo della<br />

mammella” pone il problema dell’attività facilitante<br />

l’invasività del ca mammario per mezzo dei fibroblasti<br />

che fanno parte dello stroma di sostegno della<br />

mammella. Alcuni fibroblasti detti appunto CAFs<br />

sono capaci di integrazione con le strutture epiteliali<br />

in cui insorge il tumore mammario e possono modificare<br />

la progressione del tumore stesso per quanto riguarda<br />

l’invasività. Naturalmente i CAFs possono essere<br />

influenzati nello loro sviluppo da numerosi<br />

fattori come TGFB, EMT, metalloproteasi, tirosinochinasi<br />

la MMP3.<br />

Per quanto concerne il progetto di ricerca “Biopsia<br />

ecoguidata transcutanea delle lesioni faringolaringee”,<br />

si ritorna su un vecchio argomento, cioè<br />

quello di distinguere preoperatoriamente ed anche in


fase precoce le lesioni maligne della regione faringolaringeo<br />

mediante ecografia ed agobiopsia trancutanea.<br />

Sono due invece i progetti che riguardano il monitoraggio<br />

ecocardiografico durante chemioterapia<br />

con antracicline: lo studio dal titolo “Monitoraggio<br />

ecocardiografico durante chemioterapia con antracicline:<br />

valutazione delle variazioni dei TEI-Index”<br />

prende in considerazione il TEI-Index che è un valore<br />

che si può calcolare durante la valutazione Doppler<br />

continua del tratto di efflusso del ventricolo sinistro<br />

in determinate proiezioni: tale indice può essere modificato<br />

da particolari sostanze prodotte dalle antracicline<br />

in pazienti trattati per tumore con la Troponina<br />

I influenzandone la cardiotossicità. L’altro progetto<br />

dal titolo “Variazioni acute della pressione arteriosa<br />

in corso di unfusione di Bevacizumab valutate<br />

mediante ambulatori blood pressare monitorino<br />

(ABPM)” ha lo scopo di valutare le variazioni<br />

acute della pressione arteriosa in corso di infusione<br />

con Bevacizumab valutandola mediante Ambulatory<br />

Blood pressare Monitoring. Il Bevacizumab è un anticorpo<br />

monoclinale anti-vascular endothelial growth<br />

factor, utilizzato nel ca del colon-retto con azione<br />

anti-angiogenetica. E può determinare variazioni<br />

acute della pressione arteriosa specie in pazienti con<br />

ipertensione arteriosa di base: L’A.B.P.M è una tecnica<br />

non invasiva che è utilizzata per valutare ambulatoriamente<br />

nelle 24 h la pressione arteriosa e la<br />

frequenza cardiaca.<br />

Il progetto “Valutazione della Malattia Residua<br />

nel trattamento del mieloma multiplo mediante valutazione<br />

biomolecolare (FISH) e citometria a<br />

flusso” prende in considerazione la Malattia Residua<br />

del Mieloma multiplo con lo scopo di valutare quello<br />

che rimane da trattare dopo i normali trattamenti,<br />

mediante citometria a flusso e analisi biomolecolare<br />

con tecnica FISH per poter ottimizzare la metodologia<br />

citofluorometrica e biomolecolare nella diagnostica,<br />

prognosi e follow-up, monitorare la efficacia<br />

della terapia, valutare eventuale residuo della malattia<br />

e valutare le popolazioni plasmacellulari aberranti.<br />

Il progetto “Alterazioni molecolari dell’esofago<br />

di Barrett, displasia ed adenoma esofageo: correlazioni<br />

con l’evoluzione del grado di displasia”<br />

pone l’attenzione sul modo di evidenziare le altera-<br />

I Progetti<br />

Linea 2<br />

zioni di alcuni geni, p53, cox-2, FHIT, pab(13q), p16<br />

(9p21) e il gene APC in pazienti con esofago di Barrett<br />

(displasia ed adenoma dell’esofago).<br />

Il Progetto relativo al “Ruolo del CAD (Computer<br />

aided diagnosis) nelle prestazioni mammografiche”<br />

riguarda la possibilità, grazie alle prestazioni<br />

mammografiche della forma digitale delle immagini,<br />

di acquisire informazioni non accessibili con i classici<br />

sistemi tradizionali di lettura. Mediante una serie di<br />

algoritmi si mettono in evidenza le immagini radiologiche<br />

meritevoli di approfondimento diagnostico.<br />

Il progetto “Implementazione delle lastre radiografiche<br />

eseguite con mammografo digitale generale”<br />

è relativo all’utilizzo di una memoria in dotazione<br />

con il mammografo digitale capace di<br />

conservare gli esami di circa 7000 pazienti e quindi<br />

con sufficiente memorizzazione delle immagini da<br />

confrontare anche a distanza.<br />

Area di attività 5: Sviluppo di Programmi di Controllo<br />

di Qualità per indagini laboratoristiche e<br />

strumentali<br />

In questa area sono compresi dei progetti che<br />

confrontano varie tecniche labatoristiche per la determinazione<br />

di biomarcatori tissutali tumorali alla ricerca<br />

della sempre più maneggevole ed affidabile<br />

tecnica nella pratica clinica giornaliera; essi verificano<br />

la riproducibilità inter-intralaboratorio delle varie determinazioni<br />

analitiche, anche all’interrno di veri e<br />

propri processi di Controllo di Qualità.<br />

Tra i progetti che si occupano di detta tematica vi<br />

è lo studio dal titolo “Controllo della riproducibilità<br />

diagnostica istopatologica mediante telepatologia”<br />

che propone veri e propri programmi di controllo<br />

della Qualità da inserire on line sulla riproducibilità<br />

della diagnosi istopatologica con sistemi di telepatologia.<br />

Il progetto “Realizzazione di un sistema di Gestione<br />

della Qualità nella U.O. di Gastroenterologia<br />

ed Endoscopia digestiva”, infine, si propone di realizzare<br />

un sistema di gestione del controllo di Qualità<br />

conforme alle norme internazionali ISO 9001:2000<br />

tale da garantire un miglioramento continuo della<br />

qualità nell’attività dell’U.O. di Gastroenterologia ed<br />

Endoscopia digestiva nell’ambito della legge D.L. del<br />

16 ott. 2003 n° 288 su “Riordino della disciplina degli<br />

Istituti di Ricovero e Cura a carattere Scientifico”.<br />

129


Linea 2<br />

Progetto N. 29<br />

Analisi comparativa dei marker HPV-L1 e P16 per lo studio della predittività di progressione<br />

delle lesioni<br />

Area A) Validazione di nuovi markers biologico-molecolari di diagnosi precoce<br />

Responsabile Caponio Maria Angela (U.O. di Anatomia Patologica)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2008</strong><br />

Durata 36<br />

S. Petroni (U.O. di Anatomia Patologica), S. Wiesel (U.O. di Anatomia Patologica), Labriola<br />

A. (U.O. di Anatomia Patologica), G. Giannone (U.O. di Anatomia Patologica), F.<br />

Palma (U.O. di Anatomia Patologica), V. Rubini (U.O. di Anatomia Patologica), M. Deliso<br />

(U.O. di Anatomia Patologica), V. Trojano (U.O. di Ginecologia), O. Popescu (U.O. di Anatomia<br />

Patologica v), G. Simone (U.O. di Anatomia Patologica)<br />

Parole chiave Human Papilloma Virus (HPV) – P16 – HPV L1 – LSIL - HSIL<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Preclinica<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 30<br />

Analisi dei polimorfismi genici del gene PAI-1 e dello stato di metilazione del gene HTERT su dna<br />

circolante in pazienti con epatocarcinoma HCV e non HCV correlato<br />

Area A) Validazione di nuovi markers biologico-molecolari di diagnosi precoce<br />

Responsabile Quaranta Michele (Laboratorio Analisi Chimico Cliniche)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2008</strong><br />

Durata 24<br />

R. Divella (Laboratorio di Analisi Chimico-Cliniche), S. Tommasi (Laboratorio di Oncologia<br />

Sperimentale Clinica), R. La Calamita (Laboratorio di Oncologia Sperimentale Clinica), D.<br />

Carbonara (Laboratorio Analisi), M. Schinco (Laboratorio Analisi Chimico-Cliniche), R.<br />

Pinto (Laboratorio di Oncologia Sperimentale Clinica), B. Pilato (Laboratorio di Oncologia<br />

Sperimentale Clinica), A. Paradiso (Direzione Scientifica)<br />

Parole chiave Hepatocellular carcinoma, metilazione hTERT, polimorfismi gene PAI-1, DNA circolante<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />

130<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali<br />

Dettagli Progetti di Ricerca


Progetto N. 31<br />

Attività antitumorale del Thymus Expressed Apoptotic Factor (TEAF) e suoi peptidi<br />

Area B) L’identificazione di nuovi fattori <strong>clinico</strong>-biologici predittivi di aggressività clinica e sensibilità<br />

ai trattamenti fisico-chimici<br />

Responsabile Azzariti Amalia (U.O. di Laboratorio Oncologia Sperimentale Clinica)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2008</strong><br />

Durata 24<br />

L. Porcelli (U.O. di Laboratorio Oncologia Sperimentale Clinica), G. M. Simone (U.O. di Laboratorio<br />

Analisi Chimico Cliniche), A. Quatrale (U.O. di Laboratorio Oncologia Sperimentale<br />

Clinica)<br />

Parole chiave Recettore T1/ST2, TEAF<br />

Altri Enti coinvolti Dept Chair Biochemistry / CTO JCT/ISK Gerusalemme - Israele<br />

Tipologia progetto Preclinica<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 32<br />

La Sieroproteomica nella prognosi e nella predittività di risposta dei tumori del polmone<br />

Area B) L’identificazione di nuovi fattori <strong>clinico</strong>-biologici predittivi di aggressività clinica e sensibilità<br />

ai trattamenti fisico-chimici<br />

Responsabile Abate Ines (U.O. di Laboratorio Analisi)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2008</strong><br />

Durata 24<br />

G. Colucci (Oncologia Medica), D. Galetta (Oncologia Medica), V. M. Garrisi (U.O. di Laboratorio),<br />

A. Mangia (Laboratorio Oncologia Sperimentale Clinica), S. Tommasi (Laboratorio<br />

Oncologia Sperimentale Clinica), M. Quaranta (Oncologia Sperimentale), R. Necchia<br />

(U.O. di Radioterapia), P. Pannarale (Laboratorio Oncologia Clinica Sperimentale), A. Paradiso<br />

(Direzione Scientifica)<br />

Parole chiave Sieroproteomica, NSCLC, SELDI-TOF, MALDI-TOF<br />

Altri Enti coinvolti Dipartimento di Chimica Università di Bari, Prof. C. Zambonin <strong>Istituto</strong> Nazionale <strong>Tumori</strong> -<br />

Dr.ssa I. Bongarzoni<br />

Tipologia progetto Preclinica<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

I Progetti<br />

Linea 2<br />

131


Linea 2<br />

Progetto N. 33<br />

Analisi molecolare della mutazione V600E del gene BRAF su FNA di noduli tiroidei<br />

Area B) L’identificazione di nuovi fattori <strong>clinico</strong>-biologici predittivi di aggressività clinica e sensibilità<br />

ai trattamenti fisico-chimici<br />

Responsabile Simone <strong>Giovanni</strong> (U.O. di Anatomia Patologica )<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 36<br />

G. Achille (U.O. di Orotinolaringoiatria), S. Lanzilotta (U.O. di Anatomia Patologica), M.<br />

Siciliano (U.O. di Anatomia Patologica), M.A. Caponio (U.O. di Anatomia Patologica), M.<br />

Bellacicco (U.O. di Anatomia Patologica), S. Tommasi (Laboratorio Oncologia Sperimentale<br />

Clinica), A. Paradiso (Direzione Scientifica), L. Grammatica (U.O. di Otorinolaringoiatria)<br />

Parole chiave BRAF; carcinoma papillare tiroide; FNA tiroide<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Preclinica<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 34<br />

Profilo di metilazione di promotori di geni oncosoppressori in lesioni tiroidee: associazione<br />

con caratteristiche <strong>clinico</strong>-patologiche e molecolari<br />

Area B) L’identificazione di nuovi fattori <strong>clinico</strong>-biologici predittivi di aggressività clinica e sensibilità<br />

ai trattamenti fisico-chimici<br />

Responsabile Grammatica Luciano (U.O. di Otorinolaringoiatria)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2007</strong><br />

Durata 36<br />

G. Achille (U.O. di Otorinolaringoiatria), S. G. Lanzilotta (U.O. di Citodiagnostica), A. Paradiso<br />

(Direzione Scientifica), G. Simone (U.O. di Anatomia Patologica)<br />

Parole chiave Tiroide, agoaspirato, metilazione<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Metodologica<br />

132<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali


Progetto N. 35<br />

Possibile ruolo dei mastociti e dei loro mediatori triptasi e chimasi nel processo<br />

della cancerogenesi intestinale<br />

Area B) L’identificazione di nuovi fattori <strong>clinico</strong>-biologici predittivi di aggressività clinica e sensibilità<br />

ai trattamenti fisico-chimici<br />

Responsabile Pellecchia Antonio (U.O. di Endoscopia)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2007</strong><br />

Durata 36<br />

F. Scotto (U.O. di Endoscopia), A. De Ceglie (U.O. di Endoscopia), A.F. Zito (U.O. di Endoscopia),<br />

M. Coviello (U.O. di Laboratorio Analisi), M. Quaranta (U.O. di Laboratorio<br />

Analisi)<br />

Parole chiave Cancerogenesi intestinale, mastociti, triptase, polipi intestinali, carcinoma intestinale<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Clinico-epidemiologica osservazionale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 36<br />

Caratterizzazione dei livelli di VEGF in differenti frazioni ematiche di pazienti affette<br />

da neoplasie ginecologiche<br />

Area B) L’identificazione di nuovi fattori <strong>clinico</strong>-biologici predittivi di aggressività clinica e sensibilità<br />

ai trattamenti fisico-chimici<br />

Responsabile Falco Gaetano (U.O. di Ginecologia)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 36<br />

M. Coviello (Laboratorio Analisi Chimico-Cliniche), G. Ranieri (U.O. di Radiologia Interventistica),<br />

C. Cantinieri (U.O. di Ginecologia Oncologica), M. A. Deliso (U.O. di Ginecologia<br />

Oncologica), A. Kardashi (U.O. di Ginecologia Oncologica), M. Schinco (Laboratorio<br />

Analisi Chimico-Cliniche), M. C. (Laboratorio Analisi Chimico-Cliniche), M. T. Venneri (Laboratorio<br />

Analisi Chimico-Cliniche), M. Quaranta (Laboratorio Analisi Chimico-Cliniche), G.<br />

Gargano (U.O. di Ginecologia Oncologica), V. Ceglie (U.O. di Ginecologia Oncologica), A.<br />

Renna (U.O. di Ginecologia Oncologica), F. Schittulli (U.O. di Senologia e Prevenzione Chirurgica)<br />

Parole chiave VEGF, Neoplasie ginecologiche, Angiogenesi<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

I Progetti<br />

Linea 2<br />

133


Linea 2<br />

Progetto N. 37<br />

Nuovi markers bio-molecolari sierici di angiogenesi, metastasi ossee e invasione tumorale:<br />

correlazione con i parametri istopatologici<br />

Area B) L’identificazione di nuovi fattori <strong>clinico</strong>-biologici predittivi di aggressività clinica e sensibilità<br />

ai trattamenti fisico-chimici<br />

Responsabile Quaranta Michele (U.O. di Laboratorio Analisi Chimico-Cliniche)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2007</strong><br />

Durata 36<br />

A. Daniele (U.O. di Lab. Analisi Chimico-Cliniche), R. Divella (Lab. Analisi Chimico-Cliniche),<br />

A. Zito (U.O. di Anatomia Patologica), D. D’Errico (Anatomia Patologica), F. Schittulli<br />

(U.O. Senologia), C. D’Amico (U.O. di Senologia)<br />

Parole chiave Metastasi ossee, marcatori bio-molecolari, ca mammario<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Clinico-epidemiologica osservazionale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 38<br />

Espressione di molecole di adesione nelle forme familiari e sporadiche di carcinoma mammario<br />

Area B) L’identificazione di nuovi fattori <strong>clinico</strong>-biologici predittivi di aggressività clinica e sensibilità<br />

ai trattamenti fisico-chimici<br />

Responsabile Mangia Anita (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale Clinica)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 24<br />

A. Chiriatti (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale Clinica), S. Tommasi (U.O. di Laboratorio<br />

di Oncologia Sperimentale Clinica), S. Petroni (U.O. di Anatomia Patologica), A.<br />

Zito (U.O. di Anatomia Patologica), S. Cesare (U.O. di Anatomia Patologica), R. Daprile<br />

(U.O. di Anatomia Patologica), F. Schittulli (Dipartimento Donna), A. Paradiso (Direzione<br />

Scientifica)<br />

Parole chiave Stem-cells, carcinoma mammario, familiarità, BRCA1<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Preclinica<br />

134<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali


Progetto N. 39<br />

NHERF1 come potenziale marcatore prognostico nel carcinoma mammario operabile (N-)<br />

Area B) L’identificazione di nuovi fattori <strong>clinico</strong>-biologici predittivi di aggressività clinica e sensibilità<br />

ai trattamenti fisico-chimici<br />

Responsabile Mangia Anita (U.O. di Oncologia Sperimentale e Clinica)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 36<br />

A. Chiriatti (U.O. di Oncologia Sperimentale e Clinica), A. Bellizzi (U.O. di Oncologia Sperimentale<br />

e Clinica), P. Chiarappa (U.O. di Oncologia Sperimentale e Clinica), S. J. Reshkin<br />

(Università degli Studi di Bari), A. Zito (U.O. di Anatomia Patologica), S. <strong>Giovanni</strong> (U.O.<br />

di Anatomia Patologica), S. Cesare (U.O. di Anatomia Patologica), R. Daprile (U.O. di Anatomia<br />

Patologica), F. Schittulli (U.O. di Senologia), A. Paradiso (Direzione Scientifica)<br />

Parole chiave NHERF1, carcinoma mammario, markers di prognosi<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Preclinica<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 40<br />

Studio immunoistochimico e significato prognostico del “Tumour Budding”<br />

nel carcinoma colo-rettale T2<br />

Area B) L’identificazione di nuovi fattori <strong>clinico</strong>-biologici predittivi di aggressività clinica e sensibilità<br />

ai trattamenti fisico-chimici<br />

Responsabile Zito Alfredo Francesco (Unità di Anatomia Patologica)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2007</strong><br />

Durata 36<br />

S. Montemurro (Chirurgia Apparato Digerente), A. Labriola (Anatomia Patologica), D.<br />

D’Errico (Anatomia Patologica), A. Refolo (Anatomia Patologica), R. Daprile (Anatomia<br />

Patologica), A. Pellecchia (Endoscopia Diagnostica), F. Giuliani (Oncologia Medica)<br />

Parole chiave Tumour budding, colorectal carcinoma<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Clinico-epidemiologica osservazionale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

I Progetti<br />

Linea 2<br />

135


Linea 2<br />

Progetto N. 41<br />

TKIs nel modello di ca squamoso testa collo<br />

Area B) L’identificazione di nuovi fattori <strong>clinico</strong>-biologici predittivi di aggressività clinica e sensibilità<br />

ai trattamenti fisico-chimici<br />

Responsabile Azzariti Amalia (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 36<br />

S. Sinto (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), A. Paradiso (Direzione<br />

Scientifica), L. Porcelli (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), G. Simone<br />

(U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), A. Quatrale (U.O. di Laboratorio<br />

di Oncologia Sperimentale e Clinica), M. Tommasino (IARC – Lione – Francia)<br />

Parole chiave EGFR, sensibilità al gefitinib, p53<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Infections and Cancer Biology Group, International Agency for Research on Cancer,<br />

Lyon, France<br />

Tipologia progetto Clinico-epidemiologica osservazionale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 42<br />

Farmaci biologici e modulazione di proteine MDR relate<br />

Area B) L’identificazione di nuovi fattori <strong>clinico</strong>-biologici predittivi di aggressività clinica e sensibilità<br />

ai trattamenti fisico-chimici<br />

Responsabile Azzariti Amalia (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 36<br />

L. Porcelli (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), G. Simone (U.O. di Laboratorio<br />

di Oncologia Sperimentale e Clinica), A. Quatrale (U.O. di Laboratorio di Oncologia<br />

Sperimentale e Clinica), A. Paradiso (Direzione Scientifica), N. Colabufo (Univesità di<br />

Bari), M. D’Incalci, (Mario Negri Milano), A. Moschetta (Mario Negri Sud – Santa Maria Imbaro<br />

- CH), S. Tommasi (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), P. Pannarale<br />

(U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica)<br />

Parole chiave ABCG2, P-gP, MDR, EGFR inibitori, Sigma ligandi, camptothecine, antracicline, taxani<br />

Altri Enti coinvolti Dip. Farmaco chimico - Univesità di Bari, Mario Negri – Milano<br />

Tipologia progetto Preclinica<br />

136<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali


Progetto N. 43<br />

AZD1152, un inibitore della Aurora Kinase B, come nuova terapia biologica nei tumori solidi<br />

Area B) L’identificazione di nuovi fattori <strong>clinico</strong>-biologici predittivi di aggressività clinica e sensibilità<br />

ai trattamenti fisico-chimici<br />

Responsabile Azzariti Amalia (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2007</strong><br />

Durata 24<br />

L. Porcelli (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), G. Simone (U.O. di Laboratorio<br />

di Oncologia Sperimentale e Clinica), A. Paradiso (Direzione Scientifica)<br />

Parole chiave AZD1152, Aurora Kinase B, multi-terapia<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Clinico-epidemiologica osservazionale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 44<br />

Ruolo del pathway NHERF1/EGFR nella progressione, motilità ed invasione neoplastica<br />

Area B) L’identificazione di nuovi fattori <strong>clinico</strong>-biologici predittivi di aggressività clinica e sensibilità<br />

ai trattamenti fisico-chimici<br />

Responsabile Tommasi Stefania (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 36<br />

A. Azzariti (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), A. Malfettone (U.O.<br />

di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), A. Paradiso (Direzione Scientifica), S.<br />

Reshkin (Dip. Fisiologia - Univesità di Bari)<br />

Parole chiave NHERF-1, EGFR, inibitori EGFR<br />

Altri Enti coinvolti Università degli Studi di BARI, Dipartimento di Fisiologia<br />

Tipologia progetto Preclinica<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

I Progetti<br />

Linea 2<br />

137


Linea 2<br />

Progetto N. 45<br />

Valore diagnostico della istologia nei pazienti con reflusso gastroesofageo<br />

Area B) L’identificazione di nuovi fattori <strong>clinico</strong>-biologici predittivi di aggressività clinica e sensibilità<br />

ai trattamenti fisico-chimici<br />

Responsabile De Ceglie Antonella (U.O. di Endoscopia)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 36<br />

F. Scotto (U.O. di Endoscopia), A. Zito (U.O. di Anatomia Patologica), A. Pellecchia (U.O.<br />

di Endoscopia)<br />

Parole chiave NERD, GERD, reflusso, linea Z<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 46<br />

Follow-up in una coorte di pazienti affetti da epatopatia a eziologia virale mediante ultrasonografia<br />

contrastografica (CEUS – Contrast Enhancement Ultrasound) di contrasto di lesione focale epatica<br />

in pazienti negativi per patologia oncologica con anamnesi positiva per epatopatia cronica<br />

Area B) L’identificazione di nuovi fattori <strong>clinico</strong>-biologici predittivi di aggressività clinica e sensibilità<br />

ai trattamenti fisico-chimici<br />

Responsabile Izzi <strong>Giovanni</strong> (U.O. di Radiologia Diagnostica)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2007</strong><br />

Durata 36<br />

M. Quaranta (Laboratorio Analisi), F. Smaldino (U.O. di Radiologia Diagnostica), A. Daniele<br />

(U.O. di Lab. Analisi Chimico-Cliniche), R. Divella (Lab. Analisi Chimico-Cliniche), S.<br />

Di Tardo (U.O. Laboratorio Analisi)<br />

Parole chiave Epatopatia cronica HCV e HBV correlata, lesioni epatiche, follow-up<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Preclinica<br />

138<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali


Progetto N. 47<br />

Diagnosi precoce ultrasonografica con o senza mezzo di contrasto di lesione metastatica in soggetti<br />

con lesione dubbia: confronto con TC<br />

Area<br />

B) L’identificazione di nuovi fattori <strong>clinico</strong>-biologici predittivi di aggressività clinica e sensibilità<br />

ai trattamenti fisico-chimici<br />

Responsabile Izzi <strong>Giovanni</strong> (U.O. di Radiologia Diagnostica)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2007</strong><br />

Durata 36<br />

M. Quaranta (Laboratorio Analisi), A. Cramarossa (U.O. di Radiologia Diagnostica), F.<br />

Smaldino (U.O. di Radiologia Diagnostica), A. Daniele (Laboratorio Analisi Chimico-Cliniche),<br />

R. Divella (Laboratorio Analisi Chimico-Cliniche)<br />

Parole chiave Ca mammario, lesioni epatiche, follow-up<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Preclinica<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 48<br />

Affidabilità diagnostica della CEUS rispetto all’ecografia standard nelle lesioni epatiche primitive<br />

e secondarie pre-trattamento riferite al numero e alla distrettualità.<br />

Area B) L’identificazione di nuovi fattori <strong>clinico</strong>-biologici predittivi di aggressività clinica e sensibilità<br />

ai trattamenti fisico-chimici<br />

Responsabile Izzi <strong>Giovanni</strong> (U.O. Radiologia Diagnostica dirigente medico)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2007</strong><br />

Durata 36<br />

M. Quaranta (U.O. Laboratorio Analisi), F. Smaldino (U.O. Radiologia Diagnostica), A. Daniele<br />

(U.O.C. Lab. Analisi Chimico-Cliniche), R. Divella (U.O.C. Lab. Analisi Chimico-Cliniche),<br />

S. Di Tardo (U.O. Laboratorio Analisi biologa)<br />

Parole chiave Lesioni epatiche, tumori solidi, follow-up<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Preclinica<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

I Progetti<br />

Linea 2<br />

139


Linea 2<br />

Progetto N. 49<br />

Diagnosi precoce mediante CEUS di lesione pelvica<br />

Area B) L’identificazione di nuovi fattori <strong>clinico</strong>-biologici predittivi di aggressività clinica e sensibilità<br />

ai trattamenti fisico-chimici<br />

Responsabile Izzi <strong>Giovanni</strong> (U.O. di Radiologia Diagnostica)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2007</strong><br />

Durata 36<br />

M. Quaranta (Laboratorio Analisi), F. Smaldino (Radiologia Diagnostica), A. Daniele (Laboratorio<br />

Analisi Chimico-Cliniche), R. Divella (Laboratorio Analisi Chimico-Cliniche), S. Di<br />

Tardo Capuano (Laboratorio Analisi), V. Trojano (Ginecologia)<br />

Parole chiave Ca uterino, lesioni epatiche, follow-up<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Preclinica<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 50<br />

Stabilità delle soluzioni di chemioterapici convenzionali<br />

Area B) L’identificazione di nuovi fattori <strong>clinico</strong>-biologici predittivi di aggressività clinica e sensibilità<br />

ai trattamenti fisico-chimici<br />

Responsabile Nardulli Patrizia (U.O. di Farmacia)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2007</strong><br />

Durata 24<br />

A. Azzariti (Laboratorio di Oncologia Sperimentale Clinica), L. Porcelli (Laboratorio di Oncologia<br />

Sperimentale Clinica), G. Simone (U.O. di Anatomia Patologica), A. Paradiso (Direzione<br />

Scientifica)<br />

Parole chiave Stabilità chemioterapici<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Metodologica<br />

140<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali


Progetto N. 51<br />

Farmacocinetica e farmacogenomica di markers di tossicità per agenti antineoplastici<br />

Area C) Validazione di determinanti biochimico-molecolari rilevanti al fine di terapie<br />

personalizzate<br />

Responsabile Tommasi Stefania (U.O. Laboratorio di Oncologia Sperimentale Clinica)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2008</strong><br />

Durata 24<br />

G. Colucci (Oncologia Medica), R. Divella (Laboratorio Analisi), A. Mangia (Laboratorio di<br />

Oncologia Sperimentale Clinica), R. Pinto (Laboratorio di Oncologia Sperimentale Clinica),<br />

D. Galetta (Laboratorio di Oncologia Sperimentale Clinica), R. Lacalamita (Laboratorio di<br />

Oncologia Sperimentale Clinica), G. Simone (Laboratorio di Oncologia Sperimentale Clinica),<br />

D. Petriella (Laboratorio di Oncologia Sperimentale Clinica), A. Azzariti (Laboratorio<br />

di Oncologia Sperimentale Clinica), A. Quatrale (Laboratorio di Oncologia Sperimentale<br />

Clinica), A. Paradiso (Direzione Scientifica)<br />

Parole chiave Farmaco tossicità, DPD, UGT1A1, ERCC1<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Clinico-epidemiologica osservazionale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 52<br />

Caratterizzazione biologica dei carcinomi mammari in preparati citologici su strato sottile (Thin Prep):<br />

confronto con la determinazione postchirurgica su campioni istologici.<br />

Area C) Validazione di determinanti biochimico-molecolari rilevanti al fine di terapie<br />

personalizzate<br />

Responsabile Petroni Stella (Anatomia Patologica)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2008</strong><br />

Durata 24<br />

S. Longo (U.O. di Senologia), A. Zito (Anatomia Patologica), R. Dentamaro (U.O. di Radioterapia<br />

Diagnostica), C. D’Amico (U.O. di Senologia), G. Giannone (Anatomia Patologica),<br />

F. Palma (Anatomia Patologica), V. Rubini (Anatomia Patologica), G. Simone<br />

(Anatomia Patologica)<br />

Parole chiave Breast cancer, Thin Prep, prognostic markers<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Preclinica<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

I Progetti<br />

Linea 2<br />

141


Linea 2<br />

Progetto N. 53<br />

Studio del ruolo della via metabolica alternativa dell’NFkB nella patogenesi del Mieloma Multiplo<br />

