Relazione clinico scientifica 2007-2008 - Istituto Tumori Giovanni ...
Relazione clinico scientifica 2007-2008 - Istituto Tumori Giovanni ...
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ISTITUTO DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO<br />
ISTITUTO TUMORI “GIOVANNI PAOLO II” - BARI<br />
RELAZIONE CLINICO-SCIENTIFICA <strong>2007</strong><br />
PROGETTI DI RICERCA <strong>2008</strong>
<strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong> “<strong>Giovanni</strong> Paolo II”<br />
<strong>Istituto</strong> di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico<br />
Via Samuel F. Hahnemann, 10 – 70126 BARI<br />
www.oncologico.bari.it<br />
Comitato di indirizzo e verifica (Deliberaz. del Commissario Straordinario n. 436 del 16.11.2006)<br />
Presidente Emanuele Sannicandro<br />
Componenti Michele Contino<br />
Vincenzo D’Alessandro<br />
Dorotea Dubois<br />
Annalisa Zonno<br />
Direttore Generale Nicola Pansini<br />
Direttore Sanitario Giuseppe Pastoressa<br />
Direttore Amministrativo Luciano Lovecchio<br />
Direttore Scientifico Angelo Paradiso<br />
Direzione Scientifica<br />
Tel. +39 080 5555482<br />
Fax. +39 080 5555139<br />
e-mail dir<strong>scientifica</strong>@oncologico.bari.it
Indice<br />
Presentazione 5<br />
PARTE I: L’ORGANIZZAZIONE ISTITUZIONALE 11<br />
■ La Struttura Sanitario-Aziendale 13<br />
Revisore dei Conti, Comitato Tecnico Scientifico 15<br />
Comitato Etico 16<br />
Pianta Organica 18<br />
Dipartimento di Oncologia Sperimentale 19<br />
Dipartimento dei Servizi 20<br />
Dipartimento Donna 22<br />
Dipartimento di Chirurgia Oncologica 24<br />
Dipartimento di Area Critica e Quartiere Operatorio 25<br />
Dipartimento di Oncologia Medica e Sperimentale e Terapie Innovative 27<br />
■ Attività <strong>clinico</strong>-assistenziali 29<br />
Andamento del peso medio ricoveri ordinari 31<br />
Indicatori attività <strong>clinico</strong>-assistenziale 32<br />
Indicatori ricoveri per Unità Operativa 33<br />
Andamento Volume Fatturato-DIEF 34<br />
■ Attività Formative 35<br />
Attività di formazione 37<br />
Educazione Continua in Medicina 39<br />
Stages Formativi 40<br />
Convenzioni 42<br />
PARTE II: LE ATTIVITÀ SPERIMENTALI 45<br />
■ L’Organizzazione 47<br />
La Direzione Scientifica 49<br />
Le Risorse 56<br />
I Progetti di Ricerca Finalizzata 58<br />
■ I Risultati Scientifici 61<br />
I Risultati Scientifici <strong>2007</strong> 63<br />
■ I Progetti 73<br />
La Ricerca Corrente: Linee di ricerca e Programmi di attività 2006-<strong>2008</strong> 75<br />
Elenco dei Progetti di Ricerca corrente 76<br />
LINEA DI RICERCA 1: Epidemiologia, fattori di rischio genetico molecolari,<br />
abitudini di vita e prevenzione tumorali (Coordinatore Angelo Paradiso) 87<br />
Resoconto attività <strong>2007</strong> 89<br />
Programmazione attività <strong>2008</strong> 101<br />
Progetti di Ricerca 106<br />
3
Indice<br />
LINEA DI RICERCA 2: Approcci laboratoristici e/o strumentali innovativi per il<br />
miglioramento della diagnosi, prognosi e predizione della risposta ai trattamenti<br />
antineoplastici (Coordinatore Francesco Schittulli) 121<br />
Resoconto attività <strong>2007</strong> 123<br />
Programmazione attività <strong>2008</strong> 127<br />
Progetti di Ricerca 130<br />
LINEA DI RICERCA 3: Nuovi approcci <strong>clinico</strong> - terapeutici e progetti integrati<br />
nella terapia dei tumori (Coordinatore Francesco Giotta) 153<br />
Resoconto attività <strong>2007</strong> 155<br />
Programmazione attività <strong>2008</strong> 160<br />
Progetti di Ricerca 165<br />
LINEA DI RICERCA 4: Medicina del Dolore, riabilitazione oncologica<br />
e qualità di vita (Coordinatore Vittorio Mattioli) 179<br />
Resoconto attività <strong>2007</strong> 181<br />
Programmazione attività <strong>2008</strong> 186<br />
Progetti di Ricerca 188<br />
LINEA DI RICERCA 5: Nuovi modelli organizzativi, e gestionali<br />
e di farmaco - economia (Coordinatore Giangiuseppe Console) 195<br />
Resoconto attività <strong>2007</strong> 197<br />
Programmazione attività <strong>2008</strong> 201<br />
Progetti di Ricerca 204<br />
■ I Ricercatori Responsabili dei Progetti di Ricerca Corrente 215<br />
(in ordine alfabetico)<br />
4
Presentazione
Presentazione<br />
Un momento cruciale per l’<strong>Istituto</strong> che come Presidente del Comitato di Indirizzo e Verifica mi corre l’obbligo<br />
di sottolineare; nuova sede, nuova ipotesi di organizzazione aziendale, nuovi obiettivi con un management<br />
fortemente motivato a rendere finalmente possibile un percorso che ci vede impegnati da<br />
decenni.<br />
È questo un momento, però, che, come sottolinea la puntale e periodica relazione Clinico-Scientifica che andiamo<br />
a pubblicare, coincide con una crescita quali-quantitativa chiara ed innegabile. Questo è vero anche dal<br />
punto di vista delle attività sperimentali che vedono tutti gli indicatori con un trend positivo.<br />
La nuova sede, più grande e tecnologicamente avanzata, viene quindi a rappresentare la migliore risposta<br />
per le naturali necessità ed evoluzione che l’<strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong> di Bari viene rappresentando.<br />
È il territorio che chiede sempre più chiaramente una struttura di governo del problema oncologia a livello<br />
regionale; ed il politico sanitario doverosamente ha provveduto a pianificare una Rete Oncologica Regionale che<br />
del problema e del paziente oncologico si fa carico globalmente. In questo ambizioso progetto, l’<strong>Istituto</strong> è coinvolto<br />
con grandi responsabilità sia di coordinamento che di governo che di pianificazione dell’innovazione.<br />
Rientra in questo quadro, un ulteriore elemento importante: la collocazione del costituendo Registro <strong>Tumori</strong><br />
Regionale nel nostro <strong>Istituto</strong>.<br />
Ancora un sincero augurio di buon lavoro a tutti gli operatori a cui garantisco il mio più totale supporto.<br />
COMITATO INDIRIZZO E VERIFICA<br />
Il Presidente<br />
Emanuele Sannicandro<br />
I Componenti<br />
Michele Contino<br />
Vincenzo D’Alessandro<br />
Dorotea Dubois<br />
Annalisa Zonno<br />
7
Presentazione<br />
La relazione <strong>clinico</strong>-<strong>scientifica</strong> <strong>2007</strong>/<strong>2008</strong> rappresenta l’evidenziazione dello “Stato dell’arte” in riferimento<br />
alle attività di Ricerca di questo I.R.C.C.S.. In quest’ottica, la Direzione Generale, quale Organo Gestionale<br />
Organizzativo, ritiene opportuno soffermarsi su alcuni aspetti.<br />
In particolare l’approvazione del Piano della Salute <strong>2008</strong>/2010 Regionale rappresenta, per l’<strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong><br />
“<strong>Giovanni</strong> Paolo II”, un momento fondamentale in quanto l’<strong>Istituto</strong> acquisisce un ruolo centrale nella costituzione<br />
della Rete Oncologica Regionale e nella gestione del Registro <strong>Tumori</strong> Regionale che è un elemento imprescindibile<br />
per la realizzazione di percorsi preventivo-diagnostici correlati allo stato di Salute del cittadino.<br />
In questo scenario, le attività di ricerca e assistenziali dell’<strong>Istituto</strong> dovranno essere indirizzate ad una forte<br />
integrazione con l’individuazione di obiettivi comuni atti alla valorizzazione di nuovi percorsi assistenziali e di<br />
prevenzione, non tralasciando l’integrazione con il territorio, nella consapevolezza di dover contribuire a garantire<br />
la “presa in carico globale” del Paziente neoplastico. A tal riguardo, sono stati già intrapresi atti procedurali<br />
indirizzati ad un nuovo assetto organizzativo dell’<strong>Istituto</strong>, focalizzando le attività assistenziali e aspetti<br />
della ricerca a finalità che maggiormente devono rispondere alle esigenze future (trattamenti personalizzati con<br />
metodiche di genomica applicata, diagnostica nucleare ad imaging integrata, etc.).<br />
Queste azioni sono, inoltre, correlate alla ormai prossima apertura della nuova sede dell’<strong>Istituto</strong>, nella quale<br />
si sono volute valorizzare le Aree dei Servizi unitamente alla realizzazione di una infrastruttura integrata telematica<br />
che permetterà di ottenere flussi informativi con informazioni assistenziali e di ricerca, fruibili a tutti con<br />
la costituzione di una banca dati (E.M.R.) che rappresenterà il fulcro di una efficace valorizzazione delle risorse<br />
umane e di facilitazione dei processi di condivisione degli obiettivi dell’<strong>Istituto</strong>.<br />
8<br />
Il Direttore Generale<br />
Dott. Nicola Pansini<br />
Il Direttore Sanitario<br />
Giuseppe Pastoressa<br />
Il Direttore Amministrativo<br />
Luciano Lovecchio
Presentazione<br />
si trova, è chiaro a tutti, in un momento particolare della sua vita per una serie di motivi che non<br />
sono solo legati alla pluridecennale problematica dell’acquisizione di una propria sede ma anche dovuti<br />
L’<strong>Istituto</strong><br />
ad un contesto normativo gestionale che ne rinnova profondamente il ruolo e le responsabilità.<br />
Le novità per quanto riguarda quest’ultimo aspetto sono essenzialmente legate alla applicazione della Legge<br />
n.288/2003 che dichiara gli IRCCS di competenza territoriale, di riferimento per lo svolgimento delle politiche<br />
oncologiche regionali, e per la innovazione <strong>clinico</strong>-gestionale.<br />
La prima diretta conseguenza di questo stato di cose è rappresentato dal nuovo ruolo che il nostro <strong>Istituto</strong> è<br />
chiamato a svolgere nella costituenda Rete Oncologica Regionale prescritta nel neonato piano sanitario regionale<br />
<strong>2008</strong>/2010. L’<strong>Istituto</strong> è visto in questo ambito come soggetto coordinatore, come soggetto attuatore, come<br />
soggetto produttore di linee guida e della innovazione.<br />
Altro aspetto particolarmente interessante è la collocazione nell’ambito dell’<strong>Istituto</strong> del costituendo Registro<br />
<strong>Tumori</strong> Regionali approvato con delibera G.R. 1908/<strong>2007</strong>. La realizzazione del Registro <strong>Tumori</strong> è il primo passo<br />
verso la istituzione di un centro per la epidemiologia e la prevenzione oncologica regionale e prevede investimenti<br />
regionali significativi.<br />
Questa mutata visione dell’<strong>Istituto</strong> all’esterno sicuramente richiede un adeguamento culturale sia dei contenuti<br />
scientifici che assistenziali dell’<strong>Istituto</strong>. Laboratori di Terapie Cellulari, di Farmacologia, di Farmacogenomica<br />
, una bio-banca organizzata, una organizzazione dedicata agli studi clinici controllati sono tutti obiettivi ormai<br />
importanti che come Direzione Strategica abbiamo il dovere di impostare nella prospettiva del trasferimento<br />
nella nuova sede dell’ex Ospedale Cotugno; in questo senso, il trasferimento sintetizza tutto quanto sopradetto<br />
dove nuova pianta organica, nuove strutture <strong>clinico</strong>-sperimentali e riorganizzazione delle attività dovranno<br />
concretizzarsi.<br />
Come Direzione Scientifica, va sottolineato che il processo suddescritto si sta realizzando in un <strong>Istituto</strong> che,<br />
come dimostrato dai dati contenuti nella presente relazione, dimostra di essere in fase di continua crescita <strong>scientifica</strong>.<br />
Infatti, non solo la produzione quali-quantitativa di risultati scientifici di valenza internazionale si è incrementata<br />
significativamente rispetto all’anno scorso (+26%) insieme all’entità dei fondi a disposizione (+25%)<br />
ma anche i gruppi e le tematiche di ricerca affrontate si vanno allargando ed aggiornando con vari gruppi clinici<br />
e laboratoristici che hanno dimostrato capacità ed interesse nel settore della ricerca traslazionale.<br />
Oltre che per l’incremento delle attività <strong>clinico</strong>-sperimentali, il <strong>2007</strong> è stato un’anno importante soprattutto<br />
per le varie responsabilità a livello nazionale ed internazionale che all’<strong>Istituto</strong> sono state riconosciute; l’<strong>Istituto</strong><br />
è stato infatti chiamato a coordinare vari Networks di Laboratori ed Unità Cliniche coinvolti nella gestione delle<br />
Biobanche, nella validazione di nuovi Biomarcatori, nella sperimentazione di nuovi farmaci, di nuovi modelli<br />
di assistenza sociosanitaria, ecc.<br />
I problemi non mancano, ma anche l’entusiasmo che spero sia di tutti noi operatori insieme con la Direzione<br />
Strategica che deve ancora risolvere numerosi problemi di tempistica, sincronizzazione degli interventi, insufficienza<br />
dei fondi, organizzazione delle attività prima del tanto agognato trasferimento.<br />
Ai nostri operatori vado ripetendo che, come ricercatori, siamo condannati ad essere ottimisti!!!!<br />
Il Direttore Scientifico<br />
Dott. Angelo Paradiso<br />
9
PARTE I<br />
L’Organizzazione Istituzionale
La Struttura Sanitario-Aziendale
Revisori dei Conti<br />
(delibera n° 159 del 2-04-07°)<br />
Cafarchia Francesco Difino Filippo<br />
Castaldi Ezio Filippo<br />
Pagliarulo Massimo Lonigro Luigi<br />
Comitato Tecnico Scientifico (C.T.S.)<br />
(delibera n° 6 del 31-01-08)<br />
Presidente Angelo Paradiso<br />
Direttore Scientifico<br />
Membri interni Dora Casamassima<br />
Dirigente biologo<br />
Revisori dei Conti - Comitato Tecnico Scientifico<br />
Giuseppe Colucci<br />
Direttore Dipartimento<br />
Giangiuseppe Console<br />
Direttore U.O.C<br />
Luciano Grammatica<br />
Direttore Dipartimento<br />
Vittorio Mattioli<br />
Direttore Dipartimento<br />
Francesco Schittulli<br />
Direttore Dipartimento<br />
Francesco Scotto<br />
Dirigente medico<br />
Esperti esterni Maria Svelto<br />
Preside Facoltà di Biotecnologie, Università di Bari<br />
L. Resta<br />
Ordinario Anatomia Patologica Fac. Medicine e Chirurgia,<br />
Università di Bari<br />
15
Comitato Etico<br />
Comitato Etico (C.E.)<br />
(Del. Comm. Str. n. 283 del 05/07/<strong>2007</strong>)<br />
Presidente Prof. Marcello Ferappi<br />
Preside Facoltà Farmacia – Università Bari<br />
Vice Presidente Dr. Angelo Paradiso<br />
Direttore Scientifico IRCCS – <strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong> Bari<br />
Componenti Dr. Giangiuseppe Console<br />
Direttore Farmacia IRCCS – <strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong> Bari<br />
Dr. Vincenzo Daddabbo<br />
Rappresentante Professione Infermieristica IRCCS – <strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong> Bari<br />
Dr. Cosimo De Mola<br />
Medico di Medicina Generale<br />
Prof. Giancarlo Di Vella<br />
Prof. Assoc. Medicina Legale – Università Bari<br />
Don Felice Iacobellis<br />
Sacerdote<br />
Dr. Evaristo Maiello<br />
Direttore Dipart. Oncologia Medica San <strong>Giovanni</strong> Rotondo<br />
Prof. Nicola Palasciano<br />
Prof. Ord. Chirurgia Generale – Università Bari<br />
Dr. Alfredo D. Pansini<br />
Presidente “Vox Clamans”<br />
Prof. Gabriella Serio<br />
Prof. Ord. Statistica Medica – Facoltà Medicina e Chirurgia, Università Bari<br />
Segreteria tecnico-<strong>scientifica</strong> Dr. ssa Patrizia Nardulli<br />
Dirigente Farmacista IRCCS – <strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong> Bari<br />
16<br />
Parte I - L’Organizzazione Istituzionale
Il nuovo Comitato Etico ha iniziato la sua attività<br />
nel Maggio <strong>2007</strong> e i componenti rimarranno in carica<br />
fino al Maggio 2010.<br />
Dal suo insediamento, questo Comitato Etico ha<br />
valutato sino a Dicembre <strong>2007</strong> diciannove protocolli<br />
di sperimentazione clinica, di cui due osservazionali<br />
e gli altri equamente distribuiti tra studi di fase II e<br />
fase III.<br />
Finanziamenti da società farmaceutiche<br />
(periodo 2003-<strong>2007</strong>)<br />
Protocolli Approvati dal Comitato Etico<br />
(periodo 2003-<strong>2007</strong>)<br />
Comitato Etico<br />
Grande slancio hanno avuto i protocolli no-profit<br />
sponsorizzati da gruppi cooperativi, in particolare nell’ambito<br />
della disciplina di Ematologia, visto il recente<br />
costituirsi dell’U.O.C. di Onco-Ematologia in <strong>Istituto</strong>.<br />
Il Comitato ha sempre rispettato i termini per<br />
l’esame dei protocolli previsti dal D.L. 211/03, giungendo<br />
all’approvazione di diciotto dei diciannove protocolli<br />
esaminati nei tempi dovuti.<br />
La Struttura Sanitario-Aziendale<br />
17
Pianta Organica<br />
U.O. Farmacia<br />
Direttore di Farmacia 1<br />
Coadiutore Amministrativo 1<br />
Co.co.co. farmacista 0<br />
Assistente Amministrativo 1<br />
Totale 3<br />
U.O.S. Umaca<br />
Dirigente farmacista 4<br />
C.P.S. Infermiere-DS-Coordinatore 1<br />
C.P.S. Infermiere 4<br />
Totale 12<br />
Area Gestione Risorse Umane<br />
Dirigente Amministrativo 1<br />
Collaboratore Amm.vo prof. esperto 2<br />
Collaboratore Amm.vo prof. 1<br />
Assistente Amministrativo 5<br />
Coadiutore Amministrativo 1<br />
Totale 10<br />
Area Gestione Risorse Finanziarie<br />
Dirigente Amministrativo 1<br />
Collaboratore Amm.vo prof. esperto 1<br />
Collaboratore Amm.vo prof. 1<br />
Assistente Amministrativo 4<br />
Totale 7<br />
Area Gestione Affari Generali,<br />
Legali e Burocratici<br />
Dirigente Amministrativo 1<br />
Collaboratore Amm.vo prof. esperto 1<br />
Assistente Amministrativo 4<br />
Coadiutore Amministrativo 1<br />
Totale 7<br />
Area Gestione Tecnica e del Patrimonio,<br />
Informatica, Ingegneria Clinica e Sicurezza<br />
sui luoghi di lavoro<br />
Dirigente Ingegnere 1<br />
Collaboratore Amm.vo prof. esperto 1<br />
Collaboratore Amm.vo prof. 2<br />
Assistente Amministrativo 5<br />
Coadiutore Amministrativo 1<br />
Coadiutore Tecnico Specializzato 8<br />
Commesso 1<br />
Co.co.co. Architetto 0<br />
Totale 19<br />
18<br />
Parte I - L’Organizzazione Istituzionale<br />
Pianta Organica<br />
Direzione Generale<br />
C.P.S. Infermiere-DS-Coordinatore 2<br />
C.P.S. Assistente Sanitario 1<br />
Collaboratore Amm.vo prof. 2<br />
Assistente Amministrativo 3<br />
Coadiutore Amministrativo 1<br />
Operatore Socio Sanitario 1<br />
Operatore tec. specializzato esperto 1<br />
Infermiere generico esperto 2<br />
Ausiliario specializzato 1<br />
Totale 14<br />
Direzione Sanitaria<br />
Direttore Sanitario di Presidio 1<br />
Dirigente Medico 1<br />
Assistente Amministrativo 1<br />
Coadiutore Amministrativo 4<br />
Collab. Prof. Assistente Sociale 1<br />
Operatore Tecn. Specializzato esperto 4<br />
C.P.S. Infermiere 7<br />
C.P.S. Dietista 2<br />
Infermiere Generico Esperto 2<br />
Operatore Socio Sanitario 2<br />
Ausiliario Specializzato 3<br />
Totale 28<br />
Area Controllo di Gestione<br />
Dirigente Amministrativo 1<br />
Coadiutore Amministrativo 1<br />
Assistente Amministrativo 1<br />
Totale 3<br />
U.O. Statistica ed Epidemiologia<br />
Dirigente Medico 1<br />
Assistente Amministrativo 1<br />
C.P.S. Infermiere 1<br />
C.P.S. Assistente Sanitario 1<br />
Operatore Socio Sanitario 1<br />
Totale 5<br />
Direzione Scientifica<br />
Direttore Scientifico 1<br />
Collaboratore Amm.vo prof. esperto 1<br />
Assistente Amministrativo 2<br />
Ausiliario Specializzato<br />
Biblioteca<br />
1<br />
Totale 5<br />
Assistenza Religiosa<br />
Assistente religioso 1
Dipartimento di Oncologia Sperimentale<br />
Direttore: Michele Quaranta<br />
Il Dipartimento di Oncologia Sperimentale è co-<br />
stituito dall’U.O. di Laboratorio di Analisi che for-<br />
nisce prestazioni di Laboratorio per l’assistenza in<br />
oncologia e che è anche impegnato in programmi di<br />
ricerca sperimentale e clinica e dall’U.O. di Laboratorio<br />
di Oncologia Sperimentale suddiviso in 3 settori<br />
funzionali:<br />
• Farmacologia clinica e preclinica<br />
• Biologia molecolare applicata<br />
• Biomorfologia funzionale<br />
La sua attività è da considerarsi sede elettiva di una<br />
medicina basata sul continuo dialogo multidirezionale<br />
e multidisciplinare tra ricerca di base, ricerca applicata,<br />
ricerca clinica e ricerca in ambito oncologico medico e<br />
chirurgico.<br />
Direttore di di Dipartimento<br />
di di Oncologia Sperimentale<br />
Infatti la presenza all’interno dello stesso Dipartimento<br />
di Medici, Biologi e Tecnici che forniscono prestazioni<br />
di Laboratorio a favore dei pazienti<br />
neoplastici oltre a Ricercatori di base, unitamente alla<br />
disponibilità di un grande Laboratorio per l’assistenza,<br />
molto bene attrezzato e gestito tramite un sistema<br />
informatico avanzato e di Laboratori di<br />
Ricerca, consente un interscambio scientifico continuo.<br />
Conseguenza diretta di questo processo culturale<br />
è da un lato l’identificazione di problematiche di carattere<br />
scientifico che originano dalle necessità <strong>clinico</strong>-chirurgiche<br />
oncologiche e dall’altro l’instaurarsi<br />
di un flusso diretto dell’informazione derivata dai risultati<br />
sperimentati.<br />
Struttura organizzativa e Dotazione Organica<br />
U.O. Laboratorio Analisi Chimico Cliniche<br />
U.O. Laboratorio di di Oncologia Sperimentale Clinica<br />
I Dipartimenti<br />
Farmacologia clinica e preclinica<br />
Biologia molecolare applicata<br />
Biomorfologia Funzionale<br />
■ U.O. Laboratorio di analisi Chimico-Cliniche<br />
Direttore 1 C.P.S. Tecnico di<br />
Lab. Biomedico-DS-Coordinatore<br />
1<br />
Dirigenti Medici 2 C.P.S. Tecnico Lab. Biomedico 8<br />
Dirigenti Biologi 4 Operatore Socio Sanitario 3<br />
■ U.O. Laboratorio di Oncologia Sperimentale Clinica<br />
Direttore 1 C.P.S. Tecnico Lab. Biomedico 2<br />
Dirigenti Biologi 4 Dirigenti medico (Oncologo) 1<br />
TOTALE ORGANICO DIPARTIMENTO DI ONCOLOGIA SPERIMENTALE 27<br />
La Struttura Sanitario-Aziendale<br />
19
Pianta Organica<br />
Il Dipartimento dei Servizi e di Diagnostica offre ai<br />
pazienti ricoverati ed a quelli ambulatoriali la possibilità<br />
di usufruire di prestazioni diagnostiche di alto<br />
livello in ambiti, quali la Radiologia, l’Endoscopia Di-<br />
Dipartimento dei Servizi<br />
Direttore del del Dipartimento<br />
dei dei Servizi<br />
Direttore: Antonio Pellecchia<br />
gestiva e l’Istopatologia.<br />
Al Dipartimento afferisce inoltre la Fisica Sanitaria,<br />
che esplica fondamentale attività di supporto alla<br />
Radioterapia e alla Radiodiagnostica.<br />
Struttura organizzativa e Dotazione Organica<br />
U.O. Radiologia Diagnostica<br />
U.O. D.H. Attività Ambulatoriale<br />
U.O. Anatomia, Istopatologia e Citodiagnostica<br />
U.O. Fisica Sanitaria<br />
■ U.O. Radiologia Diagnostica<br />
Direttore 1 C.P.S. Tecnico Radiologia Medica 8<br />
Dirigenti Medico 5 Infermiere generico esperto 1<br />
C.P.S. Infermiere 3 Coadiutore Amministrativo 1<br />
C.P.S. Tecnico Radiologia Medica-DS-Coordinatore 1<br />
■ U.O. Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva<br />
Direttore 1 C.P.S. Infermiere 3<br />
Dirigenti Medici 2 Assistente Amministrativo 1<br />
■ U.O. Anatomia,Istologia Patologica e Citodiagnostica<br />
Direttore 1 Dirigenti Medici 3<br />
Dirigenti Biologi 4 C.P.S.Tecnico di Laboratorio Biomedico 5<br />
■ U.O. Fisica Sanitaria<br />
Direttore Fisico 1 C.P.S. Tecnico di Radiologia Medica 1<br />
Dirigente Fisico 1 C.P.S. Tecnico elettronico 1<br />
TOTALE ORGANICO DIPARTIMENTO DEI SERVIZI 44<br />
Le procedure diagnostiche radiologiche:<br />
comprendono l’ecografia, le indagini radiologiche<br />
tradizionali, con o senza mezzo di contrasto, TAC e<br />
la Risonanza Magnetica (RMN).<br />
20<br />
Parte I - L’Organizzazione Istituzionale<br />
L’Endoscopia Digestiva:<br />
è una tecnica che permette all’operatore di esplorare<br />
dall’interno l’apparato digerente, nei vari settori: esofago,<br />
stomaco e duodeno (mediante esofagoduode-
noscopia), intestino tenue (mediante enteroscopia e<br />
capsula endoscopica), colon (mediante colonscopia).<br />
L’endoscopia oltre a prevedere l’esecuzione di<br />
prelievi bioptici, è caratterizzata da importanti possibilità<br />
terapeutiche, quali l’asportazione di formazioni<br />
benigne (polipo), l’arresto di emorragie, il posizionamento<br />
di protesi nei tratti anatomici ristretti per<br />
malattia e la rimozione di corpi estranei accidentalmente<br />
ingeriti.<br />
È inoltre possibile utilizzare una tecnica endosco-<br />
I Dipartimenti<br />
pico-radiologica (ERCP) per lo studio delle vie biliari<br />
e pancreatiche a scopo principalmente terapeutico<br />
(ostruzione da neoplasie o calcoli).<br />
L’Istocitopatologia è il fondamentale completamento<br />
di molteplici accertamenti diagnostici, in<br />
quanto permette la definizione microscopica delle<br />
varie malattie.<br />
La diagnostica citologica esfoliativa viene correntemente<br />
utilizzatata come procedura di routine<br />
nello screening cervico-vaginale.<br />
La Struttura Sanitario-Aziendale<br />
21
Pianta Organica<br />
L’istituzione del Dipartimento Donna dell’<strong>Istituto</strong><br />
<strong>Tumori</strong> di Bari nasce dall’esigenza di garantire un<br />
percorso preventivo - diagnostico - terapeutico - riabilitativo<br />
dedicato esclusivamente alla “donna”,<br />
prendendosi cura di lei attraverso una corretta in-<br />
22<br />
Direttore del del Dipartimento Donna<br />
Parte I - L’Organizzazione Istituzionale<br />
Dipartimento Donna<br />
Direttore: Francesco Schittulli<br />
formazione, educazione sanitaria, visite specialistiche,<br />
esami diagnostico-strumentali, citologici, interventi<br />
di chirurgia, dalla mininvasiva alla<br />
ricostruttiva, radio-chemioterapia, riabilitazione<br />
psico-fisica e follow-up.<br />
Struttura organizzativa e Dotazione Organica<br />
U.O. Ginecologia e Prevenzione Ginecologica<br />
U.O. Senologia e Prevenzione Chirurgica<br />
Gruppo Operativo Interdipartimentale<br />
Radiologia Senologica<br />
Riabilitazione<br />
■ U.O. Ginecologia e Prevenzione Ginecologica<br />
Direttore 1 C.P.S. Colposcopista 1<br />
Dirigente Medico 5 C.P.S. Infermiere 3<br />
Infermiere generico esperto 1<br />
■ U.O. Senologia e Prevenzione Chirurgica<br />
Direttore 1 C.P.S. Infermiere-DS-Coordinatore 1<br />
Dirigente Medico 7 C.P.S. Infermiere 16<br />
Infermiere generico esperto 2<br />
■ Gruppo Operativo Interdipartimentale (GOIP)<br />
Dirigente Medico 1 C.P.S. Infermiere 1<br />
■ Radiologia Senologica<br />
Dirigente Medico 2 C.P.S. Infermiere 1<br />
C.P.S. Tecnico di Radiologia Medica 4 Infermiere generico esperto 1<br />
■ Riabilitazione<br />
C.P.S. Fisioterapista 2<br />
TOTALE ORGANICO DIPARTIMENTO DONNA 50
Il Dipartimento Donna si articola in due Unità<br />
Operative Complesse: la Senologia e la Ginecologia<br />
suddivise, a loro volta, in varie Unità Operative Semplici<br />
settorializzate.<br />
Al Dipartimento fa capo la Linea Verde oltre i GOIP<br />
di Oncologia Medica, Radioterapia e Anatomia Patologica,<br />
compreso il GOIP per lo studio dei tumori familiari<br />
che si avvale della specifica competenza<br />
professionale del radiologo, senologo-chirurgo, biologo<br />
molecolare, psicologo e ginecologo. Il GOIP ha lo<br />
scopo di fornire una valutazione personalizzata per<br />
la prevenzione primaria e diagnosi precoce dei tumori<br />
mammari ed ovarici.<br />
Da diversi anni è stata poi attivata una costante<br />
collaborazione con il Servizio di Medicina Nucleare<br />
dell’Ospedale “Di Venere” di Bari-Carbonara per la applicazione<br />
della tecnica del Linfonodo Sentinella, in-<br />
I Dipartimenti<br />
serita ormai nel progetto Alleanza Contro il Cancro.<br />
I risultati ottenuti dall’attività <strong>clinico</strong>-assistenziale-<strong>scientifica</strong><br />
del Dipartimento sono oggetto di due<br />
annuali importanti eventi a carattere sia regionale sia<br />
nazionale. In più il Dipartimento Donna attiva numerosi<br />
progetti di ricerca finalizzata, oltre le sperimentazioni<br />
cliniche con altre Istituzioni oncologiche<br />
nazionali.<br />
In conclusione, con compiacimento, nonostante<br />
il perdurare di situazioni precarie (strumentazione e<br />
personale), si può certamente asserire che nel corso<br />
dell’anno si è verificato un complessivo incremento<br />
delle attività sanitarie, soprattutto in termini di qualità.<br />
L’auspicio è di poter celermente disporre di adeguate<br />
ed opportune risorse, a garanzia di un forte salutare<br />
beneficio per la donna.<br />
La Struttura Sanitario-Aziendale<br />
23
Pianta Organica<br />
Il Dipartimento di Chirurgia Oncologica, attualmente<br />
costituito dalle Unità Operative complesse di<br />
Chirurgia dell’Apparato Digerente e di Otorinolaringoiatria-Chirurgia<br />
Cervico-Facciale è sito al secondo<br />
piano D.<br />
Nell’ambito di questo Dipartimento sono trattate<br />
chirurgicamente le patologie oncologiche delle vie<br />
aereo-digestive e di tutto il distretto cervico-cefalico,<br />
applicando in tale settore le più avanzate procedure<br />
diagnostiche e di cura alla luce dei più moderni protocolli<br />
di terapia integrata (chirurgia-radioterapiachemioterapia).<br />
Le prestazioni assistenziali si eseguono in regime<br />
di ricovero ordinario, diurno (day-surgery) o ambulatoriale.<br />
24<br />
Dipartimento di Chirurgia Oncologica<br />
Direttore del del Dipartimento<br />
di di Chirurgia Oncologica<br />
Parte I - L’Organizzazione Istituzionale<br />
Direttore: Luciano Grammatica<br />
L’attività ambulatoriale si svolge distintamente<br />
negli ambulatori di ciascuna delle Unità.<br />
Operative del Dipartimento dal lunedì al venerdì,<br />
anche nelle ore pomeridiane, previa prenotazione<br />
con attesa massima di alcuni giorni.<br />
Vengono assicurate prestazioni di diagnosi clinica<br />
e strumentale, di follow-up e di prevenzione anche ai<br />
cittadini utenti che, pur in assenza di una malattia<br />
manifesta, intendono effettuare una valutazione in<br />
senso oncologico dei distretti testa-collo e dell’apparato<br />
digerente.<br />
I flussi informativi derivati dell’attività assistenziale<br />
sono utilizzati anche per specifici progetti di ricerca<br />
<strong>scientifica</strong> oncologica che vengono svolti in<br />
ambito Dipartimentale.<br />
Struttura organizzativa e Dotazione Organica<br />
U.O. Chirurgia dell’Apparato digerente<br />
U.O. U.O. Otorinolaringoiatria<br />
Otorinolalingoiatria<br />
■ Chirurgia dell’Apparato digerente<br />
Direttore 1 Infermiere generico esperto 1<br />
Dirigenti Medici 5 C.P.S. Infermiere 16<br />
■ Otorinolaringoiatria<br />
Direttore 1 C.P.S. Infermiere-DS-Coordinatore 1<br />
Dirigente Medico 5 C.P.S. Infermiere 7<br />
TOTALE ORGANICO DIPARTIMENTO DI CHIRURGIA ONCOLOGICA 37
Il Dipartimento di Area Critica include risorse professionali,<br />
tipologie assistenziali, tecniche diagnostiche<br />
e terapie che si avvalgono di metodi ad alto<br />
contenuto professionale, tecnologico ed assistenziale,<br />
proprio perché mirati alla risoluzione di quadri patologici<br />
che coinvolgono funzioni ed apparati vitali.<br />
La presenza dell’Area Critica in Oncologia è tesa<br />
I Dipartimenti<br />
Dipartimento di Area Critica e Quartiere Operatorio<br />
Direttore del del Dipartimento di di Area<br />
Critica e Quartiere Operatorio<br />
Direttore: Vittorio Mattioli<br />
ad assicurare ai pazienti neoplastici, in modo mirato<br />
ed appropriato, un tipo di assistenza di elevato profilo<br />
professionale, assistenziale e tecnologico, per migliorare<br />
l’outcome di itinerari diagnostico-terapeutici<br />
di grande impatto biologico nella costante lotta per<br />
sconfiggere il cancro.<br />
Nella realtà organizzativa dell’<strong>Istituto</strong> sono presenti<br />
Struttura organizzativa e Dotazione Organica<br />
U.O. Anestesia, Rianimazione e<br />
Terapie del del Dolore - - Quartiere Operatorio<br />
U.O.S di di Terapia Intensiva Post Operatoria<br />
U.O. Radiodiagnostica Interventaistica<br />
U.O.S. di di Oncologia Medica<br />
U.O. Cardiologia<br />
■ U.O. Anestesia, Rianimazione e Terapie del Dolore-Quartiere Operatorio<br />
Direttore 1 C.P.S. Infermiere-DS-Coordinatore 1<br />
Infermiere generico esperto 3 C.P.S. Infermiere 7<br />
Dirigente Medico 5<br />
■ U.O.S. di Terapia Intensiva Post Operatoria<br />
Dirigente Medico 1 C.P.S. Infermiere 7<br />
■ U.O. Radiodiagnostica Interventistica<br />
Direttore 1 C.P.S. Tec. di Radiologia Medica-Ds-Coordinatore 1<br />
C.P.S. Infermiere-DS-Coordinatore 2 Infermiere generico esperto 1<br />
C.P.S. Infermiere 24 Dirigente Medico 4<br />
C.P.S. Tecnico di Radiologia Medica 3<br />
■ U.O.S. di Oncologia Medica<br />
Dirigente Medico 4<br />
■ U.O. Cardiologia<br />
Direttore 1 C.P.S. Infermiere 4<br />
Dirigente Medico 3<br />
TOTALE ORGANICO DIPARTIMENTO AREA CRITICA E QUARTIERE OPERATORIO 75<br />
La Struttura Sanitario-Aziendale<br />
25
Pianta Organica<br />
nell’attuale configurazione del Dipartimento di Area<br />
Critica-Quartiere Operatorio le Unità Operative Complesse<br />
di:<br />
Anestesia, Terapia Intensiva Postchirurgica, Medicina<br />
del Dolore e Cure Palliative, Servizio di Psiconcologia<br />
Cardiologia<br />
Radiologia Interventistica<br />
È stato in tal modo resa visibile l’importante sinergia<br />
operativa di Specialisti professionalmente<br />
esperti nel riconoscere e trattare quegli stati patologici<br />
acuti o riacutizzati che comportano insufficienza<br />
di apparati o di organi vitali.<br />
Nell’ambito del Dipartimento vengono svolte alcune<br />
attività di ricerca e sperimentazione sottoposte<br />
al giudizio del Comitato Etico.<br />
In particolare l’U.O. di Radiologia Interventistica,<br />
è impegnata nei trattamenti con la RFA applicata<br />
ai tumori epatici e polmonari, in metodiche di<br />
chemioterapia locoregionale per via arteriosa e venosa<br />
sul fegato e in tecniche che integrano le perfusioni<br />
di chemioterapici e l’impiego dell’RFA.<br />
Il team medico dell’U.O.C. di Radiologia Interventistica<br />
è arricchito da competenze di profilo oncologico<br />
medico ed anestesiologico, in modo da<br />
garantire la massima sicurezza nella assistenza del<br />
malato, sia in condizioni cliniche ordinarie che di<br />
emergenza.<br />
L’U.O.C. è dotata di 14 posti letto per la degenza<br />
ordinaria, destinati a pazienti per interventi di secondo<br />
livello, e di 4 posti letto per il Day Hospital, destinati<br />
al ricovero breve per prestazioni di primo livello.<br />
L’equipe dell’U.O.C. di Radiologia Interventistica<br />
è anche un consolidato gruppo di ricerca <strong>scientifica</strong><br />
dell’<strong>Istituto</strong>, con lo sviluppo di studi sperimentali<br />
sulla termoablazione mediante radiofrequenza di tumori<br />
polmonari in sinergia con la perfusione antiblastica<br />
segmentaria polmonare: “double track<br />
therapy”; la radiofrequenza epatica in sinergia con la<br />
chemioembolizzazione, entrambe effettuate in<br />
un’unica seduta operatoria: “single step therapy”;<br />
lo stop-flow o “bagno epatico” nei tumori metastatici<br />
del fegato; stop flow di arto con ipertermia nella<br />
terapia dei melanomi; l’embolizzazione portale propedeutica<br />
alle epatectomie maggiori; la vertebroplastica<br />
e la cifoplastica per il recupero statico<br />
scheletrico e per la soppressione del dolore incoercibile;<br />
lo studio dei fattori biologici coinvolti nel-<br />
26<br />
Parte I - L’Organizzazione Istituzionale<br />
l’angiogenesi tumorale. Vengono inoltre effettuati<br />
ricoveri con finalità terapeutiche di tumori primitivi<br />
e secondari epatici in stadio intermedio e avanzato,<br />
utilizzando isotopi radioattivi: “radioterapia interna”<br />
o radio-embolizzazione. Infine, viene somministrata<br />
in tutte le forme tumorali, superficiali e<br />
profonde, l’ipertermia esterna non invasiva, di<br />
tipo induttivo-capacitivo, per potenziare gli effetti<br />
terapeutici della chemioterapia sistemica e della radioterapia<br />
esterna.<br />
L’U.O. di Medicina del Dolore e Cure Palliative<br />
sta svolgendo un progetto innovativo di trattamento<br />
domiciliare del paziente oncologico in stato avanzato,<br />
attraverso la formazione di una équipe, dal terapista<br />
del dolore, lo psicologo, il personale<br />
infermieristico, con il precipuo obiettivo di assistenza<br />
al paziente e alla famiglia, nel percorso di palliazione<br />
della malattia e l’assistenza alla terminalità biologica.<br />
Il Servizio Sperimentale di Psiconcologia è ampiamente<br />
coinvolto in un ampio progetto integrato di<br />
interesse nazionale opportunamente finanziato dal<br />
Ministero della Salute relativo alla conoscenza dei problemi<br />
dei pazienti sopraviventi al cancro. Obiettivi importanti<br />
del progetto, sono quelli legati ad una<br />
valutazione multidimensionale del lungo sopravivente,<br />
allo studio delle eventuali basi genetiche della<br />
depressione maggiore dalla proposta di linee guida per<br />
un supporto riabilitativo specifico di tipo sociale.<br />
L’U.O. di Cardiologia continua quelli studi sugli effetti<br />
a lungo termine delle chemioterapie in modo particolare<br />
delle “antracicline” con l’obiettivo specifico di<br />
individuare programmazioni terapeutiche che, senza<br />
ridurre l’efficacia anticancro dei farmaci impiegati, abbiano<br />
un impatto sulle funzioni cardiovascolari.<br />
L’U.O. di Anestesia ha approfondito le conoscenze<br />
e l’applicazione di un’ampia gamma di tecniche anestesiologiche<br />
dalla sedazione cosciente alle anestesie<br />
miste per migliorare la qualità degli interventi chirurgici,<br />
ottimizzare gli outcome, ridurre le conseguenze di<br />
chirurgia maxiexeretica su organi e apparati vitali, in<br />
particolare è stata messa a punto una tecnica di assistenza<br />
ventialoria monopolmonare a torace chiuso,<br />
che ha consentito l’applicazione efficace della termoablazione<br />
nei tumori polmonari. In fine, alcuni ricercatori<br />
del Dipartimento, stanno lavorando su<br />
progetto personale allo sviluppo di un sistema robotizzato<br />
di puntamento TAC dei tumori con assistenza<br />
e impiego della realtà virtuale.
Dipartimento di Oncologia Medica e Sperimentale<br />
e Terapie Innovative<br />
Il Dipartimento di Oncologia Medica comprende<br />
le UU.OO. di Oncologia Medica e Sperimentale, Radioterapia.<br />
Ematologia e Ambulatori-Day Hospital.<br />
L’attività clinica del Dipartimento è rivolta a garantire<br />
al paziente, nel rispetto della qualità di vita,<br />
le più aggiornate ed innovative procedure diagnostico-terapeutiche<br />
disponibili.<br />
L’attività di collaborazione con altri Dipartimenti e<br />
Servizi consente di individuare i trattamenti più efficaci<br />
nell’ambito di un approccio muldisciplinare integrato.<br />
Attualmente il Dipartimento di Oncologia Medica<br />
è particolarmente impegnato nel trattamento delle<br />
seguenti patologie: neoplasie del tratto gastro-enterico,<br />
neoplasie della mammella, neoplasie del polmone,<br />
melanoma, tumori urogenitali.<br />
Le terapie mediche somministrate sono rappresentate<br />
da chemioterapici, agenti ormonali, immunoterapici,<br />
anticorpi monoclonali e farmaci a<br />
bersaglio molecolare; oltre il 70% dei trattamenti<br />
Direttore: Giuseppe Colucci<br />
I Dipartimenti<br />
rientrano nell’ambito di studi (protocolli) clinici e<br />
vengono eseguiti seguendo le regole della “Buona<br />
Pratica Clinica” (Good Clinical Practice).<br />
L’impostazione di un trattamento di nutrizione<br />
parenterale totale e l’individuazione di terapie di supporto,<br />
anche curando l’aspetto psicologico, rappresentano<br />
inoltre un altro settore indispensabile per un<br />
approccio globale al paziente neoplastico.<br />
Il trattamento radioterapico viene condotto sia<br />
con acceleratori lineari che con cobaltoterapia.<br />
Il Dipartimento dispone complessivamente di 34<br />
posti letto in regime di ricovero ordinario e di 8 posti<br />
letto in regime di ricovero diurno (Day-Hospital).<br />
Gli ambulatori divisionali provvedono a garantire<br />
trattamenti specifici antitumorali oltre che controlli<br />
periodici nell’ambito di programmi stabiliti di followup,<br />
così come ad un inquadramento diagnostico-terapeutico<br />
per pazienti che si rivolgono per la prima<br />
volta presso la nostra struttura.<br />
La Struttura Sanitario-Aziendale<br />
27
Pianta Organica<br />
■ U.O. di Oncologia Medica<br />
Direttore 1 Dirigenti Medici 6<br />
■ U.O. D.H. Attività Ambulatoriale<br />
C.P.S. Infermiere-DS-Coordinatore 2 C.P.S. Infermiere 7<br />
■ U.O. Oncologia Medica e Sperimentale<br />
Direttore 1 C.P.S. Infermiere 17<br />
Dirigenti Medici 5 Infermiere generico esperto 4<br />
C.P.S. Infermiere-DS-Coordinatore 1<br />
■ U.O. Radioterapia<br />
Direttore 1 C.P.S. Tecnico Radiologia Medica-DS-Coordinatore 1<br />
Dirigenti Medici 5 C.P.S. Tecnico Radiologia Medica 8<br />
C.P.S. Infermiere 2 Infermiere generico esperto 1<br />
■ U.O. Oncoematologia<br />
Direttore 1 Dirigenti Medici 5<br />
■ U.O.S. Oncoematologia<br />
Dirigente Biologo 5 CPS Tecnico di Laboratorio Biomedico 2<br />
TOTALE ORGANICO DIPARTIMENTO DI ONCOLOGIA MEDICA S.T.I. 75<br />
28<br />
Direttore del del Dipartimento di di Oncologia<br />
Medica e Sperimentale e Terapie Innovative<br />
Parte I - L’Organizzazione Istituzionale<br />
Struttura organizzativa e Dotazione Organica<br />
U.O. Oncologia Medica e Sperimentale<br />
D.H. Attività Ambulatoriale<br />
U.O. Oncologia Medica<br />
U.O. Radioterapia<br />
U.O. Oncoematologia<br />
U.O.S. Oncoematologia
Le attività <strong>clinico</strong>-assistenziali
Attività <strong>clinico</strong>-assistenziale periodo <strong>2007</strong><br />
(A cura del Direttore Sanitario G. Pastoressa<br />
Responsabile dell’Unità Operativa Statistica ed Epidemiologica Pietro Milella)<br />
Andamento del peso medio dei ricovero ordinari<br />
Il dato complessivo delle attività assistenziali<br />
erogate nel <strong>2007</strong> evidenzia gli elementi più significativi<br />
delle attività svolte e dell’impegno profuso per<br />
erogare prestazioni con livelli di appropriatezza propri<br />
di un <strong>Istituto</strong> di ricerca. Il primo parametro da<br />
prendere in considerazione per la valutazione del-<br />
Andamento Peso medio dei ricoveri ordinari<br />
2003-<strong>2007</strong><br />
Attività <strong>clinico</strong>-assistenziali<br />
l’attività <strong>clinico</strong> assistenziale è il “peso medio” dei<br />
ricoveri ordinari dell’<strong>Istituto</strong> che si è stabilizzato per<br />
il <strong>2007</strong> sul valore di 1,47, partendo dal valore di<br />
1,32 del 2003, così come riportato in tabella 1.<br />
Tale andamento viene confermato anche nell’attività<br />
di ricovero diurno che passa dal valore di 1.03<br />
al valore di 1.06.<br />
Attività <strong>clinico</strong>-assistenziali<br />
31
Attività <strong>clinico</strong>-assistenziali<br />
Indicatori attività <strong>clinico</strong> – assistenziale<br />
Dalla lettura del dato sulla produttività assistenziale<br />
del <strong>2007</strong> si evidenzia che l’attività dell’<strong>Istituto</strong>,<br />
quale soggetto erogatore di prestazioni assistenziali<br />
in campo oncologico, continua ad essere indirizzata<br />
verso il potenziamento della capacità di erogare prestazioni<br />
appropriate, incentrate su una tipologia di<br />
media – alta complessità assistenziale.<br />
Nel corso del <strong>2007</strong> a seguito della delibera aziendale<br />
n. 61 del 13 febbraio <strong>2007</strong>, vi è stata una ri-<br />
Tabella 1. Indicatori di attività <strong>clinico</strong>-assistenziale 2003-<strong>2007</strong><br />
modulazione di posti letto, non ancora compiutamente<br />
realizzata, che ha portato all’istituzione dell’U.O.<br />
di Ematologia e che, nel corso dell’anno <strong>2008</strong>,<br />
porterà anche alla realizzazione di 4 posti letto della<br />
U.O. di Terapia post-intensiva, al fine di consentire<br />
un approccio più appropriato al decorso post operatorio.<br />
Si riporta di seguito una tabella relativa agli indicatori<br />
di attività assistenziale riferiti al periodo 2003-<br />
<strong>2007</strong>.<br />
Indicatori di attività 2003 2004 2005 2006 <strong>2007</strong><br />
Posti letto (ord + dh) 122 118 118 124 116<br />
Ricoveri ordinari 4523 1583 4352 4205 3951<br />
Giornate di degenza* 26015 23946 23517 23397 21642<br />
Degenza media* 5,75 5,22 5,40 5,56 5,48<br />
Ricoveri in Dh 1934 2035 2223 2363 2429<br />
Tasso di occupazione posti letto* 66,61% 63,68% 63,01% 66,39% 61,78%<br />
Visite ambulatoriali 44540 46541 53514 52059 52104<br />
Interventi chirurgici 3339 2380 2311 2176 2987<br />
Esami di laboratorio 430635 348795 325068 329410 367265<br />
Esami istologici 26124 5123** 4739** 4908** 2794<br />
Esami citologici 9643 9149 8843 9681 7987<br />
Esami radiologici 23642 31989 36894 34965 33823<br />
Esami cardiologici 18189 10766 10067 9942 9808<br />
Esami endoscopici 2185 2102 1970 2100 2217<br />
Applicazioni di radioterapia 23570 13869 19695 26137 20362<br />
Peso medio* 1,32 1,37 1,39 1,37 1,47<br />
* Valore calcolato sui ricoveri ordinari<br />
** Dal 2004 gli esami istologici sono stati computati per numero di pazienti e non per numero di preparati allestiti<br />
32<br />
Parte I - L’Organizzazione Istituzionale
Indicatori ricoveri per Unità Operativa<br />
Merita un commento la diminuzione nel <strong>2007</strong> del<br />
tasso di occupazione dell’U.O. di Chirurgia dell’apparato<br />
digerente.<br />
Tale valore è stato determinato dalla scelta aziendale<br />
di ridurre la degenza pre-operatoria da 6,84 gg.<br />
a 1,11 gg. alla luce della disponibilità di accesso in<br />
Sala operatoia.<br />
Sono ancora critici i valori di turn over e tasso di<br />
occupazione, relativi alle UU.OO. del Dipartimento<br />
Tabella 2. Indicatori Ricoveri ordinari per Unità Operativa 2006-<strong>2007</strong><br />
Unità Operativa<br />
Degenza<br />
media<br />
Tasso<br />
di occupazione<br />
Donna, anche questi sensibili alla criticità di accesso<br />
in sala operatoria.<br />
Le scelte aziendali per il <strong>2007</strong> sono state orientate<br />
alla verifica del livello di inappropriatezza delle<br />
prestazioni erogate, con uno spostamento delle prestazioni<br />
di basso profilo afferenti la chemioterapia<br />
(DRG 410) prevalentemente in regime ambulatoriale,<br />
come dimostrato dall’aumento del file F (da €<br />
7.167.044,70 a € 9.152.015,14), e in ricovero<br />
diurno (da 357 casi nel 2006 a 438 casi nel <strong>2007</strong>).<br />
Turn over<br />
Attività <strong>clinico</strong>-assistenziali<br />
Indice<br />
di rotazione<br />
Peso medio<br />
2006 <strong>2007</strong> 2006 <strong>2007</strong> 2006 <strong>2007</strong> 2006 <strong>2007</strong> 2006 <strong>2007</strong><br />
Radiologia interventistica 4,89 6,73 60,24 65,51 3,23 3,55 44,99 35,53 2.32 2.32<br />
Oncologia medica 4,80 - 75,71 - 1,54 - 29,79 - 1,01 -<br />
Chirurgia Apparato Digerente 15,66 10,00 89,77 58,15 1,78 7,19 20,92 21,23 3,41 3,48<br />
Ginecologia 5,96 6,82 20,17 25,50 23,64 19,89 12,33 13,67 1,83 1,72<br />
Senologia 3,80 3,76 39,54 38,50 5,81 6,01 38,00 37,38 1,11 1,14<br />
Otorino - laringoiatria 6,50 6,69 68,63 66,11 2,98 3,44 38,50 36,04 1,60 1,77<br />
Oncologia Medica<br />
e Sperimentale<br />
5,13 5,13 83,31 84,26 1,03 0,96 59,32 59,97 1,01 1,11<br />
Attività <strong>clinico</strong>-assistenziali<br />
33
Attività <strong>clinico</strong>-assistenziali<br />
Andamento Volume Fatturato – DIEF<br />
Pur avendo operato uno spostamento di attività<br />
in regimi alternativi a quello ordinario e, quindi, ridotto<br />
il numero totale dei ricoveri ordinari, il valore<br />
complessivo del fatturato prodotto è progressivamente<br />
aumentato raggiungendo per il <strong>2007</strong> il valore<br />
di € 22.616.793.<br />
Inoltre tale fatturato è stato raggiunto nonostante<br />
34<br />
Parte I - L’Organizzazione Istituzionale<br />
Andamento Volume Fatturato/Dief<br />
2004-<strong>2007</strong><br />
la soppressione nel Dipartimento di Oncologia medica<br />
dell’U.O. di Oncologia medica, e la riduzione dei<br />
posti letto all’interno dell’U.O. di Oncologia Medica e<br />
Sperimentale, a decorrere dal luglio 2006.<br />
Si riporta, di seguito, un grafico relativo all’andamento<br />
del fatturato realizzato dall’<strong>Istituto</strong> nel periodo<br />
2004-<strong>2007</strong> a confronto con le assegnazione di FSR<br />
riconosciute dalla Regione Puglia con DIEF.