Area C) Validazione di determinanti biochimico-molecolari rilevanti al fine di terapie<br />

personalizzate<br />

Responsabile Guarini Attilio (U.O. di Ematologia)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2008</strong><br />

Durata 36<br />

A. Iacobazzi (U.O. di Ematologia), M. Coviello (U.O. Laboratorio Analisi), D. Casamassima<br />

(U.O. Laboratorio Analisi), P. Perrotti (U.O. Radiodiagnostica), A. Zito (U.O. Anatomia<br />

Patologica), S. Tommasi (Laboratorio di Oncologia Sperimentale Clinica)<br />

Parole chiave Vie metaboliche, NFkB, Mieloma Multiplo, osteolisi<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Preclinica<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 54<br />

Amplificazione genica di HER/2-Neu nel carcinoma mammario determinata con metodica di ibridazione<br />

in situ in fluorescenza con metalli pesanti (SISH): Studio di una serie di casi di con discordanza<br />

amplificazione/overespressione<br />

Area C) Validazione di determinanti biochimico-molecolari rilevanti al fine di terapie<br />

personalizzate<br />

Responsabile Simone <strong>Giovanni</strong> (Anatomia Patologica)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2008</strong><br />

Durata 36<br />

A. Mangia (Laboratorio di Oncologia Sperimentale Clinica), A. Labriola (Anatomia Patologica),<br />

S. Petroni (Anatomia Patologica), F. A. Zito (Anatomia Patologica), V. Rubini (Anatomia<br />

Patologica), S. Longo (U.O. di Senologia), M. Brandi (U.O. di Senologia)<br />

Parole chiave Breast cancer, HER/2-Neu, SISH<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Preclinica<br />

142<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali


Progetto N. 55<br />

Profilo sieroproteomico in pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) trattati con<br />

Gefitinib: relazioni con l’andamento <strong>clinico</strong> della malattia<br />

Area D) Sviluppo e validazione di nuove tecnologie per la diagnosi, stadiazione e monitoraggio<br />

della malattia neoplastica<br />

Responsabile Mangia Anita (U.O. di Oncologia Sperimentale Clinica)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2008</strong><br />

Durata 12<br />

D. Galetta (U.O. Oncologia Medica e Sperimentale), G. Colucci (U.O. di Oncologia Medica<br />

e Sperimentale), S. Tommasi (Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), V. Garrisi<br />

(Laboratorio Analisi), I. Abbate (Laboratorio Analisi), A. Paradiso (Direzione Scientifica)<br />

Parole chiave NSCLC, MALDI MS, SELDI-TOF, TKI, EGFR<br />

Altri Enti coinvolti Dip. di Chimica Università di Bari, INT - Milano<br />

Tipologia progetto Preclinica<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 56<br />

Studio delle caratteristiche ultrastrutturali dei fibroblasti “cancer associated fibroblasts” (CAFs) nel<br />

carcinoma invasivo e non della mammella<br />

Area D) Sviluppo e validazione di nuove tecnologie per la diagnosi, stadiazione e monitoraggio<br />

della malattia neoplastica<br />

Responsabile Mangia Anita (U.O. di Oncologia Sperimentale Clinica)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2008</strong><br />

Durata 36<br />

L. Resta (Università di Bari), F. A. Zito (Anatomia Patologica), O. Popescu (Anatomia Patologica),<br />

R. Rossi (Università di Bari), A. Bellizzi (Laboratorio di Oncologia Sperimentale<br />

Clinica), A. Malfettone (Laboratorio di Oncologia Sperimentale Clinica), C. Salvatore (Anatomia<br />

Patologica), R. Daprile (Anatomia Patologica), A. Paradiso (Direzione Scientifica), G.<br />

Simone (Anatomia Patologica)<br />

Parole chiave CAFS - carcinoma mammella<br />

Altri Enti coinvolti Anatomia Patologica, Università di Bari<br />

Tipologia progetto Preclinica<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

I Progetti<br />

Linea 2<br />

143


Linea 2<br />

Progetto N. 57<br />

Biopsia transcutanea ecoguidata delle lesioni faringo laringee<br />

Area D) Sviluppo e validazione di nuove tecnologie per la diagnosi, stadiazione e monitoraggio<br />

della malattia neoplastica<br />

Responsabile Achille Gaetano (U.O. di Otorinolaringoiatria)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2008</strong><br />

Durata 36<br />

S. Russo (U.O. di Otorinolaringoiatria), L. Grammatica (U.O. di Otorinolaringoiatria)<br />

Parole chiave <strong>Tumori</strong> faringo laringei – diagnosi<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Preclinica<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 58<br />

Monitoraggio ecocardiografico durante chemioterapia con antracicline: valutazione delle variazioni<br />

del tei index<br />

Area D) Sviluppo e validazione di nuove tecnologie per la diagnosi, stadiazione e monitoraggio<br />

della malattia neoplastica<br />

Responsabile Oliva Stefano (U.O. di Cardiologia)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2008</strong><br />

Durata 24<br />

A. M. Fioretti (U.O. Complessa di Cardiologia), A. Iacobazzi (U.O. Complessa di Ematologia),<br />

P. Casamassima (U.O. Laboratorio Analisi), I. Abbate (U.O. Laboratorio Analisi)<br />

Parole chiave Antracicline – TEI index – Linfoma<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Preclinica<br />

144<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali


Progetto N. 59<br />

Variazioni acute della pressione arteriosa in corso di infusione di Bevacizumab valutate mediante<br />

Ambulatory Blood Pressure Monitoring (A.B.P.M.)<br />

Area D) Sviluppo e validazione di nuove tecnologie per la diagnosi, stadiazione e monitoraggio<br />

della malattia neoplastica<br />

Responsabile Oliva Stefano (Unità Operativa di Cardiologia)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2008</strong><br />

Durata 18<br />

A. M. Fioretti (Unità Operativa Complessa di Cardiologia), F. Giuliani (Unità Operativa Complessa<br />

di Oncologia Medica e Sperimentale)<br />

Parole chiave Bevacizumab – Pressione Arteriosa – ABPM<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Preclinica<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 60<br />

Valutazione della malattia residua minima nel trattamento del mieloma multiplo mediante valutazione<br />

biomolecolare (fish) e citometria a flusso<br />

Area D) Sviluppo e validazione di nuove tecnologie per la diagnosi, stadiazione e monitoraggio<br />

della malattia neoplastica<br />

Responsabile Guarini Attilio (Unità Operativa di Ematologia Dirigente)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2008</strong><br />

Durata 36<br />

F. A. Zito (Anatomia Patologica), G. Simone (Anatomia Patologica), M. Quaranta (Laboratorio<br />

Analisi), A. Casamassima (Laboratorio di Analisi), A. Iacobazzi (Unità Operativa di<br />

Ematologia), M. Guida (Oncologia Medica Sperimentale)<br />

Parole chiave Malattia residua minima, mieloma multiplo, citometria a flusso, FISH<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Preclinica<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

I Progetti<br />

Linea 2<br />

145


Linea 2<br />

Progetto N. 61<br />

Alterazioni molecolari nell’esofago di Barrett, displasia e adenocarcinoma esofageo; correlazione con<br />

l’evoluzione del grado di displasia<br />

Area D) Sviluppo e validazione di nuove tecnologie per la diagnosi, stadiazione e monitoraggio<br />

della malattia neoplastica<br />

Responsabile Popescu Ondina Simona (U.O. di Istopatologia)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2008</strong><br />

Durata 24<br />

A. Labriola (Anatomia Patologica), F. A. Zito (Anatomia Patologica), A. Riefolo (Anatomia<br />

Patologica), C. Salvatore (Anatomia Patologica), A. De Ceglie (U.O. di Endoscopia), F.<br />

Scotto (U.O. di Endoscopia), A. Rucci (U.O. di Chirurgia), S. Montemurro (U.O. di Chirurgia<br />

Apparato Digerente), G. Simone (Anatomia Patologica)<br />

Parole chiave Esofago Barrett, displasia, alterazioni genetiche<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Preclinica<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 62<br />

Il ruolo del CAD (computer aided diagnosis) nelle prestazioni mammografiche<br />

Area D) Sviluppo e validazione di nuove tecnologie per la diagnosi, stadiazione e monitoraggio<br />

della malattia neoplastica<br />

Responsabile Ventrella Vincenzo (U.O. di Radiologia Senologica)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2008</strong><br />

Durata 24<br />

F. Schittulli (U.O. di Senologia), A. Lisco (U.O. di Senologia)<br />

Parole chiave CAD, mammografia<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Gestionale<br />

146<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali


Progetto N. 63<br />

Implementazione delle lastre radiografiche eseguite con mammografo digitale general electric 2000d<br />

Area D) Sviluppo e validazione di nuove tecnologie per la diagnosi, stadiazione e monitoraggio<br />

della malattia neoplastica<br />

Responsabile Schittulli Francesco (U.O. di Senologia)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2008</strong><br />

Durata 36<br />

A. Lisco (U.O. di Senologia), M. Addante (U.O. di Senologia), M. Rinaldi (U.O. di Senologia),<br />

R. Dentamaro (U.O. di Senologia)<br />

Parole chiave Immagini mammografiche – Mammografo digitale GE 2000d<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Gestionale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 64<br />

Utilità del dosaggio su liquido di lavaggio di FNAB linfonodale nella diagnostica di metastasi<br />

da carcinoma della tiroide<br />

Area D) Sviluppo e validazione di nuove tecnologie per la diagnosi, stadiazione e monitoraggio<br />

della malattia neoplastica<br />

Responsabile Achille Gaetano (U.O. di Otorinolaringoiatria)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 36<br />

G. Achille (U.O. di Otorinolaringoiatria), V. M. Garrisi (Laboratorio Analisi), M.D. Carbonara<br />

(Laboratorio Analisi)<br />

Parole chiave FNAB, Tireoglobulina, Ca Tiroide.<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Metodologica<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

I Progetti<br />

Linea 2<br />

147


Linea 2<br />

Progetto N. 65<br />

Diagnosi precoce delle neoplasie del distretto cervico facciale mediante video autofluorescenza<br />

fibroscopica: studio pilota<br />

Area D) Sviluppo e validazione di nuove tecnologie per la diagnosi, stadiazione e monitoraggio<br />

della malattia neoplastica<br />

Responsabile Grammatica Luciano (U.O. di Otorinolaringoiatria)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2007</strong><br />

Durata 24<br />

S. Russo (Dipartimento Oncologia Chirurgica), S. Tommasi (Laboratorio di Oncologia Sperimentale<br />

Clinica), R. Pinto (Laboratorio di Oncologia Sperimentale Clinica), A. Zito (Anatomia<br />

Patologica)<br />

Parole chiave Cancro della laringe, video, autofluorescenza<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Metodologica<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 66<br />

Elettrochemioterapia nei tumori della vulva<br />

Area D) Sviluppo e validazione di nuove tecnologie per la diagnosi, stadiazione e monitoraggio<br />

della malattia neoplastica<br />

Responsabile Deliso Maria (U.O. di Ginecologia Oncologica)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2007</strong><br />

Durata 36<br />

V. Trojano (Ginecologia Oncologica), G. Colucci (Oncologia Medica), A. Kardhashi (Ginecologia<br />

Oncologica), M. Guida (Oncologia Medica e Sperimentale), G. Falco (Ginecologia<br />

Oncologica), C. Cantinieri (Ginecologia Oncologica), G. Gargano (Ginecologia Oncologica),<br />

F. Schittulli (Dipartimento Donna)<br />

Parole chiave Elettrochemioterapia, oncologia, melanoma, vulva<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />

148<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali


Progetto N. 67<br />

Studio del linfonodo sentinella in pazienti affetti da melanoma cutaneo<br />

Area D) Sviluppo e validazione di nuove tecnologie per la diagnosi, stadiazione e monitoraggio<br />

della malattia neoplastica<br />

Responsabile Montemurro Severino (Chirurgia Apparato Digerente)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 36<br />

M. Guida (Oncologia Medica), G. Porcelli (Chirurgia Apparato Digerente), C. Caliandro (Chirurgia<br />

Apparato Digerente), E. Maselli (Chirurgia Apparato Digerente), A. Rucci (Chirurgia<br />

Apparato Digerente), E. Ruggieri (Chirurgia Apparato Digerente), V. Sciscio (Chirurgia Apparato<br />

Digerente)<br />

Parole chiave Melanoma cutaneo-Linfonodo sentinella-RT PCR<br />

Altri Enti coinvolti Servizio Medicina Nucleare Ospedale Di Venere di Carbonara-Bari<br />

Tipologia progetto Clinico-epidemiologica osservazionale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 68<br />

Monitoraggio ecografico in pazienti affette da K mammario, ormonorecettore positivo,<br />

in stato premenopausale in trattamento con Exemestane e GnRH analoghi<br />

Area D) Sviluppo e validazione di nuove tecnologie per la diagnosi, stadiazione e monitoraggio<br />

della malattia neoplastica<br />

Responsabile Gargano Giulio (U.O. di Senologia)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 36<br />

F. Schittulli (Senologia e Prevenzione Chirurgica), M. Brandi (U.O. di Oncologia), C. Cantinieri<br />

(Ginecologia Oncologica), G. Falco (Ginecologia Oncologica), M. A. Deliso (Ginecologia<br />

Oncologica), V. Ceglie (Ginecologia Oncologica), A. Kardhashi (Ginecologia<br />

Oncologica), A. Renna (Ginecologia Oncologica)<br />

Parole chiave Exemestane, tamoxifene, GnRH analoghi<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Clinico-epidemiologica osservazionale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

I Progetti<br />

Linea 2<br />

149


Linea 2<br />

Progetto N. 69<br />

Validazione della metodica CISH (Chromogenic In Situ Hybridization) in FNA’s di noduli polmonari:<br />

Studio dell’amplificazione di EGFR<br />

Area D) Sviluppo e validazione di nuove tecnologie per la diagnosi, stadiazione e monitoraggio<br />

della malattia neoplastica<br />

Responsabile Mangia Anita (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 36<br />

P. Chiarappa (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), V. Rubini (Citodiagnostica),<br />

C. D. Gadaleta (Radiologia Interventistica), A. Paradiso (Direttore Scientifico), M.<br />

Mottolese (Anatomia Patologica - Regina Elena Roma), G. Simone (Anatomia Patologica)<br />

Parole chiave Chromogenic In Situ Hybridization (CISH),EGFR, carcinoma polmonare<br />

Altri Enti coinvolti Regina Elena Roma - Marcella Mottolese<br />

Tipologia progetto Clinico-epidemiologica osservazionale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 70<br />

Controllo della riproducibilità diagnostica istopatologica mediante telepatologia<br />

Area E) Sviluppo di Programmi di Controllo di Qualità per indagini laboratoristiche<br />

e strumentali<br />

Responsabile Simone <strong>Giovanni</strong> (U.O. di Anatomia Patologica)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2008</strong><br />

Durata 36<br />

S. Petroni (U.O. di Anatomia Patologica), S. Cristiani (U.O. di Anatomia Patologica), M. Siciliano<br />

(U.O. di Anatomia Patologica), E. Rubini (U.O. di Anatomia Patologica)<br />

Parole chiave Controllo di Qualità, Telepatologia<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Preclinica<br />

150<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali


Progetto N. 71<br />

Realizzazione di un Sistema Gestione Qualità nella U.O. di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva<br />

Area E) Sviluppo di Programmi di Controllo di Qualità per indagini laboratoristiche<br />

e strumentali<br />

Responsabile Lacalamita Rosanna (U.O. di Oncologia Sperimentale Clinica)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2008</strong><br />

Durata 12<br />

A. Paradiso (Direttore Scientifico), A. Mangia (U.O. di Oncologia Sperimentale Clinica), S.<br />

Tommasi (U.O. di Oncologia Sperimentale Clinica), A. Azzariti (U.O. di Oncologia Sperimentale<br />

Clinica), G. Pelagio (U.O. di Oncologia Sperimentale Clinica), O. Dentamaro (U.O.<br />

di Oncologia Sperimentale Clinica)<br />

Parole chiave Sistema Gestione Qualità, ISO 9001:2000, miglioramento continuo<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Gestionale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 72<br />

Implementazione informatica di un contenitore dati <strong>clinico</strong>-strumentali, in via sperimentale presso la<br />

radiologia senologica del Dipartimento Donna dell’<strong>Istituto</strong><br />

Area E) Sviluppo di Programmi di Controllo di Qualità per indagini laboratoristiche<br />

e strumentali<br />

Responsabile Schittulli Francesco (U.O. di Senologia e Prevenzione Chirurgica)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 24<br />

R. Dentamaro (U.O. di Radiologia Senologica), M. Addante (Radiologia Senologica), M. T.<br />

Campobasso (U.O. Radiologia Senologica Dip. Donna), R. Violante (U.O. Radiologia Senologica<br />

Dip. Donna), B. Stea (Laboratorio di Oncologia Sperimentale), A. Lisco (Dipartimento<br />

Donna)<br />

Parole chiave Archiviazione dati, sperimentazione contenitore informativo<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Metodologica<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

I Progetti<br />

Linea 2<br />

151


Linea 2<br />

Progetto N. 73<br />

Concordanza diagnostica istopatologica “on-line” su vetrini digitali di lesioni melanocitarie<br />

Area E) Sviluppo di Programmi di Controllo di Qualità per indagini laboratoristiche<br />

e strumentali<br />

Responsabile Zito Alfredo Francesco (U.O. di Anatomia Patologica)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 24<br />

R. Filotico (Dermatologia Poli<strong>clinico</strong> Bari), D. D’Errico (Anatomia Patologica), M. Lomele<br />

(Anatomia Patologica), R. Daprile (Anatomia Patologica), C. Salvatore (Anatomia Patologica),<br />

R. Di Girolamo (Anatomia Patologica), G. Mossa Tecnico (Anatomia Patologica)<br />

Parole chiave Virtual slide, telepatologia, QTVR, nevo, melanoma<br />

Altri Enti coinvolti Laboratorio di Istopatologia Cutanea, Clinica Dermatologica II - Università di Bari<br />

Tipologia progetto Metodologica<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 74<br />

Realizzazione di un sistema di gestione della qualità interno al Laboratorio di Oncologia<br />

Sperimentale Clinica<br />

Area E) Sviluppo di Programmi di Controllo di Qualità per indagini laboratoristiche<br />

e strumentali<br />

Responsabile Lacalamita Rosanna (Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 36<br />

A. Paradiso (Direttore Scientifico), A. Mangia (Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica),<br />

S. Tommasi (Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), A. Azzariti (Laboratorio<br />

di Oncologia Sperimentale e Clinica), G. Pelagio (Laboratorio di Oncologia<br />

Sperimentale e Clinica), O. Dentamaro (Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica)<br />

Parole chiave Normativa UNI EN ISO 9001:2000, Implementazione Sistema Gestione Qualità,<br />

Certificazione<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Metodologica<br />

152<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali


LINEA 3<br />

Nuovi approcci <strong>clinico</strong>-terapeutici e progetti integrati<br />

nella terapia dei tumori<br />

Coordinatore: Francesco Giotta


La Linea di Ricerca n. 3, include protocolli di ricerca<br />

corrente volti ad individuare nuovi approcci terapeutici<br />

in campo medico e la valutazione di<br />

trattamenti integrati sistemici e loco-regionali. L’approccio<br />

multidisciplinare tra le varie specialità (oncologia,<br />

radioterapia, chirurgia) è ormai diventato<br />

uno standard nel trattamento di un numero sempre<br />

più vasto di patologie neoplastiche consentendo di<br />

ottenere una migliore identificazione di gruppi ad alto<br />

rischio in cui la terapia adiuvante o neoadiuvante è<br />

sicuramente indicata, indivi duando sottogruppi di<br />

pazienti candidabili a terapie loco-regionale e riducendo<br />

nel contempo gli effetti collaterali a lungo termine.<br />

Le migliori conoscenze in campo biologico e l’acquisizione<br />

di nuovi fattori di tipo prognostico e predittivo,<br />

consentono inoltre l’impiego di farmaci rivolti<br />

verso un particolare sottogruppo di pazienti al fine<br />

di effettuare terapie mirate; in particolare le cosiddette<br />

terapie biologiche mirate a specifici target molecolari<br />

rivestono un ruolo sempre più di primo piano<br />

in campo onco-ematologico trovando applicazione<br />

come singola opzione o in associazione ai trattamenti<br />

chemioterapici già in uso.<br />

Area di attività 1: valutazione di nuovi approcci<br />

farmacologici<br />

Risultano inseriti in questa area di attività complessivamente<br />

11 progetti. I primi 2 riguardano il<br />

trattamento del carcinoma colorettale avanzato; in<br />

particolare lo studio “Bevacizumab (Avastin) + Folfiri<br />

nel trattamento del carcinoma colorettale avanzato.<br />

Studio multicentrico di fase II” ha valutato la<br />

combinazione di uno schema chemioterapico standard<br />

(FOLFIRI) con un farmaco biologico (Bevacizumab)<br />

che in quanto inibitore del VEGFR agirebbe<br />

determinando una riduzione della vascolarizzazione<br />

del tumore ed una riduzione della permeabilità vascolare.<br />

Il progetto è da considerarsi completato con il raggiungimento<br />

dei 64 pazienti previsti; al momento 12<br />

pazienti sono ancora in trattamento e i dati preliminari<br />

su 52 pazienti valutabili, presentati come comunicazione<br />

orale al Congresso nazionale AIOM<br />

dell’ottobre <strong>2007</strong> oltre che inviati al meeting ASCO<br />

Resoconto attività <strong>2007</strong><br />

dell’anno corrente, indicano un’attività in termini di<br />

risposte obiettive del 44.5% ed un tempo alla progressione<br />

di 13 mesi. Il progetto “Capecitabina +<br />

Oxaliplatino (Xelox) nel trattamento di prima linea<br />

del carcinoma colorettale. Studio multicentrico di<br />

fase II” è uno studio di fase II che impiega l’associazione<br />

tra oxaliplatino e la capecitabina al momento<br />

ancora in corso con l’inserimento di 27 pazienti rispetto<br />

ai 70 previsti; l’analisi preliminare indica che<br />

il trattamento è ben tollerato. Sono tuttora in corso<br />

due progetti relativi al tumore dello stomaco. Il progetto<br />

“A randomised multicenter phase III study of<br />

epirubicin + Cisplatin+Capecitabine (ECX combination)<br />

vs Capecitabine alone in the adjuvanty<br />

tretment of radically resected adenocarcinoma of<br />

the stomach or gastrooesophageal junction” confronta<br />

una combinazione chemioterapia a tre farmaci<br />

(ECX, epirubicina, cisplatino, capecitabina) versus<br />

una monoterapia con capecitabina quale trattamento<br />

adiuvante negli adenocarcinomi dello stomaco e<br />

della giunzione esofago-gastrica radicalmente operati,<br />

mentre per la fase avanzata annoveriamo il progetto<br />

“Cisplatino + Fluorouracile (CF) versus<br />

Taxotere + Fluorouracile (TF) versus Epirubicina<br />

+ Cisplatino + Capacitabina (ECX) nel trattamento<br />

del carcinoma gastrico avanzato e/o metastatico.<br />

Studio multicentrico di fase II” di confronto tra uno<br />

schema a due farmaci (Taxotere + Florouracile) rispetto<br />

ad uno schema a 3 farmaci (Epirubicina, cisplatino<br />

e capecitabina). La fase I del progetto<br />

“Sorafenib+Cisplatino+Gemcitabina nel trattamento<br />

del carcinoma epatico avanzato: Studio di<br />

fase I-II” relativo al trattamento dell’epatocarcinoma<br />

con una combinazione di chemioterapia (cisplatino +<br />

gemcitabina)+ un farmaco biologico (sorafenib) è<br />

stata quasi completata e quanto prima, una volta individuata<br />

la dose massima tollerata e la dose raccomandata,<br />

verrà avviata la fase II.<br />

I successivi tre studi sono riferiti al trattamento<br />

del carcinoma mammario. Lo studio “Doxorubicina<br />

liposomiale non pegilata (myocet®) e ciclofosfamide<br />

versus doxorubicina liposomiale non pegilata<br />

e vinorelbina nel trattamento di 1a linea nel<br />

carcinoma mammario metastatizzato her-2 negativo”<br />

confronta l’associazione della doxorubicina li-<br />

I Progetti<br />

Linea 3<br />

155


Linea 3<br />

posomiale non pegilata con la formulazione orale<br />

della vinorelbina rispetto all’associazione doxorubicina<br />

liposomiale non pegilata con la ciclofosfamide<br />

al fine di valutare l’attività e la tossicità in prima<br />

linea metastatica di tali schemi terapeutici sulla base<br />

del miglior indice terapeutico della doxorubicina liposomiale<br />

non pegilata; al momento sono 7 le pazienti<br />

inserite dal nostro centro.<br />

È giunto a conclusione, con l’arruolamento di 30<br />

pazienti il progetto “Mitomicina C e Capecitabina<br />

quale terapia di salvataggio nel carcinoma mammario<br />

metastatico” che ha valutato non solo l’efficacia<br />

terapeutica, ma il reale impatto sulla qualità di<br />

vita di uno schema terapeutico comprendente mitomicina<br />

C + vinorelbina quale trattamento di salvataggio<br />

in pazienti con carcinoma mammario<br />

avanzato già trattate con antracicline e taxani.<br />

Il progetto “Trattamento del carcinoma mammario<br />

metastatico nella paziente anziana (> 70<br />

anni) con doxorubicina liposomiale pegilata” rivolto<br />

alle pazienti anziane (età > 70 anni) che rappresentano<br />

circa il 30% della casistica dei tumori<br />

mammari, seppure lentamente procede nell’accrual.<br />

Il progetto “Randomized phase II trial of first<br />

line cisplatin with docetaxel or vinorelbine for 6<br />

cycles in patients with advanced non-small-cell<br />

lung cancer” che si propone di valutare l’efficacia di<br />

uno schema chemioterapico costitutito da cisplatino<br />

e docetaxel rispetto alla combinazione cisplatino e<br />

vinorelbina, è attualmente in corso con l’arruolamento<br />

di 70 rispetto agli 84 pazienti previsti. Rimanendo<br />

sempre nell’ambito della patologia polmonare,<br />

ma considerando i pazienti con metastasi cerebrali,<br />

lo studio “Studio multicentrico di fase II per valutare<br />

la attività e la tollerabilità della combinazione di fotemustina<br />

e cisplatino nel trattamento dei pazienti<br />

con carcinoma polmonare non a piccole cellule<br />

(NSCLC) con metastasi cerebrali” ha visto al momento<br />

l’arruolamento di 15 rispetto ai 30 pazienti<br />

previsti per il primo step.<br />

La terapia di seconda linea del carcinoma ovarico<br />

con l’associazione di carboplatino e doxorubicina liposomiale<br />

pegilata ha visto fino a questo momento<br />

l’inserimento del 30% delle pazienti previste. Questa<br />

prima area della linea di ricerca è completata dallo<br />

studio “Valutazione della efficacia di Palonosetron +<br />

Desametasone nella prevenzione di nausea e vomito<br />

indotte da chemioterapia adiuvante moderatamente<br />

156<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali<br />

emetogena in pazienti operati radicalmente per carcinoma<br />

del colon-retto. Studio di fase II” riguardante<br />

la valutazione dell’efficacia del palanosetron e desametazone<br />

nella prevenzione di nausea e vomito indotte<br />

da chemioterapia adiuvante in pazienti operati<br />

radicalmente per carcinoma del colon-retto. Lo studio<br />

è stato completato con il raggiungimento degli<br />

81 pazienti previsti e pertanto è in corso l’elaborazione<br />

dei dati.<br />

Area di attività 2: valutazione dei trattamenti integrati<br />

sistemici e loco-regionali<br />

In questa area risultano inseriti 2 progetti.<br />

Il progetto “Chemioterapia intraarteriosa epatica<br />

con fotemustine in pazienti affetti da metastasi<br />

epatiche da melanoma”, mediante posizionamento<br />

di un Porth intra-arterioso epatico per via angiografica,<br />

è stato avviato con l’inserimento del primo paziente<br />

il quale è stato sottoposto a due sedute di<br />

trattamento complessivamente ben tollerate e con discreta<br />

risposta terapeutica locale. Il progetto “Utilizzo<br />

di High Intensity Focused Ultrasound<br />

(HAIFU) nel trattamento terapeutico dei tumori del<br />

fegato, pancreas e dell’utero” circa l’utilizzo di<br />

HAIFU (High Intensity Focused Ultrasound) quale<br />

opzione terapeutica nel trattamento dei tumori del fegato,<br />

pancreas ed utero è ancora nello stadio organizzativo<br />

per motivi tecnici.<br />

Area di attività 3: Sviluppo di trattamenti mirati<br />

su basi biologiche<br />

È in fase di attivazione, una volta completate le<br />

procedure tecnico-laboratoristiche, il progetto “Determinazione<br />

dei livelli della Timidino-fosforilasi<br />

(TP) e della Diidropirimidinadeidrogenasi (DPD) e<br />

correlazione con il tasso di risposte obiettive e con<br />

la tossicità nei pazienti con neoplasie gastrointestinali<br />

trattati con Capecitabina” che si pone come<br />

obiettivo la determinazione di livelli della timidinofosforilasi<br />

e della diidropirimidinodeidrogenasi da<br />

correlare con il tasso di risposte obiettive e la tossicità<br />

nei pazienti con neoplasie gastrointestinali trattati<br />

con capecitabina, mentre il progetto<br />

“Caratterizzazione dei livelli di Vascular Endothelial<br />

Growth Factor in pazienti affetti da secondarietà<br />

epatiche a primitività intestinale trattati con<br />

pan-perfusione epatica antiblastica” sulla caratterizzazione<br />

dei livelli di Vascular Endotelial Growth


Factor in pazienti affetti da secondarietà epatiche a<br />

primitività intestinale trattati con panperfusione epatica<br />

antiblastica ha visto nel corso del <strong>2007</strong> l’arruolamento<br />

di altri 11 pazienti.<br />

Area di attività 4: Sviluppo e validazione di trattamenti<br />

miniinvasivi<br />

Questa area di ricerca comprende 5 progetti.<br />

Il progetto “Trattamento con Elettroporator delle<br />

lesioni cutanee/sottocutanee di tumori solidi” circa<br />

il trattamento con Elettroporator di lesioni cutanee e<br />

sottocutanee da tumori solidi è pienamente attivo<br />

con l’inserimento dei primi 15 pazienti e si prevede<br />

di inserire ulteriori 20 pazienti nel corso del <strong>2008</strong>. I<br />

dati preliminari dell’esperienza fino ad ora acquisita<br />

sono stati inviati al prossimo Meeting ASCO.<br />

Il progetto “Utilizzo del bisturi ad ultrasuoni in<br />

ginecologia oncologica” che si propone di valutare<br />

l’utilizzo di un bisturi ad ultrasuoni nel campo della<br />

ginecologia oncologica con l’obiettivo di ottenere una<br />

concreta riduzione dei costi e dei tempi operatori,<br />

prosegue nel reclutamento.<br />

Lo studio “Trattamento in unica sessione (Single<br />

step) con chemioembolizzazione (TACE) e termoablazione<br />

mediante radiofrequenza (RFA) nelle neoplasie<br />

epatiche primitive e secondarie: fattibilità,<br />

tollerabilità ed efficacia” circa il trattamento integrato<br />

in una singola sessione con chemioembolizzazione<br />

(TACE) e termoablazione mediante radiofrequenza<br />

(RFA) nelle neoplasie epatiche primitive e secondarie<br />

ad oggi ha visto l’arruolamento di 34 pazienti e con<br />

un follow-up mediano di 14 mesi il trattamento si è<br />

dimostrato fattibile. I risultatti dello studio sono stati<br />

presentati preliminarmente sottoforma di poster alla<br />

2nd Internationalconference of Interventional Oncology<br />

(Washinton 14-17 maggio <strong>2007</strong>) e come presentazione<br />

orale al Congresso Nazionale SITILO del<br />

novembre <strong>2007</strong>.<br />

Il progetto “Valutazione della cifoplastica con<br />

palloncino nelle fratture vertebrali da compressione<br />

in pazienti oncologici” sull’impiego della cifoplastica<br />

con palloncino nelle fratture vertebrali da<br />

compressione in pazienti oncologici risulta attivo con<br />

lo screening dei pazienti arruolabili.<br />

Il progetto “Alcolizzazione percutanea di adenomi<br />

tossici tiroidei non suscettibili di intervento<br />

chirurgico” che si propone di verificare l’efficacia e<br />

la bassa incidenza di complicanze nel trattamento<br />

I Progetti<br />

Linea 3<br />

degli adenomi tossici della tiroide attraverso la PEI<br />

(alcolizzazione percutanea ecoguidata) in pazienti<br />

non suscettibili di trattamento chirurgico per problemi<br />

di natura anestesiologica o che rifiutano di sottoporsi<br />

ad intervento, ha visto l’esecuzione nel corso<br />

del <strong>2007</strong> di 60 alcolizzazioni di noduli tiroidei di tipo<br />

colloido-cistico dei quali 12 di tipo autonomo con<br />

soddisfacenti risultati di tipo funzionale, ottenendo<br />

l’equilibrio metabolico della funzione tiroidea senza<br />

il ricorso a terapia medica con farmaci tireostatici.<br />

Tale esperienza è stata oggetto di relazioni ufficiali<br />

in occasione dei congressi nazionali di patologia neoplastica<br />

cervico-facciale, della società italiana di otorinolaringoiatria<br />

e gruppo appuro-lucano di<br />

otorinolaringoiatria.<br />

Area di attività 5: Sviluppo di nuovi concetti di<br />

metodologia clinica<br />

Risultano inseriti in questa area di ricerca 5 progetti<br />

di ricerca.<br />

Due di queste progetti sono svolti in collaborazione<br />

con il centro di Vitebsk (Bielorussia). Il primo<br />

“Valutazione di fattibilità delle laringectomie ricostruttive<br />

in due centri internazionali per la cura dei<br />

tumori laringei (Vitebsk-Bielorussia e Bari-Italia)”<br />

intende valutare e confrontare interventi di laringectomia<br />

ricostruttiva al fine di verificare il grado di ripresa<br />

funzionale e di recupero sociale raggiunto,<br />

mentre il secondo “Valutazione di fattibilità della<br />

proctectomia totale in due centri internazionali<br />

(Vitebsk e Bari)” porrà a confronto le esperienze dei<br />

due centri coinvolti nell’ambito della proctectomia totale<br />

per tumori del retto ultrabasso.<br />

A causa della mancata convenzione tra l’<strong>Istituto</strong><br />

ed il centro di Vitesbk risultano per il momento inseriti<br />

i casi relativi al reclutamento locale. Rimanendo<br />

nella chirurgia dell’apparato digerente prosegue l’arruolamento<br />

dei pazienti nei progetti “Effetti sul tono<br />

e sulla funzione sfinterica anale della escissione<br />

del mesoretto intero dopo proctectomia totale per<br />

cancro del retto” e nel progetto “Effetti sul tono<br />

sfinterico anale della permanenza del tubo transanale<br />

nocoil posto a protezione delle anastomosi<br />

colo-rettali dopo proctectomia per cancro del retto”<br />

nei quali si intende valutare gli effetti sul tono e sulla<br />

funzione sfinterica anale dopo posizionamento del<br />

tubo transanale “nocoil” posto a protezione delle<br />

anastomosi colo-rettali e rispettivamente la escis-<br />

157


Linea 3<br />

sione del mesoretto intero dopo proctectomia totale<br />

per cancro del retto.<br />

Prosegue la valutazione in maniera retrospettiva<br />

e prospettica la morbosità e la mortalità di donne anziane<br />

(> 70 anni) in due periodi temporali (1998-<br />

■ AGNESE V, BAZAN V, FIORENTINO FP, FANALE<br />

D, BADALAMENTI G, COLUCCI G, ADAMO V, SAN-<br />

TINI D, RUSSO A: The role of Aurora-A inhibitors in<br />

cancer therapy. Ann Oncol 18 (suppl. 6): vi47-vi52,<br />

<strong>2007</strong>.<br />

■ AGNESE V, CABIBI D, CALCARA D, TERRASI M,<br />

PANTUSO G, FIORENTINO E, INTRIVICI C, COLUCCI<br />

G, ARAGONA F, GEBBIA N, BAZAN V, RUSSO A:<br />

Aurora-A overexpression as an early marker of reflux-related<br />

columnar mucosa and Barrett’s oesophagus.<br />

Ann Oncol 18 (suppl. 6): vivi110-vi115,<br />

<strong>2007</strong>.<br />

■ CASULA M, COLOMBINO M, SATTA MP, COSSU<br />

A, LISSIA A, BUDRONI M, SIMEONE E, CALEMMA<br />

R, LODDO C, CARACO C, MOZZILLO N, DAPONTE<br />

A, COMELLA G, CANZANELLA S, GUIDA M, CA-<br />

STELLO G, ASCIERTO PA, PALMIERI G; ON BE-<br />

HALF OF THE ITALIAN MELANOMA INTERGROUP:<br />

Factors predicting the occurrence of germline mutations<br />

in candidate genes among patients with cutaneous<br />

malignant melanoma from South Italy. Eur J<br />

Cancer 43 (1): 137-43, <strong>2007</strong>.<br />

■ DE LELLIS L, CURIA MC, ACETO GM, FORAC-<br />

CHIO S, COLUCCI G, RUSSO A, MARIANI-COSTAN-<br />

TINI R, CAMA A: Analysis of extended genomic rearrangements<br />

in oncological research. Ann Oncol<br />

18 (suppl. 6): vi173-vi178, <strong>2007</strong>.<br />

■ DE VITA F, GIULIANI F, GALIZIA G, BELLI C, AU-<br />

SILIO G, SANTABARBARA G, CIARDIELLO F, CA-<br />

TALANO G, ORDITURA M: Neo-adjuvant and adjuvant<br />

chemotherapy of gastric cancer. Ann Oncol 18<br />

(suppl. 6): vi120-vi123, <strong>2007</strong>.<br />

■ DE VITA F, GIULIANI F, ORDITURA M, MAIELLO<br />

E, GALIZIA G, DI MARTINO N, MONTEMURRO F,<br />

CARTENI G, MANZIONE L, ROMITO S, GEBBIA V,<br />

CIARDIELLO F, CATALANO G, COLUCCI G: Adjuvant<br />

chemotherapy with epirubicin, leucovorin, 5-fluorouracil<br />

and etoposide regimen in resected gastric<br />

158<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali<br />

PRODOTTI SCIENTIFICI<br />

2000 e 2006-<strong>2008</strong>) sottoposte a chirurgia ginecologica<br />

fine di valutare l’impatto sulle novità tecniche<br />

chirurgiche e nel management perioperativo, oggetto<br />

del progetto “Patologie maligne nelle donne anziane”.<br />

cancer patients: a randomized phase III trial by the<br />

Gruppo Oncologico Italia Meridionale (GOIM 9602<br />

Study). Ann Oncol 18 (8): 1354-58, <strong>2007</strong>.<br />

■ GARGANO G, CALCARA D, CORSALE S, AGNESE<br />

V, INTRIVICI C, FULFARO F, PANTUSO G, CAJOZZO<br />

M, MORELLO V, TOMASINO RM, OTTINI L, CO-<br />

LUCCI G, BAZAN V, RUSSO A: Aberrant methylation<br />

within RUNX3 CpG island associated with the nuclear<br />

and mitochondrial microsatellite instability in<br />

sporadic gastric cancers. Results of a GOIM (Gruppo<br />

Oncologico dell’Italia Meridionale) prospective study.<br />

Ann Oncol 18 (suppl. 6): vi103-vi109, <strong>2007</strong>.<br />

■ GEBBIA V, GIULIANI F, VALORI VM, AGUELI R,<br />

COLUCCI G, MAIELLO E: Cetuximab: clinical results<br />

in colorectal cancer. Ann Oncol 18 (suppl. 6): vi5vi7,<br />

<strong>2007</strong>.<br />

■ GEBBIA V, MAIELLO E, GIULIANI F, BORSELLINO<br />

N, CARUSO M, DI MAGGIO G, FERRAÙ F, BORDO-<br />

NARO R, VERDERAME F, TRALONGO P, DI CRI-<br />

STINA L, AGUELI R, RUSSO P, COLUCCI G: Secondline<br />

chemotherapy in advanced pancreatic<br />

carcinoma: a multicenter survey of the Gruppo Oncologico<br />

Italia Meridionale on the activity and safety<br />

of the FOLFOX4 regimen in clinical practice. Ann Oncol<br />

18 (suppl. 6): vi124-vi127, <strong>2007</strong>.<br />

■ GIOTTA F, LORUSSO V, MAIELLO E, FILIPPELLI<br />

G, VALERIO MR, CARUSO M, VERDERAME F, LA-<br />

TORRE A, COLUCCI G: Liposomal-encapsulated doxorubicin<br />

plus cyclophosphamide as first-line therapy<br />

in metastatic breast cancer: a phase II multicentric<br />

study. Ann Oncol 18 (suppl. 6): vi66-vi69, <strong>2007</strong>.<br />

■ GIULIANI F, COLUCCI G: Cetuximab in colon cancer.<br />

Int J Biol Markers 22 (n. 1 suppl. 4): S67-S70,<br />

<strong>2007</strong>.<br />

■ GUIDA M, COLUCCI G: Immunotherapy for metastatic<br />

renal cell carcinoma: is it a therapeutic option<br />

yet?. Ann Oncol 18 (suppl. 6): vi149-vi152, <strong>2007</strong>.<br />

MAIELLO E, GIULIANI F, GEBBIA V, PIANO A,


AGUELI R, COLUCCI G: Cetuximab: clinical results in<br />

colorectal cancer. Ann Oncol 18 (suppl. 6): vi8-vi10,<br />

<strong>2007</strong>.<br />

■ SARTORE-BIANCHI A, MORONI M, VERONESE S,<br />

CARNAGHI C, BAJETTA E, LUPPI G, SOBRERO A,<br />

BARONE C, CASCINU S, COLUCCI G, CORTESI E, NI-<br />

CHELATTI M, GAMBACORTA M, SIENA S: Epidermal<br />

growth factor receptor gene copy number and<br />

clinical outcome of metastatic colorectal cancer treated<br />

with panitumumab. J Clin Oncol 25 (22): 3238-<br />

45, <strong>2007</strong>.<br />

■ GRIDELLI C, MAIONE P, GALETTA D, COLAN-<br />

TUONI G, DEL GAIZO F, FERRARA C, GUERRIERO<br />

C, NICOLELLA D, ROSSI A: Three cases of long-lasting<br />

tumor control with erlotinib after progression<br />

with gefitinib in advanced non-small cell lung cancer.<br />

J Thorac Oncol 2 (8): 758-61, <strong>2007</strong>.<br />

■ GRIDELLI C, MAIONE P, GALETTA D, ROSSI A:<br />

Safety profile of erlotinib in patients with advanced<br />

non-small cell lung cancer with chronic renal failure.<br />

J Thorac Oncol 2 (1): 96-98, <strong>2007</strong>.<br />

■ GUIDA M, CASAMASSIMA A, MONTICELLI G,<br />

QUARANTA M, COLUCCI G: Basal cytokines profile in<br />

metastatic renal cell carcinoma patients treated with<br />

subcutaneous IL-2-based therapy compared with that<br />

of healthy donors. J Transl Med 5 (1): 51, <strong>2007</strong><br />

■ GEBBIA V, GALETTA D: Trattamento delle metastasi<br />

cerebrali nel paziente con NSCLC. In: 3° Volume<br />

Educazionale GOIM, pagg. 235-48, <strong>2007</strong>.<br />

■ GIULIANI F, COLUCCI G: Epatocarcinoma: strategie<br />

terapeutiche. In: 3° Volume Educazionale GOIM,<br />

pagg. 133-50, <strong>2007</strong>.<br />

■ GUIDA M: Nuovi sviluppi nella terapia medica del<br />

melanoma. In: 3° Volume Educazionale GOIM, pagg.<br />

89-108, <strong>2007</strong>.<br />

■ NAGLIERI E: Terapia medica del carcinoma renale<br />

metastatico. In: 3° Volume Educazionale GOIM, pagg.<br />

109-32, <strong>2007</strong>.<br />

■ NOVACK D, VAIRA S, HIRBE AC, JOHSON T, AL-<br />

HAWAGRI M, WEILBAECHER KN, GUARINI A, FAC-<br />

CIO R: The alternative NF-kB pathway, via NIK and<br />

RelB, mediates tumor-induced osteolysis. Atti Symposium<br />

Skeletal Complications of Malignancy V, Philadelphia<br />

(PA) 25-27 October <strong>2007</strong>, pagg. 23-24<br />

(poster 37).<br />

■ VITOLO U, LADETTO M, BALDINI L, CECCARELLI<br />

M, CHIAPPELLA A, DE RENZO A, DI RAIMONDO F,<br />

GALLAMINI A, GUARINI A, MANTOAN B, MAR-<br />

TELLI M, ALVAREZ I, ORSUCCI L, PARVIS G, PE-<br />

TRINI M, PINTO A, POGLIANI EM, POZZI S, PUL-<br />

SONI A, RIGACCI L, TUCCI A, ZAJA F, GALLO E:<br />

Front-line brief chemo-immunotherapy Rituximab<br />

(R)-FND + Rituximab consolidation ± Rituximab<br />

maintenance in elderly patients with untreated advanced<br />

stage Follicualr Lymphoma (FL): first interim<br />

analysis of a propsective randomized study (ML<br />

17638). Bloog (ASH Annual Meeting Abstracts)<br />

110: 1278, <strong>2007</strong>.<br />

I Progetti<br />

Linea 3<br />

159


Linea 3<br />

Programmazione attività <strong>2008</strong><br />

Area di attività 1: Nuovi approcci farmacologici<br />

per trattamenti adiuvanti, neoadiuvanti e della<br />

fase avanzata<br />

Nell’ambito della patologia gastrointestinale due<br />

progetti sono rivolti al tumore dello stomaco. Il primo,<br />

“A randomised multicenter phase III study of epirubicin<br />

+ Cisplatin+Capecitabine (ECX combination)<br />

vs Capecitabine alone in the adjuvanty tretment<br />

of radically resected adenocarcinoma of the<br />

stomach or gastrooesophageal junction”, è uno<br />

studio randomizzato multicentrico di fase III che pone<br />

a confronto una combinazione chemioterapica a 3<br />

farmaci (ECX; epirubicina, cisplatino, capecitabina)<br />

versus una monoterapia con la sola capecitabina<br />

quale trattamento adiuvante negli adenocarcinomi<br />

dello stomaco e della giunzione esofago-gastrica radicalmente<br />

resecati.<br />

Obiettivo primario di tale studio è la sopravvivenza<br />

globale. L’utilizzo di un braccio di riferimento<br />

con sola chirurgia non appare peraltro etico considerati<br />

anche i dati della metanalisi di Mari che suggeriscono<br />

la possibilità di impiegare come riferimento<br />

un braccio di trattamento con fluorofolati. Anche in<br />

questo caso la Capecitabina, può rappresentare una<br />

valida alternativa. L’altro studio “Taxotere + Fluorouracile<br />

(TF) versus Epirubicina + Cisplatino + Capacitabina<br />

(ECX) nel trattamento del carcinoma<br />

gastrico avanzato e/o metastatico. Studio multicentrico<br />

di fase II” invece è rivolto alla fase avanzata<br />

e/o metastatica ed è uno studio multicentrico randomizzato<br />

di fase II, in cui verranno valutati 2 schemi<br />

di trattamento: ECX (epirubicina, cisplatino, capecitabina),<br />

TF (Taxotere, fluorouracile). Due dei quesiti<br />

più interessanti che si pongono oggi riguardano: il<br />

ruolo degli schemi a due farmaci (doppiette) rispetto<br />

a quelli a tre (triplette), e la possibilità di sostituire il<br />

cisplatino in prima linea con schemi contenenti farmaci<br />

diversi e gravati di una tossicità meno rilevante.<br />

Occorre peraltro considerare che la Capecitabina<br />

si è dimostrata parimenti efficace e meglio<br />

tollerata del tradizionale fluorofolato e può pertanto<br />

rappresentare una opzione alternativa all’impiego<br />

del fluorouracile in infusione continua. Tra i farmaci<br />

biologici di recente introduzione il sorafenib, inibitore<br />

del sistema raf/mek/erk chinasi, è stato testato sia<br />

160<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali<br />

come agente singolo che in combinazione con la<br />

gemcitabina nell’epatocarcinoma. Nell’ambito di tale<br />

patologia, il progetto “Sorafenib+Cisplatino+Gemcitabina<br />

nel trattamento del carcinoma epatico<br />

avanzato: studio di fase I-II”, per quanto attiene alla<br />

fase I, si propone di individuare la dose massima tollerata<br />

e la dose raccomandata della combinazione cisplatino<br />

+ gemcitabina + sorafenib, mentre nella fase<br />

II verrà valutata la percentuale di risposte obiettive ed<br />

il profilo di tossicità della medesima associazione.<br />

I successivi studi sono riferiti al trattamento del<br />

carcinoma mammario. Lo studio “Doxorubicina liposomiale<br />

non pegilata (myocet®) e ciclofosfamide<br />

versus doxorubicina liposomiale non pegilata<br />

e vinorelbina nel trattamento di 1a linea nel carcinoma<br />

mammario metastatizzato her-2 negativo”<br />

confronta l’associazione della doxorubicina liposomiale<br />

non pegilata con la formulazione orale della vinorelbina<br />

rispetto all’associazione doxorubicina liposomiale<br />

non pegilata con la ciclofosfamide al fine<br />

di valutare l’attività e la tossicità in prima linea metastatica<br />

di tali schemi terapeutici sulla base del miglior<br />

indice terapeutico della doxorubicina liposomiale<br />

non pegilata.<br />

Nell’ambito della patologia polmonare in fase metastatica,<br />

vanno annoverati due progetti di ricerca. Lo<br />

studio “Randomized phase II trial of first line cisplatin<br />

with docetaxel or vinorelbine for 6 cycles in<br />

patients with advanced non-small-cell lung cancer”<br />

pone a confronto la combinazione cisplatino + vinorelbina<br />

versus l’associazione del cisplatino con il docetaxel<br />

con lo scopo di avere maggiori informazioni<br />

su quale possa essere la schedala migliore in termini<br />

di attività e tossicità oltre che di ricaduta a livello di<br />

qualità di vita. La combinazione di docetaxel e CDDP<br />

è stata valutata in diversi studi di fase II e III. Lo studio<br />

più corposo è stato quello di Fossella in cui i pazienti<br />

trattati con questa associazione hanno mostrato<br />

una sopravvivenza mediana di 11.3 mesi<br />

rispetto ad una sopravvivenza mediana di 10.1 mesi<br />

per i pazienti trattati con la schedala CDDP e Vinorelbine<br />

(P =.044; hazard ratio, 1.183 [97.2% confidence<br />

interval, 0.989 to 1.416] I pazienti trattati con<br />

docetaxel presentavano inoltre un miglioramento significativo<br />

dei parametri di qualità di vita rendendo


tale associazione tra quelle da preferirsi per il NSCLC<br />

in fase avanzata. La combinazione invece della Vinorelbine<br />

al CDDP, sperimentata in molti studi di<br />

fase III includenti oltre 1500 pazienti ha mostrato<br />

una risposta globale oscillante dal 25 al 43% con una<br />

sopravvivenza mediana da 7.7 mesi a 10.3 mesi e<br />

con sopravvivenza ad 1 anno dal 33 al 39%. Lo studio<br />

di Fossella è stato l’unico in cui uno schema di seconda<br />

generazione.<br />

Lo studio TAX 326 è l’unico studio in cui una associazione<br />

tra platino e farmaci di seconda generazione<br />

ha mostrato di essere superiore ad una combinazione<br />

dello stesso tipo: lo schema docetaxel e<br />

cisplatino ha mostrato migliori risultati rispetto alla<br />

associazione vinorelbine e cisplatino in termini di attività,<br />

efficacia e qualità di vita.<br />

L’altro progetto, “Studio multicentrico di fase II<br />

per valutare la attività e la tollerabilità della combinazione<br />

di fotemustina e cisplatino nel trattamento<br />

dei pazienti con carcinoma polmonare non<br />

a piccole cellule (NSCLC) con metastasi cerebrali”,<br />

considera i pazienti con carcinoma polmonare metastatico<br />

con presenza di secondarietà cerebrali: queste<br />

ultime rappresentano una delle più sfavorevoli evoluzioni<br />

nella storia clinica del carcinoma polmonare<br />

non a piccole cellule condizionandone notevolmente<br />

la prognosi. La Fotemustina è tra i chemioterapici che<br />

hanno dimostrato di superare la barriera ematoencefalica.<br />

Il disegno dello studio prevede la somministrazione<br />

di 2 cicli di chemioterapia (cisplatino + fotemustina)<br />

prima di introdurre il trattamento<br />

radioterapico ed i pazienti in risposta continueranno<br />

per altri 4 cicli di chemioterapia.<br />

Il progetto “Terapia di seconda linea nel carcinoma<br />

ovarico avanzato. Studio di fase II con la associazione<br />

Carboplatino-Caelyx” considera le pazienti<br />

affette da carcinoma ovarico sfuggite al<br />

trattamento di prima linea con carboplatino e taxolo<br />

per le quali in caso di platino-sensibilità viene proposta<br />

una terapia di seconda linea con l’associazione<br />

carboplatino + doxorubicina liposomiale pegilata. La<br />

doxorubicina liposomiale pegilata consiste in una<br />

formulazione liposomiale in cui la doxorubicina cloridrata<br />

è incapsulata in liposomi sulla cui superficie<br />

fosfolipidica è legato il metossipolietilenglicole<br />

(MPEG) che impedisce il riconoscimento dei liposomi<br />

da parte del sistema fagocitario mononucleolare<br />

aumentandone il tempo di circolazione nel sangue.<br />

Area di attività 2: Valutazione dei trattamenti integrati<br />

sistemici e loco-regionali<br />

Il progetto “Chemioterapia intraarteriosa epatica<br />

con fotemustine in pazienti affetti da metastasi<br />

epatiche da melanoma” riguarda la chemioterapia<br />

intra-arteriosa epatica con fotemustina in pazienti affetti<br />

da metastasi epatiche da melanoma mediante il<br />

posizionamento di un Porth intra-arterioso epatico<br />

per via angiografica. Le nitrosuree rappresentano<br />

una classe farmacologica particolarmente attiva nei<br />

confronti del melanoma. La fotemustina, nitrosurea<br />

di terza generazione, ha mostrato notevole efficacia<br />

in numerosi studi nel trattamento del melanoma metastatico,<br />

in confronto alla Dacarbazina, ed anche<br />

nella prevenzione delle metastasi cerebrali. Il profilo<br />

farmacocinetico della fotemustina, con il suo alto indice<br />

di estrazione epatica, rende questo farmaco candidabile<br />

ad un trattamento intraarterioso epatico, anche<br />

in eventuale associazione con un trattamento<br />