Attività formative
La mole quantitativa delle attività formative dell’<strong>Istituto</strong><br />
hanno sofferto nell’ultimo anno delle varie<br />
problematiche normativo-gestionali che ne hanno<br />
caratterizzato lo svolgimento a livello nazionale.<br />
In un panorama nazionale quindi di riduzione<br />
chiara degli eventi formativi, l’<strong>Istituto</strong> ha ritenuto di<br />
privilegiare attività accreditate rivolte soprattutto al<br />
Attività di formazione<br />
N. eventi, crediti formativi e partecipanti<br />
2003-<strong>2007</strong><br />
Formazione<br />
ruolo infiermeristico fortemente coinvolto nella preparazione<br />
e produzione di una cartella infiermeristica<br />
specifica per un ambiente oncologico. Questo ha permesso,<br />
tra l’altro, la formazione di un coeso gruppo<br />
di infermieri che costituendo un gruppo stabile di lavoro<br />
ha programmato e svolto numerosi progetti di<br />
ricerca corrente.<br />
Attività formative<br />
37
Attività formative<br />
Nel <strong>2007</strong> l’<strong>Istituto</strong> ha continuato la sua intensa<br />
opera di formazione di personale nello specifico ambito<br />
oncologico. Il numero di borse attribuite ha<br />
38<br />
avuto una contrazione nell’anno passato soprattutto<br />
dovuta allo slittamento di alcuni bandi per attribuzione<br />
di borse dal <strong>2007</strong> al <strong>2008</strong>.<br />
La formazione dei ricercatori, numero e figura professionale<br />
2003-<strong>2007</strong><br />
Parte I - L’Organizzazione Istituzionale
Titolo<br />
progetto/evento formativo<br />
anno <strong>2007</strong>:<br />
ESSERE PROFESSIONISTA:<br />
L’INFERMIERE<br />
P.F.<br />
INFERMIERE E<br />
PROCESSO DI ASSISTENZA:<br />
ACCERTAMENTO<br />
INFERMIERISTICO<br />
P.F.<br />
INFERMIERE E PROCESSO DI<br />
ASSISTENZA: DIAGNOSI<br />
INFERMIERISTICHE<br />
P.F.<br />
INFERMIERE E<br />
PROCESSO DI ASSISTENZA:<br />
PIANIFICAZIONE<br />
ASSISTENZIALE CON NOC<br />
E NIC<br />
P.F.<br />
LA GESTIONE DEL MALATO<br />
ONCOLOGICO IN FASE<br />
AVANZATA: DALLA MEDICINA<br />
DEL DOLORE E PALLIATIVA AL<br />
SUPPORTO PSICOLOGICO E<br />
SPIRITUALE<br />
P.F.<br />
LE COMPLICANZE NELLA<br />
CHIRURGIA DEL PANCREAS:<br />
ESPERIENZE A CONFRONTO<br />
E.F.<br />
LA VALUTAZIONE DELLA<br />
DOSE AL PAZIENTE IN<br />
RADIOLOGIA DIAGNOSTICA<br />
E.F<br />
LA VALUTAZIONE DELLA<br />
DOSE AL PAZIENTE IN<br />
RADIOLOGIA DIAGNOSTICA<br />
E.F.<br />
LA VALUTAZIONE DELLA<br />
DOSE AL PAZIENTE IN<br />
RADIOLOGIA DIAGNOSTICA<br />
E.F<br />
Educazione Continua in Medicina<br />
Data inizio<br />
Data fine<br />
18.09.<strong>2007</strong><br />
19.09.<strong>2007</strong><br />
20.09.<strong>2007</strong><br />
21.09.<strong>2007</strong><br />
Edizione 0<br />
20.11.<strong>2007</strong><br />
21.11.<strong>2007</strong><br />
Edizione 1<br />
19.12.<strong>2007</strong><br />
20.12.<strong>2007</strong><br />
22.11.<strong>2007</strong><br />
23.11.<strong>2007</strong><br />
26.11.<strong>2007</strong><br />
04.12.<strong>2007</strong><br />
17.11.<strong>2007</strong><br />
Edizione 0<br />
17.12.<strong>2007</strong><br />
Edizione 1<br />
18.12.<strong>2007</strong><br />
Edizione 0<br />
17.12.<strong>2007</strong><br />
Edizione 1<br />
18.12.<strong>2007</strong><br />
Edizione 0<br />
17.12.<strong>2007</strong><br />
Edizione 1<br />
18.12.<strong>2007</strong><br />
Destinatari N. crediti<br />
per corso<br />
N. totale<br />
Partecipanti<br />
35 Infermieri 9 33<br />
responsabile area di interesse<br />
Rigon Luisa<br />
Anna<br />
Nigro Vincenza<br />
35 Infermieri 11 33 Nigro Vincenza<br />
35 Infermieri 12 70<br />
35 Infermieri 12 32<br />
5 Medici<br />
(Oncologia<br />
Anestesia e<br />
Rianimazione e<br />
Continuità<br />
Assistenziale)<br />
15 Infermieri<br />
50 Medici<br />
Chirurgia<br />
Generale<br />
Radioterapia<br />
Medicina<br />
Generale<br />
20 T.S.R.M.<br />
20 Medici<br />
20 Fisici<br />
20 Medici<br />
20 Fisici<br />
Longo Maria<br />
Rigon Luisa<br />
Anna<br />
Longo Maria<br />
Rigon Luisa<br />
Anna<br />
Rinaldi Michele<br />
9 20 Mattioli Vittorio<br />
6 50<br />
Montemurro<br />
Severino<br />
5 20 Carioggia Enza<br />
in valutazione<br />
in valutazione<br />
Totale n. 64 n. 294<br />
20 Carioggia Enza<br />
40 Carioggia Enza<br />
E.C.M.<br />
GRUPPO 1<br />
Qualità assistenziale, relazionale<br />
e gestionale nei servizi<br />
sanitari<br />
GRUPPO 1<br />
Qualità assistenziale, relazionale<br />
e gestionale nei servizi<br />
sanitari<br />
GRUPPO 1<br />
Qualità assistenziale, relazionale<br />
e gestionale nei servizi<br />
sanitari<br />
GRUPPO 1<br />
Qualità assistenziale, relazionale<br />
e gestionale nei servizi<br />
sanitari<br />
GRUPPO 1<br />
Tutela degli aspetti assistenziali<br />
e socio-assistenziali,<br />
compresi quelli<br />
psicologici, delle fasce deboli<br />
GRUPPO 2<br />
Formazione finalizzata all’utilizzo<br />
ed all’implementazione<br />
delle linee guida e dei<br />
percorsi diagnostico-terapeutici<br />
GRUPPO 2<br />
Utilizzo delle tecnologie radianti<br />
a fini preventivi, diagnostici<br />
e terapeutici<br />
GRUPPO 2<br />
Utilizzo delle tecnologie radianti<br />
a fini preventivi, diagnostici<br />
e terapeutici<br />
GRUPPO 2<br />
Utilizzo delle tecnologie radianti<br />
a fini preventivi, diagnostici<br />
e terapeutici<br />
Attività formative<br />
39
Stage<br />
Stage formativi<br />
Alterazioni di BRCA1/2 nel carcinoma mammario familiare:<br />
validazione di una nuova strategia per lo studio di SNP in BRCA<br />
Descrizione<br />
Lo studio molecolare dei geni BRCA1 e BRCA2 risulta dispendioso e “time consuming” poiché<br />
i geni sono molto grandi e le mutazioni possono avvenire lungo tutta la sequenza. Recentemente<br />
presso la Sezione di Immunogenetica del NIH (Prof. F. Marincola, Bethesda,<br />
USA) è stato messo a punto un chip di oligo costruiti con una strategia peculiare che utilizza<br />
sonde, dette “consenso”, parzialmente sovrapposte e che permette di evidenziare alterazioni<br />
puntiformi anche di grossi geni con un’alta sensibilità e specificità. È stato messo a punto,<br />
usando la stessa strategia, un array ad alta densità che permette di sequenziare tutto il gene<br />
BRCA1 con notevole riduzione di costi e di tempo. Il chip è stato messo a punto e validato<br />
su 85 casi con una concordanza del 100% rispetto al sequenziamento diretto.<br />
Partecipanti Dr. A. Monaco<br />
Durata in giorni 360<br />
Inviato in centri NIH-NCI, Bethesda, USA, Prof. F. Marincola<br />
Influenza delle proteine appartenenti alla famiglia di P53 nello sviluppo<br />
del tumore testa collo<br />
Il “Head and Neck Squamous Cell Carcinomas” (HNSCC) si sviluppa come una conseguenza<br />
di una serie di vari eventi molecolari indotti dall’effetto di vari carcinogeni quali l’uso del tabacco,<br />
l’esposizione a vari fattori ambientali e/o virus, come il papillomavirus della mucosa.<br />
p63, p73 and p53 sono membri di una famiglia di fattori di trascrizione coinvolti nella risposta<br />
cellulare allo stress. Nel cancro e in particolare nell’HNSCC, p53 è il gene più frequente mutato<br />
(50%) e la perdita della sua attività è correlata con un fenotipo aggressivo e/o resistenza<br />
alla terapia. L’inattivazione della p53 non è sempre presente nei vari tumori, infatti alcuni di<br />
essi progrediscono in presenza di proteina p53 wild type. Recentemente, il gruppo del dr.<br />
Massimo Tomasino (IARC, Lione, Francia) ha evidenziato che il virus cutaneo<br />
“HPV38E6/E7”, responsabile della immortalizzazione di cheratinociti normali, è responsabile<br />
dell’accumulo di proteina p53 wild type iper-fosforilata alla serina 15 e 392, facilita l’over-<br />
Descrizione<br />
espressione della isoforma deltaNp73 ed induce la sopravvivenza cellulare. Per capire in dettaglio<br />
questo meccanismo molecolare presente anche in altre linee cellulari tumorali, in un<br />
progetto di ricerca in collaborazione con il dr. Tommasino, abbiamo caratterizzato 12 linee<br />
cellulari di HNSCC misurando i livelli d’espressione e lo stato funzionale delle proteine della<br />
famiglia di p53. Inoltre, come ricerca traslazionale, abbiamo utilizzato questo grande pannello<br />
di linee cellulari come modello in vitro del tumore testa/collo al fine di caratterizzare l’attività<br />
antitumorale di nuovi farmaci molecolari recentemente approvati per l’utilizzo <strong>clinico</strong><br />
come il gefitinib e l’erlotinib e la possibilità del loro utilizzo in combinazione con farmaci chemioterapici<br />
come il cisplatino. In questa ricerca traslazionale, particolare attenzione è stata<br />
concentrata sullo studio dell’influenza delle proteine della famiglia di p53 sulla sensibilità ed<br />
efficacia dei sopraccitati farmaci.<br />
Partecipanti Dr. S. Sebastian<br />
Durata in giorni 365<br />
Inviato in centri IARC Lione (Dr. Tommasino)<br />
40<br />
Parte I - L’Organizzazione Istituzionale
PPARs ligandi come nuovi agenti antitumorali<br />
Descrizione<br />
Attività formative<br />
Stage<br />
I PPAR (alfa, beta, gamma) sono recettori nucleari attivati da ligando, che oltre a modulare<br />
il metabolismo cellulare, regolano l’espressione di geni legati alla cancerogenesi. I presupposti<br />
del lavoro di dottorato nascono dalla revisione della letteratura sull’attività dei ligandi dei<br />
PPARs in oncologia. L’obiettivo dello studio, è stato valutare l’attività antitumorale di 9 nuovi<br />
analoghi dell’acido clofibrico, agonisti duali del PPARalfa e PPARgamma, sintetizzati dal<br />
Prof. Loiodice del Dip. Farmaco-Chimico dell’Università di Bari, in un modello in vitro costituito<br />
da cellule di ca mammario, del colon ed epatico. È stata verificata la capacità di inibire<br />
la proliferazione cellulare, di indurre l’apoptosi, e analizzati i possibili pathway di traduzione<br />
del segnale implicati nel mediare la risposta cellulare a questa nuova classe di composti. Inoltre,<br />
è stata verificata la possibilità di combinare i composti con altri farmaci target oriented,<br />
con l’obiettivo di ottenere un sinergismo farmacologico. I risultati dimostrano che due enantiomeri,<br />
LT127 ed LT160 inibiscono la crescita cellulare, la motilità e inducono l’apoptosi<br />
mediante modulazione di pathway della proliferazione, sopravvivenza cellulare ed infiammazione.<br />
Inoltre, i ligandi inibiscono la crescita tumorale, sia attraverso meccanismi dipendenti<br />
dall’attivazione del recettore PPARgamma che indipendenti. Gli studi di combinazione<br />
dei ligandi con altri farmaci, quali gefitinib e rapamicina hanno evidenziato che questa strategia<br />
di somministrazione multipla non risulta efficace, e che probabilmente i ligandi andrebbero<br />
combinati ad altre tipologie di composti. In conclusione, il lavoro di dottorato<br />
dimostra l’efficacia antitumorale di questa nuova classe di ligandi dei recettori PPARs in un<br />
ampio pannello di linee cellulari, suggerisce alcuni dei possibili target di azione dei composti,<br />
dimostra il coinvolgimento dei recettori PPARs nel nostro modello di studio e la loro importanza<br />
come target farmacologici.<br />
Partecipanti Dr.ssa L. Porcelli<br />
Durata in giorni 365<br />
Inviato in centri Dipartimento Farmaco-Chimico Facoltà di Farmacia Università degli Studi di Bari<br />
41
Convenzioni<br />
42<br />
Parte I - L’Organizzazione Istituzionale<br />
Convenzioni<br />
CONTRAENTE OGGETTO<br />
UNIVERSITÀ STUDI DI BARI<br />
FACOLTÀ DI SCIENZE POLITICHE<br />
UNIVERSITÀ STUDI DI BARI<br />
FACOLTÀ DI LETTERE<br />
E FILOSOFIA<br />
(Corso di laurea in Filosofia)<br />
UNIVERSITÀ STUDI DI BARI<br />
FACOLTÀ DI FARMACIA<br />
(Scuola di Specializzazione<br />
in Farmacia Ospedaliera)<br />
UNIVERSITÀ STUDI DI BARI<br />
FACOLTÀ DI MEDICINA<br />
E CHIRURGIA<br />
ORDINE DEI MEDICI<br />
ASS/AO<br />
UNIVERSITÀ STUDI DI BARI<br />
FACOLTÀ SCIENZE<br />
DELLA FORMAZIONE<br />
SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE<br />
IN PSICOTERAPIA BIOSISTEMICA<br />
(Bologna)<br />
UNIVERSITÀ STUDI DI BARI<br />
FACOLTÀ DI MEDICINA<br />
E CHIRURGIA<br />
Corso di laurea triennale di<br />
TECNICHE DI RADIOLOGIA<br />
MEDICA, PER IMMAGINI<br />
E RADIOTERAPIA (TRMIR)<br />
Convenzione di TIROCINIO DI FORMAZIONE<br />
ED ORIENTAMENTO<br />
Convenzione di TIROCINIO DI FORMAZIONE<br />
ED ORIENTAMENTO<br />
Convenzione di TIROCINIO DI FORMAZIONE<br />
ED ORIENTAMENTO<br />
Convenzione quadro per TIROCINIO PRATICO<br />
VALUTATIVO PER GLI ESAMI DI ABILITA-<br />
ZIONE ALL’ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE<br />
Convenzione di TIROCINIO DI FORMAZIONE<br />
ED ORIENTAMENTO E DI TIROCINIO ABILI-<br />
TANTE ALL’ESAME DI STATO PER LAUREATI<br />
/LAUREANDI IN:<br />
- PSICOLOGIA<br />
- SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE<br />
- PSICOLOGIA DELL’ORGANIZZAZIONE E<br />
DELLA COMUNICAZIONE<br />
- PSICOLOGIA CLINICA DELLO SVILUPPO E<br />
DELLE RELAZIONI<br />
Convenzione di TIROCINIO DI STUDENTI<br />
DELLA SCUOLA QUADRIENNALE DI FOR-<br />
MAZIONE IN PSICOTERAPIA BIOSISTEMICA<br />
Convenzione di TIROCINIO DI FORMAZIONE<br />
ED ORIENTAMENTO<br />
DATA<br />
DI SOTTOSCRIZIONE<br />
11.07.2006<br />
27.10.2006<br />
21.10.2004<br />
12.07.2005<br />
10.03.2006<br />
16.06.2006<br />
01.02.2006
CONTRAENTE OGGETTO<br />
UNIVERSITÀ STUDI DI NAPOLI<br />
FEDERICO II<br />
FACOLTÀ DI FARMACIA<br />
(Scuola di Specializzazione<br />
in Farmacia Ospedaliera)<br />
UNIVERSITÀ STUDI DI BARI<br />
FACOLTÀ DI SCIENZE<br />
MATEMATICHE, FISICHE<br />
E NATURALI<br />
UNIVERSITÀ STUDI DI NAPOLI<br />
FEDERICO II<br />
FACOLTÀ DI MEDICINA<br />
E CHIRURGIA<br />
UNIVERSITÀ STUDI DI BARI<br />
FACOLTÀ DI SCIENZE<br />
BIOTECNOLOGICHE<br />
UNIVERSITÀ STUDI DI BARI<br />
FACOLTÀ DI SCIENZE<br />
MATEMATICHE, FISICHE<br />
E NATURALI<br />
UNIVERSITÀ STUDI DI BARI<br />
Dipartimento Interateneo di Fisica<br />
“M. Merlin”<br />
LEGA ITALIANA PER LA LOTTA<br />
CONTRO I TUMORI (LILT)<br />
Associazione Italiani<br />
Malati di Cancro (AIMaC)<br />
Associazione di volontariato<br />
VOLONTARI DI BETHESDA<br />
Convenzione di TIROCINIO DI FORMAZIONE<br />
ED ORIENTAMENTO<br />
Convenzione di TIROCINIO DI FORMAZIONE<br />
ED ORIENTAMENTO<br />
Convenzione di TIROCINIO DI FORMAZIONE<br />
ED ORIENTAMENTO<br />
Convenzione di TIROCINIO DI FORMAZIONE<br />
ED ORIENTAMENTO<br />
Convenzione di TIROCINIO DI FORMAZIONE<br />
ED ORIENTAMENTO<br />
presso i Laboratori del Dipartimento di Oncologia<br />
Sperimentale<br />
Convenzione di TIROCINIO DI FORMAZIONE<br />
ED ORIENTAMENTO in favore di coloro che<br />
partecipano al Corso di Formazione Professionale<br />
in DATA ADMINISTRATOR – Esperto di<br />
Analisi e gestione di Database per Servizi e Applicazioni<br />
Biomedicali.<br />
Convenzione per attività di prevenzione neoplastica<br />
sul territorio<br />
Convenzione per l’attivazione di punti informativi<br />
in Oncologia (progetto “Informa Cancro”)<br />
Convenzione per svolgimento dell’attività di<br />
volontariato a favore degli ammalati<br />
Attività formative<br />
Convenzioni<br />
DATA<br />
DI SOTTOSCRIZIONE<br />
06.06.<strong>2007</strong><br />
22.10.<strong>2008</strong><br />
21.10.<strong>2008</strong><br />
3.10.<strong>2008</strong><br />
7.02-<strong>2008</strong><br />
25.06.<strong>2008</strong><br />
20.03.<strong>2008</strong><br />
24.04.<strong>2008</strong><br />
12.04.2006<br />
43
PARTE II<br />
Le Attività Sperimentali
L’Organizzazione
Direzione Scientifica<br />
Direttore Scientifico<br />
Segreteria Direzione<br />
Ufficio Gestione Ricerca Scientifica<br />
Clinical Trial Center<br />
Biblioteca e Formazione<br />
Servizio Sperimentale di di Psicologia Oncologica<br />
Riferimenti Generali<br />
Biobanca Istituzionale<br />
Direttore Scientifico: Dott. Angelo Paradiso<br />
Tel.: 080-5555482 – 080-5555481<br />
Telefax: 080-5555139<br />
e-mail: a.paradiso@oncologico.bari.it<br />
Segreteria Scientifica: Sig. Alessandro Lanetti<br />
Assistente Amministrativo<br />
Tel.: 080-5555482 - Telefax: 080-5555139<br />
e-mail: dir<strong>scientifica</strong>@oncologico.bari.it<br />
lanetti@oncologico.bari.it<br />
Ufficio Gestione Ricerca Scientifica Dr.ssa Iris Mannarini<br />
Collaboratore Amministrativo Professionale Esperto<br />
Telefax: 080-5555013<br />
e-mail: i.mannarini@oncologico.bari.it<br />
Personale a Contratto<br />
Dr.ssa Luciana Albanese<br />
Telefax: 080-5555139<br />
e-mail: l.albanese@oncologico.bari.it<br />
Sig.ra Generosa Dicarolo<br />
Tel: 080-5555512<br />
e-mail: g.dicarolo@oncologico.bari.it<br />
La Direzione Scientifica<br />
L’Organizzazione<br />
49
La Direzione Scientifica<br />
Clinical Trial Center<br />
Responsabile Scientifico: Dott. Angelo Paradiso<br />
Biblioteca e Formazione<br />
Responsabile Scientifico: Dott. Angelo Paradiso<br />
Orari Mattina: h. 8;30 – 14;00<br />
Pomeriggio: mar - gio h. 15;00 – 17;00<br />
Coordinatore Scientifico<br />
Prof. Giuseppe Colucci<br />
Segreteria Tel: 080-5555264<br />
e-mail: colucci@goim.it<br />
Sig. Baldassarre Stea (data manager)<br />
Tel: 080-5555434<br />
e-mail: uff.studiclinici@oncologico.bari.it<br />
Referente Tecnico (Contrattista bibliotecaria)<br />
Sig.a Daniela Simone<br />
Telefax: 080-5555435<br />
e-mail: biblioteca@oncologico.bari.it<br />
Servizio Sperimentale di Psicologia Oncologica Coordinatore Scientifico<br />
Dott. Vittorio Mattioli<br />
Segreteria Telefax 080/5555387<br />
e-mail: v.mattioli@oncologico.bari.it<br />
Biobanca Istituzionale<br />
Coordinatore Scientifico: Dott. Angelo Paradiso<br />
50<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali<br />
Personale a Contratto (Psicologhe)<br />
Dr.ssa Claudia Cormio<br />
Dr.ssa Rosanna Montanaro<br />
Dr.ssa Francesca Romito<br />
Consultorio Tel.: 080-5555341<br />
e-mail: psiconcologia@oncologico.bari.it<br />
criticare@oncologico.bari.it<br />
BioBanca del Laboratorio di Oncologia<br />
Sperimentale e Clinica<br />
Responsabile: Dott. Giuseppe Pelagio<br />
Tel.: 080-5555558<br />
e-mail: bancatessuti.oncologia@oncologico.bari.it<br />
BioBanca del Laboratorio di Analisi Chimico-Cliniche<br />
Responsabile: Dott. Michele Quaranta<br />
Tel.: 080-5555610<br />
e-mail: michelequaranta@virgilio.it<br />
BioBanca del Laboratorio di Anatomia Patologica<br />
Responsabile scientifico: Dott. Alfredo Zito<br />
Tel.: 080-5555608<br />
e-mail: istopatologia@oncologico.bari.it<br />
BioBanca del Laboratorio di Citodiagnostica<br />
Responsabile scientifico: Dott. <strong>Giovanni</strong> Simone<br />
Tel.: 080-55556544<br />
e.mail: g.simone@oncologico.bari.it
La Direzione Scientifica ha tra i suoi compiti istituzionali<br />
la promozione, il coordinamento, la gestione<br />
e lo sviluppo dei Progetti di Ricerca Scientifica<br />
intrapresi dai Ricercatori dell’<strong>Istituto</strong>, nell’ambito<br />
della Ricerca Biomedica finanziata sia da soggetti<br />
pubblici che privati in ambito regionale, nazionale ed<br />
internazionale. Fornisce, inoltre, supporti alla stesura<br />
di progetti di studio, al reperimento di documentazione<br />
bibliografica e all’analisi statistica dei dati sperimentali.<br />
Nell’ambito delle sua struttura organizzativa, trovano<br />
spazio i seguenti uffici:<br />
- Segreteria<br />
- Ufficio Gestione e Ricerca<br />
- Ufficio Studi Clinici controllati<br />
- Biblioteca e formazione multimediale<br />
- Consultorio di Psicologia Oncologica<br />
- Biobanca Istituzionale<br />
Segreteria<br />
La segreteria della Direzione Scientifica si occupa<br />
della raccolta e dell’archiviazione elettronica e cartacea<br />
di tutti i documenti ufficiali che supportano le attività<br />
scientifiche ed amministrative.<br />
Rappresenta il centro di raccolta e di smistamento<br />
della corrispondenza interna ed esterna della Direzione<br />
e intrattiene le relazioni con l’esterno.<br />
Ufficio Gestione Ricerca Scientifica<br />
L’Ufficio Gestione Amministrativa della Ricerca<br />
Scientifica si occupa della gestione dei fondi di finanziamento<br />
erogati dai vari Enti Pubblici (Ministero<br />
della Salute, MIUR, <strong>Istituto</strong> Superiore di Sanità, CNR)<br />
e Privati (Università, Associazioni, Fondazioni,<br />
Sponsor Farmaceutici) per lo svolgimento dei programmi<br />
di Ricerca Finalizzata, oltre che alla gestione<br />
dei fondi destinati alla Ricerca Corrente.<br />
A detti fini, l’Ufficio intrattiene tutti i rapporti intercorrenti<br />
con i soggetti finanziatori e con i partners<br />
della ricerca, monitorando l’intero ciclo di vita di un<br />
progetto di ricerca, dalle sottomissioni delle proposte<br />
progettuali alla stipula delle convenzioni, dalla realizzazione<br />
delle attività scientifiche alla chiusura<br />
<strong>scientifica</strong> e contabile, tutte fasi che vengono disciplinate<br />
dagli appositi provvedimenti deliberativi da<br />
sottoporre all’organo decisionale dell’<strong>Istituto</strong>.<br />
Principale obiettivo della gestione economica dei<br />
progetti di ricerca, dalla iniziale programmazione<br />
La Direzione Scientifica<br />
delle spese alle rendicontazioni finali, è favorire il più<br />
possibile la sincronizzazione dei tempi di gestione<br />
<strong>scientifica</strong> del progetto di ricerca con quelli amministrativo-contabili<br />
di utilizzo effettivo e di liquidazione<br />
delle spese.<br />
Ufficio Studi Clinici controllati<br />
Nel <strong>2007</strong> l’Ufficio Studi Clinici Controllati è stato<br />
istituito ed ha iniziato la sua attività in modo da avviare<br />
una stretta collaborazione fra tutte quelle figure<br />
che nell’ambito dell’<strong>Istituto</strong> sono coinvolte nella progettazione,<br />
autorizzazione e conduzione dei protocolli<br />
clinici.<br />
In particolare si è creata una rete informatica fra<br />
la Direzione Scientifica, gli sperimentatori, la Segreteria<br />
Scientifica del Comitato Etico e l’Unità di Manipolazione<br />
dei Chemioterapici Antiblastici così da<br />
ottenere una circuitazione dei dati relativi ai pazienti<br />
arruolati nei trials ancora attivi, sia profit che no-profit,<br />
già autorizzati dal Comitato Etico negli anni precedenti.<br />
A questa funzione di recupero dei dati degli anni<br />
precedenti alla istituzione dell’Ufficio, se ne aggiungono<br />
altre:<br />
1. preparazione della documentazione relativa alla<br />
stesura, sviluppo ed attivazione di un protocollo,<br />
in particolare di quelli no-profit<br />
2. tenuta dei contatti con i Ricercatori dei vari Dipartimenti,<br />
con i responsabili degli studi clinici e con<br />
gli sponsor<br />
3. interazione col Comitato Etico<br />
4. gestione di un database degli studi clinici.<br />
L’Ufficio gestisce attualmente un database costituito<br />
da oltre 60 trials clinici.<br />
Lo sviluppo futuro dell’Ufficio prevede l’interfaccia<br />
con il sistema di prescrizione informatizzata delle<br />
chemioterapie già presente in istituto in modo da essere<br />
in collegamento con l’Unità di Manipolazione<br />
ed ottenere in tempo reale i dati dei pazienti inseriti<br />
nei protocolli, le schede di prescrizione e l’anagrafe<br />
completa degli studi clinici attivi.<br />
Biblioteca e formazione multimediale<br />
La presenza di una Biblioteca in un IRCCS ha carattere<br />
cruciale, in virtù del particolare ruolo di eccellenza<br />
che esso è chiamato a ricoprire.<br />
È dotata di un patrimonio librario considerevole<br />
L’Organizzazione<br />
51
La Direzione Scientifica<br />
nell’ambito della disciplina oncologica ed adempie<br />
alle esigenze di studio e ricerca per medici, ricercatori,<br />
studenti, sia interni che esterni.<br />
La Biblioteca nel corso del <strong>2007</strong> ha inviato, per<br />
un totale di circa 295 ordini, circa 1362 articoli a biblioteche<br />
locali e nazionali. Inoltre si è registrato una<br />
consultazione di 391 utenze interne dei ricercatori<br />
per un totale 10.427 fotocopie di articoli.<br />
Le attività svolte nel <strong>2007</strong><br />
• Acquisizione, conservazione e catalogazione di periodici<br />
scientifici nazionali ed internazionali, versione<br />
cartacea e relativa attivazione degli stessi in<br />
formato elettronico.<br />
Sala periodici: rappresentata da 210 testate (di cui<br />
52 attivi) e monografie (circa 100).<br />
• Sala Multimediale per l’accesso al posseduto elettronico.<br />
Il servizio bibliotecario è rappresentato in<br />
una nuova pagina web dotata di un’interfaccia<br />
contenente le informazioni generali del servizio<br />
(orario di apertura della biblioteca, indirizzo, contatti),<br />
i servizi erogati gratuiti e/o a pagamento, cataloghi;<br />
banche dati nazionali ed internazionali,<br />
links, news, etc.<br />
La Biblioteca dal 2004 attraverso il Sistema Bibliosan,<br />
partecipa alla gestione on-line del Catalogo<br />
Collettivo Nazionale dei Periodici (ACNP) di Bologna.<br />
• Document Delivery (DD), automatizzato e gestito<br />
in Internet, avente la finalità di reperire e trasmettere<br />
gli articoli scientifici attraverso lo scambio interbibliotecario.<br />
Detto servizio è erogato attraverso<br />
rapporti disciplinati di reciprocità e cooperazione<br />
instaurati con altre biblioteche, come il sistema BI-<br />
BLIOSAN (http://www.bibliosan.it, la rete delle Biblioteche<br />
degli Enti di Ricerca Biomedici Italiani), il<br />
sistema NILDE (http://nilde.bo.cnr.it, Network Interlibrary<br />
Document Exchange) e ACNP<br />
(http://www.cib.unibo.it/acnp/).<br />
• Reference support, ovvero di attività di assistenza<br />
bibliografica, avvalendosi dell’uso di Basi Dati bibliografiche<br />
accessibili tramite Internet. Tra le più<br />
importanti vi sono Medline e ProQuest.<br />
• Sistema BIBLIOSAN, la cui adesione ha obiettivi di<br />
creare e coordinare un efficace ed efficiente servizio<br />
d’informazione <strong>scientifica</strong> sfruttando le opportunità<br />
offerte dalle reti informatiche (internet ed<br />
intranet). I mezzi per raggiungere questi obiettivi<br />
sono la condivisione ed il potenziamento delle ri-<br />
52<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali<br />
sorse documentarie esistenti e l’acquisto collettivo<br />
di risorse in formato elettronico (e-journals; basi<br />
dati biomediche e altro). Bibliosan mette a disposizione<br />
di tutti i medici e ricercatori degli Enti di Ricerca<br />
Biomedici aderenti al sistema, un cospicuo<br />
pacchetto di risorse informative e di strumenti ad<br />
hoc per recuperarle: circa 4000 riviste in formato<br />
elettronico e full-text, scaricabili direttamente dal<br />
web. Il sistema Bibliosan, quale portale-finestra informativa,<br />
allargherà l’accessibilità delle risorse informative<br />
anche al cittadino/paziente.<br />
• La Biblioteca dal 2004 supporta la Direzione Scientifica<br />
per la valutazione e l’analisi dei prodotti di ricerca,<br />
ossia delle pubblicazioni scientifiche edite<br />
dai ricercatori dell’<strong>Istituto</strong>. Si avvale del Journal Citation<br />
Reports (Impact Factor), strumento bibliometrico<br />
prodotto dall’ISI Thomson (Institute for<br />
Scientific Information);<br />
Servizio Sperimentale di Psicologia Oncologica<br />
Il Servizio di Psicologia Oncologica, la cui allocazione<br />
è prevista presso l’Ambulatorio di Medicina del<br />
Dolore, è aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 15.00,<br />
con 2 rientri pomeridiani fino alle 16.00 il martedì<br />
ed il giovedì. La sua attività sarà rivolta ai pazienti ricoverati<br />
o afferenti dall’esterno, ai loro familiari ed<br />
agli operatori dell’<strong>Istituto</strong>, e svolge le seguenti attività:<br />
ATTIVITÀ DA SVOLGERSI PRESSO IL SERVIZIO<br />
E NEI REPARTI<br />
(ANCHE CON PRENOTAZIONE MUTUALISTICA<br />
PER PAZIENTI AMBULATORIALI)<br />
• Consulenza psicologica presso le UU.OO. di degenza<br />
e di Diagnostica, attivate dai medici, dagli<br />
infermieri o dagli stessi pazienti<br />
• Valutazione Diagnostica<br />
• Colloqui Psicologici Clinici (codice 9409)<br />
• Psicoterapia Individuale (codice 943)<br />
• Somministrazione di test delle funzioni esecutive<br />
(cod. 94081)<br />
• Counselling Genetico<br />
• Supporto c/o Ambulatorio terapia del dolore + Consulenze<br />
UU.OO.<br />
ATTIVITÀ DI GRUPPO<br />
• Terapia di Gruppo per le donne prima dell’intervento<br />
(U.O. di Senologia e di Ginecologia Oncologica)
• Training di Rilassamento destinate ai pazienti<br />
prima di un intervento demolitivi (U.O. CAD, ORL,<br />
Senologia e Ginecologia Oncologica)<br />
• Gruppo d’Informazione ai pazienti ricoverati in attesa<br />
di prima somministrazione di Chemioterapia<br />
(U.O. di Oncologia Medica e Sperimentale)<br />
• Gruppo d’Informazione e supporto agli utenti dell’<strong>Istituto</strong><br />
(Progetti ABC e GIPS)<br />
• Prevenzione: Gruppi di Disassuefazione al Fumo<br />
ATTIVITÀ DI RICERCA<br />
(TUTTE LE ATTIVITÀ SVOLTE PRESSO IL SERVIZIO<br />
SONO DESTINATE AD ESSERE OGGETTO DI RI-<br />
CERCA E VALUTAZIONE)<br />
• Prosecuzione delle ricerche esistenti nei Dipartimenti<br />
corrispettivi<br />
• Partecipazione alle ricerche attivate in altri IRCCS o<br />
Ospedali (es. Università di Torino)<br />
• Partecipazione progetto LEGA TUMORI<br />
• Progetto AZALEA<br />
• Elaborazione Dati Statistici<br />
FORMAZIONE<br />
• Gruppo Formativo Esperienziale per Infermieri e<br />
Tecnici (Evento ECM)<br />
• Training di Rilassamento per Infermieri<br />
• Formazione per i “Volontari di Bethesda”<br />
INNOVAZIONI<br />
• Allestimento Punto Informativo, nell’ambito del<br />
Progetto Nazionale SICOP, per i pazienti ricoverati<br />
e ambulatoriali delle varie UU.OO, con visione di<br />
DVD, distribuzione di opuscoli informativi sulle patologie<br />
oncologiche e sulle relative terapie, consigli<br />
alimentari per combattere la fatigue.<br />
• Allestimento sala ricreativa per i pazienti ricoverati<br />
e ambulatoriali delle varie UU.OO, biblioteca con<br />
libri di svago, comodi salottini per area relax.<br />
Attività Clinica <strong>2007</strong><br />
Nel complesso il Servizio ha effettuato:<br />
- 1534 colloqui <strong>clinico</strong>-psicologici (di sostegno, informativi,<br />
pre/post operatori, di supporto ai trattamenti<br />
radio/chemioterapici) rivolti ai pazienti e ai<br />
loro familiari presso i differenti Dipartimenti della<br />
Struttura, nello specifico:<br />
- 275 colloqui in Radiologia Interventistica, Otorino<br />
Laringoiatria, Chirurgia Addominale<br />
La Direzione Scientifica<br />
- 733 colloqui in Dipartimento Donna<br />
- 423 colloqui del Dipartimento di Oncologia Medica<br />
e Sperimentale.<br />
- 140 altri: tra operatori, pazienti esterni e invii da<br />
parte di altri servizi (ad esempio assistenza sociale).<br />
Inoltre l’attività clinica del Servizio di Psicologia<br />
ha riguardato percorsi di psicoterapia individuali e/o<br />
di coppia, familiari e consulenze nei differenti reparti<br />
su richiesta del personale medico-infermieristico o<br />
dei familiari dei pazienti, per un ammontare complessivo<br />
di 333 prestazioni di psicoterapia (cod.<br />
943) o di colloqui psicologici clinici (cos. 9409);<br />
74 consulenze così distribuite:<br />
- 20 in Radiologia Interventistica, Otorino Laringoiatria,<br />
Chirurgia Addominale;<br />
- 24 in Senologia;<br />
- 30 in Oncologia Medica e Radioterapia.<br />
L’attività clinica ha riguardato anche l’organizzazione<br />
e la conduzione di gruppi:<br />
- psico-educazionali di informazione ai pazienti e ai<br />
loro familiari (giunti alla 3° edizione),<br />
- gruppi di sostegno e rilassamento guidato per pazienti<br />
oncologici e personale infiermieristico.<br />
Per questo nuovo anno il Servizio si propone, in<br />
continuità con le attività e i suoi obiettivi di lavoro,<br />
di migliorare il servizio offerto in accordo con eventuali<br />
proposte e nuove esigenze emerse nell’<strong>Istituto</strong>.<br />
Attività di ricerca<br />
• Interventi di gruppo diversificati per obiettivi: dall’informazione<br />
alla supervisione:<br />
1. Gruppi espressivi-supportivi per le donne della<br />
U.O. di Senologia in attesa dell’intervento.<br />
2. Gruppi con pazienti e familiari dell’Oncologia Medica<br />
e Sperimentale per la visione di un DVD<br />
AIMaC di carattere informativo sulla chemioterapia<br />
e seguente discussione e confronto tra i partecipanti.<br />
3. Gruppi di formazione e supervizione dei “Volontari<br />
di Bethesda”. Responsabile: Dr. Vittorio Mattioli<br />
• Progetto HOC modello organizzativo sperimentale<br />
di Assistenza Domiciliare per pazienti oncologici in<br />
fase avanzata (sono seguiti 4 pazienti su 6 previsti).<br />
Responsabile: Dr. Ferruccio Aloè.<br />
• Psychosocial sequelae in patients undergoing treatment<br />
with Cetuximab (Effetti collaterali psicologici<br />
in pazienti trattati con Cetuximab).<br />
L’Organizzazione<br />
53
La Direzione Scientifica<br />
Responsabile: Prof. Giuseppe Colucci<br />
• Intervento psicoeducazionale sulla gestione della<br />
fatigue in pazienti in trattamento adiuvante per tumore<br />
dello stomaco. Responsabile: Prof. Colucci<br />
• Valutazione della personalità dei pazienti oncologici<br />
attraverso il reattivo Rorschach. Responsabile:<br />
Dr. V. Mattioli<br />
• Il dolore nel paziente con cancro: implementazione<br />
del database dell’<strong>Istituto</strong> Mario Negri di Milano,<br />
con l’inserimento di 21 pz. Responsabile: Dr. Ferruccio<br />
Aloè<br />
• Progetto Philadelphos: Customer Satisfaction and<br />
Quality Management in Cancer Care<br />
• Progetto Integrato tra gli IRCCS Oncologici Italiani:<br />
Modello gestionale per l’informazione ai malati di<br />
cancro e alle loro famiglie. Responsabile: Direzione<br />
Scientifica<br />
• Progetto Integrato tra gli IRCCS Oncologici Italiani:<br />
Sistema Informativo di Comunicazione oncologica<br />
ai Pazienti (SICOP). Responsabile: Direzione<br />
Scientifica<br />
Biobanca Istituzionale<br />
La Biobanca Istituzionale è stata approvata dal<br />
Comitato Tecnico Scientifico in data 12.12.2006 ed<br />
è destinata ad unificare le raccolte prospettiche di<br />
tutti i materiali biologici da crio-conservare nell’<strong>Istituto</strong>.<br />
L’attività del settore riguarda principalmente la<br />
gestione della raccolta, crioconservazione e utilizzo<br />
di tessuti tumorali e peritumorali sani provenienti da<br />
diverse patologie maligne e benigne di pazienti operati<br />
presso l’<strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong> di Bari. Di recente, l’attività<br />
si è ampliata con la raccolta e conservazione<br />
anche dei liquidi biologici.<br />
Al <strong>2007</strong>, nella biobanca risultano conservati più<br />
di 15.000 campioni tumorali neoplastici delle principali<br />
patologie tumorali solide (mammaria, apparato<br />
digerente, ginecologica).<br />
Attualmente il servizio gestisce un sistema interdipartimentale<br />
integrato che comprende i laboratori<br />
dell’<strong>Istituto</strong>, tra cui il Laboratorio di Oncologia Sperimentale<br />
Clinica, che provvede anche al coordinamento<br />
del gruppo, il Laboratorio di Anatomia<br />
Patologica ed il Laboratorio Analisi. Le attività sono,<br />
inoltre, sotto diretta supervisione della Direzione<br />
Scientifica dell’<strong>Istituto</strong>.<br />
Vengono applicati protocolli specifici detti SOP’s<br />
(standard operating procedures) che concorrono ad<br />
54<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali<br />
assicurare il sistema di qualità ed il monitoraggio dei<br />
diversi aspetti dei processi, con lo scopo di escludere<br />
alterazione degli acidi nucleici e delle proteine nei<br />
campioni crioconservati.<br />
La Biobanca istituzionale vanta, inoltre, collaborazioni<br />
con organizzazioni sia nazionali che internazionali,<br />
una tra queste l’ha vista coinvolta nel<br />
coordinamento dei lavori del gruppo delle biobanche<br />
degli IRCCS oncologici italiani, riuniti sotto la sigla<br />
NICaB (network of italian cancer biobanks).<br />
Il Laboratorio di Oncologia Sperimentale Clinica<br />
quale coordinatore dell’intera struttura della biobanca<br />
istituzionale, si occupa dell’acquisizione e gestione di<br />
materiale biologico con elevati standard qualitativi appropriati<br />
per l’utilizzo da parte della comunità <strong>scientifica</strong>,<br />
avvalendosi di un sistema gestionale adottato per<br />
il materiale biologico, certificato UNI EN ISO<br />
9001:2000 dal 2006.<br />
Tra le specifiche competenze del Laborato in questione<br />
nella gestione della Biobanca rientrano:<br />
1. controllo delle performance delle attività del settore<br />
2. gestione e controllo del database dei materiali biologici<br />
conservati in Banca Tessuti<br />
3. applicazione delle norme per la tutela della riservatezza<br />
4. il monitoraggio dei parametri di qualità<br />
5. la gestione delle richieste di utilizzo dei campioni<br />
6. sperimentazione di sistemi innovativi<br />
7. controllo e manutenzione delle apparecchiature<br />
8. partecipazione attiva alle diverse iniziative nazionali<br />
ed internazionali.<br />
La Biobanca Istituzionale è coinvolta dal <strong>2007</strong> in<br />
una collaborazione con l’<strong>Istituto</strong> Superiore di Sanità,<br />
volta a coordinare i lavori di integrazione delle attività<br />
di ricerca attraverso la costruzione di una struttura<br />
e rete di collaborazione interistituzionale. E’<br />
stato pertanto avviato un progetto di ricerca con queste<br />
finalità, approvato dalla rete associativa “Alleanza<br />
Contro il Cancro”, dal titolo “Rete Nazionale di<br />
Biobanche Oncologiche (RIBBO)“ di cui l’<strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong><br />
di Bari è il Centro Coordinatore attraverso la sua<br />
Banca Istituzionale.<br />
Ufficio di Editing Support<br />
L’Ufficio Editing Support risponde all’esigenza di<br />
garantire il supporto linguistico articolato nelle seguenti<br />
attività:
• Revisione manoscritti in lingua inglese;<br />
• Traduzione di testi scientifici;<br />
• Collaborazione nella stesura dei manoscritti;<br />
• Cura delle relazioni intercorrenti con le case editrici;<br />
• Supporto nella raccolta e nell’archiviazione cartacea<br />
ed elettronica dei dati relativi alle pubblicazioni;<br />
• Redazione della English short version dell’annuale<br />
edizione della <strong>Relazione</strong> Clinico-Scientifica.<br />
Ufficio Editing Support<br />
Dr.ssa Silvana Valerio<br />
Tel.: 080-5555434<br />
e-mail: editing.support@oncologico.bari.it<br />
Ufficio Relazioni Internazionali<br />
L’Ufficio Relazioni Internazionali si occupa dei<br />
rapporti, degli scambi e delle attività culturali nell’ambito<br />
della cooperazione <strong>scientifica</strong> tra istituzioni<br />
di ricerca, strutture sanitarie, Università, enti scientifici,<br />
ecc. sia italiane che estere, con particolare attenzione<br />
agli accordi ed ai progetti della Comunità<br />
Europea.<br />
Un compito principale sarà, infatti, quello di promuovere<br />
la partecipazione dell’<strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong> di Bari<br />
a progetti multicentrici con soggetti europei (es. Programma<br />
Quadro) e il coordinamento di progetti che<br />
coinvolgano altri soggetti appartenenti a paesi extracomunitari.<br />
A tal scopo, intercorrono contatti diretti<br />
con il Ministero e l’<strong>Istituto</strong> Superiore di Sanità (più di<br />
4 riunioni organizzative nei primi 10 mesi del <strong>2007</strong>).<br />
La Direzione Scientifica<br />
Nel <strong>2007</strong> l’<strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong> di Bari ha partecipato<br />
alla presentazione dei seguenti progetti dell’FP7:<br />
• Biobanking and Biomolecular Resources Research<br />
Infrastructure - BBMRI - INFRA-<strong>2007</strong>-2.2.1.16 –<br />
attualmente in corso<br />
• EU-wide interdisciplinary Metastructure for the Generation<br />
and Support of multicentric clinical Research<br />
Studies – EUmetaLAB - INFRA-<strong>2007</strong>-2.1.1<br />
• Harmless Anti-Inflammatory & Anti-Cancer Treatment<br />
– HINT - HEALTH-<strong>2007</strong>-2.4.1-10<br />
• Monitoring, improvement and standardization of<br />
pre-analytic tissue processing to increase the quality<br />
and safety in cancer diagnosis in Europe using<br />
morphologic molecular methods (ICC & ISH) –<br />
QUALISTAIN - HEALTH-<strong>2007</strong>-1.2-5.<br />
L’<strong>Istituto</strong> è partner dell’Organization of the European<br />
Cancer Institutes (OECI). Nell’ambito di tale organizzazione<br />
nel <strong>2007</strong> l’<strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong> “<strong>Giovanni</strong><br />
Paolo II” è stato l’unico <strong>Istituto</strong> italiano a partecipare<br />
al progetto pilota di accreditamento europeo.<br />
Scopo di tale progetto è stato quello di definire un<br />
modello di accreditamento specifico per gli Istituti oncologici<br />
che tenga in considerazione aspetti importanti<br />
nella gestione del paziente oncologico, come la<br />
prevenzione, lo screening, la cura e la ricerca e la formazione.<br />
Ufficio Relazioni Internazionali<br />
Dr.ssa Stefania Tommasi<br />
Tel.: 080-5555527<br />
e-mail: s.tommasi@oncologico.bari.it<br />
L’Organizzazione<br />
55
Le Risorse<br />
I fondi ministeriali costituiscono una fonte di finanziamento<br />
vitale per la conduzione della ricerca<br />
condotta da un <strong>Istituto</strong> di Ricovero e Cura a Carattere<br />
Scientifico.<br />
Come da norma istituzionali, la ricerca dell’<strong>Istituto</strong><br />
<strong>Tumori</strong> “<strong>Giovanni</strong> Paolo II” di Bari è organizzata<br />
in programmi di Ricerca Corrente, i cui finanziamenti<br />
vengono recepiti con appositi provvedimenti annuali,<br />
e in Ricerca Finalizzata.<br />
Diversi sono, altresì, i progetti di ricerca finanziati<br />
da soggetti pubblici e privati non ministeriali.<br />
La Ricerca Corrente è finanziata annualmente e<br />
scandita da una programmazione triennale; sviluppa<br />
nel tempo le conoscenze di settori specifici della bio-<br />
56<br />
Le Risorse<br />
medicina e della sanità pubblica, nei quali gli IRCCS<br />
ricevono particolare riconoscimento.<br />
I finanziamenti vengono assegnati ai vari IRCCS<br />
in relazione ai valori registrati da alcuni indici previsti,<br />
tra cui:<br />
• indici di tipo scientifico: organico di ricerca, laboratori,<br />
produttività;<br />
• indici di tipo sanitario: qualità dell’assistenza, case<br />
mix, ricoveri extra regione.<br />
In relazione al valore degli indici che l’<strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong><br />
di Bari registra annualmente, si mostra, nel grafico<br />
sottostante, il finanziamento per la conduzione<br />
dei programmi di Ricerca Corrente degli ultimi cinque<br />
anni:<br />
Fondi Ministero Salute per attività Ricerca Corrente<br />
anni 2003-<strong>2007</strong><br />
Parte II - Le Attività Sperimentali
La Ricerca Finalizzata si svolge sulla base di appositi<br />
bandi emessi dal Ministero della Salute, attuando<br />
gli obiettivi di volta in volta individuati dal<br />
Piano Sanitario Nazionale, così come da D.Lgs.<br />
502/1992 articolo 12 e successive modifiche.<br />
Le attività di Ricerca Finalizzata possono essere<br />
condotte non solo da IRCCS pubblici e privati ma<br />
anche da Regioni, dall’<strong>Istituto</strong> Superiore di Sanità,<br />
<strong>Istituto</strong> per la Prevenzione e al Sicurezza sul Lavoro,<br />
dalla Agenzia dei Servizi Sanitari Regionali e da Istituti<br />
Zooprofilattici Sperimentali.<br />
Alla realizzazione dei progetti possono concorrere,<br />
sulla base di accordi, contratti o convenzioni,<br />
le Università, il Consiglio Nazionale delle Ricerche ed<br />
altri enti di ricerca pubblici e privati, nonché imprese<br />
pubbliche e private.<br />
Tra i finanziamenti di provenienza non ministeriale<br />
che l’<strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong> di Bari ha ottenuto nel<br />
corso degli ultimi anni, si annoverano, fra l’altro, le<br />
risorse corrisposte dall’AIRC (Associazione Italiana<br />
della Ricerca sul Cancro) e dalla LILT (Lega Italiana<br />
della Lotta contro i <strong>Tumori</strong>) che perseguono specifiche<br />
finalità scientifiche nazionali.<br />
Nel grafico di seguito riportato, si leggono i finanziamenti<br />
complessivi ricevuti negli ultimi cinque<br />
anni per le attività sperimentali, distinguendo tra finanziamenti<br />
pubblici complessivi, finanziamenti privati<br />
e fondi rivenienti dalle sponsorizzazioni<br />
farmaceutiche.<br />
Finanziamenti complessivi per attività sperimentali<br />
periodo 2005-<strong>2007</strong><br />
L’Organizzazione<br />
Le Risorse<br />
57
Progetti di Ricerca<br />
Progetti di Ricerca Finalizzata attivi nel <strong>2007</strong><br />
Anno di Finanziamento <strong>2007</strong><br />
Ente finanziatore Titolo Responsabile<br />
Ditta IGEA S.R.L.<br />
Trattamento con Elettrochemioterapia delle lesioni cutanee/sottocutanee<br />
di tumori solidi<br />
M. Guida<br />
Ditta Angelantoni S.p.A Network virtuale per una Bio-Banca Oncologica Nazionale A. Paradiso<br />
AIRC<br />
Ditta Masmec<br />
FIRC<br />
F.A.V.O<br />
<strong>Istituto</strong> Superiore di Sanità-<br />
Alleanza Contro il Cancro<br />
<strong>Istituto</strong> Superiore di Sanità-<br />
Alleanza Contro il Cancro<br />
<strong>Istituto</strong> Superiore di Sanità-<br />
Alleanza Contro il Cancro<br />
<strong>Istituto</strong> Superiore di Sanità-<br />
Alleanza Contro il Cancro<br />
<strong>Istituto</strong> Superiore di Sanità-<br />
Alleanza Contro il Cancro<br />
58<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali<br />
Cancerogenesis and progression of hepatocellular carcinoma<br />
(HVV) HCV-related: preclinical and clinical models<br />
MASMED-Consulenza specialistica su strumenti da laboratorio<br />
e tecnologie biotech<br />
Studio dei pattern dei cambiamenti gnomici nei tumori<br />
mammari ereditari non BRCA1 e BRCA2-associati<br />
(BRCAx): sviluppi e nuove prospettive<br />
Inserimento di psicologi nei centri di oncologia che si impegnano<br />
ad assicurare il sostegno psicologico nel percorso<br />
terapeutico<br />
S. Tommasi<br />
A. Paradiso<br />
P. Chiarappa<br />
G. Colucci<br />
“Rete Nazionale Bioinformatica in Oncologia (RNBIO)” S. Tommasi<br />
“Rete Nazionale di Telepatologia (TESEO)” G. Simone<br />
“Network Nazionale Italiano <strong>Tumori</strong> Eredo-Familiari<br />
(INTEF): creazione di strumenti operativi condivisi per l’assistenza<br />
e la ricerca”<br />
“Rete Italiana delle Biobanche per l’Oncologia (RIBBO)”<br />
Coordinamento<br />
F. Schittulli<br />
A. Paradiso<br />
“Rete Italiana delle Biobanche per l’Oncologia (RIBBO)” G. Pelagio
Anno di Finanziamento 2006<br />
Ente finanziatore Titolo Responsabile<br />
Lega Italiana Lotta<br />
Contro i <strong>Tumori</strong><br />
Roche S.p.A. Monza<br />
AIRC<br />
AIRC<br />
Ministero della Salute<br />
IOB collaborante<br />
Pfizer Italia s.r.l.<br />
Ministero della Salute<br />
IOB collaborante<br />
<strong>Istituto</strong> Superiore di Sanità<br />
IOB Collaborante<br />
Alterazioni di DNA nell’esalato respiratorio per la prevenzione<br />
del NSLC:studio di validazione<br />
Metodologie di integrazione tra assistenza ospedaliera oncologica<br />
e servizi territoriali<br />
Modern Chemotherapy in advanced gastrointestinal cancer<br />
based on molecular and functional EGFR characteristics<br />
Cancerogenesis and progression of hepatocelular carcinoma<br />
(HCC) HCV-related: preclinical and clinical models<br />
Oncologia:SICOP (Sistema informativo per la comunicazione<br />
oncologica ai pazienti)<br />
Studio dei determinanti della scelta della terapia adiuvante<br />
endocrino e chemioterapico nel carcinoma mammario per<br />
le pazienti di età maggiore o uguale a 70 anni<br />
Progetto Volantariato ex art.56 Legge 289/02, Convenzione<br />
n.PS ex 56/04/05 “Modello gestionale per l’informazione<br />
ai malati di cancro e alle loro famiglie”<br />
Programma Speciale ex art. 12 2 c lett.B D.Lgs. 502/92 e<br />
successive integrazioni, “Diagnosi alla mammotome delle<br />
lesioni sospette mammografiche: profilo siero-proteomico<br />
e predizione delle caratteristiche semeiotico-mammografiche<br />
e micro-istologiche”<br />
Anno di Finanziamento 2005<br />
A. Paradiso<br />
P. Milella<br />
A. Paradiso<br />
A. Paradiso<br />
A. Paradiso<br />
F. Schittulli<br />
A.Paradiso<br />
F. Schittulli<br />
V. Ventrella<br />
Ente finanziatore Titolo Responsabile<br />
Ministero della Salute<br />
IOB Capofila<br />
AIRC<br />
AIRC<br />
Ditta MASMEC s.r.l. Bari<br />
Le Metalloproteasi e loro inibitori nel linfonodo sentinella<br />
del carcinoma mammario<br />
Modern Chemotherapy in advanced gastrointestinal cancer<br />
based on molecular and functional EGFR characteristics<br />
Cancerogenesis and progression of hepatocellular carcinoma<br />
(HCC) HCV related: preclinical and clinical models<br />
Progetto SIRIO - Sistema di Inseguimento Robotizzato<br />
Intra-Operatorio. Prot. MIUR 3528<br />
Progetti di Ricerca<br />
M. Quaranta<br />
A. Paradiso<br />
A. Paradiso<br />
V. Mattioli<br />
C. Gadaleta<br />
L’Organizzazione<br />
59
I Risultati Scientifici
Anno<br />
I Risultati Scientifici <strong>2007</strong>: le pubblicazioni<br />
Volume pubblicazioni anni 2003-<strong>2007</strong><br />
Pubblicazioni per extenso<br />
Recensite Non recensite<br />
Libri e Capitoli di libro Abstracts Totale<br />
2003 26 22 4 41 93<br />
2004 35 7 4 67 113<br />
2005 47 20 2 38 107<br />
2006 41 7 4 46 98<br />
<strong>2007</strong> 51 5 15 33 104<br />
Totale 200 61 29 225 515<br />
Andamento IMPACT FACTOR grezzo e normalizzato<br />
anni 2003-<strong>2007</strong><br />
Risultati Scientifici<br />
I Risultati Scientifici<br />
63
Risultati Scientifici<br />
64<br />
N.<br />
Pubblicazioni <strong>2007</strong><br />
Lavori pubblicati su riviste recensite impattate da Science Citation Index<br />
Impact<br />
Factor<br />
1. 5,179<br />
2. 5,179<br />
3. 10,446<br />
4. 6,562<br />
5. 4,167<br />
6. 1,374<br />
7. 5,179<br />
8. 5,179<br />
9. 5,179<br />
10. 5,179<br />
Lavori per extenso<br />
AGNESE V, BAZAN V, FIORENTINO FP, FANALE D, BADALAMENTI G, COLUCCI G,<br />
ADAMO V, SANTINI D, RUSSO A: The role of Aurora-A inhibitors in cancer therapy. Ann<br />
Oncol 18 (suppl. 6): vi47-vi52, <strong>2007</strong>.<br />
AGNESE V, CABIBI D, CALCARA D, TERRASI M, PANTUSO G, FIORENTINO E, INTRIVICI<br />
C, COLUCCI G, ARAGONA F, GEBBIA N, BAZAN V, RUSSO A: Aurora-A overexpression as<br />
an early marker of reflux-related columnar mucosa and Barrett’s oesophagus. Ann Oncol 18<br />
(suppl. 6): vi110-vi115, <strong>2007</strong>.<br />
BERGAMINI C, SGARRA C, TREROTOLI P, LUPO L, AZZARITI A, ANTONACI S, GIANNELLI<br />
G: Laminin-5 stimulates hepatocellular carcinoma growth through a different function of<br />
alpha6beta4 and alpha3beta1 integrins. Hepatology 46 (6): 1801-9, <strong>2007</strong>.<br />
CARDONE R, BELLIZZI A, BUSCO G, WEINMAN EJ, DELL’AQUILA ME, CASAVOLA V, AZ-<br />
ZARITI A, MANGIA A, PARADISO A, RESHKIN S: The NHERF1 PDZ2 domain regulates<br />
PKA-RhoA-p38-mediated NHE1 activation and invasion in breast tumor cells. Mol Biol Cell<br />
18 (5): 1768-80, <strong>2007</strong>.<br />
CASULA M, COLOMBINO M, SATTA MP, COSSU A, LISSIA A, BUDRONI M, SIMEONE E,<br />
CALEMMA R, LODDO C, CARACO C, MOZZILLO N, DAPONTE A, COMELLA G, CANZA-<br />
NELLA S, GUIDA M, CASTELLO G, ASCIERTO PA, PALMIERI G; ON BEHALF OF THE ITA-<br />
LIAN MELANOMA INTERGROUP: Factors predicting the occurrence of germline mutations<br />
in candidate genes among patients with cutaneous malignant melanoma from South Italy.<br />
Eur J Cancer 43 (1): 137-43, <strong>2007</strong>.<br />
CONSOLE G, CALABRO C, NARDULLI P, DIGIUSEPPE F, RUCCI A, RUSSO P, GEPPETTI P:<br />
Clinical and economic effects of central venous catheters on oncology patient care. J Chemother<br />
19 (3): 309-14, <strong>2007</strong>.<br />
DE LELLIS L, CURIA MC, ACETO GM, FORACCHIO S, COLUCCI G, RUSSO A, MARIANI-CO-<br />
STANTINI R, CAMA A: Analysis of extended genomic rearrangements in oncological research.<br />
Ann Oncol 18 (suppl. 6): vi173-vi178, <strong>2007</strong>.<br />
DE VITA F, GIULIANI F, GALIZIA G, BELLI C, AUSILIO G, SANTABARBARA G, CIARDIELLO<br />
F, CATALANO G, ORDITURA M: Neo-adjuvant and adjuvant chemotherapy of gastric cancer.<br />
Ann Oncol 18 (suppl. 6): vi120-vi123, <strong>2007</strong>.<br />
DE VITA F, GIULIANI F, ORDITURA M, MAIELLO E, GALIZIA G, DI MARTINO N, MONTE-<br />
MURRO F, CARTENI G, MANZIONE L, ROMITO S, GEBBIA V, CIARDIELLO F, CATALANO<br />
G, COLUCCI G: Adjuvant chemotherapy with epirubicin, leucovorin, 5-fluorouracil and etoposide<br />
regimen in resected gastric cancer patients: a randomized phase III trial by the Gruppo<br />
Oncologico Italia Meridionale (GOIM 9602 Study). Ann Oncol 18 (8): 1354-58, <strong>2007</strong>.<br />
FERLA R, CALÒ V, CASCIO S, RINALDI G, BADALAMENTI G, CARRECA I, SURMACZ E,<br />
COLUCCI G, BAZAN V, RUSSO A: Founder mutations in BRCA1 and BRCA2 genes. Ann<br />
Oncol 18 (suppl. 6): vi93-vi98, <strong>2007</strong>.<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali
N.<br />
Impact<br />
Factor<br />
11. 5,179<br />
12. 5,179<br />
13. 5,179<br />
14. 5,179<br />
15. 0,966<br />
16. 4,490<br />
17. 10,119<br />
18. 13,598<br />
19. 5,179<br />
20. 5,179<br />
21. 2,979<br />
Lavori per extenso<br />
Risultati Scientifici<br />
GARGANO G, CALCARA D, CORSALE S, AGNESE V, INTRIVICI C, FULFARO F, PANTUSO<br />
G, CAJOZZO M, MORELLO V, TOMASINO RM, OTTINI L, COLUCCI G, BAZAN V, RUSSO A:<br />
Aberrant methylation within RUNX3 CpG island associated with the nuclear and mitochondrial<br />
microsatellite instability in sporadic gastric cancers. Results of a GOIM (Gruppo Oncologico<br />
dell’Italia Meridionale) prospective study. Ann Oncol 18 (suppl. 6): vi103-vi109,<br />
<strong>2007</strong>.<br />
GEBBIA V, GIULIANI F, VALORI VM, AGUELI R, COLUCCI G, MAIELLO E: Cetuximab: clinical<br />
results in colorectal cancer. Ann Oncol 18 (suppl. 6): vi5-vi7, <strong>2007</strong>.<br />
GIOTTA F, LORUSSO V, MAIELLO E, FILIPPELLI G, VALERIO MR, CARUSO M, VERDE-<br />
RAME F, LATORRE A, COLUCCI G: Liposomal-encapsulated doxorubicin plus cyclophosphamide<br />
as first-line therapy in metastatic breast cancer: a phase II multicentric study. Ann<br />
Oncol 18 (suppl. 6): vi66-vi69, <strong>2007</strong>.<br />
GEBBIA V, MAIELLO E, GIULIANI F, BORSELLINO N, CARUSO M, DI MAGGIO G, FERRAÙ<br />
F, BORDONARO R, VERDERAME F, TRALONGO P, DI CRISTINA L, AGUELI R, RUSSO P,<br />
COLUCCI G: Second-line chemotherapy in advanced pancreatic carcinoma: a multicenter<br />
survey of the Gruppo Oncologico Italia Meridionale on the activity and safety of the FOL-<br />
FOX4 regimen in clinical practice. Ann Oncol 18 (suppl. 6): vi124-vi127, <strong>2007</strong>.<br />
GIULIANI F, COLUCCI G: Cetuximab in colon cancer. Int J Biol Markers 22 (n. 1 suppl. 4):<br />
S67-S70, <strong>2007</strong>.<br />
GRIDELLI C, AAPRO MS, BARNI S, BERETTA GD, COLUCCI G, DANIELE B, DEL MASTRO<br />
L, DI MAIO M, DE PETRIS L, PERRONE F, THATCHER N, DE MARINIS F: Role of colony<br />
stimulating factors (CSFs) in solid tumours: Results of an expert panel. Crit Rev Oncol Hematol<br />
63 (1): 53-64, <strong>2007</strong>.<br />
GRIDELLI C, GALLO C, CERIBELLI A, GEBBIA V, GAMUCCI T, CIARDIELLO F, CAROZZA F,<br />
FAVARETTO A, DANIELE B, GALETTA D, BARBERA S, ROSETTI F, ROSSI A, MAIONE P,<br />
COGNETTI F, TESTA A, DI MAIO M, MORABITO A, PERRONE F; on behalf of the GECO investigators:<br />
Factorial phase III randomised trial of rofecoxib and prolonged constant infusion<br />
of gemcitabine in advanced non-small-cell lung cancer: the GEmcitabine-Coxib in NSCLC<br />
(GECO) study. Lancet Oncol 8 (6): 500-12, <strong>2007</strong>.<br />
GRIDELLI C, MAIONE P, ILLIANO A, PIANTEDOSI FV, FAVARETTO A, BEARZ A, ROBBIATI<br />
SF, FILIPAZZI V, LORUSSO V, CARROZZA F, IAFFAIOLI RV, MANZIONE L, GALLO C, MO-<br />
RABITO A, PERRONE F: Cisplatin plus gemcitabine or vinorelbine for elderly patients with<br />
advanced non small-cell lung cancer: the MILES-2P studies. J Clin Oncol 25 (29): 4663-69,<br />
<strong>2007</strong>.<br />
GUIDA M, COLUCCI G: Immunotherapy for metastatic renal cell carcinoma: is it a therapeutic<br />
option yet?. Ann Oncol 18 (suppl. 6): vi149-vi152, <strong>2007</strong>.<br />
KODA M, SULKOWSKA M, KANCZUGA-KODA L, CASCIO S, COLUCCI G, RUSSO A, SUR-<br />
MACZ E, SULKOWSKI S: Expression of the obesity hormone leptin and its receptor correlates<br />
with hypoxia-inducible factor-1 in human colorectal cancer. Ann Oncol 18 (suppl. 6):<br />
vi116-vi119, <strong>2007</strong>.<br />
LANZILOTTA SG, GRAMMATICA L, PARADISO A, SIMONE G: BRAF in papillary thyroid<br />
carcinoma. Cell Oncol 29 (4): 269-77, <strong>2007</strong>.<br />
I Risultati Scientifici<br />
65
Risultati Scientifici<br />
66<br />
N.<br />
Impact<br />
Factor<br />
22. 5,179<br />
23. 4,167<br />
24. 5,179<br />
25. 3,277<br />
26. 2,252<br />
Lavori per extenso<br />
MAIELLO E, GIULIANI F, GEBBIA V, PIANO A, AGUELI R, COLUCCI G: Cetuximab: clinical<br />
results in colorectal cancer. Ann Oncol 18 (suppl. 6): vi8-vi10, <strong>2007</strong>.<br />
MAIER S, NIMMRICH I, KOENIG T, EPPENBERGER-CASTORI S, BOHLMANN I, PARADISO<br />
A, SPYRATOS F, THOMSSEN C, MUELLER V, NÄHRIG J, SCHITTULLI F, KATES R, LESCHE<br />
R, SCHWOPE I, KLUTH A, MARX A, MARTENS JW, FOEKENS JA, SCHMITT M, HARBECK<br />
N: DNA-methylation of the homeodomain transcription factor PITX2 reliably predicts risk of<br />
distant disease recurrence in tamoxifen-treated, node-negative breast cancer patients – Technical<br />
and clinical validation in a multi-centre setting in collaboration with the European<br />
Organisation for Research and Treatment of Cancer (EORTC) PathoBiology group. Eur J Cancer<br />
43 (11): 1679-86, <strong>2007</strong>.<br />
MANNA G, FODDAI E, DI MAGGIO MG, PACE F, COLUCCI G, GEBBIA N, RUSSO A: Emotional<br />
expression and coping style in female breast cancer. Ann Oncol 18 (suppl. 6): vi77vi80,<br />
<strong>2007</strong>.<br />
MANSOUR M, TOUKA M, MALENA A, INDIVERI C, DONG W, GIONFRIDDO I, ACCARDI R,<br />
PARADISO A, SYLLA BS, GABET AS, TOMMASINO M: Human papillomavirus type 77 E7<br />
protein is a weak deregulator of cell cycle. Cancer Lett 246 (1-2): 274-81, <strong>2007</strong>.<br />
MASSIDDA B, ATZORI F, SCANU A, CONTU A, FARRIS A, CATINO AM, PALMERI S, MI-<br />
NERBA L, IONTA MT: Dose-dense primary chemotherapy, as part of multidisciplinary treatment,<br />
for inoperable stage III B breast cancer-long-term results of a phase II trial. Oncology<br />
72 (1-2): 17-26, <strong>2007</strong>.<br />
27 0,711 MATTIOLI V: Prescription for living. Am J Nurs 107 (7): 15, <strong>2007</strong>.<br />
28. 1,559<br />
29. 0,652<br />
30. 6,177<br />
31. 13,598<br />
32. 1,479<br />
MERLI F, BERTINI M, LUMINARI S, MOZZANA R, BOTTO B, LIBERATI AM, BALDINI L,<br />
CABRAS G, DI VITO F, ORSUCCI L, NAGLIERI E, POLIMENO G, MARCHESELLI L, PEN-<br />
NESE E, VITOLO U, FEDERICO M, GALLO E: Long term results of a randomized study performed<br />
by Intergruppo Italiano Linfomi comparing Mini-CEOP vs P-VEBEC in elderly patients<br />
with diffuse large B-cell lymphoma. Leuk Lymph 48 (2): 367-73, <strong>2007</strong>.<br />
MONTEMURRO S, RUGGIERI E, MASELLI E, ZITO AF, CHIUMARULO F, GARGANO G: A<br />
rare case of extra-adrenal pheochromocytoma masquerading as an ovarian mass treated by<br />
laparoscopic surgery. Eur J Gynaecol Oncol 28 (6): 491-96, <strong>2007</strong>.<br />
PARADISO A, MANGIA A, AZZARITI A, TOMMASI S: Phosphatidylinositol 3-Kinase in Breast<br />
Cancer: Where from Here? Clin Cancer Res 13 (20): 5988-90, <strong>2007</strong>.<br />
PARADISO A, MILLER K, MARUBINI E, PIZZAMIGLIO S, VERDERIO P: The need for a quality<br />
control of the whole process of immunohistochemistry human epidermal growth factor<br />
receptor 2/neu determination: a United Kingdom National External Quality Assessment Service/Italian<br />
Network for Quality Assessment of Tumor Biomarkers pilot experience. J Clin<br />
Oncol 25 (22): e27-28, <strong>2007</strong>.<br />
PEDRAZZOLI P, CINIERI S, LORUSSO V, GAMUCCI T, SECONDINO S, SILVESTRIS N: Darbepoetin<br />
alpha coming of age (But still under investigation). Anticancer Res 27 (6C): 4419-<br />
24, <strong>2007</strong>.<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali
N.<br />
Impact<br />
Factor<br />
33. 3,724<br />
34. 1,479<br />
35. 0,701<br />
36. 6,555<br />
37. 5,179<br />
38. 13,598<br />
39. 2,979<br />
40. 4,693<br />
41. 5,270<br />
42. 1,725<br />
43. 4,157<br />
Lavori per extenso<br />
Risultati Scientifici<br />
PRIULLA M, CALASTRETTI A, BRUNO P, AZZARITI A*, PARADISO A, CANTI G, NICOLIN<br />
A: Preferential chemosensitization of PTEN-mutated prostate cells by silencing the Akt kinase.<br />
Prostate 67 (7): 782-89, <strong>2007</strong>. (*Erratum in: Prostate <strong>2007</strong> Oct 1; 67(14): 1600.<br />
Amalia, Azzariti [corrected to Azzariti, Amalia]).<br />
QUARANTA M, DANIELE A, COVIELLO M, VENNERI MT, ABBATE I, CARINGELLA ME, DI<br />
TARDO S, DIVELLA R, TREROTOLI P, DIGENNARO M, SCHITTULLI F, FRANSVEA E, GIAN-<br />
NELLI G: MMP-2, MMP-9, VEGF and CA 15.3 in breast cancer. Anticancer Res 27 (5B):<br />
3593-600, <strong>2007</strong>.<br />
QUARANTA M, DIVELLA R, DANIELE A, DI TARDO S, VENNERI MT, LOLLI I, TROCCOLI<br />
G: Epidermal growth factor receptor serum levels and prognostic value in malignant gliomas.<br />
<strong>Tumori</strong> 93 (3): 275-80, <strong>2007</strong>.<br />
RANIERI G, GRAMMATICA L, PATRUNO R, ZITO AF, VALERIO P, IACOBELLIS S, GADA-<br />
LETA C, GASPARINI G, RIBATTI D: A possible role of thymidine phosphorylase expression<br />
and 5-fluorouracil increased sensitivity in oropharyngeal cancer patients. J Cell Mol Med 11<br />
(2): 362-68, <strong>2007</strong>.<br />
RUSSO A, CALÒ V, AUGELLO C, BRUNO L, AGNESE V, SCHIRÒ V, BARBERA F, CASCIO S,<br />
FODDAI E, BADALAMENTI G, INTRIVICI C, CAJOZZO M, GULOTTA G, SURMACZ E, CO-<br />
LUCCI G, GEBBIA N, BAZAN V: 4843delC of the BRCA1 gene is a possible founder mutation<br />
in Southern Italy (Sicily). Ann Oncol 18 (suppl. 6): vi99-vi102, <strong>2007</strong>.<br />
SARTORE-BIANCHI A, MORONI M, VERONESE S, CARNAGHI C, BAJETTA E, LUPPI G, SO-<br />
BRERO A, BARONE C, CASCINU S, COLUCCI G, CORTESI E, NICHELATTI M, GAMBACORTA<br />
M, SIENA S: Epidermal growth factor receptor gene copy number and clinical outcome of metastatic<br />
colorectal cancer treated with panitumumab. J Clin Oncol 25 (22): 3238-45, <strong>2007</strong>.<br />
TOMMASI S, FEDELE V, LACALAMITA R, BRUNO M, SCHITTULLI F, GINZINGER D, SCOTT<br />
G, EPPENBERGER-CASTORI S, CALISTRI D, CASADEI S, SEYMOUR I, LONGO S, GIAN-<br />
NELLI G, PILATO B, SIMONE G, BENZ CC, PARADISO A: 655Val and 1170Pro ERBB2 SNPs<br />
in familial breast cancer risk and BRCA1 alterations. Cell Oncol 29 (3): 241-48, <strong>2007</strong>.<br />
TOMMASI S, MANGIA A, LACALAMITA R, BELLIZZI A, FEDELE V, CHIRIATTI A, THOM-<br />
SSEN C, KENDZIERSKI N, LATORRE A, LORUSSO V, SCHITTULLI F, ZITO F, KAVALLARIS<br />
M, PARADISO A: Cytoskeleton and paclitaxel sensitivity in breast cancer: The role of betatubulins.<br />
Int J Cancer 120 (10): 2078-85, <strong>2007</strong>.<br />
TOMMASI S, PINTO R, PILATO B, PARADISO A: Molecular pathways and related target therapies<br />
in liver carcinoma. Curr Pharm Design 13 (32): 3279-87, <strong>2007</strong>.<br />
VERDERIO P, DITTADI R, MARUBINI E, PIZZAMIGLIO S, GION M, DE APOLLONIA L, PA-<br />
RADISO A; FOR THE ITALIAN NETWORK FOR QUALITY ASSESSMENT OF TUMOR BIO-<br />
MARKERS (INQAT) GROUP: An Italian program of External Quality Control for<br />
chromogranin A (CgA) assay: performance evaluation of CgA determination. Clin Chem Lab<br />
Med 45 (9): 1244-50, <strong>2007</strong>.<br />
YAU C, FEDELE V, ROYDASGUPTA R, FRIDLYAND J, HUBBARD A, GRAY JW, CHEW K,<br />
DAIRKEE SH, MOORE DH, SCHITTULLI F, TOMMASI S, PARADISO A, ALBERTSON DG,<br />
BENZ CC: Aging impacts transcriptome but not genome of hormone-dependent breast cancers.<br />
Breast Cancer Res 9 (5): R59, <strong>2007</strong>.<br />
211,139 TOTALE<br />
I Risultati Scientifici<br />
67
Risultati Scientifici<br />
Pubblicazioni 2006 presentate nell’anno <strong>2007</strong><br />
N. Grezzo Lavori per extenso<br />
1. 2,252<br />
PIGNATA S, FERRANDINA G, SCARFONE G, SCOLLO P, ODICINO F, SELVAGGI L, KATSA-<br />
ROS D, FRIGERIO L, MEREU L, GHEZZI F, MANZIONE L, LAURIA R, BREDA E, MARFO-<br />
RIO G, BALLARDINI M, VERNAGLIA LOMBARDI A, SORIO R, TUMOLO S, COSTA B,<br />
MAGNI G, PERRONE F, FAVALLI G (co-authors: LORUSSO V, LATORRE A): Extending the<br />
platinum-free interval with a non-platinum therapy in platinum-sensitive recurrent ovarian<br />
cancer. Results from the SOCRATES Retrospective Study. Oncology 71 (5-6): 320-26, 2006.<br />
Lavori recensiti in Pubmed<br />
1. GRIDELLI C, MAIONE P, GALETTA D, COLANTUONI G, DEL GAIZO F, FERRARA C, GUERRIERO C, NI-<br />
COLELLA D, ROSSI A: Three cases of long-lasting tumor control with erlotinib after progression with gefitinib<br />
in advanced non-small cell lung cancer. J Thorac Oncol 2 (8): 758-61, <strong>2007</strong>.<br />
2. GRIDELLI C, MAIONE P, GALETTA D, ROSSI A: Safety profile of erlotinib in patients with advanced nonsmall<br />
cell lung cancer with chronic renal failure. J Thorac Oncol 2 (1): 96-98, <strong>2007</strong>.<br />
3. GUIDA M, CASAMASSIMA A, MONTICELLI G, QUARANTA M, COLUCCI G: Basal cytokines profile in metastatic<br />
renal cell carcinoma patients treated with subcutaneous IL-2-based therapy compared with that of<br />
healthy donors. J Transl Med 5 (1): 51, <strong>2007</strong>.<br />
4. MENOLASCINA F, TOMMASI S, CHIARAPPA P, BEVILACQUA V, MASTRONARDI G, PARADISO A: Data<br />
Mining techniques in aCGH based breast cancer subtype profiling: an immune perspective with comparative<br />
study. BMC Systems Biol 1 (suppl. 1): P70.<br />
5. UGENTI I, LATTARULO S, FERRARESE F, DE CEGLIE A, MANTA R, BRANDONISIO O: Acute gastric anisakis:<br />
an italian experience. Minerva Chir 62 (1): 51-60, <strong>2007</strong>.<br />
Lavori non recensiti in Pubmed<br />
1. CORVASCE C, MONTANARO R, ROMITO F, MATTIOLI V: Riconoscere e promuovere il benessere durante<br />
il percorso di cura in oncologia. Int Trends Oncol Anno XI (3): 3-4, <strong>2007</strong>.<br />
2. DE CEGLIE A, SCOTTO F, PELLECCHIA A, ZITO FA: I tumori stromali gastro-intestinali (GIST): caratteristiche<br />
cliniche ed anatomia patologica. Giorn Ital End Dig 30 ( ): 107-12, <strong>2007</strong>.<br />
68<br />
Lavori pubblicati su rivista recensita non impattata da Science Citation Index<br />
1. 1. BEVILACQUA V, MASTRONARDI G, MENOLASCINA F, PARADISO A, TOMMASI S: Genetic algorithms<br />
and artificial neural networks in microarray data analysis: a distributed approach. Engineering Letters 13:3,<br />
EL_13_3_14 2006.<br />
2. RANIERI G, ROCCARO AM, VACCA A, RIBATTI D: Thymidine phosphorylase (platelet-derived endothelial<br />
cell growth factor) as a target for capecitabine: from biology to the bedside. Recent Patents Anticancer<br />
Drug Discov 1 (2): 171-83, 2006.<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali
Libri e Capitoli di libri<br />
Risultati Scientifici<br />
3. PACIFICO C, MONTANARO R: Tutor <strong>clinico</strong> ed evoluzione della professione infermieristica. Filodiretto Anno<br />
XXV (4): 18-20, <strong>2007</strong>.<br />
4. ROMITO F, MONTANARO R, CORVASCE C, MATTIOLI V: L’impatto psicologico del carcinoma mammario<br />
sulla donna in giovane età: alcuni questioni complesse. Int Trends Oncol Anno XI (4): 4-5, <strong>2007</strong>.<br />
5. SAVRON G, MONTANARO R, MORDENTI S, PITTI P: Aspetti predittivi ed efficacia terapeutica nel trattamento<br />
del disturbo ossessivo-compulsivo. Rivista di Psichiatria 42 (1): 34-48, <strong>2007</strong>.<br />
1. AZZARITI A, BEVILACQUA V, DI BERNARDO D, CARELLA M, PORCELLI L, SIMONE GM, LACALAMITA<br />
R, MENOLASCINA F, IORIO F, PANNARALE P, PALUMBO O, MASTRONARDI G, CASTELLANO M, CA-<br />
RIELLO L, DALENO D, SCIANNAMEA D, APRILE A, PARADISO A, TOMMASI S: Identificazione del Mode<br />
of Action di molecole farmacologicamente attive nell’oncologia. Atti @ITIM - 8° Congresso Nazionale di Telemedicina<br />
e Informatica Medica Bari, 13-15 Dicembre <strong>2007</strong>, pp. 261-64.<br />
2. BEVILACQUA V, AULENTA A, CARIOGGIA E, MASTRONARDI G, MENOLASCINA F, SIMEONE G, PARA-<br />
DISO A, SCARPA A, TAURINO D: Metallic Artifacts Removal in Breast CT Images for Treatment Planning<br />
in Radiotherapy by Means of Supervised and Unsupervised Neural Network Algorithms. Lecture Notes in<br />
Computer Science (Books Series) vol. 4681, pagg. 1356-63, <strong>2007</strong>.<br />
3. BEVILACQUA V, MARINELLI M, AULENTA A, SCARPA A, TAURINO D, MASTRONARDI G, MENOLASCINA<br />
F, CARIOGGIA E, SIMEONE G, PARADISO A, CASTELLANO M, CARIELLO L, DALENO D, SCIANNAMEA<br />
D, APRILE A: Rimozione di artefatti in immagini TC per la radioterapia mediante reti neurali. Atti @ITIM -<br />
8° Congresso Nazionale di Telemedicina e Informatica Medica Bari, 13-15 Dicembre <strong>2007</strong>, pp. 213-17.<br />
4. DE LENA M, STANI SA, CARPAGNANO GE: Advances in lung cancer. In: Oncologia Toracica. Mesotelioma<br />
pleurico maligno - <strong>Tumori</strong> del polmone / F. Carpagnano, pagg. 129-30, <strong>2007</strong>.<br />
5. DOUILLARD J-Y, CARPAGNANO F, ROSELL R, DE LENA M, RIGGI M, HURTELOUP P: Adjuvant vinorelbine<br />
plus cisplatin versus observation in patients with completely resected stage IB-IIIA NSCLC (ANITA).<br />
In: Oncologia Toracica. Mesotelioma pleurico maligno - <strong>Tumori</strong> del polmone / F. Carpagnano, pagg. 147-<br />
54, <strong>2007</strong>.<br />
6. GADALETA C, CATINO AM, MATTIOLI V: Radiofrequency thermal ablation in the treatment of primary an<br />
d secondary lung malignancies. In: Regional Oncotherapies / O. Zoras, pagg. 99-123, <strong>2007</strong>.<br />
7. GALETTA D, COLUCCI G: Chemioradioterapia nei pazienti allo stadio IIIB. In: Oncologia Toracica. Mesotelioma<br />
pleurico maligno - <strong>Tumori</strong> del polmone / F. Carpagnano, pagg. 209-13, <strong>2007</strong>.<br />
8. GEBBIA V, GALETTA D: Trattamento delle metastasi cerebrali nel paziente con NSCLC. In: 3° Volume Educazionale<br />
GOIM, pagg. 235-48, <strong>2007</strong>.<br />
9. GIULIANI F, COLUCCI G: Epatocarcinoma: strategie terapeutiche. In: 3° Volume Educazionale GOIM, pagg.<br />
133-50, <strong>2007</strong>.<br />
10. GUIDA M: Nuovi sviluppi nella terapia medica del melanoma. In: 3° Volume Educazionale GOIM, pagg. 89-<br />
108, <strong>2007</strong>.<br />
11. GUIDA M, BENVESTITO S, LORUSSO V, MOSCHETTA R: Metastatic cancer of the gallbladder. In: Cancer<br />
of the Gallbladder: New Research / J.T. Whitten; vol. 38 - Nova Science Publishers, Inc. pagg. 13-21 <strong>2007</strong>.<br />
12. MENOLASCINA F, ALVES RT, TOMMASI S, CHIARAPPA P, DELGADO M, BEVILACQUA V, MASTRONARDI<br />
G, FREITAS AA, PARADISO A: Fuzzy rule induction and artificial immune systems in female breast cancer<br />
familiarity profiling. Lecture Notes in Computer Science (Books Series) vol. 4694, pagg. 830-37, <strong>2007</strong>.<br />
I Risultati Scientifici<br />
69
Risultati Scientifici<br />
13. MENOLASCINA F, ALVES RT, TOMMASI S, CHIARAPPA P, DELGADO M, BEVILACQUA V, MASTRO-<br />
NARDI G, FREITAS AA, PARADISO A: Improving female breast cancer prognosis by means of fuzzy rule<br />
induction with artificial immune systems. Atti of International Conference on Life System Modeling and Simulation<br />
(LSMS <strong>2007</strong>) pp. 1-5, <strong>2007</strong>.<br />
14. NAGLIERI E: Terapia medica del carcinoma renale metastatico. In: 3° Volume Educazionale GOIM, pagg.<br />
109-32, <strong>2007</strong>.<br />
15. NAGLIERI E, DI BITONTO A: La neutropenia nella terapia del carcinoma polmonare. In: Oncologia Toracica.<br />
Mesotelioma pleurico maligno - <strong>Tumori</strong> del polmone / F. Carpagnano, pagg. 417-23, <strong>2007</strong>.<br />
16. SCHIRONE M, SIMEONE G, VECCHIA P: Esposizione ai campi elettromagnetici non ionizzanti in ambiente<br />
ospedaliero e applicazione della direttiva europea 2004/40/CE: criticità e problematiche aperte. Atti @ITIM<br />
- 8° Congresso Nazionale di Telemedicina e Informatica Medica Bari, 13-15 Dicembre <strong>2007</strong>, pp. 7-13.<br />
17. SCOTTO F, DE CEGLIE A, PELLECCHIA A: Il ruolo diagnostico dell’endoscopia digestiva. In: La semeiotica<br />
nelle malattie infettive / G. Scotto, vol. 1 - Ed. McGraw-Hill, pagg. 185-93, <strong>2007</strong>.<br />
18. SIMEONE G, FUCILLI F, VITUCCI L, CARIOGGIA E: Attività indotta in acceleratori lineari (LINAC) di alta<br />
energia. Atti @ITIM - 8° Congresso Nazionale di Telemedicina e Informatica Medica Bari, 13-15 Dicembre<br />
<strong>2007</strong>, pp. 265-72.<br />
19. TOMMASI S, MENOLASCINA F, BEVILACQUA V, MASTRONARDI G, PARADISO A, CASTELLANO M:<br />
Chromosomal instability events investigation by means of artificial immune systems. Atti @ITIM - 8° Congresso<br />
Nazionale di Telemedicina e Informatica Medica Bari, 13-15 Dicembre <strong>2007</strong>, pp. 245-47.<br />
Comunicazioni a congressi nazionali ed esteri: Procedings<br />
1. AZZARITI A, COLABUFO NA; NISO M, SIMONE GM, PORCELLI L, BERARDI F, PERRONE R, PARADISO<br />
A: Gefinitib and vandetanib, substrates or inhibitors of MDR related proteins? Atti 49th Annual Meeting of<br />
the Italian Cancer Society - Fiera di Pordenone 26-29 Novembre <strong>2007</strong>.<br />
2. AZZARITI A, PORCELLI L, SIMONE GM, PARADISO A: The Aurora kinase inhibitor AZD1152 inhibits cell<br />
proliferation, modifies the cell cycle and enhances chemotherapeutic activity in vitro models. E J C Supplements<br />
5 (8): 19 (abs P32), <strong>2007</strong>.<br />
3. BELLIZZI A, MALFETTONE A, AZZARITI A, BUSCO G, CARDONE R, RESHKIN SJ, PARADISO A: The<br />
Na+/H+ exchanger regulator factor (NHERF1) is a component of epidermal growth factor receptor (EGFR)<br />
signaling complex and regulates EGFR degradation. Atti 49th Annual Meeting of the Italian Cancer Society<br />
- Fiera di Pordenone 26-29 Novembre <strong>2007</strong>.<br />
4. BELLIZZI A, MALFETTONE A, AZZARITI A, CARDONE R, BUSCO G, RESHKIN SJ, PARADISO A: The<br />
Na+/H+ exchanger regulator factor (NHERF1) is a component of EGF receptor signaling complex and regulates<br />
EGF receptor degradation. E J C Supplements 5 (8): 19-20 (abs P33), <strong>2007</strong>.<br />
5. CHIARAPPA P, MANGIA A, TOMMASI S, ROSSI E, MENOLASCINA F, OTTINI L, MOTTOLESE M, ZUF-<br />
FARDI Z, PARADISO A: aCGH analysis of male breast cancers (MBC). E J C Supplements 5 (8): 21 (abs<br />
P29), <strong>2007</strong>.<br />
6. CHIARAPPA P, MANGIA A, TOMMASI S, ROSSI E, MENOLASCINA F, OTTINI L, MOTTOLESE M, ZUF-<br />
FARDI Z, PARADISO A: aCGH analysis of male breast cancers (MBC). Atti 49th Annual Meeting of the Italian<br />
Cancer Society - Fiera di Pordenone 26-29 Novembre <strong>2007</strong>.<br />
7. CHIRIATTI A, MANGIA A, MENOLASCINA F, TOMMASI S, PETRONI S, SALVATORE C, ZITO AF, SCHIT-<br />
TULLI F, PARADISO A: BRCA1, ER-alpha expression and molecular BRCA1 alterations in familial and sporadic<br />
breast cancer. Atti 49th Annual Meeting of the Italian Cancer Society - Fiera di Pordenone 26-29<br />
Novembre <strong>2007</strong>.<br />
70<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali
Risultati Scientifici<br />
8. CHIRIATTI A, MANGIA A, TOMMASI S, MENOLASCINA F, PETRONI S, SIMONE G, SALVATORE C, ZITO<br />
AF, SCHITTULLI F, PARADISO A: BRCA1, ER-alpha expression and molecular BRCA1 alterations in familial<br />
and sporadic breast cancer.<br />
9. CIAMPOLILLO A, BELLACICCO MA, NATALICCHIO A, TREROTOLI P, GRAMMATICA L, ACHILLE G, GIOR-<br />
GINO R, GIORGINO F: Incidental and non incidental thyroid tumors: do they have different clinical aggressiveness?<br />
32° Congresso Nazionale della Società Italiana di Endocrinologia. Verona, 13-16 giugno<br />
<strong>2007</strong>.<br />
10. CORVASCE C, MONTANARO R, ROMITO F, MATTIOLI V: Valutazione dei bisogni di assistenza e cura del<br />
paziente oncologico: confronto tra popolazioni. Atti X Convegno Nazionale SIPO - Torino, 3-6 ottobre <strong>2007</strong>.<br />
11. CURTI M, ACETI A, FRUTTINI L, GARAU L, MOTTA S, PICCININ R, QUERINI A, SIMONE D, TONI F: The<br />
management of bibliografic documents in the Network of the Italian Institutions for Biomedical Research<br />
(BIBLIOSAN): organizing documents and teaching organization. European Association for Health Information<br />
and Libraries (EAHIL) Workshop, Krakow (Poland) 12th-15th september <strong>2007</strong>, poster.<br />
12. DIVELLA R, TOMMASI S, LACALAMITA R, COVIELLO M, DANIELE A, LANZILLOTTA B, QUARANTA M,<br />
ZITO A, SIMONE G, PARADISO A: PAI-1, TPA circulating htert DNA rekated to virus infection in liver carcinogenesis.<br />
Atti 39° Congresso Nazionale SIBioC <strong>2007</strong>. Biochim Clin 31 (5): 480 (abs 159), <strong>2007</strong>.<br />
13. GUIDA M, CASAMASSIMA A, CANDELORO A, SCELSI M, MONTEMURRO S: Dendritic cell vaccination in<br />
metastatic melanoma (MM) and renal cell carcinoma (RCC). Pigment Cell Res 20 (5): 446-47 (abs PP31),<br />
<strong>2007</strong>.<br />
14. GUIDA M, PORCELLI G, MONTEMURRO S, RUGGIERI E, MATTIOLI V, COLUCCI G: Electrochemotherapy<br />
(ECT) for the treatment of superficial tumor localizations. Atti 13th Annual Meeting of the Italian Melanoma<br />
Intergroup (IMI) – Padova, 23-31 october <strong>2007</strong>; pag. 40.<br />
15. MANGIA A, CHIRIATTI A, BELLIZZI A, AMENDUNI T, DAPRILE R, ZITO AF, RESHKIN SJ; PARADISO A:<br />
Biological role of NHERF1 protein in breast cancer. E J C Supplements 5 (8): 28 (abs P30), <strong>2007</strong>.<br />
16. MANGIA A, CHIRIATTI A, BELLIZZI A, AMENDUNI T, DAPRILE R, ZITO AF, RESHKIN SJ; PARADISO A:<br />
Biological role of NHERF1 protein in breast cancer. Atti 49th Annual Meeting of the Italian Cancer Society<br />
- Fiera di Pordenone 26-29 Novembre <strong>2007</strong>.<br />
17. MENOLASCINA F, TOMMASI S, ALVES RT, BEVILACQUA V, MASTRONARDI G, FREITAS AA, PARADISO<br />
A: Bio-inspired data mining approaches in female breast cancer characterization: a fuzzy-immune perspective.<br />
Atti 49th Annual Meeting of the Italian Cancer Society - Fiera di Pordenone 26-29 Novembre<br />
<strong>2007</strong>.<br />
18. MENOLASCINA F, TOMMASI S, CHIARAPPA P, PARADISO A: Novel computational paradigms in breast<br />
cancer familiarity profiling. E J C Supplements 5 (8): 29 (abs P23), <strong>2007</strong>.<br />
19. MONTANARO R, DELISO M, KARDHASHI A, RENNA A, TROJANO G, MATTIOLI V; TROJANO V: HPV: cosa<br />
sanno le donne? Cosa si può fare per loro?. Atti della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO) Napoli,<br />
14 ottobre <strong>2007</strong>. Vol. LXXXIII, <strong>2007</strong>.<br />
20. MONTANARO R, DELISO M, TROJANO V, KARDHASHI A, MATTIOLI V: Counselling di coppia a sostegno<br />
delle donne affette da HPV. Atti X Convegno Nazionale SIPO - Torino, 3-6 ottobre <strong>2007</strong>, pag. 129-30.<br />
21. MONTANARO R, ROMITO F, CORVASCE C, MATTIOLI V, PARADISO A: Servizio sperimentale di Psicologia<br />
Oncologica dell’<strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong> “<strong>Giovanni</strong> Paolo II” Bari: il 1° anno di attività. Atti X Convegno Nazionale<br />
SIPO - Torino, 3-6 ottobre <strong>2007</strong>.<br />
22. NOVACK D, VAIRA S, HIRBE AC, JOHSON T, ALHAWAGRI M, WEILBAECHER KN, GUARINI A, FACCIO<br />
R: The alternative NF-kB pathway, via NIK and RelB, mediates tumor-induced osteolysis. Atti Symposium<br />
Skeletal Complications of Malignancy V, Philadelphia (PA) 25-27 October <strong>2007</strong>, pagg. 23-24 (poster<br />
37).<br />
I Risultati Scientifici<br />
71
Risultati Scientifici<br />
23. PATRUNO R, PASSANTINO L, ZIZZO N, CATINO A, GADALETA DC, RANIERI G: Angiogenesis paralleled<br />
with grading and tumour progression in the cutaneous canine mast cell spontaneous model. Pigment Cell<br />
Res 20 (5): 443 (abs OP34), <strong>2007</strong>.<br />
24. PILATO B, TOMMASI S, PINTO R, MONACO A, BRUNO M, CAMPANA M, DIGENNARO M, SCHITTULLI<br />
F, LACALAMITA R, PARADISO A: Età di insorgenza, familiarità e mutazioni/polimorfismi di BRCA1/2 in<br />
una popolazione di donne pugliesi con carcinoma mammario. Atti 31° Convegno Annuale Associazione Italiana<br />
di Epidemiologia – Marina di Ostuni 17-19 ottobre <strong>2007</strong>, pag. 86.<br />
25. PINTO R, TOMMASI S, CARPAGNANO GE, FASCHINO-BARBARO MP, SPANEVELLO A, CARPAGNANO F,<br />
MULE G, PARADISO A: Overlapping of 3P microsatellite singature in DNA from EBC and tumor tissue in<br />
patients with NSCLC. Atti 49th Annual Meeting of the Italian Cancer Society - Fiera di Pordenone 26-29 Novembre<br />
<strong>2007</strong>.<br />
26. PORCELLI L, AZZARITI A, SIMONE GM, GATTI G, NICOLIN A, PARADISO A: Antiangiogenic activity of<br />
combinination gefitinib and rapamycin in a panel of pancreas cancer cell lines. E J C Supplements 5 (8):<br />
31 (abs P27), <strong>2007</strong>.<br />
27. PORCELLI L, AZZARITI A, SIMONE GM, PARADISO A: The Aurora kinase inhibitor AZD1152, alone or in<br />
combination with conventional chemotherapeutics, inhibits cell proliferation and modifies cell cycle in<br />
colon, pancreas and breast cancer cell lines. Atti 49th Annual Meeting of the Italian Cancer Society - Fiera<br />
di Pordenone 26-29 Novembre <strong>2007</strong>.<br />
28. ROMITO F: Assetti relazionali in donne con cancro al seno lungosopravviventi. Atti X Convegno Nazionale<br />
SIPO - Torino, 3-6 ottobre <strong>2007</strong>, pag. 148.<br />
29. SAVRON G, MONTANARO R, MORDENTI S, PITTI P: Predictors and therapeutic efficacy in the treatment<br />
of obsessive compulsive disorder. Atti V World Congress of Behavioural & Cognitive Therapies - Barcelona<br />
(Spain), 11-14 july <strong>2007</strong>.<br />
30. SIMONE GM, AZZARITI A, PORCELLI L, GATTI G, NICOLIN A; PARADISO A: EGFR and mTor inhibition<br />
can synergise for antiproliferative and antiangiogenic effetcs in pancreatic cancer cells. Atti 49th Annual<br />
Meeting of the Italian Cancer Society - Fiera di Pordenone 26-29 Novembre <strong>2007</strong>.<br />
31. TOMMASI S, MENOLASCINA F, ALVES RT, MASTRONARDI G, BEVILACQUA V, FREITAS AA, PARADISO<br />
A: Genomic instability events investigation by means of array CGH and computational intelligence techniques.<br />
Atti 49th Annual Meeting of the Italian Cancer Society - Fiera di Pordenone 26-29 Novembre<br />
<strong>2007</strong>.<br />
32. TOMMASI S, PILATO B, PINTO R, LACALAMITA R, MENOLASCINA F, SCHITTULLI F, BRUNO M, PARA-<br />
DISO A: BRCA1 and BRCA2 polymorphisms and intronic variants: which pathological role? E J C Supplements<br />
5 (8): 33-34 (abs P49), <strong>2007</strong>.<br />
33. TOMMASI S, SCHITTULLI F, YAU C, FEDELE V, ROYDASGUPTA R, MOORE DH, ALBERTSON DG, BENZ<br />
CC, PARADISO A: Alterazioni epigenetiche, genomiche e caratteristiche tumorali età-relate. Atti 31° Convegno<br />
Annuale Associazione Italiana di Epidemiologia - Marina di Ostuni 17-19 ottobre <strong>2007</strong>, pag. 148.<br />
34. VITOLO U, LADETTO M, BALDINI L, CECCARELLI M, CHIAPPELLA A, DE RENZO A, DI RAIMONDO F,<br />
GALLAMINI A, GUARINI A, MANTOAN B, MARTELLI M, ALVAREZ I, ORSUCCI L, PARVIS G, PETRINI M,<br />
PINTO A, POGLIANI EM, POZZI S, PULSONI A, RIGACCI L, TUCCI A, ZAJA F, GALLO E: Front-line brief<br />
chemo-immunotherapy Rituximab (R)-FND + Rituximab consolidation ± Rituximab maintenance in elderly<br />
patients with untreated advanced stage Follicualr Lymphoma (FL): first interim analysis of a propsective<br />
randomized study (ML 17638). Blood (ASH Annual Meeting Abstracts) 110: 1278, <strong>2007</strong>.<br />
72<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali
I Progetti
La Ricerca Corrente: le Linee di Ricerca<br />
e Programmi di Attività 2006-<strong>2008</strong><br />
LINEA 1- EPIDEMIOLOGIA, FATTORI DI RISCHIO GENETICO MOLECOLARI, ABITUDINI DI VITA E PREVEN-<br />
ZIONE TUMORALE.<br />
Aree di attività: 1) Attivazione di Registri di patologia; 2) Agenti xenobiotici e rischio di cancro con individuazione<br />
di marcatori di esposizione e danno al DNA; 3) Identificazione di soggetti a rischio<br />
per caratteristiche genetico-molecolari con utilizzo di test genetici, counselling, ecc.; 4) Abitudini,<br />
stili di vita e rischio di cancro; 5) Basi genetico-molecolari per lo sviluppo e progressione<br />
della malattia neoplastica; 6) Sviluppo e validazione di interventi sociali e clinici per<br />
la prevenzione della malattia neoplastica.<br />
LINEA 2 - APPROCCI LABORATORISTICI E/O STRUMENTALI INNOVATIVI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA<br />
DIAGNOSI, PROGNOSI E PREDIZIONE DELLA RISPOSTA AI TRATTAMENTI ANTINEOPLASTICI.<br />
Aree di attività: 1) Validazione di nuovi markers biologico-molecolari di diagnosi precoce; 2) ldentificazione<br />
di nuovi fattori <strong>clinico</strong>-biologici predittivi di aggressività clinica e sensibilità ai trattamenti fisico-chimici;<br />
3)Validazione di determinanti biochimico-molecolari rilevanti al fine di terapie<br />
personalizzate; 4) Sviluppo e validazione di nuove tecnologie per la diagnosi, stadiazione e<br />
monitoraggio della malattia neoplastica; 5) Sviluppo di programmi di Controllo di Qualità per<br />
indagini laboratoristiche e strumentali.<br />
LINEA 3 - NUOVI APPROCCI CLINICO- TERAPEUTICI E PROGETTI INTEGRATI NELLA TERAPIA DEI TUMORI<br />
Aree di attività: 1) Nuovi approcci farmacologici per trattamenti adiuvanti, neoadiuvanti e della fase avanzata;<br />
2) Valutazione di trattamenti integrati, sistemici e loco-regionali; 3) Sviluppo di trattamenti<br />
mirati su basi biologiche; 4) Sviluppo e validazione di trattamenti mini-invasivi; 5)<br />
Sviluppo di nuovi concetti di metodologia clinica.<br />
LINEA 4 - MEDICINA DEL DOLORE, RIABILITAZIONE ONCOLOGICA E QUALITÀ DI VITA<br />
Aree di attività: 1) Riconoscimento e trattamento del dolore di tipo neuropatico e delle sindromi dolorose<br />
miste; 2) sperimentazione di nuovi farmaci antalgici e/o associazioni farmacologiche, e di<br />
nuove vie di somministrazione; 3) Ricerca e sperimentazione di nuovi modelli di riabilitazione<br />
oncologica, con supporti multidisciplinari; 4) Valutazione multiparametrica della qualità<br />
di vita e delle cure con programmi di formazione ed informazione rivolti ad operatori ed<br />
utenza; 5) Implementazione di modelli di continuità di cura-ospedale territorio.<br />
LINEA 5 - NUOVI MODELLI ORGANIZZATIVI, GESTIONALI E DI FARMACO-ECONOMIA<br />
La Ricerca corrente<br />
Aree di attività: 1) Nuovi modelli gestionali ed organizzativi in ambito sanitario; 2) Governance e nuovi<br />
outcomes nell’ambito dei servizi sanitari; 3) Valutazioni farmaco-economiche; 4) Sviluppo<br />
ed implementazione di procedure diagnostico-terapeutiche; 5) Comunicazione esterna ed<br />
interna all’<strong>Istituto</strong>.<br />
I Progetti<br />
75
La Ricerca corrente<br />
N.<br />
Progetto<br />
76<br />
1<br />
2<br />
Linea 1 – Epidemiologia, fattori di rischio genetico molecolari,<br />
abitudini di vita e prevenzione tumorale<br />
TITOLO RESPONSABILE N. LINEA N. AREA<br />
Costituzione di Registri di Patologia con le Sdo come<br />
fonti informative<br />
Analisi dell’associazione di patologia oncologica in<br />
soggetti affetti da patologie rare<br />
Pietro Milella<br />
Angelo Paradiso<br />
1 A<br />
1 A<br />
3 Creazione di una Banca Tessuti Interdipartimentale Angelo Paradiso 1 A<br />
4<br />
5<br />
6<br />
7<br />
8<br />
9<br />
10<br />
11<br />
12<br />
13<br />
14<br />
Studio dei Sister Chromatid Exchange (SCE) come<br />
markers genetici nei carcinomi ereditari mammari<br />
Caratterizzazione della regione 3p in pazienti con<br />
carcinoma squamoso del distretto testa-collo<br />
Caratterizzazione molecolare di pazienti pugliesi con<br />
carcinoma mammario eredo-familiare<br />
Metilazione dei promotori di BRCA1 e BRCA2 in pazienti<br />
con carcinoma mammario ad alto rischio<br />
Studio del pattern dei cambiamenti genomici nei tumori<br />
mammari ereditari non BRCA1- e BRCA2-associati<br />
(brcax)<br />
Decorso <strong>clinico</strong> delle pazienti con carcinoma mammario<br />
ereditario<br />
Predisposizione genetica al melanoma cutaneo nella<br />
popolazione pugliese<br />
Individuazione di profili di rischio associati a fattori<br />
eredofamiliari nei pazienti con carcinoma mammario<br />
Indagine dei fattori di rischio del cancro laringeo<br />
nella Provincia di Vitebsk (Bielorussia) e nella Provincia<br />
di Bari<br />
Indagine di fattori di rischio nel cancro gastrico in un<br />
paese della Provincia di Vitebsk (Bielorussia) e della<br />
Provincia di Bari.<br />
Prevalenza di lichen vulvare e la importanza della<br />
diagnosi clinica e istologica precoce<br />
Anita Mangia<br />
Stefania Tommasi<br />
Brunella Pilato<br />
Brunella Pilato<br />
Anita Mangia<br />
Michele Bruno<br />
Michele Bruno<br />
Michele Bruno<br />
Luciano Grammatica<br />
Severino Montemurro<br />
Gaetano Falco<br />
1 B<br />
1 B<br />
1 C<br />
1 C<br />
1 C<br />
1 C<br />
1 C<br />
1 D<br />
1 D<br />
1 D<br />
1 D<br />
15 Obesità e tumori: indicatori biomolecolari di rischio Michele Quaranta 1 D<br />
16 L’infezione da hpv nelle pazienti con storia di tumore Maria Deliso 1 D<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali
N.<br />
Progetto<br />
17<br />
18<br />
19<br />
20<br />
21<br />
22<br />
23<br />
24<br />
25<br />
26<br />
27<br />
28<br />
La Ricerca corrente<br />
TITOLO RESPONSABILE N. LINEA N. AREA<br />
Il ruolo della infezione occulta da HBV nello sviluppo<br />
del carcinoma epatico: valutazione della interazione<br />
con il virus hcv e con la dieta<br />
Popolazione linfocitaria ed espressione delle Gelatinasi<br />
MMP-2 e MMP-9 nel linfonodo sentinella del<br />
carcinoma mammario<br />
Effetto delle alterazioni di BRCA1 nella regolazione<br />
dell’angiogenesi<br />
La multietnicità del nostro contesto regionale come<br />
elemento per nuove prospettive di ricerca nel campo<br />
delle mst<br />
Il ruolo della informazione sulla infezione da HPV e<br />
vaccinazione come elemento fondamentale nella<br />
prevenzione delle neoplasie ginecologiche<br />
Le conoscenze e le attitudini delle donne sul tumore<br />
della cervice uterina ed i suoi fattori di rischio<br />
Dinamiche psico-sociali dei soggetti sottoposti a consulenza<br />
oncogenetica nella fase del pre-test e posttest.<br />
Screening per la diagnosi precoce del carcinoma<br />
della cervice uterina: fattori di rischio e risultati<br />
Screening per la diagnosi precoce del carcinoma<br />
della mammella: fattori di rischio e risultati<br />
Screening per la diagnosi precoce del carcinoma<br />
della prostata: fattori di rischio e risultati<br />
Screening per la diagnosi precoce di tumori del<br />
colon-retto: fattori di rischio e risultati.<br />
Screening per la diagnosi precoce del carcinoma dei<br />
tumori cutanei: fattori di rischio e risultati.<br />
Michele Quaranta<br />
Michele Quaranta<br />
Stefania Tommasi<br />
Zito Alfredo Francesco<br />
Vito Trojano<br />
Gaetano Falco<br />
Angelo Paradiso<br />
Michele Quaranta<br />
Michele Quaranta<br />
Michele Quaranta<br />
Michele Quaranta<br />
Michele Quaranta<br />
1 D<br />
1 E<br />
1 E<br />
1 F<br />
1 F<br />
1 F<br />
1 F<br />
1 F<br />
1 F<br />
1 F<br />
1 F<br />
1 F<br />
I Progetti<br />
77
La Ricerca corrente<br />
Linea 2 – Approcci laboratoristici e/o strumentali innovativi per il miglioramento<br />
della diagnosi, prognosi e predizione della risposta ai trattamenti antineoplastici<br />
N.<br />
Progetto<br />
78<br />
29<br />
30<br />
31<br />
32<br />
33<br />
34<br />
35<br />
36<br />
37<br />
38<br />
39<br />
40<br />
TITOLO RESPONSABILE N. LINEA N. AREA<br />
Analisi comparativa dei marker HPV-L1 e P16 per lo<br />
studio della predittività di progressione delle lesioni<br />
HPV positive, con infezione da virus singoli o in associazione.<br />
Analisi dei polimorfismi genici del gene PAI-1 e dello<br />
stato di metilazione del gene HTERT su dna circolante<br />
in pazienti con epatocarcinoma HCV e non HCV<br />
correlato<br />
Attività antitumorale del Thymus Expressed Apoptotic<br />
Factor (TEAF) e suoi peptidi<br />
La Sieroproteomica nella prognosi e nella predittività<br />
di risposta dei tumori del polmone<br />
Analisi molecolare della mutazione V600E del gene<br />
BRAF su FNA di noduli tiroidei<br />
Profilo di metilazione di promotori di geni oncosoppressori<br />
in lesioni tiroidee: associazione con caratteristiche<br />
<strong>clinico</strong>-patologiche e molecolari<br />
Possibile ruolo dei mastociti e dei loro mediatori triptasi<br />
e chimasi nel processo della cancerogenesi intestinale.<br />
Caratterizzazione dei livelli di VEGF in differenti frazioni<br />
ematiche di pazienti affette da neoplasie ginecologiche<br />
Nuovi markers bio-molecolari sierici di angiogenesi,<br />
metastasi ossee e invasione tumorale:correlazione<br />
con i parametri istopatologici<br />
Espressione di molecole di adesione nelle forme familiari<br />
e sporadiche di carcinoma mammario<br />
NHERF1 come potenziale marcatore prognostico nel<br />
carcinoma mammario operabile (N-).<br />
Studio immunoistochimico e significato prognostico<br />
del “Tumour Budding” nel carcinoma colo-rettale T2.<br />
Maria Angela Caponio<br />
Michele Quaranta<br />
Amalia Azzariti<br />
Ines Abbate<br />
<strong>Giovanni</strong> Simone<br />
Luciano Grammatica<br />
Antonio Pellecchia<br />
Gaetano Falco<br />
Michele Quaranta<br />
Anita Mangia<br />
Anita Mangia<br />
Alfredo Francesco Zito<br />
2 A<br />
2 A<br />
2 B<br />
2 B<br />
2 B<br />
2 B<br />
2 B<br />
2 B<br />
2 B<br />
2 B<br />
2 B<br />
2 B<br />
41 TKIs nel modello di ca squamoso testa-collo Azzariti Amalia 2 B<br />
42<br />
43<br />
Farmaci biologici e modulazione di proteine MDR relate<br />
AZD1152, un inibitore della Aurora Kinase B, come<br />
nuova terapia biologica nei tumori solidi.<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali<br />
Amalia Azzariti<br />
Amalia Azzariti<br />
2 B<br />
2 B
N.<br />
Progetto<br />
44<br />
45<br />
46<br />
47<br />
48<br />
La Ricerca corrente<br />
TITOLO RESPONSABILE N. LINEA N. AREA<br />
Ruolo del pathway NHERF1/EGFR nella progressione,<br />
motilità ed invasione neoplastica<br />
Valore diagnostico della istologia nei pazienti con reflusso<br />
gastroesofageo<br />
Follow-up in una coorte di pazienti affetti da epatopatia<br />
a eziologia virale mediante ultrasonografia contrastografica<br />
(CEUS – Contrast Enhancement<br />
Ultrasound) di contrasto di lesione focale epatica in<br />
pazienti negativi per patologia oncologica con anamnesi<br />
positiva per epatopatia cronica<br />
Diagnosi precoce ultrasonografica con o senza mezzo<br />
di contrasto di lesione metastatica in soggetti con lesione<br />
dubbia: confronto con TC<br />
Affidabilità diagnostica della CEUS rispetto all’ecografia<br />
standard nelle lesioni epatiche primitive e secondarie<br />
pre-trattamento riferite al numero e alla<br />
distrettualità.<br />
Tommasi Stefania<br />
Antonella De Ceglie<br />
<strong>Giovanni</strong> Izzi<br />
<strong>Giovanni</strong> Izzi<br />
<strong>Giovanni</strong> Izzi<br />
2 B<br />
2 B<br />
2 B<br />
2 B<br />
2 B<br />
49 Diagnosi precoce mediante CEUS di lesione pelvica <strong>Giovanni</strong> Izzi 2 B<br />
50<br />
51<br />
52<br />
53<br />
54<br />
55<br />
56<br />
57<br />
Stabilità delle soluzioni di chemioterapici convenzionali<br />
Farmacocinetica e farmacogenomica di markers di<br />
tossicità per agenti antineoplastici<br />
Caratterizzazione biologica dei carcinomi mammari<br />
in preparati citologici su strato sottile (Thin Prep):<br />
confronto con la determinazione postchirurgica su<br />
campioni istologici.<br />
Studio del ruolo della via metabolica alternativa<br />
dell`NFkB nella patogenesi del Mieloma Multiplo.<br />
Amplificazione genica di HER/2-Neu nel carcinoma<br />
mammario determinata con metodica di ibridazione<br />
in situ in fluorescenza con metalli pesanti (SISH): Studio<br />
di una serie di casi di con discordanza amplificazione/overespressione.<br />
Profilo sieroproteomico in pazienti con carcinoma polmonare<br />
non a piccole cellule (NSCLC) trattati con Gefitinib:<br />
relazioni con l’andamento <strong>clinico</strong> della<br />
malattia<br />
Studio delle caratteristiche ultrastrutturali dei fibroblasti<br />
“cancer associated fibroblasts” (CAFs) nel carcinoma<br />
invasivo e non della mammella<br />
Biopsia transcutanea ecoguidata delle lesioni faringo<br />
laringee<br />
Patrizia Nardulli<br />
Stefania Tommasi<br />
Stella Petroni<br />
Attilio Guarini<br />
<strong>Giovanni</strong> Simone<br />
Anita Mangia<br />
Anita Mangia<br />
Gaetano Achille<br />
2 B<br />
2 C<br />
2 C<br />
2 C<br />
2 C<br />
2 D<br />
2 D<br />
2 D<br />
I Progetti<br />
79
La Ricerca corrente<br />
N.<br />
Progetto<br />
80<br />
58<br />
59<br />
60<br />
61<br />
62<br />
63<br />
64<br />
65<br />
TITOLO RESPONSABILE N. LINEA N. AREA<br />
Monitoraggio ecocardiografico durante chemioterapia<br />
con antracicline: valutazione delle variazioni del tei<br />
index<br />
Variazioni acute della pressione arteriosa in corso di<br />
infusione di Bevacizumab valutate mediante Ambulatory<br />
Blood Pressure Monitoring (A.B.P.M.)<br />
Valutazione della malattia residua minima nel trattamento<br />
del mieloma multiplo mediante valutazione<br />
biomolecolare (fish) e citometria a flusso.<br />
Alterazioni molecolari nell’esofago di Barrett, displasia<br />
e adenocarcinoma esofageo; correlazione con<br />
l’evoluzione del grado di displasia.<br />
Il ruolo del CAD (computer aided diagnosis) nelle prestazioni<br />
mammografiche<br />
Implementazione delle lastre radiografiche eseguite<br />
con mammografo digitale general electric 2000d<br />
Utilità del dosaggio su liquido di lavaggio di FNAB<br />
linfonodale nella diagnostica di metastasi da carcinoma<br />
della tiroide<br />
Diagnosi precoce delle neoplasie del distretto cervicofacciale<br />
mediante video autofluorescenza fibroscopica:<br />
studio pilota<br />
Stefano Oliva<br />
Stefano Oliva<br />
Attilio Guarini<br />
Ondina Popescu<br />
Vincenzo Ventrella<br />
Francesco Schittulli<br />
Gaetano Achille<br />
Luciano Grammatica<br />
2 D<br />
2 D<br />
2 D<br />
2 D<br />
2 D<br />
2 D<br />
2 D<br />
2 D<br />
66 Elettrochemioterapia nei tumori della vulva Maria Deliso 2 D<br />
67<br />
68<br />
69<br />
70<br />
71<br />
72<br />
Studio del linfonodo sentinella in pazienti affetti da<br />
melanoma cutaneo<br />
Monitoraggio ecografico in pazienti affette da K mammario,<br />
ormonorecettore positivo, in stato premenopausale<br />
in trattamento con Exemestane e GnRH<br />
analoghi<br />
Validazione della metodica CISH (Chromogenic In Situ<br />
Hybridization) in FNA’s di noduli polmonari: Studio<br />
dell¿amplificazione di EGFR<br />
Controllo della riproducibilità diagnostica istopatologica<br />
mediante telepatologia<br />
Realizzazione di un Sistema Gestione Qualità nella<br />
U.O. di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva<br />
Implementazione informatica di un contenitore dati<br />
<strong>clinico</strong>-strumentali, in via sperimentale presso la radiologia<br />
senologica del Dipartimento Donna dell’<strong>Istituto</strong><br />
Parte II - Le Attività Sperimentali<br />
Severino Montemurro<br />
Giulio Gargano<br />
Anita Mangia<br />
<strong>Giovanni</strong> Simone<br />
Rosanna Lacalamita<br />
Francesco Schittulli<br />
2 D<br />
2 D<br />
2 D<br />
2 E<br />
2 E<br />
2 E
N.<br />
Progetto<br />
73<br />
74<br />
La Ricerca corrente<br />
TITOLO RESPONSABILE N. LINEA N. AREA<br />
Concordanza diagnostica istopatologica “on-line” su<br />
vetrini digitali di lesioni melanocitarie<br />
Realizzazione di un sistema di gestione della qualità<br />
interno al laboratorio di oncologia sperimentale clinica<br />
Alfredo Francesco Zito<br />
Rosanna Lacalamita<br />
2 E<br />
2 E<br />
I Progetti<br />
81
La Ricerca corrente<br />
N.<br />
Progetto<br />
82<br />
75<br />
76<br />
77<br />
78<br />
79<br />
80<br />
81<br />
82<br />
83<br />
84<br />
85<br />
Linea 3 – Nuovi approcci <strong>clinico</strong> – terapeutici e progetti integrati<br />
nella terapia dei tumori<br />
TITOLO RESPONSABILE N. LINEA N. AREA<br />
A randomised multicenter phase III study of epirubicin<br />
+ Cisplatin + Capecitabine (ECX combination) vs<br />
Capecitabine alone in the adjuvanty tretment of radically<br />
resected adenocarcinoma of the stomach or gastrooesophageal<br />
junction<br />
Taxotere + Fluorouracile (TF) versus Epirubicina + Cisplatino<br />
+ Capacitabina (ECX) nel trattamento del carcinoma<br />
gastrico avanzato e/o metastatico. Studio<br />
multicentrico di fase II<br />
Sorafenib+Cisplatino+Gemcitabina nel trattamento del<br />
carcinoma epatico avanzato: studio di fase I-II<br />
Doxorubicina liposomiale non pegilata (Myocet®) e<br />
ciclofosfamide versus doxorubicina liposomiale non<br />
pegilata e vinorelbina nel trattamento di 1a linea nel<br />
carcinoma mammario metastatizzato her-2 negativo.<br />
Randomized phase II trial of first line cisplatin with<br />
docetaxel or vinorelbine for 6 cycles in patients with<br />
advanced non-small-cell lung cancer<br />
Studio multicentrico di fase II per valutare la attività<br />
e la tollerabilità della combinazione di fotemustina e<br />
cisplatino nel trattamento dei pazienti con carcinoma<br />
polmonare non a piccole cellule (NSCLC) con metastasi<br />
cerebrali<br />
Terapia di seconda linea nel carcinoma ovarico avanzato.<br />
Studio di fase II con la associazione Carboplatino-Caelyx<br />
Chemioterapia intraarteriosa epatica con fotemustine<br />
in pazienti affetti da metastasi epatiche da melanoma<br />
Utilizzo di High Intensity Focused Ultrasound<br />
(HAIFU) nel trattamento terapeuticodei tumori del fegato,<br />
pancreas e dell’utero.<br />
Determinazione dei livelli della Timidino-fosforilasi<br />
(TP) e della Diidropirimidinadeidrogenasi (DPD) e<br />
correlazione con il tasso di risposte obiettive e con la<br />
tossicità nei pazienti con neoplasie gastrointestinali<br />
trattati con Capecitabina<br />
Caratterizzazione dei livelli di Vascular Endothelial<br />
Growth Factor in pazienti affetti da secondarietà epatiche<br />
a primitività intestinale trattati con pan-perfusione<br />
epatica antiblastica<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali<br />
Giuseppe Colucci<br />
Giuseppe Colucci<br />
Giuseppe Colucci<br />
Francesco Giotta<br />
Giuseppe Colucci<br />
Giuseppe Colucci<br />
Giuseppe Colucci<br />
Annamaria Catino<br />
<strong>Giovanni</strong> Izzi<br />
Giuseppe Colucci<br />
Girolamo Ranieri<br />
3 A<br />
3 A<br />
3 A<br />
3 A<br />
3 A<br />
3 A<br />
3 A<br />
3 B<br />
3 B<br />
3 C<br />
3 C
N.<br />
Progetto<br />
86<br />
87<br />
88<br />
89<br />
90<br />
91<br />
92<br />
93<br />
94<br />
95<br />
96<br />
La Ricerca corrente<br />
TITOLO RESPONSABILE N. LINEA N. AREA<br />
Espressione genica di EGFR, stato mutazionale di<br />
KRAS ed espressione delle proteine HIF-1a e NHERF<br />
quali fattori predittivi di risposta al Cetuximab in pazienti<br />
affetti da carcinoma del colon retto metastatico<br />
Valutazione predittiva e prognostica delle caratteristiche<br />
biomolecolari dei pazienti con carcinoma polmonare<br />
non a piccole cellule (NSCLC)<br />
Alcolizzazione percutanea di adenomi tossici tiroidei<br />
non suscettibili di intervento chirurgico<br />
Trattamento in unica sessione (Single step) con chemioembolizzazione<br />
(TACE) e termoablazione mediante<br />
radiofrequenza (RFA) nelle neoplasie epatiche<br />
primitive e secondarie: fattibilità, tollerabilità ed efficacia<br />
Valutazione della cifoplastica con palloncino nelle<br />
fratture vertebrali da compressione in pazienti oncologici<br />
Trattamento con Elettroporator delle lesioni cutanee/sottocutanee<br />
di tumori solidi.<br />
La laserterapia percutanea ecoguidata (Laser Thermal<br />
Ablation – LTA) nel trattamento delle neoplasie<br />
tiroidee.<br />
Valutazione di fattibilità delle laringectomie ricostruttive<br />
in due centri internazionali per la cura dei<br />
tumori laringei (Vitebsk-Bielorussia e Bari-Italia)<br />
Valutazione di fattibilità della proctectomia totale in<br />
due centri internazionali (Vitebsk e Bari)<br />
Effetti sul tono e sulla funzione sfinterica anale della<br />
escissione del mesoretto intero dopo proctectomia totale<br />
per cancro del retto.<br />
Effetti sul tono sfinterico anale della permanenza del<br />
tubo transanale “nocoil” posto a protezione delle<br />
anastomosi colo-rettali dopo proctectomia per cancro<br />
del retto.<br />
Abbate Ines<br />
Giuseppe Colucci<br />
Gaetano Achille<br />
Annamaria Catino<br />
Vito Fazio<br />
Michele Guida<br />
Gaetano Achille<br />
Luciano Grammatica<br />
Severino Montemurro<br />
Severino Montemurro<br />
Severino Montemurro<br />
3 C<br />
3 C<br />
3 D<br />
3 D<br />
3 D<br />
3 D<br />
3 D<br />
3 E<br />
3 E<br />
3 E<br />
3 E<br />
I Progetti<br />
83
La Ricerca corrente<br />
N.<br />
Progetto<br />
84<br />
97<br />
98<br />
99<br />
100<br />
101<br />
102<br />
103<br />
104<br />
105<br />
106<br />
107<br />
Linea 4 – Medicina del dolore, riabilitazione oncologica e qualità della vita<br />
TITOLO RESPONSABILE N. LINEA N. AREA<br />
Progettazione di uno strumento per la valutazione e<br />
il monitoraggio del sintomo dolore per l’inserimento<br />
nelle cartelle cliniche di degenza<br />
“Uno spazio per due” - Ambulatorio di sessuologia<br />
clinica per le pazienti oncologiche<br />
Uso e limiti dell’ecocolordoppler nella formulazione<br />
di un progetto riabilitativo per il linfedema secondario<br />
in donne operate di ca mammario<br />
Servizio sperimentale di psicologia oncologica: esplorazione<br />
di un modello gestionale delle attività psiconcologiche<br />
Valutazione della personalita dei pazienti oncologici<br />
attraverso il reattivo Rorscharch<br />
“Datemi un cavallo” ippoterapia per pazienti oncologici<br />
PET THERAPY: un amico in più. Un amico a quattro<br />
zampe per i pazienti oncologici<br />
Studio sulla qualità della vita e DE (disfunzione erettile)<br />
nei pazienti sottoposti ad intervento chirurgico<br />
per carcinoma del retto nerve sparing<br />
Studio comparativo tra manometria rettale e biofeedback<br />
e disfunzione erettile nei pazienti sottoposti<br />
ad intervento chirurgico per carcinoma del retto<br />
nerve sparing<br />
Interventi di gruppo diversificati per obiettivi: dall’informazione<br />
alla supervisione<br />
Realizzazione di una banca dei gameti femminili in<br />
pazienti con patologia neoplastica<br />
Ferruccio Aloè<br />
Vittorio Mattioli<br />
Francesco Schittulli<br />
Vittorio Mattioli<br />
Vittorio Mattioli<br />
Mattioli Vittorio<br />
Vittorio Mattioli<br />
Severino Montemurro<br />
Severino Montemurro<br />
Vittorio Mattioli<br />
Gaetano Falco<br />
4 A<br />
4 A<br />
4 C<br />
4 C<br />
4 C<br />
4 C<br />
4 C<br />
4 C<br />
4 C<br />
4 D<br />
4 D<br />
108 Sleep disturbances in cancer patients Vittorio Mattioli 4 D<br />
109<br />
Progetto HOC modello organizzativo sperimentale di<br />
assistenza domiciliare per pazienti oncologici in fase<br />
avanzata<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali<br />
Vittorio Mattioli<br />
4 E
N.<br />
Progetto<br />
110<br />
111<br />
112<br />
113<br />
La Ricerca corrente<br />
Linea 5 – Nuovi modelli organizzativi, gestionali e di farmaco-economia<br />
TITOLO RESPONSABILE N. LINEA N. AREA<br />
Rapporto tra fabbisogno riabilitativo per pazienti oncologici<br />
e disponibilità dei servizi dedicati<br />
Analisi dei modelli organizzativi e del centro unico di<br />
prenotazione<br />
Revisione critica della documentazione di cura finalizzata<br />
alla stesura di una architettura informativa<br />
comune medico/infermieristica<br />
Ordinamento, inventariazione e gestione informatizzata<br />
dell’archivio della cartelle cliniche dell’<strong>Istituto</strong><br />
dal 2001 ad oggi<br />
Pietro Milella<br />
Pietro Milella<br />
Pietro Milella<br />
Aldo Nigro<br />
5 A<br />
5 A<br />
5 A<br />
5 A<br />
114 Qualità dell’assistenza e accertamento infermieristico Maria Longo 5 A<br />
115<br />
116<br />
117<br />
118<br />
119<br />
120<br />
121<br />
122<br />
123<br />
124<br />
125<br />
Implementazione di un sistema informatico delle diagnosi<br />
infermieristiche presso i dipartimenti “Donna”<br />
e “Oncologia Medica”<br />
Modelli organizzativi assistenziali: quale applicazione<br />
nella pratica infermieristica?<br />
Nuovo modello organizzativo-gestionale per la consulenza<br />
genetica oncologica<br />
Implementazione del sito web della Direzione Scientifica<br />
dell’istituto. Messa a punto di un sito internet<br />
per facilitare l’aggiornamento e lo scambio di informazione<br />
in campo scientifico<br />
Costituzione del “Disease Management Team” dei tumori<br />
testa collo<br />
Il contributo infermieristico alla sicurezza del paziente<br />
oncologico in ospedale<br />
Customer satisfaction: progetto di rilevazione/monitoraggio<br />
della qualità del servizio offerto<br />
Introduzione di un modello per la governance degli<br />
outcome di cura<br />
Valutazione degli effetti indesiderati correlati all’impianto<br />
di cateteri venosi centrali in ambito oncologico<br />
DRG, indicatori di controllo delle metodologie di budget<br />
nella gestione ospedaliera<br />
Correlazione fra spesa farmaceutica e tipologia di DRG<br />
nel triennio 2006-<strong>2008</strong><br />
Michele Rinaldi<br />
Michele Rinaldi<br />
Maria Longo<br />
Angelo Paradiso<br />
Angelo Paradiso<br />
Massimo Montepara<br />
Sabino Russo<br />
Vincenza Nigro<br />
Effina De Francesco<br />
Pietro Milella<br />
Giangiuseppe Console<br />
Pietro Milella<br />
Pietro Milella<br />
5 A<br />
5 A<br />
5 A<br />
5 A<br />
5 A<br />
5 A<br />
5 B<br />
5 B<br />
5 C<br />
5 C<br />
5 C<br />
I Progetti<br />
85
La Ricerca corrente<br />
N.<br />
Progetto<br />
86<br />
126<br />
127<br />
128<br />
TITOLO RESPONSABILE N. LINEA N. AREA<br />
Razionalizzazione della spesa farmaceutica inerente<br />
i chemioterapici antiblastici: risparmio economico<br />
conseguente alla valutazione della loro effettiva stabilità<br />
chimico-fisica<br />
Realizzazione di un sistema di refertazione informatico<br />
modulare per la diagnosi istopatologica dei principali<br />
tumori secondo le linee guida internazionali.<br />
Creazione ed implementazione di un percorso assistenziale<br />
ospedaliero diagnostico-terapeutico nella<br />
patologia nodulare tiroidea<br />
Patrizia Nardulli<br />
Alfredo Francesco Zito<br />
Luciano Grammatica<br />
5 C<br />
5 D<br />
5 D<br />
129 Progetto di comunicazione interna ed esterna Angelo Paradiso 5 E<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali
LINEA 1<br />
Epidemiologia, fattori di rischio genetico molecolari,<br />
abitudini di vita e prevenzione tumorale<br />
Coordinatore: Angelo Paradiso
La Linea di Ricerca 1, comprendente 31 progetti<br />
divisi in 6 Aree di Attività, ha avuto nel <strong>2007</strong> interessanti<br />
sviluppi soprattutto legati al chiaro e maggiore<br />
impegno che l’<strong>Istituto</strong> ha voluto consapevolmente<br />
svolgere nel settore della “Prevenzione”,<br />
impegno che viene unanimemente ritenuto cruciale<br />
per il contenimento nei prossimi anni della portata del<br />
problema cancro.<br />
La Linea di Ricerca in questione riveste valore<br />
cruciale per l’<strong>Istituto</strong> di Bari per una ulteriore serie di<br />
motivazioni scientifiche e strategiche. In primo luogo,<br />
deve notarsi che attraverso interventi in più Aree<br />
Sperimentali, la Linea mira con grande energia ed<br />
omogeneità di intenti a sviluppare una politica di prevenzione<br />
per la patologia neoplastica.<br />
In particolare, questa politica viene perseguita<br />
dall’<strong>Istituto</strong> Oncologico ponendo attenzione:<br />
- allo sviluppo e sfruttamento dei database informativi<br />
presenti in <strong>Istituto</strong> per ricavare informazioni<br />
di carattere gestionali-clinici importanti per<br />
una migliore conoscenza quali-quantitativa della<br />
patologia cancerosa trattata nell’<strong>Istituto</strong> ed in regione<br />
Puglia;<br />
- al ruolo cancerogenetico svolto da agenti chimici<br />
ambientali e profess ionali nello sviluppo della patologia<br />
cancerosa;<br />
- allo studio della suscettibilità eredo-familiarità di<br />
contrarre una neoplasia anche in riferimento a<br />
stimmate genetiche peculiari della popolazione pugliese;<br />
- alle interazioni tra abitudini di vita, voluttuarie e<br />
non, ed al rischio di contrarre una neoplasia anche<br />
considerando la possibilità di interventi sociali miranti<br />
a correggere eventuali atteggiamenti predisponenti.<br />
Ulteriore elemento importante, è costituito dal<br />
fatto che la Linea 1 comprende buona parte delle attività<br />
laboratoristico - sperimentali dell’<strong>Istituto</strong> garantendo<br />
così interazione ed utilizzo comune di una<br />
serie di facilities (Biobanca Tumorale, Piattaforma<br />
Studi Genetici, Piattaforma Studi Funzionali, etc) da<br />
parte di tutta una serie di gruppi di lavoro che nel<br />
corso del <strong>2007</strong> si sono dotati di ulteriori nuove tecnologie<br />
(sequenziatori, presequenziatori) ma soprattutto<br />
sviluppato una serie di importanti collaborazioni<br />
Resoconto attività <strong>2007</strong><br />
nazionali ed internazionali. Di nota quella con il<br />
NIH di Bethesda per la brevettazione di un chip<br />
dalla logica innovativa per lo studio del ruolo fisiopatologico<br />
dei polimorfismi in alcuni geni chiave nel<br />
processo di cancerogenesi mammaria; con companies<br />
europee per la validazione di chips per profili di<br />
metilazione, etc.<br />
La Linea in questione non manca di essere fonte<br />
importante di produzione di risultati scientifici (pubblicazioni,<br />
altro) che nel <strong>2007</strong> hanno rappresentato<br />
circa 1/3 dell’intero <strong>Istituto</strong>.<br />
Area di Attività 1: Attivazione di Registri<br />
di Patologia<br />
Detta Area di Attività aveva il precipuo compito di<br />
implementare attività sperimentali miranti a meglio<br />
conoscere specifici aspetti relativi a numerosità e caratteristiche<br />
<strong>clinico</strong>-patologiche della patologia neoplastica<br />
incidente sul territorio di riferimento e/o trattata<br />
nel nostro <strong>Istituto</strong>; attivava, inoltre, studi specifici<br />
nel settore dell’organizzazione di collezioni di tessuti<br />
biologici con le caratteristiche di Biobanche prospettiche<br />
e consecutive direttamente collegate ai Registri<br />
di Patologia.<br />
Due dei progetti proposti riguardano specificamente<br />
il problema dei Registri di Patologia.<br />
Il Progetto “Costituzione di Registri di Patologia con<br />
le Sdo come fonti informative” (P. Milella) intendeva<br />
partire dai Data-base di Patologia gestiti da singoli<br />
ricercatori (vedi pubblicazioni dei precedenti<br />
anni) per elaborare Registri di Patologia gestiti dalla<br />
UO di Statistica Sanitaria che periodicamente permettano<br />
di valutare ed intervenire su patologie e<br />
piani di trattamento per i singoli tumori. I protocolli<br />
attualmente attivati hanno permesso di verificare<br />
non solo la numerosità e tipologia di patologie trattate<br />
ma anche associarle a specifiche prestazioni sanitarie<br />
fornite. Lo sviluppo più importante previsto<br />
per questo progetto è costituito dalla verifica della utilizzabilità<br />
del database gestionale della Direzione Sanitaria<br />
per valutare la aderenza a specifiche linee<br />
guida diagnostico-terapeutiche, le deviazioni, le complicanze,<br />
etc.<br />
Il Progetto “Analisi dell’associazione di patologia<br />
oncologica in soggetti affetti da patologie rare”<br />
I Progetti<br />
Linea 1<br />
89
Linea 1<br />
(A. Paradiso) sullo studio dell’associazione di patologia<br />
oncologica e malattie rare è entrato nella fase<br />
determinante. Lo studio si basa sul dato noto che<br />
detti soggetti sono maggiormente esposti alla insorgenza<br />
di neoplasie ma non esistono in letteratura<br />
studi che riferiscano detta informazione a casistiche<br />
consecutive in uno specifico territorio. Le attività<br />
svolte hanno riguardato due distinti aspetti: il completamento<br />
dell’analisi del database dell’<strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong><br />
di Bari per verificare la associazione quali-quantitativa<br />
malattia rara-tumore; elaborazione documenti<br />
di sintesi per l’Amministrazione Regionale stressanti<br />
la necessità di modificare i criteri di classificazione<br />
della malattia rara proponendo di includere in questa<br />
dizione anche sottogruppi di specifici tumori con precise<br />
caratteristiche genetico-molecolari che ne sottolineano<br />
la peculiarità tassonomica. Il progetto si concluderà<br />
nel <strong>2008</strong> con l’analisi prevista del database<br />
regionale dei soggetti affetti da malattia rara ricco di<br />
circa 10.000 soggetti che sarà linkato con le altre<br />
banche dati regionali (SDO, ricoveri, prestazioni specialistiche,<br />
etc). Tutta la ricerca sarà riferita al periodo<br />
di osservazione 2002-2005 e produrrà originali informazioni<br />
circa la suscettibilità dei soggetti con malattia<br />
rara a sviluppare,neoplasie.<br />
I due rimanenti Progetti hanno riguardato invece<br />
attività di Biobanking da organizzare secondo i criteri<br />
di Biobanche prospettiche/consecutive direttamente<br />
collegate ai Registri di Patologia dell’<strong>Istituto</strong>.<br />
In specifico, il progetto “Creazione di una Banca<br />
Tessuti Interdipartimentale” (A. Paradiso) sulla implementazione<br />
della Banca Istituzionale ha avuto<br />
l’ulteriore sviluppo auspicato raggiungendo tutti i risultati<br />
auspicati:<br />
1. miglioramento delle performance complessive<br />
delle attività della BBI grazie ad aggiustamenti<br />
applicati alle procedure operative e alla comunicazione<br />
con Sala Operatoria e Anatomia Patologica.<br />
2. attraverso l’utilizzo quotidiano del software gestionale<br />
della BBI, è stato possibile definire i limiti<br />
dello stesso e si è proceduto con interventi correttivi<br />
che ne hanno migliorato l’utilizzo.<br />
3. il regolamento della BBI, dopo essere stato sottoposto,<br />
con esito favorevole, all’approvazione<br />
del CTS, è in attesa di essere visionato dal Comitato<br />
Etico di <strong>Istituto</strong>.<br />
4. sono stati acquisiti altri 4 trasmettitori per il si-<br />
90<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali<br />
stema di monitoraggio LABGUARD delle temperature<br />
dei congelatori della BBI, che verranno<br />
installati nei primi mesi del <strong>2008</strong>.<br />
5. è stato condotto uno studio preliminare sull’interfacciabilità<br />
informatica della BBI con altre<br />
UU.OO. Esso ha evidenziato problematiche riguardanti<br />
incompatibilità del formato dei dati dei<br />
sistemi in relazione alle necessità della BBI. Il<br />
problema è stato quindi rinviato in attesa di pianificare<br />
un programma ex novo.<br />
6. sono stati attivati due contratti di collaborazione,<br />
uno per un biologo ed uno per consulente informatico<br />
ed è stata avviata e perfezionata la procedura<br />
per l’acquisizione, da parte della Angelantoni<br />
SpA, di un sistema congelatore<br />
automatizzato “SmartFreezer” con software di<br />
gestione “Eglue” e di un congelatore tradizionale<br />
-80°C che verranno consegnati nei primi mesi del<br />
<strong>2008</strong>.<br />
7. è stato pubblicato in rete il sito del network NI-<br />
CaB. Lo stesso è stato successivamente chiuso<br />
dato il carattere sperimentale e provvisorio del<br />
progetto in cui veniva considerata la fattibilità<br />
della realizzazione.<br />
8. le procedure statistiche del database sono state<br />
sperimentate attraverso la collaborazione tra i<br />
referenti informatici delle UU.OO. afferenti al<br />
progetto.<br />
9. è stato redatto un documento conclusivo del progetto<br />
contenente le procedure raccomandate per<br />
un network virtuale di biobanche oncologiche.<br />
10. si è svolta un’audio conferenza sullo stato di<br />
avanzamento del progetto nella quale si è discusso<br />
anche dell’opportunità di trasferirne i risultati<br />
al successivo progetto ACC “Rete Italiana<br />
BioBanche Oncologiche” partito alla fine del<br />
<strong>2007</strong>.<br />
11. partecipazione alla 1 Riunione Operativa del progetto<br />
RIBBO “Rete Italiana delle Biobanche per<br />
l’Oncologia” tenutasi a Roma presso l’ISS in data<br />
8/10/<strong>2007</strong>.<br />
Anche il Progetto “Banca Tessuti Tumorali: allestimento<br />
e creazione di un network” (A. Paradiso)<br />
sullo sviluppo di un Network nazionale delle Biobanche<br />
di Tessuti Tumorali ha avuto nel <strong>2007</strong> una<br />
svolta ggiungendo gli obiettivi prefissati:<br />
1. è stato pubblicato in rete il sito del network. Lo
stesso è stato successivamente chiuso dato il carattere<br />
sperimentale e provvisorio del progetto in<br />
cui veniva considerata la fattibilità della realizzazione.<br />
2. le procedure statistiche del database sono state<br />
sperimentate attraverso la collaborazione tra i referenti<br />
informatici delle UU.OO. afferenti al progetto.<br />
3. è stato redatto un documento conclusivo del progetto<br />
contenente le procedure raccomandate per<br />
un network virtuale di biobanche oncologiche.<br />
4. si è svolta un’audio conferenza sullo stato di<br />
avanzamento del progetto nella quale si è discusso<br />
anche dell’opportunità di trasferirne i risultati<br />
al successivo progetto ACC “Rete Italiana<br />
BioBanche Oncologiche” partito alla fine del<br />
<strong>2007</strong>.<br />
5. è stata perfezionato l’iter amministrativo per l’ acquisizione<br />
e sperimentazione, da parte della ditta<br />
Angelantoni Scientifica, collaborante esterna al<br />
progetto, di un sistema di gestione dei congelatori<br />
(E-glue) e di un sistema di stoccaggio automatizzato<br />
(Smart Freezer).<br />
L’evoluzione più importante, tuttavia che questi<br />
due progetti sulle Biobanca avranno nel <strong>2008</strong> è costituito<br />
dal loro confluire in una unica attività che<br />
prendendo atto anche della responsabilità nazionale<br />
di coordinamento dell’<strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong> di Bari.<br />
Area di Attività 2: Agenti xenobiotici e rischio di<br />
cancro con individuazione di marcatori di esposizione<br />
e danno al DNA<br />
Vari progetti presentati presentano attività inerenti<br />
l’Area in questione compresi anche alcuni studi clinici<br />
che valutano l’effetto cancerogeno da esposizione<br />
a farmaci antineoplastici. In questa Area, tuttavia<br />
era stato compreso solo il progetto “Alterazioni<br />
di DNA nell’esalato respiratorio per la prevenzione<br />
del NSCLC: studio di validazione” (A. Paradiso)<br />
che riguardava la possibilità di ottenere informazioni<br />
bio-molecolari dal condensato respiratorio di soggetti<br />
diversamente fumatori. Il progetto in questione<br />
si ricollega ai precedenti risultati che hanno dimostrato<br />
come il DNA estraibile dal condensato respiratorio<br />
sia idoneo quali-quantitativamente per lo studio<br />
di alterazioni molecolari ed in specifico per l’analisi<br />
delle instabilità microsatellitare indotte da esposizione<br />
del soggetto a fumo di sigaretta. Sono stati nel<br />
I Progetti<br />
Linea 1<br />
<strong>2007</strong> arruolati 65 pazienti affetti da non-small cell<br />
lung cancer (NSCLC) e 23 controlli. Per tutti i soggetti<br />
è stato estratto DNA da EBC, sangue e tessuto patologico<br />
ove disponibile (n=35). Il tessuto patologico di<br />
23 casi è stato analizzato per mutazioni di EGFR.<br />
Solo un caso presentava una delezione nell’esone 19<br />
(745_750del), mentre diversi polimorfismi intronici<br />
erano presenti: rs17337100 IVS17-104 C>A (3 patienti),<br />
rs2017000 IVS19+96A>G (6 patienti),<br />
rs10241451 IVS19-60T>C (7 patienti). Le alterazioni<br />
presenti nel tessuto sono state ricercate nell’EBC<br />
degli stessi pazienti (n=10). L’EBC non presentava né<br />
la mutazione né i polimorfismi previsti. Questi dati<br />
hanno portato alla conclusione che l’EBC non può essere<br />
utilizzato per lo studio di mutazioni somatiche<br />
per l’assenza di DNA derivante da cellule broncoalveolari<br />
in tale veicolo. I risultati del progetto sono<br />
stati di recente pubblicati (Carpagnano et al. Am J Respir<br />
Crit Care Med 177: 337-41, <strong>2008</strong>)<br />
Gli altri studi originariamente compresi in quest’area<br />
e riguardanti il ben noto agente cancerogeneo<br />
HPV per la cancerogenesi della cervice uterina sono<br />
stati annessi più propriamente alle attività della Area<br />
4 della Linea.<br />
Area di Attività 3: Identificazione di soggetti a rischio<br />
per caratteristiche geneticomolecolari con<br />
utilizzo di tests genetic, counselling<br />
Detta Area di Attività comprende alcuni progetti<br />
in un settore di ormai consolidato interesse per l’<strong>Istituto</strong><br />
di Bari quale quello del Counselling per Patologia<br />
Tumorale Eredo-Familiare. Forti di grandi casistiche<br />
di prime diagnosi di ca. mammario annuali e<br />
di una attività di counselling che data ormai da alcuni<br />
anni, i ricercatori hanno programmato attività sia di<br />
stretta natura laboratoristica che di tipo organizzativo-gestionale<br />
sul territorio.<br />
I Progetti inseriti in quest’area di attività si propongono<br />
di continuare gli studi di caratterizzazione<br />
delle alterazioni dei geni BRCA1 e 2 per mutazioni e<br />
polimorfismi nella popolazione pugliese di pazienti<br />
con ca. mammario utilizzando sia indagini geneticomolecolari<br />
che epigenetiche (“Caratterizzazione molecolare<br />
di pazienti pugliesi con carcinoma mammario<br />
eredo-familiare”, B. Pilato). È stata anche<br />
validato, in collaborazione con l’NIH di Bethesda, un<br />
nuovo approccio per l’analisi di BRCA1 basato su microchips<br />
customizzati di gestione più vantaggiosa sia<br />
91
Linea 1<br />
dal punto economico che di Time-consuming nel<br />
progetto “Alterazioni di BRCA1/2 nel carcinoma<br />
mammario familiare: validazione di una nuova<br />
strategia per lo studio di SNP in BRCA” (S. Tommasi).<br />
Durante quest’anno sono stati arruolati e studiati<br />
circa 100 pazienti con carcinoma mammario familiare<br />
ad alto rischio. In particolare, è stata focalizzata<br />
l’attenzione su 100 pazienti interamente studiati per<br />
entrambi i geni BRCA1 e BRCA2 in cui non solo le<br />
mutazioni patologiche, ma soprattutto i polimorfismi<br />
e le varianti introniche sono state analizzate tramite<br />
analisi molecolari ed in silico. Il 20% dei pazienti è risultato<br />
mutato per il gene BRCA1 e il 7-8% dei pazienti<br />
per BRCA2. Sono state individuate diverse<br />
mutazioni, tra cui la più rappresentativa per BRCA1<br />
è la 5382insC, a probabile effetto founder. Sono state<br />
trovate anche le mutazioni 4647delA, 172delC,<br />
R1495M per BRCA1 e 2024delC, 6024delTA,<br />
6714delACAA, Lys3326Stop, 6696delTC per<br />
BRCA2. Tutti i pazienti sottoposti a screening genetico,<br />
presentavano un rischio mutazionale elevato<br />
calcolato grazie all’ausilio di specifici software (Myriad<br />
II, etc). Nella casistica in studio, si è trovata la<br />
presenza di diversi polimorfismi. Nello specifico, nel<br />
gene BRCA1 abbiamo riscontrato: E1038G nel 52%<br />
dei casi, P871L per il 36% dei casi e S1613G per il<br />
34% dei casi. Sono state individuate anche alcune<br />
varianti introniche, in particolare IVS23+2 T>C in<br />
BRCA1, IVS21-66 T>C e IVS14-1087 C>T in BRCA2.<br />
Da un’analisi computazionale è stato visto che sia<br />
IVS23+2 T>C che IVS14+57 C>T potrebbero rappresentare<br />
siti di splicing alternativo. Analisi statistiche<br />
hanno messo in evidenza una associazione tra la<br />
mutazione 5382insC di BRCA1 e le varianti di<br />
BRCA2 203 G>A 5’UTR e IVS21-66T>C (p
p15, 5q22-q23, 6q35.2, 7p14-p15, 8q11-q22,<br />
9q33.3, 10q11.21, 11p11.2, 12q21.3, 13q21-q22,<br />
16p11.2, 17q21.3; le sequenze delete corrispondono<br />
ai cromosomi 1p31.1, 1p34, 1p36, 2q24.1,<br />
3p21.31, 3q13-q25, 4p14, 4p15, 4q35.2, 5q11.2q13,<br />
6p21, 6q12-q16, 6q23, 7q11, 9q34.11,<br />
11p11, 12q24.1, 13q14, 15q22.31, 16p12-p13,<br />
16q22.1-23.1, 17p12-13, 18q21.1 e 19p13.<br />
Mentre amplificazione delle regioni 1q23.3q24.2,<br />
1q25-q31, 8q22.2-q22.3, 11p11.2, 17q21.3<br />
e le delezioni delle regioni 6q12-q16, 6q2, 11p11,<br />
12q24.1, 13q14, 15q22.31, 16q22.1-23.1 e 17p12-<br />
13 sono state riportate già in precedenti lavori come<br />
comuni ai carcinomi della mammella maschile e femminile<br />
(Rudlowski et al., 2006, Ojopi et al., 2002, Tirkknonenn<br />
et al., 1999), le altre regioni trovate alterate<br />
nella nostra casistica sembrano specifiche dei<br />
carcinomi mammari maschili. È stata condotta<br />
un’analisi con il programma Gene Ontology<br />
(www.geneontology.org) per raggruppare i geni individuati<br />
all’interno delle regioni specifiche del carcinoma<br />
mammario maschile su indicate in conformità<br />
a specifici pathway, ed è in corso la correlazione dei<br />
profili ottenuti con i dati <strong>clinico</strong>-patologici. I geni alterati<br />
fanno parte dei pathway riguardanti la regolazione<br />
della trascrizione, del metabolismo dei lipidi, del<br />
trasporto nucleo-citoplasma.<br />
Nel Progetto “Individuazione di profili di rischio<br />
associati a fattori eredofamiliari nei pazienti con<br />
carcinoma mammario” (M. Bruno) tutte le informazioni<br />
bio-molecolari tumorali acquisite nei suddescritti<br />
progetti ed ulteriori informazioni sulla vita riproduttiva<br />
e sulle abitudini di vita dei pazienti<br />
vengono verificati in termini di valore prognostico<br />
delle stesse sia in termine di insorgenza di recidive sia<br />
in termini di sopravvivenza globale. La casistica oggetto<br />
dello studio è stata ampliata ulteriormente con<br />
l’inserimento dei dati relativi a 122 nuovi casi di carcinoma<br />