antiblastico sistemico. In particolare, nel trattamento<br />

delle metastasi epatiche da melanoma oculare, caratterizzato<br />

da un marcato epatotropismo, la somministrazione<br />

di Fotemustina per via intraarteriosa<br />

epatica ha mostrato risultati molto promettenti, rappresentati<br />

da una notevole efficacia terapeutica con<br />

ottima tollerabilità. Il secondo progetto, “Utilizzo di<br />

High Intensity Focused Ultrasound (HAIFU) nel<br />

trattamento terapeuticodei tumori del fegato, pancreas<br />

e dell’utero” si propone di valutare l’High Intensity<br />

Focused Ultrasound (HAIFU) nel trattamento<br />

terapeutico dei tumori del fegato, pancreas ed utero.<br />

L’HAIFU è uno strumento che produce alta intensità<br />

di ultrasuoni che possono essere convogliati localmente<br />

verso una neoplasia producendo necrosi massiva,<br />

anche in relazione ad un severo danno dei vasi<br />

sanguigni a livello delle strutture microvascolari di<br />

tutta le regione trattata con HAIFU. Un altro aspetto<br />

particolarmente interessante del trattamento con<br />

HAIFU è l’attività immunitaria, poiché è stata dimostrata<br />

una intensificazione della risposta immunitaria<br />

conseguente al trattamento con HAIFU espressa<br />

sia come rapporto CD4/CD8 sia come numero di presentazioni<br />

antigeniche locali a livello linfonodale ed<br />

in termine di attività dei linfociti circolanti.<br />

Area di attività 3: Sviluppo di trattamenti mirati<br />

su basi biologiche<br />

In tale area della linea di ricerca annoveriamo il<br />

I Progetti<br />

Linea 3<br />

161


Linea 3<br />

progetto “Determinazione dei livelli della Timidinofosforilasi<br />

(TP) e della Diidropirimidinadeidrogenasi<br />

(DPD) e correlazione con il tasso di risposte<br />

obiettive e con la tossicità nei pazienti con neoplasie<br />

gastrointestinali trattati con Capecitabina”.<br />

La capecitabina è un profarmaco che viene convertito<br />

nella forma attiva del 5-FU ad opera dell’enzima<br />

TP e la presenza di elevati livelli della TP nelle cellule<br />

tumorali colorettali e gastriche è apparsa correlata ad<br />

una maggiore angiogenesi nonché ad una prognosi<br />

sfavorevole. La DPD è l’enzima che catalizza la degradazione<br />

del 5-FU nel metabolica inattivo diidrofluorouracile<br />

(FUH2): basse concentrazioni di tale enzima<br />

determinano una più alta concentrazione sierica<br />

del metabolita attivo e di conseguenza una maggiore<br />

tossicità del sangue periferico. Il progetto “Caratterizzazione<br />

dei livelli di Vascular Endothelial<br />

Growth Factor in pazienti affetti da secondarietà<br />

epatiche a primitività intestinale trattati con panperfusione<br />

epatica antiblastica” intende valutare in<br />

maniera prospettica, in pazienti candidabili a panferfusione<br />

epatica antiblastica affetti da secondarietà<br />

epatiche da neoplasie a primitività intestinale, i livelli<br />

sierici e plasmatici del VEGFR, che costituisce il principale<br />

peptide angiogenetico presente sia nel tessuto<br />

neoplastico che nel torrente ematico. Lo studio prevede<br />

una durata biennale per cui nei primi 18 mesi<br />

si provvederà all’arruolamento dei pazienti, alla raccolta<br />

dei campioni ematici ed ai dosaggi ELISA, mentre<br />

l’ultimo semestre sarà dedicatola follow-up ed<br />

alla registrazione dei dati.<br />

Per quanto riguarda lo studio “Espressione genica<br />

di EGFR, stato mutazionale di KRAS ed<br />

espressione delle proteine HIF-1A e NHERF quali<br />

fattori predittivi di risposta al Cetuximab in pazienti<br />

affetti da carcinoma del colon retto metastatico”<br />

il recettore del EGF (EGFR, noto anche come<br />

ErbB1o HER1) è un membro della famiglia dei recettori<br />

Erb presenti sulle cellule sane epiteliali, mesenchiali<br />

e neuronali. Tutti i recettori di questa famiglia<br />

condividono la stessa struttura proteica costituita<br />

da un dominio extracellulare, una regione idrofobica<br />

transmembrana ed un dominio intracellulare ad attività<br />

tirosinochinasica. L’attivazione del recettore può<br />

essere ligando-dipendente o ligando-indipendente. I<br />

ligandi specifici per EGFR comprendono il EGF, il<br />

TGF-alfa, l’amfiregulina, la betarellulina, l’epiregulina<br />

ed il fattore di crescita EGF-like legante l’eparina. Il<br />

162<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali<br />

legame del ligando al recettore ne determina l’attivazione<br />

attraverso la dimerizzazione e conseguente<br />

autofosforilazione di numerosi residui tirosinici. Il risultato<br />

finale è rappresentato dall’attivazione di almeno<br />

5 vie di trasmissione intracellulare del segnale:<br />

Ras/Raf/MAPK, PI3K/Akt, fosfolipasi C, STAT e chinasi<br />

Src Studi di fase II hanno valutato l’impiego del<br />

cetuximab nel trattamento di I linea in combinazione<br />

con il regime Folfox4 ottenendo risultati incoraggianti<br />

(3). Circa il 70-80% dei CCR esprime EGFR<br />

in immunoistochimica (IIC) (4). Contrariamente a<br />

quanto ragionevolmente prevedibile, tale espressione<br />

non correla con la risposta al cetuximab. Infatti, in<br />

pazienti affetti da CCR EGFR negativi è stata osservata<br />

una percentuale di risposte obiettive pari al 25%<br />

(5). Questo dato evidenzia come i fattori predittivi di<br />

risposta e resistenza al trattamento rimangano, ad<br />

oggi, non definiti.<br />

Il progetto “Valutazione predittiva e prognostica<br />

delle caratteristiche biomolecolari dei pazienti con<br />

carcinoma polmonare non a piccole cellule<br />

(NSCLC)” avrà lo scopo di effettuare una valutazione<br />

predittiva e prognostica del carcinoma polmonare<br />

non a piccole cellule (NSCLC). Il recettore di superficie<br />

dell’Epidermal Growth Factor svolge la funzione<br />

di mediatore del relativo segnale extracellulare ed un<br />

aumentato livello di espressione di EGFR è stato osservato<br />

in diverse neoplasie e frequentemente rappresenta<br />

un fattore prognostico sfavorevole. Diverse<br />

strategie terapeutiche coinvolgenti piccole molecole<br />

ad azione inibitrice sono state sviluppate allo scopo<br />

di agire sull’EGFR quale target; gefitinib ed erlotinib<br />

sono state le prime due molecole ampiamente utilizzate<br />

aventi specificatamente la capacità di inibire<br />

l’attività tirosinkinasica del recettore stesso. Entrambi<br />

i farmaci hanno una attività reversibile. Il cisplatino<br />

è da molti anni il cardine del trattamento chemioterapico<br />

dei pazienti con NSCLC agendo causando un<br />

danno nella doppia elica del DNA che generalmente<br />

viene riparato utilizzando in primis l’ERCC1 (excision<br />

repair cross-complementing 1): recentemente è stato<br />

visto che i livelli di ERCC1 correlano con la sopravvivenza<br />

anche nel setting adiuvante.<br />

Area di attività 4: Sviluppo e validazione di trattamenti<br />

mini-invasivi<br />

Il progetto “Alcolizzazione percutanea di adenomi<br />

tossici tiroidei non suscettibili di intervento


chirurgico” si propone di verificare l’efficacia e la<br />

bassa incidenza di complicanze nel trattamento degli<br />

adenomi tossici della tiroide attraverso la PEI (alcolizzazione<br />

percutanea ecoguidata) in pazienti non<br />

suscettibili di trattamento chirurgico per problemi di<br />

natura anestesiologica o che rifiutano di sottoporsi ad<br />

intervento, ottenendo l’equilibrio metabolico della<br />

funzione tiroidea senza il ricorso a terapia medica con<br />

farmaci tireostatici.<br />

Lo studio “Trattamento in unica sessione (Single<br />

step) con chemioembolizzazione (TACE) e termoablazione<br />

mediante radiofrequenza (RFA) nelle<br />

neoplasie epatiche primitive e secondarie: fattibilità,<br />

tollerabilità ed efficacia intende verificare la<br />

fattibilità, tollerabilità ed efficacia” si occupa del<br />

trattamento in una singola sessione (single step)<br />

con chemioembolizzazione (TACE) e termoablazione<br />

mediante radiofrequenza (RFA) nelle neoplasie epatiche<br />

primitive e secondarie. Tale combinazione permetterebbe<br />

di sfruttare l’effetto ipossico della chemioembolizzazione<br />

ottenuto mediante l’infusione di<br />

Spongostan, con il potenziamento dell’attività citotossica<br />

di alcuni farmaci (antracicline, mitomicina<br />

C) e di associarlo con la necrosi indotta dalla ipertermia<br />

da radiofrequenza.<br />

Il progetto “Valutazione della cifoplastica con<br />

palloncino nelle fratture vertebrali da compressione<br />

in pazienti oncologici” prende in considerazione<br />

una evenienza particolarmente frequente nei<br />

pazienti affetti da metastasi ossea rappresentata da<br />

fratture vertebrali da compressione. Viene proposta<br />

una metodica ovvero la cifoplastica con palloncino<br />

che come obiettivo quello di stabilizzare la frattura e<br />

correggere le deformità spinali provocate dalla frattura<br />

con compressione.<br />

Il progetto “Trattamento con Elettroporator delle<br />

lesioni cutanee/sottocutanee di tumori solidi” verte<br />

sull’Elettroporazione, che è un fenomeno fisiologico<br />

indotto da un campo magnetico mediante brevi ed intensi<br />

impulsi elettrici che provocano cambiamenti<br />

strutturali della membrana cellulare, accrescendone la<br />

permeabilità tanto da permettere a grandi e piccole<br />

molecole, quali i farmaci o gli acidi nucleici, di entrare<br />

nel citoplasma. Questa tecnica quindi è in grado di<br />

potenziare l’attività antitumorale di un chemioterapico<br />

che può così raggiungere elevate concentrazioni<br />

all’interno della cellula tumorale e di conseguenza<br />

espletare la propria intrinseca attività antitumorale.<br />

I Progetti<br />

Linea 3<br />

La tecnica viene eseguita con una apparecchiatura<br />

denominata Cliniporator conforme alla normativa<br />

93/42/EEC per le apparecchiature mediche.<br />

L’ultimo progetto “La laserterapia percutanea<br />

ecoguidata (Laser Thermal Ablation – lta) nel trattamento<br />

delle neoplasie tiroidee” afferente a questa<br />

area della ricerca intende impiegare la laser-terapia<br />

percutanea ecoguidata quale trattamento locale nelle<br />

neoplasie della tiroide. Il principio della LTA è la distruzione<br />

del tessuto tiroideo mediante il riscaldamento<br />

prodotto dalla luce di un raggio laser che<br />

viene veicolata da fibre ottiche sottilissime introdotte<br />

nella tiroide o in altre strutture quali paratiroidi o altri<br />

tessuti) attraverso sottili aghi, tutto sotto costante<br />

controllo ecografico.<br />

II trattamento LTA è indicato sia nei noduli benigni<br />

della tiroide di grandi dimensioni (sino a 50mm<br />

di diametro), sia nelle forme inoperabili dei tumori<br />

maligni, per le condizioni cliniche del paziente, per le<br />

dimensioni della neoplasia o per il particolare carattere<br />

istopatologico, quali le forme anaplastiche comunemente<br />

ritenute non suscettibili di trattamento<br />

chirurgico. Anche le paratiroidi possono essere trattate<br />

con LTA, ma solo in casi selezionati e con motivate<br />

controindicazioni all’intervento chirurgico. Si<br />

può infine ipotizzare che, nel futuro, possano essere<br />

avviate a tale trattamento anche neoplasie maligne<br />

tiroidee differenziate di piccole dimensioni, ove le<br />

caratteristiche biomolecolari e genetiche indichino<br />

prognosticamente una ridotta malignità o tendenza<br />

alla metastatizzazione.<br />

Area di attività 5: Sviluppo di nuovi concetti di<br />

metodologia clinica<br />

Due progetti, tra cui “Valutazione di fattibilità<br />

delle laringectomie ricostruttive in due centri internazionali<br />

per la cura dei tumori laringei (Vitebsk-<br />

Bielorussia e Bari-Italia)” e “Valutazione di<br />

fattibilità della proctectomia totale in due centri<br />

internazionali (Vitebsk e Bari)” sono svolti in collaborazione<br />

con il centro di Vitebsk (Bielorussia). Il<br />

primo intende valutare e confrontare interventi di laringectomia<br />

ricostruttiva al fine di verificare il grado<br />

di ripresa funzionale e di recupero sociale raggiunto,<br />

mentre il secondo porrà a confronto le esperienze dei<br />

due centri coinvolti nell’ambito della proctectomia totale<br />

per tumori del retto ultrabasso. Rimanendo nella<br />

chirurgia dell’apparato digerente i progetti “Effetti sul<br />

163


Linea 3<br />

tono e sulla funzione sfinterica anale della escissione<br />

del mesoretto intero dopo proctectomia totale<br />

per cancro del retto” e “Effetti sul tono sfinterico<br />

anale della permanenza del tubo transanale “nocoil”<br />

posto a protezione delle anastomosi colorettali<br />

dopo proctectomia per cancro del retto” in-<br />

164<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali<br />

tendono valutare gli effetti sul tono e sulla funzione<br />

sfinterica anale dopo posizionamento del tubo transanale<br />

“nocoil” posto a protezione delle anastomosi<br />

colo-rettali e rispettivamente della escissione del<br />

mesoretto intero dopo proctectomia totale per cancro<br />

del retto.


Progetto N. 75<br />

A randomised multicenter phase III study of epirubicin + Cisplatin+Capecitabine (ECX combination) vs<br />

Capecitabine alone in the adjuvanty tretment of radically resected adenocarcinoma of the stomach or<br />

gastrooesophageal junction<br />

Area A) Nuovi approcci farmacologici per trattamenti adiuvanti, neoadiuvanti e della fase<br />

avanzata<br />

Responsabile Colucci Giuseppe (U.O. di Oncologia Medica Sperimentale)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2007</strong><br />

Durata 36<br />

F. Giuliani (U.O. di Oncologia Medica Sperimentale)<br />

Parole chiave Carcinoma gastrico, terapia adiuvante<br />

Altri Enti coinvolti U.O. Oncologia Medica Poli<strong>clinico</strong> Universitario Napoli - G. Catalano; Divisione di Oncologia<br />

Medica Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza S. G. Rotondo - E. Macello; U.O. Oncologia<br />

Medica Osp. Vito Fazzi Lecce - V. Lorusso; U.O. Oncologia Medica Poli<strong>clinico</strong><br />

Universitario Palermo - N. Gebbia; U.O. Oncologia Medica Ospedale Cardarelli Campobasso<br />

- S. RoInito; U.O. Oncologia Medica Ospedale Cardarelli Napoli - G. Cartelli; Dipartimento<br />

di Oncologia Medica Clinica La Maddalena Palermo - V. Gebbia; U.O. Oncologia Medica e<br />

Terapie Integrate Poli<strong>clinico</strong> Universitario Messina - V. Adamo; U.O. Oncologia Medica<br />

Ospedale Civile Taonnina - F. Ferraù; U.O. Oncologia Medica Ospedale Buccheri La Ferla<br />

Palermo - N. Borsellino; U.O. Oncologia Medica Ospedale S. Carlo Potenza - L. Manzione;<br />

U.O. Oncologia Medica Centro Catanese di Oncologia Catania - M. Caruso; U.O. Oncologia<br />

Medica Osp. S. <strong>Giovanni</strong> di Dio e Ruggi d’Aragona Salerno - S. Cariello; Servizio di Oncologia<br />

Medica Ospedale Civile Castellaneta - A. Rinaldi; U.O. Oncologia Medica Ospedale<br />

Perrino Brindisi - S. Cinieri; U.O. Oncologia Medica B JRE Roma - M. Lopez; U.O. Chirurgia<br />

Poli<strong>clinico</strong> Bari - F. Prete; U.O. Chirurgia Clinica La Madonnina Bari - E. Restini<br />

Tipologia progetto<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Dettagli Progetti di Ricerca<br />

I Progetti<br />

Linea 3<br />

165


Linea 3<br />

Progetto N. 76<br />

Taxotere + Fluorouracile (TF) versus Epirubicina + Cisplatino + Capacitabina (ECX) nel trattamento del<br />

carcinoma gastrico avanzato e/o metastatico. Studio multicentrico di fase II<br />

166<br />

Area A) Nuovi approcci farmacologici per trattamenti adiuvanti, neoadiuvanti e della fase<br />

avanzata<br />

Responsabile Colucci Giuseppe (U.O. di Oncologia Medica Sperimentale)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2007</strong><br />

Durata 18<br />

N. Borsellino (U.O. Oncologia Medica Ospedale Buccheri La Ferla Palermo)<br />

Parole chiave Carcinoma gastrico, Taxotere, Capecitabina<br />

Altri Enti coinvolti Dipartimento di Chirurgia Oncologica; U.O. Oncologia Medica II Poli<strong>clinico</strong> Universitario<br />

Napoli - O. Catalano; Divisione di Oncologia Medica Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza<br />

S. G. Rotondo - E. Macello; U.O. Oncologia Medica Osp. Vito Fazzi Lecce - V. Lorusso;<br />

U.O. Oncologia Medica Poli<strong>clinico</strong> Universitario Palermo - N. Gebbia; U.O. Oncologia Medica<br />

Ospedale Cardarelli Campobasso - S. Romito; U.O. Oncologia Medica Ospedale Cardarelli<br />

Napoli - O. Carteni; Dipartimento di Oncologia Medica Clinica La Maddalena Palermo<br />

- V. Gebbia; U.O. Oncologia Medica e Terapie Integrate Poli<strong>clinico</strong> Universitario Messina -<br />

V. Adamo; U.O. Oncologia Medica Ospedale Civile Taormina - dr. F. Ferraù; U.O. Oncologia<br />

Medica Ospedale Buccheri La Ferla Palermo - N. Borsellino; U.O. Oncologia Medica<br />

Ospedale S. Carlo Potenza - L. Manzione; U.O. Oncologia Medica Centro Catanese di Oncologia<br />

Catania - M. Caruso; U.O. Oncologia Medica Osp. S. <strong>Giovanni</strong> di Dio e Ruggi d’Aragona<br />

Salerno - S. Cariello; Servizio di Oncologia Medica Ospedale Civile Castellaneta -A.<br />

Rinaldi; U.O. Oncologia Medica Ospedale Perrino Brindisi - S. Cinieri; U.O. Oncologia Medica<br />

B IRE Roma - M. Lopez<br />

Tipologia progetto<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali


Progetto N. 77<br />

Sorafenib+Cisplatino+Gemcitabina nel trattamento del carcinoma epatico avanzato:<br />

studio di fase I-II<br />

Area A) Nuovi approcci farmacologici per trattamenti adiuvanti, neoadiuvanti e della fase<br />

avanzata<br />

Responsabile Colucci Giuseppe (U.O. di Oncologia Medica Sperimentale)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2007</strong><br />

Durata 24<br />

Parole chiave Sorafenib, epatocarcinoma, cisplatino, gemcitabina<br />

I Progetti<br />

Linea 3<br />

Altri Enti coinvolti Divisione di Oncologia Medica Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza S. G. Rotondo - E.<br />

Macello; U.O. Oncologia Medica Osp. Vito Fazzi Lecce - V. Lorusso; U.O. Oncologia Medica<br />

Ospedale Cardarelli Napoli - G. Carteni; U.O. Oncologia Medica e Terapie Integrate Poli<strong>clinico</strong><br />

Universitario Messina - V. Adamo; U.O. Oncologia Medica Ospedale S. Carlo Potenza<br />

- L. Manzione; U.O. Oncologia Medica Azienda Osp. Pugliese Ciaccio - S. Molica; U.O. Oncologia<br />

Medica B IRE Roma - M. Lopez; U.O. Oncologia Medica Frattamaggiore ASL Na3<br />

- S. Del Prete; U.O. Oncologia Medica Poli<strong>clinico</strong> Universitario Palermo - N. Gebbia; U.O Oncologia<br />

Medica Ospedale La Maddalena Palermo - V. Gebbia; U.O. Oncologia Medica Ospedale<br />

Cardarelli Campobasso - S. Romito; U.O. Oncologia Medica Ospedale Perrino Brindisi<br />

- S. Cinieri; U.O. Oncologia Medica Ospedale Buccheri La Ferla Palermo - N. Borsellino<br />

Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

167


Linea 3<br />

Progetto 78<br />

Doxorubicina liposomiale non pegilata (myocet®) e ciclofosfamide versus doxorubicina liposomiale<br />

non pegilata e vinorelbina nel trattamento di 1a linea nel carcinoma mammario metastatizzato her-2<br />

negativo<br />

Area A) Nuovi approcci farmacologici per trattamenti adiuvanti, neoadiuvanti e della fase<br />

avanzata<br />

Responsabile Giotta Francesco (Oncologia Medica e Sperimentale)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2007</strong><br />

Durata 24<br />

G. Colucci (Dipartimento Oncologia Medica e Sperimentale), A. Latorre (Oncologia Medica<br />

e Sperimentale), V. Lorusso (Oncologia Medica - Lecce), E. Maiello (Oncologia Medica - San<br />

<strong>Giovanni</strong> Rotondo), M. Lopez (IRE – Roma), S. Del Prete (Ospedale di Frattamaggiore), N.<br />

Gebbia (Oncologia Medica – Università Palermo)<br />

Parole chiave Doxorubicina liposomiale non pegilata, vinorelbina, Carcinoma mammario avanzato<br />

Altri Enti coinvolti IRE Roma; IRCCS San <strong>Giovanni</strong> Rotondo; Ospedale Fazzi Lecce; Ospedale Frattamaggiore<br />

(NA); Università degli Studi di Palermo<br />

Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />

168<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali


Progetto N. 79<br />

Randomized phase II trial of first line cisplatin with docetaxel or vinorelbine for 6 cycles in patients with<br />

advanced non-small-cell lung cancer<br />

Area A) Nuovi approcci farmacologici per trattamenti adiuvanti, neoadiuvanti e della fase<br />

avanzata<br />

Responsabile Colucci Giuseppe (U.O. di Oncologia Medica Sperimentale)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2007</strong><br />

Durata 18<br />

D. Galetta (U.O. di Oncologia medica e Sperimentale)<br />

Parole chiave NSCLC in fase avanzata, Cisplatino, Vinorelbine, Docetaxel<br />

Altri Enti coinvolti U.O. Oncologia Medica Ospedale ‘Vito Fazzi’ Lecce - V. Lorusso; Dipartimento Oncologia<br />

Medica Clinica ‘La Maddalena’ Palermo - V. Gebbia; V Divisione di Pneumologia ‘Ospedale<br />

Forlanini’ Roma - F. De Marinis; Divisione di Oncologia Medica Ospedale ‘Casa Sollievo<br />

della Sofferenza’ San <strong>Giovanni</strong> Rotondo (FG) - E. Maiello; U.O. Oncologia Medica Ospedale<br />

‘Cardarelli’ Campobasso - S. Romito; U.O. Oncologia Medica Ospedale Civile Taormina<br />

- F. Ferraù; Divisione Oncologia Medica ‘Centro Catanese di Oncologia’ Catania - M. Caruso;<br />

U.O. Oncologia Medica Ospedale ‘Buccheri la Ferla’ Palermo - N. Borsellino<br />

Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

I Progetti<br />

Linea 3<br />

169


Linea 3<br />

Progetto N. 80<br />

Studio multicentrico di fase II per valutare la attività e la tollerabilità della combinazione di fotemustina<br />

e cisplatino nel trattamento dei pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC)<br />

con metastasi cerebrali<br />

170<br />

Area A) Nuovi approcci farmacologici per trattamenti adiuvanti, neoadiuvanti e della fase<br />

avanzata<br />

Responsabile Colucci Giuseppe (Dipartimento Oncologia Medica)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2007</strong><br />

Durata 18<br />

D. Galetta (U.O. di Oncologia)<br />

Parole chiave NSCLC, metastasi cerebrali, fotemustina<br />

Altri Enti coinvolti U.O. Oncologia Medica Ospedale ‘Vito Fazzi’ Lecce - V. Lorusso; Dipartimento Oncologia<br />

Medica Clinica ‘La Maddalena’ Palermo - V. Gebbia; V Divisione di Pneumologia ‘Ospedale<br />

Forlanini’ Roma - F. De Marinis; Divisione di Oncologia Medica ‘Ospedale G. Moscati’ Avellino<br />

- C. Gridelli; Divisione di Oncologia Medica Ospedale ‘S. Carlo’ Potenza - L. Manzione;<br />

Divisione di Oncologia Medica Ospedale ‘Casa Sollievo della Sofferenza’ San <strong>Giovanni</strong> Rotondo<br />

(FG) - E. Macello; U.O. Oncologia Medica Ospedale ‘Cardarelli’ Campobasso - S. Romito;<br />

U.O. Oncologia Medica e Terapie Integrate Poli<strong>clinico</strong> Universitario Messina - V.<br />

Adamo; U.O Oncologia Medica Ospedale Civile Taormina - F. Ferraù; Servizio Oncologia<br />

Medica Ospedale Civile Castellaneta - A. Rinaldi; Divisione Oncologia Medica ‘Centro Catanese<br />

di Oncologia’ Catania - M. Caruso; U.O. Oncologia Medica Poli<strong>clinico</strong> Universitario<br />

Palermo - N. Gebbia; U.O. Oncologia Medica Osp. ‘S. <strong>Giovanni</strong> di Dio e Ruggi d’Aragona’<br />

Salerno - S. Cariello<br />

Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali


Progetto N. 81<br />

Terapia di seconda linea nel carcinoma ovarico avanzato. Studio di fase II con la associazione<br />

Carboplatino Caelyx<br />

Area A) Nuovi approcci farmacologici per trattamenti adiuvanti, neoadiuvanti e della fase<br />

avanzata<br />

Responsabile Colucci Giuseppe (U.O. di Oncologia Medica Sperimentale)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2007</strong><br />

Durata 24<br />

V. Troiano (U.O. di Ginecologia)<br />

Parole chiave Terapia di II linea; Carcinoma ovarico; Carboplatino Caelyx<br />

I Progetti<br />

Linea 3<br />

Altri Enti coinvolti Clinica Ginecologica I, Poli<strong>clinico</strong> Bari; U.O. di Oncologia degli Ospedali di San <strong>Giovanni</strong> Rotondo,<br />

Potenza, Campobasso, Lecce, Tricase<br />

Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 82<br />

Chemioterapia intraarteriosa epatica con fotemustine in pazienti affetti da metastasi epatiche<br />

da melanoma<br />

Area B) Valutazione dei trattamenti integrati sistemici e loco-regionali<br />

Responsabile Catino Annamaria (U.O. Radiologia Interventistica Dirigente medico I liv)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 36<br />

C. Gadaleta (U.O. di Radiologia Interventistica), M. Guida (U.O. di Oncologia Medica), V. Lorusso<br />

(U.O. di Oncologia Medica - Lecce), G. Ranieri (U.O. di Radiologia), E. Canniello (U.O.<br />

di Anestesia e Sala Operatoria)<br />

Parole chiave Chemioterapia intraarteriosa epatica, melanoma, metastasi epatiche, fotemustina<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

171


Linea 3<br />

Progetto N. 83<br />

Utilizzo di High Intensity Focused Ultrasound (HAIFU) nel trattamento terapeutico dei tumori del fegato,<br />

pancreas e dell’utero.<br />

Area B) Valutazione dei trattamenti integrati sistemici e loco-regionali<br />

Responsabile Izzi <strong>Giovanni</strong> (U.O. di Radiologia Diagnostica)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2007</strong><br />

Durata 36<br />

M. Quaranta (U.O. di Laboratorio Analisi Dip. Oncologia Sperimentale), G. Smaldino F.<br />

(U.O. di Radiologia Diagnostica), A. Daniele (U.O. di Laboratorio Analisi)<br />

Parole chiave Ultrasuoni, trattamento terapeutico, carcinoma<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 84<br />

Determinazione dei livelli della Timidino-fosforilasi (TP) e della Diidropirimidinadeidrogenasi (DPD) e<br />

correlazione con il tasso di risposte obiettive e con la tossicità nei pazienti con neoplasie gastrointestinali<br />

trattati con Capecitabina<br />

Area C) Sviluppo di trattamenti mirati su basi biologiche<br />

Responsabile Colucci Giuseppe (Dipartimento Oncologia Medica e Sperimentale)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2007</strong><br />

Durata 24<br />

Parole chiave<br />

Altri Enti coinvolti<br />

F. Giuliani (U.O. di Oncologia Medica e Sperimentale), I. Nugnes (Dip. Oncologia Medica e<br />

Sperimentale), M. Quaranta (U.O. di Laboratorio Analisi Dip. Oncologia Sperimentale), S.<br />

Tommasi (U.O. di Laboratorio Analisi Dip. Oncologia Sperimentale), D. Antonella (U.O. di<br />

Laboratorio Analisi Dip. Oncologia Sperimentale)<br />

Timidino-fosforilasi, deidropirimidina deidrogenasi, Capecitabina,<br />

neoplasia gastrointestinale<br />

Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />

172<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali


Progetto N. 85<br />

I Progetti<br />

Linea 3<br />

Caratterizzazione dei livelli di Vascular Endothelial Growth Factor in pazienti affetti da secondarietà<br />

epatiche a primitività intestinale trattati con pan-perfusione epatica antiblastica<br />

Area C) Sviluppo di trattamenti mirati su basi biologiche<br />

Responsabile Ranieri Girolamo (U.O. di Radiologia Interventistica)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2007</strong><br />

Durata 24<br />

Parole chiave<br />

Altri Enti coinvolti<br />

C. Gadaleta (U.O. di Radiologia), A. Catino (U.O. di Radiologia), V. Fazio (U.O. di Radiologia<br />

Interventistica), G. Vinciarelli (U.O. di Radiologia), M. Coviello (U.O. di Laboratorio<br />

Analisi), M. Quaranta (U.O. di Laboratorio Analisi Oncologia Sperimentale), V. Mattioli<br />

(U.O. di Anestesia e Sala Operatoria)<br />

pan-perfusione epatica antiblastica, chemioterapia loco-regionale epatica, VEGF,<br />

angiogenesi, metastasi epatiche, carcinomi del colon-retto<br />

Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 86<br />

Espressione genica di EGFR, stato mutazionale di KRAS ed espressione delle proteine HIF-1a e NHERF<br />

quali fattori predittivi di risposta al Cetuximab in pazienti affetti da carcinoma del colon retto metastatico<br />

Area C) Sviluppo di trattamenti mirati su basi biologiche<br />

Responsabile Abbate Ines (U.O. di Laboratorio Analisi)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2008</strong><br />

Durata 24<br />

B. Damiani (U.O. di Oncologia Medica e Sperimentale), S. Tommasi (U.O. di Laboratorio<br />

Analisi), A. Mangia (U.O. di Laboratorio Analisi), R. Divella (U.O. di Laboratorio Analisi),<br />

R. Pinto (U.O. di Laboratorio Analisi), G. Simone (U.O. di Anatomia Patologica), S. Petroni<br />

(U.O. di Anatomia Patologica), O. Popescu (U.O. di Anatomia Patologica)<br />

Parole chiave Cetuximab, carcinoma del colon retto, EGFR, KRas, HIF-1a, NHERF<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

173


Linea 3<br />

Progetto N. 87<br />

Valutazione predittiva e prognostica delle caratteristiche biomolecolari dei pazienti con carcinoma<br />

polmonare non a piccole cellule (NSCLC)<br />

Area C) Sviluppo di trattamenti mirati su basi biologiche<br />

Responsabile Colucci Giuseppe (Dipartimento Oncologia Medica e Sperimentale)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2008</strong><br />

Durata 24<br />

D. Galetta (U.O. di Oncologia Medica e Sperimentale), S. Tommasi (U.O. di Laboratorio<br />

Analisi), A. Mangia (U.O. di Laboratorio Analisi), R. Pinto (U.O. di Laboratorio Analisi),<br />

R. Necchia (U.O. di Laboratorio Analisi), V. Garrisi (U.O. di Laboratorio Analisi), I. Abate<br />

(U.O. di Laboratorio Analisi), G. Simone (U.O. di Anatomia Patologica), G. Giannone (U.O.<br />

di Anatomia Patologica)<br />

Parole chiave NSCLC, EGFR, Kras, ERCC1<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Clinico-epidemiologica osservazionale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 88<br />

Alcolizzazione percutanea di adenomi tossici tiroidei non suscettibili di intervento chirurgico<br />

Area D) Sviluppo e validazione di trattamenti mini-invasivi<br />

Responsabile Achille Gaetano (U.O. Otorinolaringoiatria)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 36<br />

L. Grammatica (U.O. Otorinolaringoiatria), G. Besozzi (U.O. Otorinolaringoiatria), I. Abbate<br />

(U.O. Laboratorio Analisi)<br />

Parole chiave Adenoma della tiroide; alcolizzazione percutanea ecoguidata<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />

174<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali


Progetto N. 89<br />

I Progetti<br />

Linea 3<br />

Trattamento in unica sessione (Single step) con chemioembolizzazione (TACE) e termoablazione mediante<br />

radiofrequenza (RFA) nelle neoplasie epatiche primitive e secondarie: fattibilità, tollerabilità<br />

ed efficacia<br />

Area D) Sviluppo e validazione di trattamenti mini-invasivi<br />

Responsabile Catino Annamaria (U.O. di Radiologia Interventistica)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2007</strong><br />

Durata 24<br />

Parole chiave<br />

Altri Enti coinvolti<br />

G. Cosmo (U.O. di Radiologia Interventistica), V. Fazio (U.O. di Radiologia Interventistica),<br />

G. Ranieri (U.O. di Radiologia Interventistica), G. Vinciarelli (U.O. di Radiologia Interventistica),<br />

A. Cramarossa (U.O. di Radiologia Interventistica), V. Mattioli (U.O. di Anestesia<br />

e Sala Operatoria)<br />

Chemioembolizzazione epatica (TACE), termoablazione con radiofrequenza (RFA),<br />

neoplasie epatiche<br />

Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 90<br />

Valutazione della cifoplastica con palloncino nelle fratture vertebrali da compressione<br />

in pazienti oncologici<br />

Area D) Sviluppo e validazione di trattamenti mini-invasivi<br />

Responsabile Fazio Vito (U.O. di Radiologia Interventistica)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2007</strong><br />

Durata 24<br />

C. Gadaleta (U.O. di Radiologia Interventistica), A. Catino (U.O. di Radiologia Interventistica),<br />

G. Ranieri (U.O. di Radiologia Interventistica), G. Gadaleta - Caldarola (U.O. di Radiologia<br />

Interventistica), V. Mattioli (U.O. di Anestesia e Sala Operatoria)<br />

Parole chiave Cifoplastica vertebrale con palloncino; fratture vertebrali da compressione<br />

Altri Enti coinvolti Medicina Nucleare Università di Bari<br />

Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

175


Linea 3<br />

Progetto N. 91<br />

Trattamento con Elettroporator delle lesioni cutanee/sottocutanee di tumori solidi<br />