mammario e per un totale di oltre 800 casi<br />
Questi nuovi casi sono stati selezionati per la presenza<br />
di una storia familiare significativa di carcinoma<br />
mammario e/o ovarico. Soltanto per alcuni di<br />
questi pazienti è stato tuttavia possibile raccogliere,<br />
come era nelle nostre previsioni, informazioni circa la<br />
presenza di ipotetici fattori di rischio poco studiati in<br />
precedenti studi. L’analisi statistica dell’associazione<br />
tra storia familiare e altri fattori di rischio associati<br />
non ha prodotto risultati sostanzialmente differenti ri-<br />
I Progetti<br />
Linea 1<br />
spetto ai risultati ottenuti analizzando la casistica<br />
più numerosa raccolta nel 2006. È in via di completamento<br />
invece la valutazione di circa 300 pazienti<br />
affetti da carcinoma mammario, facenti parte di una<br />
casistica consecutiva non selezionata, in relazione all’indice<br />
di massa corporea (BMI). Infine sono stati<br />
valutati i principali fattori di rischio che si associano<br />
alla comparsa della neoplasia mammaria nei pazienti<br />
con mutazione genetica accertata nei geni BRCA1 o<br />
BRCA2.<br />
Area di Attività 4: Abitudini, stili di vita e rischio<br />
di cancro<br />
I progetti compresi in questa Area si collegano in<br />
maniera continua con quelli compresi nella Area precedentemente<br />
descritta intermini di rischio di sviluppare<br />
una patologia tumorale questa volta legato a<br />
stili di vita ed abitudini voluttuarie.<br />
Due dei progetti compresi in questa Area (Progetto<br />
“Indagine dei fattori di rischio del cancro laringeo<br />
nella Provincia di Vitebsk (Bielorussia) e nella Provincia<br />
di Bari” e progetto “Indagine di fattori di rischio<br />
nel cancro gastrico in un paese della Provincia<br />
di Vitebsk (Bielorussia) e della Provincia di<br />
Bari” che prendevano spunto da una collaborazione<br />
in atto tra un Ricercatore del nostro <strong>Istituto</strong> e sanitari<br />
della Provincia di Vitebsk (Bielorussia) per studiare e<br />
confrontare la presenza di fattori di rischio di insorgenza<br />
del carcinoma laringeo (abitudini voluttuarie,<br />
fattori climatici, condizioni socio-culturali) nella popolazione<br />
pugliese e bileorussa non sono stati condotti<br />
per il trasferimento definitivo del Ricercatore responsabile<br />
dell’<strong>Istituto</strong> in altra sede. Sono in corso<br />
contatti per verificare in maniera definitiva la fattibilità<br />
dello studio.<br />
Tre dei progetti compresi in questa Area riguardano<br />
lo studio di condizioni predisponenti la insorgenza<br />
di patologia neoplastica dell’apparato genitale<br />
femminile. Il Progetto “Prevalenza di lichen vulvare<br />
e la importanza della diagnosi clinica e istologica<br />
precoce” (resp. G. Falco) concentra l’attenzione su<br />
una dermatosi linfocito-mediata, il Lichen Sclerosus<br />
vulvare, la cui complicazione più frequente è rappresentata<br />
dall’insorgenza del carcinoma. Il progetto<br />
si propone di studiare la prevalenza, i fattori di rischio<br />
ed eventuali possibili interventi preventivi per detta<br />
patologia. Nel corso del <strong>2007</strong>, sono sati arruolati<br />
complessivamente 12 pazienti lasciando prevedere la<br />
93
Linea 1<br />
chiusura dello studio in circa 18 mesi.<br />
Il progetto “Obesità e tumori: indicatori biomolecolari<br />
di rischio” (Resp. M. Quaranta) si propone<br />
di studiare fattori proteici legati all’obesità come marcatori<br />
di rischio in pazienti affetti da carcinoma mammario,<br />
prostatico, dell’apparato genitale femminile e<br />
colorettale. Nel <strong>2007</strong>, è iniziato l’arruolamento dei<br />
pazienti e la messa a punto delle tecniche di analisi<br />
dei marcatori di interesse quali Adiponectina ed<br />
MCP1.<br />
Infine, 2 Progetti “Il ruolo della infezione occulta<br />
da HBV nello sviluppo del carcinoma epatico: valutazione<br />
della interazione con il virus hcv e con la<br />
dieta” e “L’infezione da hpv nelle pazienti con storia<br />
di tumore” avevano lo specifico obiettivo di verificare<br />
l’interazione HBV-HCV-Dieta nell’insorgenza<br />
del carcinoma epatico e la prevalenza di infezione di<br />
HPV in pazienti con tumore. Gli arruolamenti sono in<br />
corso e si esauriranno nei tempi dovuti.<br />
Area di Attività 5: Basi genetico-molecolari per lo<br />
sviluppo e progressione della malattia neoplastica<br />
Per le caratteristiche generali delle attività sperimentali<br />
dell’<strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong> di Bari fortemente connotate<br />
in termini applicati, sono stati compresi in questa<br />
Area solo i progetti “hypothesis generating” e che<br />
riguardano la identificazione di nuove alterazioni genetiche,<br />
di regolazione della funzionalità genica o di<br />
specifica interpretazione di processi cruciali per la<br />
cellula tumorale come la omeostasi e la degradazione.invasione<br />
dello spazio extracellulare mentre<br />
trovano spazio nella linea 2 altre attività di prevalente<br />
interesse applicativo.<br />
Il Progetto “Caratterizzazione della regione 3p in<br />
pazienti con carcinoma squamoso del distretto testa-collo”<br />
è uno studio articolato che si prefigge numerosi<br />
obiettivi quali la validazione dell’utilizzo della<br />
saliva come materiale biologico “easy to obtain” per<br />
lo studio di alterazioni gnomiche; la valutazione di<br />
caratteristiche genomiche germinali e somatiche in<br />
soggetti con neoplasia della testa-collo. In specifico,<br />
lo studio analizza eventuali mutazioni somatiche di<br />
p16 e di alterazioni microsatellitari e LOH nella regione<br />
3p, in un gruppo di pazienti affetti da tumori<br />
al cavo orale e alla laringe. Prendendo spunto dai dati<br />
già ottenuti dal gruppo di ricerca barese sull’analisi<br />
dei microsatelliti nel condensato respiratorio, questo<br />
94<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali<br />
nuovo progetto verifica se DNA estratto da saliva<br />
possa essere utilizzata come campione biologico per<br />
una diagnosi precoce e per un programma di screening<br />
su popolazione a rischio per abitudini voluttuarie<br />
o ambientali. Da Febbraio <strong>2007</strong>, 14 pazienti con<br />
tumore testa-collo e 13 soggetti sani (controlli) sono<br />
stati arruolati presso il reparto di Otorino-Laringoiatria<br />
del nostro <strong>Istituto</strong>. Di ogni individuo sono stati<br />
raccolti un campione di saliva, e compatibilmente con<br />
le condizioni del paziente, un campione di sangue.<br />
Previa firma del consenso informato, dal sangue intero<br />
(2ml) e dalla saliva raccolta mediante lo specifico<br />
sistema Oragene, è estratto il DNA che è stato<br />
sottoposto a PCR con gli opportuni primers in modo<br />
da amplificare tutti gli esoni del gene p16 che sono<br />
stati sequenziati automaticamente (ABI Prism 377).<br />
5 soggetti controllo, di cui il campione di saliva non<br />
era stato raccolto mediante lo specifico sistema Oragene,<br />
sono stati esclusi dallo studio data l’impossibilità<br />
di ottenere una buona qualità di DNA. Al momento<br />
è stata individuata una sola mutazione del<br />
gene p16, A148T, nel DNA estratto da saliva di un<br />
paziente affetto da tumore orofaringeo. Le ulteriori<br />
analisi previste sono in corso.<br />
Un secondo Progetto “Fattori genetici ed epigenetici<br />
nell’epatocarcinoma HCV-relato” si prefigge di<br />
verificare nel modello umano del cancro del fegato le<br />
modalità di cancerogenesi-HCV relate. In particolare,<br />
è stato dimostrato che la proteina virale interagisce<br />
direttamente con il DNA della cellula ospite regolando<br />
geni chiave come erbB2, TGFb, c-myc, Rb, p53, ecc.<br />
Basandosi sulla ipotesi che HCV agisca contemporaneamente<br />
a differenti livelli nei principali pathways<br />
metabolici sia modulando geni a livello trascrizionale<br />
sia inducendo variazioni epigenetiche. Il progetto<br />
valuterà in soggetti con HCC HCV-relato e non,<br />
l’espressione di erbB2 e TGF-b, che sembrano essere<br />
regolati dalla presenza di HCV; le alterazioni epigenetiche<br />
(metilazione) che regolano l’espressione dei<br />
2 geni. Sono entrati nello studio 105 pazienti affetti<br />
da HCC già analizzati. I risultati preliminari delle<br />
analisi molecolari condotte su questi pazienti hanno<br />
evidenziato assenza di mutazione di kras nel codone<br />
12 e solo il 2% degli HCC con mutazione G13C.<br />
D’altra parte il polimorfismo L10P del TGF-beta sembra<br />
essere legato alla patogenesi epatica essendo<br />
presente nel 25% delle lesioni primitive e metastatiche.<br />
Inoltre, nella nostra serie il 24% dei pazienti con
alterazione di TGF erano positivi per HCV, il 22% per<br />
HBV e il l28% presentava cirrosi. Tutti questi pazienti<br />
tranne 2 presentavano recettore TGFbRII attivo per<br />
assenza di metilazione. Nella presente serie, tuttavia,<br />
il 67% e il 17% dei casi presentava metilazione in<br />
p16 e CDH1. L’inattivazione del promotore di p16<br />
sembra associata alla presenza virale. Inoltre, la presenza<br />
di una maggiore inattivazione di p16 nel tumour<br />
primitive rispetto alla metastasi suggerisce che<br />
questo gene sia coinvolto nella fasi iniziali della carcinogenesi<br />
epatica. Il promotore di RASSF1A è risultato<br />
metilato nel 93% dei casi il 58% dei quali presentava<br />
infezione da HCV, il promotore di APC è<br />
risultato metilato nel 62% dei pazienti, maggiormente<br />
nei tumori primari che nelle metastasi. Dall’analisi<br />
di tutti i risultati si evince che APC, p16 e<br />
RASSF1A possono essere considerati markers di malattia<br />
cronica epatica ad alto rischio di progressione,<br />
mentre CDH1 può essere considerato marker di progressione<br />
nel tumore epatico. Sono in corso di pubblicazione<br />
i risultati.<br />
Il Progetto “Effetto delle alterazioni di BRCA1<br />
nella regolazione dell’angiogenesi” intende chiarire<br />
il ruolo delle mutazioni di BRCA1 nell’angiogenesi.<br />
L’obiettivo del progetto è l’acquisizione nuove conoscenze<br />
di tipo biologico attraverso lo studio delle relazioni<br />
tra le alterazioni di BRCA1 e l’angiogenesi. I<br />
tessuti di tali pazienti sono utilizzati per la caratterizzazione<br />
angiogenetica, per cui è studiata l’espressione<br />
di VEGF e di VEGFR, l’indice MVD e l’espressione<br />
di ER allo scopo di capire quali alterazioni di<br />
BRCA1 possano influenzare la via angiogenetica.<br />
Sono entrati nello studio 94 pazienti tutti analizzati<br />
per alterazioni di BRCA1, 7 dei quali presentavano<br />
una mutazione nel gene. Nessuno di questi presentava<br />
espressione del gene, mentre dei casi non mutati,<br />
solo il 44% presentava la proteina espressa. I pazienti<br />
con mutazione di BRCA1 mostravano anche<br />
assenza della proteina ERalfa, mentre non sembra<br />
esserci relazione tra l’espressione delle 2 proteine.<br />
Il Progetto “Popolazione linfocitaria ed espressione<br />
delle Gelatinasi MMP-2 e MMP-9 nel linfonodo<br />
sentinella del carcinoma mammario” affronta<br />
il problema delle capacità invasive della cellula tumorale<br />
nel linfonodo sentinella. Il LS, quindi, gioca<br />
un ruolo chiave nell’interpretazione diagnostica della<br />
capacità invasiva del carcinoma mammario. Numerosi<br />
studi hanno dimostrato il ruolo chiave esercitato<br />
I Progetti<br />
Linea 1<br />
da una famiglia di enzimi zinco-dipendente, nota<br />
come Metalloproteasi nei processi di invasione e metastatizzazione<br />
del tumore. A controbilanciare questa<br />
attività proteolitica vi è una famiglia di inbitori tessutali<br />
delle metalloproteasi i TIMPs. Il bilancio proteolitico<br />
tra MMPs e TIMPs determina l’attività proteolitica<br />
fortemente correlata da un punto di vista<br />
patogenetico con la diffusione metastatica delle cellule<br />
tumorali (Giannelli et al. Int.J. Cancer; 2004).<br />
Scopo della ricerca è quello di analizzare l’espressione<br />
delle MMPs e dei TIMPs in campioni di linfonodi<br />
coinvolti e non dall’invasione metastatica; inoltre, di<br />
valutare se l’assetto della popolazione linfocitaria risulta<br />
alterata in corso di carcinoma mammario. Le<br />
metodologie che verranno utilizzate per lo studio<br />
dell’espressione tissutale delle MMPs e TIMPs in tale<br />
progetto saranno la zimografia su gelatina, la zimografia<br />
in situ, la RT-PCR, tecniche in immunoistochimica<br />
e in immunoenzimatica (ELISA). Nell’ambito<br />
di tale progetto sono state arruolate ulteriori 40 pazienti<br />
sottoposte ad intervento di quadrantectomia o<br />
mastectomia presso la Surgery unit del dipartimento<br />
donna di questo <strong>Istituto</strong>. A tutte le pazienti è stato<br />
prelevato in sede di intervento un campione di tessuto<br />
tumorale, peritumorale e linfonodo sentinella<br />
che sono stati immediatamente congelati a – 80°C. Si<br />
è creato un data base inserendo i dati anagrafici, clinici<br />
e istopatologici di tutte le pazienti considerando<br />
inoltre lo stato dei recettori ormonali ER e PgR e<br />
l’espressione dell’HER-2/neu che sono stati determinati<br />
mediante immunoistochimioca su tessuto incluso<br />
in paraffina. Sugli stessi campioni si provvederà<br />
a testare l’espressione delle 2 Gelatinasi (MMP-2 e<br />
MMP-9) sia con metodica PCR sia in immunoistochimica<br />
utilizzando Anticorpi monoclinali.<br />
Area di Attività 6: Sviluppo e validazione di interventi<br />
sociali e clinici per la prevenzione della<br />
malattia neoplastica<br />
Otto progetti si inseriscono in questa Area di<br />
grande rilievo per le attività scientifiche dell’<strong>Istituto</strong>.<br />
Infatti, l’<strong>Istituto</strong> trae profitto dallo stretto collegamento<br />
che ha saputo sviluppare con Associazioni di<br />
Volontariato presenti sul territorio, come la LILT, e con<br />
organismi regionali istituzionali per programmare<br />
vari interventi educazionali su coorti di soggetti a rischio<br />
e, più in generale, sulla popolazione miranti a<br />
sensibilizzarli sulla rilevanza della osservanza di<br />
95
Linea 1<br />
buone condotte igieniche, di self-control e delle pratiche<br />
di screening. Detti studi coinvolgeranno alcune<br />
decine di migliaia di soggetti a livello regionale e prevedono<br />
l’analisi dei risultati ottenuti in termini di adesione<br />
a programmi di screening anche alla luce di variabili<br />
di interesse socio-culturale (scolarità, età,<br />
impegno professionale, caratteristiche familiari, etc).<br />
Il Progetto “La multietnicità del nostro contesto<br />
regionale come elemento per nuove prospettive di<br />
ricerca nel campo delle mst” prende atto della presenza<br />
in terra regionale di una forte presenza di popolazioni<br />
di migranti extracomunitari per chiedersi<br />
come proporre a tale utenza, una cultura della prevenzione<br />
per le malattie neoplastiche che possa superare<br />
una notevole ritrosia di tali pazienti nei confronti<br />
delle procedure diagnostiche e terapeutiche<br />
che si intende attuare. Tale problematica riguarda soprattutto<br />
le metodologie di reclutamento e approccio<br />
nei riguardi di quelle donne che si intende inserire in<br />
un programma di prevenzione e diagnosi precoce<br />
per quanto concerne, per esempio, il tumore della cervice<br />
uterina. Altrettanto importante sarà la valutazione<br />
delle principali MST, rispetto alle quali ci si<br />
troverà ad affrontare nuove o comunque da noi rare<br />
patologie che tali popolazioni possono importare dai<br />
luoghi di provenienza. Si è proceduto nel <strong>2007</strong> ad attuare<br />
pratiche alternative quali preparazione di materiale<br />
da distribuire in lingua e diffusione tramite canali,<br />
differenziati.<br />
Il Progetto “Il ruolo della informazione sulla infezione<br />
da HPV e vaccinazione come elemento fondamentale<br />
nella prevenzione delle neoplasie ginecologiche”<br />
si prefigge di verificare i determinanti<br />
sociali e personali importanti per la attuazione dei<br />
programmi vaccinali per le infezioni da HPV. I dati<br />
preliminari raccolti parlano comunque per un grande<br />
interesse della popolazione per detta vaccinazione<br />
che la accetterebbe in oltre il 90% dei casi intervistati.<br />
È stato elaborato un primo lotto di questionari per valutare<br />
le conoscenze del problema da parte delle pazienti<br />
afferenti ai nostri ambulatori: la prima parte dedicata<br />
ai dati anagrafici, sociodemografici e<br />
anamnestici, la seconda parte ai dati sulla storia e le<br />
abitudini sessuali, la terza parte alle conoscenze sui<br />
tumori del tratto genitale e quello del collo uterino in<br />
particolare, con la rispettiva diagnosi precoce e una<br />
ultima parte riguardante il vaccino preventivo contro<br />
la infezione da HPV e quindi anche del tumore del<br />
96<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali<br />
collo dell’utero. Abbiamo intervistato (intervista face<br />
to face medico-paziente) 50 pazienti afferite presso<br />
il nostro Ambulatorio di Prevenzione dei tumori ginecologici,<br />
pur con la consapevolezza che il nostro<br />
campione è formato da una fascia selezionata di<br />
donne che frequenta il nostro ambulatorio periodicamente,<br />
e quindi più sensibile e probabilmente più<br />
informata. Le caratteristiche socio-demografiche<br />
sono: età media 44.9 anni (range 19-79 anni), il<br />
32% provenienti dalle città e il 67.7% dalla provincia,<br />
il 48,4% casalinghe. Primo rapporto sessuale: il<br />
6,4% prima di 15 anni, il 48.3% da 15-20 anni, il<br />
32.2% da 21-25 anni e il 12.9 % oltre i 25 anni, con<br />
partner unico il 67.7%. Il 60% del campione non ha<br />
mai utilizzato il condom e il 50% gli estro-progestinici.<br />
Il 60% non ha mai fumato. Per quanto riguarda<br />
le loro conoscenze sui tumori femminili il 25% non<br />
sa che cos’è il collo dell’utero e a che serve il Pap-test<br />
(anche se l’80% lo fa regolarmente). Solo circa il 30%<br />
delle pazienti riconosce come causa del tumore del<br />
collo dell’utero una malattia sessualmente trasmessa<br />
anche se solo il 20% conosce il papilloma virus e le<br />
sue caratteristiche epidemiologiche. Questa fascia di<br />
pazienti ha avuto le informazioni per il 60% dai ginecologici<br />
e per il 40% dai media. Tra queste solo il<br />
16% ha sentito parlare di un vaccino profilattico<br />
contro la infezione da HPV. Dopo un colloquio informativo<br />
sulla patologia e i suoi rischi il 96.8% delle<br />
pazienti accetterebbe, dando il consenso, di vaccinare<br />
la figlia o la nipote. Circa il 40% si fida di più di un<br />
vaccino per via muscolare, il 30% preferirebbe la<br />
somministrazione per os, mentre per il 30% la via di<br />
somministrazione è indifferente. Dopo 18 mesi abbiamo<br />
voluto osservare il ruolo dell’informazione<br />
pervenuta alle pazienti dai media, dai medici di base<br />
o specialisti o da latri canali. Quindi abbiamo integrato<br />
il questionario precedente con altre 6 domande:<br />
2 sulle vie di trasmissione del virus e su chi è più suscettibile<br />
all’infezione; 2 sul grado di conoscenza del<br />
vaccino anti-HPV (benefici, costo); 1 sull’atteggiamento<br />
nei confronti dei vaccini e 1 sulla preferenza<br />
dei canali di informazione. Il nuovo questionario è<br />
stato somministrato a 10 pazienti ed altre 50 verranno<br />
intervistate. I primi risultati della ricerca sono<br />
stati presentati nella 2ª Giornata di Studio “<strong>Tumori</strong><br />
dell’apparato genitale femminile” (Terlizzi, 10 Febbraio<br />
<strong>2007</strong>). Inoltre, parte dei dati sono stati pubblicati<br />
in Rosanna Montanaro 1 , Maria Deliso 2 , Anila
Kardhashi 2 , Alessandra Renna 2 , Giuseppe Trojano 2 ,<br />
Vittorio Mattioli 1 , e Vito Trojano 2 . HPV: cosa sanno<br />
le donne? Cosa si può fare per loro?. Atti della Società<br />
Italiana di Ginecologia e Ostetricia Vol. LXXXIII<br />
<strong>2007</strong>.<br />
Alle caratteristiche ed alle dinamiche psico-sociali<br />
che spingono le donne a realizzare programmi di<br />
pervenzione per il tumore della mammella è invece<br />
diretto il progetto “Mano nella mano” che ritiene importante<br />
valutare nella realtà del Sud Italia come tali<br />
variabili possano influire sul comportamento di prevenzione<br />
e interagire tra loro nella percezione del<br />
concetto stesso di prevenzione ponendo particolare<br />
attenzione, pertanto, nel ricercare e individuare non<br />
solo le caratteristiche di personalità ma anche i fattori<br />
cognitivi, socioambientali, di storia personale, le<br />
convinzioni sulla salute che favoriscono o inibiscono<br />
la messa in atto di comportamenti preventivi. I dati<br />
rlativi a questionari su 103 pazienti sono stati presentati<br />
in consesso internazionale stressando i dati<br />
socio-culturali che nella nostra realtà del mezzogiorno<br />
di Italia sembrano influenzare la compliance<br />
ai programmi di screening per il carcinoma della<br />
mammella.<br />
L’ultimo di questo gruppo di progetti “Dinamiche<br />
psico-sociali dei soggetti sottoposti a consulenza<br />
oncogenetica nella fase del pre-test e post-test” applica<br />
queste considerazioni alla consulenza genetica<br />
di soggetti a rischio per ca mammario eredo-familiare.<br />
È infatti fondamentale assicurare e facilitare il consenso<br />
informato dei soggetti che partecipano alla<br />
consulenza oncogenetica, valutando nella popolazione<br />
a rischio il possibile effetto di fattori psicologici<br />
e socio-culturali sulle scelte preventive e sull’effettiva<br />
attuazione di queste, sulla percezione del rischio connesso<br />
alla mutazione e alla malattia, monitorando i<br />
possibili effetti psicologici-comportamentali della conoscenza<br />
del rischio, il pericolo di false rassicurazioni,<br />
ai fini di una programmazione di interventi socio-sanitari<br />
che siano il più possibile rispondenti ai bisogni<br />
effettivi della popolazione.<br />
Nel corso del <strong>2007</strong> è stata esaminata una casistica<br />
di 50 donne con precedente diagnosi di carcinoma<br />
mammario e 50 donne non affette da carcinoma<br />
mammario che si presentavano per la prima volta<br />
alla consulenza genetica, con storia familiare significativa<br />
della medesima neoplasia. Per tale campione<br />
è stata indagata la percentuale di ipotetico consenso<br />
I Progetti<br />
Linea 1<br />
all’esecuzione del test genetico, delle motivazioni<br />
implicate in tale decisione e delle misure preventive<br />
preferibili per ridurre il rischio di comparsa di neoplasia.<br />
Le variabili indipendenti esaminate sono state<br />
l’essere donne sane o affette, l’età (≤ 45; > 45). In<br />
generale dall’analisi del Χ 2 è possibile affermare che<br />
statisticamente non sono emerse differenze significative<br />
tra i due gruppi, ma solo trends indicativi del<br />
confronto tra soggetti. L’età delle consultanti (>45)<br />
si è rivelata comunque una variabile in grado di discriminare<br />
tra i due gruppi nell’accettabilità della<br />
mastectomia profilattica suggerendo l’idea che con<br />
l’aumentare dell’età possa divenire più accettabile la<br />
scelta, di fronte a un rischio elevato di contrazione<br />
della malattia, di un intervento di mastectomia profilattica.<br />
In percentuale le preferenze dichiarate dai<br />
soggetti rispetto alle opzioni preventive variano rispetto<br />
ad altre popolazioni europee e soprattutto extraeuropee<br />
Infatti il campione sin qui esaminato accetta<br />
più frequentemente (95%) come ipotetica<br />
opzione preventiva atta a ridurre il rischio di insorgenza<br />
di neoplasia mammaria e/o ovarica un programma<br />
intensivo di controlli clinici e radiologici<br />
ravvicinati al fine di consentire una diagnosi precoce.<br />
In percentuale significamente minore opta invece<br />
per l’ovariectomia profilattica (22%), la mastectomia<br />
bilaterale (13%) e la farmacoprevenzione (27%). Il<br />
26% dichiara di essere incerta, esprimendo così la necessità<br />
di ulteriori informazioni riguardo la terapia farmacologica.<br />
In conclusione questo studio ha permesso<br />
di conoscere un primo orientamento della<br />
popolazione con rischio elevato di carcinoma mammario<br />
rispetto alle possibili scelte preventive sin’ora<br />
attuabili.<br />
I seguenti progetti: “Screening per la diagnosi<br />
precoce del carcinoma della cervice uterina: ridurre<br />
o annullare la mortalità”, “Screening per la diagnosi<br />
precoce del carcinoma della mammella: ridurre<br />
o annullare la mortalità”, “Screening per la<br />
diagnosi precoce del carcinoma della prostata: ridurre<br />
o annullare la mortalità”, “Screening per la<br />
diagnosi precoce di tumori del colon-retto: ridurre<br />
la incidenza e la mortalità”, “Screening per la diagnosi<br />
precoce del carcinoma dei tumori cutanei: ridurre<br />
o annullare la mortalità”, “Screening per la<br />
diagnosi precoce del tumore della prostata: studio<br />
comparativo tra PSA, visita ed ecografia e TRIMprob”<br />
sono tutti condotti in collaborazione con la<br />
97
Linea 1<br />
Lega Italiana per La Lotta contro i <strong>Tumori</strong> e programmano<br />
vari interventi educazionali su coorti di<br />
soggetti a rischio e, più in generale, sulla popolazione<br />
miranti a sensibilizzarli sulla rilevanza delle pratiche<br />
di screening. Detti studi coinvolgeranno alcune decine<br />
di migliaia di soggetti a livello regionale e prevedono<br />
l’analisi dei risultati ottenuti in termini di adesione<br />
a programmi di screening anche alla luce di<br />
variabili di interesse socio-culturale (scolarità, età,<br />
impegno professionale, caratteristiche familiari, etc).<br />
In particolare il Progetto che si interessa di Scree-<br />
■ BERGAMINI C, SGARRA C, TREROTOLI P, LUPO<br />
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A, LISSIA A, BUDRONI M, SIMEONE E, CALEMMA<br />
R, LODDO C, CARACO C, MOZZILLO N, DAPONTE<br />
A, COMELLA G, CANZANELLA S, GUIDA M, CA-<br />
STELLO G, ASCIERTO PA, PALMIERI G; ON BE-<br />
HALF OF THE ITALIAN MELANOMA INTERGROUP:<br />
Factors predicting the occurrence of germline mutations<br />
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■ DE PERGOLA G, PANNACCIULLI N, COVIELLO M,<br />
SCARANGELLA A, DI ROMA P, CARINGELLA M,<br />
VENNERI MT, QUARANTA M, GIORGINO R: sP-selectin<br />
plasma levels in obesity: Association with insulin<br />
resistance and related metabolic and prothrombotic<br />
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Mar 30; [Epub ahead of print]<br />
■ FALCHETTI M, LUPI R, RIZZOLO P, CECCARELLI<br />
K, ZANNA I, CALÒ V, TOMMASI S, MASALA G,<br />
PARADISO A, GULINO A, GIANNINI G, RUSSO A,<br />
PALLI D, OTTINI L: BRCA1/BRCA2 rearrangements<br />
and CHEK2 common mutations are infrequent in<br />
98<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali<br />
PRODOTTI SCIENTIFICI<br />
ning per la Diagnosi precoce del ca del collo dell’utero<br />
ha arruolato ulteriori 2000 donne visitate presso gli<br />
ambulatori della LILT e dell’<strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong> di Bari; il<br />
programma di screening per la diagnosi precoce del<br />
tumore alla mammella altrettante donne alle quali<br />
sarà anche assicurata una diagnostica, se necessario<br />
con Mammotome; il programma per il ca della prostata<br />
con ulteriori 2000 soggetti; quello del colonretto<br />
rivolto ad ulteriori 5000 soggetti e quello dei tumori<br />
cutanei con dermatoscopia in circa 1000<br />
soggetti.<br />
Italian male breast cancer cases. Breast Cancer Res<br />
Treat <strong>2007</strong> Jul 28; [Epub ahead of print]<br />
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Linea 1<br />
99
Linea 1<br />
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100<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali<br />
■ TOMMASI S, SCHITTULLI F, YAU C, FEDELE V,<br />
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BENZ CC, PARADISO A: Alterazioni epigenetiche,<br />
genomiche e caratteristiche tumorali età-relate. Atti<br />
31° Convegno Annuale Associazione Italiana di Epidemiologia<br />
- Marina di Ostuni 17-19 ottobre <strong>2007</strong>,<br />
pag. 148.
Programmazione attività <strong>2008</strong><br />
Area di attività 1: Attivazione di Registri<br />
di Patologia<br />
La Linea di ricerca 1, comprendente 25 progetti<br />
divisi in 6 Aree di Attività, avranno nel <strong>2008</strong> ulteriori<br />
interessanti sviluppi soprattutto legati al chiaro e<br />
maggiore impegno che l’<strong>Istituto</strong> intende svolgere nel<br />
settore della “Prevenzione”, impegno che, a livello<br />
scientifico internazionale, viene unanimemente ritenuto<br />
di cruciale rilievo per il contenimento della portata<br />
del problema cancro nei prossimi anni. Questo<br />
obiettivo viene perseguito dall’<strong>Istituto</strong> con una logica<br />
e visione chiara che mira oltre che ad acquisire nuove<br />
conoscenze di base nel settore della cancerogenesi e<br />
dello studio della suscettibilità al cancro, anche e sopratutto<br />
alla verifica della loro trasferibilità nella pratica<br />
clinica. Conseguente a queste azioni, va assumendo<br />
sempre maggiore rilievo lo sviluppo di<br />
specifici interventi di epidemiologia e prevenzione direttamente<br />
sul territorio.<br />
Questa politica viene perseguita dall’<strong>Istituto</strong> Oncologico<br />
ponendo interesse:<br />
- allo sviluppo e sfruttamento dei database informativi<br />
presenti in <strong>Istituto</strong> per ricavare informazioni di<br />
carattere gestionali-clinici importanti per una migliore<br />
conoscenza quali-quantitativa della patologia<br />
cancerosa trattata nell’<strong>Istituto</strong> ed in regione<br />
Puglia;<br />
- al ruolo cancerogenetico svolto da agenti chimici<br />
ambientali e professionali nello sviluppo della patologia<br />
cancerosa;<br />
- allo studio della suscettibilità eredo-familiarità di<br />
contrarre una neoplasia anche in riferimento a<br />
stimmate genetiche peculiari della popolazione pugliese;<br />
- alle Interazioni tra abitudini di vita, voluttuarie e<br />
non, ed al rischio di contrarre una neoplasia anche<br />
considerando la possibilità di interventi sociali miranti<br />
a correggere eventuali atteggiamenti predisponenti.<br />
Ulteriore elemento importante, è costituito dal<br />
fatto che la Linea 1 comprende buona parte delle attività<br />
laboratoristico - sperimentali dell’<strong>Istituto</strong> garantendo<br />
così interazione ed utilizzo comune di una<br />
serie di facilities (Biobanca Tumorale, Piattaforma<br />
Studi Genetici, Piattaforma Studi Funzionali, etc) da<br />
parte di tutta una serie di gruppi di lavoro che si sono<br />
di recente dotati di ulteriori sequenziatori e presequenziatori<br />
ma soprattutto sviluppato una serie di<br />
importanti collaborazioni nazionali ed internazionali.<br />
Questa Area di Attività ha il precipuo compito di implementare<br />
attività sperimentali miranti a meglio conoscere<br />
specifici aspetti relativi a numerosità e<br />
caratteristiche <strong>clinico</strong>-patologiche della patologia<br />
neoplastica incidente sul territorio di riferimento e/o<br />
trattata nel nostro <strong>Istituto</strong>; comprende, inoltre, studi<br />
specifici nel settore dell’organizzazione di collezioni<br />
di tessuti biologici con le caratteristiche di Biobanche<br />
prospettiche e consecutive direttamente collegate ai<br />
Registri di Patologia.<br />
Probabilmente, l’aspetto più interessante di questa<br />
area di attività è tuttavia costituita dalla recente<br />
decisione della Regione Puglia di collocare nell’<strong>Istituto</strong><br />
e fargli gestire le risorse di attivazione di un Registro<br />
<strong>Tumori</strong> Regionale che dovrebbe iniziare le<br />
proprie attività nel corso del <strong>2008</strong>.<br />
Due dei progetti proposti riguardano specificamente<br />
il problema dei Registri di Patologia.<br />
Il Progetto “Costituzione di Registri di Patologia<br />
con le Sdo come fonti informative” (P. Milella) è<br />
partito dai Data-base di Patologia gestiti da singoli<br />
ricercatori (vedi pubblicazioni dei precedenti anni)<br />
per elaborare Registri di Patologia gestiti dalla UO di<br />
Statistica Sanitaria che periodicamente permettano<br />
di valutare ed intervenire su patologie e piani di trattamento<br />
per i singoli tumori. I protocolli attualmente<br />
attivati hanno permesso di verificare non solo la numerosità<br />
e tipologia di patologie trattate ma anche<br />
associarle a specifiche prestazioni sanitarie fornite.<br />
Lo sviluppo più importante previsto per questo progetto<br />
è costituito dalla verifica della utilizzabilità del<br />
database gestionale della Direzione Sanitaria per valutare<br />
la aderenza a specifiche linee guida diagnostico-terapeutiche,<br />
le deviazioni, le complicanze, etc.<br />
Il Progetto “Analisi dell’associazione di patologia<br />
oncologica in soggetti affetti da patologie rare” (A.<br />
Paradiso) sullo studio dell’associazione di patologia<br />
oncologica e malattie rare è entrato nella fase determinante.<br />
Lo studio si basa sul dato noto che detti<br />
soggetti sono maggiormente esposti alla insorgenza<br />
di neoplasie ma non esistono in letteratura studi che<br />
I Progetti<br />
Linea 1<br />
101
Linea 1<br />
riferiscano detta informazione a casistiche consecutive<br />
in uno specifico territorio. Le attività svolte<br />
hanno riguardato due distinti aspetti: il completamento<br />
dell’analisi del database dell’<strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong> di<br />
Bari per verificare la associazione quali-quantitativa<br />
malattia rara-tumore; elaborazione documenti di sintesi<br />
per l’Amministrazione Regionale stressanti la<br />
necessità di modificare i criteri di classificazione della<br />
malattia rara proponendo di includere in questa dizione<br />
anche sottogruppi di specifici tumori con precise<br />
caratteristiche genetico-molecolari che ne<br />
sottolineano la peculiarità tassonomica. Il progetto si<br />
concluderà nel <strong>2008</strong> con l’analisi prevista del database<br />
regionale dei soggetti affetti da malattia rara<br />
ricco di circa 10.000 soggetti che sarà linkato con le<br />
altre banche dati regionali (SDO, ricoveri, prestazioni<br />
specialistiche, etc). Tutta la ricerca sarà riferita al periodo<br />
di osservazione 2002-2005 e produrrà originali<br />
informazioni circa la suscettibilità dei soggetti<br />
con malattia rara a sviluppare, neoplasie.<br />
Il rimanente Progetto riguarda invece attività di Biobanking<br />
da organizzare secondo i criteri di Biobanche<br />
prospettiche/consecutive direttamente collegate<br />
ai Registri di Patologia dell’<strong>Istituto</strong>.<br />
In specifico, il Progetto proviene dalla evoluzione<br />
di due singoli progetti di creazione di una Banca Tessuti<br />
Interdipartimentale e di sviluppo di un Network<br />
nazionale delle Biobanche di Tessuti Tumorali facendoli<br />
confluire nel <strong>2008</strong> in una unica attività che prevede<br />
l’andamento a regime di una Cancer - Oriented<br />
- Biobank Istituzionale che dovrebbe avere ruolo di<br />
riferimento regionale (l’<strong>Istituto</strong> ha proposto un progetto<br />
regionale in tal senso), nazionale (l’<strong>Istituto</strong> coordinal<br />
insieme al ISS il progetto di Rete Nazionale<br />
del Ministero della Salute) ed internazionale.<br />
Area di attività 2: Agenti xenobiotici e rischio di<br />
cancro con individuazione di marcatori di esposizione<br />
e danno al DNA<br />
Vari progetti dell’<strong>Istituto</strong> presentano attività inerenti<br />
l’Area in questione ed in particolare anche alcuni<br />
studi clinici che valutano l’effetto cancerogeno<br />
da esposizione a farmaci antineoplastici. Tuttavia<br />
molti sono stati ricompresi nelle Aree di attività più<br />
propriamente clinica lasciando qui elencati solo il<br />
Progetto sullo studio dei Sister Chromatide Exchange<br />
e delle alterazioni molecolari della regione 3p. Gli altri<br />
studi originariamente compresi in quest’area e ri-<br />
102<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali<br />
guardanti il ben noto agente cancerogeneo HPV per<br />
la cancerogenesi della cervice uterina sono stati annessi<br />
per affinità ad altri progetti di taglio <strong>clinico</strong> alle<br />
attività della Area 4 della Linea.<br />
Un approccio originale alla individuazione di soggetti<br />
a rischio di patologia neoplastica è compreso nel<br />
progetto “Studio dei Sister Chromatide Exchange<br />
come markers genetici di rischio per patologia oncologica<br />
femminile” (Resp. A. Mangia) che si prefigge<br />
di mettere a punto la tecnica e verificare la<br />
possibilità che il rischio sia in qualche modo relato ad<br />
una aumentata instabilità genetico-molecolare dimostrabile<br />
con SCE. Sarà studiata una casistica prospettica<br />
preliminare di alcune decine di casi propedeutica<br />
ad una successiva fase di conferma su una<br />
più ampia casistica.<br />
Il Progetto “Caratterizzazione della regione 3p in<br />
pazienti con carcinoma squamoso del distretto testa-collo”<br />
(Resp. S. Tommasi) è uno studio articolato<br />
che si prefigge numerosi obiettivi quali la validazione<br />
dell’utilizzo della saliva come materiale biologico<br />
“easy to obtain” per lo studio di alterazioni gnomiche;<br />
la valutazione di caratteristiche genomiche<br />
germinali e somatiche in soggetti con neoplasia della<br />
testa-collo. In specifico, lo studio analizza eventuali<br />
mutazioni somatiche di p16 e di alterazioni microsatellitari<br />
e LOH nella regione 3p, in un gruppo di pazienti<br />
affetti da tumori al cavo orale e alla laringe. Al<br />
momento è stata individuata una sola mutazione<br />
del gene p16, A148T, nel DNA estratto da saliva di<br />
un paziente affetto da tumore orofaringeo. Le ulteriori<br />
analisi previste sono in corso.<br />
Area di attività 3: Identificazione di soggetti a rischio<br />
per caratteristiche genetico-molecolari con<br />
utilizzo di tests genetic, counselling, etc.<br />
Detta Area di Attività comprende alcuni progetti<br />
in un settore di ormai consolidato interesse per l’<strong>Istituto</strong><br />
di Bari quale quello del Counselling per Patologia<br />
Tumorale Eredo-Familiare. Forti di grandi casistiche<br />
di prime diagnosi di ca. mammario annuali e<br />
di una attività di counselling che data ormai da alcuni<br />
anni, i ricercatori hanno programmato attività sia di<br />
stretta natura laboratoristica che di tipo organizzativo-gestionale<br />
sul territorio.<br />
I Progetti inseriti in quest’area di attività si propongono<br />
innanzitutto di continuare gli studi di caratterizzazione<br />
delle alterazioni dei geni BRCA1 e 2
per mutazioni e polimorfismi nella popolazione pugliese<br />
di pazienti con ca. mammario utilizzando sia<br />
indagini genetico-molecolari (“Caratterizzazione<br />
molecolare di pazienti pugliesi con carcinoma<br />
mammario eredo-familiare”, B. Pilato), che epigenetiche<br />
(“Metilazione dei Promotori di BRCA1 e 2”,<br />
Resp. M. Pilato). Detti progetti prevedono ulteriori<br />
analisi per individuare alterazioni a carico dei 2 geni<br />
al momento non considerate. I casi che non presentano<br />
mutazioni patologiche nei 2 geni saranno sottoposti<br />
ad ulteriori indagini molecolari (MLPA, LOH,<br />
ecc) ed allo studio della metilazione dei promotori.<br />
Sono inoltre in studio 20 famiglie il cui probando presentava<br />
alterazione in uno dei 2 geni. Tutti i familiari<br />
disponibili sono stati analizzati per le alterazioni individuate.<br />
Il progetto “Studio del pattern dei cambiamenti<br />
genomici nei tumori mammari ereditari non brca1e<br />
brca2-associati (brcax)” (A. Mangia) si propone<br />
di caratterizzare dal punto di vista molecolare i tumori<br />
familiari di tipo BRCAx ponendo particolare attenzione<br />
all’eziopatogenesi del carcinoma mammario<br />
maschile. Sono stati arruolati 30 carcinomi maschili<br />
analizzati tramite aCGH. Nel <strong>2008</strong> saranno analizzate<br />
la correlazione dei profili ottenuti con algoritmi<br />
basati sul sw Geneontology con i dati <strong>clinico</strong>-patologici<br />
e soprattutto confermate le alterazioni genetiche<br />
con tecniche in situ.<br />
Il Progetto “Decorso <strong>clinico</strong> in pazienti con ca.<br />
mammario” (Resp. M. Bruno) guarda invece alla verifica<br />
del significato <strong>clinico</strong> del profilo molecolare di<br />
questi pazienti in termini di prognosi e di implicazioni<br />
terapeutiche. Sarà analizzata retrospettivamente una<br />
coorte di soggetti portatori di alterazioni genetiche rispetto<br />
ad un gruppo di controllo. Lo studio si propone<br />
come l’unico del genere realizzato su una popolazione<br />
dell’Italia meridionale.<br />
Infine, il Progetto “Predisposizione genetica al<br />
melanoma cutaneo nella popolazione pugliese”<br />
(Resp. M. Bruno) si prefigge di mettere finalmente a<br />
punto il percorso preventivo-diagnostico anche per<br />
questi soggetti ad alto rischio.<br />
Area di attività 4: Abitudini, stili di vita e rischio<br />
di cancro<br />
I progetti compresi in questa Area si collegano in<br />
maniera continua con quelli compresi nella Area precedentemente<br />
descritta in termini di rischio di svi-<br />
I Progetti<br />
Linea 1<br />
luppare una patologia tumorale questa volta legato a<br />
stili di vita ed abitudini voluttuarie.<br />
Nel Progetto “Individuazione di profili di rischio<br />
associati a fattori eredofamiliari nei pazienti con<br />
carcinoma mammario” (M. Bruno) le informazioni<br />
bio-molecolari tumorali acquisite nei suddescritti progetti<br />
sranno messe in relazione con ulteriori informazioni<br />
sulla vita riproduttiva e sulle abitudini di vita<br />
dei pazienti. È in via di completamento invece la valutazione<br />
di circa 300 pazienti affetti da carcinoma<br />
mammario, facenti parte di una casistica consecutiva<br />
non selezionata, in relazione all’indice di massa corporea<br />
(BMI).<br />
Per 2 dei progetti compresi in questa Area (Progetto<br />
“Indagine dei fattori di rischio del cancro laringeo<br />
nella Provincia di Vitebsk (Bielorussia) e<br />
nella Provincia di Bari” e progetto “Indagine di fattori<br />
di rischio nel cancro gastrico in un paese della<br />
Provincia di Vitebsk (Bielorussia) e della Provincia<br />
di Bari” che prendevano spunto da una collaborazione<br />
in atto tra un Ricercatore del nostro <strong>Istituto</strong> e<br />
sanitari della Provincia di Vitebsk (Bielorussia) per<br />
studiare e confrontare la presenza di fattori di rischio<br />
di insorgenza del carcinoma laringeo (abitudini<br />
voluttuarie, fattori climatici, condizioni socio-culturali)<br />
nella popolazione pugliese e bileorussa, è stato<br />
elaborato un data-base per la raccolta delle informazioni.<br />
Ne sarà immediatamente e definitivamente<br />
confermata la utilizzabilità e conseguente fattibilità<br />
dei progetti in questione anche subordinata alla conferma<br />
della disponibilità alla cooperazione della controparte<br />
bielorussa. Tre dei progetti compresi in questa<br />
Area riguardano lo studio di condizioni<br />
predisponenti la insorgenza di patologia neoplastica<br />
dell’apparato genitale femminile.<br />
Il Progetto “Prevalenza di lichen vulvare e la importanza<br />
della diagnosi clinica e istologica precoce”<br />
(Resp. G. Falco) concentra l’attenzione su una<br />
dermatosi linfocito-mediata, il Lichen Sclerosus vulvare,<br />
la cui complicazione più frequente è rappresentata<br />
dall’insorgenza del carcinoma. Il progetto si<br />
propone di studiare la prevalenza, i fattori di rischio<br />
ed eventuali possibili interventi preventivi per detta<br />
patologia. I dati di accrual lasciano prevedere la chiusura<br />
dello studio in circa 18 mesi.<br />
Il Progetto “Obesità e tumori: indicatori biomolecolari<br />
di rischio” (Resp. M. Quaranta) si propone<br />
di studiare fattori proteici legati all’obesità come mar-<br />
103
Linea 1<br />
catori di rischio in pazienti affetti da carcinoma mammario,<br />
prostatico, dell’apparato genitale femminile e<br />
colorettale. Nel <strong>2007</strong>, è iniziato l’arruolamento dei<br />
pazienti e la messa a punto delle tecniche di analisi<br />
dei marcatori di interesse quali Adiponectina ed<br />
MCP1 che sarà completato nel <strong>2008</strong>.<br />
Infine, 2 Progetti “Il ruolo della infezione occulta<br />
da HBV nello sviluppo del carcinoma epatico: valutazione<br />
della interazione con il virus hcv e con la<br />
dieta” e “L’infezione da hpv nelle pazienti con storia<br />
di tumore” avevano lo specifico obiettivo di verificare<br />
l’interazione HBV-HCV-Dieta nell’insorgenza<br />
del carcinoma epatico e la prevalenza di infezione di<br />
HPV in pazienti con tumore. Gli arruolamenti sono in<br />
corso e si esauriranno nei tempi dovuti.<br />
Area di attività 5: Basi genetico-molecolari per lo<br />
sviluppo e progressione della malattia neoplastica<br />
Per le caratteristiche generali delle attività sperimentali<br />
dell’<strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong> di Bari fortemente connotate<br />
in termini applicati, sono stati compresi in questa<br />
Area solo i progetti “hypothesis generating” e che<br />
riguardano la identificazione di nuove alterazioni genetiche,<br />
di regolazione della funzionalità genica o di<br />
specifica interpretazione di processi cruciali per la<br />
cellula tumorale come la omeostasi e la degradazione<br />
invasione dello spazio extracellulare mentre<br />
trovano spazio nella linea 2 altre attività di prevalente<br />
interesse applicativo.<br />
Il Progetto “Popolazione linfocitaria ed espressione<br />
delle Gelatinasi MMP-2 e MMP-9 nel linfonodo<br />
sentinella del carcinoma mammario” affronta<br />
il problema delle capacità invasive della cellula tumorale<br />
nel linfonodo sentinella. Scopo della ricerca è<br />
quello di analizzare l’espressione delle MMPs e dei<br />
TIMPs in campioni di linfonodi coinvolti e non dall’invasione<br />
metastatica; inoltre, di valutare se l’assetto<br />
della popolazione linfocitaria risulta alterata in<br />
corso di carcinoma mammario. Nell’ambito di tale<br />
progetto sono state arruolate ulteriori 40 pazienti<br />
sottoposte ad intervento di quadrantectomia o mastectomia<br />
presso la Surgery unit del dipartimento<br />
donna di questo <strong>Istituto</strong>. Sugli stessi campioni si<br />
provvederà a testare l’espressione delle 2 Gelatinasi<br />
(MMP-2 e MMP-9) sia con metodica PCR sia in immunoistochimica<br />
utilizzando Anticorpi monoclonal.<br />
Il Progetto “Alterazioni di BRCA1 e regolazione<br />
104<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali<br />
della neoangiogenesi” (Resp. A. Paradiso) completa<br />
questa area con una ricerca in vitro sui meccanismi<br />
di funzionalità del gene BRCA in relazione alla<br />
possibilità di regolare il processo di neoangiogenesi<br />
attraverso pathways intracellulari che coinvolgono<br />
kinasi e proteine della famiglia RAS.<br />
Area di attività 6: Sviluppo e validazione di interventi<br />
sociali e clinici per la prevenzione della malattia<br />
neoplastica<br />
Nove progetti si inseriscono in questa Area di<br />
grande rilievo per le attività scientifiche dell’<strong>Istituto</strong>.<br />
Infatti, l’<strong>Istituto</strong> trae profitto dallo stretto collegamento<br />
che ha saputo sviluppare con Associazioni di<br />
Volontariato presenti sul territorio, come la LILT, e con<br />
organismi regionali istituzionali per programmare<br />
vari interventi educazionali su coorti di soggetti a rischio<br />
e, più in generale, sulla popolazione miranti a<br />
sensibilizzarli sulla rilevanza della osservanza di<br />
buone condotte igieniche, di self-control e delle pratiche<br />
di screening. Detti studi coinvolgeranno alcune<br />
decine di migliaia di soggetti a livello regionale e prevedono<br />
l’analisi dei risultati ottenuti in termini di adesione<br />
a programmi di screening anche alla luce di variabili<br />
di interesse socio-culturale (scolarità, età,<br />
impegno professionale, caratteristiche familiari, etc).<br />
In particolare, il Progetto “La multietnicità del<br />
nostro contesto regionale come elemento per nuove<br />
prospettive di ricerca nel campo delle mst” (Resp.<br />
V. Trojano) prende atto della presenza in terra regionale<br />
di una forte presenza di popolazioni di migranti<br />
extracomunitari per chiedersi come proporre a tale<br />
utenza, una cultura della prevenzione per le malattie<br />
neoplastiche che possa superare una notevole ritrosia<br />
di tali pazienti nei confronti delle procedure diagnostiche<br />
e terapeutiche che si intende attuare. Tale<br />
problematica riguarda soprattutto le metodologie di<br />
reclutamento e approccio nei riguardi di quelle donne<br />
che si intende inserire in un programma di prevenzione<br />
e diagnosi precoce per quanto concerne, per<br />
esempio, il tumore della cervice uterina. Altrettanto<br />
importante sarà la valutazione delle principali MST,<br />
rispetto alle quali ci si troverà ad affrontare nuove o<br />
comunque da noi rare patologie che tali popolazioni<br />
possono importare dai luoghi di provenienza.<br />
Il Progetto “Il ruolo della informazione sulla infezione<br />
da HPV e vaccinazione come elemento fondamentale<br />
nella prevenzione delle neoplasie gine-
cologiche” si prefigge di verificare i determinanti sociali<br />
e personali importanti per la attuazione dei programmi<br />
vaccinali per le infezioni da HPV.<br />
I dati preliminari raccolti parlano comunque per un<br />
grande interesse della popolazione per detta vaccinazione<br />
che la accetterebbe in oltre il 90% dei casi intervistati.<br />
Un nuovo questionario è stato somministrato<br />
a 10 pazienti ed altre 50 verranno intervistate.<br />
Alle caratteristiche ed alle dinamiche psico-sociali<br />
che spingono le donne a realizzare programmi<br />
di prevenzione genetico-molecolare per il tumore<br />
della mammella è invece diretto il progetto messo a<br />
punto dal servizio di Psicooncologia per valutare<br />
nella realtà del Sud Italia come tali programmi vengano<br />
accettati e possano influire sul comportamento<br />
di prevenzione dell’utenza ponendo particolare attenzione<br />
anche fattori cognitivi, socioambientali, di<br />
storia personale, etc.<br />
I seguenti progetti: “Screening per la diagnosi<br />
precoce del carcinoma della cervice uterina: ridurre<br />
I Progetti<br />
Linea 1<br />
o annullare la mortalità”, “Screening per la diagnosi<br />
precoce del carcinoma della mammella: ridurre<br />
o annullare la mortalità”, “Screening per la<br />
diagnosi precoce del carcinoma della prostata: ridurre<br />
o annullare la mortalità”, “Screening per la<br />
diagnosi precoce di tumori del colon-retto: ridurre<br />
la incidenza e la mortalità”, “Screening per la diagnosi<br />
precoce del carcinoma dei tumori cutanei: ridurre<br />
o annullare la mortalità”, sono tutti condotti<br />
in collaborazione con la Lega Italiana per La Lotta<br />
contro i <strong>Tumori</strong> e programmano vari interventi educazionali<br />
su coorti di soggetti a rischio e, più in generale,<br />
sulla popolazione miranti a sensibilizzarli<br />
sulla rilevanza delle pratiche di screening.<br />
Detti studi coinvolgeranno alcune decine di migliaia<br />
di soggetti a livello regionale e prevedono<br />
l’analisi dei risultati ottenuti in termini di adesione a<br />
programmi di screening anche alla luce di variabili di<br />
interesse socio-culturale (scolarità, età, impegno professionale,<br />
caratteristiche familiari, etc).<br />
105
Linea 1<br />
Progetto N. 1<br />
Dettagli Progetti di Ricerca<br />
Costituzione di Registri di Patologia con le Sdo come fonti informative<br />
Area A) Area Attivazione Registri di Patologia<br />
Responsabile Milella Pietro (U.O. Semplice Epidemiologia)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 36<br />
Parole chiave Registri, SDO<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Gestionale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 2<br />
D. Colasanto (Commissario straordinario), A. Paradiso (Direzione Scientifica)<br />
Analisi dell’associazione di patologia oncologica in soggetti affetti da patologie rare<br />
Area A) Area Attivazione Registri di Patologia<br />
Responsabile Paradiso Angelo (Direzione Scientifica)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 24<br />
G.A. Di Pietro (AReS Puglia), A. Mario Lerario (AReS Puglia), B. Capezzolo (AUSL BA5)<br />
Parole chiave Malattie rare, eziopatogenesi tumorale, percorsi di cura, outcomes management<br />
Altri Enti coinvolti Agenzia Regionale Sanitaria della Puglia, Bari<br />
Tipologia progetto<br />
106<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali
Progetto N. 3<br />
Creazione di una Banca Tessuti Interdipartimentale<br />
Area A) Area Attivazione Registri di Patologia<br />
Responsabile Paradiso Angelo (Direzione Scientifica)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 36<br />
A. Casamassima (U.O. Laboratorio Analisi), A. Zito (U.O. Anatomia Patologica), G. Simone<br />
(U.O. Anatomia Patologica), A. Mangia (Laboratorio di Oncologia Sperimentale e<br />
Clinica), F. Lorusso (U.O. Laboratorio Analisi), G. Pelagio (Laboratorio di Oncologia Sperimentale<br />
e Clinica), C. Salvatore (U.O. di Anatomia Patologica), M. Quaranta (U.O. di Laboratorio<br />
Analisi), A. Pellecchia (U.O. Endoscopia), B. Stea (Laboratorio di Oncologia<br />
Sperimentale e Clinica), A. Tufaro (U.O. Laboratorio Analisi Biologo contrattista), P. Favale<br />
(U.O. di Laboratorio Analisi), A. Paradiso (Direzione Scientifica)<br />
Parole chiave Banca Tessuti, Campioni Biologici, Crioconservazione.<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Gestionale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 4<br />
Studio dei Sister Chromatid Exchange (SCE) come markers genetici nei carcinomi ereditari mammari<br />
Area B) Agenti xenobiotici e rischio di cancro con individuazione di marcatori di esposizione e<br />
danno al DNA<br />
Responsabile Mangia Anita (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2008</strong><br />
Durata 24<br />
P. Chiarappa (AIRC) M. Bruno (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica),<br />
S. Tommasi (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), F. Schittulli (Dipartimento<br />
Donna), M. Digennaro (Dipartimento Donna), A. Paradiso (Direzione Scientifica)<br />
Parole chiave Ca mammario, Sister Chromatid Exchange (SCE)<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Preclinica<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
I Progetti<br />
Linea 1<br />
107
Linea 1<br />
Progetto N. 5<br />
Caratterizzazione della regione 3p in pazienti con carcinoma squamoso del distretto testa-collo<br />
Area B) Agenti xenobiotici e rischio di cancro con individuazione di marcatori di esposizione e<br />
danno al DNA<br />
Responsabile Tommasi Stefania (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2007</strong><br />
Durata 12<br />
R. Pinto (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), R. Lacalamita (U.O. Laboratorio<br />
di Oncologia Sperimentale e Clinica), S. Russo (U.O. Otorinolaringoiatria), L.<br />
Grammatica (U.O. di Otorinolaringoiatria), A. Paradiso (Direzione Scientifica)<br />
Parole chiave HNSCC, Mutazioni, Polimorfismi, p16, LOH<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Preclinica<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 6<br />
Caratterizzazione molecolare di pazienti pugliesi con carcinoma mammario eredo-familiare<br />
Area C) Identificazione di soggetti a rischio per caratteristiche genetico-molecolari con utilizzo di<br />
test genetici, counselling, etc<br />
Responsabile Pilato Brunella (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 36<br />
S. Tommasi (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), A. Monaco (U.O. di<br />
Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), S. Longo (U.O. di Senologia), M. Bruno<br />
(U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), F. Menolascina (U.O. di Laboratorio<br />
di Oncologia Sperimentale e Clinica), F. Zito (U.O. di Anatomia Patologica), G. Simone<br />
(U.O. di Anatomia Patologica), V. Ventrella (U.O. di Radiologia Senologica), A.<br />
Paradiso (Direzione Scienfifica)<br />
Parole chiave Familiarità, BRCA, Mutazioni, Polimorfismi, Carcinoma Mammario<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />
108<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali
Progetto N. 7<br />
Metilazione dei promotori di BRCA1 e BRCA2 in pazienti con carcinoma mammario ad alto rischio<br />
Area C) Identificazione di soggetti a rischio per caratteristiche genetico-molecolari con utilizzo di<br />
test genetici, counselling, etc<br />
Responsabile Pilato Brunella (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2008</strong><br />
Durata 24<br />
S. Tommasi (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), R. Pinto (U.O. di<br />
Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), G. Simone (U.O. di Anatomia Patologica),<br />
M. Bruno (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), F. Schittulli (U.O.<br />
di Senologia), A. Paradiso (Direzione Scientifica)<br />
Parole chiave BRCA1, BRCA2, Metilazione, Promotore, Carcinoma Mammario<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Preclinica<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 8<br />
Studio del pattern dei cambiamenti genomici nei tumori mammari ereditari<br />
non brca1- e brca2-associati (brcax)<br />
Area C) Identificazione di soggetti a rischio per caratteristiche genetico-molecolari con utilizzo di<br />
test genetici, counselling, etc<br />
Responsabile Mangia Anita (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 36<br />
P. Chiarappa (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), M. Bruno (U.O. di<br />
Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), S. Tommasi (U.O. di Laboratorio di Oncologia<br />
Sperimentale e Clinica), B. Pilato (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e<br />
Clinica), F. Menolascina (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), A. Zito<br />
(U.O. di Anatomia Patologica), F. Schittulli (U.O. di Senologia), G. Simone (U.O. di Anatomia<br />
Patologica), S. Petroni (U.O. di Anatomia Patologica), A. Paradiso (Direzione Scientifica)<br />
Parole chiave Carcinoma della mammella, CGH, aCGH, microdissezione<br />
Altri Enti coinvolti Dipartimento di Medicina Sperimentale e Patologia, Università La Sapienza, Roma<br />
Tipologia progetto Preclinica<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
I Progetti<br />
Linea 1<br />
109
Linea 1<br />
Progetto N. 9<br />
Decorso <strong>clinico</strong> delle pazienti con carcinoma mammario ereditario<br />
Area C) Identificazione di soggetti a rischio per caratteristiche genetico-molecolari con utilizzo di<br />
test genetici, counselling, etc<br />
Responsabile Bruno Michele (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2008</strong><br />
Durata 36<br />
R. Lambo (Dipartimento Donna), V. Ventrella (U.O. di Radiologia Senologica), S. Longo<br />
(U.O. di Senologia), M. Di Gennaro (U.O. di Senologia), B. Stea (U.O. di Oncologia Sperimentale<br />
Clinica)<br />
Parole chiave Prognosi, carcinoma mammario, ereditiarietà<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Clinico-epidemiologica osservazionale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 10<br />
Predisposizione genetica al melanoma cutaneo nella popolazione pugliese<br />
Area C) Identificazione di soggetti a rischio per caratteristiche genetico-molecolari con utilizzo di<br />
test genetici, counselling, etc<br />
Responsabile Bruno Michele (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2008</strong><br />
Durata 36<br />
M. Guida (U.O. di Oncologia Medica), R. Lambo (Dipartimento Donna), R. Pinto (U.O. di<br />
Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica)<br />
Parole chiave Ereditarietà, mutazioni germinali, melanoma, storia familiare<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />
110<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali
Progetto N. 11<br />
Individuazione di profili di rischio associati a fattori eredofamiliari nei pazienti<br />
con carcinoma mammario<br />
Area D) Abitudini, stili di vita e cancro<br />
Responsabile Bruno Michele (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 36<br />
A. Paradiso (Direzione Scientifica), S. Tommasi (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale<br />
e Clinica), N. Paciolla (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), F.<br />
Schittulli (U.O. di Senologia), S. Longo (U.O. di Senologia)<br />
Parole chiave Fattori di rischio, carcinoma mammario, multifattorialità, penetranza, ereditarietà<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 12<br />
Indagine dei fattori di rischio del cancro laringeo nella Provincia di Vitebsk (Bielorussia)<br />
e nella Provincia di Bari<br />
Area D) Abitudini, stili di vita e cancro<br />
Responsabile Grammatica Luciano (U.O. di Otorinolaringoiatria)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2007</strong><br />
Durata 24<br />
G. Achille (U.O. di Otorinolaringoiatria), M. Montepara (U.O. di Otorinolaringoiatria), S.<br />
Russo (U.O. di Otorinolaringoiatria), A. Di Lauro (U.O. di Otorinolaringoiatria)<br />
Parole chiave Cancro laringeo, fattori di rischio<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
I Progetti<br />
Linea 1<br />
111
Linea 1<br />
Progetto N. 13<br />
Indagine di fattori di rischio nel cancro gastrico in un paese della Provincia di Vitebsk (Bielorussia)<br />
e della Provincia di Bari.<br />
Area D) Abitudini, stili di vita e cancro<br />
Responsabile Montemurro Severino (U.O. di Chirurgia Apparato Digerente)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2007</strong><br />
Durata 24<br />
C. Caliandro (U.O. di Chirurgia Apparato Digerente), V. Sciscio (U.O. di Chirurgia Apparato<br />
Digerente), E. Ruggieri (U.O. di Chirurgia Apparato Digerente), A. Rucci (U.O. di Chirurgia<br />
Apparato Digerente)<br />
Parole chiave Cancro gastrico, fattori di rischio<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Clinico-epidemiologica osservazionale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 14<br />
Prevalenza di lichen vulvare e la importanza della diagnosi clinica e istologica precoce<br />
Area D) Abitudini, stili di vita e cancro<br />
Responsabile Falco Gaetano (U.O. di Ginecologia)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 36<br />
A. Kardhashi (U.O. di Ginecologia Oncologica), A. Zito (U.O. di Ginecologia), M.A. Deliso<br />
(U.O. di Ginecologia), C. Cantinieri (U.O. di Ginecologia Oncologica), G. Gargano (U.O. di<br />
Ginecologia Oncologica), V. Ceglie (U.O. di Ginecologia Oncologica), A. Renna (U.O. di Ginecologia<br />
Oncologica), F. Schittulli (U.O. di Senologia)<br />
Parole chiave Prevalence, lichen sclerosus, diagnosis, vulvar cancer<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />
112<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali
Progetto N. 15<br />
Obesità e tumori: indicatori biomolecolari di rischio<br />
Area D) Abitudini, stili di vita e cancro<br />
Responsabile Quaranta Michele (Dipartimento Oncologia Sperimentale)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2007</strong><br />
Durata 36<br />
M. Coviello (U.O. di Laboratorio Analisi), E. Savino (U.O. di Laboratorio analisi), M.T. Venneri<br />
(U.O. di Laboratorio Analisi), A. Daniele (U.O. di Laboratorio Analisi), R. Giorgino<br />
(Università degli Studi di Bari), G. De Pergola (Università degli Studi di Bari).<br />
Parole chiave Adiponectina, MCP1 e obesità<br />
Altri Enti coinvolti Università degli Studi di Bari (Unità Operativa di Endocrinologia e Malattie Metaboliche)<br />
Tipologia progetto Preclinica<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 16<br />
L’infezione da hpv nelle pazienti con storia di tumore<br />
Area D) Abitudini, stili di vita e cancro<br />
Responsabile Deliso Maria (U.O. di Ginecologia Oncologica)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 36<br />
A. Kardhashi (U.O. di Ginecologia Oncologica), G. Falco (U.O. di Ginecologia Oncologica),<br />
C. Cantinieri (U.O. di Ginecologia Oncologica), G. Gargano (U.O. di Ginecologia Oncologica),<br />
M. Caponio (U.O. di Ginecologia Oncologica), A. Renna (U.O. di Ginecologia Oncologica),<br />
F. Schittulli (U.O. di Senologia e Prevenzione Chirurgica)<br />
Parole chiave HPV, cervical cancer, survivors<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Clinico-epidemiologica osservazionale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
I Progetti<br />
Linea 1<br />
113
Linea 1<br />
Progetto N. 17<br />
Il ruolo della infezione occulta da HBV nello sviluppo del carcinoma epatico: valutazione<br />