Area D) Sviluppo e validazione di trattamenti mini-invasivi<br />

Responsabile Guida Michele (U.O. di Oncologia Medica)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 24<br />

A. Misino (U.O. di Oncologia Medica), G. Colucci (U.O. di Oncologia Medica)<br />

Parole chiave Elettrochemioterapia, lesioni neoplastiche cutanee/sottocutanee, tumori solidi<br />

Altri Enti coinvolti Ditta Igea<br />

Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 92<br />

La laserterapia percutanea ecoguidata (Laser Thermal Ablation – LTA) nel trattamento delle<br />

neoplasie tiroidee<br />

Area D) Sviluppo e validazione di trattamenti mini-invasivi<br />

Responsabile Achille Gaetano (U.O. di Otorinolaringoiatria)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2008</strong><br />

Durata 36<br />

L. Grammatica (U.O. di Otorinolaringoiatria), S. Russo (U.O. di Otorinolaringoiatria)<br />

Parole chiave Laserterapia ecoguidata, tumori tiroidei<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />

176<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali


Progetto N. 93<br />

Valutazione di fattibilità delle laringectomie ricostruttive in due centri internazionali per la cura<br />

dei tumori laringei (Vitebsk - Bielorussia e Bari - Italia )<br />

Area E) Sviluppo di nuovi concetti di metodologia clinica<br />

Responsabile Grammatica Luciano (U.O. di Otorinolaringoiatria)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2007</strong><br />

Durata 24<br />

I Progetti<br />

Linea 3<br />

S. Russo (U.O. di Otorinolaringoiatria), F. Cariti (U.O. di Otorinolaringoiatria), M. Montepara<br />

(U.O. di Otorinolaringoiatria), A. Di Lauro (U.O. di Otorinolaringoiatria)<br />

Parole chiave Cancro della laringe; chirurgia ricostruttiva<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 94<br />

Valutazione di fattibilità della proctectomia totale in due centri internazionali (Vitebsk e Bari)<br />

Area E) Sviluppo di nuovi concetti di metodologia clinica<br />

Responsabile Montemurro Severino (U.O. di Chirurgia Apparato Digerente)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2007</strong><br />

Durata 24<br />

R. Polizzi (U.O. di Chirurgia Apparato Digerente), C. Calandro (U.O. di Chirurgia Apparato<br />

Digerente Dirigente), V. Scoscio (U.O. di Chirurgia Apparato Digerente), A. Rucci (U.O. di<br />

Chirurgia Apparato Digerente)<br />

Parole chiave cancro del retto; proctectomia<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

177


Linea 3<br />

Progetto N. 95<br />

Effetti sul tono e sulla funzione sfinterica anale della escissione del mesoretto intero<br />

dopo proctectomia totale per cancro del retto<br />

Area E) Sviluppo di nuovi concetti di metodologia clinica<br />

Responsabile Montemurro Severino (U.O. di Chirurgia Apparato Digerente)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2007</strong><br />

Durata 24<br />

Parole chiave<br />

Altri Enti coinvolti<br />

C. Calandro (U.O. di Chirurgia Apparato Digerente), V. Scoscio (U.O. di Chirurgia Apparato<br />

Digerente), E. Ruggirei (U.O. di Chirurgia Apparato Digerente), A. Rucci (U.O. di Chirurgia<br />

Apparato Digerente)<br />

Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 96<br />

Effetti sul tono sfinterico anale della permanenza del tubo transanale “nocoil” posto a protezione delle<br />

anastomosi colo-rettali dopo proctectomia per cancro del retto<br />

Area E) Sviluppo di nuovi concetti di metodologia clinica<br />

Responsabile Montemurro Severino (U.O. di Chirurgia Apparato Digerente)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2007</strong><br />

Durata 24<br />

C. Calandro (U.O. di Chirurgia Apparato Digerente) V. Scoscio (U.O. di Chirurgia Apparato<br />

Digerente), E. Ruggirei (U.O. di Chirurgia Apparato Digerente), A. Rucci (U.O. di Chirurgia<br />

Apparato Digerente)<br />

Parole chiave Cancro del retto, proctectomia<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />

178<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali


LINEA 4<br />

Medicina del dolore, riabilitazione oncologia<br />

e qualità della vita<br />

Coordinatore: Vittorio Mattioli


La Linea di Ricerca 4 nel corso del <strong>2007</strong> ha raccolto<br />

14 progetti di ricerca che avevano come fine comune<br />

quello di valutare e migliorare la qualità della<br />

vita dei pazienti oncologici.<br />

I 14 progetti di ricerca afferenti a questa linea<br />

sono stati suddivisi, secondo il settore d’interesse,<br />

nelle seguenti Macro Aree della stessa Linea di Ricerca.<br />

Area di attività 1: Riconoscimento e trattamento<br />

delle sindromi dolorose<br />

“Progettazione di uno strumento per la valutazione<br />

e il monitoraggio del sintomo dolore per l’inserimento<br />

nelle cartelle cliniche di degenza” (Resp.<br />

Ferruccio Aloè).<br />

Si è messo a punto uno schema di veloce compilazione<br />

con l’intento di valutare quotidianamente alcuni<br />

parametri vitali quali:<br />

- il dolore<br />

- le ore di sonno (diurne e notturne)<br />

- l’alimentazione<br />

- l’efficacia terapeutica dei farmaci<br />

- il tono dell’umore<br />

- l’attività respiratoria<br />

- la deglutizione<br />

- la presenza di nausea<br />

Lo strumento di valutazione e monitoraggio del<br />

sintomo dolore è stato individuato. Si attende un incontro<br />

collegiale con i Direttori di Dipartimento e con<br />

la Direzione Sanitaria per la presentazione e la discussione<br />

dello stesso, dal momento che la condivisione<br />

con tali soggetti istituzionali è premessa indispensabile<br />

per l’eventuale inserimento nelle cartelle<br />

cliniche di degenza.<br />

“Messa a punto di una cartella clinica antalgica<br />

informatizzata per la sistematizzazione dei dati<br />

sensibili” (Resp. Ferruccio Aloè).<br />

La cartella clinica è stata approntata in formato<br />

ACCESS nel corso del <strong>2007</strong> per implementare un<br />

database specifico per i pazienti che si rivolgono all’ambulatorio<br />

di Medicina del Dolore e Cure Palliative.<br />

Tale cartella è stata utilizzata nel corso dell’anno<br />

all’interno dell’Ambulatorio di Medicina del Dolore e<br />

Cure Palliative per la sua validazione pratica. Sono<br />

state riscontrate alcune criticità di utilizzo, riguardanti<br />

Resoconto attività <strong>2007</strong><br />

soprattutto il monitoraggio del parametro dolore e<br />

l’interpretazione dei sintomi correlati, sia di ordine fisico<br />

che di ordine psicologico.<br />

Per questi motivi si è preferito mantenere uno<br />

stretto collegamento scientifico e collaborativo con<br />

l’<strong>Istituto</strong> Mario Negri di Milano, che del tutto recentemente<br />

ha messo a punto una specifica cartella di<br />

monitoraggio, che, nel tempo, è stata ottimizzata e<br />

perfezionata anche con il nostro contributo. Quindi la<br />

cartella clinica che si utilizzerà nel corso del <strong>2008</strong><br />

sarà proprio quella dell’<strong>Istituto</strong> Mario Negri di Milano,<br />

già utilizzata in via sperimentale per lo studio multicentrico<br />

condotto nel <strong>2007</strong> sul “Cancer Pain”, nel<br />

quale il nostro <strong>Istituto</strong> è stato parte attiva (centro n.<br />

158). Pertanto si ritiene concluso questo Progetto di<br />

Ricerca Corrente.<br />

Nel frattempo è in via di studio e realizzazione<br />

una Cartella Integrata specifica per l’Assistenza Domiciliare,<br />

con un monitoraggio multidisciplinare,<br />

comprendente valutazioni provenienti sia dal terapista<br />

del dolore, sia dallo psicologo, sia dal personale<br />

infermieristico di supporto.<br />

Area di attività 2: Sperimentazione di nuovi farmaci<br />

antalgici<br />

“Valutazione dell’efficacia del Fentanyl Transmucosale<br />

nel dolore incidente” (Ferruccio Aloè)<br />

Le premesse utilizzate per questo studio non<br />

hanno permesso di ricavare dei dati di efficacia comparativa<br />

fra i due farmaci descritti, in quanto questo<br />

avrebbe previsto un monitoraggio più continuativo,<br />

e comunque più complesso, al momento non gestibile<br />

con l’attuale organizzazione logistica e lavorativa<br />

dell’Ambulatorio di Medicina del Dolore.<br />

L’unico dato che è possibile ricavare in maniera<br />

incontrovertibile dallo studio fin qui condotto ci permette<br />

di testimoniare l’indubbia maggiore velocità di<br />

azione del Fentanyl transmucosale rispetto all’Oramorph<br />

per via orale.<br />

Area di attività 3: Ricerca e sperimentazione di<br />

nuovi modelli di riabilitazione oncologica, con<br />

supporti multidisciplinari<br />

“Studio sulla Qualità della Vita e DE (Disfunzione<br />

Erettile) nei pazienti sottoposti ad intervento<br />

I Progetti<br />

Linea 4<br />

181


Linea 4<br />

chirurgico per carcinoma del retto nerve sparing”<br />

(Severino Montemurro)<br />

I risultati fin qui raccolti si riferiscono all’anno<br />

2006, in cui sono stati arruolati 20 dei 40 pazienti<br />

previsti dal progetto. A 10 pazienti è stata prescritta<br />

terapia domiciliare con Cialis 20 mg tre volte la settimana.<br />

Agli altri 10 non è stata prescritta alcuna terapia<br />

riabilitativa. Tutti i pazienti si sottopongono a<br />

follow-up regolare. È in corso l’elaborazione dei dati<br />

comparativi tra pre e post-operatorio.<br />

Lo studio è stato interrotto dal gennaio <strong>2007</strong> per<br />

dimissione del medico borsista urologo che seguiva<br />

lo studio.<br />

“Studio comparativo tra manometria rettale e<br />

biofeedback e disfunzione erettile nei pazienti sottoposti<br />

ad intervento chirurgico per carcinoma del<br />

retto nerve sparing” (Severino Montemurro)<br />

I risultati fin qui raccolti si riferiscono all’anno<br />

2006, in cui sono stati arruolati 19 dei 40 pazienti<br />

previsti dal progetto. Tutti i pazienti sono stati valutati<br />

nel pre-operatorio secondo lo schema previsto dal<br />

progetto. Nel post-operatorio sono stati tutti sottoposti<br />

a manometria rettale e in 4 pz. si è resa necessaria<br />

la riabilitazione con biofeedback per la ripresa<br />

della Disfunzione Erettile.<br />

Lo studio è stato interrotto dal gennaio <strong>2007</strong> per<br />

dimissione del medico borsista urologo che seguiva<br />

lo studio.<br />

“Uso e limiti dell’ecocolordoppler nella formulazione<br />

di un progetto riabilitativo per il linfedema<br />

secondario in donne operate di ca mammario”<br />

(Francesco Schittulli)<br />

Allo stato attuale sono state prese in considerazione<br />

circa 20 pazienti affette da carcinoma della<br />

mammella operabile allo stadio pTI-2 No –N1 Mx e<br />

sottoposte alla seguente terapia.<br />

- 10 a mastectomia radicale secondo Patey modificata<br />

con conservazione dei muscoli grande e piccolo<br />

pettorale;<br />

- 8 a quadrantectomia con dissezione ascellare omolaterale<br />

(in 5 pazienti il nodulo era localizzato nel<br />

QSE e in 3 in altri quadranti della mammella) è<br />

questo un dato molto importante in quanto i risultati<br />

che si possono raggiungere con un corretto<br />

piano riabilitativo è differente se la cicatrice chirurgica<br />

è unica comprendente quadrante e ascella<br />

oppure solo il quadrante e con un altro taglio<br />

l’ascella. È un dato questo che deve essere confor-<br />

182<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali<br />

tato da un numero maggiore di casi ma dimostra<br />

che una piccola cicatrice e esteticamente ben riuscita,<br />

dà anche ottimi risultati da un punto di vista<br />

riabilitativo;<br />

- 2 a quadrantectomia con linfonodo sentinella.<br />

Tutte le pazienti così selezionate sono state sottoposte<br />

a distanza di 20 giorni dall’intervento chirurgico<br />

a visita con ecografia tradizionale e ad ecocolordoppler<br />

tracciando in tal modo delle mappe<br />

vascolari e linfatiche e in base a tali criteri sono state<br />

classificate in tre gruppi:<br />

- gruppo comprendente pazienti con un sistema vasculo-linfatico<br />

caratterizzato da un sistema linfatico<br />

appena accennato sia in superficie che in profondità<br />

- gruppo comprendenti pazienti con vasi linfatici dilatati<br />

soprattutto quelli profondi<br />

- gruppo comprendenti pazienti con collettori linfatici<br />

sia superficiali che profondi molto dilatati e con<br />

anomalie vascolari di tipo shunts artero venosi.<br />

In base a tale classificazione le pazienti sono state<br />

sottoposte a programmi terapeutici differenti sia come<br />

durata che quantità con un follow-up differente la descrizione<br />

di tali programmi sarà fatta al termine del<br />

lavoro.<br />

Lo studio successivamente è stato esteso ad altre<br />

20 pazienti appartenenti al secondo gruppo, cioè a<br />

pazienti sottoposte ad intervento di quadrantectomia<br />

con dissezione ascellare omolaterale per una migliore<br />

valutazione del dato chirurgia -risultato estetico<br />

– tipo di riabilitazione e soprattutto per poter valutare<br />

se la riabilitazione deve essere intrapresa subito<br />

dopo l’intervento chirurgico o attendere dopo la terapia<br />

radiante.<br />

“Servizio sperimentale di Psicologia Oncologica:<br />

esplorazione di un modello gestionale delle<br />

attività psiconcologiche” (Vittorio Mattioli)<br />

Attività clinica<br />

Nel complesso il Servizio ha effettuato:<br />

- 1534 colloqui <strong>clinico</strong>-psicologici (di sostegno, informativi,<br />

pre/post operatori, di supporto ai trattamenti<br />

radio/chemioterapici) rivolti ai pazienti e ai<br />

loro familiari presso i differenti Dipartimenti della<br />

Struttura, nello specifico:<br />

- 275 colloqui in Radiologia Interventistica, Otorino<br />

Laringoiatria, Chirurgia Addominale<br />

- 733 colloqui in Dipartimento Donna<br />

- 423 colloqui del Dipartimento di Oncologia Medica<br />

e Sperimentale.


- 140 altri: tra operatori, pazienti esterni e invii da<br />

parte di altri servizi (ad esempio assistenza sociale).<br />

Inoltre l’attività clinica del Servizio di Psicologia<br />

ha riguardato percorsi di psicoterapia individuali e/o<br />

di coppia, familiari e consulenze nei differenti reparti<br />

su richiesta del personale medico-infermieristico<br />

o dei familiari dei pazienti, per un ammontare<br />

complessivo di 333 prestazioni di psicoterapia (cod.<br />

943) o di colloqui psicologici clinici (cos. 9409);<br />

74 consulenze così distribuite:<br />

- 20 in Radiologia Interventistica, Otorino Laringoiatria,<br />

Chirurgia Addominale;<br />

- 24 in Senologia;<br />

- 30 in Oncologia Medica e Radioterapia.<br />

L’attività clinica ha riguardato anche l’organizzazione<br />

e la conduzione di gruppi:<br />

- psico-educazionali di informazione ai pazienti e ai<br />

loro familiari (giunti alla 3° edizione);<br />

- gruppi di sostegno e rilassamento guidato per pazienti<br />

oncologici e personale infiermieristico.<br />

(v. report esaustivo più avanti *)<br />

“Valutazione della personalità dei pazienti oncologici<br />

attraverso il reattivo Rorscharch” (Vittorio<br />

Mattioli)<br />

Per l’anno <strong>2007</strong> non si è potuta avviare la ricerca<br />

poiché siamo in attesa delle Tavole di Rorschach.<br />

L’<strong>Istituto</strong> ha provveduto all’acquisto per il <strong>2008</strong>, pertanto<br />

viene posticipato il termine del presente progetto<br />

al 2009.<br />

“Progetto Philadelphos: Customer Satisfaction<br />

and Quality Management in Cancer Care” (Vittorio<br />

Mattioli)<br />

Il progetto nel corso del <strong>2007</strong> ha previsto una<br />

prima fase di valutazione dello stato dell’arte in termini<br />

di qualità, attraverso un’indagine svolta assieme<br />

all’AIMaC (Servizio Civile) nell’ambito del Progetto<br />

“Informa Cancro” nei reparti di degenza e negli<br />

ambulatori attraverso l’utilizzo del NEQ (Needs Evaluation<br />

Questionnaire) leggermente modificato poiché<br />

è stato adattato alla nostra realtà.<br />

Il questionario utilizzato ha raccolto i seguenti<br />

dati:<br />

1. Informazioni socio-demografiche dell’utente<br />

2. Percezione Qualità strutturale ed organizzativa<br />

3. Qualità relazionale (Accoglienza ed Umanizzazione)<br />

4. Conoscenza dei Servizi ospedalieri rivolti all’utente<br />

I Progetti<br />

Linea 4<br />

5. I bisogni informativi maggiori<br />

I questionari somministrati in un mese (5/02/07<br />

- 2/03/07), sono stati: 145, tra Degenza e Servizi<br />

ambulatoriali.<br />

Le criticità emerse hanno riguardato:<br />

Qualità strutturale ed organizzativa:<br />

- Difficoltà ad orientarsi all’interno dell’<strong>Istituto</strong><br />

- Insufficiente la Segnaletica all’interno della struttura<br />

- Qualità, quantità e temperatura dei pasti<br />

Qualità delle relazioni:<br />

- Scarso coordinamento tra il personale medico ospedaliero<br />

e medico di famiglia: 40%<br />

- Insufficienti indicazioni sanitarie alla dimissione:<br />

16%<br />

Conoscenza e qualità di alcuni Servizi:<br />

I Servizi più conosciuti sono risultati: il Servizio<br />

Sperimentale di Psicologia Oncologica, l’U.R.P. ed il<br />

Servizio Sociale.<br />

I meno conosciuti sono risultati: il Servizio di Dietologia<br />

ed il Servizio di Riabilitazione.<br />

I bisogni informativi maggiori riguardano:<br />

- Propria patologia<br />

- Alimentazione da seguire<br />

I dati raccolti in ogni reparto dei Dipartimenti verranno<br />

elaborati statisticamente e presentati alla Direzione<br />

Generale.<br />

Il Progetto pur potenzialmente rinnovabile per il<br />

<strong>2008</strong> viene di fatto terminato in rapporto alla partenza<br />

concomitante del Progetto OECI in cui è stato<br />

inserito il nostro <strong>Istituto</strong>.<br />

Area di attività 4: Valutazione multiparametrica<br />

della qualità di vita e delle cure con programmi di<br />

formazione ed informazione rivolti ad operatori<br />

ed utenza<br />

“Sperimentazione di un intervento di prevenzione,<br />

diagnosi e cura della sindrome da burnout<br />

presso l’Ospedale Oncologico di Bari con la modalità<br />

della ricerca-intervento” (Pia Perrotti)<br />

Sono stati somministrati 171 test (Maslach Burnout<br />

Inventory) ad altrettanti dipendenti dell’area clinica<br />

dell’Ospedale. Il risultato evidenzia i seguenti<br />

dati generali:<br />

- il 35,09% del personale evidenzia un Esaurimento<br />

Emotivo (EE) di grado elevato mentre il 28,65% è<br />

di grado medio (per un totale di 63,74% di personale<br />

con valori fuori norma)<br />

183


Linea 4<br />

- il 39,18% del personale evidenzia uno stato di Depersonalizzazione<br />

(Dp) di grado elevato mentre il<br />

17,54% è di grado medio (per un totale di 56,72%<br />

di personale con valori fuori norma)<br />

- il 59,06% del personale evidenzia un basso livello<br />

di Realizzazione Personale (PA), mentre questa è<br />

media per il 16,96% (per un totale di 76,02% di<br />

personale con valori fuori norma)<br />

L’approfondimento dei risultati (3 focus groups da<br />

3 incontri ciascuno + 12 interviste semistrutturate +<br />

4 interviste a testimoni privilegiati) ha evidenziato un<br />

sostanziale accordo con le risultanze della somministrazione<br />

del test.<br />

Per quanto attiene alle probabili cause, le indicazioni<br />

fanno riferimento alle seguenti aree di problema:<br />

- rapporti gerarchici<br />

- rapporti con i colleghi<br />

- contatto con la morte<br />

- frustrazione professionale (scarso successo terapeutico)<br />

- aspetti logistici<br />

In chiave risolutiva, sono stati ipotizzati interventi<br />

direttamente riconducibili (per quanto possibile)<br />

ai punti precedenti:<br />

- formazione continua e specifica<br />

- supporto psicologico a favore del personale<br />

- adeguamenti logistici<br />

- standard più adeguati di comunicazione verticale e<br />

orizzontale.<br />

I risultati ottenuti si riferiscono alla ricerca svolta<br />

fino al 31 dicembre <strong>2007</strong>. Lo studio è da considerarsi<br />

concluso.<br />

“Interventi di gruppo diversificati per obiettivi:<br />

dall’informazione alla supervisione” (Vittorio Mattioli)<br />

GRUPPI SUPPORTIVO-ESPRESSIVI<br />

Settimanalmente è stato istituito un gruppo supportivo-espressivo<br />

per le donne della U.O. di Senologia,<br />

che devono affrontare l’intervento di quadrantectomia<br />

o di mastectomia con o senza<br />

ricostruzione. Il numero delle partecipanti, da maggio<br />

<strong>2007</strong> ad oggi, è stato di circa 148. L’efficacia del<br />

gruppo è valutata da un test pre e post intervento.<br />

I risultati attesi erano un maggiore gradimento<br />

della degenza ed una riduzione dell’ansia pre-operatoria<br />

che viene misurata con una scale dello stress<br />

184<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali<br />

VRS (Valutazione Rapida dello Stress) di Massimo<br />

Biondi e Lorenzo Tarsitani (Sviluppo e validazione<br />

della scala VRS (Valutazione Rapida dello Stress) development<br />

and validation of the VRS, a rating scale<br />

for rapid stress assessment. Medicina Psicosomatica,<br />

Vol. 44 n. 3, 1999: 163-177).<br />

La scala VRS è composta da 15 item e scompone<br />

la valutazione in cinque aree che, sommate, quantificano<br />

la risposta di stress: ansia, depressione, somatizzazione,<br />

aggressività, supporto sociale.<br />

GRUPPI PSICOEDUCAZIONALI<br />

Come premessa è necessario chiarire che dal momento<br />

che l’utenza dei gruppi è stata quasi sempre<br />

variabile, sarebbe più corretto definire questi gruppi<br />

“informativi”, venendo a mancare la necessaria continuità<br />

dei gruppi psicoeducazionali.<br />

Il gruppo di carattere informativo per i pazienti ed<br />

i familiari della U.O. di Oncologia è stato condotto a<br />

cadenza quindicinale con l’ausilio del DVD informativo<br />

prodotto dall’Associazione AiMac “La chemioterapia:<br />

quando, perché, quali effetti” (Collana del Girasole).<br />

Nel filmato, della durata di 20 minuti,<br />

vengono esposte con chiarezza e da personale qualificato<br />

molte informazioni utili sulla chemioterapia,<br />

la sua utilità e i suoi effetti collaterali. Il tutto è arricchito<br />

con le testimonianze di pazienti che raccontano<br />

le loro esperienze su alcuni aspetti della terapia e della<br />

gestione della malattia stessa.<br />

Gli incontri sono stati 20 nel corso di tutto il<br />

<strong>2007</strong>, e il numero di partecipanti è stato in totale di<br />

163, tra parenti e pazienti; l’età media di 60 anni, il<br />

64% dei partecipanti era di sesso maschile, il 36%<br />

femminile. Quanto alla storia clinica, il 60% dei partecipanti<br />

era al primo ciclo di chemioterapia, il 40%<br />

aveva già fatto terapie in precedenza.<br />

(v. report del Progetto di Ricerca specifico per i dati<br />

completi relativi al campione di studio).<br />

“Psychosocial sequelae in patients undergoing<br />

treatment with Cetuximab” (Giuseppe Colucci)<br />

Al fine di ampliare il numero di pazienti arruolabili<br />

è stata attivata una collaborazione con altri due<br />

centri di Oncologia Medica, dove ci fossero psicologi<br />

clinici disponibili a partecipare allo studio e cioè l’<br />

IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza a S. G. Rotondo,<br />

e l’Ospedale G. Rummo di Benevento.<br />

Sono stati arruolati tutti i pazienti afferenti continuativamente<br />

agli ambulatori di Oncologia Medica


dei centri partecipanti a partire dal giugno 2006 sino<br />

al dicembre <strong>2007</strong>, i criteri di inclusione sono stati i<br />

seguenti: eseguire una terapia con Cetuximab da almeno<br />

3 settimane, l’età (18-75 anni); il Performance<br />

Status (ECOG 0-2); l’adesione allo studio tramite<br />

consenso informato.<br />

I test somministrati sono stati: il test Fact-C per<br />

valutare la qualità di vita e il Psychological Distress<br />

Inventory (PDI) per valutare il benessere psicologico.<br />

La tossicità è stata valutata secondo i criteri del National<br />

Cancer Institute (NCI-2). È stata inoltre posta<br />

una domanda sull’evitamento sociale (“Ho evitato di<br />

uscire o vedere persone a causa degli effetti collaterali<br />

del trattamento”) su una scala Likert a 5 punti,<br />

il cui obiettivo era quello di valutare se la presenza del<br />

rash cutaneo potesse costituire per i pazienti un impedimento<br />

alla vita sociale.<br />

Il numero di pazienti partecipanti alo studio è<br />

■ CORVASCE C, MONTANARO R, ROMITO F, MAT-<br />

TIOLI V: Riconoscere e promuovere il benessere durante<br />

il percorso di cura in oncologia. Int Trends Oncol<br />

Anno XI (3): 3-4, <strong>2007</strong>.<br />

■ PACIFICO C, MONTANARO R: Tutor <strong>clinico</strong> ed<br />

evoluzione della professione infermieristica. Filodiretto<br />

Anno XXV (4): 18-20, <strong>2007</strong>.<br />

PRODOTTI SCIENTIFICI<br />

stato di 79, così distribuiti presso i centri partecipanti:<br />

il 70% presso l’IRCCS Ospedale Oncologico di Bari, il<br />

20% presso l’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza (S.<br />

G. Rotondo) e il 10% presso l’Ospedale Rummo di<br />

Benevento.<br />

Area di attività 5: Implementazione di modelli di<br />

continuità di cura ospedale-territorio<br />

“Progetto HOC: modello organizzativo sperimentale<br />

di assistenza domiciliare per pazienti oncologici<br />

in fase avanzata” (Vittorio Mattioli)<br />

Il progetto prevede l’arruolamento di 6 pazienti<br />

nella fase sperimentale con applicazione della Grief’s<br />

Family Therapy.<br />

I pazienti fin qui assistiti sono 5, di cui 4 seguiti<br />

fino all’exitus.<br />

Il gruppo di Cure Palliative ha ricevuto 2 encomi<br />

pubblici.<br />

■ ROMITO F, MONTANARO R, CORVASCE C, MAT-<br />

TIOLI V: L’impatto psicologico del carcinoma mammario<br />

sulla donna in giovane età: alcune questioni<br />

complesse. Int Trends Oncol Anno XI (4): 4-5, <strong>2007</strong>.<br />

■ SAVRON G, MONTANARO R, MORDENTI S. PITTI<br />

P: Aspetti predittivi ed efficacia terapeutica nel trattamento<br />

del disturbo ossessivo-compulsivo. Rivista<br />

di Psichiatria 42 (1): 34-48, <strong>2007</strong>.<br />

I Progetti<br />

Linea 4<br />

185


Linea 4<br />

Programmazione attività <strong>2008</strong><br />

Area di attività 1: Riconoscimento e trattamento<br />

delle sindromi dolorose<br />

I progetti della Linea 4 mirano alla valutazione<br />

multidimensionale della QdV, esplorando sia la dimensione<br />

Fisica sia la dimensione Psicologica dei pazienti<br />

neoplastici. Il primo parametro fisico considerato<br />

è il Dolore (progetto “Progettazione di uno<br />

strumento per la valutazione e il monitoraggio del<br />

sintomo del dolore per l’inserimento nelle cartelle<br />

cliniche di degenza”), monitorato attraverso una<br />

specifica Cartella Clinica Antalgica che comprende: la<br />

valutazione soggettiva del dolore, la qualità del dolore,<br />

la sede del dolore, il tipo di dolore, le caratteristiche<br />

del dolore, l’intensità del dolore (minimo e<br />

massimo), il numero di crisi di dolore giornaliere, il<br />

numero di ore di sonno, il Karnofsky, e la valutazione<br />

del tono dell’umore che influisce sulla stessa percezione<br />

algica. Inoltre le conseguenze del dolore sulle<br />

normali attività quotidiane: alimentazione, sonno<br />

(n. ore), presenza o meno di stipsi ed autonomia più<br />

in generale.<br />

Dall’esperienza dei Gruppi di assistenza di cui si<br />

rimanda ad un progetto dell’area D), emerge un bisogno<br />

specifico delle donne che vi hanno partecipato,<br />

in particolare di quelle che entrate in una menopausa<br />

chimicamente indotta, ne hanno presentato<br />

tutti gli effetti collaterali: vampate di calore, secchezza<br />

vaginale ecc… senza sapere come affrontarle.<br />

Da qui l’idea di costituire un ambulatorio specifico<br />

per queste problematiche, che riguardano,<br />

questa volta, la coppia e non solo la donna (progetto<br />

“Uno spazio per due. Ambulatorio di Sessuologia<br />

clinica per le pazienti oncologiche”).<br />

Area di attività 2: Sperimentazione di nuovi farmaci<br />

antalgici<br />

In questa Area per il <strong>2008</strong> non è stato presentato<br />

alcun nuovo progetto.<br />

Area di attività 3: Ricerca e sperimentazione di<br />

nuovi modelli di riabilitazione oncologica, con<br />

supporti multidisciplinari<br />

Un altro parametro fisico per la valutazione multidimensionale<br />

della QdV è dato dalla funzionalità<br />

dell’arto superiore nelle donne operate al seno, di cui<br />

186<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali<br />

si occupa il progetto “Uso e limiti dell’ecocolordoppler<br />

nella formulazione di un progetto riabilitativo<br />

per il linfedema secondario in donne operate di ca<br />

mammario” relativo al linfedema secondario al carcinoma<br />

mammario, che ha l’intento di mantenere integra<br />

l’immagine corporea delle donne operate al<br />

seno, attraverso la quasi totale ripresa della funzionalità<br />

del braccio nelle attività quotidiane. Mentre per<br />

quanto riguarda la dimensione Psicologica vediamo<br />

che il Servizio Sperimentale di Psicologia Oncologica<br />

(progetto “Servizio Sperimentale di Psicologia Oncologica:<br />

esplorazione di un modello gestionale<br />

delle attività psiconcologiche”) rappresenta il modello<br />

operativo appropriato alla sua valutazione attraverso<br />

l’assistenza <strong>clinico</strong>-psicologica di supporto ai<br />

pazienti ed ai loro familiari.<br />

Nel <strong>2008</strong>, s’intende valutare i pazienti neoplastici<br />

con uno strumento proiettivo, il Rorscharch (progetto<br />

“Valutazione della personalità dei pazienti oncologici<br />

attraverso il reattivo Rorscharch”), poco utilizzato<br />

nel settore oncologico. L’intento è quello di dare<br />

una lettura psicodinamica della malattia oncologica<br />

confrontandoli con alcuni parametri biologici.<br />

Seguendo alcune ricerche che si stanno effettuando<br />

in centri oncologici anche stranieri nel settore<br />

delle strategie terapeutiche alternative, nel corso del<br />

<strong>2008</strong> l’<strong>Istituto</strong> vuole intraprendere una nuova sperimentazione:<br />