della interazione con il virus hcv e con la dieta<br />
Area D) Abitudini, stili di vita e cancro<br />
Responsabile Quaranta Michele (Dipartimento Oncologia Sperimentale)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 36<br />
S. Di Tardo (U.O. di Laboratorio Analisi), R. Divella (U.O. di Laboratorio Analisi biologa<br />
contrattista), E. Capuano (U.O. di Laboratorio Analisi), A. Daniele (U.O. di Laboratorio<br />
Analisi), A. Tufaro (U.O. di Laboratorio Analisi), M.T. Venneri (U.O. di Laboratorio Analisi),<br />
M. Montella (<strong>Istituto</strong> Pascale - Napoli).<br />
Parole chiave Infezione occulta da HBV, epatocarcinoma, HCV.<br />
Altri Enti coinvolti Lega Italiana per la Lotta contro i <strong>Tumori</strong> - Sez. di Bari, Lega Italiana per la Lotta contro i<br />
<strong>Tumori</strong> - Sez. di Napoli, <strong>Istituto</strong> Pascale, Napoli, I.R.C.C.S. Ospedale Maggiore di Milano -<br />
Dip. Malattie apparato digerente ed endocrino-metabolico<br />
Tipologia progetto Preclinica<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 18<br />
Popolazione linfocitaria ed espressione delle Gelatinasi MMP-2 e MMP-9 nel linfonodo sentinella<br />
del carcinoma mammario<br />
Area E) Basi genetico-molecolari per lo sviluppo e progressione della malattia neoplastica<br />
Responsabile Quaranta Michele (Dipartimento Oncologia Sperimentale)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 24<br />
A. Daniele (U.O. di Laboratorio Analisi), V. Garrisi (U.O. di Laboratorio Analisi), R. Divella<br />
(U.O. di Laboratorio Analisi), M.T. Venneri (U.O. di Laboratorio Analisi), S. Di Tardo (U.O.<br />
di Laboratorio Analisi), A. Tufaro (U.O. di Laboratorio Analisi), E. Capuano (U.O. di Laboratorio<br />
Analisi), G. Giannelli (Università di Bari), M. Di Gennaro (U.O. di Senologia), D. D’Errico<br />
(U.O. di Anatomia Patologica), C. D’Amico (U.O. di Senologia), A. Zito (U.O. di<br />
Anatomia Patologica), F. Schittulli (U.O. di Senologia)<br />
Parole chiave MMPs, Popolazione Linfocitaria, ca mammario<br />
Altri Enti coinvolti Dipartimento di Clinica Medica, Immunologia e Malattie Infettive - Sez. Med. Int. Università<br />
degli Studi, Bari<br />
Tipologia progetto Preclinica<br />
114<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali
Progetto N. 19<br />
Effetto delle alterazioni di BRCA1 nella regolazione dell’angiogenesi<br />
Area E) Basi genetico-molecolari per lo sviluppo e progressione della malattia neoplastica<br />
Responsabile Tommasi Stefania (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica))<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2007</strong><br />
Durata 36<br />
A. Mangia (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), B. Pilato (U.O. di Laboratorio<br />
di Oncologia Sperimentale e Clinica), F. Zito (U.O. di Anatomia Patologica), M.<br />
Bruno (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), A. Paradiso (Direzione<br />
Scientifica)<br />
Parole chiave BRCA1, Angiogenesi, mutazioni<br />
Altri Enti coinvolti Università degli Studi di Bari<br />
Tipologia progetto Preclinica<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 20<br />
La multietnicità del nostro contesto regionale come elemento per nuove prospettive<br />
di ricerca nel campo delle mst<br />
Area F) Sviluppo e validazione di interventi sociali e clinici per la prevenzione<br />
Responsabile Zito Alfredo Francesco (Unità Operativa di Anatomia Patologica)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 36<br />
Parole chiave MST<br />
Altri Enti coinvolti<br />
G. Falco (U.O. di Ginecologia Oncologica), C. Cantinieri (U.O. di Ginecologia Oncologica),<br />
A. Kardhashi (U.O. di Ginecologia Oncologica), M.A. Deliso (U.O. di Ginecologia Oncologica),<br />
G. Gargano (U.O. di Ginecologia Oncologica), V. Ceglie (U.O. di Ginecologia Oncologica),<br />
G. Simone (U.O. di Anatomia e Istologia Patologica), C. Mariangela (U.O. di<br />
Anatomia e Istologia Patologica), M. Quaranta (U.O. di Laboratorio di Analisi Chimico-Cliniche),<br />
G. Micelli (U.O. di Laboratorio di Analisi Chimico-Cliniche), M. Cattedra (U.O. di Laboratorio<br />
di Analisi Chimico-Cliniche), A. Renna (U.O. di Ginecologia Oncologica), F.<br />
Schittulli (U.O. di Senologia e Prevenzione Chirurgica)<br />
Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
I Progetti<br />
Linea 1<br />
115
Linea 1<br />
Progetto N. 21<br />
Il ruolo della informazione sulla infezione da HPV e vaccinazione come elemento fondamentale<br />
nella prevenzione delle neoplasie ginecologiche<br />
Area F) Sviluppo e validazione di interventi sociali e clinici per la prevenzione<br />
Responsabile Trojano Vito (Unità Operativa di Ginecologia Drigente)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 36<br />
G. Falco (U.O. di Ginecologia Oncologica), C. Cantinieri (U.O. di Ginecologia Oncologica),<br />
A. Kardhashi (U.O. di Ginecologia Oncologica), M.A. Deliso (U.O. di Ginecologia Oncologica),<br />
G. Gargano (U.O. di Ginecologia Oncologica), V. Ceglie (U.O. di Ginecologia Oncologica),<br />
G. Simone (U.O. di Anatomia e Istologia Patologica), M. Caponio (U.O. di Anatomia<br />
e Istologia Patologica), M. Quaranta (Laboratorio di Analisi Chimico-Cliniche), G. Micelli<br />
(Laboratorio di Analisi Chimico-Cliniche), G. Sciortino (Laboratorio di Analisi Chimico-Cliniche),<br />
A. Renna (U.O. di Ginecologia Oncologica), F. Schittulli (U.O. di Senologia e Prevenzione)<br />
Parole chiave Ruolo dell’informazione; Infezione da HPV; vaccinazione per la prevenzione<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 22<br />
Le conoscenze e le attitudini delle donne sul tumore della cervice uterina ed i suoi fattori di rischio<br />
Area F) Sviluppo e validazione di interventi sociali e clinici per la prevenzione<br />
Responsabile Falco Gaetano (U.O. di Ginecologia)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 24<br />
A. Kardhashi (U.O. di Ginecologia Oncologica), M.A. Deliso (U.O. di Ginecologia Oncologica),<br />
C. Cantinieri (U.O. di Ginecologia Oncologica), G. Gargano (U.O. di Ginecologia Oncologica),<br />
V. Ceglie (U.O. di Ginecologia Oncologica), A. Renna (U.O. di Ginecologia Oncologica),<br />
F. Schittulli (U.O. di Senologia e Prevenzione Chirurgica)<br />
Parole chiave Knowledge, HPV, cervical cancer, screening, information<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />
116<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali
Progetto N. 23<br />
Dinamiche psico-sociali dei soggetti sottoposti a consulenza oncogenetica<br />
nella fase del pre-test e post-test<br />
Area F) Sviluppo e validazione di interventi sociali e clinici per la prevenzione<br />
Responsabile Paradiso Angelo (Direzione Scientifica)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 36<br />
T. Danese (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale Clinica), M. Bruno (U.O. di Laboratorio<br />
di Oncologia Sperimentale Clinica)<br />
Parole chiave Counselling genetico, rischio, valutazione psico-sociale<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 24<br />
Screening per la diagnosi precoce del carcinoma della cervice uterina: fattori di rischio e risultati<br />
Area F) Sviluppo e validazione di interventi sociali e clinici per la prevenzione<br />
Responsabile Quaranta Michele (Unità Operativa Laboratorio Analisi)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 36<br />
G. Micelli (U.O. Laboratorio Analisi), G. Falco (U.O. di Ginecologia Oncologica), M.T. Venneri<br />
(U.O. Laboratorio di Analisi Chimico-Cliniche), E. Captano (U.O. Laboratorio Analisi),<br />
A. Daniele (U.O. Laboratorio di Analisi Chimico-Cliniche), S. Di Tardo (U.O. Laboratorio<br />
Analisi), R. Divella (U.O. Laboratorio di Analisi Chimico-Cliniche)<br />
Parole chiave Prevenzione; HPV; Pap Test<br />
Altri Enti coinvolti LILT Lega Italiana per la Lotta contro i <strong>Tumori</strong>- Sezione Provinciale Bari<br />
Tipologia progetto Clinico-epidemiologica osservazionale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
I Progetti<br />
Linea 1<br />
117
Linea 1<br />
Progetto N. 25<br />
Screening per la diagnosi precoce del carcinoma della mammella: fattori di rischio e risultati<br />
Area F) Sviluppo e validazione di interventi sociali e clinici per la prevenzione<br />
Responsabile Quaranta Michele (Unità Operativa Laboratorio Analisi)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 36<br />
F. Schittulli (U.O. di Senologia), S. Di Tardo (U.O. di Laboratorio Analisi), R. Montanaro<br />
(U.O. di Anestesia e Rianimazione), F. Romito (U.O. di Anestesia e Rianimazione), M. Cattedra<br />
(U.O. Laboratorio Analisi)<br />
Parole chiave Diagnostica mammografica, prevenzione, motivazione, personalità<br />
Altri Enti coinvolti Lega Italiana per la Lotta contro i <strong>Tumori</strong>, Sezione Provinciale di Bari<br />
Tipologia progetto Clinico-epidemiologica osservazionale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 26<br />
Screening per la diagnosi precoce del carcinoma della prostata: fattori di rischio e risultati<br />
Area F) Sviluppo e validazione di interventi sociali e clinici per la prevenzione<br />
Responsabile Quaranta Michele (Unità Operativa di Laboratorio Analisi)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 36<br />
I. Abbate (U.O. di Laboratorio Analisi), M.T. Venneri (Laboratorio di Analisi Chimico-Cliniche),<br />
E. Capuano (Laboratorio Analisi), A. Daniele (Laboratorio di Analisi Chimico-Cliniche),<br />
S. Di Tardo (Laboratorio Analisi biologa), R. Divella (Laboratorio di Analisi<br />
Chimico-Cliniche), A. Tufaro (Laboratorio di Analisi Chimico-Cliniche), E. Pagliarulo (Urologia<br />
Università di Bari), M. Bottalico (Urologia Università di Bari)<br />
Parole chiave Screening - Prostata - PSA<br />
Altri Enti coinvolti LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i <strong>Tumori</strong>) Sezione Provinciale di Bari,<br />
Urologia Università di Bari<br />
Tipologia progetto Clinico-epidemiologica osservazionale<br />
118<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali
Progetto N. 27<br />
Screening per la diagnosi precoce di tumori del colon-retto: fattori di rischio e risultati<br />
Area F) Sviluppo e validazione di interventi sociali e clinici per la prevenzione<br />
Responsabile Quaranta Michele (Laboratorio Analisi chimico Cliniche)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 24<br />
A. Daniele (Laboratorio di Analisi Chimico-Cliniche), M.T. Venneri (Laboratorio di Analisi<br />
Chimico-Cliniche), R. Divella (Laboratorio di Analisi Chimico-Cliniche), A. Tufaro (Laboratorio<br />
di Analisi Chimico-Cliniche)<br />
Parole chiave Tumore colon-retto, sangue occulto, diagnosi precoce<br />
Altri Enti coinvolti Lega Italiana per la Lotta contro i <strong>Tumori</strong> (LILT), AIMEF <strong>Istituto</strong> Nazionale <strong>Tumori</strong> - Milano,<br />
Fondazione Pascale - Napoli<br />
Tipologia progetto Clinico-epidemiologica osservazionale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 28<br />
Screening per la diagnosi precoce del carcinoma dei tumori cutanei: fattori di rischio e risultati<br />
Area F) Sviluppo e validazione di interventi sociali e clinici per la prevenzione<br />
Responsabile Quaranta Michele (Laboratorio Analisi chimico Cliniche)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 36<br />
A. Battista (ARES), A. Pugliese (AGFR), L. Vena (LILT), E. Capuano (Laboratorio Analisi),<br />
A. Daniele (Laboratorio di Analisi Chimico-Cliniche), S. Di Tardo (Laboratorio Analisi), R.<br />
Divella (Laboratorio di Analisi Chimico-Cliniche), M.T. Venneri (Laboratorio di Analisi Chimico-Cliniche)<br />
Parole chiave Prevenzione melanoma – demoscopia<br />
Altri Enti coinvolti LILT (Lega Italiana per la Lotta Contro i <strong>Tumori</strong>) Sezione Provinciale di Bari, ARES, AIMEF<br />
Tipologia progetto Clinico-epidemiologica osservazionale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
I Progetti<br />
Linea 1<br />
119
LINEA 2<br />
Approcci laboratoristici e/o strumentali innovativi per<br />
il miglioramento della diagnosi, prognosi e predizione<br />
della risposta ai trattamenti antineoplastici<br />
Coordinatore: Francesco Schittulli
A tale linea afferiscono progetti in cui vengono<br />
presi in considerazione valori ed espressioni di laboratorio<br />
e/o strumentali innovativi per migliorare la<br />
diagnosi, la prognosi dei tumori e la valutazione<br />
della risposta ai vari trattamenti antineoplastici: le<br />
aree di ricerca sono cinque e spaziano dalla ricerca di<br />
nuovi marcatori biologici molecolari per una diagnosi<br />
precoce, alla identificazione di nuove molecole<br />
biologiche predittive di aggressività clinica e sensibilità<br />
ai trattamenti fisico-<strong>clinico</strong>, alla identificazione di<br />
fattori biochimico-molecolari per una formulazione di<br />
terapia personalizzata, allo sviluppo e validazione di<br />
nuove tecnologie per la diagnosi e il monitoraggio<br />
delle malattie neoplastiche ed infine allo sviluppo di<br />
programmi di controllo di qualità per indagini laboratoristiche<br />
e strumentali.<br />
Lo studio e la comprensione degli eventi genetici<br />
impegnati nella cancerogenesi dei tumori e nella loro<br />
progressione clinica e biologica porta inevitabilmente<br />
alla ricerca di nuovi marcatori tumorali capaci di affiancare<br />
ed aiutare le indagini diagnostiche tradizionali<br />
e fornire informazioni per la diagnosi precoce, la<br />
possibilità di sviluppare sottotipi tumorali a rischio più<br />
elevato e il successivo orientamento ai trattamenti<br />
più adeguati, più individualizzati. Infine accompagna<br />
queste ricerche la possibilità di sfruttare nuove tecnologie<br />
per la diagnosi, la stadiazione e il monitoraggio<br />
della malattia neoplastica; molto peso è stato<br />
dato anche ai programmi di qualità nelle indagini di<br />
laboratorio e strumentali.<br />
Nell’elencare il rendiconto dell’attività <strong>scientifica</strong><br />
del <strong>2007</strong>, sempre per quanto riguarda la linea di Ricerca<br />
n° 2, è da sottolineare che i risultati sono stati<br />
ottenuti ed i prodotti realizzati oltre che dai ricercatori<br />
dell’<strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong> di Bari, anche con il contributo<br />
di autori associati appartenenti ad altri Istituti<br />
nazionali e esteri. Questi contributi ancora una volta<br />
sottolineano l’intensa attività dei ricercatori dell’<strong>Istituto</strong><br />
e la qualità dei risultati è espressa dal numero<br />
elevato dei lavori pubblicati su riviste recensite da<br />
Science Citation Index come anche dalla partecipazione<br />
attiva come relatori a congressi nazionali ed internazionali.<br />
L’elenco di questi contributi viene riportato<br />
per convenienza alla fine di questa relazione,<br />
non perchè di secondaria importanza, ma perché si<br />
Resoconto attività <strong>2007</strong><br />
vuole dare maggiore risalto alle più recenti innovazioni<br />
di questa linea di ricerca, soprattutto con i<br />
nuovi progetti presentati nel corso dell’anno.<br />
Come si è detto sopra, la Linea di ricerca n° 2<br />
comprende cinque aree di attività che vengono descritte<br />
qui appresso prendendo in considerazione i<br />
singoli progetti con gli obiettivi di ogni area di attività.<br />
Area di attività 1: Validazione di nuovi markers<br />
biologico-molecolari di diagnosi precoce<br />
“Analisi molecolare della mutazione V6OOE del<br />
gene BRAF su FNA di noduli tiroidei”.<br />
“L’assetto della popolazione linfocitaria e<br />
l’espressione delle MMPs e dei TIMPs nei linfonodi<br />
in corso di ca della mammella”.<br />
Questi due progetti hanno come obiettivo oltre all’ottimazione<br />
delle tecniche di raccolta e conservazione<br />
del materiale citologico, la valutazione del ruolo<br />
diagnostico e prognostico dei suddetti mutamenti e<br />
dell’esatto ruolo degli enzimi coinvolti nel processo di<br />
invasione e metastatizzazione del ca. della mammella.<br />
Area di attività 2: Identificazione di nuovi fattori<br />
<strong>clinico</strong>-biologici predittivi di aggressività clinica e<br />
sensibilità ai trattamenti fisico-chimici<br />
“NHERF 1 come potenziale marcatore prognostico<br />
e come target terapeutico nel ca della mammella<br />
operabile (N-)“<br />
“Possibile significato biologico <strong>clinico</strong> della Triptasi<br />
e del VEGF nella progressione dei carcinomi<br />
gastroenterici”<br />
“I geni kit PDGFRA nei tumori stromali gastrointestinali<br />
e la loro correlazione clinica nella risposta<br />
alla terapia con imatinib”<br />
“Il valore diagnostico della istologia nei pazienti<br />
con reflusso gastroesofageo”<br />
“Gli inibitori dei recettori tirosino-chinasi e<br />
nuovi agonisti dei recettori sigma 2 coinvolti nella<br />
multidrug resintance”<br />
“Caratterizzazione di livelli di VEGF in differenti<br />
frazioni ematiche in pazienti affette da neoplasie<br />
ginecologiche”.<br />
L’obiettivo è quello di valutare questi nuovi marcatori<br />
nell’ambiente tumorale e correlarli con l’out-<br />
I Progetti<br />
Linea 2<br />
123
Linea 2<br />
come della malattia o con altri marcatori già conosciuti<br />
in corso di studi retrospettivi o prospettici: la<br />
messa a punto di nuove strategie terapeutiche mediante<br />
combinazione di farmaci target oriented con<br />
farmaci convenzionali e la ottimizzazione degli<br />
schemi di trattamenti combinati.<br />
Area di attività 3: Validazione di determinanti<br />
biochimico-molecolari rilevanti al fine di terapie<br />
personalizzate<br />
“Terapia adiuvante (FEC) in pazienti con ca<br />
mammario (N-): insorgenza di secondi tumori e<br />
sopravvivenza a 12 anni di follow-up: verifica del<br />
valore prognostico del TLI”<br />
“Effetti della terapia adiuvante con texani sugli<br />
inibitori naturali della coagulazione”<br />
“Cross talk tra i pathway di traduzione del segnale<br />
EGFR e Met e modulazione con farmaci TK<br />
inibitori nel ca epatico”<br />
“Tkis nel modello di ca squamoso testa-collo e<br />
valutazione in questa patologia tumorale delle mutazioni<br />
già riscontrate in quella polmonare come<br />
predittivo alla risposta con genitifib”<br />
“PPARs ligandi come nuovi agenti antitumorali”<br />
“Macogenetica e farmacogenomica di markers<br />
di tossicità per agenti antineoplastici”<br />
“Uso e limiti dell’ecocolordoppler nella formulazione<br />
di un progetto riabilitativo per il linfedema<br />
secondario in donne operate di ca mammario”<br />
“Caratterizzazione biologica dei ca mammari<br />
in preparati citologici su strato sottile (Thin Prep):<br />
confronto con la determinazione postchirurgica su<br />
campioni istologici”<br />
L’obiettivo è valutare e verificare markers di proliferazione<br />
nella terapia adiuvante; osservare gli effetti<br />
collaterali delle terapie antineoplastiche; valutare<br />
nuovi agenti antitumorali da affiancare alla terapia<br />
tradizionale e alla più nuova terapia con farmaci target-oriented;<br />
estendere i modelli di studio già analizzati<br />
in nuovi tipi di tumori.<br />
Area di attività 4: Sviluppo e validazione di nuove<br />
tecnologie per la diagnosi, stadiazione e monitoraggio<br />
della malattia neoplastica<br />
“Monitoraggio ecografico in pazienti affette da<br />
ca della mammella ormonorecettore positivo, in<br />
stato premenopausale in trattamento con exeme-<br />
124<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali<br />
stane r GnRH-analoghi”<br />
“Studio preoperatorio del linfonodo sentinella<br />
con ecolordoppler”<br />
“Studio del linfonodo sentinella sia con metodiche<br />
istlogiche ed immunostochimiche sia con indagini<br />
di biologia molecollare attraverso la ricerca<br />
con RT-PCR dell’RNA messagero della torosinasi in<br />
pazienti affetti da melanoma cutaneo”<br />
“Mammotome vs ecografia MDC nella valutazione<br />
delle microcalcificazioni”<br />
“Studio dell’espressione/amplificazione di cwerb-B2<br />
-Neu nel ca lobulare invasivo della mammella”<br />
“L’endocervicoscopia come tecnica diagnostica<br />
ottimale nello studio dell’endocollo uterino”<br />
“Utilizzo della densitometria ossea ad ultrasuoni<br />
per il riconoscimento delle alterazioni osse<br />
precoci in pazienti neoplastiche in stato postmenopausale<br />
chirurgicamente e/o farmacologicamente<br />
indotto”<br />
“Citologia su strato sottile in fase liquida nella<br />
diagnostica citologica agoaspirativa: confronto con<br />
la metodica tradizionale; il suo utilizzo ai fini di caratterizzazione<br />
citoimmunochimica e biomolecolare”<br />
“Utilizzo del dosaggio di tireoglobulina e calcitonina<br />
su liquido di dosaggio di FNAB linfonodale<br />
nella diagnostica di metastasi di ca della tiroide”<br />
“Validazione della metodica CISH in FNA’s di<br />
noduli polmonari: studio di amplificazione di<br />
EGFR”<br />
“Studio delle catatteristiche ultrastrutturali dei<br />
fibroblasti “cancer asssociated fibroblasts” nel ca<br />
invasivo e non invasivo della mammella”<br />
“Studio del ruolo della via metabolica alternativa<br />
dell’NFkB nella patogenesi del mielosa multiplo”<br />
“Farmacocinetica e farmacogenomica di markers<br />
di tossicità per agenti antineoplastici”<br />
“Analisi dei polimorfismi genici del gene PAI-1<br />
e dello stato di mutilazione del gene HTERT su<br />
DNA circolante in pazienti con epatocarcinoma HCV<br />
e non HCV correlato”<br />
“Valutazione della malattia residua minima nel<br />
trattamento del mielosa multiplo mediante valutazione<br />
biomolecolare (FISH) e citometria a flusso”<br />
“Possibile significato biologico-<strong>clinico</strong> della Triptasi<br />
e del VEGF nella progressione dei carcinomi gastroenterici”
L’obiettivo è l’utilizzo di tecnologie meno invasive<br />
e più sensibili nella diagnosi e nella stadiazione del<br />
tumore miglioramento della qualità della vita delle<br />
pazienti garantendo un percorso diagnostico precoce<br />
e quindi un approccio terapeutico ottimale.<br />
Area di attività 5: Sviluppo di programmi di Controllo<br />
di Qualità per indagini laboratoristiche e<br />
strumentali<br />
“Implementazione informatica di un contenitore<br />
dati <strong>clinico</strong>-strumentali presso la radilogia senologica”<br />
“Concordanza diagnostica istopatologiaca online<br />
su vetrini digitali di lesioni melanocitarie”<br />
“Realizzazione di un sistema di gestione della<br />
qualità interno al laboratorio di oncologia sperimentale<br />
clinica”<br />
“Controllo della riproducibilità diagnostica istopatologica<br />
mediante telepatologia”<br />
■ LANZILOTTA SG, GRAMMATICA L, PARADISO A,<br />
SIMONE G: BRAF in papillary thyroid carcinoma. Cell<br />
Oncol 29 (4): 269-77, <strong>2007</strong>.<br />
■ DE CEGLIE A, SCOTTO F, PELLECCHIA A, ZITO<br />
FA: I tumori stromali gastro-intestinali (GIST): caratteristiche<br />
cliniche ed anatomia patologica. Giorn<br />
Ital End Dig 30: 107-12, <strong>2007</strong>.<br />
■ AZZARITI A, BEVILACQUA V, DI BERNARDO D,<br />
CARELLA M, PORCELLI L, SIMONE GM, LACALA-<br />
MITA R, MENOLASCINA F, IORIO F, PANNARALE P,<br />
PALUMBO O, MASTRONARDI G, CASTELLANO M,<br />
CARIELLO L, DALENO D, SCIANNAMEA D, APRILE<br />
A, PARADISO A, TOMMASI S: Identificazione del<br />
Mode of Action di molecole farmacologicamente attive<br />
nell’oncologia. Atti @ITIM 8° Congresso Nazionale<br />
di Telemedicina e Informatica Medica Bari, 13<br />
15 Dicembre <strong>2007</strong>, pp. 261-64.<br />
■ MENOLASCINA F, ALVES RT, TOMMASI S, CHIA-<br />
RAPPA P, DELGADO M, BEVILACQUA V, MASTRO-<br />
NARDI G, FREITAS AA, PARADISO A: Fuzzy rule induction<br />
and artificial immune systems in female breast<br />
cancer familiarity profiling. Lecture Notes in Computer<br />
Science (Books Series) vol. 4694, pagg. 830-37, <strong>2007</strong>.<br />
■ AZZARITI A, COLABUFO NA; NISO M, SIMONE<br />
GM, PORCELLI L, BERARDI F, PERRONE R, PARA-<br />
PRODOTTI SCIENTIFICI<br />
“Realizzazione di un sistema di Gestione Qualità<br />
nella U.O. di Gastroenterologia ed Endoscopia<br />
Digestiva”<br />
Diverse sono le potenzialità che, nell’ambito della<br />
telemedicina, la telepatologia può esprimere: teleconsulto,<br />
controllo di qualità formazione on -line attraverso<br />
tecnologie digitali: l’obiettivo è la creazione<br />
di un network tra gli Istituti oncologici per il controllo<br />
di qualità dei markers oncologici prognostici, in collegamento<br />
con la Società Scientifica Nazionale dei Patologi.<br />
Il sistema informativo sarà in grado di fornire<br />
supporto al personale e consentirà di immettere una<br />
sola volta i dati che potranno essere successivamente<br />
diffusi attraverso il sistema informativo in<br />
uso anche tra le altre UU.OO. Per quanto riguarda il<br />
Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica,<br />
l’obiettivo finale è il conseguimento della certificazione<br />
UNI EN ISO 9001:2000 da parte in un ente accreditato<br />
SINCERT.<br />
DISO A: Gefinitib and vandetanib, substrates or inhibitors<br />
of MDR related proteins? Atti 49th Annual<br />
Meeting of the Italian Cancer Society - Fiera di Pordenone<br />
26-29 Novembre <strong>2007</strong>.<br />
■ BELLIZZI A, MALFETTONE A, AZZARITI A, BU-<br />
SCO G, CARDONE R, RESHKIN SJ, PARADISO A: The<br />
Na+/H+ exchanger regulator factor (NHERF1) is a<br />
component of epidermal growth factor receptor<br />
(EGFR) signaling complex and regulates EGFR degradation.<br />
Atti 49th Annual Meeting of the Italian<br />
Cancer Society - Fiera di Pordenone 26-29 Novembre<br />
<strong>2007</strong>.<br />
■ BELLIZZI A, MALFETTONE A, AZZARITI A, CAR-<br />
DONE R, BUSCO G, RESHKIN SJ, PARADISO A: The<br />
Na+/H+ exchanger regulator factor (NHERF1) is a<br />
component of EGF receptor signaling complex and<br />
regulates EGF receptor degradation. E J C Supplements<br />
5 (8): 19-20 (abs P33), <strong>2007</strong>.<br />
■ DIVELLA R, TOMMASI S, LACALAMITA R, CO-<br />
VIELLO M, DANIELE A, LANZILLOTTA B, QUA-<br />
RANTA M, ZITO A, SIMONE G, PARADISO A: PAI-<br />
1, TPA circulating htert DNA rekated to virus<br />
infection in liver carcinogenesis. Atti 39° Congresso<br />
Nazionale SIBioC <strong>2007</strong>. Biochim Clin 31 (5): 480<br />
(abs 159), <strong>2007</strong>.<br />
I Progetti<br />
Linea 2<br />
125
Linea 2<br />
■ MANGIA A, CHIRIATTI A, BELLIZZI A, AMEN-<br />
DUNI T, DAPRILE R, ZITO AF, RESHKIN SJ; PARA-<br />
DISO A: Biological role of NHERF1 protein in breast<br />
cancer. Atti 49th Annual Meeting of the Italian Cancer<br />
Society - Fiera di Pordenone 26-29 Novembre<br />
<strong>2007</strong>.<br />
■ PORCELLI L, AZZARITI A, SIMONE GM, GATTI G,<br />
NICOLIN A, PARADISO A: Antiangiogenic activity of<br />
combinination gefitinib and rapamycin in a panel of<br />
pancreas cancer cell lines. E J C Supplements 5 (8):<br />
31 (abs P27), <strong>2007</strong>.<br />
■ PORCELLI L, AZZARITI A, SIMONE GM, PARA-<br />
126<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali<br />
DISO A: The Aurora kinase inhibitor AZD1152, alone<br />
or in combination with conventional chemotherapeutics,<br />
inhibits cell proliferation and modifies cell cycle<br />
in colon, pancreas and breast cancer cell lines. Atti<br />
49th Annual Meeting of the Italian Cancer Society -<br />
Fiera di Pordenone 26-29 Novembre <strong>2007</strong>.<br />
■ SIMONE GM, AZZARITI A, PORCELLI L, GATTI G,<br />
NICOLIN A; PARADISO A: EGFR and mTor inhibition<br />
can synergise for antiproliferative and antiangiogenic<br />
effetcs in pancreatic cancer cells. Atti 49th Annual<br />
Meeting of the Italian Cancer Society - Fiera di<br />
Pordenone 26-29 Novembre <strong>2007</strong>.
Programmazione attività <strong>2008</strong><br />
Area di attività 1: Validazione di nuovi markers<br />
biologico-molecolari di diagnosi precoce<br />
Nel <strong>2008</strong> vengono proposti due nuovi progetti. Il<br />
primo si intitola “Analisi comparativa dei markers<br />
HPV-L1 e p-16 per lo studio della predittività di<br />
progressione delle lesioni HPV positive con infezione<br />
da virus singolo o in associazione”: il ca del<br />
collo dell’utero è indotto da HPV, un virus a DNA epiteliotropo<br />
che ha la caratteristica di presentarsi in 100<br />
sottotipi differenti, alcuni ad alto rischio, altri a basso<br />
rischio oncogeno: il virus è costituito da 8 oncogeni<br />
(tipo L1,L2,E1,E2,E4,E5,E6,E7): durante la replicazione<br />
del virus la proteina E1 viene prodotta e visualizzata<br />
sugli strati superficiali dell’epitelio; un’altra<br />
proteina legata al ciclo della replicazione è la<br />
proteina p-16 un marker la cui oversepressione è indice<br />
di anomala trasformazione precancerosa. La recente<br />
introduzione di vaccini da neutralizzare l’antigene<br />
causidico L1 per la immunoprotezione delle<br />
giovani donne contro l’infezione del virus è limitato<br />
ai ceppi più diffusi del virus. La finalità del progetto<br />
è la individualizzazione di vari sottotipi del virus<br />
HPV non coperti dagli attuali vaccini e la determinazione<br />
della proteina p-16 espressione di progressione/regressione<br />
della malattia. Il secondo nuovo<br />
studio s’intitola “Analisi di polimorfismi genici del<br />
gene PAI-1 e dello stato di metilazione del gene<br />
HTERT su DNA circolante in pazienti con epatocarcinoma<br />
HCV e non HCV correlato”: la determinazione<br />
di una quantità di DNA circolante su soggetti<br />
con pregressa cirrosi epatica potrebbe essere espressione<br />
iniziale di uno stato di precancerosi per quanto<br />
riguarda la cancerogenesi dell’epatocarcinoma HCV<br />
associato e non HCV associato. Il virus HCV infatti<br />
può persistere per molto tempo in forma quiescente<br />
nell’interno della cellula epatica sottoregolando la<br />
duplicazione del suo DNA,che quando è in grande<br />
quantità (fino a 1000 ng/ml) può essere considerato<br />
uno stato di precarcinogenesi per l’epatocarcinoma.<br />
Area di attività 2: L’dentificazione di nuovi fattori<br />
<strong>clinico</strong>-biologici predittivi di aggressività clinica e<br />
sensibilità ai trattamenti fisico-chimici<br />
Tra i nuovi progetti di ricerca proposti per il <strong>2008</strong>,<br />
si annovera lo studio dal titolo “Attività antitumo-<br />
rale del Thimus Expressed Apoptotic Factor<br />
(TEAF) e i suoi peptidi”, il quale ha la finalità di definire<br />
l’attività antitumorale di un peptide, scoperto e<br />
clonato dal gruppo israeliano del dott. Devery, chiamato<br />
Thymus Expressed Apoptotic Factor (TEAF),<br />
che è un ligando naturale di un gene T2/ST1 simile<br />
ad un altro gene T1/ST2, il quale è il vero responsabile<br />
della trasformazione cellulare infiammazionetumore.<br />
Il progetto si propone di approfondire il rapporto<br />
recettore T2/ST1 e ligando naturale TEAF per<br />
poter pianificare una nuova classe di agenti biologici<br />
antitumorali.<br />
Un altro nuovo progetto si intitola “La Sieroproteomica<br />
nella prognosi e nella predittività di progressione<br />
delle lesioni HPV positive, con infezione<br />
da virus singoli o in associazione”, il quale ha la finalità<br />
di individuare in pazienti con carcinoma polmonare<br />
non a piccole cellule, quale principale causa<br />
di morte per ca polmonare in Italia per il sesso maschile,<br />
la espressione di biomarcatori capaci di definizione<br />
prognostica e di predittività alla risposta terapeutica<br />
con inibitori delle aromatasi. Il ca polmonare,<br />
negli ultimi tempi, ha raggiunto un plateau di risposta<br />
terapeutica alla chemioterapia, per cui è diventata<br />
esigente la ricerca di nuove modalità terapeutiche e i<br />
farmaci a bersaglio molecolare sono espressione di<br />
quest’ultime innovazioni. Nel ca polmonare il blocco<br />
dell’Epidermal Growth Factor receptor (EGFR) con<br />
farmaci come il Gefitinib ed altri similari che bloccano<br />
la traduzione del segnale nell’interno della cellula,<br />
bloccando un enzima come la tirosino-chinasi: però<br />
non tutti i pazienti rispondono a tali terapie per cui è<br />
necessario conoscere i sottotipi capaci di rispondere a<br />
tali farmaci. Per tale motivo è sorto un interesse per il<br />
proteoma serico che è la componente serica di tutto<br />
l’organismo umano, soprattutto le componenti a basso<br />
peso molecolare che in alcuni casi sono overespressi<br />
e vengono considerati marcatori specifici per una<br />
esatta identificazione dei ca polmonari in modo precoce<br />
e sono anche predittivi per la risposta terapeutica.<br />
Area di attività 3: Validazione di determinanti<br />
biochimico-molecolari rilevanti al fine di terapie<br />
personalizzate<br />
Questa è un’area di ricerca in cui trovano collo-<br />
I Progetti<br />
Linea 2<br />
127
Linea 2<br />
cazione esperienze in vitro ed in vivo al fine della individuazione<br />
e validazione di nuovi marcatori predittivi<br />
di sensibilità a vari farmaci biologici.<br />
Tra i nuovi progetti che ne fanno parte si annovera<br />
lo studio dal titolo “Farmacocinetica e farmacogenomica<br />
di markers di tossicità per agenti antineoplastici”,<br />
ha lo scopo di individuare markers<br />
genetici predittivi dell’effetto farmacologico di un<br />
agente chemioterapico al fine di poter personalizzare<br />
ed ottimizzare la terapia, diminuendone la tossicità<br />
e incrementandone nel contempo la efficacia.<br />
La diidropirimidino-deidrogenasi (DID) è un enzima<br />
capace di metabolizzare il 5FU nel fegato. Esistono<br />
dei pazienti con basso tasso di DID per cui il 5FU rimane<br />
a lungo nell’organismo aumentando in tal<br />
modo la sua efficacia terapeutica.Questo è un esempio<br />
di biodisponibilità di uno dei tanti farmaci saggiati<br />
per conoscere meglio la loro efficacia e la stessa tossicità<br />
del farmaco.<br />
Il progetto: “Caratterizzazione biologica dei carcinomi<br />
mammari in preparati citologici su strato<br />
sottile (Thin Prep): confronto con la determinazione<br />
postchirurgica su campioni istologici” persegue<br />
la finalità di creare una caratterizzazione biologica<br />
dei ca mammari in preparati citologici su strato<br />
sottile (THIN-PREP) confrontandoli successivamente<br />
con preparati istologici post-chirurgici.<br />
Il progetto dal titolo “Studio del ruolo della via<br />
metabolica alternativa dell’NFkB nella patogenesi<br />
del Mieloma multiplo” mette in evidenza il ruolo<br />
della via metabolica alternativa dell’NFkB nella patogenesi<br />
del mielosa multiplo come anche la sopravvivenza<br />
delle cellule mielomatose nella formazione<br />
delle lesioni osteolitiche. Si vuole in tal modo isolare<br />
le plasmacellule da aspirati midollari di preparati con<br />
mieloma multiplo mediante beeds magnetiche coniugate<br />
con l’anticorpo anti CD-138 che è un recettore<br />
specifico di queste cellule tumorali e di esaminare<br />
la presenza di geni codificanti per proteine coinvolte<br />
nella via metablica alternativa dell’NNFkB correlando<br />
il grado, l’attivazione di tali geni con il grado<br />
di osteolisi degli stessi pazienti.<br />
Il progetto dal titolo “Amplificazione genica di<br />
HER/2-Neu nel ca mammario determinata con metodica<br />
di ibridazione in situ in fluorescenza con<br />
metalli pesanti, SISH: studio di una serie di casi<br />
con discordanza amplificazione/overespressione”<br />
per la determinazione di HER/-Neu nel ca mamma-<br />
128<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali<br />
rio usa una nuova tecnica con sali d’argento “Silver<br />
in situ ibridation”(SISH) che presenta il vantaggio<br />
principale dell’uso della microscopia ottica normale.<br />
Area di attività 4: Sviluppo e validazione di nuove<br />
tecnologie per la diagnosi, stadiazione e monitoraggio<br />
della malattia neoplastica<br />
Questo programma vede al suo interno una serie<br />
di attività specificamente dedicate ad approcci laboratoristico-tecnologici,<br />
innovativi o già utilizzati, secondo<br />
nuovi processi decisionali, per una sempre<br />
più efficiente diagnosi, stadiazione e monitoraggio<br />
della malattia tumorale. Comune denominatore in<br />
questi progetti è l’utilizzo di approcci poco invasivi e<br />
di indagini strumentali basate più sulla caratterizzazione<br />
funzionale della lesione che sul suo aspetto<br />
morfologico. In particolare il progetto “Profilo sieroproteomico<br />
in pazienti con ca polmonare non a<br />
piccole cellule (NSCLC) trattati con Gefinitib: relazioni<br />
con l’andamento <strong>clinico</strong> della malattia” ha<br />
come finalità la determinazione di particolari sieroproteine<br />
e le loro variazioni (sieroproteomica) in rapporto<br />
alla risposta a determinate terapie antiblastiche<br />
come la tirosino-chinasi somministrate per bloccare<br />
i recettori della Epidermal Growth Factor receptor<br />
(EGFR) nei ca del polmone non a piccole cellule non<br />
responsivi alla chemioterapia tradizionale. Lo studio<br />
della sieroproteomica con l’impiego della tecnica della<br />
spettrometria di massa permette di raggiungere risultati<br />
molto lusinghieri.<br />
Il progetto “Studio delle caratteristiche ultrastrutturali<br />
dei fibroblasti cancer associated fibroblasts<br />
(CAFs) nel ca-invasivo e non invasivo della<br />
mammella” pone il problema dell’attività facilitante<br />
l’invasività del ca mammario per mezzo dei fibroblasti<br />
che fanno parte dello stroma di sostegno della<br />
mammella. Alcuni fibroblasti detti appunto CAFs<br />
sono capaci di integrazione con le strutture epiteliali<br />
in cui insorge il tumore mammario e possono modificare<br />
la progressione del tumore stesso per quanto riguarda<br />
l’invasività. Naturalmente i CAFs possono essere<br />
influenzati nello loro sviluppo da numerosi<br />
fattori come TGFB, EMT, metalloproteasi, tirosinochinasi<br />
la MMP3.<br />
Per quanto concerne il progetto di ricerca “Biopsia<br />
ecoguidata transcutanea delle lesioni faringolaringee”,<br />
si ritorna su un vecchio argomento, cioè<br />
quello di distinguere preoperatoriamente ed anche in
fase precoce le lesioni maligne della regione faringolaringeo<br />
mediante ecografia ed agobiopsia trancutanea.<br />
Sono due invece i progetti che riguardano il monitoraggio<br />
ecocardiografico durante chemioterapia<br />
con antracicline: lo studio dal titolo “Monitoraggio<br />
ecocardiografico durante chemioterapia con antracicline:<br />
valutazione delle variazioni dei TEI-Index”<br />
prende in considerazione il TEI-Index che è un valore<br />
che si può calcolare durante la valutazione Doppler<br />
continua del tratto di efflusso del ventricolo sinistro<br />
in determinate proiezioni: tale indice può essere modificato<br />
da particolari sostanze prodotte dalle antracicline<br />
in pazienti trattati per tumore con la Troponina<br />
I influenzandone la cardiotossicità. L’altro progetto<br />
dal titolo “Variazioni acute della pressione arteriosa<br />
in corso di unfusione di Bevacizumab valutate<br />
mediante ambulatori blood pressare monitorino<br />
(ABPM)” ha lo scopo di valutare le variazioni<br />
acute della pressione arteriosa in corso di infusione<br />
con Bevacizumab valutandola mediante Ambulatory<br />
Blood pressare Monitoring. Il Bevacizumab è un anticorpo<br />
monoclinale anti-vascular endothelial growth<br />
factor, utilizzato nel ca del colon-retto con azione<br />
anti-angiogenetica. E può determinare variazioni<br />
acute della pressione arteriosa specie in pazienti con<br />
ipertensione arteriosa di base: L’A.B.P.M è una tecnica<br />
non invasiva che è utilizzata per valutare ambulatoriamente<br />
nelle 24 h la pressione arteriosa e la<br />
frequenza cardiaca.<br />
Il progetto “Valutazione della Malattia Residua<br />
nel trattamento del mieloma multiplo mediante valutazione<br />
biomolecolare (FISH) e citometria a<br />
flusso” prende in considerazione la Malattia Residua<br />
del Mieloma multiplo con lo scopo di valutare quello<br />
che rimane da trattare dopo i normali trattamenti,<br />
mediante citometria a flusso e analisi biomolecolare<br />
con tecnica FISH per poter ottimizzare la metodologia<br />
citofluorometrica e biomolecolare nella diagnostica,<br />
prognosi e follow-up, monitorare la efficacia<br />
della terapia, valutare eventuale residuo della malattia<br />
e valutare le popolazioni plasmacellulari aberranti.<br />
Il progetto “Alterazioni molecolari dell’esofago<br />
di Barrett, displasia ed adenoma esofageo: correlazioni<br />
con l’evoluzione del grado di displasia”<br />
pone l’attenzione sul modo di evidenziare le altera-<br />
I Progetti<br />
Linea 2<br />
zioni di alcuni geni, p53, cox-2, FHIT, pab(13q), p16<br />
(9p21) e il gene APC in pazienti con esofago di Barrett<br />
(displasia ed adenoma dell’esofago).<br />
Il Progetto relativo al “Ruolo del CAD (Computer<br />
aided diagnosis) nelle prestazioni mammografiche”<br />
riguarda la possibilità, grazie alle prestazioni<br />
mammografiche della forma digitale delle immagini,<br />
di acquisire informazioni non accessibili con i classici<br />
sistemi tradizionali di lettura. Mediante una serie di<br />
algoritmi si mettono in evidenza le immagini radiologiche<br />
meritevoli di approfondimento diagnostico.<br />
Il progetto “Implementazione delle lastre radiografiche<br />
eseguite con mammografo digitale generale”<br />
è relativo all’utilizzo di una memoria in dotazione<br />
con il mammografo digitale capace di<br />
conservare gli esami di circa 7000 pazienti e quindi<br />
con sufficiente memorizzazione delle immagini da<br />
confrontare anche a distanza.<br />
Area di attività 5: Sviluppo di Programmi di Controllo<br />
di Qualità per indagini laboratoristiche e<br />
strumentali<br />
In questa area sono compresi dei progetti che<br />
confrontano varie tecniche labatoristiche per la determinazione<br />
di biomarcatori tissutali tumorali alla ricerca<br />
della sempre più maneggevole ed affidabile<br />
tecnica nella pratica clinica giornaliera; essi verificano<br />
la riproducibilità inter-intralaboratorio delle varie determinazioni<br />
analitiche, anche all’interrno di veri e<br />
propri processi di Controllo di Qualità.<br />
Tra i progetti che si occupano di detta tematica vi<br />
è lo studio dal titolo “Controllo della riproducibilità<br />
diagnostica istopatologica mediante telepatologia”<br />
che propone veri e propri programmi di controllo<br />
della Qualità da inserire on line sulla riproducibilità<br />
della diagnosi istopatologica con sistemi di telepatologia.<br />
Il progetto “Realizzazione di un sistema di Gestione<br />
della Qualità nella U.O. di Gastroenterologia<br />
ed Endoscopia digestiva”, infine, si propone di realizzare<br />
un sistema di gestione del controllo di Qualità<br />
conforme alle norme internazionali ISO 9001:2000<br />
tale da garantire un miglioramento continuo della<br />
qualità nell’attività dell’U.O. di Gastroenterologia ed<br />
Endoscopia digestiva nell’ambito della legge D.L. del<br />
16 ott. 2003 n° 288 su “Riordino della disciplina degli<br />
Istituti di Ricovero e Cura a carattere Scientifico”.<br />
129
Linea 2<br />
Progetto N. 29<br />
Analisi comparativa dei marker HPV-L1 e P16 per lo studio della predittività di progressione<br />
delle lesioni<br />
Area A) Validazione di nuovi markers biologico-molecolari di diagnosi precoce<br />
Responsabile Caponio Maria Angela (U.O. di Anatomia Patologica)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2008</strong><br />
Durata 36<br />
S. Petroni (U.O. di Anatomia Patologica), S. Wiesel (U.O. di Anatomia Patologica), Labriola<br />
A. (U.O. di Anatomia Patologica), G. Giannone (U.O. di Anatomia Patologica), F.<br />
Palma (U.O. di Anatomia Patologica), V. Rubini (U.O. di Anatomia Patologica), M. Deliso<br />
(U.O. di Anatomia Patologica), V. Trojano (U.O. di Ginecologia), O. Popescu (U.O. di Anatomia<br />
Patologica v), G. Simone (U.O. di Anatomia Patologica)<br />
Parole chiave Human Papilloma Virus (HPV) – P16 – HPV L1 – LSIL - HSIL<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Preclinica<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 30<br />
Analisi dei polimorfismi genici del gene PAI-1 e dello stato di metilazione del gene HTERT su dna<br />
circolante in pazienti con epatocarcinoma HCV e non HCV correlato<br />
Area A) Validazione di nuovi markers biologico-molecolari di diagnosi precoce<br />
Responsabile Quaranta Michele (Laboratorio Analisi Chimico Cliniche)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2008</strong><br />
Durata 24<br />
R. Divella (Laboratorio di Analisi Chimico-Cliniche), S. Tommasi (Laboratorio di Oncologia<br />
Sperimentale Clinica), R. La Calamita (Laboratorio di Oncologia Sperimentale Clinica), D.<br />
Carbonara (Laboratorio Analisi), M. Schinco (Laboratorio Analisi Chimico-Cliniche), R.<br />
Pinto (Laboratorio di Oncologia Sperimentale Clinica), B. Pilato (Laboratorio di Oncologia<br />
Sperimentale Clinica), A. Paradiso (Direzione Scientifica)<br />
Parole chiave Hepatocellular carcinoma, metilazione hTERT, polimorfismi gene PAI-1, DNA circolante<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />
130<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali<br />
Dettagli Progetti di Ricerca
Progetto N. 31<br />
Attività antitumorale del Thymus Expressed Apoptotic Factor (TEAF) e suoi peptidi<br />
Area B) L’identificazione di nuovi fattori <strong>clinico</strong>-biologici predittivi di aggressività clinica e sensibilità<br />
ai trattamenti fisico-chimici<br />
Responsabile Azzariti Amalia (U.O. di Laboratorio Oncologia Sperimentale Clinica)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2008</strong><br />
Durata 24<br />
L. Porcelli (U.O. di Laboratorio Oncologia Sperimentale Clinica), G. M. Simone (U.O. di Laboratorio<br />
Analisi Chimico Cliniche), A. Quatrale (U.O. di Laboratorio Oncologia Sperimentale<br />
Clinica)<br />
Parole chiave Recettore T1/ST2, TEAF<br />
Altri Enti coinvolti Dept Chair Biochemistry / CTO JCT/ISK Gerusalemme - Israele<br />
Tipologia progetto Preclinica<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 32<br />
La Sieroproteomica nella prognosi e nella predittività di risposta dei tumori del polmone<br />
Area B) L’identificazione di nuovi fattori <strong>clinico</strong>-biologici predittivi di aggressività clinica e sensibilità<br />
ai trattamenti fisico-chimici<br />
Responsabile Abate Ines (U.O. di Laboratorio Analisi)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2008</strong><br />
Durata 24<br />
G. Colucci (Oncologia Medica), D. Galetta (Oncologia Medica), V. M. Garrisi (U.O. di Laboratorio),<br />
A. Mangia (Laboratorio Oncologia Sperimentale Clinica), S. Tommasi (Laboratorio<br />
Oncologia Sperimentale Clinica), M. Quaranta (Oncologia Sperimentale), R. Necchia<br />
(U.O. di Radioterapia), P. Pannarale (Laboratorio Oncologia Clinica Sperimentale), A. Paradiso<br />
(Direzione Scientifica)<br />
Parole chiave Sieroproteomica, NSCLC, SELDI-TOF, MALDI-TOF<br />
Altri Enti coinvolti Dipartimento di Chimica Università di Bari, Prof. C. Zambonin <strong>Istituto</strong> Nazionale <strong>Tumori</strong> -<br />
Dr.ssa I. Bongarzoni<br />
Tipologia progetto Preclinica<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
I Progetti<br />
Linea 2<br />
131
Linea 2<br />
Progetto N. 33<br />
Analisi molecolare della mutazione V600E del gene BRAF su FNA di noduli tiroidei<br />
Area B) L’identificazione di nuovi fattori <strong>clinico</strong>-biologici predittivi di aggressività clinica e sensibilità<br />
ai trattamenti fisico-chimici<br />
Responsabile Simone <strong>Giovanni</strong> (U.O. di Anatomia Patologica )<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 36<br />
G. Achille (U.O. di Orotinolaringoiatria), S. Lanzilotta (U.O. di Anatomia Patologica), M.<br />
Siciliano (U.O. di Anatomia Patologica), M.A. Caponio (U.O. di Anatomia Patologica), M.<br />
Bellacicco (U.O. di Anatomia Patologica), S. Tommasi (Laboratorio Oncologia Sperimentale<br />
Clinica), A. Paradiso (Direzione Scientifica), L. Grammatica (U.O. di Otorinolaringoiatria)<br />
Parole chiave BRAF; carcinoma papillare tiroide; FNA tiroide<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Preclinica<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 34<br />
Profilo di metilazione di promotori di geni oncosoppressori in lesioni tiroidee: associazione<br />
con caratteristiche <strong>clinico</strong>-patologiche e molecolari<br />
Area B) L’identificazione di nuovi fattori <strong>clinico</strong>-biologici predittivi di aggressività clinica e sensibilità<br />
ai trattamenti fisico-chimici<br />
Responsabile Grammatica Luciano (U.O. di Otorinolaringoiatria)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2007</strong><br />
Durata 36<br />
G. Achille (U.O. di Otorinolaringoiatria), S. G. Lanzilotta (U.O. di Citodiagnostica), A. Paradiso<br />
(Direzione Scientifica), G. Simone (U.O. di Anatomia Patologica)<br />
Parole chiave Tiroide, agoaspirato, metilazione<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Metodologica<br />
132<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali
Progetto N. 35<br />
Possibile ruolo dei mastociti e dei loro mediatori triptasi e chimasi nel processo<br />
della cancerogenesi intestinale<br />
Area B) L’identificazione di nuovi fattori <strong>clinico</strong>-biologici predittivi di aggressività clinica e sensibilità<br />
ai trattamenti fisico-chimici<br />
Responsabile Pellecchia Antonio (U.O. di Endoscopia)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2007</strong><br />
Durata 36<br />
F. Scotto (U.O. di Endoscopia), A. De Ceglie (U.O. di Endoscopia), A.F. Zito (U.O. di Endoscopia),<br />
M. Coviello (U.O. di Laboratorio Analisi), M. Quaranta (U.O. di Laboratorio<br />
Analisi)<br />
Parole chiave Cancerogenesi intestinale, mastociti, triptase, polipi intestinali, carcinoma intestinale<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Clinico-epidemiologica osservazionale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 36<br />
Caratterizzazione dei livelli di VEGF in differenti frazioni ematiche di pazienti affette<br />
da neoplasie ginecologiche<br />
Area B) L’identificazione di nuovi fattori <strong>clinico</strong>-biologici predittivi di aggressività clinica e sensibilità<br />
ai trattamenti fisico-chimici<br />
Responsabile Falco Gaetano (U.O. di Ginecologia)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 36<br />
M. Coviello (Laboratorio Analisi Chimico-Cliniche), G. Ranieri (U.O. di Radiologia Interventistica),<br />
C. Cantinieri (U.O. di Ginecologia Oncologica), M. A. Deliso (U.O. di Ginecologia<br />
Oncologica), A. Kardashi (U.O. di Ginecologia Oncologica), M. Schinco (Laboratorio<br />
Analisi Chimico-Cliniche), M. C. (Laboratorio Analisi Chimico-Cliniche), M. T. Venneri (Laboratorio<br />
Analisi Chimico-Cliniche), M. Quaranta (Laboratorio Analisi Chimico-Cliniche), G.<br />
Gargano (U.O. di Ginecologia Oncologica), V. Ceglie (U.O. di Ginecologia Oncologica), A.<br />
Renna (U.O. di Ginecologia Oncologica), F. Schittulli (U.O. di Senologia e Prevenzione Chirurgica)<br />
Parole chiave VEGF, Neoplasie ginecologiche, Angiogenesi<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
I Progetti<br />
Linea 2<br />
133
Linea 2<br />
Progetto N. 37<br />
Nuovi markers bio-molecolari sierici di angiogenesi, metastasi ossee e invasione tumorale:<br />
correlazione con i parametri istopatologici<br />
Area B) L’identificazione di nuovi fattori <strong>clinico</strong>-biologici predittivi di aggressività clinica e sensibilità<br />
ai trattamenti fisico-chimici<br />
Responsabile Quaranta Michele (U.O. di Laboratorio Analisi Chimico-Cliniche)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2007</strong><br />
Durata 36<br />
A. Daniele (U.O. di Lab. Analisi Chimico-Cliniche), R. Divella (Lab. Analisi Chimico-Cliniche),<br />
A. Zito (U.O. di Anatomia Patologica), D. D’Errico (Anatomia Patologica), F. Schittulli<br />
(U.O. Senologia), C. D’Amico (U.O. di Senologia)<br />
Parole chiave Metastasi ossee, marcatori bio-molecolari, ca mammario<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Clinico-epidemiologica osservazionale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 38<br />
Espressione di molecole di adesione nelle forme familiari e sporadiche di carcinoma mammario<br />
Area B) L’identificazione di nuovi fattori <strong>clinico</strong>-biologici predittivi di aggressività clinica e sensibilità<br />
ai trattamenti fisico-chimici<br />
Responsabile Mangia Anita (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale Clinica)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 24<br />
A. Chiriatti (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale Clinica), S. Tommasi (U.O. di Laboratorio<br />
di Oncologia Sperimentale Clinica), S. Petroni (U.O. di Anatomia Patologica), A.<br />
Zito (U.O. di Anatomia Patologica), S. Cesare (U.O. di Anatomia Patologica), R. Daprile<br />
(U.O. di Anatomia Patologica), F. Schittulli (Dipartimento Donna), A. Paradiso (Direzione<br />
Scientifica)<br />
Parole chiave Stem-cells, carcinoma mammario, familiarità, BRCA1<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Preclinica<br />
134<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali
Progetto N. 39<br />
NHERF1 come potenziale marcatore prognostico nel carcinoma mammario operabile (N-)<br />
Area B) L’identificazione di nuovi fattori <strong>clinico</strong>-biologici predittivi di aggressività clinica e sensibilità<br />
ai trattamenti fisico-chimici<br />
Responsabile Mangia Anita (U.O. di Oncologia Sperimentale e Clinica)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 36<br />
A. Chiriatti (U.O. di Oncologia Sperimentale e Clinica), A. Bellizzi (U.O. di Oncologia Sperimentale<br />
e Clinica), P. Chiarappa (U.O. di Oncologia Sperimentale e Clinica), S. J. Reshkin<br />
(Università degli Studi di Bari), A. Zito (U.O. di Anatomia Patologica), S. <strong>Giovanni</strong> (U.O.<br />
di Anatomia Patologica), S. Cesare (U.O. di Anatomia Patologica), R. Daprile (U.O. di Anatomia<br />
Patologica), F. Schittulli (U.O. di Senologia), A. Paradiso (Direzione Scientifica)<br />
Parole chiave NHERF1, carcinoma mammario, markers di prognosi<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Preclinica<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 40<br />
Studio immunoistochimico e significato prognostico del “Tumour Budding”<br />
nel carcinoma colo-rettale T2<br />
Area B) L’identificazione di nuovi fattori <strong>clinico</strong>-biologici predittivi di aggressività clinica e sensibilità<br />
ai trattamenti fisico-chimici<br />
Responsabile Zito Alfredo Francesco (Unità di Anatomia Patologica)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2007</strong><br />
Durata 36<br />
S. Montemurro (Chirurgia Apparato Digerente), A. Labriola (Anatomia Patologica), D.<br />
D’Errico (Anatomia Patologica), A. Refolo (Anatomia Patologica), R. Daprile (Anatomia<br />
Patologica), A. Pellecchia (Endoscopia Diagnostica), F. Giuliani (Oncologia Medica)<br />
Parole chiave Tumour budding, colorectal carcinoma<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Clinico-epidemiologica osservazionale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
I Progetti<br />
Linea 2<br />
135
Linea 2<br />
Progetto N. 41<br />
TKIs nel modello di ca squamoso testa collo<br />
Area B) L’identificazione di nuovi fattori <strong>clinico</strong>-biologici predittivi di aggressività clinica e sensibilità<br />
ai trattamenti fisico-chimici<br />
Responsabile Azzariti Amalia (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 36<br />
S. Sinto (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), A. Paradiso (Direzione<br />
Scientifica), L. Porcelli (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), G. Simone<br />
(U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), A. Quatrale (U.O. di Laboratorio<br />
di Oncologia Sperimentale e Clinica), M. Tommasino (IARC – Lione – Francia)<br />
Parole chiave EGFR, sensibilità al gefitinib, p53<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Infections and Cancer Biology Group, International Agency for Research on Cancer,<br />
Lyon, France<br />
Tipologia progetto Clinico-epidemiologica osservazionale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 42<br />
Farmaci biologici e modulazione di proteine MDR relate<br />
Area B) L’identificazione di nuovi fattori <strong>clinico</strong>-biologici predittivi di aggressività clinica e sensibilità<br />
ai trattamenti fisico-chimici<br />
Responsabile Azzariti Amalia (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 36<br />
L. Porcelli (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), G. Simone (U.O. di Laboratorio<br />
di Oncologia Sperimentale e Clinica), A. Quatrale (U.O. di Laboratorio di Oncologia<br />
Sperimentale e Clinica), A. Paradiso (Direzione Scientifica), N. Colabufo (Univesità di<br />
Bari), M. D’Incalci, (Mario Negri Milano), A. Moschetta (Mario Negri Sud – Santa Maria Imbaro<br />
- CH), S. Tommasi (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), P. Pannarale<br />
(U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica)<br />
Parole chiave ABCG2, P-gP, MDR, EGFR inibitori, Sigma ligandi, camptothecine, antracicline, taxani<br />
Altri Enti coinvolti Dip. Farmaco chimico - Univesità di Bari, Mario Negri – Milano<br />
Tipologia progetto Preclinica<br />
136<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali
Progetto N. 43<br />
AZD1152, un inibitore della Aurora Kinase B, come nuova terapia biologica nei tumori solidi<br />
Area B) L’identificazione di nuovi fattori <strong>clinico</strong>-biologici predittivi di aggressività clinica e sensibilità<br />
ai trattamenti fisico-chimici<br />
Responsabile Azzariti Amalia (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2007</strong><br />
Durata 24<br />
L. Porcelli (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), G. Simone (U.O. di Laboratorio<br />
di Oncologia Sperimentale e Clinica), A. Paradiso (Direzione Scientifica)<br />
Parole chiave AZD1152, Aurora Kinase B, multi-terapia<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Clinico-epidemiologica osservazionale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 44<br />
Ruolo del pathway NHERF1/EGFR nella progressione, motilità ed invasione neoplastica<br />
Area B) L’identificazione di nuovi fattori <strong>clinico</strong>-biologici predittivi di aggressività clinica e sensibilità<br />
ai trattamenti fisico-chimici<br />
Responsabile Tommasi Stefania (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 36<br />
A. Azzariti (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), A. Malfettone (U.O.<br />
di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), A. Paradiso (Direzione Scientifica), S.<br />
Reshkin (Dip. Fisiologia - Univesità di Bari)<br />
Parole chiave NHERF-1, EGFR, inibitori EGFR<br />
Altri Enti coinvolti Università degli Studi di BARI, Dipartimento di Fisiologia<br />
Tipologia progetto Preclinica<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
I Progetti<br />
Linea 2<br />
137
Linea 2<br />
Progetto N. 45<br />
Valore diagnostico della istologia nei pazienti con reflusso gastroesofageo<br />
Area B) L’identificazione di nuovi fattori <strong>clinico</strong>-biologici predittivi di aggressività clinica e sensibilità<br />
ai trattamenti fisico-chimici<br />
Responsabile De Ceglie Antonella (U.O. di Endoscopia)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 36<br />
F. Scotto (U.O. di Endoscopia), A. Zito (U.O. di Anatomia Patologica), A. Pellecchia (U.O.<br />
di Endoscopia)<br />
Parole chiave NERD, GERD, reflusso, linea Z<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 46<br />
Follow-up in una coorte di pazienti affetti da epatopatia a eziologia virale mediante ultrasonografia<br />
contrastografica (CEUS – Contrast Enhancement Ultrasound) di contrasto di lesione focale epatica<br />
in pazienti negativi per patologia oncologica con anamnesi positiva per epatopatia cronica<br />
Area B) L’identificazione di nuovi fattori <strong>clinico</strong>-biologici predittivi di aggressività clinica e sensibilità<br />
ai trattamenti fisico-chimici<br />
Responsabile Izzi <strong>Giovanni</strong> (U.O. di Radiologia Diagnostica)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2007</strong><br />
Durata 36<br />
M. Quaranta (Laboratorio Analisi), F. Smaldino (U.O. di Radiologia Diagnostica), A. Daniele<br />
(U.O. di Lab. Analisi Chimico-Cliniche), R. Divella (Lab. Analisi Chimico-Cliniche), S.<br />
Di Tardo (U.O. Laboratorio Analisi)<br />
Parole chiave Epatopatia cronica HCV e HBV correlata, lesioni epatiche, follow-up<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Preclinica<br />
138<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali
Progetto N. 47<br />
Diagnosi precoce ultrasonografica con o senza mezzo di contrasto di lesione metastatica in soggetti<br />
con lesione dubbia: confronto con TC<br />
Area<br />
B) L’identificazione di nuovi fattori <strong>clinico</strong>-biologici predittivi di aggressività clinica e sensibilità<br />
ai trattamenti fisico-chimici<br />
Responsabile Izzi <strong>Giovanni</strong> (U.O. di Radiologia Diagnostica)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2007</strong><br />
Durata 36<br />
M. Quaranta (Laboratorio Analisi), A. Cramarossa (U.O. di Radiologia Diagnostica), F.<br />
Smaldino (U.O. di Radiologia Diagnostica), A. Daniele (Laboratorio Analisi Chimico-Cliniche),<br />
R. Divella (Laboratorio Analisi Chimico-Cliniche)<br />
Parole chiave Ca mammario, lesioni epatiche, follow-up<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Preclinica<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 48<br />
Affidabilità diagnostica della CEUS rispetto all’ecografia standard nelle lesioni epatiche primitive<br />
e secondarie pre-trattamento riferite al numero e alla distrettualità.<br />
Area B) L’identificazione di nuovi fattori <strong>clinico</strong>-biologici predittivi di aggressività clinica e sensibilità<br />
ai trattamenti fisico-chimici<br />
Responsabile Izzi <strong>Giovanni</strong> (U.O. Radiologia Diagnostica dirigente medico)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2007</strong><br />
Durata 36<br />
M. Quaranta (U.O. Laboratorio Analisi), F. Smaldino (U.O. Radiologia Diagnostica), A. Daniele<br />
(U.O.C. Lab. Analisi Chimico-Cliniche), R. Divella (U.O.C. Lab. Analisi Chimico-Cliniche),<br />
S. Di Tardo (U.O. Laboratorio Analisi biologa)<br />
Parole chiave Lesioni epatiche, tumori solidi, follow-up<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Preclinica<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
I Progetti<br />
Linea 2<br />
139
Linea 2<br />
Progetto N. 49<br />
Diagnosi precoce mediante CEUS di lesione pelvica<br />
Area B) L’identificazione di nuovi fattori <strong>clinico</strong>-biologici predittivi di aggressività clinica e sensibilità<br />
ai trattamenti fisico-chimici<br />
Responsabile Izzi <strong>Giovanni</strong> (U.O. di Radiologia Diagnostica)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2007</strong><br />
Durata 36<br />
M. Quaranta (Laboratorio Analisi), F. Smaldino (Radiologia Diagnostica), A. Daniele (Laboratorio<br />
Analisi Chimico-Cliniche), R. Divella (Laboratorio Analisi Chimico-Cliniche), S. Di<br />
Tardo Capuano (Laboratorio Analisi), V. Trojano (Ginecologia)<br />
Parole chiave Ca uterino, lesioni epatiche, follow-up<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Preclinica<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 50<br />
Stabilità delle soluzioni di chemioterapici convenzionali<br />
Area B) L’identificazione di nuovi fattori <strong>clinico</strong>-biologici predittivi di aggressività clinica e sensibilità<br />
ai trattamenti fisico-chimici<br />
Responsabile Nardulli Patrizia (U.O. di Farmacia)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2007</strong><br />
Durata 24<br />
A. Azzariti (Laboratorio di Oncologia Sperimentale Clinica), L. Porcelli (Laboratorio di Oncologia<br />
Sperimentale Clinica), G. Simone (U.O. di Anatomia Patologica), A. Paradiso (Direzione<br />
Scientifica)<br />
Parole chiave Stabilità chemioterapici<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Metodologica<br />
140<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali
Progetto N. 51<br />
Farmacocinetica e farmacogenomica di markers di tossicità per agenti antineoplastici<br />
Area C) Validazione di determinanti biochimico-molecolari rilevanti al fine di terapie<br />
personalizzate<br />
Responsabile Tommasi Stefania (U.O. Laboratorio di Oncologia Sperimentale Clinica)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2008</strong><br />
Durata 24<br />
G. Colucci (Oncologia Medica), R. Divella (Laboratorio Analisi), A. Mangia (Laboratorio di<br />
Oncologia Sperimentale Clinica), R. Pinto (Laboratorio di Oncologia Sperimentale Clinica),<br />
D. Galetta (Laboratorio di Oncologia Sperimentale Clinica), R. Lacalamita (Laboratorio di<br />
Oncologia Sperimentale Clinica), G. Simone (Laboratorio di Oncologia Sperimentale Clinica),<br />
D. Petriella (Laboratorio di Oncologia Sperimentale Clinica), A. Azzariti (Laboratorio<br />
di Oncologia Sperimentale Clinica), A. Quatrale (Laboratorio di Oncologia Sperimentale<br />
Clinica), A. Paradiso (Direzione Scientifica)<br />
Parole chiave Farmaco tossicità, DPD, UGT1A1, ERCC1<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Clinico-epidemiologica osservazionale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 52<br />
Caratterizzazione biologica dei carcinomi mammari in preparati citologici su strato sottile (Thin Prep):<br />
confronto con la determinazione postchirurgica su campioni istologici.<br />
Area C) Validazione di determinanti biochimico-molecolari rilevanti al fine di terapie<br />
personalizzate<br />
Responsabile Petroni Stella (Anatomia Patologica)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2008</strong><br />
Durata 24<br />
S. Longo (U.O. di Senologia), A. Zito (Anatomia Patologica), R. Dentamaro (U.O. di Radioterapia<br />
Diagnostica), C. D’Amico (U.O. di Senologia), G. Giannone (Anatomia Patologica),<br />
F. Palma (Anatomia Patologica), V. Rubini (Anatomia Patologica), G. Simone<br />
(Anatomia Patologica)<br />
Parole chiave Breast cancer, Thin Prep, prognostic markers<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Preclinica<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
I Progetti<br />
Linea 2<br />
141
Linea 2<br />
Progetto N. 53<br />
Studio del ruolo della via metabolica alternativa dell’NFkB nella patogenesi del Mieloma Multiplo<br />
Area C) Validazione di determinanti biochimico-molecolari rilevanti al fine di terapie<br />
personalizzate<br />
Responsabile Guarini Attilio (U.O. di Ematologia)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2008</strong><br />
Durata 36<br />
A. Iacobazzi (U.O. di Ematologia), M. Coviello (U.O. Laboratorio Analisi), D. Casamassima<br />
(U.O. Laboratorio Analisi), P. Perrotti (U.O. Radiodiagnostica), A. Zito (U.O. Anatomia<br />
Patologica), S. Tommasi (Laboratorio di Oncologia Sperimentale Clinica)<br />
Parole chiave Vie metaboliche, NFkB, Mieloma Multiplo, osteolisi<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Preclinica<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 54<br />
Amplificazione genica di HER/2-Neu nel carcinoma mammario determinata con metodica di ibridazione<br />
in situ in fluorescenza con metalli pesanti (SISH): Studio di una serie di casi di con discordanza<br />
amplificazione/overespressione<br />
Area C) Validazione di determinanti biochimico-molecolari rilevanti al fine di terapie<br />
personalizzate<br />
Responsabile Simone <strong>Giovanni</strong> (Anatomia Patologica)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2008</strong><br />
Durata 36<br />
A. Mangia (Laboratorio di Oncologia Sperimentale Clinica), A. Labriola (Anatomia Patologica),<br />
S. Petroni (Anatomia Patologica), F. A. Zito (Anatomia Patologica), V. Rubini (Anatomia<br />
Patologica), S. Longo (U.O. di Senologia), M. Brandi (U.O. di Senologia)<br />
Parole chiave Breast cancer, HER/2-Neu, SISH<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Preclinica<br />
142<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali
Progetto N. 55<br />
Profilo sieroproteomico in pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) trattati con<br />
Gefitinib: relazioni con l’andamento <strong>clinico</strong> della malattia<br />
Area D) Sviluppo e validazione di nuove tecnologie per la diagnosi, stadiazione e monitoraggio<br />
della malattia neoplastica<br />
Responsabile Mangia Anita (U.O. di Oncologia Sperimentale Clinica)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2008</strong><br />
Durata 12<br />
D. Galetta (U.O. Oncologia Medica e Sperimentale), G. Colucci (U.O. di Oncologia Medica<br />
e Sperimentale), S. Tommasi (Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), V. Garrisi<br />
(Laboratorio Analisi), I. Abbate (Laboratorio Analisi), A. Paradiso (Direzione Scientifica)<br />
Parole chiave NSCLC, MALDI MS, SELDI-TOF, TKI, EGFR<br />
Altri Enti coinvolti Dip. di Chimica Università di Bari, INT - Milano<br />
Tipologia progetto Preclinica<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 56<br />
Studio delle caratteristiche ultrastrutturali dei fibroblasti “cancer associated fibroblasts” (CAFs) nel<br />
carcinoma invasivo e non della mammella<br />
Area D) Sviluppo e validazione di nuove tecnologie per la diagnosi, stadiazione e monitoraggio<br />
della malattia neoplastica<br />
Responsabile Mangia Anita (U.O. di Oncologia Sperimentale Clinica)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2008</strong><br />
Durata 36<br />
L. Resta (Università di Bari), F. A. Zito (Anatomia Patologica), O. Popescu (Anatomia Patologica),<br />
R. Rossi (Università di Bari), A. Bellizzi (Laboratorio di Oncologia Sperimentale<br />
Clinica), A. Malfettone (Laboratorio di Oncologia Sperimentale Clinica), C. Salvatore (Anatomia<br />
Patologica), R. Daprile (Anatomia Patologica), A. Paradiso (Direzione Scientifica), G.<br />
Simone (Anatomia Patologica)<br />
Parole chiave CAFS - carcinoma mammella<br />
Altri Enti coinvolti Anatomia Patologica, Università di Bari<br />
Tipologia progetto Preclinica<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
I Progetti<br />
Linea 2<br />
143
Linea 2<br />
Progetto N. 57<br />
Biopsia transcutanea ecoguidata delle lesioni faringo laringee<br />
Area D) Sviluppo e validazione di nuove tecnologie per la diagnosi, stadiazione e monitoraggio<br />
della malattia neoplastica<br />
Responsabile Achille Gaetano (U.O. di Otorinolaringoiatria)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2008</strong><br />
Durata 36<br />
S. Russo (U.O. di Otorinolaringoiatria), L. Grammatica (U.O. di Otorinolaringoiatria)<br />
Parole chiave <strong>Tumori</strong> faringo laringei – diagnosi<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Preclinica<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 58<br />
Monitoraggio ecocardiografico durante chemioterapia con antracicline: valutazione delle variazioni<br />
del tei index<br />
Area D) Sviluppo e validazione di nuove tecnologie per la diagnosi, stadiazione e monitoraggio<br />
della malattia neoplastica<br />
Responsabile Oliva Stefano (U.O. di Cardiologia)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2008</strong><br />
Durata 24<br />
A. M. Fioretti (U.O. Complessa di Cardiologia), A. Iacobazzi (U.O. Complessa di Ematologia),<br />
P. Casamassima (U.O. Laboratorio Analisi), I. Abbate (U.O. Laboratorio Analisi)<br />
Parole chiave Antracicline – TEI index – Linfoma<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Preclinica<br />
144<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali
Progetto N. 59<br />
Variazioni acute della pressione arteriosa in corso di infusione di Bevacizumab valutate mediante<br />
Ambulatory Blood Pressure Monitoring (A.B.P.M.)<br />
Area D) Sviluppo e validazione di nuove tecnologie per la diagnosi, stadiazione e monitoraggio<br />
della malattia neoplastica<br />
Responsabile Oliva Stefano (Unità Operativa di Cardiologia)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2008</strong><br />
Durata 18<br />
A. M. Fioretti (Unità Operativa Complessa di Cardiologia), F. Giuliani (Unità Operativa Complessa<br />
di Oncologia Medica e Sperimentale)<br />
Parole chiave Bevacizumab – Pressione Arteriosa – ABPM<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Preclinica<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 60<br />
Valutazione della malattia residua minima nel trattamento del mieloma multiplo mediante valutazione<br />
biomolecolare (fish) e citometria a flusso<br />
Area D) Sviluppo e validazione di nuove tecnologie per la diagnosi, stadiazione e monitoraggio<br />
della malattia neoplastica<br />
Responsabile Guarini Attilio (Unità Operativa di Ematologia Dirigente)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2008</strong><br />
Durata 36<br />
F. A. Zito (Anatomia Patologica), G. Simone (Anatomia Patologica), M. Quaranta (Laboratorio<br />
Analisi), A. Casamassima (Laboratorio di Analisi), A. Iacobazzi (Unità Operativa di<br />
Ematologia), M. Guida (Oncologia Medica Sperimentale)<br />
Parole chiave Malattia residua minima, mieloma multiplo, citometria a flusso, FISH<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Preclinica<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
I Progetti<br />
Linea 2<br />
145
Linea 2<br />
Progetto N. 61<br />
Alterazioni molecolari nell’esofago di Barrett, displasia e adenocarcinoma esofageo; correlazione con<br />
l’evoluzione del grado di displasia<br />
Area D) Sviluppo e validazione di nuove tecnologie per la diagnosi, stadiazione e monitoraggio<br />
della malattia neoplastica<br />
Responsabile Popescu Ondina Simona (U.O. di Istopatologia)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2008</strong><br />
Durata 24<br />
A. Labriola (Anatomia Patologica), F. A. Zito (Anatomia Patologica), A. Riefolo (Anatomia<br />
Patologica), C. Salvatore (Anatomia Patologica), A. De Ceglie (U.O. di Endoscopia), F.<br />
Scotto (U.O. di Endoscopia), A. Rucci (U.O. di Chirurgia), S. Montemurro (U.O. di Chirurgia<br />
Apparato Digerente), G. Simone (Anatomia Patologica)<br />
Parole chiave Esofago Barrett, displasia, alterazioni genetiche<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Preclinica<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 62<br />
Il ruolo del CAD (computer aided diagnosis) nelle prestazioni mammografiche<br />
Area D) Sviluppo e validazione di nuove tecnologie per la diagnosi, stadiazione e monitoraggio<br />
della malattia neoplastica<br />
Responsabile Ventrella Vincenzo (U.O. di Radiologia Senologica)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2008</strong><br />
Durata 24<br />
F. Schittulli (U.O. di Senologia), A. Lisco (U.O. di Senologia)<br />
Parole chiave CAD, mammografia<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Gestionale<br />
146<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali
Progetto N. 63<br />
Implementazione delle lastre radiografiche eseguite con mammografo digitale general electric 2000d<br />
Area D) Sviluppo e validazione di nuove tecnologie per la diagnosi, stadiazione e monitoraggio<br />
della malattia neoplastica<br />
Responsabile Schittulli Francesco (U.O. di Senologia)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2008</strong><br />
Durata 36<br />
A. Lisco (U.O. di Senologia), M. Addante (U.O. di Senologia), M. Rinaldi (U.O. di Senologia),<br />
R. Dentamaro (U.O. di Senologia)<br />
Parole chiave Immagini mammografiche – Mammografo digitale GE 2000d<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Gestionale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 64<br />
Utilità del dosaggio su liquido di lavaggio di FNAB linfonodale nella diagnostica di metastasi<br />
da carcinoma della tiroide<br />
Area D) Sviluppo e validazione di nuove tecnologie per la diagnosi, stadiazione e monitoraggio<br />
della malattia neoplastica<br />
Responsabile Achille Gaetano (U.O. di Otorinolaringoiatria)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 36<br />
G. Achille (U.O. di Otorinolaringoiatria), V. M. Garrisi (Laboratorio Analisi), M.D. Carbonara<br />
(Laboratorio Analisi)<br />
Parole chiave FNAB, Tireoglobulina, Ca Tiroide.<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Metodologica<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
I Progetti<br />
Linea 2<br />
147
Linea 2<br />
Progetto N. 65<br />
Diagnosi precoce delle neoplasie del distretto cervico facciale mediante video autofluorescenza<br />
fibroscopica: studio pilota<br />
Area D) Sviluppo e validazione di nuove tecnologie per la diagnosi, stadiazione e monitoraggio<br />
della malattia neoplastica<br />
Responsabile Grammatica Luciano (U.O. di Otorinolaringoiatria)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2007</strong><br />
Durata 24<br />
S. Russo (Dipartimento Oncologia Chirurgica), S. Tommasi (Laboratorio di Oncologia Sperimentale<br />
Clinica), R. Pinto (Laboratorio di Oncologia Sperimentale Clinica), A. Zito (Anatomia<br />
Patologica)<br />
Parole chiave Cancro della laringe, video, autofluorescenza<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Metodologica<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 66<br />
Elettrochemioterapia nei tumori della vulva<br />
Area D) Sviluppo e validazione di nuove tecnologie per la diagnosi, stadiazione e monitoraggio<br />
della malattia neoplastica<br />
Responsabile Deliso Maria (U.O. di Ginecologia Oncologica)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2007</strong><br />
Durata 36<br />
V. Trojano (Ginecologia Oncologica), G. Colucci (Oncologia Medica), A. Kardhashi (Ginecologia<br />
Oncologica), M. Guida (Oncologia Medica e Sperimentale), G. Falco (Ginecologia<br />
Oncologica), C. Cantinieri (Ginecologia Oncologica), G. Gargano (Ginecologia Oncologica),<br />
F. Schittulli (Dipartimento Donna)<br />
Parole chiave Elettrochemioterapia, oncologia, melanoma, vulva<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />
148<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali
Progetto N. 67<br />
Studio del linfonodo sentinella in pazienti affetti da melanoma cutaneo<br />
Area D) Sviluppo e validazione di nuove tecnologie per la diagnosi, stadiazione e monitoraggio<br />
della malattia neoplastica<br />
Responsabile Montemurro Severino (Chirurgia Apparato Digerente)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 36<br />
M. Guida (Oncologia Medica), G. Porcelli (Chirurgia Apparato Digerente), C. Caliandro (Chirurgia<br />
Apparato Digerente), E. Maselli (Chirurgia Apparato Digerente), A. Rucci (Chirurgia<br />
Apparato Digerente), E. Ruggieri (Chirurgia Apparato Digerente), V. Sciscio (Chirurgia Apparato<br />
Digerente)<br />
Parole chiave Melanoma cutaneo-Linfonodo sentinella-RT PCR<br />
Altri Enti coinvolti Servizio Medicina Nucleare Ospedale Di Venere di Carbonara-Bari<br />
Tipologia progetto Clinico-epidemiologica osservazionale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 68<br />
Monitoraggio ecografico in pazienti affette da K mammario, ormonorecettore positivo,<br />
in stato premenopausale in trattamento con Exemestane e GnRH analoghi<br />
Area D) Sviluppo e validazione di nuove tecnologie per la diagnosi, stadiazione e monitoraggio<br />
della malattia neoplastica<br />
Responsabile Gargano Giulio (U.O. di Senologia)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 36<br />
F. Schittulli (Senologia e Prevenzione Chirurgica), M. Brandi (U.O. di Oncologia), C. Cantinieri<br />
(Ginecologia Oncologica), G. Falco (Ginecologia Oncologica), M. A. Deliso (Ginecologia<br />
Oncologica), V. Ceglie (Ginecologia Oncologica), A. Kardhashi (Ginecologia<br />
Oncologica), A. Renna (Ginecologia Oncologica)<br />
Parole chiave Exemestane, tamoxifene, GnRH analoghi<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Clinico-epidemiologica osservazionale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
I Progetti<br />
Linea 2<br />
149
Linea 2<br />
Progetto N. 69<br />
Validazione della metodica CISH (Chromogenic In Situ Hybridization) in FNA’s di noduli polmonari:<br />
Studio dell’amplificazione di EGFR<br />
Area D) Sviluppo e validazione di nuove tecnologie per la diagnosi, stadiazione e monitoraggio<br />
della malattia neoplastica<br />
Responsabile Mangia Anita (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 36<br />
P. Chiarappa (U.O. di Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), V. Rubini (Citodiagnostica),<br />
C. D. Gadaleta (Radiologia Interventistica), A. Paradiso (Direttore Scientifico), M.<br />
Mottolese (Anatomia Patologica - Regina Elena Roma), G. Simone (Anatomia Patologica)<br />
Parole chiave Chromogenic In Situ Hybridization (CISH),EGFR, carcinoma polmonare<br />
Altri Enti coinvolti Regina Elena Roma - Marcella Mottolese<br />
Tipologia progetto Clinico-epidemiologica osservazionale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 70<br />
Controllo della riproducibilità diagnostica istopatologica mediante telepatologia<br />
Area E) Sviluppo di Programmi di Controllo di Qualità per indagini laboratoristiche<br />
e strumentali<br />
Responsabile Simone <strong>Giovanni</strong> (U.O. di Anatomia Patologica)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2008</strong><br />
Durata 36<br />
S. Petroni (U.O. di Anatomia Patologica), S. Cristiani (U.O. di Anatomia Patologica), M. Siciliano<br />
(U.O. di Anatomia Patologica), E. Rubini (U.O. di Anatomia Patologica)<br />
Parole chiave Controllo di Qualità, Telepatologia<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Preclinica<br />
150<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali
Progetto N. 71<br />
Realizzazione di un Sistema Gestione Qualità nella U.O. di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva<br />
Area E) Sviluppo di Programmi di Controllo di Qualità per indagini laboratoristiche<br />
e strumentali<br />
Responsabile Lacalamita Rosanna (U.O. di Oncologia Sperimentale Clinica)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2008</strong><br />
Durata 12<br />
A. Paradiso (Direttore Scientifico), A. Mangia (U.O. di Oncologia Sperimentale Clinica), S.<br />
Tommasi (U.O. di Oncologia Sperimentale Clinica), A. Azzariti (U.O. di Oncologia Sperimentale<br />
Clinica), G. Pelagio (U.O. di Oncologia Sperimentale Clinica), O. Dentamaro (U.O.<br />
di Oncologia Sperimentale Clinica)<br />
Parole chiave Sistema Gestione Qualità, ISO 9001:2000, miglioramento continuo<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Gestionale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 72<br />
Implementazione informatica di un contenitore dati <strong>clinico</strong>-strumentali, in via sperimentale presso la<br />
radiologia senologica del Dipartimento Donna dell’<strong>Istituto</strong><br />
Area E) Sviluppo di Programmi di Controllo di Qualità per indagini laboratoristiche<br />
e strumentali<br />
Responsabile Schittulli Francesco (U.O. di Senologia e Prevenzione Chirurgica)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 24<br />
R. Dentamaro (U.O. di Radiologia Senologica), M. Addante (Radiologia Senologica), M. T.<br />
Campobasso (U.O. Radiologia Senologica Dip. Donna), R. Violante (U.O. Radiologia Senologica<br />
Dip. Donna), B. Stea (Laboratorio di Oncologia Sperimentale), A. Lisco (Dipartimento<br />
Donna)<br />
Parole chiave Archiviazione dati, sperimentazione contenitore informativo<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Metodologica<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
I Progetti<br />
Linea 2<br />
151
Linea 2<br />
Progetto N. 73<br />
Concordanza diagnostica istopatologica “on-line” su vetrini digitali di lesioni melanocitarie<br />
Area E) Sviluppo di Programmi di Controllo di Qualità per indagini laboratoristiche<br />
e strumentali<br />
Responsabile Zito Alfredo Francesco (U.O. di Anatomia Patologica)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 24<br />
R. Filotico (Dermatologia Poli<strong>clinico</strong> Bari), D. D’Errico (Anatomia Patologica), M. Lomele<br />
(Anatomia Patologica), R. Daprile (Anatomia Patologica), C. Salvatore (Anatomia Patologica),<br />
R. Di Girolamo (Anatomia Patologica), G. Mossa Tecnico (Anatomia Patologica)<br />
Parole chiave Virtual slide, telepatologia, QTVR, nevo, melanoma<br />
Altri Enti coinvolti Laboratorio di Istopatologia Cutanea, Clinica Dermatologica II - Università di Bari<br />
Tipologia progetto Metodologica<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 74<br />
Realizzazione di un sistema di gestione della qualità interno al Laboratorio di Oncologia<br />
Sperimentale Clinica<br />
Area E) Sviluppo di Programmi di Controllo di Qualità per indagini laboratoristiche<br />
e strumentali<br />
Responsabile Lacalamita Rosanna (Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 36<br />
A. Paradiso (Direttore Scientifico), A. Mangia (Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica),<br />
S. Tommasi (Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica), A. Azzariti (Laboratorio<br />
di Oncologia Sperimentale e Clinica), G. Pelagio (Laboratorio di Oncologia<br />
Sperimentale e Clinica), O. Dentamaro (Laboratorio di Oncologia Sperimentale e Clinica)<br />
Parole chiave Normativa UNI EN ISO 9001:2000, Implementazione Sistema Gestione Qualità,<br />
Certificazione<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Metodologica<br />
152<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali
LINEA 3<br />
Nuovi approcci <strong>clinico</strong>-terapeutici e progetti integrati<br />
nella terapia dei tumori<br />
Coordinatore: Francesco Giotta
La Linea di Ricerca n. 3, include protocolli di ricerca<br />
corrente volti ad individuare nuovi approcci terapeutici<br />
in campo medico e la valutazione di<br />
trattamenti integrati sistemici e loco-regionali. L’approccio<br />
multidisciplinare tra le varie specialità (oncologia,<br />
radioterapia, chirurgia) è ormai diventato<br />
uno standard nel trattamento di un numero sempre<br />
più vasto di patologie neoplastiche consentendo di<br />
ottenere una migliore identificazione di gruppi ad alto<br />
rischio in cui la terapia adiuvante o neoadiuvante è<br />
sicuramente indicata, indivi duando sottogruppi di<br />
pazienti candidabili a terapie loco-regionale e riducendo<br />
nel contempo gli effetti collaterali a lungo termine.<br />
Le migliori conoscenze in campo biologico e l’acquisizione<br />
di nuovi fattori di tipo prognostico e predittivo,<br />
consentono inoltre l’impiego di farmaci rivolti<br />
verso un particolare sottogruppo di pazienti al fine<br />
di effettuare terapie mirate; in particolare le cosiddette<br />
terapie biologiche mirate a specifici target molecolari<br />
rivestono un ruolo sempre più di primo piano<br />
in campo onco-ematologico trovando applicazione<br />
come singola opzione o in associazione ai trattamenti<br />
chemioterapici già in uso.<br />
Area di attività 1: valutazione di nuovi approcci<br />
farmacologici<br />
Risultano inseriti in questa area di attività complessivamente<br />
11 progetti. I primi 2 riguardano il<br />
trattamento del carcinoma colorettale avanzato; in<br />
particolare lo studio “Bevacizumab (Avastin) + Folfiri<br />
nel trattamento del carcinoma colorettale avanzato.<br />
Studio multicentrico di fase II” ha valutato la<br />
combinazione di uno schema chemioterapico standard<br />
(FOLFIRI) con un farmaco biologico (Bevacizumab)<br />
che in quanto inibitore del VEGFR agirebbe<br />
determinando una riduzione della vascolarizzazione<br />
del tumore ed una riduzione della permeabilità vascolare.<br />
Il progetto è da considerarsi completato con il raggiungimento<br />
dei 64 pazienti previsti; al momento 12<br />
pazienti sono ancora in trattamento e i dati preliminari<br />
su 52 pazienti valutabili, presentati come comunicazione<br />
orale al Congresso nazionale AIOM<br />
dell’ottobre <strong>2007</strong> oltre che inviati al meeting ASCO<br />
Resoconto attività <strong>2007</strong><br />
dell’anno corrente, indicano un’attività in termini di<br />
risposte obiettive del 44.5% ed un tempo alla progressione<br />
di 13 mesi. Il progetto “Capecitabina +<br />
Oxaliplatino (Xelox) nel trattamento di prima linea<br />
del carcinoma colorettale. Studio multicentrico di<br />
fase II” è uno studio di fase II che impiega l’associazione<br />
tra oxaliplatino e la capecitabina al momento<br />
ancora in corso con l’inserimento di 27 pazienti rispetto<br />
ai 70 previsti; l’analisi preliminare indica che<br />
il trattamento è ben tollerato. Sono tuttora in corso<br />
due progetti relativi al tumore dello stomaco. Il progetto<br />
“A randomised multicenter phase III study of<br />
epirubicin + Cisplatin+Capecitabine (ECX combination)<br />
vs Capecitabine alone in the adjuvanty<br />
tretment of radically resected adenocarcinoma of<br />
the stomach or gastrooesophageal junction” confronta<br />
una combinazione chemioterapia a tre farmaci<br />
(ECX, epirubicina, cisplatino, capecitabina) versus<br />
una monoterapia con capecitabina quale trattamento<br />
adiuvante negli adenocarcinomi dello stomaco e<br />
della giunzione esofago-gastrica radicalmente operati,<br />
mentre per la fase avanzata annoveriamo il progetto<br />
“Cisplatino + Fluorouracile (CF) versus<br />
Taxotere + Fluorouracile (TF) versus Epirubicina<br />
+ Cisplatino + Capacitabina (ECX) nel trattamento<br />
del carcinoma gastrico avanzato e/o metastatico.<br />
Studio multicentrico di fase II” di confronto tra uno<br />
schema a due farmaci (Taxotere + Florouracile) rispetto<br />
ad uno schema a 3 farmaci (Epirubicina, cisplatino<br />
e capecitabina). La fase I del progetto<br />
“Sorafenib+Cisplatino+Gemcitabina nel trattamento<br />
del carcinoma epatico avanzato: Studio di<br />
fase I-II” relativo al trattamento dell’epatocarcinoma<br />
con una combinazione di chemioterapia (cisplatino +<br />
gemcitabina)+ un farmaco biologico (sorafenib) è<br />
stata quasi completata e quanto prima, una volta individuata<br />
la dose massima tollerata e la dose raccomandata,<br />
verrà avviata la fase II.<br />
I successivi tre studi sono riferiti al trattamento<br />
del carcinoma mammario. Lo studio “Doxorubicina<br />
liposomiale non pegilata (myocet®) e ciclofosfamide<br />
versus doxorubicina liposomiale non pegilata<br />
e vinorelbina nel trattamento di 1a linea nel<br />
carcinoma mammario metastatizzato her-2 negativo”<br />
confronta l’associazione della doxorubicina li-<br />
I Progetti<br />
Linea 3<br />
155
Linea 3<br />
posomiale non pegilata con la formulazione orale<br />
della vinorelbina rispetto all’associazione doxorubicina<br />
liposomiale non pegilata con la ciclofosfamide<br />
al fine di valutare l’attività e la tossicità in prima<br />
linea metastatica di tali schemi terapeutici sulla base<br />
del miglior indice terapeutico della doxorubicina liposomiale<br />
non pegilata; al momento sono 7 le pazienti<br />
inserite dal nostro centro.<br />
È giunto a conclusione, con l’arruolamento di 30<br />
pazienti il progetto “Mitomicina C e Capecitabina<br />
quale terapia di salvataggio nel carcinoma mammario<br />
metastatico” che ha valutato non solo l’efficacia<br />
terapeutica, ma il reale impatto sulla qualità di<br />
vita di uno schema terapeutico comprendente mitomicina<br />
C + vinorelbina quale trattamento di salvataggio<br />
in pazienti con carcinoma mammario<br />
avanzato già trattate con antracicline e taxani.<br />
Il progetto “Trattamento del carcinoma mammario<br />
metastatico nella paziente anziana (> 70<br />
anni) con doxorubicina liposomiale pegilata” rivolto<br />
alle pazienti anziane (età > 70 anni) che rappresentano<br />
circa il 30% della casistica dei tumori<br />
mammari, seppure lentamente procede nell’accrual.<br />
Il progetto “Randomized phase II trial of first<br />
line cisplatin with docetaxel or vinorelbine for 6<br />
cycles in patients with advanced non-small-cell<br />
lung cancer” che si propone di valutare l’efficacia di<br />
uno schema chemioterapico costitutito da cisplatino<br />
e docetaxel rispetto alla combinazione cisplatino e<br />
vinorelbina, è attualmente in corso con l’arruolamento<br />
di 70 rispetto agli 84 pazienti previsti. Rimanendo<br />
sempre nell’ambito della patologia polmonare,<br />
ma considerando i pazienti con metastasi cerebrali,<br />
lo studio “Studio multicentrico di fase II per valutare<br />
la attività e la tollerabilità della combinazione di fotemustina<br />
e cisplatino nel trattamento dei pazienti<br />
con carcinoma polmonare non a piccole cellule<br />
(NSCLC) con metastasi cerebrali” ha visto al momento<br />
l’arruolamento di 15 rispetto ai 30 pazienti<br />
previsti per il primo step.<br />
La terapia di seconda linea del carcinoma ovarico<br />
con l’associazione di carboplatino e doxorubicina liposomiale<br />
pegilata ha visto fino a questo momento<br />
l’inserimento del 30% delle pazienti previste. Questa<br />
prima area della linea di ricerca è completata dallo<br />
studio “Valutazione della efficacia di Palonosetron +<br />
Desametasone nella prevenzione di nausea e vomito<br />
indotte da chemioterapia adiuvante moderatamente<br />
156<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali<br />
emetogena in pazienti operati radicalmente per carcinoma<br />
del colon-retto. Studio di fase II” riguardante<br />
la valutazione dell’efficacia del palanosetron e desametazone<br />
nella prevenzione di nausea e vomito indotte<br />
da chemioterapia adiuvante in pazienti operati<br />
radicalmente per carcinoma del colon-retto. Lo studio<br />
è stato completato con il raggiungimento degli<br />
81 pazienti previsti e pertanto è in corso l’elaborazione<br />
dei dati.<br />
Area di attività 2: valutazione dei trattamenti integrati<br />
sistemici e loco-regionali<br />
In questa area risultano inseriti 2 progetti.<br />
Il progetto “Chemioterapia intraarteriosa epatica<br />
con fotemustine in pazienti affetti da metastasi<br />
epatiche da melanoma”, mediante posizionamento<br />
di un Porth intra-arterioso epatico per via angiografica,<br />
è stato avviato con l’inserimento del primo paziente<br />
il quale è stato sottoposto a due sedute di<br />
trattamento complessivamente ben tollerate e con discreta<br />
risposta terapeutica locale. Il progetto “Utilizzo<br />
di High Intensity Focused Ultrasound<br />
(HAIFU) nel trattamento terapeutico dei tumori del<br />
fegato, pancreas e dell’utero” circa l’utilizzo di<br />
HAIFU (High Intensity Focused Ultrasound) quale<br />
opzione terapeutica nel trattamento dei tumori del fegato,<br />
pancreas ed utero è ancora nello stadio organizzativo<br />
per motivi tecnici.<br />
Area di attività 3: Sviluppo di trattamenti mirati<br />
su basi biologiche<br />
È in fase di attivazione, una volta completate le<br />
procedure tecnico-laboratoristiche, il progetto “Determinazione<br />
dei livelli della Timidino-fosforilasi<br />
(TP) e della Diidropirimidinadeidrogenasi (DPD) e<br />
correlazione con il tasso di risposte obiettive e con<br />
la tossicità nei pazienti con neoplasie gastrointestinali<br />
trattati con Capecitabina” che si pone come<br />
obiettivo la determinazione di livelli della timidinofosforilasi<br />
e della diidropirimidinodeidrogenasi da<br />
correlare con il tasso di risposte obiettive e la tossicità<br />
nei pazienti con neoplasie gastrointestinali trattati<br />
con capecitabina, mentre il progetto<br />
“Caratterizzazione dei livelli di Vascular Endothelial<br />
Growth Factor in pazienti affetti da secondarietà<br />
epatiche a primitività intestinale trattati con<br />
pan-perfusione epatica antiblastica” sulla caratterizzazione<br />
dei livelli di Vascular Endotelial Growth
Factor in pazienti affetti da secondarietà epatiche a<br />
primitività intestinale trattati con panperfusione epatica<br />
antiblastica ha visto nel corso del <strong>2007</strong> l’arruolamento<br />
di altri 11 pazienti.<br />
Area di attività 4: Sviluppo e validazione di trattamenti<br />
miniinvasivi<br />
Questa area di ricerca comprende 5 progetti.<br />
Il progetto “Trattamento con Elettroporator delle<br />
lesioni cutanee/sottocutanee di tumori solidi” circa<br />
il trattamento con Elettroporator di lesioni cutanee e<br />
sottocutanee da tumori solidi è pienamente attivo<br />
con l’inserimento dei primi 15 pazienti e si prevede<br />
di inserire ulteriori 20 pazienti nel corso del <strong>2008</strong>. I<br />
dati preliminari dell’esperienza fino ad ora acquisita<br />
sono stati inviati al prossimo Meeting ASCO.<br />
Il progetto “Utilizzo del bisturi ad ultrasuoni in<br />
ginecologia oncologica” che si propone di valutare<br />
l’utilizzo di un bisturi ad ultrasuoni nel campo della<br />
ginecologia oncologica con l’obiettivo di ottenere una<br />
concreta riduzione dei costi e dei tempi operatori,<br />
prosegue nel reclutamento.<br />
Lo studio “Trattamento in unica sessione (Single<br />
step) con chemioembolizzazione (TACE) e termoablazione<br />
mediante radiofrequenza (RFA) nelle neoplasie<br />
epatiche primitive e secondarie: fattibilità,<br />
tollerabilità ed efficacia” circa il trattamento integrato<br />
in una singola sessione con chemioembolizzazione<br />
(TACE) e termoablazione mediante radiofrequenza<br />
(RFA) nelle neoplasie epatiche primitive e secondarie<br />
ad oggi ha visto l’arruolamento di 34 pazienti e con<br />
un follow-up mediano di 14 mesi il trattamento si è<br />
dimostrato fattibile. I risultatti dello studio sono stati<br />
presentati preliminarmente sottoforma di poster alla<br />
2nd Internationalconference of Interventional Oncology<br />
(Washinton 14-17 maggio <strong>2007</strong>) e come presentazione<br />
orale al Congresso Nazionale SITILO del<br />
novembre <strong>2007</strong>.<br />
Il progetto “Valutazione della cifoplastica con<br />
palloncino nelle fratture vertebrali da compressione<br />
in pazienti oncologici” sull’impiego della cifoplastica<br />
con palloncino nelle fratture vertebrali da<br />
compressione in pazienti oncologici risulta attivo con<br />
lo screening dei pazienti arruolabili.<br />
Il progetto “Alcolizzazione percutanea di adenomi<br />
tossici tiroidei non suscettibili di intervento<br />
chirurgico” che si propone di verificare l’efficacia e<br />
la bassa incidenza di complicanze nel trattamento<br />
I Progetti<br />
Linea 3<br />
degli adenomi tossici della tiroide attraverso la PEI<br />
(alcolizzazione percutanea ecoguidata) in pazienti<br />
non suscettibili di trattamento chirurgico per problemi<br />
di natura anestesiologica o che rifiutano di sottoporsi<br />
ad intervento, ha visto l’esecuzione nel corso<br />
del <strong>2007</strong> di 60 alcolizzazioni di noduli tiroidei di tipo<br />
colloido-cistico dei quali 12 di tipo autonomo con<br />
soddisfacenti risultati di tipo funzionale, ottenendo<br />
l’equilibrio metabolico della funzione tiroidea senza<br />
il ricorso a terapia medica con farmaci tireostatici.<br />
Tale esperienza è stata oggetto di relazioni ufficiali<br />
in occasione dei congressi nazionali di patologia neoplastica<br />
cervico-facciale, della società italiana di otorinolaringoiatria<br />
e gruppo appuro-lucano di<br />
otorinolaringoiatria.<br />
Area di attività 5: Sviluppo di nuovi concetti di<br />
metodologia clinica<br />
Risultano inseriti in questa area di ricerca 5 progetti<br />
di ricerca.<br />
Due di queste progetti sono svolti in collaborazione<br />
con il centro di Vitebsk (Bielorussia). Il primo<br />
“Valutazione di fattibilità delle laringectomie ricostruttive<br />
in due centri internazionali per la cura dei<br />
tumori laringei (Vitebsk-Bielorussia e Bari-Italia)”<br />
intende valutare e confrontare interventi di laringectomia<br />
ricostruttiva al fine di verificare il grado di ripresa<br />
funzionale e di recupero sociale raggiunto,<br />
mentre il secondo “Valutazione di fattibilità della<br />
proctectomia totale in due centri internazionali<br />
(Vitebsk e Bari)” porrà a confronto le esperienze dei<br />
due centri coinvolti nell’ambito della proctectomia totale<br />
per tumori del retto ultrabasso.<br />
A causa della mancata convenzione tra l’<strong>Istituto</strong><br />
ed il centro di Vitesbk risultano per il momento inseriti<br />
i casi relativi al reclutamento locale. Rimanendo<br />
nella chirurgia dell’apparato digerente prosegue l’arruolamento<br />
dei pazienti nei progetti “Effetti sul tono<br />
e sulla funzione sfinterica anale della escissione<br />
del mesoretto intero dopo proctectomia totale per<br />
cancro del retto” e nel progetto “Effetti sul tono<br />
sfinterico anale della permanenza del tubo transanale<br />
nocoil posto a protezione delle anastomosi<br />
colo-rettali dopo proctectomia per cancro del retto”<br />
nei quali si intende valutare gli effetti sul tono e sulla<br />
funzione sfinterica anale dopo posizionamento del<br />
tubo transanale “nocoil” posto a protezione delle<br />
anastomosi colo-rettali e rispettivamente la escis-<br />
157
Linea 3<br />
sione del mesoretto intero dopo proctectomia totale<br />
per cancro del retto.<br />
Prosegue la valutazione in maniera retrospettiva<br />
e prospettica la morbosità e la mortalità di donne anziane<br />
(> 70 anni) in due periodi temporali (1998-<br />
■ AGNESE V, BAZAN V, FIORENTINO FP, FANALE<br />
D, BADALAMENTI G, COLUCCI G, ADAMO V, SAN-<br />
TINI D, RUSSO A: The role of Aurora-A inhibitors in<br />
cancer therapy. Ann Oncol 18 (suppl. 6): vi47-vi52,<br />
<strong>2007</strong>.<br />
■ AGNESE V, CABIBI D, CALCARA D, TERRASI M,<br />
PANTUSO G, FIORENTINO E, INTRIVICI C, COLUCCI<br />
G, ARAGONA F, GEBBIA N, BAZAN V, RUSSO A:<br />
Aurora-A overexpression as an early marker of reflux-related<br />
columnar mucosa and Barrett’s oesophagus.<br />
Ann Oncol 18 (suppl. 6): vivi110-vi115,<br />
<strong>2007</strong>.<br />
■ CASULA M, COLOMBINO M, SATTA MP, COSSU<br />
A, LISSIA A, BUDRONI M, SIMEONE E, CALEMMA<br />
R, LODDO C, CARACO C, MOZZILLO N, DAPONTE<br />
A, COMELLA G, CANZANELLA S, GUIDA M, CA-<br />
STELLO G, ASCIERTO PA, PALMIERI G; ON BE-<br />
HALF OF THE ITALIAN MELANOMA INTERGROUP:<br />
Factors predicting the occurrence of germline mutations<br />
in candidate genes among patients with cutaneous<br />
malignant melanoma from South Italy. Eur J<br />
Cancer 43 (1): 137-43, <strong>2007</strong>.<br />
■ DE LELLIS L, CURIA MC, ACETO GM, FORAC-<br />
CHIO S, COLUCCI G, RUSSO A, MARIANI-COSTAN-<br />
TINI R, CAMA A: Analysis of extended genomic rearrangements<br />
in oncological research. Ann Oncol<br />
18 (suppl. 6): vi173-vi178, <strong>2007</strong>.<br />
■ DE VITA F, GIULIANI F, GALIZIA G, BELLI C, AU-<br />
SILIO G, SANTABARBARA G, CIARDIELLO F, CA-<br />
TALANO G, ORDITURA M: Neo-adjuvant and adjuvant<br />
chemotherapy of gastric cancer. Ann Oncol 18<br />
(suppl. 6): vi120-vi123, <strong>2007</strong>.<br />
■ DE VITA F, GIULIANI F, ORDITURA M, MAIELLO<br />
E, GALIZIA G, DI MARTINO N, MONTEMURRO F,<br />
CARTENI G, MANZIONE L, ROMITO S, GEBBIA V,<br />
CIARDIELLO F, CATALANO G, COLUCCI G: Adjuvant<br />
chemotherapy with epirubicin, leucovorin, 5-fluorouracil<br />
and etoposide regimen in resected gastric<br />
158<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali<br />
PRODOTTI SCIENTIFICI<br />
2000 e 2006-<strong>2008</strong>) sottoposte a chirurgia ginecologica<br />
fine di valutare l’impatto sulle novità tecniche<br />
chirurgiche e nel management perioperativo, oggetto<br />
del progetto “Patologie maligne nelle donne anziane”.<br />
cancer patients: a randomized phase III trial by the<br />
Gruppo Oncologico Italia Meridionale (GOIM 9602<br />
Study). Ann Oncol 18 (8): 1354-58, <strong>2007</strong>.<br />
■ GARGANO G, CALCARA D, CORSALE S, AGNESE<br />
V, INTRIVICI C, FULFARO F, PANTUSO G, CAJOZZO<br />
M, MORELLO V, TOMASINO RM, OTTINI L, CO-<br />
LUCCI G, BAZAN V, RUSSO A: Aberrant methylation<br />
within RUNX3 CpG island associated with the nuclear<br />
and mitochondrial microsatellite instability in<br />
sporadic gastric cancers. Results of a GOIM (Gruppo<br />
Oncologico dell’Italia Meridionale) prospective study.<br />
Ann Oncol 18 (suppl. 6): vi103-vi109, <strong>2007</strong>.<br />
■ GEBBIA V, GIULIANI F, VALORI VM, AGUELI R,<br />
COLUCCI G, MAIELLO E: Cetuximab: clinical results<br />
in colorectal cancer. Ann Oncol 18 (suppl. 6): vi5vi7,<br />
<strong>2007</strong>.<br />
■ GEBBIA V, MAIELLO E, GIULIANI F, BORSELLINO<br />
N, CARUSO M, DI MAGGIO G, FERRAÙ F, BORDO-<br />
NARO R, VERDERAME F, TRALONGO P, DI CRI-<br />
STINA L, AGUELI R, RUSSO P, COLUCCI G: Secondline<br />
chemotherapy in advanced pancreatic<br />
carcinoma: a multicenter survey of the Gruppo Oncologico<br />
Italia Meridionale on the activity and safety<br />
of the FOLFOX4 regimen in clinical practice. Ann Oncol<br />
18 (suppl. 6): vi124-vi127, <strong>2007</strong>.<br />
■ GIOTTA F, LORUSSO V, MAIELLO E, FILIPPELLI<br />
G, VALERIO MR, CARUSO M, VERDERAME F, LA-<br />
TORRE A, COLUCCI G: Liposomal-encapsulated doxorubicin<br />
plus cyclophosphamide as first-line therapy<br />
in metastatic breast cancer: a phase II multicentric<br />
study. Ann Oncol 18 (suppl. 6): vi66-vi69, <strong>2007</strong>.<br />
■ GIULIANI F, COLUCCI G: Cetuximab in colon cancer.<br />
Int J Biol Markers 22 (n. 1 suppl. 4): S67-S70,<br />
<strong>2007</strong>.<br />
■ GUIDA M, COLUCCI G: Immunotherapy for metastatic<br />
renal cell carcinoma: is it a therapeutic option<br />
yet?. Ann Oncol 18 (suppl. 6): vi149-vi152, <strong>2007</strong>.<br />
MAIELLO E, GIULIANI F, GEBBIA V, PIANO A,
AGUELI R, COLUCCI G: Cetuximab: clinical results in<br />
colorectal cancer. Ann Oncol 18 (suppl. 6): vi8-vi10,<br />
<strong>2007</strong>.<br />
■ SARTORE-BIANCHI A, MORONI M, VERONESE S,<br />
CARNAGHI C, BAJETTA E, LUPPI G, SOBRERO A,<br />
BARONE C, CASCINU S, COLUCCI G, CORTESI E, NI-<br />
CHELATTI M, GAMBACORTA M, SIENA S: Epidermal<br />
growth factor receptor gene copy number and<br />
clinical outcome of metastatic colorectal cancer treated<br />
with panitumumab. J Clin Oncol 25 (22): 3238-<br />
45, <strong>2007</strong>.<br />
■ GRIDELLI C, MAIONE P, GALETTA D, COLAN-<br />
TUONI G, DEL GAIZO F, FERRARA C, GUERRIERO<br />
C, NICOLELLA D, ROSSI A: Three cases of long-lasting<br />
tumor control with erlotinib after progression<br />
with gefitinib in advanced non-small cell lung cancer.<br />
J Thorac Oncol 2 (8): 758-61, <strong>2007</strong>.<br />
■ GRIDELLI C, MAIONE P, GALETTA D, ROSSI A:<br />
Safety profile of erlotinib in patients with advanced<br />
non-small cell lung cancer with chronic renal failure.<br />
J Thorac Oncol 2 (1): 96-98, <strong>2007</strong>.<br />
■ GUIDA M, CASAMASSIMA A, MONTICELLI G,<br />
QUARANTA M, COLUCCI G: Basal cytokines profile in<br />
metastatic renal cell carcinoma patients treated with<br />
subcutaneous IL-2-based therapy compared with that<br />
of healthy donors. J Transl Med 5 (1): 51, <strong>2007</strong><br />
■ GEBBIA V, GALETTA D: Trattamento delle metastasi<br />
cerebrali nel paziente con NSCLC. In: 3° Volume<br />
Educazionale GOIM, pagg. 235-48, <strong>2007</strong>.<br />
■ GIULIANI F, COLUCCI G: Epatocarcinoma: strategie<br />
terapeutiche. In: 3° Volume Educazionale GOIM,<br />
pagg. 133-50, <strong>2007</strong>.<br />
■ GUIDA M: Nuovi sviluppi nella terapia medica del<br />
melanoma. In: 3° Volume Educazionale GOIM, pagg.<br />
89-108, <strong>2007</strong>.<br />
■ NAGLIERI E: Terapia medica del carcinoma renale<br />
metastatico. In: 3° Volume Educazionale GOIM, pagg.<br />
109-32, <strong>2007</strong>.<br />
■ NOVACK D, VAIRA S, HIRBE AC, JOHSON T, AL-<br />
HAWAGRI M, WEILBAECHER KN, GUARINI A, FAC-<br />
CIO R: The alternative NF-kB pathway, via NIK and<br />
RelB, mediates tumor-induced osteolysis. Atti Symposium<br />
Skeletal Complications of Malignancy V, Philadelphia<br />
(PA) 25-27 October <strong>2007</strong>, pagg. 23-24<br />
(poster 37).<br />
■ VITOLO U, LADETTO M, BALDINI L, CECCARELLI<br />
M, CHIAPPELLA A, DE RENZO A, DI RAIMONDO F,<br />
GALLAMINI A, GUARINI A, MANTOAN B, MAR-<br />
TELLI M, ALVAREZ I, ORSUCCI L, PARVIS G, PE-<br />
TRINI M, PINTO A, POGLIANI EM, POZZI S, PUL-<br />
SONI A, RIGACCI L, TUCCI A, ZAJA F, GALLO E:<br />
Front-line brief chemo-immunotherapy Rituximab<br />
(R)-FND + Rituximab consolidation ± Rituximab<br />
maintenance in elderly patients with untreated advanced<br />
stage Follicualr Lymphoma (FL): first interim<br />
analysis of a propsective randomized study (ML<br />
17638). Bloog (ASH Annual Meeting Abstracts)<br />
110: 1278, <strong>2007</strong>.<br />
I Progetti<br />
Linea 3<br />
159
Linea 3<br />
Programmazione attività <strong>2008</strong><br />
Area di attività 1: Nuovi approcci farmacologici<br />
per trattamenti adiuvanti, neoadiuvanti e della<br />
fase avanzata<br />
Nell’ambito della patologia gastrointestinale due<br />
progetti sono rivolti al tumore dello stomaco. Il primo,<br />
“A randomised multicenter phase III study of epirubicin<br />
+ Cisplatin+Capecitabine (ECX combination)<br />
vs Capecitabine alone in the adjuvanty tretment<br />
of radically resected adenocarcinoma of the<br />
stomach or gastrooesophageal junction”, è uno<br />
studio randomizzato multicentrico di fase III che pone<br />
a confronto una combinazione chemioterapica a 3<br />
farmaci (ECX; epirubicina, cisplatino, capecitabina)<br />
versus una monoterapia con la sola capecitabina<br />
quale trattamento adiuvante negli adenocarcinomi<br />
dello stomaco e della giunzione esofago-gastrica radicalmente<br />
resecati.<br />
Obiettivo primario di tale studio è la sopravvivenza<br />
globale. L’utilizzo di un braccio di riferimento<br />
con sola chirurgia non appare peraltro etico considerati<br />
anche i dati della metanalisi di Mari che suggeriscono<br />
la possibilità di impiegare come riferimento<br />
un braccio di trattamento con fluorofolati. Anche in<br />
questo caso la Capecitabina, può rappresentare una<br />
valida alternativa. L’altro studio “Taxotere + Fluorouracile<br />
(TF) versus Epirubicina + Cisplatino + Capacitabina<br />
(ECX) nel trattamento del carcinoma<br />
gastrico avanzato e/o metastatico. Studio multicentrico<br />
di fase II” invece è rivolto alla fase avanzata<br />
e/o metastatica ed è uno studio multicentrico randomizzato<br />
di fase II, in cui verranno valutati 2 schemi<br />
di trattamento: ECX (epirubicina, cisplatino, capecitabina),<br />
TF (Taxotere, fluorouracile). Due dei quesiti<br />
più interessanti che si pongono oggi riguardano: il<br />
ruolo degli schemi a due farmaci (doppiette) rispetto<br />
a quelli a tre (triplette), e la possibilità di sostituire il<br />
cisplatino in prima linea con schemi contenenti farmaci<br />
diversi e gravati di una tossicità meno rilevante.<br />
Occorre peraltro considerare che la Capecitabina<br />
si è dimostrata parimenti efficace e meglio<br />
tollerata del tradizionale fluorofolato e può pertanto<br />
rappresentare una opzione alternativa all’impiego<br />
del fluorouracile in infusione continua. Tra i farmaci<br />
biologici di recente introduzione il sorafenib, inibitore<br />
del sistema raf/mek/erk chinasi, è stato testato sia<br />
160<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali<br />
come agente singolo che in combinazione con la<br />
gemcitabina nell’epatocarcinoma. Nell’ambito di tale<br />
patologia, il progetto “Sorafenib+Cisplatino+Gemcitabina<br />
nel trattamento del carcinoma epatico<br />
avanzato: studio di fase I-II”, per quanto attiene alla<br />
fase I, si propone di individuare la dose massima tollerata<br />
e la dose raccomandata della combinazione cisplatino<br />
+ gemcitabina + sorafenib, mentre nella fase<br />
II verrà valutata la percentuale di risposte obiettive ed<br />
il profilo di tossicità della medesima associazione.<br />
I successivi studi sono riferiti al trattamento del<br />
carcinoma mammario. Lo studio “Doxorubicina liposomiale<br />
non pegilata (myocet®) e ciclofosfamide<br />
versus doxorubicina liposomiale non pegilata<br />
e vinorelbina nel trattamento di 1a linea nel carcinoma<br />
mammario metastatizzato her-2 negativo”<br />
confronta l’associazione della doxorubicina liposomiale<br />
non pegilata con la formulazione orale della vinorelbina<br />
rispetto all’associazione doxorubicina liposomiale<br />
non pegilata con la ciclofosfamide al fine<br />
di valutare l’attività e la tossicità in prima linea metastatica<br />
di tali schemi terapeutici sulla base del miglior<br />
indice terapeutico della doxorubicina liposomiale<br />
non pegilata.<br />
Nell’ambito della patologia polmonare in fase metastatica,<br />
vanno annoverati due progetti di ricerca. Lo<br />
studio “Randomized phase II trial of first line cisplatin<br />
with docetaxel or vinorelbine for 6 cycles in<br />
patients with advanced non-small-cell lung cancer”<br />
pone a confronto la combinazione cisplatino + vinorelbina<br />
versus l’associazione del cisplatino con il docetaxel<br />
con lo scopo di avere maggiori informazioni<br />
su quale possa essere la schedala migliore in termini<br />
di attività e tossicità oltre che di ricaduta a livello di<br />
qualità di vita. La combinazione di docetaxel e CDDP<br />
è stata valutata in diversi studi di fase II e III. Lo studio<br />
più corposo è stato quello di Fossella in cui i pazienti<br />
trattati con questa associazione hanno mostrato<br />
una sopravvivenza mediana di 11.3 mesi<br />
rispetto ad una sopravvivenza mediana di 10.1 mesi<br />
per i pazienti trattati con la schedala CDDP e Vinorelbine<br />
(P =.044; hazard ratio, 1.183 [97.2% confidence<br />
interval, 0.989 to 1.416] I pazienti trattati con<br />
docetaxel presentavano inoltre un miglioramento significativo<br />
dei parametri di qualità di vita rendendo
tale associazione tra quelle da preferirsi per il NSCLC<br />
in fase avanzata. La combinazione invece della Vinorelbine<br />
al CDDP, sperimentata in molti studi di<br />
fase III includenti oltre 1500 pazienti ha mostrato<br />
una risposta globale oscillante dal 25 al 43% con una<br />
sopravvivenza mediana da 7.7 mesi a 10.3 mesi e<br />
con sopravvivenza ad 1 anno dal 33 al 39%. Lo studio<br />
di Fossella è stato l’unico in cui uno schema di seconda<br />
generazione.<br />
Lo studio TAX 326 è l’unico studio in cui una associazione<br />
tra platino e farmaci di seconda generazione<br />
ha mostrato di essere superiore ad una combinazione<br />
dello stesso tipo: lo schema docetaxel e<br />
cisplatino ha mostrato migliori risultati rispetto alla<br />
associazione vinorelbine e cisplatino in termini di attività,<br />
efficacia e qualità di vita.<br />
L’altro progetto, “Studio multicentrico di fase II<br />
per valutare la attività e la tollerabilità della combinazione<br />
di fotemustina e cisplatino nel trattamento<br />
dei pazienti con carcinoma polmonare non<br />
a piccole cellule (NSCLC) con metastasi cerebrali”,<br />
considera i pazienti con carcinoma polmonare metastatico<br />
con presenza di secondarietà cerebrali: queste<br />
ultime rappresentano una delle più sfavorevoli evoluzioni<br />
nella storia clinica del carcinoma polmonare<br />
non a piccole cellule condizionandone notevolmente<br />
la prognosi. La Fotemustina è tra i chemioterapici che<br />
hanno dimostrato di superare la barriera ematoencefalica.<br />
Il disegno dello studio prevede la somministrazione<br />
di 2 cicli di chemioterapia (cisplatino + fotemustina)<br />
prima di introdurre il trattamento<br />
radioterapico ed i pazienti in risposta continueranno<br />
per altri 4 cicli di chemioterapia.<br />
Il progetto “Terapia di seconda linea nel carcinoma<br />
ovarico avanzato. Studio di fase II con la associazione<br />
Carboplatino-Caelyx” considera le pazienti<br />
affette da carcinoma ovarico sfuggite al<br />
trattamento di prima linea con carboplatino e taxolo<br />
per le quali in caso di platino-sensibilità viene proposta<br />
una terapia di seconda linea con l’associazione<br />
carboplatino + doxorubicina liposomiale pegilata. La<br />
doxorubicina liposomiale pegilata consiste in una<br />
formulazione liposomiale in cui la doxorubicina cloridrata<br />
è incapsulata in liposomi sulla cui superficie<br />
fosfolipidica è legato il metossipolietilenglicole<br />
(MPEG) che impedisce il riconoscimento dei liposomi<br />
da parte del sistema fagocitario mononucleolare<br />
aumentandone il tempo di circolazione nel sangue.<br />
Area di attività 2: Valutazione dei trattamenti integrati<br />
sistemici e loco-regionali<br />
Il progetto “Chemioterapia intraarteriosa epatica<br />
con fotemustine in pazienti affetti da metastasi<br />
epatiche da melanoma” riguarda la chemioterapia<br />
intra-arteriosa epatica con fotemustina in pazienti affetti<br />
da metastasi epatiche da melanoma mediante il<br />
posizionamento di un Porth intra-arterioso epatico<br />
per via angiografica. Le nitrosuree rappresentano<br />
una classe farmacologica particolarmente attiva nei<br />
confronti del melanoma. La fotemustina, nitrosurea<br />
di terza generazione, ha mostrato notevole efficacia<br />
in numerosi studi nel trattamento del melanoma metastatico,<br />
in confronto alla Dacarbazina, ed anche<br />
nella prevenzione delle metastasi cerebrali. Il profilo<br />
farmacocinetico della fotemustina, con il suo alto indice<br />
di estrazione epatica, rende questo farmaco candidabile<br />
ad un trattamento intraarterioso epatico, anche<br />
in eventuale associazione con un trattamento<br />
antiblastico sistemico. In particolare, nel trattamento<br />
delle metastasi epatiche da melanoma oculare, caratterizzato<br />
da un marcato epatotropismo, la somministrazione<br />
di Fotemustina per via intraarteriosa<br />
epatica ha mostrato risultati molto promettenti, rappresentati<br />
da una notevole efficacia terapeutica con<br />
ottima tollerabilità. Il secondo progetto, “Utilizzo di<br />
High Intensity Focused Ultrasound (HAIFU) nel<br />
trattamento terapeuticodei tumori del fegato, pancreas<br />
e dell’utero” si propone di valutare l’High Intensity<br />
Focused Ultrasound (HAIFU) nel trattamento<br />
terapeutico dei tumori del fegato, pancreas ed utero.<br />
L’HAIFU è uno strumento che produce alta intensità<br />
di ultrasuoni che possono essere convogliati localmente<br />
verso una neoplasia producendo necrosi massiva,<br />
anche in relazione ad un severo danno dei vasi<br />
sanguigni a livello delle strutture microvascolari di<br />
tutta le regione trattata con HAIFU. Un altro aspetto<br />
particolarmente interessante del trattamento con<br />
HAIFU è l’attività immunitaria, poiché è stata dimostrata<br />
una intensificazione della risposta immunitaria<br />
conseguente al trattamento con HAIFU espressa<br />
sia come rapporto CD4/CD8 sia come numero di presentazioni<br />
antigeniche locali a livello linfonodale ed<br />
in termine di attività dei linfociti circolanti.<br />
Area di attività 3: Sviluppo di trattamenti mirati<br />
su basi biologiche<br />
In tale area della linea di ricerca annoveriamo il<br />
I Progetti<br />
Linea 3<br />
161
Linea 3<br />
progetto “Determinazione dei livelli della Timidinofosforilasi<br />
(TP) e della Diidropirimidinadeidrogenasi<br />
(DPD) e correlazione con il tasso di risposte<br />
obiettive e con la tossicità nei pazienti con neoplasie<br />
gastrointestinali trattati con Capecitabina”.<br />
La capecitabina è un profarmaco che viene convertito<br />
nella forma attiva del 5-FU ad opera dell’enzima<br />
TP e la presenza di elevati livelli della TP nelle cellule<br />
tumorali colorettali e gastriche è apparsa correlata ad<br />
una maggiore angiogenesi nonché ad una prognosi<br />
sfavorevole. La DPD è l’enzima che catalizza la degradazione<br />
del 5-FU nel metabolica inattivo diidrofluorouracile<br />
(FUH2): basse concentrazioni di tale enzima<br />
determinano una più alta concentrazione sierica<br />
del metabolita attivo e di conseguenza una maggiore<br />
tossicità del sangue periferico. Il progetto “Caratterizzazione<br />
dei livelli di Vascular Endothelial<br />
Growth Factor in pazienti affetti da secondarietà<br />
epatiche a primitività intestinale trattati con panperfusione<br />
epatica antiblastica” intende valutare in<br />
maniera prospettica, in pazienti candidabili a panferfusione<br />
epatica antiblastica affetti da secondarietà<br />
epatiche da neoplasie a primitività intestinale, i livelli<br />
sierici e plasmatici del VEGFR, che costituisce il principale<br />
peptide angiogenetico presente sia nel tessuto<br />
neoplastico che nel torrente ematico. Lo studio prevede<br />
una durata biennale per cui nei primi 18 mesi<br />
si provvederà all’arruolamento dei pazienti, alla raccolta<br />
dei campioni ematici ed ai dosaggi ELISA, mentre<br />
l’ultimo semestre sarà dedicatola follow-up ed<br />
alla registrazione dei dati.<br />
Per quanto riguarda lo studio “Espressione genica<br />
di EGFR, stato mutazionale di KRAS ed<br />
espressione delle proteine HIF-1A e NHERF quali<br />
fattori predittivi di risposta al Cetuximab in pazienti<br />
affetti da carcinoma del colon retto metastatico”<br />
il recettore del EGF (EGFR, noto anche come<br />
ErbB1o HER1) è un membro della famiglia dei recettori<br />
Erb presenti sulle cellule sane epiteliali, mesenchiali<br />
e neuronali. Tutti i recettori di questa famiglia<br />
condividono la stessa struttura proteica costituita<br />
da un dominio extracellulare, una regione idrofobica<br />
transmembrana ed un dominio intracellulare ad attività<br />
tirosinochinasica. L’attivazione del recettore può<br />
essere ligando-dipendente o ligando-indipendente. I<br />
ligandi specifici per EGFR comprendono il EGF, il<br />
TGF-alfa, l’amfiregulina, la betarellulina, l’epiregulina<br />
ed il fattore di crescita EGF-like legante l’eparina. Il<br />
162<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali<br />
legame del ligando al recettore ne determina l’attivazione<br />
attraverso la dimerizzazione e conseguente<br />
autofosforilazione di numerosi residui tirosinici. Il risultato<br />
finale è rappresentato dall’attivazione di almeno<br />
5 vie di trasmissione intracellulare del segnale:<br />
Ras/Raf/MAPK, PI3K/Akt, fosfolipasi C, STAT e chinasi<br />
Src Studi di fase II hanno valutato l’impiego del<br />
cetuximab nel trattamento di I linea in combinazione<br />
con il regime Folfox4 ottenendo risultati incoraggianti<br />
(3). Circa il 70-80% dei CCR esprime EGFR<br />
in immunoistochimica (IIC) (4). Contrariamente a<br />
quanto ragionevolmente prevedibile, tale espressione<br />
non correla con la risposta al cetuximab. Infatti, in<br />
pazienti affetti da CCR EGFR negativi è stata osservata<br />
una percentuale di risposte obiettive pari al 25%<br />
(5). Questo dato evidenzia come i fattori predittivi di<br />
risposta e resistenza al trattamento rimangano, ad<br />
oggi, non definiti.<br />
Il progetto “Valutazione predittiva e prognostica<br />
delle caratteristiche biomolecolari dei pazienti con<br />
carcinoma polmonare non a piccole cellule<br />
(NSCLC)” avrà lo scopo di effettuare una valutazione<br />
predittiva e prognostica del carcinoma polmonare<br />
non a piccole cellule (NSCLC). Il recettore di superficie<br />
dell’Epidermal Growth Factor svolge la funzione<br />
di mediatore del relativo segnale extracellulare ed un<br />
aumentato livello di espressione di EGFR è stato osservato<br />
in diverse neoplasie e frequentemente rappresenta<br />
un fattore prognostico sfavorevole. Diverse<br />
strategie terapeutiche coinvolgenti piccole molecole<br />
ad azione inibitrice sono state sviluppate allo scopo<br />
di agire sull’EGFR quale target; gefitinib ed erlotinib<br />
sono state le prime due molecole ampiamente utilizzate<br />
aventi specificatamente la capacità di inibire<br />
l’attività tirosinkinasica del recettore stesso. Entrambi<br />
i farmaci hanno una attività reversibile. Il cisplatino<br />
è da molti anni il cardine del trattamento chemioterapico<br />
dei pazienti con NSCLC agendo causando un<br />
danno nella doppia elica del DNA che generalmente<br />
viene riparato utilizzando in primis l’ERCC1 (excision<br />
repair cross-complementing 1): recentemente è stato<br />
visto che i livelli di ERCC1 correlano con la sopravvivenza<br />
anche nel setting adiuvante.<br />
Area di attività 4: Sviluppo e validazione di trattamenti<br />
mini-invasivi<br />
Il progetto “Alcolizzazione percutanea di adenomi<br />
tossici tiroidei non suscettibili di intervento
chirurgico” si propone di verificare l’efficacia e la<br />
bassa incidenza di complicanze nel trattamento degli<br />
adenomi tossici della tiroide attraverso la PEI (alcolizzazione<br />
percutanea ecoguidata) in pazienti non<br />
suscettibili di trattamento chirurgico per problemi di<br />
natura anestesiologica o che rifiutano di sottoporsi ad<br />
intervento, ottenendo l’equilibrio metabolico della<br />
funzione tiroidea senza il ricorso a terapia medica con<br />
farmaci tireostatici.<br />
Lo studio “Trattamento in unica sessione (Single<br />
step) con chemioembolizzazione (TACE) e termoablazione<br />
mediante radiofrequenza (RFA) nelle<br />
neoplasie epatiche primitive e secondarie: fattibilità,<br />
tollerabilità ed efficacia intende verificare la<br />
fattibilità, tollerabilità ed efficacia” si occupa del<br />
trattamento in una singola sessione (single step)<br />
con chemioembolizzazione (TACE) e termoablazione<br />
mediante radiofrequenza (RFA) nelle neoplasie epatiche<br />
primitive e secondarie. Tale combinazione permetterebbe<br />
di sfruttare l’effetto ipossico della chemioembolizzazione<br />
ottenuto mediante l’infusione di<br />
Spongostan, con il potenziamento dell’attività citotossica<br />
di alcuni farmaci (antracicline, mitomicina<br />
C) e di associarlo con la necrosi indotta dalla ipertermia<br />
da radiofrequenza.<br />
Il progetto “Valutazione della cifoplastica con<br />
palloncino nelle fratture vertebrali da compressione<br />
in pazienti oncologici” prende in considerazione<br />
una evenienza particolarmente frequente nei<br />
pazienti affetti da metastasi ossea rappresentata da<br />
fratture vertebrali da compressione. Viene proposta<br />
una metodica ovvero la cifoplastica con palloncino<br />
che come obiettivo quello di stabilizzare la frattura e<br />
correggere le deformità spinali provocate dalla frattura<br />
con compressione.<br />
Il progetto “Trattamento con Elettroporator delle<br />
lesioni cutanee/sottocutanee di tumori solidi” verte<br />
sull’Elettroporazione, che è un fenomeno fisiologico<br />
indotto da un campo magnetico mediante brevi ed intensi<br />
impulsi elettrici che provocano cambiamenti<br />
strutturali della membrana cellulare, accrescendone la<br />
permeabilità tanto da permettere a grandi e piccole<br />
molecole, quali i farmaci o gli acidi nucleici, di entrare<br />
nel citoplasma. Questa tecnica quindi è in grado di<br />
potenziare l’attività antitumorale di un chemioterapico<br />
che può così raggiungere elevate concentrazioni<br />
all’interno della cellula tumorale e di conseguenza<br />
espletare la propria intrinseca attività antitumorale.<br />
I Progetti<br />
Linea 3<br />
La tecnica viene eseguita con una apparecchiatura<br />
denominata Cliniporator conforme alla normativa<br />
93/42/EEC per le apparecchiature mediche.<br />
L’ultimo progetto “La laserterapia percutanea<br />
ecoguidata (Laser Thermal Ablation – lta) nel trattamento<br />
delle neoplasie tiroidee” afferente a questa<br />
area della ricerca intende impiegare la laser-terapia<br />
percutanea ecoguidata quale trattamento locale nelle<br />
neoplasie della tiroide. Il principio della LTA è la distruzione<br />
del tessuto tiroideo mediante il riscaldamento<br />
prodotto dalla luce di un raggio laser che<br />
viene veicolata da fibre ottiche sottilissime introdotte<br />
nella tiroide o in altre strutture quali paratiroidi o altri<br />
tessuti) attraverso sottili aghi, tutto sotto costante<br />
controllo ecografico.<br />
II trattamento LTA è indicato sia nei noduli benigni<br />
della tiroide di grandi dimensioni (sino a 50mm<br />
di diametro), sia nelle forme inoperabili dei tumori<br />
maligni, per le condizioni cliniche del paziente, per le<br />
dimensioni della neoplasia o per il particolare carattere<br />
istopatologico, quali le forme anaplastiche comunemente<br />
ritenute non suscettibili di trattamento<br />
chirurgico. Anche le paratiroidi possono essere trattate<br />
con LTA, ma solo in casi selezionati e con motivate<br />
controindicazioni all’intervento chirurgico. Si<br />
può infine ipotizzare che, nel futuro, possano essere<br />
avviate a tale trattamento anche neoplasie maligne<br />
tiroidee differenziate di piccole dimensioni, ove le<br />
caratteristiche biomolecolari e genetiche indichino<br />
prognosticamente una ridotta malignità o tendenza<br />
alla metastatizzazione.<br />
Area di attività 5: Sviluppo di nuovi concetti di<br />
metodologia clinica<br />
Due progetti, tra cui “Valutazione di fattibilità<br />
delle laringectomie ricostruttive in due centri internazionali<br />
per la cura dei tumori laringei (Vitebsk-<br />
Bielorussia e Bari-Italia)” e “Valutazione di<br />
fattibilità della proctectomia totale in due centri<br />
internazionali (Vitebsk e Bari)” sono svolti in collaborazione<br />
con il centro di Vitebsk (Bielorussia). Il<br />
primo intende valutare e confrontare interventi di laringectomia<br />
ricostruttiva al fine di verificare il grado<br />
di ripresa funzionale e di recupero sociale raggiunto,<br />
mentre il secondo porrà a confronto le esperienze dei<br />
due centri coinvolti nell’ambito della proctectomia totale<br />
per tumori del retto ultrabasso. Rimanendo nella<br />
chirurgia dell’apparato digerente i progetti “Effetti sul<br />
163
Linea 3<br />
tono e sulla funzione sfinterica anale della escissione<br />
del mesoretto intero dopo proctectomia totale<br />
per cancro del retto” e “Effetti sul tono sfinterico<br />
anale della permanenza del tubo transanale “nocoil”<br />
posto a protezione delle anastomosi colorettali<br />
dopo proctectomia per cancro del retto” in-<br />
164<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali<br />
tendono valutare gli effetti sul tono e sulla funzione<br />
sfinterica anale dopo posizionamento del tubo transanale<br />
“nocoil” posto a protezione delle anastomosi<br />
colo-rettali e rispettivamente della escissione del<br />
mesoretto intero dopo proctectomia totale per cancro<br />
del retto.