l’uso degli animali come ‘terapeuti’ dei<br />

pazienti. Questo è l’intento di ben 2 progetti: “Datemi<br />

un cavallo: Ippoterapia per pazienti oncologici” e<br />

“Pet Therapy: un amico in più. Un Amico a quattro<br />

zampe per i pazienti oncologici”. Da una parte<br />

il cavallo e dall’altra gli animali di piccola taglia: cani<br />

e porcellini d’india.<br />

Area di attività 4: Valutazione multiparametrica<br />

della qualità di vita e delle cure con programmi di<br />

formazione ed informazione rivolti ad operatori<br />

ed utenza<br />

Con riferimento alla valutazione della Dimensione<br />

Psicologica attraverso l’assistenza <strong>clinico</strong>-psicologica<br />

di supporto ai pazienti ed ai loro familiari, nel corso<br />

del <strong>2007</strong>, con la costituzione di Gruppi Supportivo-<br />

Espressivi nell’U.O. di Senologia per le donne operate<br />

al seno, e dei Gruppi Psicoeducazionali nell’U.O. di


Oncologia Medica e Sperimentale, per coloro che per<br />

la prima volta iniziavano una chemioterapia, l’ obiettivo<br />

è stato raggiunto più facilmente come numero di<br />

utenti (311 in totale) e con meno dispendio di energie<br />

da parte delle Psicologhe (progetto “Interventi di<br />

gruppo diversificati per obiettivi: dall’informazione<br />

alla supervisione”).<br />

Il progetto “Realizzazione di una banca dei gameti<br />

femminili in pazienti con patologia neoplastica”<br />

è relativo alla crioconservazione dei gameti per<br />

le donne che sotto i 40 anni di età vogliano avere dei<br />

figli, nonostante la chemioterapia o la radioterapia.<br />

Vi è, inoltre, un progetto che analizza la trasversalità<br />

tra la dimensione fisica e quella psicologica che<br />

si manifesta nei disturbi del sonno nei pazienti oncologici.<br />

Con il progetto “Sleep disturbances in cancer<br />

patients” si vuole studiare se vi siano state modificazioni<br />

del sonno dopo la diagnosi di cancro, come: insonnia,<br />

ipersonnia, attività onirica (incubi o sogni).<br />

Area di attività 5: Implementazione di modelli di<br />

continuità di cura ospedale-territorio<br />

Un discorso a parte merita l’Assistenza domiciliare<br />

dei pazienti in fase avanzata di malattia (progetto<br />

“HOC: modello organizzativo sperimentale di assistenza<br />

domiciliare per pazienti oncologici in fase<br />

avanzata”) in cui oltre all’assistenza domiciliare offerta<br />

da personale tecnico specializzato al paziente<br />

neoplastico, è prevista una formazione-assistenza<br />

specifica al caregiver, attraverso un manuale pratico<br />

per la gestione del paziente, contenente nozioni semplici<br />

e facilmente comprensibili e soluzioni alle problematiche<br />

quotidiane, quali prevenire o alleviare le<br />

piaghe da decubito per gli allettati. Una seconda fase<br />

di questo progetto è dedicata, esclusivamente, ai familiari<br />

(ed ai caregivers), per l’elaborazione del lutto<br />

attraverso una psicoterapia specifica, la Grief’s Family<br />

Therapy che segue l’exitus del paziente, anche per diversi<br />

mesi, laddove necessario.<br />

I Progetti<br />

Linea 4<br />

187


Linea 4<br />

Progetto N. 97<br />

Progettazione di uno strumento per la valutazione e il monitoraggio del sintomo dolore<br />

per l’inserimento delle cartelle cliniche di degenza<br />

Area A) Riconoscimento e trattamento delle sindromi dolorose<br />

Responsabile Aloè Ferruccio (U.O. Medicina del Dolore e Cure Palliative)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 24<br />

Parole chiave Medicina del dolore, Terapia antalgica, Cartella clinica, Valutazione multidimensionale<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 98<br />

“Uno spazio per due” - Ambulatorio di sessuologia clinica per le pazienti oncologiche<br />

Responsabile<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Area A) Riconoscimento e trattamento delle sindromi dolorose<br />

Anno <strong>2008</strong><br />

Durata 24<br />

V. Mattioli (Dipartimento Area critica e Quartiere Operatorio, Servizio Sperimentale di Psicologia<br />

Oncologica); V. Trojano (U.O.C. di Ginecologia Oncologica Dip. Donna)<br />

M. Deliso (U.O.C. di Ginecologia Oncologica Dip. Donna), R. Montanaro (Servizio di Psicologia<br />

Oncologica), F. Romito (Servizio di Psicologia Oncologica), M. Brandi (Amb. GOIP,<br />

Dip. Donna), E. Naglieri (U.O. Ambulatori e DH Dip. OmeS)<br />

Parole chiave Sessualità, Fertilità, Terapia di coppia, Menopausa precoce<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto<br />

188<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali<br />

Dettagli Progetti di Ricerca


Progetto N. 99<br />

Uso e limiti dell’ecocolordoppler nella formulazione di un progetto riabilitativo per il linfedema<br />

secondario in donne operate di ca mammario<br />

Area C) Ricerca e sperimentazione di nuovi modelli di riabilitazione oncologica, con supporti<br />

multidisciplinari<br />

Responsabile Schittulli Francesco (U.O. di Senologia)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 36<br />

A. Guido (U.O. di Senologia), B. Loconte (U.O. di Senologia), R. Colella (U.O. di Senologia)<br />

Parole chiave Ecocolordoppler e linfedema secondario<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Tecnologie abilitanti<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 100<br />

Servizio sperimentale di psicologia oncologica: esplorazione di un modello gestionale<br />

delle attività psiconcologiche<br />

Area C) Ricerca e sperimentazione di nuovi modelli di riabilitazione oncologica, con supporti<br />

multidisciplinari<br />

Responsabile Mattioli Vittorio (U.O. di Anestesia e Sala Operatoria)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 36<br />

R. Montanaro (Servizio di Psicologia Oncologica), F. Romito (Servizio di Psicologia Oncologica)<br />

Parole chiave Psicologia, Sostegno, Riabilitazione, Formazione, Psicoterapia<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Tecnologie abilitanti<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

I Progetti<br />

Linea 4<br />

189


Linea 4<br />

Progetto N. 101<br />

Valutazione della personalita dei pazienti oncologici attraverso il reattivo Rorscharch<br />

190<br />

Area C) Ricerca e sperimentazione di nuovi modelli di riabilitazione oncologica, con supporti<br />

multidisciplinari<br />

Responsabile Mattioli Vittorio (U.O. di Anestesia e Sala Operatoria)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2007</strong><br />

Durata 24<br />

R. Montanaro (Servizio di Psicologia Oncologica)<br />

Parole chiave Rorschach, valutazione psicodiagnostica, tratti di personalità<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Clinico-epidemiologica osservazionale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 102<br />

“Datemi un cavallo” - Ippoterapia per pazienti oncologici<br />

Area C) Ricerca e sperimentazione di nuovi modelli di riabilitazione oncologica, con supporti<br />

multidisciplinari<br />

Responsabile Mattioli Vittorio (U.O. di Anestesia e Sala Operatoria)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2008</strong><br />

Durata 24<br />

R. Montanaro (Servizio di Psicologia Oncologica), F. Romito (Servizio di Psicologia Oncologica)<br />

Parole chiave Ippoterapia, riabilitazione, Pet Therapy<br />

Altri Enti coinvolti Circolo Ippico Barese Equitazione<br />

Tipologia progetto Metodologica<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali


Progetto N. 103<br />

PET THERAPY: un amico in più. Un amico a quattro zampe per i pazienti oncologici<br />

Area C) Ricerca e sperimentazione di nuovi modelli di riabilitazione oncologica, con supporti<br />

multidisciplinari<br />

Responsabile Mattioli Vittorio (U.O. di Anestesia e Sala Operatoria)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2008</strong><br />

Durata 24<br />

R. Montanaro (U.O. di Anestesia e Sala Operatoria), F. Romito (U.O. di Anestesia e Sala<br />

Operatoria)<br />

Parole chiave Pet Therapy, Riabilitazione<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Metodologica<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 104<br />

Associazione WILLIE.it di Valenzano (BA) in collaborazione con la Facoltà di Medicina Veterinaria<br />

dell’Università di Bari<br />

Studio sulla qualità della vita e DE (disfunzione erettile) nei pazienti sottoposti ad intervento<br />

chirurgico per carcinoma del retto nerve sparing<br />

Area C) Ricerca e sperimentazione di nuovi modelli di riabilitazione oncologica, con supporti<br />

multidisciplinari<br />

Responsabile Montemurro Severino (U.O. Chirurgia Apparato Digerente)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 24<br />

G. Dachille (U.O. Chirurgia Apparato Digerente), C. Caliandro (U.O. Chirurgia Apparato Digerente),<br />

E. Maselli (U.O. Chirurgia Apparato Digerente), A. Rucci (U.O. Chirurgia Apparato<br />

Digerente), E. Ruggieri (U.O. Chirurgia Apparato Digerente), V. Sciscio (U.O. Chirurgia<br />

Apparato Digerente)<br />

Parole chiave Carcinoma retto – Disfunzione erettile<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Tecnologie abilitanti<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Lilly Farmaceutica<br />

I Progetti<br />

Linea 4<br />

191


Linea 4<br />

Progetto N. 105<br />

Studio comparativo tra manometria rettale e biofeedback e disfunzione erettile nei pazienti<br />

sottoposti ad intervento chirurgico per carcinoma del retto nerve sparing<br />

192<br />

Area C) Ricerca e sperimentazione di nuovi modelli di riabilitazione oncologica, con supporti<br />

multidisciplinari<br />

Responsabile Montemurro Severino (U.O. Chirurgia Apparato Digerente)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 24<br />

G. Dachille (U.O. Chirurgia Apparato Digerente) C. Calandro (U.O. Chirurgia Apparato Digerente),<br />

E. Maselli (U.O. Chirurgia Apparato Digerente), A. Rucci (U.O. Chirurgia Apparato<br />

Digerente), E. Ruggieri (U.O. Chirurgia Apparato Digerente), V. Sciscio (U.O. Chirurgia<br />

Apparato Digerente)<br />

Parole chiave Carcinoma retto, Disfunzione erettile, Biofeedback, Manometria rettale<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Tecnologie abilitanti<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 106<br />

Interventi di gruppo diversificati per obiettivi: dall’informazione alla supervisione<br />

Area D) Valutazione multiparametrica della qualità di vita e delle cure con programmi di formazione<br />

ed informazione rivolti ad operatori ed utenza<br />

Responsabile Mattioli Vittorio (U.O. di Anestesia e Sala Operatoria)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2007</strong><br />

Durata 24<br />

R. Montanaro (U.O. di Anestesia e Sala Operatoria), F. Romito (U.O. di Anestesia e Sala<br />

Operatoria)<br />

Parole chiave Group Intervention, Psychoeducational Intervention, Group Supervision<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Tecnologie abilitanti<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali


Progetto N. 107<br />

Realizzazione di una banca dei gameti femminili in pazienti con patologia neoplastica<br />

Area<br />

D) Valutazione multiparametrica della qualità di vita e delle cure con programmi di formazione<br />

ed informazione rivolti ad operatori ed utenza<br />

Responsabile Falco Gaetano (U.O. di Anestesia e Sala Operatoria)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2008</strong><br />

Durata 36<br />

V. Trojano (U.O. di Anestesia e Sala Operatoria), N. Del Gaudio (U.O. di Ginecologia), M.<br />

A. Deliso (U.O. di Ginecologia), A. Kardashi (U.O. di Ginecologia), M. Quaranta (U.O. di<br />

Laboratorio di Analisi Chimico-Cliniche)<br />

Parole chiave Ovuli, crioconservazione, cancro<br />

Altri Enti coinvolti Centro di PMA dell’Università di Bologna<br />

Tipologia progetto Metodologica<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 108<br />

Sleep disturbances in cancer patients<br />

Area D) Valutazione multiparametrica della qualità di vita e delle cure con programmi di formazione<br />

ed informazione rivolti ad operatori ed utenza<br />

Responsabile Mattioli Vittorio (U.O. Anestesia e Sala Operatoria )<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2008</strong><br />

Durata 12<br />

F. Romito (U.O. Anestesia e Sala Operatoria), E. Naglieri (U.O. Ambulatori e Day Hospital),<br />

R. Montanaro (U.O. Anestesia e Sala Operatoria)<br />

Parole chiave Sleep disturbance, cancer, distress<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Metodologica<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

I Progetti<br />

Linea 4<br />

193


Linea 4<br />

Progetto N. 109<br />

Progetto HOC modello organizzativo sperimentale di assistenza domiciliare per pazienti oncologici in<br />

fase avanzata<br />

194<br />

Area E) Implementazione di modelli di continuità di cura ospedale-territorio<br />

Responsabile Mattioli Vittorio (U.O. Anestesia e Sala Operatoria)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2007</strong><br />

Durata 36<br />

G. Bradascio (U.O. Anestesia e Sala Operatoria), A. Di Lella (U.O. Anestesia e Sala Operatoria),<br />

R. Montanaro (U.O. Anestesia e Sala Operatoria), R. Donatella (U.O. Anestesia e<br />

Sala Operatoria), M. Martulli (U.O. Anestesia e Sala Operatoria)<br />

Parole chiave Dolore, palliazione, riabilitazione, assistenza domiciliare, territorio<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Tecnologie abilitanti<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali


LINEA 5<br />

Nuovi modelli organizzativi, gestionali<br />

e di farmaco-economia<br />

Coordinatore: Giangiuseppe Console


La legge di riordino n. 502 del 1992 ha previsto<br />

una maggiore responsabilizzazione delle figure dirigenziali<br />

in ambito sanitario, le quali sono, oggi, coinvolte,<br />

oltre che nelle attività proprie della funzione,<br />

anche nella conduzione gestionale, al fine di ottimizzare<br />

l’uso delle risorse disponibili, contenere la<br />

spesa ed offrire prestazioni migliori soprattutto in<br />

termini di qualità dell’assistenza al cittadino.<br />

In seguito a tale cambiamento, è nata la linea di<br />

ricerca dal titolo Nuovi modelli organizzativi, gestionali<br />

e di farmacoeconomia, che intende fornire<br />

ai decisori gli strumenti per l’elaborazione di nuove<br />

politiche sanitarie, la programmazione di interventi e<br />

l’organizzazione dell’offerta di servizi assistenziali.<br />

I progetti di ricerca corrente afferenti alla linea di<br />

ricerca sopra citata si collocano differentemente all’interno<br />

delle 5 aree tematiche individuate:<br />

1. Nuovi modelli gestionali ed organizzativi in ambito<br />

sanitario;<br />

2. Governance e nuovo outcomes nell’ambito dei<br />

servizi sanitari;<br />

3. Valutazioni farmaco-economiche;<br />

4. Sviluppo ed implementazione di procedure diagnostico<br />

terapeutiche;<br />

5. Comunicazione interna ed esterna.<br />

Area di attività 1: Nuovi modelli gestionali ed organizzativi<br />

in ambito sanitario<br />

Nella prima area si collocano tre dei progetti dei<br />

quali è responsabile il Dr. Pietro Milella.<br />

Il primo: “Rapporto tra fabbisogno riabilitativo<br />

per pazienti oncologici e disponibilità dei servizi<br />

dedicati” nasce dall’esigenza di analizzare la possibilità<br />

di interventi riabilitativi in tutte le fasi della malattia<br />

neoplastica rapportando tali interventi ai servizi<br />

realmente disponibili nella regione. A tale scopo lo<br />

studio si articola in più fasi necessarie a definire gli<br />

strumenti del progetto; acquisire le informazioni;<br />

analizzare l’epidemiologia della patologia interessata<br />

per poter poi valutare la riabilitazione sulla qualità di<br />

vita e i risultati. Attualmente è stata avviata un’indagine<br />

conoscitiva circa le strutture riabilitative presenti<br />

sul territorio e, successivamente si cercherà di<br />

ricostruire il percorso seguito dal paziente in fase di<br />

riabilitazione allo scopo di individuare gli operatori<br />

Resoconto attività <strong>2007</strong><br />

coinvolti in tale processo e le modalità d’intervento<br />

abitualmente intraprese.<br />

Lo studio “Analisi dei modelli organizzativi e del<br />

centro unico di prenotazione” si propone l’obiettivo<br />

di analizzare le diverse variabili organizzative del<br />

Centro Unificato di Prenotazione al fine di sviluppare<br />

un modello organizzativo di riferimento. Sono stati<br />

definiti e implementati una serie di indicatori che<br />

consentiranno di avere una visione d’insieme delle<br />

attività previste ed effettuate ambulatorialmente e di<br />

giungere, in modo più agevole, a delle scelte di carattere<br />

gestionale. Inoltre, per la rilevazione dei dati<br />

di struttura è stato predisposto un questionario che<br />

verrà somministrato ai responsabili ambulatoriali per<br />

rilevare ed analizzare le risorse della struttura. (Stato<br />

di avanzamento 20%).<br />

Il terzo progetto del Dr. Milella: “Revisione critica<br />

della documentazione di cura finalizzata alla stesura<br />

di una architettura informativa comune medico/infermieristica”<br />

è stato pensato per costruire<br />

l’architettura informativa aziendale individuando,<br />

per ogni unità organizzativa, i flussi informativi e le<br />

banche dati. Basandosi sulla letteratura esistente, è<br />

stata predisposta una griglia di valutazione della<br />

“qualità” delle cartelle cliniche dell’<strong>Istituto</strong>. I requisiti<br />

“minimi” contenuti nella griglia, finalizzati alla misurazione<br />

del livello di “accettabilità” della cartella clinica,<br />

sono 25, e sono stati espressi in forma di quesito<br />

di natura dicotomica (presente/non presente).<br />

(Stato di avanzamento 25%).<br />

Sempre nella prima area si colloca il progetto:<br />

“Ordinamento, inventariazione e gestione informatizzata<br />

dell’archivio della cartelle cliniche dell’<strong>Istituto</strong><br />

dal 2001 ad oggi” coordinato dal Dr. Aldo<br />

Nigro il cui obiettivo è quello di arrivare ad una informatizzazione<br />

dell’archivio per ottenere una precisa<br />

quantificazione del numero delle cartelle nonchè la ricerca<br />

delle stesse attraverso parole chiave ben individuate.<br />

A tale scopo è auspicabile adottare un modello<br />

di scheda che contenga i dati necessari ad una<br />

catalogazione universale per poi procedere al riordinamento<br />

fisico delle cartelle ed alla produzione del topografico<br />

dell’archivio. Nell’anno <strong>2007</strong> si è proceduto<br />

ad inviare le schede di aggiornamento demografico ai<br />

comuni di residenza dei pazienti affetti da tumore che<br />

I Progetti<br />

Linea 5<br />

197


Linea 5<br />

sono stati curati in passato presso l’<strong>Istituto</strong> ma che da<br />

molti anni non si rivolgono alla struttura per accertamento<br />

e cure. Sono state inviate n. 250 schede di<br />

aggiornamento demografico ed una parte dei comuni<br />

interessati ha già dato riscontro.<br />

Il progetto “Qualità dell’assistenza e accertamento<br />

infermieristico” diretto dalla Sig.ra Maria<br />

Longo e dal Sig Michele Rinaldi è stato studiato per<br />

valutare la qualità e l’appropriatezza dei dati raccolti<br />

nella fase di accertamento infermieristico. I risultati<br />

ottenuti dovranno essere confrontati con gli standard<br />

di riferimento, riconosciuti dall’American Nurses Association,<br />

per poi formulare proposte di miglioramento.<br />

Utilizzando una griglia di osservazione appositamente<br />

predisposta, è stata effettuata l’indagine<br />

osservazionale dell’attività di accertamento infermieristico<br />

nel Dipartimento di Oncologia Medica Sperimentale<br />

e nel Dipartimento Donna. Successivamente,<br />

sono stati elaborati i dati relativi alla<br />

consultazione retrospettiva di 165 cartelle infermieristiche<br />

chiuse di pazienti afferenti al Dipartimento di<br />

Oncologia e relazionati attraverso il confronto con gli<br />

standard di riferimento riconosciuti dall’American<br />

Nurses Association.<br />

Lo studio “Implementazione di un sistema informatico<br />

delle diagnosi infermieristiche” presso i dipartimenti<br />

“Donna” e “Oncologia Medica” si collega<br />

al precedente e si propone di migliorare la qualità dell’assistenza<br />

in termini di continuità assistenziale attraverso<br />

un percorso personalizzato garantendo agli<br />

infermieri la possibilità di sviluppare e di entrare a far<br />

parte di un sistema computerizzato di informazioni<br />

sanitarie che raccoglie, analizza e sintetizza i dati utili<br />

per l’attività professionale e la ricerca. La semplicità<br />

e la chiarezza nella formulazione della diagnosi infermieristica<br />

sono, infatti, gli strumenti del successo<br />

del piano di assistenza. Il primo concetto per il quale<br />

si è reso necessario dare una spiegazione ed un approfondimento<br />

tematico è stato la definizione di diagnosi<br />

infermieristica, la quale aiuta a chiarire lo scopo<br />

della pratica infermieristica attraverso la descrizione<br />

di condizioni che gli infermieri possono autonomamente<br />

trattare. La scelta operata dal gruppo infermieristico<br />

è stata quella di utilizzare le diagnosi infermieristiche<br />

prodotte dalla Nanda (North American<br />

Nursing Diagnosis Association), una associazione<br />

costituita da infermieri di tutto il mondo, con esperienza<br />

specifica la cui funzione principale è quella di<br />

198<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali<br />

produrre categorie diagnostiche, denominarle ed applicarle.<br />

Alla stessa area appartiene il progetto diretto dal<br />

Dr. Angelo Paradiso: “Nuovo modello organizzativo-gestionale<br />

per la consulenza genetica oncologica”<br />

che si propone di valutare l’efficacia di un<br />

nuovo modello organizzativo per la genetica oncologica<br />

mediante la partecipazione, alle varie fasi della<br />

CGO, di figure professionali complementari, quali<br />

chirurgo, radiologo, ginecologo e psicologo. Inoltre<br />

sarà sperimentata la modalità di accesso più opportuna<br />

alla CGO dei soggetti a rischio aumentato. Nel<br />

corso del <strong>2007</strong> è stato collaudato il modello gestionale<br />

ipotizzato, che prevede la collaborazione di una<br />

equipe multidisciplinare costituita da varie figure professionali,<br />

sia per la selezione dei casi di tumori con<br />

caratteristiche di familiarità che per le diverse fasi<br />

della consulenza genetica oncologica. Inoltre, è stata<br />

configurata una sezione web, nell’ambito del sito<br />

web dell’<strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong> di Bari, dedicata alla familiarità<br />

dei tumori. Nelle pagine allestite sono stati riportati<br />

i concetti fondamentali sui tumori eredofamiliari<br />

ed i test genetici e vengono fornite informazioni<br />

circa la possibilità di eseguire consulenze genetiche<br />

oncologiche presso l’Ambulatorio di familiarità dei tumori<br />

con le diverse modalità di contatto ed interazione.<br />

Area di attività 2: Governance e nuovo outcomes<br />

nell’ambito dei servizi sanitari<br />

Non risultano attivi progetti rientranti nell’area di<br />

attività 2.<br />

Area di attività 3: Valutazioni farmaco-economiche<br />

Con l’avvio di nuove terapie farmacologiche ad<br />

alto costo, l’aumento progressivo del consumo dei<br />

farmaci e il derivato incremento della spesa è nata la<br />

necessità di applicare, in campo sanitario, alcune<br />

tecniche di valutazione tipiche dell’analisi economica.<br />

I progetti che seguono nascono proprio dall’esigenza<br />

di riuscire a razionalizzare le risorse e ridurre<br />

gli sprechi.<br />

Il progetto coordinato dal dott. G. Console “Valutazione<br />

degli effetti indesiderati correlati all’impianto<br />

di cateteri venosi centrali in ambito oncologico”<br />

intende effettuare un’analisi farmacoeconomica<br />

sull’utilizzo dei CVC in alcune Unità Ope-


ative dell’<strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong> <strong>Giovanni</strong> Paolo II, per riuscire<br />

a minimizzare e a prevenire le infezioni associate<br />

all’utilizzo di tali dispositivi salvaguardando la<br />

salute del paziente e minimizzando i costi di ospedalizzazione<br />

connessi.<br />

Lo studio prospettico e randomizzato a quattro<br />

gruppi (poliuretano e silicone, rispettivamente, con e<br />

senza antibiotico profilassi) è attualmente in stand by<br />

in attesa dell’assegnazione della borsa di studio, per<br />

un posto di Farmacista, da assegnare alla persona<br />

che si occuperà della ricerca in oggetto.<br />

Alla stessa area appartengono tre progetti diretti<br />

dal Dr. Pietro Milella. Lo studio “DGR, indicatori di<br />

controllo delle metodologie di budget nella gestione<br />

ospedaliera” propone di utilizzare i DRG e le<br />

loro applicazioni come validi indicatori di controllo<br />

dell’attività del reparto che, messi a confronto con i<br />

costi dello stesso, costituiscono uno strumento indispensabile<br />

per l’assegnazione del budget.<br />

Attualmente si è provveduto alla elaborazione di<br />

una serie di report relativi ai singoli Dipartimenti, ed<br />

alle singole UU.OO complesse e semplici, contenente<br />

tutti i dati di ricavo e costo, dati di struttura e dati economici,<br />

e principali indicatori di attività. A seguito<br />

della comparazione tra i dati di ricavo e i dati di costo<br />

è stato possibile giungere al risultato lordo, al ribaltamento<br />

dei costi generali e al ribaltamento dei costi<br />

di altri centri e, quindi, valutare il risultato netto.<br />

Tali tabelle sono state utilizzate per un’iniziale predisposizione<br />

del budget da assegnare ai vari Dipartimenti,<br />

e per la stipula degli obiettivi da assegnare nel<br />

<strong>2008</strong>. (Stato di avanzamento 30%).<br />

Il secondo progetto: “Correlazione fra spesa farmaceutica<br />

e tipologia di DRG nel triennio 2006-<br />

<strong>2008</strong>” si prefigge di costituire reports informatici, finalizzati<br />

alla correlazione tra il numero di DRG per<br />

Unità Operativa e la tipologia dei medicinali e dei dispositivi<br />

medici erogati alla stessa U.O. per singolo<br />

DRG. Nel <strong>2007</strong> i dati rilevati dimostrano che il complessivo<br />