Progetto N. 75<br />
A randomised multicenter phase III study of epirubicin + Cisplatin+Capecitabine (ECX combination) vs<br />
Capecitabine alone in the adjuvanty tretment of radically resected adenocarcinoma of the stomach or<br />
gastrooesophageal junction<br />
Area A) Nuovi approcci farmacologici per trattamenti adiuvanti, neoadiuvanti e della fase<br />
avanzata<br />
Responsabile Colucci Giuseppe (U.O. di Oncologia Medica Sperimentale)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2007</strong><br />
Durata 36<br />
F. Giuliani (U.O. di Oncologia Medica Sperimentale)<br />
Parole chiave Carcinoma gastrico, terapia adiuvante<br />
Altri Enti coinvolti U.O. Oncologia Medica Poli<strong>clinico</strong> Universitario Napoli - G. Catalano; Divisione di Oncologia<br />
Medica Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza S. G. Rotondo - E. Macello; U.O. Oncologia<br />
Medica Osp. Vito Fazzi Lecce - V. Lorusso; U.O. Oncologia Medica Poli<strong>clinico</strong><br />
Universitario Palermo - N. Gebbia; U.O. Oncologia Medica Ospedale Cardarelli Campobasso<br />
- S. RoInito; U.O. Oncologia Medica Ospedale Cardarelli Napoli - G. Cartelli; Dipartimento<br />
di Oncologia Medica Clinica La Maddalena Palermo - V. Gebbia; U.O. Oncologia Medica e<br />
Terapie Integrate Poli<strong>clinico</strong> Universitario Messina - V. Adamo; U.O. Oncologia Medica<br />
Ospedale Civile Taonnina - F. Ferraù; U.O. Oncologia Medica Ospedale Buccheri La Ferla<br />
Palermo - N. Borsellino; U.O. Oncologia Medica Ospedale S. Carlo Potenza - L. Manzione;<br />
U.O. Oncologia Medica Centro Catanese di Oncologia Catania - M. Caruso; U.O. Oncologia<br />
Medica Osp. S. <strong>Giovanni</strong> di Dio e Ruggi d’Aragona Salerno - S. Cariello; Servizio di Oncologia<br />
Medica Ospedale Civile Castellaneta - A. Rinaldi; U.O. Oncologia Medica Ospedale<br />
Perrino Brindisi - S. Cinieri; U.O. Oncologia Medica B JRE Roma - M. Lopez; U.O. Chirurgia<br />
Poli<strong>clinico</strong> Bari - F. Prete; U.O. Chirurgia Clinica La Madonnina Bari - E. Restini<br />
Tipologia progetto<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Dettagli Progetti di Ricerca<br />
I Progetti<br />
Linea 3<br />
165
Linea 3<br />
Progetto N. 76<br />
Taxotere + Fluorouracile (TF) versus Epirubicina + Cisplatino + Capacitabina (ECX) nel trattamento del<br />
carcinoma gastrico avanzato e/o metastatico. Studio multicentrico di fase II<br />
166<br />
Area A) Nuovi approcci farmacologici per trattamenti adiuvanti, neoadiuvanti e della fase<br />
avanzata<br />
Responsabile Colucci Giuseppe (U.O. di Oncologia Medica Sperimentale)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2007</strong><br />
Durata 18<br />
N. Borsellino (U.O. Oncologia Medica Ospedale Buccheri La Ferla Palermo)<br />
Parole chiave Carcinoma gastrico, Taxotere, Capecitabina<br />
Altri Enti coinvolti Dipartimento di Chirurgia Oncologica; U.O. Oncologia Medica II Poli<strong>clinico</strong> Universitario<br />
Napoli - O. Catalano; Divisione di Oncologia Medica Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza<br />
S. G. Rotondo - E. Macello; U.O. Oncologia Medica Osp. Vito Fazzi Lecce - V. Lorusso;<br />
U.O. Oncologia Medica Poli<strong>clinico</strong> Universitario Palermo - N. Gebbia; U.O. Oncologia Medica<br />
Ospedale Cardarelli Campobasso - S. Romito; U.O. Oncologia Medica Ospedale Cardarelli<br />
Napoli - O. Carteni; Dipartimento di Oncologia Medica Clinica La Maddalena Palermo<br />
- V. Gebbia; U.O. Oncologia Medica e Terapie Integrate Poli<strong>clinico</strong> Universitario Messina -<br />
V. Adamo; U.O. Oncologia Medica Ospedale Civile Taormina - dr. F. Ferraù; U.O. Oncologia<br />
Medica Ospedale Buccheri La Ferla Palermo - N. Borsellino; U.O. Oncologia Medica<br />
Ospedale S. Carlo Potenza - L. Manzione; U.O. Oncologia Medica Centro Catanese di Oncologia<br />
Catania - M. Caruso; U.O. Oncologia Medica Osp. S. <strong>Giovanni</strong> di Dio e Ruggi d’Aragona<br />
Salerno - S. Cariello; Servizio di Oncologia Medica Ospedale Civile Castellaneta -A.<br />
Rinaldi; U.O. Oncologia Medica Ospedale Perrino Brindisi - S. Cinieri; U.O. Oncologia Medica<br />
B IRE Roma - M. Lopez<br />
Tipologia progetto<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali
Progetto N. 77<br />
Sorafenib+Cisplatino+Gemcitabina nel trattamento del carcinoma epatico avanzato:<br />
studio di fase I-II<br />
Area A) Nuovi approcci farmacologici per trattamenti adiuvanti, neoadiuvanti e della fase<br />
avanzata<br />
Responsabile Colucci Giuseppe (U.O. di Oncologia Medica Sperimentale)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2007</strong><br />
Durata 24<br />
Parole chiave Sorafenib, epatocarcinoma, cisplatino, gemcitabina<br />
I Progetti<br />
Linea 3<br />
Altri Enti coinvolti Divisione di Oncologia Medica Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza S. G. Rotondo - E.<br />
Macello; U.O. Oncologia Medica Osp. Vito Fazzi Lecce - V. Lorusso; U.O. Oncologia Medica<br />
Ospedale Cardarelli Napoli - G. Carteni; U.O. Oncologia Medica e Terapie Integrate Poli<strong>clinico</strong><br />
Universitario Messina - V. Adamo; U.O. Oncologia Medica Ospedale S. Carlo Potenza<br />
- L. Manzione; U.O. Oncologia Medica Azienda Osp. Pugliese Ciaccio - S. Molica; U.O. Oncologia<br />
Medica B IRE Roma - M. Lopez; U.O. Oncologia Medica Frattamaggiore ASL Na3<br />
- S. Del Prete; U.O. Oncologia Medica Poli<strong>clinico</strong> Universitario Palermo - N. Gebbia; U.O Oncologia<br />
Medica Ospedale La Maddalena Palermo - V. Gebbia; U.O. Oncologia Medica Ospedale<br />
Cardarelli Campobasso - S. Romito; U.O. Oncologia Medica Ospedale Perrino Brindisi<br />
- S. Cinieri; U.O. Oncologia Medica Ospedale Buccheri La Ferla Palermo - N. Borsellino<br />
Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
167
Linea 3<br />
Progetto 78<br />
Doxorubicina liposomiale non pegilata (myocet®) e ciclofosfamide versus doxorubicina liposomiale<br />
non pegilata e vinorelbina nel trattamento di 1a linea nel carcinoma mammario metastatizzato her-2<br />
negativo<br />
Area A) Nuovi approcci farmacologici per trattamenti adiuvanti, neoadiuvanti e della fase<br />
avanzata<br />
Responsabile Giotta Francesco (Oncologia Medica e Sperimentale)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2007</strong><br />
Durata 24<br />
G. Colucci (Dipartimento Oncologia Medica e Sperimentale), A. Latorre (Oncologia Medica<br />
e Sperimentale), V. Lorusso (Oncologia Medica - Lecce), E. Maiello (Oncologia Medica - San<br />
<strong>Giovanni</strong> Rotondo), M. Lopez (IRE – Roma), S. Del Prete (Ospedale di Frattamaggiore), N.<br />
Gebbia (Oncologia Medica – Università Palermo)<br />
Parole chiave Doxorubicina liposomiale non pegilata, vinorelbina, Carcinoma mammario avanzato<br />
Altri Enti coinvolti IRE Roma; IRCCS San <strong>Giovanni</strong> Rotondo; Ospedale Fazzi Lecce; Ospedale Frattamaggiore<br />
(NA); Università degli Studi di Palermo<br />
Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />
168<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali
Progetto N. 79<br />
Randomized phase II trial of first line cisplatin with docetaxel or vinorelbine for 6 cycles in patients with<br />
advanced non-small-cell lung cancer<br />
Area A) Nuovi approcci farmacologici per trattamenti adiuvanti, neoadiuvanti e della fase<br />
avanzata<br />
Responsabile Colucci Giuseppe (U.O. di Oncologia Medica Sperimentale)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2007</strong><br />
Durata 18<br />
D. Galetta (U.O. di Oncologia medica e Sperimentale)<br />
Parole chiave NSCLC in fase avanzata, Cisplatino, Vinorelbine, Docetaxel<br />
Altri Enti coinvolti U.O. Oncologia Medica Ospedale ‘Vito Fazzi’ Lecce - V. Lorusso; Dipartimento Oncologia<br />
Medica Clinica ‘La Maddalena’ Palermo - V. Gebbia; V Divisione di Pneumologia ‘Ospedale<br />
Forlanini’ Roma - F. De Marinis; Divisione di Oncologia Medica Ospedale ‘Casa Sollievo<br />
della Sofferenza’ San <strong>Giovanni</strong> Rotondo (FG) - E. Maiello; U.O. Oncologia Medica Ospedale<br />
‘Cardarelli’ Campobasso - S. Romito; U.O. Oncologia Medica Ospedale Civile Taormina<br />
- F. Ferraù; Divisione Oncologia Medica ‘Centro Catanese di Oncologia’ Catania - M. Caruso;<br />
U.O. Oncologia Medica Ospedale ‘Buccheri la Ferla’ Palermo - N. Borsellino<br />
Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
I Progetti<br />
Linea 3<br />
169
Linea 3<br />
Progetto N. 80<br />
Studio multicentrico di fase II per valutare la attività e la tollerabilità della combinazione di fotemustina<br />
e cisplatino nel trattamento dei pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC)<br />
con metastasi cerebrali<br />
170<br />
Area A) Nuovi approcci farmacologici per trattamenti adiuvanti, neoadiuvanti e della fase<br />
avanzata<br />
Responsabile Colucci Giuseppe (Dipartimento Oncologia Medica)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2007</strong><br />
Durata 18<br />
D. Galetta (U.O. di Oncologia)<br />
Parole chiave NSCLC, metastasi cerebrali, fotemustina<br />
Altri Enti coinvolti U.O. Oncologia Medica Ospedale ‘Vito Fazzi’ Lecce - V. Lorusso; Dipartimento Oncologia<br />
Medica Clinica ‘La Maddalena’ Palermo - V. Gebbia; V Divisione di Pneumologia ‘Ospedale<br />
Forlanini’ Roma - F. De Marinis; Divisione di Oncologia Medica ‘Ospedale G. Moscati’ Avellino<br />
- C. Gridelli; Divisione di Oncologia Medica Ospedale ‘S. Carlo’ Potenza - L. Manzione;<br />
Divisione di Oncologia Medica Ospedale ‘Casa Sollievo della Sofferenza’ San <strong>Giovanni</strong> Rotondo<br />
(FG) - E. Macello; U.O. Oncologia Medica Ospedale ‘Cardarelli’ Campobasso - S. Romito;<br />
U.O. Oncologia Medica e Terapie Integrate Poli<strong>clinico</strong> Universitario Messina - V.<br />
Adamo; U.O Oncologia Medica Ospedale Civile Taormina - F. Ferraù; Servizio Oncologia<br />
Medica Ospedale Civile Castellaneta - A. Rinaldi; Divisione Oncologia Medica ‘Centro Catanese<br />
di Oncologia’ Catania - M. Caruso; U.O. Oncologia Medica Poli<strong>clinico</strong> Universitario<br />
Palermo - N. Gebbia; U.O. Oncologia Medica Osp. ‘S. <strong>Giovanni</strong> di Dio e Ruggi d’Aragona’<br />
Salerno - S. Cariello<br />
Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali
Progetto N. 81<br />
Terapia di seconda linea nel carcinoma ovarico avanzato. Studio di fase II con la associazione<br />
Carboplatino Caelyx<br />
Area A) Nuovi approcci farmacologici per trattamenti adiuvanti, neoadiuvanti e della fase<br />
avanzata<br />
Responsabile Colucci Giuseppe (U.O. di Oncologia Medica Sperimentale)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2007</strong><br />
Durata 24<br />
V. Troiano (U.O. di Ginecologia)<br />
Parole chiave Terapia di II linea; Carcinoma ovarico; Carboplatino Caelyx<br />
I Progetti<br />
Linea 3<br />
Altri Enti coinvolti Clinica Ginecologica I, Poli<strong>clinico</strong> Bari; U.O. di Oncologia degli Ospedali di San <strong>Giovanni</strong> Rotondo,<br />
Potenza, Campobasso, Lecce, Tricase<br />
Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 82<br />
Chemioterapia intraarteriosa epatica con fotemustine in pazienti affetti da metastasi epatiche<br />
da melanoma<br />
Area B) Valutazione dei trattamenti integrati sistemici e loco-regionali<br />
Responsabile Catino Annamaria (U.O. Radiologia Interventistica Dirigente medico I liv)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 36<br />
C. Gadaleta (U.O. di Radiologia Interventistica), M. Guida (U.O. di Oncologia Medica), V. Lorusso<br />
(U.O. di Oncologia Medica - Lecce), G. Ranieri (U.O. di Radiologia), E. Canniello (U.O.<br />
di Anestesia e Sala Operatoria)<br />
Parole chiave Chemioterapia intraarteriosa epatica, melanoma, metastasi epatiche, fotemustina<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
171
Linea 3<br />
Progetto N. 83<br />
Utilizzo di High Intensity Focused Ultrasound (HAIFU) nel trattamento terapeutico dei tumori del fegato,<br />
pancreas e dell’utero.<br />
Area B) Valutazione dei trattamenti integrati sistemici e loco-regionali<br />
Responsabile Izzi <strong>Giovanni</strong> (U.O. di Radiologia Diagnostica)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2007</strong><br />
Durata 36<br />
M. Quaranta (U.O. di Laboratorio Analisi Dip. Oncologia Sperimentale), G. Smaldino F.<br />
(U.O. di Radiologia Diagnostica), A. Daniele (U.O. di Laboratorio Analisi)<br />
Parole chiave Ultrasuoni, trattamento terapeutico, carcinoma<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 84<br />
Determinazione dei livelli della Timidino-fosforilasi (TP) e della Diidropirimidinadeidrogenasi (DPD) e<br />
correlazione con il tasso di risposte obiettive e con la tossicità nei pazienti con neoplasie gastrointestinali<br />
trattati con Capecitabina<br />
Area C) Sviluppo di trattamenti mirati su basi biologiche<br />
Responsabile Colucci Giuseppe (Dipartimento Oncologia Medica e Sperimentale)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2007</strong><br />
Durata 24<br />
Parole chiave<br />
Altri Enti coinvolti<br />
F. Giuliani (U.O. di Oncologia Medica e Sperimentale), I. Nugnes (Dip. Oncologia Medica e<br />
Sperimentale), M. Quaranta (U.O. di Laboratorio Analisi Dip. Oncologia Sperimentale), S.<br />
Tommasi (U.O. di Laboratorio Analisi Dip. Oncologia Sperimentale), D. Antonella (U.O. di<br />
Laboratorio Analisi Dip. Oncologia Sperimentale)<br />
Timidino-fosforilasi, deidropirimidina deidrogenasi, Capecitabina,<br />
neoplasia gastrointestinale<br />
Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />
172<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali
Progetto N. 85<br />
I Progetti<br />
Linea 3<br />
Caratterizzazione dei livelli di Vascular Endothelial Growth Factor in pazienti affetti da secondarietà<br />
epatiche a primitività intestinale trattati con pan-perfusione epatica antiblastica<br />
Area C) Sviluppo di trattamenti mirati su basi biologiche<br />
Responsabile Ranieri Girolamo (U.O. di Radiologia Interventistica)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2007</strong><br />
Durata 24<br />
Parole chiave<br />
Altri Enti coinvolti<br />
C. Gadaleta (U.O. di Radiologia), A. Catino (U.O. di Radiologia), V. Fazio (U.O. di Radiologia<br />
Interventistica), G. Vinciarelli (U.O. di Radiologia), M. Coviello (U.O. di Laboratorio<br />
Analisi), M. Quaranta (U.O. di Laboratorio Analisi Oncologia Sperimentale), V. Mattioli<br />
(U.O. di Anestesia e Sala Operatoria)<br />
pan-perfusione epatica antiblastica, chemioterapia loco-regionale epatica, VEGF,<br />
angiogenesi, metastasi epatiche, carcinomi del colon-retto<br />
Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 86<br />
Espressione genica di EGFR, stato mutazionale di KRAS ed espressione delle proteine HIF-1a e NHERF<br />
quali fattori predittivi di risposta al Cetuximab in pazienti affetti da carcinoma del colon retto metastatico<br />
Area C) Sviluppo di trattamenti mirati su basi biologiche<br />
Responsabile Abbate Ines (U.O. di Laboratorio Analisi)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2008</strong><br />
Durata 24<br />
B. Damiani (U.O. di Oncologia Medica e Sperimentale), S. Tommasi (U.O. di Laboratorio<br />
Analisi), A. Mangia (U.O. di Laboratorio Analisi), R. Divella (U.O. di Laboratorio Analisi),<br />
R. Pinto (U.O. di Laboratorio Analisi), G. Simone (U.O. di Anatomia Patologica), S. Petroni<br />
(U.O. di Anatomia Patologica), O. Popescu (U.O. di Anatomia Patologica)<br />
Parole chiave Cetuximab, carcinoma del colon retto, EGFR, KRas, HIF-1a, NHERF<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
173
Linea 3<br />
Progetto N. 87<br />
Valutazione predittiva e prognostica delle caratteristiche biomolecolari dei pazienti con carcinoma<br />
polmonare non a piccole cellule (NSCLC)<br />
Area C) Sviluppo di trattamenti mirati su basi biologiche<br />
Responsabile Colucci Giuseppe (Dipartimento Oncologia Medica e Sperimentale)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2008</strong><br />
Durata 24<br />
D. Galetta (U.O. di Oncologia Medica e Sperimentale), S. Tommasi (U.O. di Laboratorio<br />
Analisi), A. Mangia (U.O. di Laboratorio Analisi), R. Pinto (U.O. di Laboratorio Analisi),<br />
R. Necchia (U.O. di Laboratorio Analisi), V. Garrisi (U.O. di Laboratorio Analisi), I. Abate<br />
(U.O. di Laboratorio Analisi), G. Simone (U.O. di Anatomia Patologica), G. Giannone (U.O.<br />
di Anatomia Patologica)<br />
Parole chiave NSCLC, EGFR, Kras, ERCC1<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Clinico-epidemiologica osservazionale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 88<br />
Alcolizzazione percutanea di adenomi tossici tiroidei non suscettibili di intervento chirurgico<br />
Area D) Sviluppo e validazione di trattamenti mini-invasivi<br />
Responsabile Achille Gaetano (U.O. Otorinolaringoiatria)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 36<br />
L. Grammatica (U.O. Otorinolaringoiatria), G. Besozzi (U.O. Otorinolaringoiatria), I. Abbate<br />
(U.O. Laboratorio Analisi)<br />
Parole chiave Adenoma della tiroide; alcolizzazione percutanea ecoguidata<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />
174<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali
Progetto N. 89<br />
I Progetti<br />
Linea 3<br />
Trattamento in unica sessione (Single step) con chemioembolizzazione (TACE) e termoablazione mediante<br />
radiofrequenza (RFA) nelle neoplasie epatiche primitive e secondarie: fattibilità, tollerabilità<br />
ed efficacia<br />
Area D) Sviluppo e validazione di trattamenti mini-invasivi<br />
Responsabile Catino Annamaria (U.O. di Radiologia Interventistica)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2007</strong><br />
Durata 24<br />
Parole chiave<br />
Altri Enti coinvolti<br />
G. Cosmo (U.O. di Radiologia Interventistica), V. Fazio (U.O. di Radiologia Interventistica),<br />
G. Ranieri (U.O. di Radiologia Interventistica), G. Vinciarelli (U.O. di Radiologia Interventistica),<br />
A. Cramarossa (U.O. di Radiologia Interventistica), V. Mattioli (U.O. di Anestesia<br />
e Sala Operatoria)<br />
Chemioembolizzazione epatica (TACE), termoablazione con radiofrequenza (RFA),<br />
neoplasie epatiche<br />
Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 90<br />
Valutazione della cifoplastica con palloncino nelle fratture vertebrali da compressione<br />
in pazienti oncologici<br />
Area D) Sviluppo e validazione di trattamenti mini-invasivi<br />
Responsabile Fazio Vito (U.O. di Radiologia Interventistica)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2007</strong><br />
Durata 24<br />
C. Gadaleta (U.O. di Radiologia Interventistica), A. Catino (U.O. di Radiologia Interventistica),<br />
G. Ranieri (U.O. di Radiologia Interventistica), G. Gadaleta - Caldarola (U.O. di Radiologia<br />
Interventistica), V. Mattioli (U.O. di Anestesia e Sala Operatoria)<br />
Parole chiave Cifoplastica vertebrale con palloncino; fratture vertebrali da compressione<br />
Altri Enti coinvolti Medicina Nucleare Università di Bari<br />
Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
175
Linea 3<br />
Progetto N. 91<br />
Trattamento con Elettroporator delle lesioni cutanee/sottocutanee di tumori solidi<br />
Area D) Sviluppo e validazione di trattamenti mini-invasivi<br />
Responsabile Guida Michele (U.O. di Oncologia Medica)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 24<br />
A. Misino (U.O. di Oncologia Medica), G. Colucci (U.O. di Oncologia Medica)<br />
Parole chiave Elettrochemioterapia, lesioni neoplastiche cutanee/sottocutanee, tumori solidi<br />
Altri Enti coinvolti Ditta Igea<br />
Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 92<br />
La laserterapia percutanea ecoguidata (Laser Thermal Ablation – LTA) nel trattamento delle<br />
neoplasie tiroidee<br />
Area D) Sviluppo e validazione di trattamenti mini-invasivi<br />
Responsabile Achille Gaetano (U.O. di Otorinolaringoiatria)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2008</strong><br />
Durata 36<br />
L. Grammatica (U.O. di Otorinolaringoiatria), S. Russo (U.O. di Otorinolaringoiatria)<br />
Parole chiave Laserterapia ecoguidata, tumori tiroidei<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />
176<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali
Progetto N. 93<br />
Valutazione di fattibilità delle laringectomie ricostruttive in due centri internazionali per la cura<br />
dei tumori laringei (Vitebsk - Bielorussia e Bari - Italia )<br />
Area E) Sviluppo di nuovi concetti di metodologia clinica<br />
Responsabile Grammatica Luciano (U.O. di Otorinolaringoiatria)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2007</strong><br />
Durata 24<br />
I Progetti<br />
Linea 3<br />
S. Russo (U.O. di Otorinolaringoiatria), F. Cariti (U.O. di Otorinolaringoiatria), M. Montepara<br />
(U.O. di Otorinolaringoiatria), A. Di Lauro (U.O. di Otorinolaringoiatria)<br />
Parole chiave Cancro della laringe; chirurgia ricostruttiva<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 94<br />
Valutazione di fattibilità della proctectomia totale in due centri internazionali (Vitebsk e Bari)<br />
Area E) Sviluppo di nuovi concetti di metodologia clinica<br />
Responsabile Montemurro Severino (U.O. di Chirurgia Apparato Digerente)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2007</strong><br />
Durata 24<br />
R. Polizzi (U.O. di Chirurgia Apparato Digerente), C. Calandro (U.O. di Chirurgia Apparato<br />
Digerente Dirigente), V. Scoscio (U.O. di Chirurgia Apparato Digerente), A. Rucci (U.O. di<br />
Chirurgia Apparato Digerente)<br />
Parole chiave cancro del retto; proctectomia<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
177
Linea 3<br />
Progetto N. 95<br />
Effetti sul tono e sulla funzione sfinterica anale della escissione del mesoretto intero<br />
dopo proctectomia totale per cancro del retto<br />
Area E) Sviluppo di nuovi concetti di metodologia clinica<br />
Responsabile Montemurro Severino (U.O. di Chirurgia Apparato Digerente)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2007</strong><br />
Durata 24<br />
Parole chiave<br />
Altri Enti coinvolti<br />
C. Calandro (U.O. di Chirurgia Apparato Digerente), V. Scoscio (U.O. di Chirurgia Apparato<br />
Digerente), E. Ruggirei (U.O. di Chirurgia Apparato Digerente), A. Rucci (U.O. di Chirurgia<br />
Apparato Digerente)<br />
Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 96<br />
Effetti sul tono sfinterico anale della permanenza del tubo transanale “nocoil” posto a protezione delle<br />
anastomosi colo-rettali dopo proctectomia per cancro del retto<br />
Area E) Sviluppo di nuovi concetti di metodologia clinica<br />
Responsabile Montemurro Severino (U.O. di Chirurgia Apparato Digerente)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2007</strong><br />
Durata 24<br />
C. Calandro (U.O. di Chirurgia Apparato Digerente) V. Scoscio (U.O. di Chirurgia Apparato<br />
Digerente), E. Ruggirei (U.O. di Chirurgia Apparato Digerente), A. Rucci (U.O. di Chirurgia<br />
Apparato Digerente)<br />
Parole chiave Cancro del retto, proctectomia<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Clinico-epidemiologica sperimentale<br />
178<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali
LINEA 4<br />
Medicina del dolore, riabilitazione oncologia<br />
e qualità della vita<br />
Coordinatore: Vittorio Mattioli
La Linea di Ricerca 4 nel corso del <strong>2007</strong> ha raccolto<br />
14 progetti di ricerca che avevano come fine comune<br />
quello di valutare e migliorare la qualità della<br />
vita dei pazienti oncologici.<br />
I 14 progetti di ricerca afferenti a questa linea<br />
sono stati suddivisi, secondo il settore d’interesse,<br />
nelle seguenti Macro Aree della stessa Linea di Ricerca.<br />
Area di attività 1: Riconoscimento e trattamento<br />
delle sindromi dolorose<br />
“Progettazione di uno strumento per la valutazione<br />
e il monitoraggio del sintomo dolore per l’inserimento<br />
nelle cartelle cliniche di degenza” (Resp.<br />
Ferruccio Aloè).<br />
Si è messo a punto uno schema di veloce compilazione<br />
con l’intento di valutare quotidianamente alcuni<br />
parametri vitali quali:<br />
- il dolore<br />
- le ore di sonno (diurne e notturne)<br />
- l’alimentazione<br />
- l’efficacia terapeutica dei farmaci<br />
- il tono dell’umore<br />
- l’attività respiratoria<br />
- la deglutizione<br />
- la presenza di nausea<br />
Lo strumento di valutazione e monitoraggio del<br />
sintomo dolore è stato individuato. Si attende un incontro<br />
collegiale con i Direttori di Dipartimento e con<br />
la Direzione Sanitaria per la presentazione e la discussione<br />
dello stesso, dal momento che la condivisione<br />
con tali soggetti istituzionali è premessa indispensabile<br />
per l’eventuale inserimento nelle cartelle<br />
cliniche di degenza.<br />
“Messa a punto di una cartella clinica antalgica<br />
informatizzata per la sistematizzazione dei dati<br />
sensibili” (Resp. Ferruccio Aloè).<br />
La cartella clinica è stata approntata in formato<br />
ACCESS nel corso del <strong>2007</strong> per implementare un<br />
database specifico per i pazienti che si rivolgono all’ambulatorio<br />
di Medicina del Dolore e Cure Palliative.<br />
Tale cartella è stata utilizzata nel corso dell’anno<br />
all’interno dell’Ambulatorio di Medicina del Dolore e<br />
Cure Palliative per la sua validazione pratica. Sono<br />
state riscontrate alcune criticità di utilizzo, riguardanti<br />
Resoconto attività <strong>2007</strong><br />
soprattutto il monitoraggio del parametro dolore e<br />
l’interpretazione dei sintomi correlati, sia di ordine fisico<br />
che di ordine psicologico.<br />
Per questi motivi si è preferito mantenere uno<br />
stretto collegamento scientifico e collaborativo con<br />
l’<strong>Istituto</strong> Mario Negri di Milano, che del tutto recentemente<br />
ha messo a punto una specifica cartella di<br />
monitoraggio, che, nel tempo, è stata ottimizzata e<br />
perfezionata anche con il nostro contributo. Quindi la<br />
cartella clinica che si utilizzerà nel corso del <strong>2008</strong><br />
sarà proprio quella dell’<strong>Istituto</strong> Mario Negri di Milano,<br />
già utilizzata in via sperimentale per lo studio multicentrico<br />
condotto nel <strong>2007</strong> sul “Cancer Pain”, nel<br />
quale il nostro <strong>Istituto</strong> è stato parte attiva (centro n.<br />
158). Pertanto si ritiene concluso questo Progetto di<br />
Ricerca Corrente.<br />
Nel frattempo è in via di studio e realizzazione<br />
una Cartella Integrata specifica per l’Assistenza Domiciliare,<br />
con un monitoraggio multidisciplinare,<br />
comprendente valutazioni provenienti sia dal terapista<br />
del dolore, sia dallo psicologo, sia dal personale<br />
infermieristico di supporto.<br />
Area di attività 2: Sperimentazione di nuovi farmaci<br />
antalgici<br />
“Valutazione dell’efficacia del Fentanyl Transmucosale<br />
nel dolore incidente” (Ferruccio Aloè)<br />
Le premesse utilizzate per questo studio non<br />
hanno permesso di ricavare dei dati di efficacia comparativa<br />
fra i due farmaci descritti, in quanto questo<br />
avrebbe previsto un monitoraggio più continuativo,<br />
e comunque più complesso, al momento non gestibile<br />
con l’attuale organizzazione logistica e lavorativa<br />
dell’Ambulatorio di Medicina del Dolore.<br />
L’unico dato che è possibile ricavare in maniera<br />
incontrovertibile dallo studio fin qui condotto ci permette<br />
di testimoniare l’indubbia maggiore velocità di<br />
azione del Fentanyl transmucosale rispetto all’Oramorph<br />
per via orale.<br />
Area di attività 3: Ricerca e sperimentazione di<br />
nuovi modelli di riabilitazione oncologica, con<br />
supporti multidisciplinari<br />
“Studio sulla Qualità della Vita e DE (Disfunzione<br />
Erettile) nei pazienti sottoposti ad intervento<br />
I Progetti<br />
Linea 4<br />
181
Linea 4<br />
chirurgico per carcinoma del retto nerve sparing”<br />
(Severino Montemurro)<br />
I risultati fin qui raccolti si riferiscono all’anno<br />
2006, in cui sono stati arruolati 20 dei 40 pazienti<br />
previsti dal progetto. A 10 pazienti è stata prescritta<br />
terapia domiciliare con Cialis 20 mg tre volte la settimana.<br />
Agli altri 10 non è stata prescritta alcuna terapia<br />
riabilitativa. Tutti i pazienti si sottopongono a<br />
follow-up regolare. È in corso l’elaborazione dei dati<br />
comparativi tra pre e post-operatorio.<br />
Lo studio è stato interrotto dal gennaio <strong>2007</strong> per<br />
dimissione del medico borsista urologo che seguiva<br />
lo studio.<br />
“Studio comparativo tra manometria rettale e<br />
biofeedback e disfunzione erettile nei pazienti sottoposti<br />
ad intervento chirurgico per carcinoma del<br />
retto nerve sparing” (Severino Montemurro)<br />
I risultati fin qui raccolti si riferiscono all’anno<br />
2006, in cui sono stati arruolati 19 dei 40 pazienti<br />
previsti dal progetto. Tutti i pazienti sono stati valutati<br />
nel pre-operatorio secondo lo schema previsto dal<br />
progetto. Nel post-operatorio sono stati tutti sottoposti<br />
a manometria rettale e in 4 pz. si è resa necessaria<br />
la riabilitazione con biofeedback per la ripresa<br />
della Disfunzione Erettile.<br />
Lo studio è stato interrotto dal gennaio <strong>2007</strong> per<br />
dimissione del medico borsista urologo che seguiva<br />
lo studio.<br />
“Uso e limiti dell’ecocolordoppler nella formulazione<br />
di un progetto riabilitativo per il linfedema<br />
secondario in donne operate di ca mammario”<br />
(Francesco Schittulli)<br />
Allo stato attuale sono state prese in considerazione<br />
circa 20 pazienti affette da carcinoma della<br />
mammella operabile allo stadio pTI-2 No –N1 Mx e<br />
sottoposte alla seguente terapia.<br />
- 10 a mastectomia radicale secondo Patey modificata<br />
con conservazione dei muscoli grande e piccolo<br />
pettorale;<br />
- 8 a quadrantectomia con dissezione ascellare omolaterale<br />
(in 5 pazienti il nodulo era localizzato nel<br />
QSE e in 3 in altri quadranti della mammella) è<br />
questo un dato molto importante in quanto i risultati<br />
che si possono raggiungere con un corretto<br />
piano riabilitativo è differente se la cicatrice chirurgica<br />
è unica comprendente quadrante e ascella<br />
oppure solo il quadrante e con un altro taglio<br />
l’ascella. È un dato questo che deve essere confor-<br />
182<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali<br />
tato da un numero maggiore di casi ma dimostra<br />
che una piccola cicatrice e esteticamente ben riuscita,<br />
dà anche ottimi risultati da un punto di vista<br />
riabilitativo;<br />
- 2 a quadrantectomia con linfonodo sentinella.<br />
Tutte le pazienti così selezionate sono state sottoposte<br />
a distanza di 20 giorni dall’intervento chirurgico<br />
a visita con ecografia tradizionale e ad ecocolordoppler<br />
tracciando in tal modo delle mappe<br />
vascolari e linfatiche e in base a tali criteri sono state<br />
classificate in tre gruppi:<br />
- gruppo comprendente pazienti con un sistema vasculo-linfatico<br />
caratterizzato da un sistema linfatico<br />
appena accennato sia in superficie che in profondità<br />
- gruppo comprendenti pazienti con vasi linfatici dilatati<br />
soprattutto quelli profondi<br />
- gruppo comprendenti pazienti con collettori linfatici<br />
sia superficiali che profondi molto dilatati e con<br />
anomalie vascolari di tipo shunts artero venosi.<br />
In base a tale classificazione le pazienti sono state<br />
sottoposte a programmi terapeutici differenti sia come<br />
durata che quantità con un follow-up differente la descrizione<br />
di tali programmi sarà fatta al termine del<br />
lavoro.<br />
Lo studio successivamente è stato esteso ad altre<br />
20 pazienti appartenenti al secondo gruppo, cioè a<br />
pazienti sottoposte ad intervento di quadrantectomia<br />
con dissezione ascellare omolaterale per una migliore<br />
valutazione del dato chirurgia -risultato estetico<br />
– tipo di riabilitazione e soprattutto per poter valutare<br />
se la riabilitazione deve essere intrapresa subito<br />
dopo l’intervento chirurgico o attendere dopo la terapia<br />
radiante.<br />
“Servizio sperimentale di Psicologia Oncologica:<br />
esplorazione di un modello gestionale delle<br />
attività psiconcologiche” (Vittorio Mattioli)<br />
Attività clinica<br />
Nel complesso il Servizio ha effettuato:<br />
- 1534 colloqui <strong>clinico</strong>-psicologici (di sostegno, informativi,<br />
pre/post operatori, di supporto ai trattamenti<br />
radio/chemioterapici) rivolti ai pazienti e ai<br />
loro familiari presso i differenti Dipartimenti della<br />
Struttura, nello specifico:<br />
- 275 colloqui in Radiologia Interventistica, Otorino<br />
Laringoiatria, Chirurgia Addominale<br />
- 733 colloqui in Dipartimento Donna<br />
- 423 colloqui del Dipartimento di Oncologia Medica<br />
e Sperimentale.
- 140 altri: tra operatori, pazienti esterni e invii da<br />
parte di altri servizi (ad esempio assistenza sociale).<br />
Inoltre l’attività clinica del Servizio di Psicologia<br />
ha riguardato percorsi di psicoterapia individuali e/o<br />
di coppia, familiari e consulenze nei differenti reparti<br />
su richiesta del personale medico-infermieristico<br />
o dei familiari dei pazienti, per un ammontare<br />
complessivo di 333 prestazioni di psicoterapia (cod.<br />
943) o di colloqui psicologici clinici (cos. 9409);<br />
74 consulenze così distribuite:<br />
- 20 in Radiologia Interventistica, Otorino Laringoiatria,<br />
Chirurgia Addominale;<br />
- 24 in Senologia;<br />
- 30 in Oncologia Medica e Radioterapia.<br />
L’attività clinica ha riguardato anche l’organizzazione<br />
e la conduzione di gruppi:<br />
- psico-educazionali di informazione ai pazienti e ai<br />
loro familiari (giunti alla 3° edizione);<br />
- gruppi di sostegno e rilassamento guidato per pazienti<br />
oncologici e personale infiermieristico.<br />
(v. report esaustivo più avanti *)<br />
“Valutazione della personalità dei pazienti oncologici<br />
attraverso il reattivo Rorscharch” (Vittorio<br />
Mattioli)<br />
Per l’anno <strong>2007</strong> non si è potuta avviare la ricerca<br />
poiché siamo in attesa delle Tavole di Rorschach.<br />
L’<strong>Istituto</strong> ha provveduto all’acquisto per il <strong>2008</strong>, pertanto<br />
viene posticipato il termine del presente progetto<br />
al 2009.<br />
“Progetto Philadelphos: Customer Satisfaction<br />
and Quality Management in Cancer Care” (Vittorio<br />
Mattioli)<br />
Il progetto nel corso del <strong>2007</strong> ha previsto una<br />
prima fase di valutazione dello stato dell’arte in termini<br />
di qualità, attraverso un’indagine svolta assieme<br />
all’AIMaC (Servizio Civile) nell’ambito del Progetto<br />
“Informa Cancro” nei reparti di degenza e negli<br />
ambulatori attraverso l’utilizzo del NEQ (Needs Evaluation<br />
Questionnaire) leggermente modificato poiché<br />
è stato adattato alla nostra realtà.<br />
Il questionario utilizzato ha raccolto i seguenti<br />
dati:<br />
1. Informazioni socio-demografiche dell’utente<br />
2. Percezione Qualità strutturale ed organizzativa<br />
3. Qualità relazionale (Accoglienza ed Umanizzazione)<br />
4. Conoscenza dei Servizi ospedalieri rivolti all’utente<br />
I Progetti<br />
Linea 4<br />
5. I bisogni informativi maggiori<br />
I questionari somministrati in un mese (5/02/07<br />
- 2/03/07), sono stati: 145, tra Degenza e Servizi<br />
ambulatoriali.<br />
Le criticità emerse hanno riguardato:<br />
Qualità strutturale ed organizzativa:<br />
- Difficoltà ad orientarsi all’interno dell’<strong>Istituto</strong><br />
- Insufficiente la Segnaletica all’interno della struttura<br />
- Qualità, quantità e temperatura dei pasti<br />
Qualità delle relazioni:<br />
- Scarso coordinamento tra il personale medico ospedaliero<br />
e medico di famiglia: 40%<br />
- Insufficienti indicazioni sanitarie alla dimissione:<br />
16%<br />
Conoscenza e qualità di alcuni Servizi:<br />
I Servizi più conosciuti sono risultati: il Servizio<br />
Sperimentale di Psicologia Oncologica, l’U.R.P. ed il<br />
Servizio Sociale.<br />
I meno conosciuti sono risultati: il Servizio di Dietologia<br />
ed il Servizio di Riabilitazione.<br />
I bisogni informativi maggiori riguardano:<br />
- Propria patologia<br />
- Alimentazione da seguire<br />
I dati raccolti in ogni reparto dei Dipartimenti verranno<br />
elaborati statisticamente e presentati alla Direzione<br />
Generale.<br />
Il Progetto pur potenzialmente rinnovabile per il<br />
<strong>2008</strong> viene di fatto terminato in rapporto alla partenza<br />
concomitante del Progetto OECI in cui è stato<br />
inserito il nostro <strong>Istituto</strong>.<br />
Area di attività 4: Valutazione multiparametrica<br />
della qualità di vita e delle cure con programmi di<br />
formazione ed informazione rivolti ad operatori<br />
ed utenza<br />
“Sperimentazione di un intervento di prevenzione,<br />
diagnosi e cura della sindrome da burnout<br />
presso l’Ospedale Oncologico di Bari con la modalità<br />
della ricerca-intervento” (Pia Perrotti)<br />
Sono stati somministrati 171 test (Maslach Burnout<br />
Inventory) ad altrettanti dipendenti dell’area clinica<br />
dell’Ospedale. Il risultato evidenzia i seguenti<br />
dati generali:<br />
- il 35,09% del personale evidenzia un Esaurimento<br />
Emotivo (EE) di grado elevato mentre il 28,65% è<br />
di grado medio (per un totale di 63,74% di personale<br />
con valori fuori norma)<br />
183
Linea 4<br />
- il 39,18% del personale evidenzia uno stato di Depersonalizzazione<br />
(Dp) di grado elevato mentre il<br />
17,54% è di grado medio (per un totale di 56,72%<br />
di personale con valori fuori norma)<br />
- il 59,06% del personale evidenzia un basso livello<br />
di Realizzazione Personale (PA), mentre questa è<br />
media per il 16,96% (per un totale di 76,02% di<br />
personale con valori fuori norma)<br />
L’approfondimento dei risultati (3 focus groups da<br />
3 incontri ciascuno + 12 interviste semistrutturate +<br />
4 interviste a testimoni privilegiati) ha evidenziato un<br />
sostanziale accordo con le risultanze della somministrazione<br />
del test.<br />
Per quanto attiene alle probabili cause, le indicazioni<br />
fanno riferimento alle seguenti aree di problema:<br />
- rapporti gerarchici<br />
- rapporti con i colleghi<br />
- contatto con la morte<br />
- frustrazione professionale (scarso successo terapeutico)<br />
- aspetti logistici<br />
In chiave risolutiva, sono stati ipotizzati interventi<br />
direttamente riconducibili (per quanto possibile)<br />
ai punti precedenti:<br />
- formazione continua e specifica<br />
- supporto psicologico a favore del personale<br />
- adeguamenti logistici<br />
- standard più adeguati di comunicazione verticale e<br />
orizzontale.<br />
I risultati ottenuti si riferiscono alla ricerca svolta<br />
fino al 31 dicembre <strong>2007</strong>. Lo studio è da considerarsi<br />
concluso.<br />
“Interventi di gruppo diversificati per obiettivi:<br />
dall’informazione alla supervisione” (Vittorio Mattioli)<br />
GRUPPI SUPPORTIVO-ESPRESSIVI<br />
Settimanalmente è stato istituito un gruppo supportivo-espressivo<br />
per le donne della U.O. di Senologia,<br />
che devono affrontare l’intervento di quadrantectomia<br />
o di mastectomia con o senza<br />
ricostruzione. Il numero delle partecipanti, da maggio<br />
<strong>2007</strong> ad oggi, è stato di circa 148. L’efficacia del<br />
gruppo è valutata da un test pre e post intervento.<br />
I risultati attesi erano un maggiore gradimento<br />
della degenza ed una riduzione dell’ansia pre-operatoria<br />
che viene misurata con una scale dello stress<br />
184<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali<br />
VRS (Valutazione Rapida dello Stress) di Massimo<br />
Biondi e Lorenzo Tarsitani (Sviluppo e validazione<br />
della scala VRS (Valutazione Rapida dello Stress) development<br />
and validation of the VRS, a rating scale<br />
for rapid stress assessment. Medicina Psicosomatica,<br />
Vol. 44 n. 3, 1999: 163-177).<br />
La scala VRS è composta da 15 item e scompone<br />
la valutazione in cinque aree che, sommate, quantificano<br />
la risposta di stress: ansia, depressione, somatizzazione,<br />
aggressività, supporto sociale.<br />
GRUPPI PSICOEDUCAZIONALI<br />
Come premessa è necessario chiarire che dal momento<br />
che l’utenza dei gruppi è stata quasi sempre<br />
variabile, sarebbe più corretto definire questi gruppi<br />
“informativi”, venendo a mancare la necessaria continuità<br />
dei gruppi psicoeducazionali.<br />
Il gruppo di carattere informativo per i pazienti ed<br />
i familiari della U.O. di Oncologia è stato condotto a<br />
cadenza quindicinale con l’ausilio del DVD informativo<br />
prodotto dall’Associazione AiMac “La chemioterapia:<br />
quando, perché, quali effetti” (Collana del Girasole).<br />
Nel filmato, della durata di 20 minuti,<br />
vengono esposte con chiarezza e da personale qualificato<br />
molte informazioni utili sulla chemioterapia,<br />
la sua utilità e i suoi effetti collaterali. Il tutto è arricchito<br />
con le testimonianze di pazienti che raccontano<br />
le loro esperienze su alcuni aspetti della terapia e della<br />
gestione della malattia stessa.<br />
Gli incontri sono stati 20 nel corso di tutto il<br />
<strong>2007</strong>, e il numero di partecipanti è stato in totale di<br />
163, tra parenti e pazienti; l’età media di 60 anni, il<br />
64% dei partecipanti era di sesso maschile, il 36%<br />
femminile. Quanto alla storia clinica, il 60% dei partecipanti<br />
era al primo ciclo di chemioterapia, il 40%<br />
aveva già fatto terapie in precedenza.<br />
(v. report del Progetto di Ricerca specifico per i dati<br />
completi relativi al campione di studio).<br />
“Psychosocial sequelae in patients undergoing<br />
treatment with Cetuximab” (Giuseppe Colucci)<br />
Al fine di ampliare il numero di pazienti arruolabili<br />
è stata attivata una collaborazione con altri due<br />
centri di Oncologia Medica, dove ci fossero psicologi<br />
clinici disponibili a partecipare allo studio e cioè l’<br />
IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza a S. G. Rotondo,<br />
e l’Ospedale G. Rummo di Benevento.<br />
Sono stati arruolati tutti i pazienti afferenti continuativamente<br />
agli ambulatori di Oncologia Medica
dei centri partecipanti a partire dal giugno 2006 sino<br />
al dicembre <strong>2007</strong>, i criteri di inclusione sono stati i<br />
seguenti: eseguire una terapia con Cetuximab da almeno<br />
3 settimane, l’età (18-75 anni); il Performance<br />
Status (ECOG 0-2); l’adesione allo studio tramite<br />
consenso informato.<br />
I test somministrati sono stati: il test Fact-C per<br />
valutare la qualità di vita e il Psychological Distress<br />
Inventory (PDI) per valutare il benessere psicologico.<br />
La tossicità è stata valutata secondo i criteri del National<br />
Cancer Institute (NCI-2). È stata inoltre posta<br />
una domanda sull’evitamento sociale (“Ho evitato di<br />
uscire o vedere persone a causa degli effetti collaterali<br />
del trattamento”) su una scala Likert a 5 punti,<br />
il cui obiettivo era quello di valutare se la presenza del<br />
rash cutaneo potesse costituire per i pazienti un impedimento<br />
alla vita sociale.<br />
Il numero di pazienti partecipanti alo studio è<br />
■ CORVASCE C, MONTANARO R, ROMITO F, MAT-<br />
TIOLI V: Riconoscere e promuovere il benessere durante<br />
il percorso di cura in oncologia. Int Trends Oncol<br />
Anno XI (3): 3-4, <strong>2007</strong>.<br />
■ PACIFICO C, MONTANARO R: Tutor <strong>clinico</strong> ed<br />
evoluzione della professione infermieristica. Filodiretto<br />
Anno XXV (4): 18-20, <strong>2007</strong>.<br />
PRODOTTI SCIENTIFICI<br />
stato di 79, così distribuiti presso i centri partecipanti:<br />
il 70% presso l’IRCCS Ospedale Oncologico di Bari, il<br />
20% presso l’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza (S.<br />
G. Rotondo) e il 10% presso l’Ospedale Rummo di<br />
Benevento.<br />
Area di attività 5: Implementazione di modelli di<br />
continuità di cura ospedale-territorio<br />
“Progetto HOC: modello organizzativo sperimentale<br />
di assistenza domiciliare per pazienti oncologici<br />
in fase avanzata” (Vittorio Mattioli)<br />
Il progetto prevede l’arruolamento di 6 pazienti<br />
nella fase sperimentale con applicazione della Grief’s<br />
Family Therapy.<br />
I pazienti fin qui assistiti sono 5, di cui 4 seguiti<br />
fino all’exitus.<br />
Il gruppo di Cure Palliative ha ricevuto 2 encomi<br />
pubblici.<br />
■ ROMITO F, MONTANARO R, CORVASCE C, MAT-<br />
TIOLI V: L’impatto psicologico del carcinoma mammario<br />
sulla donna in giovane età: alcune questioni<br />
complesse. Int Trends Oncol Anno XI (4): 4-5, <strong>2007</strong>.<br />
■ SAVRON G, MONTANARO R, MORDENTI S. PITTI<br />
P: Aspetti predittivi ed efficacia terapeutica nel trattamento<br />
del disturbo ossessivo-compulsivo. Rivista<br />
di Psichiatria 42 (1): 34-48, <strong>2007</strong>.<br />
I Progetti<br />
Linea 4<br />
185
Linea 4<br />
Programmazione attività <strong>2008</strong><br />
Area di attività 1: Riconoscimento e trattamento<br />
delle sindromi dolorose<br />
I progetti della Linea 4 mirano alla valutazione<br />
multidimensionale della QdV, esplorando sia la dimensione<br />
Fisica sia la dimensione Psicologica dei pazienti<br />
neoplastici. Il primo parametro fisico considerato<br />
è il Dolore (progetto “Progettazione di uno<br />
strumento per la valutazione e il monitoraggio del<br />
sintomo del dolore per l’inserimento nelle cartelle<br />
cliniche di degenza”), monitorato attraverso una<br />
specifica Cartella Clinica Antalgica che comprende: la<br />
valutazione soggettiva del dolore, la qualità del dolore,<br />
la sede del dolore, il tipo di dolore, le caratteristiche<br />
del dolore, l’intensità del dolore (minimo e<br />
massimo), il numero di crisi di dolore giornaliere, il<br />
numero di ore di sonno, il Karnofsky, e la valutazione<br />
del tono dell’umore che influisce sulla stessa percezione<br />
algica. Inoltre le conseguenze del dolore sulle<br />
normali attività quotidiane: alimentazione, sonno<br />
(n. ore), presenza o meno di stipsi ed autonomia più<br />
in generale.<br />
Dall’esperienza dei Gruppi di assistenza di cui si<br />
rimanda ad un progetto dell’area D), emerge un bisogno<br />
specifico delle donne che vi hanno partecipato,<br />
in particolare di quelle che entrate in una menopausa<br />
chimicamente indotta, ne hanno presentato<br />
tutti gli effetti collaterali: vampate di calore, secchezza<br />
vaginale ecc… senza sapere come affrontarle.<br />
Da qui l’idea di costituire un ambulatorio specifico<br />
per queste problematiche, che riguardano,<br />
questa volta, la coppia e non solo la donna (progetto<br />
“Uno spazio per due. Ambulatorio di Sessuologia<br />
clinica per le pazienti oncologiche”).<br />
Area di attività 2: Sperimentazione di nuovi farmaci<br />
antalgici<br />
In questa Area per il <strong>2008</strong> non è stato presentato<br />
alcun nuovo progetto.<br />
Area di attività 3: Ricerca e sperimentazione di<br />
nuovi modelli di riabilitazione oncologica, con<br />
supporti multidisciplinari<br />
Un altro parametro fisico per la valutazione multidimensionale<br />
della QdV è dato dalla funzionalità<br />
dell’arto superiore nelle donne operate al seno, di cui<br />
186<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali<br />
si occupa il progetto “Uso e limiti dell’ecocolordoppler<br />
nella formulazione di un progetto riabilitativo<br />
per il linfedema secondario in donne operate di ca<br />
mammario” relativo al linfedema secondario al carcinoma<br />
mammario, che ha l’intento di mantenere integra<br />
l’immagine corporea delle donne operate al<br />
seno, attraverso la quasi totale ripresa della funzionalità<br />
del braccio nelle attività quotidiane. Mentre per<br />
quanto riguarda la dimensione Psicologica vediamo<br />
che il Servizio Sperimentale di Psicologia Oncologica<br />
(progetto “Servizio Sperimentale di Psicologia Oncologica:<br />
esplorazione di un modello gestionale<br />
delle attività psiconcologiche”) rappresenta il modello<br />
operativo appropriato alla sua valutazione attraverso<br />
l’assistenza <strong>clinico</strong>-psicologica di supporto ai<br />
pazienti ed ai loro familiari.<br />
Nel <strong>2008</strong>, s’intende valutare i pazienti neoplastici<br />
con uno strumento proiettivo, il Rorscharch (progetto<br />
“Valutazione della personalità dei pazienti oncologici<br />
attraverso il reattivo Rorscharch”), poco utilizzato<br />
nel settore oncologico. L’intento è quello di dare<br />
una lettura psicodinamica della malattia oncologica<br />
confrontandoli con alcuni parametri biologici.<br />
Seguendo alcune ricerche che si stanno effettuando<br />
in centri oncologici anche stranieri nel settore<br />
delle strategie terapeutiche alternative, nel corso del<br />
<strong>2008</strong> l’<strong>Istituto</strong> vuole intraprendere una nuova sperimentazione:<br />
l’uso degli animali come ‘terapeuti’ dei<br />
pazienti. Questo è l’intento di ben 2 progetti: “Datemi<br />
un cavallo: Ippoterapia per pazienti oncologici” e<br />
“Pet Therapy: un amico in più. Un Amico a quattro<br />
zampe per i pazienti oncologici”. Da una parte<br />
il cavallo e dall’altra gli animali di piccola taglia: cani<br />
e porcellini d’india.<br />
Area di attività 4: Valutazione multiparametrica<br />
della qualità di vita e delle cure con programmi di<br />
formazione ed informazione rivolti ad operatori<br />
ed utenza<br />
Con riferimento alla valutazione della Dimensione<br />
Psicologica attraverso l’assistenza <strong>clinico</strong>-psicologica<br />
di supporto ai pazienti ed ai loro familiari, nel corso<br />
del <strong>2007</strong>, con la costituzione di Gruppi Supportivo-<br />
Espressivi nell’U.O. di Senologia per le donne operate<br />
al seno, e dei Gruppi Psicoeducazionali nell’U.O. di
Oncologia Medica e Sperimentale, per coloro che per<br />
la prima volta iniziavano una chemioterapia, l’ obiettivo<br />
è stato raggiunto più facilmente come numero di<br />
utenti (311 in totale) e con meno dispendio di energie<br />
da parte delle Psicologhe (progetto “Interventi di<br />
gruppo diversificati per obiettivi: dall’informazione<br />
alla supervisione”).<br />
Il progetto “Realizzazione di una banca dei gameti<br />
femminili in pazienti con patologia neoplastica”<br />
è relativo alla crioconservazione dei gameti per<br />
le donne che sotto i 40 anni di età vogliano avere dei<br />
figli, nonostante la chemioterapia o la radioterapia.<br />
Vi è, inoltre, un progetto che analizza la trasversalità<br />
tra la dimensione fisica e quella psicologica che<br />
si manifesta nei disturbi del sonno nei pazienti oncologici.<br />
Con il progetto “Sleep disturbances in cancer<br />
patients” si vuole studiare se vi siano state modificazioni<br />
del sonno dopo la diagnosi di cancro, come: insonnia,<br />
ipersonnia, attività onirica (incubi o sogni).<br />
Area di attività 5: Implementazione di modelli di<br />
continuità di cura ospedale-territorio<br />
Un discorso a parte merita l’Assistenza domiciliare<br />
dei pazienti in fase avanzata di malattia (progetto<br />
“HOC: modello organizzativo sperimentale di assistenza<br />
domiciliare per pazienti oncologici in fase<br />
avanzata”) in cui oltre all’assistenza domiciliare offerta<br />
da personale tecnico specializzato al paziente<br />
neoplastico, è prevista una formazione-assistenza<br />
specifica al caregiver, attraverso un manuale pratico<br />
per la gestione del paziente, contenente nozioni semplici<br />
e facilmente comprensibili e soluzioni alle problematiche<br />
quotidiane, quali prevenire o alleviare le<br />
piaghe da decubito per gli allettati. Una seconda fase<br />
di questo progetto è dedicata, esclusivamente, ai familiari<br />
(ed ai caregivers), per l’elaborazione del lutto<br />
attraverso una psicoterapia specifica, la Grief’s Family<br />
Therapy che segue l’exitus del paziente, anche per diversi<br />
mesi, laddove necessario.<br />
I Progetti<br />
Linea 4<br />
187
Linea 4<br />
Progetto N. 97<br />
Progettazione di uno strumento per la valutazione e il monitoraggio del sintomo dolore<br />
per l’inserimento delle cartelle cliniche di degenza<br />
Area A) Riconoscimento e trattamento delle sindromi dolorose<br />
Responsabile Aloè Ferruccio (U.O. Medicina del Dolore e Cure Palliative)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 24<br />
Parole chiave Medicina del dolore, Terapia antalgica, Cartella clinica, Valutazione multidimensionale<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 98<br />
“Uno spazio per due” - Ambulatorio di sessuologia clinica per le pazienti oncologiche<br />
Responsabile<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Area A) Riconoscimento e trattamento delle sindromi dolorose<br />
Anno <strong>2008</strong><br />
Durata 24<br />
V. Mattioli (Dipartimento Area critica e Quartiere Operatorio, Servizio Sperimentale di Psicologia<br />
Oncologica); V. Trojano (U.O.C. di Ginecologia Oncologica Dip. Donna)<br />
M. Deliso (U.O.C. di Ginecologia Oncologica Dip. Donna), R. Montanaro (Servizio di Psicologia<br />
Oncologica), F. Romito (Servizio di Psicologia Oncologica), M. Brandi (Amb. GOIP,<br />
Dip. Donna), E. Naglieri (U.O. Ambulatori e DH Dip. OmeS)<br />
Parole chiave Sessualità, Fertilità, Terapia di coppia, Menopausa precoce<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto<br />
188<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali<br />
Dettagli Progetti di Ricerca
Progetto N. 99<br />
Uso e limiti dell’ecocolordoppler nella formulazione di un progetto riabilitativo per il linfedema<br />
secondario in donne operate di ca mammario<br />
Area C) Ricerca e sperimentazione di nuovi modelli di riabilitazione oncologica, con supporti<br />
multidisciplinari<br />
Responsabile Schittulli Francesco (U.O. di Senologia)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 36<br />
A. Guido (U.O. di Senologia), B. Loconte (U.O. di Senologia), R. Colella (U.O. di Senologia)<br />
Parole chiave Ecocolordoppler e linfedema secondario<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Tecnologie abilitanti<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 100<br />
Servizio sperimentale di psicologia oncologica: esplorazione di un modello gestionale<br />
delle attività psiconcologiche<br />
Area C) Ricerca e sperimentazione di nuovi modelli di riabilitazione oncologica, con supporti<br />
multidisciplinari<br />
Responsabile Mattioli Vittorio (U.O. di Anestesia e Sala Operatoria)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 36<br />
R. Montanaro (Servizio di Psicologia Oncologica), F. Romito (Servizio di Psicologia Oncologica)<br />
Parole chiave Psicologia, Sostegno, Riabilitazione, Formazione, Psicoterapia<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Tecnologie abilitanti<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
I Progetti<br />
Linea 4<br />
189
Linea 4<br />
Progetto N. 101<br />
Valutazione della personalita dei pazienti oncologici attraverso il reattivo Rorscharch<br />
190<br />
Area C) Ricerca e sperimentazione di nuovi modelli di riabilitazione oncologica, con supporti<br />
multidisciplinari<br />
Responsabile Mattioli Vittorio (U.O. di Anestesia e Sala Operatoria)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2007</strong><br />
Durata 24<br />
R. Montanaro (Servizio di Psicologia Oncologica)<br />
Parole chiave Rorschach, valutazione psicodiagnostica, tratti di personalità<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Clinico-epidemiologica osservazionale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 102<br />
“Datemi un cavallo” - Ippoterapia per pazienti oncologici<br />
Area C) Ricerca e sperimentazione di nuovi modelli di riabilitazione oncologica, con supporti<br />
multidisciplinari<br />
Responsabile Mattioli Vittorio (U.O. di Anestesia e Sala Operatoria)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2008</strong><br />
Durata 24<br />
R. Montanaro (Servizio di Psicologia Oncologica), F. Romito (Servizio di Psicologia Oncologica)<br />
Parole chiave Ippoterapia, riabilitazione, Pet Therapy<br />
Altri Enti coinvolti Circolo Ippico Barese Equitazione<br />
Tipologia progetto Metodologica<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali
Progetto N. 103<br />
PET THERAPY: un amico in più. Un amico a quattro zampe per i pazienti oncologici<br />
Area C) Ricerca e sperimentazione di nuovi modelli di riabilitazione oncologica, con supporti<br />
multidisciplinari<br />
Responsabile Mattioli Vittorio (U.O. di Anestesia e Sala Operatoria)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2008</strong><br />
Durata 24<br />
R. Montanaro (U.O. di Anestesia e Sala Operatoria), F. Romito (U.O. di Anestesia e Sala<br />
Operatoria)<br />
Parole chiave Pet Therapy, Riabilitazione<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Metodologica<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 104<br />
Associazione WILLIE.it di Valenzano (BA) in collaborazione con la Facoltà di Medicina Veterinaria<br />
dell’Università di Bari<br />
Studio sulla qualità della vita e DE (disfunzione erettile) nei pazienti sottoposti ad intervento<br />
chirurgico per carcinoma del retto nerve sparing<br />
Area C) Ricerca e sperimentazione di nuovi modelli di riabilitazione oncologica, con supporti<br />
multidisciplinari<br />
Responsabile Montemurro Severino (U.O. Chirurgia Apparato Digerente)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 24<br />
G. Dachille (U.O. Chirurgia Apparato Digerente), C. Caliandro (U.O. Chirurgia Apparato Digerente),<br />
E. Maselli (U.O. Chirurgia Apparato Digerente), A. Rucci (U.O. Chirurgia Apparato<br />
Digerente), E. Ruggieri (U.O. Chirurgia Apparato Digerente), V. Sciscio (U.O. Chirurgia<br />
Apparato Digerente)<br />
Parole chiave Carcinoma retto – Disfunzione erettile<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Tecnologie abilitanti<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Lilly Farmaceutica<br />
I Progetti<br />
Linea 4<br />
191
Linea 4<br />
Progetto N. 105<br />
Studio comparativo tra manometria rettale e biofeedback e disfunzione erettile nei pazienti<br />
sottoposti ad intervento chirurgico per carcinoma del retto nerve sparing<br />
192<br />
Area C) Ricerca e sperimentazione di nuovi modelli di riabilitazione oncologica, con supporti<br />
multidisciplinari<br />
Responsabile Montemurro Severino (U.O. Chirurgia Apparato Digerente)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 24<br />
G. Dachille (U.O. Chirurgia Apparato Digerente) C. Calandro (U.O. Chirurgia Apparato Digerente),<br />
E. Maselli (U.O. Chirurgia Apparato Digerente), A. Rucci (U.O. Chirurgia Apparato<br />
Digerente), E. Ruggieri (U.O. Chirurgia Apparato Digerente), V. Sciscio (U.O. Chirurgia<br />
Apparato Digerente)<br />
Parole chiave Carcinoma retto, Disfunzione erettile, Biofeedback, Manometria rettale<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Tecnologie abilitanti<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 106<br />
Interventi di gruppo diversificati per obiettivi: dall’informazione alla supervisione<br />
Area D) Valutazione multiparametrica della qualità di vita e delle cure con programmi di formazione<br />
ed informazione rivolti ad operatori ed utenza<br />
Responsabile Mattioli Vittorio (U.O. di Anestesia e Sala Operatoria)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2007</strong><br />
Durata 24<br />
R. Montanaro (U.O. di Anestesia e Sala Operatoria), F. Romito (U.O. di Anestesia e Sala<br />
Operatoria)<br />
Parole chiave Group Intervention, Psychoeducational Intervention, Group Supervision<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Tecnologie abilitanti<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali
Progetto N. 107<br />
Realizzazione di una banca dei gameti femminili in pazienti con patologia neoplastica<br />
Area<br />
D) Valutazione multiparametrica della qualità di vita e delle cure con programmi di formazione<br />
ed informazione rivolti ad operatori ed utenza<br />
Responsabile Falco Gaetano (U.O. di Anestesia e Sala Operatoria)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2008</strong><br />
Durata 36<br />
V. Trojano (U.O. di Anestesia e Sala Operatoria), N. Del Gaudio (U.O. di Ginecologia), M.<br />
A. Deliso (U.O. di Ginecologia), A. Kardashi (U.O. di Ginecologia), M. Quaranta (U.O. di<br />
Laboratorio di Analisi Chimico-Cliniche)<br />
Parole chiave Ovuli, crioconservazione, cancro<br />
Altri Enti coinvolti Centro di PMA dell’Università di Bologna<br />
Tipologia progetto Metodologica<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 108<br />
Sleep disturbances in cancer patients<br />
Area D) Valutazione multiparametrica della qualità di vita e delle cure con programmi di formazione<br />
ed informazione rivolti ad operatori ed utenza<br />
Responsabile Mattioli Vittorio (U.O. Anestesia e Sala Operatoria )<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2008</strong><br />
Durata 12<br />
F. Romito (U.O. Anestesia e Sala Operatoria), E. Naglieri (U.O. Ambulatori e Day Hospital),<br />
R. Montanaro (U.O. Anestesia e Sala Operatoria)<br />
Parole chiave Sleep disturbance, cancer, distress<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Metodologica<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
I Progetti<br />
Linea 4<br />
193
Linea 4<br />
Progetto N. 109<br />
Progetto HOC modello organizzativo sperimentale di assistenza domiciliare per pazienti oncologici in<br />
fase avanzata<br />
194<br />
Area E) Implementazione di modelli di continuità di cura ospedale-territorio<br />
Responsabile Mattioli Vittorio (U.O. Anestesia e Sala Operatoria)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2007</strong><br />
Durata 36<br />
G. Bradascio (U.O. Anestesia e Sala Operatoria), A. Di Lella (U.O. Anestesia e Sala Operatoria),<br />
R. Montanaro (U.O. Anestesia e Sala Operatoria), R. Donatella (U.O. Anestesia e<br />
Sala Operatoria), M. Martulli (U.O. Anestesia e Sala Operatoria)<br />
Parole chiave Dolore, palliazione, riabilitazione, assistenza domiciliare, territorio<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Tecnologie abilitanti<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali
LINEA 5<br />
Nuovi modelli organizzativi, gestionali<br />
e di farmaco-economia<br />
Coordinatore: Giangiuseppe Console
La legge di riordino n. 502 del 1992 ha previsto<br />
una maggiore responsabilizzazione delle figure dirigenziali<br />
in ambito sanitario, le quali sono, oggi, coinvolte,<br />
oltre che nelle attività proprie della funzione,<br />
anche nella conduzione gestionale, al fine di ottimizzare<br />
l’uso delle risorse disponibili, contenere la<br />
spesa ed offrire prestazioni migliori soprattutto in<br />
termini di qualità dell’assistenza al cittadino.<br />
In seguito a tale cambiamento, è nata la linea di<br />
ricerca dal titolo Nuovi modelli organizzativi, gestionali<br />
e di farmacoeconomia, che intende fornire<br />
ai decisori gli strumenti per l’elaborazione di nuove<br />
politiche sanitarie, la programmazione di interventi e<br />
l’organizzazione dell’offerta di servizi assistenziali.<br />
I progetti di ricerca corrente afferenti alla linea di<br />
ricerca sopra citata si collocano differentemente all’interno<br />
delle 5 aree tematiche individuate:<br />
1. Nuovi modelli gestionali ed organizzativi in ambito<br />
sanitario;<br />
2. Governance e nuovo outcomes nell’ambito dei<br />
servizi sanitari;<br />
3. Valutazioni farmaco-economiche;<br />
4. Sviluppo ed implementazione di procedure diagnostico<br />
terapeutiche;<br />
5. Comunicazione interna ed esterna.<br />
Area di attività 1: Nuovi modelli gestionali ed organizzativi<br />
in ambito sanitario<br />
Nella prima area si collocano tre dei progetti dei<br />
quali è responsabile il Dr. Pietro Milella.<br />
Il primo: “Rapporto tra fabbisogno riabilitativo<br />
per pazienti oncologici e disponibilità dei servizi<br />
dedicati” nasce dall’esigenza di analizzare la possibilità<br />
di interventi riabilitativi in tutte le fasi della malattia<br />
neoplastica rapportando tali interventi ai servizi<br />
realmente disponibili nella regione. A tale scopo lo<br />
studio si articola in più fasi necessarie a definire gli<br />
strumenti del progetto; acquisire le informazioni;<br />
analizzare l’epidemiologia della patologia interessata<br />
per poter poi valutare la riabilitazione sulla qualità di<br />
vita e i risultati. Attualmente è stata avviata un’indagine<br />
conoscitiva circa le strutture riabilitative presenti<br />
sul territorio e, successivamente si cercherà di<br />
ricostruire il percorso seguito dal paziente in fase di<br />
riabilitazione allo scopo di individuare gli operatori<br />
Resoconto attività <strong>2007</strong><br />
coinvolti in tale processo e le modalità d’intervento<br />
abitualmente intraprese.<br />
Lo studio “Analisi dei modelli organizzativi e del<br />
centro unico di prenotazione” si propone l’obiettivo<br />
di analizzare le diverse variabili organizzative del<br />
Centro Unificato di Prenotazione al fine di sviluppare<br />
un modello organizzativo di riferimento. Sono stati<br />
definiti e implementati una serie di indicatori che<br />
consentiranno di avere una visione d’insieme delle<br />
attività previste ed effettuate ambulatorialmente e di<br />
giungere, in modo più agevole, a delle scelte di carattere<br />
gestionale. Inoltre, per la rilevazione dei dati<br />
di struttura è stato predisposto un questionario che<br />
verrà somministrato ai responsabili ambulatoriali per<br />
rilevare ed analizzare le risorse della struttura. (Stato<br />
di avanzamento 20%).<br />
Il terzo progetto del Dr. Milella: “Revisione critica<br />
della documentazione di cura finalizzata alla stesura<br />
di una architettura informativa comune medico/infermieristica”<br />
è stato pensato per costruire<br />
l’architettura informativa aziendale individuando,<br />
per ogni unità organizzativa, i flussi informativi e le<br />
banche dati. Basandosi sulla letteratura esistente, è<br />
stata predisposta una griglia di valutazione della<br />
“qualità” delle cartelle cliniche dell’<strong>Istituto</strong>. I requisiti<br />
“minimi” contenuti nella griglia, finalizzati alla misurazione<br />
del livello di “accettabilità” della cartella clinica,<br />
sono 25, e sono stati espressi in forma di quesito<br />
di natura dicotomica (presente/non presente).<br />
(Stato di avanzamento 25%).<br />
Sempre nella prima area si colloca il progetto:<br />
“Ordinamento, inventariazione e gestione informatizzata<br />
dell’archivio della cartelle cliniche dell’<strong>Istituto</strong><br />
dal 2001 ad oggi” coordinato dal Dr. Aldo<br />
Nigro il cui obiettivo è quello di arrivare ad una informatizzazione<br />
dell’archivio per ottenere una precisa<br />
quantificazione del numero delle cartelle nonchè la ricerca<br />
delle stesse attraverso parole chiave ben individuate.<br />
A tale scopo è auspicabile adottare un modello<br />
di scheda che contenga i dati necessari ad una<br />
catalogazione universale per poi procedere al riordinamento<br />
fisico delle cartelle ed alla produzione del topografico<br />
dell’archivio. Nell’anno <strong>2007</strong> si è proceduto<br />
ad inviare le schede di aggiornamento demografico ai<br />
comuni di residenza dei pazienti affetti da tumore che<br />
I Progetti<br />
Linea 5<br />
197
Linea 5<br />
sono stati curati in passato presso l’<strong>Istituto</strong> ma che da<br />
molti anni non si rivolgono alla struttura per accertamento<br />
e cure. Sono state inviate n. 250 schede di<br />
aggiornamento demografico ed una parte dei comuni<br />
interessati ha già dato riscontro.<br />
Il progetto “Qualità dell’assistenza e accertamento<br />
infermieristico” diretto dalla Sig.ra Maria<br />
Longo e dal Sig Michele Rinaldi è stato studiato per<br />
valutare la qualità e l’appropriatezza dei dati raccolti<br />
nella fase di accertamento infermieristico. I risultati<br />
ottenuti dovranno essere confrontati con gli standard<br />
di riferimento, riconosciuti dall’American Nurses Association,<br />
per poi formulare proposte di miglioramento.<br />
Utilizzando una griglia di osservazione appositamente<br />
predisposta, è stata effettuata l’indagine<br />
osservazionale dell’attività di accertamento infermieristico<br />
nel Dipartimento di Oncologia Medica Sperimentale<br />
e nel Dipartimento Donna. Successivamente,<br />
sono stati elaborati i dati relativi alla<br />
consultazione retrospettiva di 165 cartelle infermieristiche<br />
chiuse di pazienti afferenti al Dipartimento di<br />
Oncologia e relazionati attraverso il confronto con gli<br />
standard di riferimento riconosciuti dall’American<br />
Nurses Association.<br />
Lo studio “Implementazione di un sistema informatico<br />
delle diagnosi infermieristiche” presso i dipartimenti<br />
“Donna” e “Oncologia Medica” si collega<br />
al precedente e si propone di migliorare la qualità dell’assistenza<br />
in termini di continuità assistenziale attraverso<br />
un percorso personalizzato garantendo agli<br />
infermieri la possibilità di sviluppare e di entrare a far<br />
parte di un sistema computerizzato di informazioni<br />
sanitarie che raccoglie, analizza e sintetizza i dati utili<br />
per l’attività professionale e la ricerca. La semplicità<br />
e la chiarezza nella formulazione della diagnosi infermieristica<br />
sono, infatti, gli strumenti del successo<br />
del piano di assistenza. Il primo concetto per il quale<br />
si è reso necessario dare una spiegazione ed un approfondimento<br />
tematico è stato la definizione di diagnosi<br />
infermieristica, la quale aiuta a chiarire lo scopo<br />
della pratica infermieristica attraverso la descrizione<br />
di condizioni che gli infermieri possono autonomamente<br />
trattare. La scelta operata dal gruppo infermieristico<br />
è stata quella di utilizzare le diagnosi infermieristiche<br />
prodotte dalla Nanda (North American<br />
Nursing Diagnosis Association), una associazione<br />
costituita da infermieri di tutto il mondo, con esperienza<br />
specifica la cui funzione principale è quella di<br />
198<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali<br />
produrre categorie diagnostiche, denominarle ed applicarle.<br />
Alla stessa area appartiene il progetto diretto dal<br />
Dr. Angelo Paradiso: “Nuovo modello organizzativo-gestionale<br />
per la consulenza genetica oncologica”<br />
che si propone di valutare l’efficacia di un<br />
nuovo modello organizzativo per la genetica oncologica<br />
mediante la partecipazione, alle varie fasi della<br />
CGO, di figure professionali complementari, quali<br />
chirurgo, radiologo, ginecologo e psicologo. Inoltre<br />
sarà sperimentata la modalità di accesso più opportuna<br />
alla CGO dei soggetti a rischio aumentato. Nel<br />
corso del <strong>2007</strong> è stato collaudato il modello gestionale<br />
ipotizzato, che prevede la collaborazione di una<br />
equipe multidisciplinare costituita da varie figure professionali,<br />
sia per la selezione dei casi di tumori con<br />
caratteristiche di familiarità che per le diverse fasi<br />
della consulenza genetica oncologica. Inoltre, è stata<br />
configurata una sezione web, nell’ambito del sito<br />
web dell’<strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong> di Bari, dedicata alla familiarità<br />
dei tumori. Nelle pagine allestite sono stati riportati<br />
i concetti fondamentali sui tumori eredofamiliari<br />
ed i test genetici e vengono fornite informazioni<br />
circa la possibilità di eseguire consulenze genetiche<br />
oncologiche presso l’Ambulatorio di familiarità dei tumori<br />
con le diverse modalità di contatto ed interazione.<br />
Area di attività 2: Governance e nuovo outcomes<br />
nell’ambito dei servizi sanitari<br />
Non risultano attivi progetti rientranti nell’area di<br />
attività 2.<br />
Area di attività 3: Valutazioni farmaco-economiche<br />
Con l’avvio di nuove terapie farmacologiche ad<br />
alto costo, l’aumento progressivo del consumo dei<br />
farmaci e il derivato incremento della spesa è nata la<br />
necessità di applicare, in campo sanitario, alcune<br />
tecniche di valutazione tipiche dell’analisi economica.<br />
I progetti che seguono nascono proprio dall’esigenza<br />
di riuscire a razionalizzare le risorse e ridurre<br />
gli sprechi.<br />
Il progetto coordinato dal dott. G. Console “Valutazione<br />
degli effetti indesiderati correlati all’impianto<br />
di cateteri venosi centrali in ambito oncologico”<br />
intende effettuare un’analisi farmacoeconomica<br />
sull’utilizzo dei CVC in alcune Unità Ope-
ative dell’<strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong> <strong>Giovanni</strong> Paolo II, per riuscire<br />
a minimizzare e a prevenire le infezioni associate<br />
all’utilizzo di tali dispositivi salvaguardando la<br />
salute del paziente e minimizzando i costi di ospedalizzazione<br />
connessi.<br />
Lo studio prospettico e randomizzato a quattro<br />
gruppi (poliuretano e silicone, rispettivamente, con e<br />
senza antibiotico profilassi) è attualmente in stand by<br />
in attesa dell’assegnazione della borsa di studio, per<br />
un posto di Farmacista, da assegnare alla persona<br />
che si occuperà della ricerca in oggetto.<br />
Alla stessa area appartengono tre progetti diretti<br />
dal Dr. Pietro Milella. Lo studio “DGR, indicatori di<br />
controllo delle metodologie di budget nella gestione<br />
ospedaliera” propone di utilizzare i DRG e le<br />
loro applicazioni come validi indicatori di controllo<br />
dell’attività del reparto che, messi a confronto con i<br />
costi dello stesso, costituiscono uno strumento indispensabile<br />
per l’assegnazione del budget.<br />
Attualmente si è provveduto alla elaborazione di<br />
una serie di report relativi ai singoli Dipartimenti, ed<br />
alle singole UU.OO complesse e semplici, contenente<br />
tutti i dati di ricavo e costo, dati di struttura e dati economici,<br />
e principali indicatori di attività. A seguito<br />
della comparazione tra i dati di ricavo e i dati di costo<br />
è stato possibile giungere al risultato lordo, al ribaltamento<br />
dei costi generali e al ribaltamento dei costi<br />
di altri centri e, quindi, valutare il risultato netto.<br />
Tali tabelle sono state utilizzate per un’iniziale predisposizione<br />
del budget da assegnare ai vari Dipartimenti,<br />
e per la stipula degli obiettivi da assegnare nel<br />
<strong>2008</strong>. (Stato di avanzamento 30%).<br />
Il secondo progetto: “Correlazione fra spesa farmaceutica<br />
e tipologia di DRG nel triennio 2006-<br />
<strong>2008</strong>” si prefigge di costituire reports informatici, finalizzati<br />
alla correlazione tra il numero di DRG per<br />
Unità Operativa e la tipologia dei medicinali e dei dispositivi<br />
medici erogati alla stessa U.O. per singolo<br />
DRG. Nel <strong>2007</strong> i dati rilevati dimostrano che il complessivo<br />
consumo di medicinali e dispositivi varia essenzialmente<br />
in funzione del protocollo di trattamento,<br />
mentre sono le condizioni cliniche a<br />
determinare l’appropriatezza o meno del regime assistenziale.<br />
I risultati dello studio, inoltre, evidenziano come,<br />
a parità di efficacia, sia importante optare per il regime<br />
di ricovero che sia in grado di garantire il miglior<br />
livello di servizio per l’utenza. Il ricorso al regime di<br />
I Progetti<br />
Linea 5<br />
ricovero ordinario per la somministrazione di chemioterapia<br />
deve essere quindi limitato ai casi in cui<br />
le condizioni cliniche del paziente lo rendono strettamente<br />
necessario mentre, per tutti i restanti casi,<br />
tale somministrazione deve avvenire in regime ambulatoriale.<br />
Il modello di studio risultante pone le basi<br />
per un sistema di governance sempre più coerente.<br />
(Stato di avanzamento 50%).<br />
Infine, l’ultimo studio di cui è responsabile il Dr.<br />
Pietro Milella, è “Introduzione di un modello per la<br />
governance degli outcome di cura” il cui obiettivo è<br />
selezionare un sistema di classificazione degli esiti fra<br />
quelli internazionalmente riconosciuti e studiarne<br />
l’andamento degli stessi.<br />
Attraverso un preciso monitoraggio si è prestata<br />
particolare attenzione agli eventi sentinella, che rilevano<br />
condizioni di non efficacia e agli outcome di<br />
contesto, che utilizzano dati amministrativo/sanitari,<br />
utili ad individuare soglie di eccellenza e di allarme.<br />
Dopo un’iniziale condivisione relativa alle<br />
raccomandazioni specifiche per ciascun evento sentinella,<br />
si è provveduto alla diffusione presso le<br />
UU.OO. dell’Area Chirurgica della scheda di segnalazione<br />
degli eventi sentinella. Per quanto riguarda gli<br />
outcome di contesto è stato predisposto un report informativo,<br />
che sarà implementato nella procedura<br />
Istituzionale, in cui sono stati individuati i seguenti<br />
dati: % di mortalità, N° di dimissioni volontarie, N° di<br />
trasferimenti tra strutture, % di ricoveri ripetuti per lo<br />
stesso MDC nell’anno e, infine, % di ritorno in sala<br />
operatoria (Stato di avanzamento 20%).<br />
Area di attività 4: Sviluppo ed implementazione<br />
di procedure diagnostico terapeutiche<br />
I progetti appartenenti all’area 4 sono stati studiati<br />
per sviluppare e implementare le procedure diagnostico-terapeutiche<br />
come tappe indispensabili per migliorare<br />
la gestione della qualità delle prestazioni.<br />
Molte Società Scientifiche, infatti, hanno elaborato recentemente<br />
le linee guida per la diagnosi precoce, il<br />
trattamento ed il follow-up del carcinoma tiroideo differenziato,<br />
basate principalmente su criteri di costoefficacia.<br />
Con il progetto diretto dal Dr. Luciano Grammatica:<br />
“Creazione ed implementazione di un<br />
percorso assistenziale ospedaliero diagnostico-terapeutico<br />
nella patologia nodulare tiroidea”, si prevede<br />
di creare un modello organizzativo gestionale<br />
della patologia nodulare tiroidea che, oltre a consen-<br />
199
Linea 5<br />
tire un accertamento diagnostico precoce dei carcinomi,<br />
fornisca all’utenza, nell’ambito della stessa<br />
struttura ospedaliera, un unico centro di riferimento<br />
in cui avere risposte esaustive a tutte le problematiche<br />
inerenti alla diagnosi e cura della malattia neoplastica<br />
tiroidea sofferta. Nell’arco del <strong>2007</strong> sono<br />
stati valutati 2401 pazienti affetti da patologia nodulare<br />
della tiroide, dei quali 1004 sono stati sottoposti<br />
ad indagine citologica mediante agobiopsia ecoguidata.<br />
In seguito, sono stati effettuati 66 interventi<br />
di tiroidectomia con una percentuale di patologia<br />
neoplastica maligna pari al 25%. Fra le patologie<br />
neoplastiche maligne il 99.1% è stato rappresentato<br />
da carcinomi tiroidei di tipo differenziato papillare.<br />
Il progetto di ricerca del Dr. Michele Guida: “Protocolli<br />
di assistenza e procedure diagnostiche sulle<br />
malattie rare in Puglia”, il cui scopo era realizzare<br />
uno studio di prevalenza sulla situazione epidemiologica<br />
e <strong>clinico</strong>-assistenziale (modalità diagnostico terapeutiche)<br />
per la cura delle malattie rare in Puglia,<br />
è stato concluso e, attualmente, sono in corso le elaborazione<br />
dei risultati conclusivi che saranno oggetto<br />
di pubblicazione di testo monografico ed elaborati<br />
scientifici.<br />
Area di attività 5: Comunicazione interna ed<br />
esterna<br />
L’ultima area intende occuparsi della comunicazione<br />
interna, ossia dell’insieme degli strumenti che<br />
hanno lo scopo di creare coesione e senso di appartenenza,<br />
attraverso la diffusione di informazioni all’interno<br />
dell’ente (es. newsletter), nonché di tutte le<br />
attività necessarie a raccogliere le informazioni per<br />
fornire risposte ai cittadini. Inoltre si occupa della comunicazione<br />
esterna, ossia tutte le attività e le iniziative<br />
rivolte al cittadino e veicolate all’esterno (es.<br />
200<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali<br />
manifesti, volantini, lettere, bandi di gara, di concorso).<br />
Il progetto diretto dal Dr. Angelo Paradiso: “Rielaborazione<br />
della pagina web della Biblioteca dell’<strong>Istituto</strong>.<br />
Allestimento di una sala consultazione<br />
multimediale”, il quale, attualmente, risulta chiuso<br />
anche se l’elaborazione della pagina web della Biblioteca<br />
sarà lo scopo di un successivo progetto di ricerca.<br />
Nell’ambito del <strong>2007</strong>, è stata allestita una sala<br />
multimediale con:<br />
- postazioni di consultazione ergonomiche, con tavoli<br />
dotati di barra attrezzata portacavi;<br />
- postazioni PC con collegamento intranet ed internet,<br />
server centrale e possibilità di formazione multimediale<br />
a distanza;<br />
- stampante di rete laser a colori.<br />
Il secondo progetto dell’ultima area, di cui è responsabile<br />
il Dr. F. A. Zito, è “Realizzazione di un sistema<br />
di refertazione informatico modulare per la<br />
diagnosi istopatologica dei principali tumori secondo<br />
le linee guida internazionali” il cui scopo è<br />
realizzare un database modulare aggiornabile per la<br />
refertazione istopatologica.<br />
Il progetto ha permesso di dotare la U.O. di Anatomia<br />
Patologica di un sistema esclusivo di refertazione<br />
attraverso terminali collegati in rete. Ogni postazione<br />
di lavoro è dotato di un suo computer in<br />
maniera tale che ogni fase del percorso del materiale<br />
bioptico e chirurgico, dall’accettazione alla refertazione,<br />
è monitorata. Ogni fase di lavoro viene vista<br />
come un’“isola di lavoro” identificata dalla fase di<br />
produzione e dal suo operatore.<br />
Il software è stato pensato e realizzato da tutti gli<br />
operatori della U.O. ottenendo un prodotto unico, per<br />
le soluzioni attuate, nel panorama dei programmi di<br />
archiviazione.