consumo di medicinali e dispositivi varia essenzialmente<br />

in funzione del protocollo di trattamento,<br />

mentre sono le condizioni cliniche a<br />

determinare l’appropriatezza o meno del regime assistenziale.<br />

I risultati dello studio, inoltre, evidenziano come,<br />

a parità di efficacia, sia importante optare per il regime<br />

di ricovero che sia in grado di garantire il miglior<br />

livello di servizio per l’utenza. Il ricorso al regime di<br />

I Progetti<br />

Linea 5<br />

ricovero ordinario per la somministrazione di chemioterapia<br />

deve essere quindi limitato ai casi in cui<br />

le condizioni cliniche del paziente lo rendono strettamente<br />

necessario mentre, per tutti i restanti casi,<br />

tale somministrazione deve avvenire in regime ambulatoriale.<br />

Il modello di studio risultante pone le basi<br />

per un sistema di governance sempre più coerente.<br />

(Stato di avanzamento 50%).<br />

Infine, l’ultimo studio di cui è responsabile il Dr.<br />

Pietro Milella, è “Introduzione di un modello per la<br />

governance degli outcome di cura” il cui obiettivo è<br />

selezionare un sistema di classificazione degli esiti fra<br />

quelli internazionalmente riconosciuti e studiarne<br />

l’andamento degli stessi.<br />

Attraverso un preciso monitoraggio si è prestata<br />

particolare attenzione agli eventi sentinella, che rilevano<br />

condizioni di non efficacia e agli outcome di<br />

contesto, che utilizzano dati amministrativo/sanitari,<br />

utili ad individuare soglie di eccellenza e di allarme.<br />

Dopo un’iniziale condivisione relativa alle<br />

raccomandazioni specifiche per ciascun evento sentinella,<br />

si è provveduto alla diffusione presso le<br />

UU.OO. dell’Area Chirurgica della scheda di segnalazione<br />

degli eventi sentinella. Per quanto riguarda gli<br />

outcome di contesto è stato predisposto un report informativo,<br />

che sarà implementato nella procedura<br />

Istituzionale, in cui sono stati individuati i seguenti<br />

dati: % di mortalità, N° di dimissioni volontarie, N° di<br />

trasferimenti tra strutture, % di ricoveri ripetuti per lo<br />

stesso MDC nell’anno e, infine, % di ritorno in sala<br />

operatoria (Stato di avanzamento 20%).<br />

Area di attività 4: Sviluppo ed implementazione<br />

di procedure diagnostico terapeutiche<br />

I progetti appartenenti all’area 4 sono stati studiati<br />

per sviluppare e implementare le procedure diagnostico-terapeutiche<br />

come tappe indispensabili per migliorare<br />

la gestione della qualità delle prestazioni.<br />

Molte Società Scientifiche, infatti, hanno elaborato recentemente<br />

le linee guida per la diagnosi precoce, il<br />

trattamento ed il follow-up del carcinoma tiroideo differenziato,<br />

basate principalmente su criteri di costoefficacia.<br />

Con il progetto diretto dal Dr. Luciano Grammatica:<br />

“Creazione ed implementazione di un<br />

percorso assistenziale ospedaliero diagnostico-terapeutico<br />

nella patologia nodulare tiroidea”, si prevede<br />

di creare un modello organizzativo gestionale<br />

della patologia nodulare tiroidea che, oltre a consen-<br />

199


Linea 5<br />

tire un accertamento diagnostico precoce dei carcinomi,<br />

fornisca all’utenza, nell’ambito della stessa<br />

struttura ospedaliera, un unico centro di riferimento<br />

in cui avere risposte esaustive a tutte le problematiche<br />

inerenti alla diagnosi e cura della malattia neoplastica<br />

tiroidea sofferta. Nell’arco del <strong>2007</strong> sono<br />

stati valutati 2401 pazienti affetti da patologia nodulare<br />

della tiroide, dei quali 1004 sono stati sottoposti<br />

ad indagine citologica mediante agobiopsia ecoguidata.<br />

In seguito, sono stati effettuati 66 interventi<br />

di tiroidectomia con una percentuale di patologia<br />

neoplastica maligna pari al 25%. Fra le patologie<br />

neoplastiche maligne il 99.1% è stato rappresentato<br />

da carcinomi tiroidei di tipo differenziato papillare.<br />

Il progetto di ricerca del Dr. Michele Guida: “Protocolli<br />

di assistenza e procedure diagnostiche sulle<br />

malattie rare in Puglia”, il cui scopo era realizzare<br />

uno studio di prevalenza sulla situazione epidemiologica<br />

e <strong>clinico</strong>-assistenziale (modalità diagnostico terapeutiche)<br />

per la cura delle malattie rare in Puglia,<br />

è stato concluso e, attualmente, sono in corso le elaborazione<br />

dei risultati conclusivi che saranno oggetto<br />

di pubblicazione di testo monografico ed elaborati<br />

scientifici.<br />

Area di attività 5: Comunicazione interna ed<br />

esterna<br />

L’ultima area intende occuparsi della comunicazione<br />

interna, ossia dell’insieme degli strumenti che<br />

hanno lo scopo di creare coesione e senso di appartenenza,<br />

attraverso la diffusione di informazioni all’interno<br />

dell’ente (es. newsletter), nonché di tutte le<br />

attività necessarie a raccogliere le informazioni per<br />

fornire risposte ai cittadini. Inoltre si occupa della comunicazione<br />

esterna, ossia tutte le attività e le iniziative<br />

rivolte al cittadino e veicolate all’esterno (es.<br />

200<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali<br />

manifesti, volantini, lettere, bandi di gara, di concorso).<br />

Il progetto diretto dal Dr. Angelo Paradiso: “Rielaborazione<br />

della pagina web della Biblioteca dell’<strong>Istituto</strong>.<br />

Allestimento di una sala consultazione<br />

multimediale”, il quale, attualmente, risulta chiuso<br />

anche se l’elaborazione della pagina web della Biblioteca<br />

sarà lo scopo di un successivo progetto di ricerca.<br />

Nell’ambito del <strong>2007</strong>, è stata allestita una sala<br />

multimediale con:<br />

- postazioni di consultazione ergonomiche, con tavoli<br />

dotati di barra attrezzata portacavi;<br />

- postazioni PC con collegamento intranet ed internet,<br />

server centrale e possibilità di formazione multimediale<br />

a distanza;<br />

- stampante di rete laser a colori.<br />

Il secondo progetto dell’ultima area, di cui è responsabile<br />

il Dr. F. A. Zito, è “Realizzazione di un sistema<br />

di refertazione informatico modulare per la<br />

diagnosi istopatologica dei principali tumori secondo<br />

le linee guida internazionali” il cui scopo è<br />

realizzare un database modulare aggiornabile per la<br />

refertazione istopatologica.<br />

Il progetto ha permesso di dotare la U.O. di Anatomia<br />

Patologica di un sistema esclusivo di refertazione<br />

attraverso terminali collegati in rete. Ogni postazione<br />

di lavoro è dotato di un suo computer in<br />

maniera tale che ogni fase del percorso del materiale<br />

bioptico e chirurgico, dall’accettazione alla refertazione,<br />

è monitorata. Ogni fase di lavoro viene vista<br />

come un’“isola di lavoro” identificata dalla fase di<br />

produzione e dal suo operatore.<br />

Il software è stato pensato e realizzato da tutti gli<br />

operatori della U.O. ottenendo un prodotto unico, per<br />

le soluzioni attuate, nel panorama dei programmi di<br />

archiviazione.


Programmazione attività <strong>2008</strong><br />

Area di attività 1: Nuovi modelli gestionali ed organizzativi<br />

in ambito sanitario<br />

Nella prima area si collocano alcuni dei progetti<br />

del Dr. Piero Milella che intendono porre delle nuove<br />

basi organizzative e gestionali dei servizi sanitari.<br />

Il progetto dal titolo “Rapporto tra fabbisogno<br />

riabilitativo per pazienti oncologici e disponibilità<br />

dei servizi dedicati”, intende analizzare la possibilità<br />

di interventi riabilitativi in tutte le fasi della malattia<br />

neoplastica a supporto della terapia, in rapporto<br />

alle risorse disponibili. In un secondo momento si cercherà<br />

di verificare l’impatto della riabilitazione sulla<br />

qualità della vita dei pazienti oncologici.<br />

Lo studio “Analisi dei modelli organizzativi e del<br />

centro unico di prenotazione” analizza le diverse<br />

variabili organizzative del Centro Unificato di Prenotazione<br />

al fine di sviluppare un percorso organizzativo-gestionale<br />

che coinvolga la libera professione intramuraria<br />

finalizzata all’ottimizzazione degli<br />

interventi necessari all’ottimizzazione dei rapporti<br />

fra utenza e servizi.<br />

Il terzo progetto del Dr. Milella: “Revisione critica<br />

della documentazione di cura finalizzata alla stesura<br />

di una architettura informativa comune medico/infermieristica”<br />

è stato pensato per costruire<br />

l’architettura informativa aziendale, individuando,<br />

per ogni unità organizzativa, i flussi informativi e le<br />

banche dati. La metodologia per lo sviluppo dell’architettura<br />

informativa include l’intervista agli operatori<br />

coinvolti nel percorso assistenziale, il workshop<br />

di formazione degli stessi, il gruppo di studio per la<br />

convalida dei risultati conseguiti.<br />

Nella prima area tematica si colloca, anche, il<br />

progetto “Ordinamenti, inventariazione e gestione<br />

informatizzata dell’archivio delle cartelle cliniche<br />

dal 2001 a oggi”, di cui è responsabile il Dr. Aldo Nigro,<br />

il cui obiettivo è ottenere, attraverso l’inventariazione<br />

informatizzata dell’archivio, un più veloce<br />

reperimento delle cartelle cliniche nonché ottenere<br />

una precisa quantificazione del numero delle cartelle.<br />

Il software da adottarsi dovrà essere implementabile<br />

con le diagnosi di ingresso e di dimissioni<br />

ed eventuali altri dati utili alle ricerche mediche, secondo<br />

quanto deciso da una commissione medica appositamente<br />

costituita presso l’<strong>Istituto</strong>, in modo da ot-<br />

tenere un singolo documento identificativo dello stato<br />

di salute del paziente. Con la collaborazione dei comuni<br />

di residenza dei pazienti affetti da tumore, che<br />

sono stati curati in passato nell’<strong>Istituto</strong>, si procederà<br />

all’aggiornamento demografico mediante schede predisposte.<br />

Il progetto “Qualità dell’assistenza e accertamento<br />

infermieristico” diretto dalla Sig. Maria<br />

Longo e dal Sig. Michele Rinaldi si propone l’obiettivo<br />

di valutare la qualità e l’appropriatezza dei dati<br />

raccolti nella fase di accertamento infermieristico di<br />

pazienti afferenti al Dipartimento Donna e al Dipartimento<br />

di Oncologia Medica e Sperimentale dell’<strong>Istituto</strong>.<br />

Dopo la consultazione retrospettiva delle<br />

cartelle infermieristiche chiuse, si procederà al confronto<br />

con gli standard di riferimento riconosciuti<br />

dall’American Nurses Association.<br />

Al precedente si collega il progetto “Implementazione<br />

di un sistema informatico delle diagnosi infermieristiche<br />

presso i dipartimenti Donna e Oncologia<br />

Medica”, di cui è responsabile il Sig. Michele<br />

Rinaldi, realizzato per raggiungere un’omogeneità<br />

di linguaggio nell’ambito delle diagnosi infermieristiche<br />

mediante la presenza, all’interno del reparto,<br />

di una propria banca dati di diagnosi già definite.<br />

Questo obiettivo trova concretezza mediante la formulazione<br />

di diagnosi infermieristiche che, più comunemente,<br />

verranno utilizzate in fase di pianificazione<br />

assistenziale all’interno delle UU.OO. coinvolte<br />

nello studio sulle quali, una buona percentuale di personale<br />

infermieristico dell’<strong>Istituto</strong>, sarà informato. In<br />

un ulteriore progetto delo stesso gruppo di attività infermieristiche,<br />

dal titolo: “Modelli organizzativi assistenziali:<br />

quale applicazione nella pratica infermieristica?”<br />

viene proposto il modello organizzativo<br />

ed assistenziale da adottare in tutto l’<strong>Istituto</strong> e che recepisce<br />

anche la maturanda esperienza del progetto<br />

precedente. Nella prima area si collocano, inoltre, i<br />

due progetti diretti dal Dr. Angelo Paradiso. Il primo:<br />

“Nuovo modello organizzativo-gestionale per la<br />

consulenza genetica oncologica” nasce dalla consapevolezza<br />

delle influenze genetiche sullo sviluppo<br />

dei tumori e dalla conseguente necessità di essere informati<br />

sul rischio individuale. La consulenza genetica<br />

oncologica (CGO) aiuta a comprendere le evidenze<br />

scientifiche su cui si basano il calcolo del<br />

I Progetti<br />

Linea 5<br />

201


Linea 5<br />

rischio e le misure di sorveglianza con la conseguente<br />

programmazione delle eventuali misure preventive.<br />

Si prevede di realizzare, per i medici del territorio,<br />

una campagna di informazione sui tumori<br />

familiari e sui test genetici. Inoltre, attraverso la sezione<br />

web dedicata alla familiarità dei tumori, configurata<br />

nell’ambito del sito web dell’<strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong> di<br />

Bari, ci si auspica l’interazione tra gli operatori dell’<strong>Istituto</strong><br />

ed i medici del territorio al fine di diffondere<br />

le appropriate informazioni.<br />

Il secondo progetto del dott. Paradiso: “Implementazione<br />

del sito web della Direzione Scientifica<br />

dell’istituto. Messa a punto di un sito internet per<br />

facilitare l’aggiornamento e lo scambio di informazione<br />

in campo scientifico”, prevede la realizzazione<br />

del sito internet della Direzione Scientifica, integrato<br />

al nuovo sito dell’<strong>Istituto</strong> Oncologico di Bari<br />

relativo alla nuova sede, per assicurare i servizi offerti<br />

non solo all’utenza, ma anche agli specialisti del<br />

settore della ricerca <strong>scientifica</strong> in campo sanitario.<br />

Particolare cura sarà dedicata all’integrazione con le<br />

pagine web riguardanti le altre strutture istituzionali<br />

facenti parte dell’organigramma dell’<strong>Istituto</strong>. Verrà,<br />

inoltre, migliorata l’interfaccia grafica, includendo<br />

contenuti multimediali, per facilitare l’accessibilità e<br />

la semplicità d’uso delle risorse informatiche. Nel<br />

progetto è prevista la collaborazione con soggetti<br />

esterni, aziende operanti nel settore informatico, che<br />

cureranno l’aspetto tecnico della realizzazione e manutenzione<br />

del sito nonché della sicurezza dei dati.<br />

Alla stessa area appartiene il nuovo progetto: “Costituzione<br />

del “Disease Management Team” dei<br />

tumori testa-collo”, diretto dal Dr. S. Russo, proposto<br />

per definire un programma terapeutico multidisciplinare<br />

nella cura della neoplasia maligna del distretto<br />

testa collo mediante la realizzazione di un<br />

gruppo di lavoro con più figure professionali guidate<br />

dal Direttore dell’U.O. di Otorinolaringoiatria e Chirurgia<br />

cervico-facciale dell’<strong>Istituto</strong>.<br />

Area di attività 2: Governance e nuovi outcomes<br />

nell’ambito dei servizi sanitari<br />

La seconda area tematica comprende il progetto:<br />

“Customer Satisfaction: progetto di rilevazione/<br />

monitoraggio della qualità del servizio offerto”,<br />

diretto dalla Sig.ra De Francesco Effina, con cui si<br />

propone di realizzare un modello di rilevazione della<br />

qualità del servizio percepita e attesa pur mante-<br />

202<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali<br />

nendo sistemi metodologici condivisi, come il modello<br />

di eccellenza dell’EFQM (European Foundation for<br />

Quality Management). Nella creazione dello studio,<br />

si prevede per gli operatori del progetto, l’acquisizione<br />

di ulteriori competenze a riguardo atte a suscitare nell’utenza<br />

l’interesse a raggiungere e a mantenere un<br />

certo standard di qualità mediante un miglioramento<br />

del dialogo e del rapporto tra chi eroga il servizio e chi<br />

lo riceve.<br />

Un altro progetto di questa area è: “Introduzione<br />

di un modello per la governance degli outcome di<br />

cura”, diretto dal Dr. P. Milella, che intende selezionare<br />

un sistema di classificazione degli esiti e studiare<br />

l’andamento degli stessi con riferimento ad uno specifico<br />

percorso diagnostico-terapeutico. Questo comporta<br />

l’elaborazione di un database per l’attivazione<br />

di un sistema informativo dedicato alla segnalazione<br />

degli eventi sentinella e dei DRG ad alto rischio di<br />

inappropriatezza, secondo le indicazioni regionali e<br />

nazionali.<br />

Area di attività 3: Valutazioni farmaco-economiche<br />

All’interno dell’area tematica C) “Valutazioni farmaco-economiche”<br />

si colloca il progetto “Valutazione<br />

degli effetti indesiderati correlati all’impianto<br />

di cateteri venosi centrali in ambito oncologico”, il<br />

quale nasce dall’esigenza di effettuare un’analisi farmaco-economica<br />

sull’utilizzo dei CVC in alcune Unità<br />

Operative dell’<strong>Istituto</strong> Oncologico basandosi sull’indiscusso<br />

compromesso tra la salvaguardia della salute<br />

del paziente e la prevenzione degli alti costi di<br />

ospedalizzazione connessi. Nello studio verranno<br />

messe in evidenza le complicanze legate alla cateterizzazione,<br />

in particolare le infezioni batteriche o micotiche<br />

(CRBSI, catheter-related bloodstream infections),<br />

causa di mortalità significativa ed alti costi di<br />

ospedalizzazione. Lo studio, già analizzato nelle metodologie<br />

esecutive, è in attesa di ricevere consenso<br />

da parte del Comitato Etico.<br />

I progetti di seguito riportati, appartenenti alla<br />

terza area tematica, e diretti dal Dr. Piero Milella, intendono<br />

sottolineare l’importanza di un efficace sistema<br />

di controllo economico che renda più semplice<br />

ed indubbia la gestione del budget ospedaliero. Il<br />

primo progetto “DRG, indicatori di controllo delle<br />

metodologie di budget nella gestione ospedaliera”<br />

è nato dall’esigenza di dotare le UU. OO. di uno strumento<br />

di valutazione che metta in relazione i costi so-


stenuti con i ricavi ottenuti; i DRG rappresentano infatti<br />

validi indicatori di controllo dell’attività di reparto<br />

che, in base ai costi sostenuti dallo stesso, sono strumento<br />

indispensabile per l’assegnazione del budget.<br />

Verrà effettuata un’analisi relativa alle principali tipologie<br />

di DRG prodotti per UU.OO. e relativo fatturato<br />

con successiva verifica dei livelli di appropriatezza<br />

raggiunti rispetto alle indicazioni regionali.<br />

Parallelamente a questo studio, il progetto dal titolo<br />

“Correlazione tra spesa farmaceutica e tipologia<br />

di DRG nel triennio 2006-<strong>2008</strong>”, ha come obiettivo<br />

la costituzione di reports informatici, finalizzati<br />

alla correlazione tra il numero di DRG per UU.OO. e<br />

la tipologia di medicinali e dispositivi medici erogati<br />

alla stessa per singolo DRG per assicurare un’adeguata<br />

autonomia e responsabilità dei dirigenti sanitari,<br />

che dovranno usare adeguati sistemi di autovalutazione<br />

e autorevisione. Verranno utilizzati i reports<br />

statistici al fine di individuare i 10 DRG medici e i 10<br />

DRG chirurgici più frequentemente trattati all’interno<br />

dell’<strong>Istituto</strong>. Successivamente, saranno analizzati i<br />

dati di consumo per medicinali e per dispositivi medici,<br />

imputandoli alla singola SDO che riporta il DRG<br />

corrispondente. Queste porteranno alla costruzione di<br />

3 classi omogenee per DRG, rapportando la tariffa riconosciuta<br />

con il costo di gestione “terapeutica” dello<br />

stesso.<br />

Area di attività 4: Sviluppo ed implementazione<br />

di procedure diagnostico terapeutiche<br />

L’area tematica D) “Sviluppo ed implementazione<br />

di procedure diagnostico terapeutiche” comprende i<br />

seguenti progetti previsti per l’anno <strong>2008</strong> dell’area 5.<br />

Il progetto intitolato “Realizzazione di un sistema<br />

di refertazione informatico modulare per la<br />

diagnosi istiopatologica dei principali tumori secondo<br />

le linee guida internazionali” del Dr. Francesco<br />

Alfredo Zito nasce dalla necessità di elaborare<br />

diagnosi istopatologiche tumorali quanto più schematiche<br />

possibile, in modo da non incorrere in deduzioni<br />

fallaci e frequenti in caso di diagnosi discorsive.<br />

Questo progetto vuole promuovere l’adozione di<br />

forms standardizzati di diagnosi che presentano l’indubbio<br />

vantaggio di evitare dimenticanze nell’inserimento<br />

dati in logica sequenza e di standardizzare la<br />

terminologia. È in fase di implementazione la possibilità<br />

di estendere la visibilità anche all’interno della<br />

rete aziendale elaborando un sistema bidirezionale<br />

I Progetti<br />

Linea 5<br />

con l’U.O. di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva<br />

per la trasmissione delle richieste istologiche e<br />

la visualizzazione, da parte del richiedente, della relativa<br />

diagnosi.<br />

Il progetto “Creazione ed implementazione di un<br />

percorso assistenziale ospedaliero diagnostico-terapeutico<br />

nella patologia nodulare tiroidea”, di cui<br />

è responsabile il Dr. Luciano Grammatica prevede la<br />

creazione di un modello organizzativo gestionale<br />

della patologia nodulare tiroidea che consenta un<br />

accertamento diagnostico precoce dei carcinomi e<br />

fornisca, all’utenza, un centro di riferimento da cui attingere<br />

informazioni ed ottenere risposte esaustive<br />

alle problematiche annesse alla patologia. Precisamente,<br />

il paziente con patologia neoplastica tiroidea,<br />

sarà sottoposto prima ad un programma di stadiazione<br />

clinica, biologica e anatomo-patologica, poi<br />

ad un eventuale trattamento chirurgico, e, nei casi<br />

previsti, a siderazione radiometabolica. Infine, sarà<br />

previsto, nel percorso assistenziale dei malati, un<br />

completo programma di follow-up da parte di medici<br />

otorinolaringoiatri dedicati alla cura dei tumori tiroidei,<br />

da endocrinologi e da medici nucleari.<br />

Area di attività 5: Comunicazione interna ed<br />

esterna all’<strong>Istituto</strong><br />

Nell’ultima area tematica si colloca il progetto<br />

“Progetto di comunicazione interna ed esterna”, di<br />

cui è responsabile il Dr. Angelo Paradiso. Il progetto<br />

ha come obiettivo la realizzazione di un percorso di<br />

comunicazione, prevenzione, azione e ricerca delle<br />

malattie oncologiche a beneficio dei pazienti. Il razionale<br />

di tale progetto è insito nella realizzazione del<br />

miglior servizio sanitario oncologico da offrire ai pazienti<br />

che vivono sul territorio di Bari e dell’intera Regione<br />

evitando loro esodi della speranza. A tale scopo<br />

si prevede di costruire un rapporto strutturato con i<br />

media locali, regionali e nazionali; di organizzare<br />

una rete di comunicazione per migliorare la gestione<br />

delle informazioni provenienti dall’esterno e la fruizione<br />

delle informazioni interne verso la comunità; di<br />

implementare una dinamica comunicativa costante<br />

nel tempo verso pazienti, associazioni, società scientifiche<br />

e istituzioni; di creare un’immagine ben connotata<br />

dell’<strong>Istituto</strong> e del suo management amministrativo<br />

e sanitario per garantire la giusta percezione<br />

della competenza clinica e della qualità delle prestazioni<br />

da parte della comunità.<br />

203


Linea 5<br />

Progetto N. 110<br />

Rapporto tra fabbisogno riabilitativo per pazienti oncologici e disponibilità dei servizi dedicati<br />

Area A) Nuovi modelli gestionali ed organizzativi in ambito sanitario<br />

Responsabile Milella Pietro (U.O. di Statistica ed Epidemiologia)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2007</strong><br />

Durata 36<br />

Parole chiave<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Gestionale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 111<br />

M. Bisceglie (U.O. di Statistica ed Epidemiologia)<br />

Analisi dei modelli organizzativi e del centro unico di prenotazione<br />

Area A) Nuovi modelli gestionali ed organizzativi in ambito sanitario<br />

Responsabile Milella Pietro (U.O. di Statistica ed Epidemiologia)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 36<br />

Parole chiave CUP<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Gestionale<br />

204<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali<br />

Dettagli Progetti di Ricerca


Progetto N. 112<br />

Revisione critica della documentazione di cura finalizzata alla stesura di una architettura informativa<br />

comune medico/infermieristica<br />

Area A) Nuovi modelli gestionali ed organizzativi in ambito sanitario<br />

Responsabile Milella Pietro (U.O. di Statistica ed Epidemiologia)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 36<br />

Parole chiave Cartella clinica<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Gestionale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 113<br />

Ordinamento, inventariazione e gestione informatizzata dell’archivio della cartelle cliniche<br />

dell’<strong>Istituto</strong> dal 2001 ad oggi<br />

Area A) Nuovi modelli gestionali ed organizzativi in ambito sanitario<br />

Responsabile Nigro Aldo (Direzione)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2007</strong><br />

Durata 36<br />

R. Polizzi (Direzione Generale), A. Paradiso (Direttore Scientifico)<br />

Parole chiave Riordinare, inventariare, velocizzare<br />

Altri Enti coinvolti Soprintendenza Archivistica per la Puglia<br />

Tipologia progetto Gestionale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

I Progetti<br />

Linea 5<br />

205


Linea 5<br />

Progetto N. 114<br />

Qualità dell’assistenza e accertamento infermieristico<br />

Area A) Nuovi modelli gestionali ed organizzativi in ambito sanitario<br />

Responsabile Longo Maria (U.O. di Risck Management)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 24<br />

M. Antonacci (Dipartimento Oncologia Medica), B. Damiani (Dipartimento di Oncologia<br />

Medica), S. Di Fronzo (Dipartimento Donna), M. Paparella (Dipartimento di Oncologia Medica),<br />

D. Romanizzi (Dipartimento Donna), M. Sasso (Dipartimento di Oncologia Medica),<br />

L. Spadone (Dipartimento di Oncologia Medica), G. Tarantini (Dipartimento Donna), C. Romito<br />

(Dipartimento di Oncologia Medica), M. Divittorio (Dipartimento di Oncologia Medica)<br />

Parole chiave Documentazione sanitaria, responsabilità, accertamento infermieristico, processo di assistenza<br />

infermieristica, metodo scientifico - qualità assistenziale<br />

Altri Enti coinvolti Formazione in Agorà s.a.s. (Scuola di formazione alla salute per attività di consulenza e formazione)<br />

Tipologia progetto Gestionale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 115<br />

Implementazione di un sistema informatico delle diagnosi infermieristiche presso i dipartimenti<br />

“Donna” e “Oncologia Medica”<br />

Area A) Nuovi modelli gestionali ed organizzativi in ambito sanitario<br />

Responsabile Rinaldi Michele (Dipartimento Donna Unità Operativa di Senologia)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 24<br />

C. Pacifico (Dipartimento Donna), S. Damiani (Dipartimento di oncologia medica), A. Mancini<br />

(Dipartimento Donna), N. Roppo (Dipartimento Donna), C. Romito (Dipartimento di<br />

Oncologia Medica), M. Divittorio (Dipartimento di oncologia medica), V. Milella (Dipartimento<br />

di Oncologia Medica), A. Carella (Dipartimento Donna), B. Stea (U.O. Laboratorio<br />

Oncologia Sperimentale e Clinica)<br />

Parole chiave Qualità assistenziale, diagnosi infermieristica<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Gestionale<br />

206<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali


Progetto N. 116<br />

Modelli Organizzativi Assistenziali<br />

Area A) Nuovi modelli gestionali ed organizzativi in ambito sanitario<br />

Responsabile Rinaldi Michele (U.O. Senologia Dipartimento Donna)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2008</strong><br />

Durata 24<br />

G. Bradascio (U.O. Anestesia e Sala Operatoria), C. Pacifico (Dipartimento Donna), N.<br />

Roppo (Dipartimento Donna), A. Mancini (Dipartimento Donna), M. Lorusso (Dipartimento<br />

Donna), A. Dilella (U.O. Anestesia e Sala Operatoria), B. Stea (U.O. Laboratorio Oncologia<br />

Sperimentale e Clinica), A. Lisco (U.O. Complessa di Senologia)<br />

Parole chiave Nursing care delivery models, primary nurse, assistenza individualizzata/personalizzata,<br />

responsabilità professionale<br />

Altri Enti coinvolti Formazione in Agorà - Padova<br />

Tipologia progetto Gestionale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 117<br />

Nuovo modello organizzativo-gestionale per la consulenza genetica oncologica<br />

Area A) Nuovi modelli gestionali ed organizzativi in ambito sanitario<br />

Responsabile Paradiso Angelo (Direttore Scientifico)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 36<br />

M. Bruno (U.O. Laboratorio Oncologia Sperimentale e Clinica), S. Tommasi (U.O. Laboratorio<br />

Oncologia Sperimentale e Clinica), T. Danese (U.O. Laboratorio Oncologia Sperimentale<br />

e Clinica), B. Stea (U.O. Laboratorio Oncologia Sperimentale e Clinica), F. Schittulli<br />

(U.O. Senologia), V. Ventrella (U.O. Radiologia Senologica), M. Deliso (U.O. Senologia)<br />

Parole chiave Valutazione del rischio, misure preventive, tumori familiari, test genetici<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Gestionale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

I Progetti<br />

Linea 5<br />

207


Linea 5<br />

Progetto N. 118<br />

Implementazione del sito web della Direzione Scientifica dell’istituto. Messa a punto di un sito<br />

internet per facilitare l’aggiornamento e lo scambio di informazione in campo scientifico<br />

Area A) Nuovi modelli gestionali ed organizzativi in ambito sanitario<br />

Responsabile Paradiso Angelo (Direttore Scientifico)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2008</strong><br />

D. Simone (Direzione Scientifica), A. Lanetti (Direzione Scientifica), S. Volpe (Direzione<br />

Scientifica)<br />

Durata 12 mesi<br />

Parole chiave Comunicazione, informazione, pubblicazione, ricerca <strong>scientifica</strong>, aggiornamento<br />

Altri Enti coinvolti Società Informatica per la creazione e gestione di siti internet<br />

Tipologia progetto Gestionale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 119<br />

Costituzione del “Disease Management Team” dei tumori testa collo<br />

Area A) Nuovi modelli gestionali ed organizzativi in ambito sanitario<br />

Responsabile Russo Sabino (U.O. Otorino)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2008</strong><br />

Durata 36 mesi<br />

M. Montepara (U.O. Otorino), L. Grammatica (U.O. Otorino)<br />

Parole chiave <strong>Tumori</strong> testa collo – trattamenti integrati<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Gestionale<br />

208<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali


Progetto N. 120<br />

Il contributo infermieristico alla sicurezza del paziente oncologico in ospedale<br />

Area A) Nuovi modelli gestionali ed organizzativi in ambito sanitario<br />

Responsabile Nigro Vincenza (Dirigente Responsabile DAI)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 36<br />

V. D’Addabbo (Direzione Sanitaria), M. Armenise (Direzione Sanitaria), F. Bari (U.O. Endoscopia),<br />

M. Lenoci (U.O. di Oncologia Medica), M. Longo (U.O. Risck Managent), G.<br />

Bradascio (U.O. Anestesia e Sala Operatoria), V. Cilifrese (U.O. Chirurgia), N. Papangelo<br />

(U.O. Cardiologia), L. Delfine (U.O. Radiologia Interventistica), R. Lo Russo (U.O. Otorino),<br />

M. Rinaldi (U.O. Senologia)<br />

Parole chiave Sicurezza paziente<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Gestionale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 121<br />

Customer satisfaction: progetto di rilevazione/monitoraggio della qualità del servizio offerto<br />

Area B) Governance e nuovi outcomes nell'ambito dei servizi sanitari<br />

Responsabile De Francesco Effina (URP Ufficio relazioni con il pubblico)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2008</strong><br />

Durata 24 mesi<br />

Parole chiave Customer satisfaction, qualità percepita, qualità attesa<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Gestionale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

I Progetti<br />

Linea 5<br />

209


Linea 5<br />

Progetto N. 122<br />

Introduzione di un modello per la governance degli outcome di cura<br />

Area B) Governance e nuovi outcomes nell'ambito dei servizi sanitari<br />

Responsabile Milella Pietro (U.O. di Statistica ed Epidemiologia)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2007</strong><br />

Durata 36<br />

Parole chiave Esiti<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Gestionale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 123<br />

Valutazione degli effetti indesiderati correlati all’impianto di cateteri venosi centrali<br />

in ambito oncologico<br />

Area C) Valutazioni farmaco-economiche<br />

Responsabile Console Giangiuseppe (U.O. di Farmacia)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 24<br />

Parole chiave Catetere venoso centrale CVC<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Gestionale<br />

210<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali


Progetto N. 124<br />

DRG, indicatori di controllo delle metodologie di budget nella gestione ospedaliera<br />

Area C) Valutazioni farmaco-economiche<br />

Responsabile Milella Pietro (U.O. di Statistica ed Epidemiologia)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 36<br />

P. Nardulli (U.O. Risk Management)<br />

Parole chiave DGR, indicatori, budget<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Gestionale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 125<br />

Correlazione fra spesa farmaceutica e tipologia di DRG nel triennio 2006-<strong>2008</strong><br />

Area C) Valutazioni farmaco-economiche<br />

Responsabile Milella Pietro (U.O. di Statistica ed Epidemiologia)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno 2006<br />

Durata 36<br />

P. Nardulli (U.O. Risk Management)<br />

Parole chiave Spesa farmaceutica e DRG<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Gestionale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

I Progetti<br />

Linea 5<br />

211


Linea 5<br />

Progetto N. 126<br />

Razionalizzazione della spesa farmaceutica inerente i chemioterapici antiblastici:<br />

risparmio economico conseguente alla valutazione della loro effettiva stabilità chimico-fisica<br />

Area C) Valutazioni farmaco-economiche<br />

Responsabile Nardulli Patrizia (U.O. Risk Management)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2008</strong><br />

Durata 36<br />

G. Console (U.O. Farmacia), M. Laforgia (U.Ma.C.A. – Area di Farmacia)<br />

Parole chiave Chemioterapici antiblastici; stabilità chimico-fisica; farmaco-economia<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Gestionale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 127<br />

Realizzazione di un sistema di refertazione informatico modulare per la diagnosi istopatologica<br />

dei principali tumori secondo le linee guida internazionali<br />

Area D) Sviluppo ed implementazione di procedure diagnostico terapeutiche<br />

Responsabile Zito Alfredo Francesco (U.O. Anatomia Patologica)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2007</strong><br />

Durata 36<br />

G. Simone (U.O. Anatomia Patologica) P. Favale, F. Pacoda, S. Cesare (U.O. Anatomia Patologica),<br />

R. Digirolamo (U.O. Anatomia Patologica), G. Mossa (U.O. Anatomia Patologica),<br />

A. Pellecchia (U.O. Endoscopia), A. Paradiso (Direttore Scientifico)<br />

Parole chiave Database, diagnosi istologiche standardizzate, filemaker<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Gestionale<br />

212<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali


Progetto N. 128<br />

Creazione ed implementazione di un percorso assistenziale ospedaliero diagnostico-terapeutico<br />

nella patologia nodulare tiroidea<br />

Area D) Sviluppo ed implementazione di procedure diagnostico terapeutiche<br />

Responsabile Grammatica Luciano (U.O. Otorino)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2007</strong><br />

Durata 36<br />

G. Achille (U.O. Otorino), G. Simone (U.O. Anatomia Patologica), I. Abbate (U.O. Otorino<br />

Laboratorio Analisi), A. Zito (U.O. Anatomia Patologica), S. Modoni (Centro di Riferimento<br />

Oncologico della Basilicata)<br />

Parole chiave Percorsi assistenziali, procedure diagnostiche-terapeutiche<br />

Altri Enti coinvolti Centro di Riferimento Oncologico della Basilicata<br />

Tipologia progetto Gestionale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

Progetto N. 129<br />

Progetto di comunicazione interna ed esterna<br />

Area E) Comunicazione interna ed esterna all'<strong>Istituto</strong><br />

Responsabile Paradiso Angelo (Direttore Scientifico)<br />

Ricercatori<br />

associati<br />

Anno <strong>2008</strong><br />

Durata 36 mesi<br />

C. Romanello Pomes (Dipartimento Area Critica e Quartiere Operatorio)<br />

Parole chiave Comunicazione, informazione, prevenzione, ricerca<br />

Altri Enti coinvolti<br />

Tipologia progetto Gestionale<br />

Soggetti<br />

cofinanziatori<br />

I Progetti<br />

Linea 5<br />

213


I Ricercatori Responsabili<br />

dei Progetti di Ricerca Corrente


Responsabile<br />

Aloè Ferruccio<br />

Abbate Ines<br />

Achille Gaetano<br />

Numero<br />

di progetto<br />

97<br />

32<br />

64<br />

88<br />

Titolo<br />

Progettazione di uno strumento per la valutazione e il monitoraggio<br />

del sintomo dolore per l'inserimento nelle cartelle<br />

cliniche di degenza<br />

La Sieroproteomica nella prognosi e nella predittività di risposta<br />

dei tumori del polmone<br />

Utilità del dosaggio su liquido di lavaggio di FNAB linfonodale<br />

nella diagnostica di metastasi da carcinoma della tiroide<br />

Alcolizzazione percutanea di adenomi tossici tiroidei non<br />

suscettibili di intervento chirurgico<br />

N°<br />

Linea<br />

N°<br />

Area<br />

4 A<br />

2 B<br />

2 D<br />

3 D<br />

57 Biopsia transcutanea ecoguidata delle lesioni faringo laringee 2 D<br />

92<br />

La laserterapia percutanea ecoguidata (Laser Thermal Ablation<br />

– LTA) nel trattamento delle neoplasie tiroidee<br />

3 D<br />

Azzariti Amalia 42 Farmaci biologici e modulazione di proteine MDR relate 2 B<br />

Bruno Michele<br />

Caponio Maria Angela<br />

Catino Annamaria<br />

Colucci Giuseppe<br />

43<br />

31<br />

11<br />

10<br />

9<br />

29<br />

82<br />

89<br />

75<br />

76<br />

AZD1152, un inibitore della Aurora Kinase B, come nuova<br />

terapia biologica nei tumori solidi<br />

Attività antitumorale del Thymus Expressed Apoptotic Factor<br />

(TEAF) e suoi peptidi<br />

Individuazione di profili di rischio associati a fattori eredofamiliari<br />

nei pazienti con carcinoma mammario<br />

Predisposizione genetica al melanoma cutaneo nella popolazione<br />

pugliese<br />

Decorso <strong>clinico</strong> delle pazienti con carcinoma mammario ereditario<br />

Analisi comparativa dei marker HPV-L1 e P16 per lo studio<br />

della predittività di progressione delle lesioni HPV positive,<br />

con infezione da virus singoli o in associazione.<br />

Chemioterapia intraarteriosa epatica con fotemustine in pazienti<br />

affetti da metastasi epatiche da melanoma<br />

Trattamento in unica sessione (Single step) con chemioembolizzazione<br />

(TACE) e termoablazione mediante radiofrequenza<br />

(RFA) nelle neoplasie epatiche primitive e<br />

secondarie: fattibilità, tollerabilità ed efficacia<br />

A randomised multicenter phase III study of epirubicin +<br />

Cisplatin+Capecitabine (ECX combination) vs Capecitabine<br />

alone in the adjuvanty tretment of radically resected adenocarcinoma<br />

of the stomach or gastrooesophageal junction<br />

Taxotere + Fluorouracile (TF) versus Epirubicina + Cisplatino<br />

+ Capacitabina (ECX) nel trattamento del carcinoma<br />

gastrico avanzato e/o metastatico. Studio multicentrico di<br />

fase II.<br />

2 B<br />

2 B<br />

1 D<br />

1 C<br />

1 C<br />

2 A<br />

3 B<br />

Elenco dei Ricercatori Responsabili<br />

Ricercatori<br />

3 D<br />

3 A<br />

3 A<br />

217


Ricercatori<br />

Responsabile<br />

Colucci Giuseppe<br />

Console Giangiuseppe<br />

De Ceglie Antonella<br />

De Francesco Effina<br />

Numero<br />

di progetto<br />

77<br />

79<br />

80<br />

81<br />

87<br />

84<br />

123<br />

45<br />

121<br />

Titolo<br />

Sorafenib+Cisplatino+Gemcitabina nel trattamento del carcinoma<br />

epatico avanzato: studio di fase I-II<br />

Randomized phase II trial of first line cisplatin with docetaxel<br />

or vinorelbine for 6 cycles in patients with advanced<br />

non-small-cell lung cancer<br />

Studio multicentrico di fase II per valutare la attività e la<br />

tollerabilità della combinazione di fotemustina e cisplatino<br />

nel trattamento dei pazienti con carcinoma polmonare non<br />

a piccole cellule (NSCLC) con metastasi cerebrali.<br />

Terapia di seconda linea nel carcinoma ovarico avanzato.<br />

Studio di fase ii con la associazione Carboplatino-Caelyx<br />

Valutazione predittiva e prognostica delle caratteristiche<br />

biomolecolari dei pazienti con carcinoma polmonare non a<br />

piccole cellule (NSCLC)<br />

Determinazione dei livelli della Timidino-fosforilasi (TP) e<br />

della Diidropirimidinadeidrogenasi (DPD) e correlazione con<br />

il tasso di risposte obiettive e con la tossicità nei pazienti<br />

con neoplasie gastrointestinali trattati con Capecitabina<br />

Valutazione degli effetti indesiderati correlati all’impianto di<br />

cateteri venosi centrali in ambito oncologico<br />

Valore diagnostico della istologia nei pazienti con reflusso<br />

gastroesofageo<br />

Customer satisfaction: progetto di rilevazione/monitoraggio<br />

della qualità del servizio offerto<br />

N°<br />

Linea<br />

N°<br />

Area<br />

3 A<br />

3 A<br />

3 A<br />

3 A<br />

3 C<br />

3 C<br />

5 C<br />

2 B<br />

5 B<br />

Deliso Maria 16 L’infezione da HPV nelle pazienti con storia di tumore 1 D<br />

Falco Gaetano<br />

Fazio Vito<br />

Gargano Giulio<br />

218<br />

66 Elettrochemioterapia nei tumori della vulva 2 D<br />

14<br />

22<br />

36<br />

107<br />

90<br />

68<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali<br />

Prevalenza di lichen vulvare e la importanza della diagnosi<br />

clinica e istologica precoce<br />

Le conoscenze e le attitudini delle donne sul tumore della<br />

cervice uterina ed i suoi fattori di rischio<br />

Caratterizzazione dei livelli di VEGF in differenti frazioni<br />

ematiche di pazienti affette da neoplasie ginecologiche<br />

Realizzazione di una banca dei gameti femminili in pazienti<br />

con patologia neoplastica<br />

Valutazione della cifoplastica con palloncino nelle fratture<br />

vertebrali da compressione in pazienti oncologici<br />

Monitoraggio ecografico in pazienti affette da K mammario,<br />

ormonorecettore positivo, in stato premenopausale in trattamento<br />

con Exemestane e GnRH analoghi<br />

1 D<br />

1 F<br />

2 B<br />

4 D<br />

3 D<br />

2 D


Responsabile<br />

Giotta Francesco<br />

Grammatica Luciano<br />

Guarini Attilio<br />

Guida Michele<br />

Izzi <strong>Giovanni</strong><br />

Lacalamita Rosanna<br />

Numero<br />

di progetto<br />

78<br />

12<br />

34<br />

65<br />

93<br />

128<br />

53<br />

60<br />

91<br />

46<br />

47<br />

48<br />

Titolo<br />

Doxorubicina liposomiale non pegilata (myocet®) e ciclofosfamide<br />

versus doxorubicina liposomiale non pegilata e<br />

vinorelbina nel trattamento di 1a linea nel carcinoma mammario<br />

metastatizzato her-2 negativo<br />

Indagine dei fattori di rischio del cancro laringeo nella Provincia<br />

di Vitebsk (Bielorussia) e nella Provincia di Bari<br />

Profilo di metilazione di promotori di geni oncosoppressori<br />

in lesioni tiroidee: associazione con caratteristiche <strong>clinico</strong>patologiche<br />

e molecolari<br />

Diagnosi precoce delle neoplasie del distretto cervico-facciale<br />

mediante video autofluorescenza fibroscopica: studio<br />

pilota<br />

Valutazione di fattibilità delle laringectomie ricostruttive in<br />

due centri internazionali per la cura dei tumori laringei (Vitebsk-Bielorussia<br />

e Bari-Italia)<br />

Creazione ed implementazione di un percorso assistenziale<br />

ospedaliero diagnostico-terapeutico nella patologia nodulare<br />

tiroidea<br />

Studio del ruolo della via metabolica alternativa dell’NFkB<br />

nella patogenesi del Mieloma Multiplo.<br />

Valutazione della malattia residua minima nel trattamento<br />

del mieloma multiplo mediante valutazione biomolecolare<br />

(fish) e citometria a flusso<br />

Trattamento con Elettroporator delle lesioni cutanee/sottocutanee<br />

di tumori solidi.<br />

Follow-up in una coorte di pazienti affetti da epatopatia a<br />

eziologia virale mediante ultrasonografia contrastografica<br />

(CEUS – Contrast Enhancement Ultrasound) di contrasto<br />

di lesione focale epatica in pazienti negativi per patologia<br />

oncologica con anamnesi positiva per epatopatia cronica<br />

Diagnosi precoce ultrasonografica con o senza mezzo di<br />

contrasto di lesione metastatica in soggetti con lesione dubbia:<br />

confronto con TC<br />

Affidabilità diagnostica della CEUS rispetto all’ecografia<br />

standard nelle lesioni epatiche primitive e secondarie pretrattamento<br />

riferite al numero e alla distrettualità.<br />

N°<br />

Linea<br />

N°<br />

Area<br />

3 A<br />

1 D<br />

2 B<br />

2 D<br />

3 E<br />

5 D<br />

2 C<br />

2 D<br />

3 D<br />

2 B<br />

2 B<br />

2 B<br />

49 Diagnosi precoce mediante CEUS di lesione pelvica 2 B<br />

83<br />

74<br />

Utilizzo di High Intensity Focused Ultrasound (HAIFU) nel<br />

trattamento terapeutico dei tumori del fegato, pancreas e<br />

dell’utero.<br />

Realizzazione di un sistema di gestione della qualità interno<br />

al laboratorio di oncologia sperimentale clinica<br />

Elenco dei Ricercatori Responsabili<br />

Ricercatori<br />

3 B<br />

2 E<br />

219


Ricercatori<br />

Responsabile<br />

Lacalamita Rosanna<br />

Numero<br />

di progetto<br />

71<br />

Titolo<br />

Realizzazione di un Sistema Gestione Qualità nella U.O. di<br />

Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva<br />

N°<br />

Linea<br />

N°<br />

Area<br />

2 E<br />

Longo Maria 114 Qualità dell’assistenza e accertamento infermieristico 5 A<br />

Mangia Anita<br />

Mattioli Vittorio<br />

Milella Pietro<br />

220<br />

116<br />

38<br />

8<br />

39<br />

4<br />

69<br />

55<br />

56<br />

100<br />

101<br />

98<br />

106<br />

109<br />

Modelli organizzativi assistenziali: quale applicazione nella<br />

pratica infermieristica?<br />

Espressione di molecole di adesione nelle forme familiari e<br />

sporadiche di carcinoma mammario<br />

Studio del pattern dei cambiamenti genomici nei tumori<br />

mammari ereditari non BRCA1- e BRCA2 associati (brcax)<br />

NHERF1 come potenziale marcatore prognostico nel carcinoma<br />

mammario operabile (N-).<br />

Studio dei Sister Chromatid Exchange (SCE) come markers<br />

genetici nei carcinomi ereditari mammari<br />

Validazione della metodica CISH (Chromogenic In Situ Hybridization)<br />

in FNA’s di noduli polmonari: Studio dell’amplificazione<br />

di EGFR<br />

Profilo sieroproteomico in pazienti con carcinoma polmonare<br />

non a piccole cellule (NSCLC) trattati con Gefitinib: relazioni<br />

con l’andamento <strong>clinico</strong> della malattia<br />

Studio delle caratteristiche ultrastrutturali dei fibroblasti<br />

“cancer associated fibroblasts” (CAFs) nel carcinoma invasivo<br />

e non della mammella<br />

Servizio sperimentale di psicologia oncologica: esplorazione<br />

di un modello gestionale delle attività psiconcologiche<br />

Valutazione della personalità dei pazienti oncologici attraverso<br />

il reattivo Rorscharch<br />

“Uno spazio per due” ambulatorio di sessuologia clinica per<br />

le pazienti oncologiche<br />

Interventi di gruppo diversificati per obiettivi: dall’informazione<br />

alla supervisione<br />

Progetto HOC modello organizzativo sperimentale di assistenza<br />

domiciliare per pazienti oncologici in fase avanzata<br />

5 A<br />

2 B<br />

1 C<br />

2 B<br />

1 B<br />

2 D<br />

2 D<br />

2 D<br />

4 C<br />

4 C<br />

4 A<br />

4 D<br />

4 E<br />

102 “Datemi un cavallo” - Ippoterapia per pazienti oncologici 4 C<br />

103<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali<br />

PET THERAPY: un amico in più. Un amico a quattro zampe<br />

per i pazienti oncologici<br />

4 C<br />

108 Sleep disturbances in cancer patients 4 D<br />

1<br />

Costituzione di Registri di Patologia con le Sdo come fonti<br />

informative<br />

1 A


Responsabile<br />

Milella Pietro<br />

Montemurro Severino<br />

Montepara Massimo<br />

Numero<br />

di progetto<br />

110<br />

124<br />

125<br />

122<br />

111<br />

112<br />

13<br />

67<br />

94<br />

95<br />

96<br />

104<br />

105<br />

118<br />

Titolo<br />

Rapporto tra fabbisogno riabilitativo per pazienti oncologici<br />

e disponibilità dei servizi dedicati<br />

DRG, indicatori di controllo delle metodologie di budget<br />

nella gestione ospedaliera<br />

Correlazione fra spesa farmaceutica e tipologia di DRG nel<br />

triennio 2006-<strong>2008</strong><br />

Introduzione di un modello per la governance degli outcome<br />

di cura<br />

Analisi dei modelli organizzativi e del centro unico di prenotazione<br />

Revisione critica della documentazione di cura finalizzata<br />

alla stesura di una architettura informativa comune medico/infermieristica<br />

Indagine di fattori di rischio nel cancro gastrico in un paese<br />

della Provincia di Vitebsk (Bielorussia) e della Provincia di<br />

Bari<br />

Studio del linfonodo sentinella in pazienti affetti da melanoma<br />

cutaneo<br />

Valutazione di fattibilità della proctectomia totale in due<br />

centri internazionali (Vitebsk e Bari)<br />

Effetti sul tono e sulla funzione sfinterica anale della escissione<br />

del mesoretto intero dopo proctectomia totale per cancro<br />

del retto.<br />

Effetti sul tono sfinterico anale della permanenza del tubo<br />

transanale “nocoil’’ posto a protezione delle anastomosi<br />

colo-rettali dopo proctectomia per cancro del retto.<br />

Studio sulla qualità della vita e DE (disfunzione erettile) nei<br />

pazienti sottoposti ad intervento chirurgico per carcinoma<br />

del retto nerve sparino<br />

Studio comparativo tra manometria rettale e biofeedback e<br />

disfunzione erettile nei pazienti sottoposti ad intervento chirurgico<br />

per carcinoma del retto nerve sparing<br />

Implementazione del sito web della Direzione Scientifica<br />

dell’istituto. Messa a punto di un sito internet per facilitare<br />

l’aggiornamento e lo scambio di informazione in campo<br />

scientifico<br />

N°<br />

Linea<br />

N°<br />

Area<br />

5 A<br />

5 C<br />

5 C<br />

5 B<br />

5 A<br />

5 A<br />

1 D<br />

2 D<br />

3 E<br />

3 E<br />

3 E<br />

4 C<br />

4 C<br />

5 A<br />

Nardulli Patrizia 50 Stabilità delle soluzioni di chemioterapici convenzionali 2 B<br />

126<br />

Razionalizzazione della spesa farmaceutica inerente i chemioterapici<br />

antiblastici: risparmio economico conseguente<br />

alla valutazione della loro effettiva stabilità chimico-fisica<br />

5 C<br />

Elenco dei Ricercatori Responsabili<br />

Ricercatori<br />

221


Ricercatori<br />

Responsabile<br />

Nigro Aldo<br />

Nigro Vincenza<br />

Oliva Stefano<br />

Numero<br />

di progetto<br />

113<br />

120<br />

58<br />

59<br />

Titolo<br />

Ordinamento, inventariazione e gestione informatizzata<br />

dell’archivio della cartelle cliniche dell’<strong>Istituto</strong> dal 2001 ad<br />

oggi<br />

Il contributo infermieristico alla sicurezza del paziente oncologico<br />

in ospedale<br />

Monitoraggio ecocardiografico durante chemioterapia con<br />

antracicline: valutazione delle variazioni del tei index<br />

Variazioni acute della pressione arteriosa in corso di infusione<br />

di Bevacizumab valutate mediante Ambulatory Blood<br />

Pressure Monitoring (A.B.P.M.)<br />

N°<br />

Linea<br />

N°<br />

Area<br />

5 A<br />

5 A<br />

2 D<br />

2 D<br />

Paradiso Angelo 3 Creazione di una Banca Tessuti Interdipartimentale 1 A<br />

Pellecchia Antonio<br />

Petroni Stella<br />

Pilato Brunella<br />

Popescu Ondina<br />

118<br />

Implementazione del sito web della Direzione Scientifica<br />

dell’istituto. Messa a punto di un sito internet per facilitare<br />

l’aggiornamento e lo scambio di informazione in campo<br />

scientifico<br />

5 A<br />

129 Progetto di comunicazione interna ed esterna 5 E<br />

19<br />

23<br />

Effetto delle alterazioni di BRCA1 nella regolazione dell’angiogenesi<br />

Dinamiche psico-sociali dei soggetti sottoposti a consulenza<br />

oncogenetica nella fase del pre-test e post-test.<br />

1 E<br />

1 F<br />

41 TKIs nel modello di ca squamoso testa collo 2 B<br />

117<br />

35<br />

52<br />

6<br />

7<br />

61<br />

Nuovo modello organizzativo-gestionale per la consulenza<br />

genetica oncologica<br />

Possibile ruolo dei mastociti e dei loro mediatori triptasi e<br />

chimasi nel processo della cancerogenesi intestinale<br />

Caratterizzazione biologica dei carcinomi mamma-ri in preparati<br />

citologici su strato sottile (Thin Prep): confronto con<br />

la determinazione postchirurgica su campioni istologici.<br />

Caratterizzazione molecolare di pazienti pugliesi con carcinoma<br />

mammario eredo-familiare<br />

Metilazione dei promotori di BRCA1 e BRCA2 in pazienti<br />

con carcinoma mammario ad alto rischio<br />

Alterazioni molecolari nell’esofago di Barrett, displasia e<br />

adenocarcinoma esofageo; correlazione con l’evoluzione<br />

del grado di displasia.<br />

5 A<br />

2 B<br />

2 C<br />

1 C<br />

1 C<br />

2 D<br />

Quaranta Michele 15 Obesità e tumori: indicatori biomolecolari di rischio 1 D<br />

222<br />

24<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali<br />

Screening per la diagnosi precoce del carcinoma della cervice<br />

uterina: fattori di rischio e risultati<br />

1 F


Responsabile<br />

Quaranta Michele<br />

Ranieri Girolamo<br />

Rinaldi Michele<br />

Russo Sabino<br />

Schittulli Francesco<br />

Numero<br />

di progetto<br />

25<br />

26<br />

27<br />

28<br />

30<br />

17<br />

37<br />

18<br />

85<br />

115<br />

116<br />

119<br />

72<br />

99<br />

63<br />

Titolo<br />

Screening per la diagnosi precoce del carcinoma della mammella:<br />

fattori di rischio e risultati<br />

Screening per la diagnosi precoce del carcinoma della prostata:<br />

fattori di rischio e risultati<br />

Screening per la diagnosi precoce di tumori del colon-retto:<br />

fattori di rischio e risultati<br />

Screening per la diagnosi precoce del carcinoma dei tumori<br />

cutanei: fattori di rischio e risultati<br />

Analisi dei polimorfismi genici del gene PAI-1 e dello stato<br />

di metilazione del gene HTERT su dna circolante in pazienti<br />

con epatocarcinoma HCV e non HCV correlato<br />

Il ruolo della infezione occulta da HBV nello sviluppo del<br />

carcinoma epatico: valutazione della interazione con il virus<br />

hcv e con la dieta.<br />

Nuovi markers bio-molecolari sierici di angiogenesi, metastasi<br />

ossee e invasione tumorale:correlazione con i parametri<br />

istopatologici<br />

Popolazione linfocitaria ed espressione delle Gelatinasi<br />

MMP-2 e MMP-9 nel linfonodo sentinella del carcinoma<br />

mammario<br />

Caratterizzazione dei livelli di Vascular Endothelial Growth<br />

Factor in pazienti affetti da secondarietà epatiche a primitività<br />

intestinale trattati con pan-perfusione epatica antiblastica<br />

Implementazione di un sistema informatico delle diagnosi<br />

infermieristiche presso i dipartimenti “Donna” e “Oncologia<br />

Medica”<br />

Modelli organizzativi assistenziali: quale applicazione nella<br />

pratica infermieristica?<br />

Costituzione del “Disease Management Team” dei tumori<br />

testa collo<br />

Implementazione informatica di un contenitore dati <strong>clinico</strong>strumentali,<br />

in via sperimentale presso la radiologia senologica<br />

del Dipartimento Donna dell’<strong>Istituto</strong><br />

Uso e limiti dell’ecocolordoppler nella formulazione di un<br />

progetto riabilitativo per il linfedema secondario in donne<br />

operate di ca mammario<br />

Implementazione delle lastre radiografiche eseguite con<br />

mammografo digitale general electric 2000d<br />

N°<br />

Linea<br />

N°<br />

Area<br />

1 F<br />

1 F<br />

1 F<br />

1 F<br />

2 A<br />

1 D<br />

2 B<br />

1 E<br />

3 C<br />

5 A<br />

5 A<br />

5 A<br />

2 E<br />

4 C<br />

Elenco dei Ricercatori Responsabili<br />

Ricercatori<br />

2 D<br />

223


Ricercatori<br />

Responsabile<br />

Silvestris Nicola<br />

Simone <strong>Giovanni</strong><br />

Tommasi Stefania<br />

Trojano Vito<br />

Ventrella Vincenzo<br />

Zito Alfredo Francesco<br />

224<br />

Numero<br />

di progetto<br />

86<br />

33<br />

54<br />

70<br />

51<br />

5<br />

44<br />

20<br />

21<br />

62<br />

40<br />

73<br />

127<br />

Parte II - Le Attività Sperimentali<br />

Titolo<br />

Espressione genica di EGFR, stato mutazionale di KRAS ed<br />

espressione delle proteine HIF-1a e NHERF quali fattori predittivi<br />

di risposta al Cetuximab in pazienti affetti da carcinoma<br />

del colon retto metastatico<br />

Analisi molecolare della mutazione V600E del gene BRAF<br />

su FNA di noduli tiroidei<br />

Amplificazione genica di HER/2-Neu nel carcinoma mammario<br />

determinata con metodica di ibridazione in situ in<br />

fluorescenza con metalli pesanti (SISH): Studio di una serie<br />

di casi di con discordanza amplificazione/overespressione.<br />

Controllo della riproducibilità diagnostica istopatologica mediante<br />

telepatologia<br />

Farmacocinetica e farmacogenomica di markers di tossicità<br />

per agenti antineoplastici<br />

Caratterizzazione della regione 3p in pazienti con carcinoma<br />

squamoso del distretto testa-collo<br />

Ruolo del pathway NHERF1/EGFR nella progressione, motilità<br />

ed invasione neoplastica<br />

La multietnicità del nostro contesto regionale come elemento<br />

per nuove prospettive di ricerca nel campo delle mst<br />

Il ruolo della informazione sulla infezione da HPV e vaccinazione<br />

come elemento fondamentale nella prevenzione<br />

delle neoplasie ginecologiche<br />

Il ruolo del CAD (computer aided diagnosis) nelle prestazioni<br />

mammografiche<br />

Studio immunoistochimico e significato prognostico del "Tumour<br />

Budding" nel carcinoma colo-rettale T2.<br />

Concordanza diagnostica istopatologica “on-line” su vetrini<br />

digitali di lesioni melanocitarie<br />

Realizzazione di un sistema di refertazione informatico modulare<br />

per la diagnosi istopatologica dei principali tumori<br />

secondo le linee guida internazionali.<br />

N°<br />

Linea<br />

N°<br />

Area<br />

3 C<br />

2 B<br />

2 C<br />

2 E<br />

2 C<br />

1 B<br />

2 B<br />

1 F<br />

1 F<br />

2 D<br />

2 B<br />

2 E<br />

5 D


Il presente volume è stato realizzato da:<br />

Angelo Paradiso<br />

Iris Mannarini<br />

Alessandro Lanetti<br />

Luciana Albanese<br />

Orsola Dentamaro<br />

Silvana Valerio<br />

Daniela Simone<br />

Generosa Dicarolo<br />

Baldassarre Stea


Finito di stampare nel mese di marzo 2009<br />

dalla Grafica 080 - Modugno (Bari)

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