Programmazione attività <strong>2008</strong><br />
Area di attività 1: Nuovi modelli gestionali ed organizzativi<br />
in ambito sanitario<br />
Nella prima area si collocano alcuni dei progetti<br />
del Dr. Piero Milella che intendono porre delle nuove<br />
basi organizzative e gestionali dei servizi sanitari.<br />
Il progetto dal titolo “Rapporto tra fabbisogno<br />
riabilitativo per pazienti oncologici e disponibilità<br />
dei servizi dedicati”, intende analizzare la possibilità<br />
di interventi riabilitativi in tutte le fasi della malattia<br />
neoplastica a supporto della terapia, in rapporto<br />
alle risorse disponibili. In un secondo momento si cercherà<br />
di verificare l’impatto della riabilitazione sulla<br />
qualità della vita dei pazienti oncologici.<br />
Lo studio “Analisi dei modelli organizzativi e del<br />
centro unico di prenotazione” analizza le diverse<br />
variabili organizzative del Centro Unificato di Prenotazione<br />
al fine di sviluppare un percorso organizzativo-gestionale<br />
che coinvolga la libera professione intramuraria<br />
finalizzata all’ottimizzazione degli<br />
interventi necessari all’ottimizzazione dei rapporti<br />
fra utenza e servizi.<br />
Il terzo progetto del Dr. Milella: “Revisione critica<br />
della documentazione di cura finalizzata alla stesura<br />
di una architettura informativa comune medico/infermieristica”<br />
è stato pensato per costruire<br />
l’architettura informativa aziendale, individuando,<br />
per ogni unità organizzativa, i flussi informativi e le<br />
banche dati. La metodologia per lo sviluppo dell’architettura<br />
informativa include l’intervista agli operatori<br />
coinvolti nel percorso assistenziale, il workshop<br />
di formazione degli stessi, il gruppo di studio per la<br />
convalida dei risultati conseguiti.<br />
Nella prima area tematica si colloca, anche, il<br />
progetto “Ordinamenti, inventariazione e gestione<br />
informatizzata dell’archivio delle cartelle cliniche<br />
dal 2001 a oggi”, di cui è responsabile il Dr. Aldo Nigro,<br />
il cui obiettivo è ottenere, attraverso l’inventariazione<br />
informatizzata dell’archivio, un più veloce<br />
reperimento delle cartelle cliniche nonché ottenere<br />
una precisa quantificazione del numero delle cartelle.<br />
Il software da adottarsi dovrà essere implementabile<br />
con le diagnosi di ingresso e di dimissioni<br />
ed eventuali altri dati utili alle ricerche mediche, secondo<br />
quanto deciso da una commissione medica appositamente<br />
costituita presso l’<strong>Istituto</strong>, in modo da ot-<br />
tenere un singolo documento identificativo dello stato<br />
di salute del paziente. Con la collaborazione dei comuni<br />
di residenza dei pazienti affetti da tumore, che<br />
sono stati curati in passato nell’<strong>Istituto</strong>, si procederà<br />
all’aggiornamento demografico mediante schede predisposte.<br />
Il progetto “Qualità dell’assistenza e accertamento<br />
infermieristico” diretto dalla Sig. Maria<br />
Longo e dal Sig. Michele Rinaldi si propone l’obiettivo<br />
di valutare la qualità e l’appropriatezza dei dati<br />
raccolti nella fase di accertamento infermieristico di<br />
pazienti afferenti al Dipartimento Donna e al Dipartimento<br />
di Oncologia Medica e Sperimentale dell’<strong>Istituto</strong>.<br />
Dopo la consultazione retrospettiva delle<br />
cartelle infermieristiche chiuse, si procederà al confronto<br />
con gli standard di riferimento riconosciuti<br />
dall’American Nurses Association.<br />
Al precedente si collega il progetto “Implementazione<br />
di un sistema informatico delle diagnosi infermieristiche<br />
presso i dipartimenti Donna e Oncologia<br />
Medica”, di cui è responsabile il Sig. Michele<br />
Rinaldi, realizzato per raggiungere un’omogeneità<br />
di linguaggio nell’ambito delle diagnosi infermieristiche<br />
mediante la presenza, all’interno del reparto,<br />
di una propria banca dati di diagnosi già definite.<br />
Questo obiettivo trova concretezza mediante la formulazione<br />
di diagnosi infermieristiche che, più comunemente,<br />
verranno utilizzate in fase di pianificazione<br />
assistenziale all’interno delle UU.OO. coinvolte<br />
nello studio sulle quali, una buona percentuale di personale<br />
infermieristico dell’<strong>Istituto</strong>, sarà informato. In<br />
un ulteriore progetto delo stesso gruppo di attività infermieristiche,<br />
dal titolo: “Modelli organizzativi assistenziali:<br />
quale applicazione nella pratica infermieristica?”<br />
viene proposto il modello organizzativo<br />
ed assistenziale da adottare in tutto l’<strong>Istituto</strong> e che recepisce<br />
anche la maturanda esperienza del progetto<br />
precedente. Nella prima area si collocano, inoltre, i<br />
due progetti diretti dal Dr. Angelo Paradiso. Il primo:<br />
“Nuovo modello organizzativo-gestionale per la<br />
consulenza genetica oncologica” nasce dalla consapevolezza<br />
delle influenze genetiche sullo sviluppo<br />
dei tumori e dalla conseguente necessità di essere informati<br />
sul rischio individuale. La consulenza genetica<br />
oncologica (CGO) aiuta a comprendere le evidenze<br />
scientifiche su cui si basano il calcolo del<br />
I Progetti<br />
Linea 5<br />
201
Linea 5<br />
rischio e le misure di sorveglianza con la conseguente<br />
programmazione delle eventuali misure preventive.<br />
Si prevede di realizzare, per i medici del territorio,<br />
una campagna di informazione sui tumori<br />
familiari e sui test genetici. Inoltre, attraverso la sezione<br />
web dedicata alla familiarità dei tumori, configurata<br />
nell’ambito del sito web dell’<strong>Istituto</strong> <strong>Tumori</strong> di<br />
Bari, ci si auspica l’interazione tra gli operatori dell’<strong>Istituto</strong><br />
ed i medici del territorio al fine di diffondere<br />
le appropriate informazioni.<br />
Il secondo progetto del dott. Paradiso: “Implementazione<br />
del sito web della Direzione Scientifica<br />
dell’istituto. Messa a punto di un sito internet per<br />
facilitare l’aggiornamento e lo scambio di informazione<br />
in campo scientifico”, prevede la realizzazione<br />
del sito internet della Direzione Scientifica, integrato<br />
al nuovo sito dell’<strong>Istituto</strong> Oncologico di Bari<br />
relativo alla nuova sede, per assicurare i servizi offerti<br />
non solo all’utenza, ma anche agli specialisti del<br />
settore della ricerca <strong>scientifica</strong> in campo sanitario.<br />
Particolare cura sarà dedicata all’integrazione con le<br />
pagine web riguardanti le altre strutture istituzionali<br />
facenti parte dell’organigramma dell’<strong>Istituto</strong>. Verrà,<br />
inoltre, migliorata l’interfaccia grafica, includendo<br />
contenuti multimediali, per facilitare l’accessibilità e<br />
la semplicità d’uso delle risorse informatiche. Nel<br />
progetto è prevista la collaborazione con soggetti<br />
esterni, aziende operanti nel settore informatico, che<br />
cureranno l’aspetto tecnico della realizzazione e manutenzione<br />
del sito nonché della sicurezza dei dati.<br />
Alla stessa area appartiene il nuovo progetto: “Costituzione<br />
del “Disease Management Team” dei<br />
tumori testa-collo”, diretto dal Dr. S. Russo, proposto<br />
per definire un programma terapeutico multidisciplinare<br />
nella cura della neoplasia maligna del distretto<br />
testa collo mediante la realizzazione di un<br />
gruppo di lavoro con più figure professionali guidate<br />
dal Direttore dell’U.O. di Otorinolaringoiatria e Chirurgia<br />
cervico-facciale dell’<strong>Istituto</strong>.<br />
Area di attività 2: Governance e nuovi outcomes<br />
nell’ambito dei servizi sanitari<br />
La seconda area tematica comprende il progetto:<br />
“Customer Satisfaction: progetto di rilevazione/<br />
monitoraggio della qualità del servizio offerto”,<br />
diretto dalla Sig.ra De Francesco Effina, con cui si<br />
propone di realizzare un modello di rilevazione della<br />
qualità del servizio percepita e attesa pur mante-<br />
202<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali<br />
nendo sistemi metodologici condivisi, come il modello<br />
di eccellenza dell’EFQM (European Foundation for<br />
Quality Management). Nella creazione dello studio,<br />
si prevede per gli operatori del progetto, l’acquisizione<br />
di ulteriori competenze a riguardo atte a suscitare nell’utenza<br />
l’interesse a raggiungere e a mantenere un<br />
certo standard di qualità mediante un miglioramento<br />
del dialogo e del rapporto tra chi eroga il servizio e chi<br />
lo riceve.<br />
Un altro progetto di questa area è: “Introduzione<br />
di un modello per la governance degli outcome di<br />
cura”, diretto dal Dr. P. Milella, che intende selezionare<br />
un sistema di classificazione degli esiti e studiare<br />
l’andamento degli stessi con riferimento ad uno specifico<br />
percorso diagnostico-terapeutico. Questo comporta<br />
l’elaborazione di un database per l’attivazione<br />
di un sistema informativo dedicato alla segnalazione<br />
degli eventi sentinella e dei DRG ad alto rischio di<br />
inappropriatezza, secondo le indicazioni regionali e<br />
nazionali.<br />
Area di attività 3: Valutazioni farmaco-economiche<br />
All’interno dell’area tematica C) “Valutazioni farmaco-economiche”<br />
si colloca il progetto “Valutazione<br />
degli effetti indesiderati correlati all’impianto<br />
di cateteri venosi centrali in ambito oncologico”, il<br />
quale nasce dall’esigenza di effettuare un’analisi farmaco-economica<br />
sull’utilizzo dei CVC in alcune Unità<br />
Operative dell’<strong>Istituto</strong> Oncologico basandosi sull’indiscusso<br />
compromesso tra la salvaguardia della salute<br />
del paziente e la prevenzione degli alti costi di<br />
ospedalizzazione connessi. Nello studio verranno<br />
messe in evidenza le complicanze legate alla cateterizzazione,<br />
in particolare le infezioni batteriche o micotiche<br />
(CRBSI, catheter-related bloodstream infections),<br />
causa di mortalità significativa ed alti costi di<br />
ospedalizzazione. Lo studio, già analizzato nelle metodologie<br />
esecutive, è in attesa di ricevere consenso<br />
da parte del Comitato Etico.<br />
I progetti di seguito riportati, appartenenti alla<br />
terza area tematica, e diretti dal Dr. Piero Milella, intendono<br />
sottolineare l’importanza di un efficace sistema<br />
di controllo economico che renda più semplice<br />
ed indubbia la gestione del budget ospedaliero. Il<br />
primo progetto “DRG, indicatori di controllo delle<br />
metodologie di budget nella gestione ospedaliera”<br />
è nato dall’esigenza di dotare le UU. OO. di uno strumento<br />
di valutazione che metta in relazione i costi so-
stenuti con i ricavi ottenuti; i DRG rappresentano infatti<br />
validi indicatori di controllo dell’attività di reparto<br />
che, in base ai costi sostenuti dallo stesso, sono strumento<br />
indispensabile per l’assegnazione del budget.<br />
Verrà effettuata un’analisi relativa alle principali tipologie<br />
di DRG prodotti per UU.OO. e relativo fatturato<br />
con successiva verifica dei livelli di appropriatezza<br />
raggiunti rispetto alle indicazioni regionali.<br />
Parallelamente a questo studio, il progetto dal titolo<br />
“Correlazione tra spesa farmaceutica e tipologia<br />
di DRG nel triennio 2006-<strong>2008</strong>”, ha come obiettivo<br />
la costituzione di reports informatici, finalizzati<br />
alla correlazione tra il numero di DRG per UU.OO. e<br />
la tipologia di medicinali e dispositivi medici erogati<br />
alla stessa per singolo DRG per assicurare un’adeguata<br />
autonomia e responsabilità dei dirigenti sanitari,<br />
che dovranno usare adeguati sistemi di autovalutazione<br />
e autorevisione. Verranno utilizzati i reports<br />
statistici al fine di individuare i 10 DRG medici e i 10<br />
DRG chirurgici più frequentemente trattati all’interno<br />
dell’<strong>Istituto</strong>. Successivamente, saranno analizzati i<br />
dati di consumo per medicinali e per dispositivi medici,<br />
imputandoli alla singola SDO che riporta il DRG<br />
corrispondente. Queste porteranno alla costruzione di<br />
3 classi omogenee per DRG, rapportando la tariffa riconosciuta<br />
con il costo di gestione “terapeutica” dello<br />
stesso.<br />
Area di attività 4: Sviluppo ed implementazione<br />
di procedure diagnostico terapeutiche<br />
L’area tematica D) “Sviluppo ed implementazione<br />
di procedure diagnostico terapeutiche” comprende i<br />
seguenti progetti previsti per l’anno <strong>2008</strong> dell’area 5.<br />
Il progetto intitolato “Realizzazione di un sistema<br />
di refertazione informatico modulare per la<br />
diagnosi istiopatologica dei principali tumori secondo<br />
le linee guida internazionali” del Dr. Francesco<br />
Alfredo Zito nasce dalla necessità di elaborare<br />
diagnosi istopatologiche tumorali quanto più schematiche<br />
possibile, in modo da non incorrere in deduzioni<br />
fallaci e frequenti in caso di diagnosi discorsive.<br />
Questo progetto vuole promuovere l’adozione di<br />
forms standardizzati di diagnosi che presentano l’indubbio<br />
vantaggio di evitare dimenticanze nell’inserimento<br />
dati in logica sequenza e di standardizzare la<br />
terminologia. È in fase di implementazione la possibilità<br />
di estendere la visibilità anche all’interno della<br />
rete aziendale elaborando un sistema bidirezionale<br />
I Progetti<br />
Linea 5<br />
con l’U.O. di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva<br />
per la trasmissione delle richieste istologiche e<br />
la visualizzazione, da parte del richiedente, della relativa<br />
diagnosi.<br />
Il progetto “Creazione ed implementazione di un<br />
percorso assistenziale ospedaliero diagnostico-terapeutico<br />
nella patologia nodulare tiroidea”, di cui<br />
è responsabile il Dr. Luciano Grammatica prevede la<br />
creazione di un modello organizzativo gestionale<br />
della patologia nodulare tiroidea che consenta un<br />
accertamento diagnostico precoce dei carcinomi e<br />
fornisca, all’utenza, un centro di riferimento da cui attingere<br />
informazioni ed ottenere risposte esaustive<br />
alle problematiche annesse alla patologia. Precisamente,<br />
il paziente con patologia neoplastica tiroidea,<br />
sarà sottoposto prima ad un programma di stadiazione<br />
clinica, biologica e anatomo-patologica, poi<br />
ad un eventuale trattamento chirurgico, e, nei casi<br />
previsti, a siderazione radiometabolica. Infine, sarà<br />
previsto, nel percorso assistenziale dei malati, un<br />
completo programma di follow-up da parte di medici<br />
otorinolaringoiatri dedicati alla cura dei tumori tiroidei,<br />
da endocrinologi e da medici nucleari.<br />
Area di attività 5: Comunicazione interna ed<br />
esterna all’<strong>Istituto</strong><br />
Nell’ultima area tematica si colloca il progetto<br />
“Progetto di comunicazione interna ed esterna”, di<br />
cui è responsabile il Dr. Angelo Paradiso. Il progetto<br />
ha come obiettivo la realizzazione di un percorso di<br />
comunicazione, prevenzione, azione e ricerca delle<br />
malattie oncologiche a beneficio dei pazienti. Il razionale<br />
di tale progetto è insito nella realizzazione del<br />
miglior servizio sanitario oncologico da offrire ai pazienti<br />
che vivono sul territorio di Bari e dell’intera Regione<br />
evitando loro esodi della speranza. A tale scopo<br />
si prevede di costruire un rapporto strutturato con i<br />
media locali, regionali e nazionali; di organizzare<br />
una rete di comunicazione per migliorare la gestione<br />
delle informazioni provenienti dall’esterno e la fruizione<br />
delle informazioni interne verso la comunità; di<br />
implementare una dinamica comunicativa costante<br />
nel tempo verso pazienti, associazioni, società scientifiche<br />
e istituzioni; di creare un’immagine ben connotata<br />
dell’<strong>Istituto</strong> e del suo management amministrativo<br />
e sanitario per garantire la giusta percezione<br />
della competenza clinica e della qualità delle prestazioni<br />
da parte della comunità.<br />
203
Linea 5<br />
Progetto N. 110<br />
Rapporto tra fabbisogno riabilitativo per pazienti oncologici e disponibilità dei servizi dedicati<br />
Area A) Nuovi modelli gestionali ed organizzativi in ambito sanitario<br />
Responsabile Milella Pietro (U.O. di Statistica ed Epidemiologia)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2007</strong><br />
Durata 36<br />
Parole chiave<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Gestionale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 111<br />
M. Bisceglie (U.O. di Statistica ed Epidemiologia)<br />
Analisi dei modelli organizzativi e del centro unico di prenotazione<br />
Area A) Nuovi modelli gestionali ed organizzativi in ambito sanitario<br />
Responsabile Milella Pietro (U.O. di Statistica ed Epidemiologia)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 36<br />
Parole chiave CUP<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Gestionale<br />
204<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali<br />
Dettagli Progetti di Ricerca
Progetto N. 112<br />
Revisione critica della documentazione di cura finalizzata alla stesura di una architettura informativa<br />
comune medico/infermieristica<br />
Area A) Nuovi modelli gestionali ed organizzativi in ambito sanitario<br />
Responsabile Milella Pietro (U.O. di Statistica ed Epidemiologia)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 36<br />
Parole chiave Cartella clinica<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Gestionale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 113<br />
Ordinamento, inventariazione e gestione informatizzata dell’archivio della cartelle cliniche<br />
dell’<strong>Istituto</strong> dal 2001 ad oggi<br />
Area A) Nuovi modelli gestionali ed organizzativi in ambito sanitario<br />
Responsabile Nigro Aldo (Direzione)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2007</strong><br />
Durata 36<br />
R. Polizzi (Direzione Generale), A. Paradiso (Direttore Scientifico)<br />
Parole chiave Riordinare, inventariare, velocizzare<br />
Altri Enti coinvolti Soprintendenza Archivistica per la Puglia<br />
Tipologia progetto Gestionale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
I Progetti<br />
Linea 5<br />
205
Linea 5<br />
Progetto N. 114<br />
Qualità dell’assistenza e accertamento infermieristico<br />
Area A) Nuovi modelli gestionali ed organizzativi in ambito sanitario<br />
Responsabile Longo Maria (U.O. di Risck Management)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 24<br />
M. Antonacci (Dipartimento Oncologia Medica), B. Damiani (Dipartimento di Oncologia<br />
Medica), S. Di Fronzo (Dipartimento Donna), M. Paparella (Dipartimento di Oncologia Medica),<br />
D. Romanizzi (Dipartimento Donna), M. Sasso (Dipartimento di Oncologia Medica),<br />
L. Spadone (Dipartimento di Oncologia Medica), G. Tarantini (Dipartimento Donna), C. Romito<br />
(Dipartimento di Oncologia Medica), M. Divittorio (Dipartimento di Oncologia Medica)<br />
Parole chiave Documentazione sanitaria, responsabilità, accertamento infermieristico, processo di assistenza<br />
infermieristica, metodo scientifico - qualità assistenziale<br />
Altri Enti coinvolti Formazione in Agorà s.a.s. (Scuola di formazione alla salute per attività di consulenza e formazione)<br />
Tipologia progetto Gestionale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 115<br />
Implementazione di un sistema informatico delle diagnosi infermieristiche presso i dipartimenti<br />
“Donna” e “Oncologia Medica”<br />
Area A) Nuovi modelli gestionali ed organizzativi in ambito sanitario<br />
Responsabile Rinaldi Michele (Dipartimento Donna Unità Operativa di Senologia)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 24<br />
C. Pacifico (Dipartimento Donna), S. Damiani (Dipartimento di oncologia medica), A. Mancini<br />
(Dipartimento Donna), N. Roppo (Dipartimento Donna), C. Romito (Dipartimento di<br />
Oncologia Medica), M. Divittorio (Dipartimento di oncologia medica), V. Milella (Dipartimento<br />
di Oncologia Medica), A. Carella (Dipartimento Donna), B. Stea (U.O. Laboratorio<br />
Oncologia Sperimentale e Clinica)<br />
Parole chiave Qualità assistenziale, diagnosi infermieristica<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Gestionale<br />
206<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali
Progetto N. 116<br />
Modelli Organizzativi Assistenziali<br />
Area A) Nuovi modelli gestionali ed organizzativi in ambito sanitario<br />
Responsabile Rinaldi Michele (U.O. Senologia Dipartimento Donna)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2008</strong><br />
Durata 24<br />
G. Bradascio (U.O. Anestesia e Sala Operatoria), C. Pacifico (Dipartimento Donna), N.<br />
Roppo (Dipartimento Donna), A. Mancini (Dipartimento Donna), M. Lorusso (Dipartimento<br />
Donna), A. Dilella (U.O. Anestesia e Sala Operatoria), B. Stea (U.O. Laboratorio Oncologia<br />
Sperimentale e Clinica), A. Lisco (U.O. Complessa di Senologia)<br />
Parole chiave Nursing care delivery models, primary nurse, assistenza individualizzata/personalizzata,<br />
responsabilità professionale<br />
Altri Enti coinvolti Formazione in Agorà - Padova<br />
Tipologia progetto Gestionale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 117<br />
Nuovo modello organizzativo-gestionale per la consulenza genetica oncologica<br />
Area A) Nuovi modelli gestionali ed organizzativi in ambito sanitario<br />
Responsabile Paradiso Angelo (Direttore Scientifico)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 36<br />
M. Bruno (U.O. Laboratorio Oncologia Sperimentale e Clinica), S. Tommasi (U.O. Laboratorio<br />
Oncologia Sperimentale e Clinica), T. Danese (U.O. Laboratorio Oncologia Sperimentale<br />
e Clinica), B. Stea (U.O. Laboratorio Oncologia Sperimentale e Clinica), F. Schittulli<br />
(U.O. Senologia), V. Ventrella (U.O. Radiologia Senologica), M. Deliso (U.O. Senologia)<br />
Parole chiave Valutazione del rischio, misure preventive, tumori familiari, test genetici<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Gestionale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
I Progetti<br />
Linea 5<br />
207
Linea 5<br />
Progetto N. 118<br />
Implementazione del sito web della Direzione Scientifica dell’istituto. Messa a punto di un sito<br />
internet per facilitare l’aggiornamento e lo scambio di informazione in campo scientifico<br />
Area A) Nuovi modelli gestionali ed organizzativi in ambito sanitario<br />
Responsabile Paradiso Angelo (Direttore Scientifico)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2008</strong><br />
D. Simone (Direzione Scientifica), A. Lanetti (Direzione Scientifica), S. Volpe (Direzione<br />
Scientifica)<br />
Durata 12 mesi<br />
Parole chiave Comunicazione, informazione, pubblicazione, ricerca <strong>scientifica</strong>, aggiornamento<br />
Altri Enti coinvolti Società Informatica per la creazione e gestione di siti internet<br />
Tipologia progetto Gestionale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 119<br />
Costituzione del “Disease Management Team” dei tumori testa collo<br />
Area A) Nuovi modelli gestionali ed organizzativi in ambito sanitario<br />
Responsabile Russo Sabino (U.O. Otorino)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2008</strong><br />
Durata 36 mesi<br />
M. Montepara (U.O. Otorino), L. Grammatica (U.O. Otorino)<br />
Parole chiave <strong>Tumori</strong> testa collo – trattamenti integrati<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Gestionale<br />
208<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali
Progetto N. 120<br />
Il contributo infermieristico alla sicurezza del paziente oncologico in ospedale<br />
Area A) Nuovi modelli gestionali ed organizzativi in ambito sanitario<br />
Responsabile Nigro Vincenza (Dirigente Responsabile DAI)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 36<br />
V. D’Addabbo (Direzione Sanitaria), M. Armenise (Direzione Sanitaria), F. Bari (U.O. Endoscopia),<br />
M. Lenoci (U.O. di Oncologia Medica), M. Longo (U.O. Risck Managent), G.<br />
Bradascio (U.O. Anestesia e Sala Operatoria), V. Cilifrese (U.O. Chirurgia), N. Papangelo<br />
(U.O. Cardiologia), L. Delfine (U.O. Radiologia Interventistica), R. Lo Russo (U.O. Otorino),<br />
M. Rinaldi (U.O. Senologia)<br />
Parole chiave Sicurezza paziente<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Gestionale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 121<br />
Customer satisfaction: progetto di rilevazione/monitoraggio della qualità del servizio offerto<br />
Area B) Governance e nuovi outcomes nell'ambito dei servizi sanitari<br />
Responsabile De Francesco Effina (URP Ufficio relazioni con il pubblico)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2008</strong><br />
Durata 24 mesi<br />
Parole chiave Customer satisfaction, qualità percepita, qualità attesa<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Gestionale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
I Progetti<br />
Linea 5<br />
209
Linea 5<br />
Progetto N. 122<br />
Introduzione di un modello per la governance degli outcome di cura<br />
Area B) Governance e nuovi outcomes nell'ambito dei servizi sanitari<br />
Responsabile Milella Pietro (U.O. di Statistica ed Epidemiologia)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2007</strong><br />
Durata 36<br />
Parole chiave Esiti<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Gestionale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 123<br />
Valutazione degli effetti indesiderati correlati all’impianto di cateteri venosi centrali<br />
in ambito oncologico<br />
Area C) Valutazioni farmaco-economiche<br />
Responsabile Console Giangiuseppe (U.O. di Farmacia)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 24<br />
Parole chiave Catetere venoso centrale CVC<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Gestionale<br />
210<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali
Progetto N. 124<br />
DRG, indicatori di controllo delle metodologie di budget nella gestione ospedaliera<br />
Area C) Valutazioni farmaco-economiche<br />
Responsabile Milella Pietro (U.O. di Statistica ed Epidemiologia)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 36<br />
P. Nardulli (U.O. Risk Management)<br />
Parole chiave DGR, indicatori, budget<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Gestionale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 125<br />
Correlazione fra spesa farmaceutica e tipologia di DRG nel triennio 2006-<strong>2008</strong><br />
Area C) Valutazioni farmaco-economiche<br />
Responsabile Milella Pietro (U.O. di Statistica ed Epidemiologia)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno 2006<br />
Durata 36<br />
P. Nardulli (U.O. Risk Management)<br />
Parole chiave Spesa farmaceutica e DRG<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Gestionale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
I Progetti<br />
Linea 5<br />
211
Linea 5<br />
Progetto N. 126<br />
Razionalizzazione della spesa farmaceutica inerente i chemioterapici antiblastici:<br />
risparmio economico conseguente alla valutazione della loro effettiva stabilità chimico-fisica<br />
Area C) Valutazioni farmaco-economiche<br />
Responsabile Nardulli Patrizia (U.O. Risk Management)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2008</strong><br />
Durata 36<br />
G. Console (U.O. Farmacia), M. Laforgia (U.Ma.C.A. – Area di Farmacia)<br />
Parole chiave Chemioterapici antiblastici; stabilità chimico-fisica; farmaco-economia<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Gestionale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 127<br />
Realizzazione di un sistema di refertazione informatico modulare per la diagnosi istopatologica<br />
dei principali tumori secondo le linee guida internazionali<br />
Area D) Sviluppo ed implementazione di procedure diagnostico terapeutiche<br />
Responsabile Zito Alfredo Francesco (U.O. Anatomia Patologica)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2007</strong><br />
Durata 36<br />
G. Simone (U.O. Anatomia Patologica) P. Favale, F. Pacoda, S. Cesare (U.O. Anatomia Patologica),<br />
R. Digirolamo (U.O. Anatomia Patologica), G. Mossa (U.O. Anatomia Patologica),<br />
A. Pellecchia (U.O. Endoscopia), A. Paradiso (Direttore Scientifico)<br />
Parole chiave Database, diagnosi istologiche standardizzate, filemaker<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Gestionale<br />
212<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali
Progetto N. 128<br />
Creazione ed implementazione di un percorso assistenziale ospedaliero diagnostico-terapeutico<br />
nella patologia nodulare tiroidea<br />
Area D) Sviluppo ed implementazione di procedure diagnostico terapeutiche<br />
Responsabile Grammatica Luciano (U.O. Otorino)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2007</strong><br />
Durata 36<br />
G. Achille (U.O. Otorino), G. Simone (U.O. Anatomia Patologica), I. Abbate (U.O. Otorino<br />
Laboratorio Analisi), A. Zito (U.O. Anatomia Patologica), S. Modoni (Centro di Riferimento<br />
Oncologico della Basilicata)<br />
Parole chiave Percorsi assistenziali, procedure diagnostiche-terapeutiche<br />
Altri Enti coinvolti Centro di Riferimento Oncologico della Basilicata<br />
Tipologia progetto Gestionale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
Progetto N. 129<br />
Progetto di comunicazione interna ed esterna<br />
Area E) Comunicazione interna ed esterna all'<strong>Istituto</strong><br />
Responsabile Paradiso Angelo (Direttore Scientifico)<br />
Ricercatori<br />
associati<br />
Anno <strong>2008</strong><br />
Durata 36 mesi<br />
C. Romanello Pomes (Dipartimento Area Critica e Quartiere Operatorio)<br />
Parole chiave Comunicazione, informazione, prevenzione, ricerca<br />
Altri Enti coinvolti<br />
Tipologia progetto Gestionale<br />
Soggetti<br />
cofinanziatori<br />
I Progetti<br />
Linea 5<br />
213
I Ricercatori Responsabili<br />
dei Progetti di Ricerca Corrente
Responsabile<br />
Aloè Ferruccio<br />
Abbate Ines<br />
Achille Gaetano<br />
Numero<br />
di progetto<br />
97<br />
32<br />
64<br />
88<br />
Titolo<br />
Progettazione di uno strumento per la valutazione e il monitoraggio<br />
del sintomo dolore per l'inserimento nelle cartelle<br />
cliniche di degenza<br />
La Sieroproteomica nella prognosi e nella predittività di risposta<br />
dei tumori del polmone<br />
Utilità del dosaggio su liquido di lavaggio di FNAB linfonodale<br />
nella diagnostica di metastasi da carcinoma della tiroide<br />
Alcolizzazione percutanea di adenomi tossici tiroidei non<br />
suscettibili di intervento chirurgico<br />
N°<br />
Linea<br />
N°<br />
Area<br />
4 A<br />
2 B<br />
2 D<br />
3 D<br />
57 Biopsia transcutanea ecoguidata delle lesioni faringo laringee 2 D<br />
92<br />
La laserterapia percutanea ecoguidata (Laser Thermal Ablation<br />
– LTA) nel trattamento delle neoplasie tiroidee<br />
3 D<br />
Azzariti Amalia 42 Farmaci biologici e modulazione di proteine MDR relate 2 B<br />
Bruno Michele<br />
Caponio Maria Angela<br />
Catino Annamaria<br />
Colucci Giuseppe<br />
43<br />
31<br />
11<br />
10<br />
9<br />
29<br />
82<br />
89<br />
75<br />
76<br />
AZD1152, un inibitore della Aurora Kinase B, come nuova<br />
terapia biologica nei tumori solidi<br />
Attività antitumorale del Thymus Expressed Apoptotic Factor<br />
(TEAF) e suoi peptidi<br />
Individuazione di profili di rischio associati a fattori eredofamiliari<br />
nei pazienti con carcinoma mammario<br />
Predisposizione genetica al melanoma cutaneo nella popolazione<br />
pugliese<br />
Decorso <strong>clinico</strong> delle pazienti con carcinoma mammario ereditario<br />
Analisi comparativa dei marker HPV-L1 e P16 per lo studio<br />
della predittività di progressione delle lesioni HPV positive,<br />
con infezione da virus singoli o in associazione.<br />
Chemioterapia intraarteriosa epatica con fotemustine in pazienti<br />
affetti da metastasi epatiche da melanoma<br />
Trattamento in unica sessione (Single step) con chemioembolizzazione<br />
(TACE) e termoablazione mediante radiofrequenza<br />
(RFA) nelle neoplasie epatiche primitive e<br />
secondarie: fattibilità, tollerabilità ed efficacia<br />
A randomised multicenter phase III study of epirubicin +<br />
Cisplatin+Capecitabine (ECX combination) vs Capecitabine<br />
alone in the adjuvanty tretment of radically resected adenocarcinoma<br />
of the stomach or gastrooesophageal junction<br />
Taxotere + Fluorouracile (TF) versus Epirubicina + Cisplatino<br />
+ Capacitabina (ECX) nel trattamento del carcinoma<br />
gastrico avanzato e/o metastatico. Studio multicentrico di<br />
fase II.<br />
2 B<br />
2 B<br />
1 D<br />
1 C<br />
1 C<br />
2 A<br />
3 B<br />
Elenco dei Ricercatori Responsabili<br />
Ricercatori<br />
3 D<br />
3 A<br />
3 A<br />
217
Ricercatori<br />
Responsabile<br />
Colucci Giuseppe<br />
Console Giangiuseppe<br />
De Ceglie Antonella<br />
De Francesco Effina<br />
Numero<br />
di progetto<br />
77<br />
79<br />
80<br />
81<br />
87<br />
84<br />
123<br />
45<br />
121<br />
Titolo<br />
Sorafenib+Cisplatino+Gemcitabina nel trattamento del carcinoma<br />
epatico avanzato: studio di fase I-II<br />
Randomized phase II trial of first line cisplatin with docetaxel<br />
or vinorelbine for 6 cycles in patients with advanced<br />
non-small-cell lung cancer<br />
Studio multicentrico di fase II per valutare la attività e la<br />
tollerabilità della combinazione di fotemustina e cisplatino<br />
nel trattamento dei pazienti con carcinoma polmonare non<br />
a piccole cellule (NSCLC) con metastasi cerebrali.<br />
Terapia di seconda linea nel carcinoma ovarico avanzato.<br />
Studio di fase ii con la associazione Carboplatino-Caelyx<br />
Valutazione predittiva e prognostica delle caratteristiche<br />
biomolecolari dei pazienti con carcinoma polmonare non a<br />
piccole cellule (NSCLC)<br />
Determinazione dei livelli della Timidino-fosforilasi (TP) e<br />
della Diidropirimidinadeidrogenasi (DPD) e correlazione con<br />
il tasso di risposte obiettive e con la tossicità nei pazienti<br />
con neoplasie gastrointestinali trattati con Capecitabina<br />
Valutazione degli effetti indesiderati correlati all’impianto di<br />
cateteri venosi centrali in ambito oncologico<br />
Valore diagnostico della istologia nei pazienti con reflusso<br />
gastroesofageo<br />
Customer satisfaction: progetto di rilevazione/monitoraggio<br />
della qualità del servizio offerto<br />
N°<br />
Linea<br />
N°<br />
Area<br />
3 A<br />
3 A<br />
3 A<br />
3 A<br />
3 C<br />
3 C<br />
5 C<br />
2 B<br />
5 B<br />
Deliso Maria 16 L’infezione da HPV nelle pazienti con storia di tumore 1 D<br />
Falco Gaetano<br />
Fazio Vito<br />
Gargano Giulio<br />
218<br />
66 Elettrochemioterapia nei tumori della vulva 2 D<br />
14<br />
22<br />
36<br />
107<br />
90<br />
68<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali<br />
Prevalenza di lichen vulvare e la importanza della diagnosi<br />
clinica e istologica precoce<br />
Le conoscenze e le attitudini delle donne sul tumore della<br />
cervice uterina ed i suoi fattori di rischio<br />
Caratterizzazione dei livelli di VEGF in differenti frazioni<br />
ematiche di pazienti affette da neoplasie ginecologiche<br />
Realizzazione di una banca dei gameti femminili in pazienti<br />
con patologia neoplastica<br />
Valutazione della cifoplastica con palloncino nelle fratture<br />
vertebrali da compressione in pazienti oncologici<br />
Monitoraggio ecografico in pazienti affette da K mammario,<br />
ormonorecettore positivo, in stato premenopausale in trattamento<br />
con Exemestane e GnRH analoghi<br />
1 D<br />
1 F<br />
2 B<br />
4 D<br />
3 D<br />
2 D
Responsabile<br />
Giotta Francesco<br />
Grammatica Luciano<br />
Guarini Attilio<br />
Guida Michele<br />
Izzi <strong>Giovanni</strong><br />
Lacalamita Rosanna<br />
Numero<br />
di progetto<br />
78<br />
12<br />
34<br />
65<br />
93<br />
128<br />
53<br />
60<br />
91<br />
46<br />
47<br />
48<br />
Titolo<br />
Doxorubicina liposomiale non pegilata (myocet®) e ciclofosfamide<br />
versus doxorubicina liposomiale non pegilata e<br />
vinorelbina nel trattamento di 1a linea nel carcinoma mammario<br />
metastatizzato her-2 negativo<br />
Indagine dei fattori di rischio del cancro laringeo nella Provincia<br />
di Vitebsk (Bielorussia) e nella Provincia di Bari<br />
Profilo di metilazione di promotori di geni oncosoppressori<br />
in lesioni tiroidee: associazione con caratteristiche <strong>clinico</strong>patologiche<br />
e molecolari<br />
Diagnosi precoce delle neoplasie del distretto cervico-facciale<br />
mediante video autofluorescenza fibroscopica: studio<br />
pilota<br />
Valutazione di fattibilità delle laringectomie ricostruttive in<br />
due centri internazionali per la cura dei tumori laringei (Vitebsk-Bielorussia<br />
e Bari-Italia)<br />
Creazione ed implementazione di un percorso assistenziale<br />
ospedaliero diagnostico-terapeutico nella patologia nodulare<br />
tiroidea<br />
Studio del ruolo della via metabolica alternativa dell’NFkB<br />
nella patogenesi del Mieloma Multiplo.<br />
Valutazione della malattia residua minima nel trattamento<br />
del mieloma multiplo mediante valutazione biomolecolare<br />
(fish) e citometria a flusso<br />
Trattamento con Elettroporator delle lesioni cutanee/sottocutanee<br />
di tumori solidi.<br />
Follow-up in una coorte di pazienti affetti da epatopatia a<br />
eziologia virale mediante ultrasonografia contrastografica<br />
(CEUS – Contrast Enhancement Ultrasound) di contrasto<br />
di lesione focale epatica in pazienti negativi per patologia<br />
oncologica con anamnesi positiva per epatopatia cronica<br />
Diagnosi precoce ultrasonografica con o senza mezzo di<br />
contrasto di lesione metastatica in soggetti con lesione dubbia:<br />
confronto con TC<br />
Affidabilità diagnostica della CEUS rispetto all’ecografia<br />
standard nelle lesioni epatiche primitive e secondarie pretrattamento<br />
riferite al numero e alla distrettualità.<br />
N°<br />
Linea<br />
N°<br />
Area<br />
3 A<br />
1 D<br />
2 B<br />
2 D<br />
3 E<br />
5 D<br />
2 C<br />
2 D<br />
3 D<br />
2 B<br />
2 B<br />
2 B<br />
49 Diagnosi precoce mediante CEUS di lesione pelvica 2 B<br />
83<br />
74<br />
Utilizzo di High Intensity Focused Ultrasound (HAIFU) nel<br />
trattamento terapeutico dei tumori del fegato, pancreas e<br />
dell’utero.<br />
Realizzazione di un sistema di gestione della qualità interno<br />
al laboratorio di oncologia sperimentale clinica<br />
Elenco dei Ricercatori Responsabili<br />
Ricercatori<br />
3 B<br />
2 E<br />
219
Ricercatori<br />
Responsabile<br />
Lacalamita Rosanna<br />
Numero<br />
di progetto<br />
71<br />
Titolo<br />
Realizzazione di un Sistema Gestione Qualità nella U.O. di<br />
Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva<br />
N°<br />
Linea<br />
N°<br />
Area<br />
2 E<br />
Longo Maria 114 Qualità dell’assistenza e accertamento infermieristico 5 A<br />
Mangia Anita<br />
Mattioli Vittorio<br />
Milella Pietro<br />
220<br />
116<br />
38<br />
8<br />
39<br />
4<br />
69<br />
55<br />
56<br />
100<br />
101<br />
98<br />
106<br />
109<br />
Modelli organizzativi assistenziali: quale applicazione nella<br />
pratica infermieristica?<br />
Espressione di molecole di adesione nelle forme familiari e<br />
sporadiche di carcinoma mammario<br />
Studio del pattern dei cambiamenti genomici nei tumori<br />
mammari ereditari non BRCA1- e BRCA2 associati (brcax)<br />
NHERF1 come potenziale marcatore prognostico nel carcinoma<br />
mammario operabile (N-).<br />
Studio dei Sister Chromatid Exchange (SCE) come markers<br />
genetici nei carcinomi ereditari mammari<br />
Validazione della metodica CISH (Chromogenic In Situ Hybridization)<br />
in FNA’s di noduli polmonari: Studio dell’amplificazione<br />
di EGFR<br />
Profilo sieroproteomico in pazienti con carcinoma polmonare<br />
non a piccole cellule (NSCLC) trattati con Gefitinib: relazioni<br />
con l’andamento <strong>clinico</strong> della malattia<br />
Studio delle caratteristiche ultrastrutturali dei fibroblasti<br />
“cancer associated fibroblasts” (CAFs) nel carcinoma invasivo<br />
e non della mammella<br />
Servizio sperimentale di psicologia oncologica: esplorazione<br />
di un modello gestionale delle attività psiconcologiche<br />
Valutazione della personalità dei pazienti oncologici attraverso<br />
il reattivo Rorscharch<br />
“Uno spazio per due” ambulatorio di sessuologia clinica per<br />
le pazienti oncologiche<br />
Interventi di gruppo diversificati per obiettivi: dall’informazione<br />
alla supervisione<br />
Progetto HOC modello organizzativo sperimentale di assistenza<br />
domiciliare per pazienti oncologici in fase avanzata<br />
5 A<br />
2 B<br />
1 C<br />
2 B<br />
1 B<br />
2 D<br />
2 D<br />
2 D<br />
4 C<br />
4 C<br />
4 A<br />
4 D<br />
4 E<br />
102 “Datemi un cavallo” - Ippoterapia per pazienti oncologici 4 C<br />
103<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali<br />
PET THERAPY: un amico in più. Un amico a quattro zampe<br />
per i pazienti oncologici<br />
4 C<br />
108 Sleep disturbances in cancer patients 4 D<br />
1<br />
Costituzione di Registri di Patologia con le Sdo come fonti<br />
informative<br />
1 A
Responsabile<br />
Milella Pietro<br />
Montemurro Severino<br />
Montepara Massimo<br />
Numero<br />
di progetto<br />
110<br />
124<br />
125<br />
122<br />
111<br />
112<br />
13<br />
67<br />
94<br />
95<br />
96<br />
104<br />
105<br />
118<br />
Titolo<br />
Rapporto tra fabbisogno riabilitativo per pazienti oncologici<br />
e disponibilità dei servizi dedicati<br />
DRG, indicatori di controllo delle metodologie di budget<br />
nella gestione ospedaliera<br />
Correlazione fra spesa farmaceutica e tipologia di DRG nel<br />
triennio 2006-<strong>2008</strong><br />
Introduzione di un modello per la governance degli outcome<br />
di cura<br />
Analisi dei modelli organizzativi e del centro unico di prenotazione<br />
Revisione critica della documentazione di cura finalizzata<br />
alla stesura di una architettura informativa comune medico/infermieristica<br />
Indagine di fattori di rischio nel cancro gastrico in un paese<br />
della Provincia di Vitebsk (Bielorussia) e della Provincia di<br />
Bari<br />
Studio del linfonodo sentinella in pazienti affetti da melanoma<br />
cutaneo<br />
Valutazione di fattibilità della proctectomia totale in due<br />
centri internazionali (Vitebsk e Bari)<br />
Effetti sul tono e sulla funzione sfinterica anale della escissione<br />
del mesoretto intero dopo proctectomia totale per cancro<br />
del retto.<br />
Effetti sul tono sfinterico anale della permanenza del tubo<br />
transanale “nocoil’’ posto a protezione delle anastomosi<br />
colo-rettali dopo proctectomia per cancro del retto.<br />
Studio sulla qualità della vita e DE (disfunzione erettile) nei<br />
pazienti sottoposti ad intervento chirurgico per carcinoma<br />
del retto nerve sparino<br />
Studio comparativo tra manometria rettale e biofeedback e<br />
disfunzione erettile nei pazienti sottoposti ad intervento chirurgico<br />
per carcinoma del retto nerve sparing<br />
Implementazione del sito web della Direzione Scientifica<br />
dell’istituto. Messa a punto di un sito internet per facilitare<br />
l’aggiornamento e lo scambio di informazione in campo<br />
scientifico<br />
N°<br />
Linea<br />
N°<br />
Area<br />
5 A<br />
5 C<br />
5 C<br />
5 B<br />
5 A<br />
5 A<br />
1 D<br />
2 D<br />
3 E<br />
3 E<br />
3 E<br />
4 C<br />
4 C<br />
5 A<br />
Nardulli Patrizia 50 Stabilità delle soluzioni di chemioterapici convenzionali 2 B<br />
126<br />
Razionalizzazione della spesa farmaceutica inerente i chemioterapici<br />
antiblastici: risparmio economico conseguente<br />
alla valutazione della loro effettiva stabilità chimico-fisica<br />
5 C<br />
Elenco dei Ricercatori Responsabili<br />
Ricercatori<br />
221
Ricercatori<br />
Responsabile<br />
Nigro Aldo<br />
Nigro Vincenza<br />
Oliva Stefano<br />
Numero<br />
di progetto<br />
113<br />
120<br />
58<br />
59<br />
Titolo<br />
Ordinamento, inventariazione e gestione informatizzata<br />
dell’archivio della cartelle cliniche dell’<strong>Istituto</strong> dal 2001 ad<br />
oggi<br />
Il contributo infermieristico alla sicurezza del paziente oncologico<br />
in ospedale<br />
Monitoraggio ecocardiografico durante chemioterapia con<br />
antracicline: valutazione delle variazioni del tei index<br />
Variazioni acute della pressione arteriosa in corso di infusione<br />
di Bevacizumab valutate mediante Ambulatory Blood<br />
Pressure Monitoring (A.B.P.M.)<br />
N°<br />
Linea<br />
N°<br />
Area<br />
5 A<br />
5 A<br />
2 D<br />
2 D<br />
Paradiso Angelo 3 Creazione di una Banca Tessuti Interdipartimentale 1 A<br />
Pellecchia Antonio<br />
Petroni Stella<br />
Pilato Brunella<br />
Popescu Ondina<br />
118<br />
Implementazione del sito web della Direzione Scientifica<br />
dell’istituto. Messa a punto di un sito internet per facilitare<br />
l’aggiornamento e lo scambio di informazione in campo<br />
scientifico<br />
5 A<br />
129 Progetto di comunicazione interna ed esterna 5 E<br />
19<br />
23<br />
Effetto delle alterazioni di BRCA1 nella regolazione dell’angiogenesi<br />
Dinamiche psico-sociali dei soggetti sottoposti a consulenza<br />
oncogenetica nella fase del pre-test e post-test.<br />
1 E<br />
1 F<br />
41 TKIs nel modello di ca squamoso testa collo 2 B<br />
117<br />
35<br />
52<br />
6<br />
7<br />
61<br />
Nuovo modello organizzativo-gestionale per la consulenza<br />
genetica oncologica<br />
Possibile ruolo dei mastociti e dei loro mediatori triptasi e<br />
chimasi nel processo della cancerogenesi intestinale<br />
Caratterizzazione biologica dei carcinomi mamma-ri in preparati<br />
citologici su strato sottile (Thin Prep): confronto con<br />
la determinazione postchirurgica su campioni istologici.<br />
Caratterizzazione molecolare di pazienti pugliesi con carcinoma<br />
mammario eredo-familiare<br />
Metilazione dei promotori di BRCA1 e BRCA2 in pazienti<br />
con carcinoma mammario ad alto rischio<br />
Alterazioni molecolari nell’esofago di Barrett, displasia e<br />
adenocarcinoma esofageo; correlazione con l’evoluzione<br />
del grado di displasia.<br />
5 A<br />
2 B<br />
2 C<br />
1 C<br />
1 C<br />
2 D<br />
Quaranta Michele 15 Obesità e tumori: indicatori biomolecolari di rischio 1 D<br />
222<br />
24<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali<br />
Screening per la diagnosi precoce del carcinoma della cervice<br />
uterina: fattori di rischio e risultati<br />
1 F
Responsabile<br />
Quaranta Michele<br />
Ranieri Girolamo<br />
Rinaldi Michele<br />
Russo Sabino<br />
Schittulli Francesco<br />
Numero<br />
di progetto<br />
25<br />
26<br />
27<br />
28<br />
30<br />
17<br />
37<br />
18<br />
85<br />
115<br />
116<br />
119<br />
72<br />
99<br />
63<br />
Titolo<br />
Screening per la diagnosi precoce del carcinoma della mammella:<br />
fattori di rischio e risultati<br />
Screening per la diagnosi precoce del carcinoma della prostata:<br />
fattori di rischio e risultati<br />
Screening per la diagnosi precoce di tumori del colon-retto:<br />
fattori di rischio e risultati<br />
Screening per la diagnosi precoce del carcinoma dei tumori<br />
cutanei: fattori di rischio e risultati<br />
Analisi dei polimorfismi genici del gene PAI-1 e dello stato<br />
di metilazione del gene HTERT su dna circolante in pazienti<br />
con epatocarcinoma HCV e non HCV correlato<br />
Il ruolo della infezione occulta da HBV nello sviluppo del<br />
carcinoma epatico: valutazione della interazione con il virus<br />
hcv e con la dieta.<br />
Nuovi markers bio-molecolari sierici di angiogenesi, metastasi<br />
ossee e invasione tumorale:correlazione con i parametri<br />
istopatologici<br />
Popolazione linfocitaria ed espressione delle Gelatinasi<br />
MMP-2 e MMP-9 nel linfonodo sentinella del carcinoma<br />
mammario<br />
Caratterizzazione dei livelli di Vascular Endothelial Growth<br />
Factor in pazienti affetti da secondarietà epatiche a primitività<br />
intestinale trattati con pan-perfusione epatica antiblastica<br />
Implementazione di un sistema informatico delle diagnosi<br />
infermieristiche presso i dipartimenti “Donna” e “Oncologia<br />
Medica”<br />
Modelli organizzativi assistenziali: quale applicazione nella<br />
pratica infermieristica?<br />
Costituzione del “Disease Management Team” dei tumori<br />
testa collo<br />
Implementazione informatica di un contenitore dati <strong>clinico</strong>strumentali,<br />
in via sperimentale presso la radiologia senologica<br />
del Dipartimento Donna dell’<strong>Istituto</strong><br />
Uso e limiti dell’ecocolordoppler nella formulazione di un<br />
progetto riabilitativo per il linfedema secondario in donne<br />
operate di ca mammario<br />
Implementazione delle lastre radiografiche eseguite con<br />
mammografo digitale general electric 2000d<br />
N°<br />
Linea<br />
N°<br />
Area<br />
1 F<br />
1 F<br />
1 F<br />
1 F<br />
2 A<br />
1 D<br />
2 B<br />
1 E<br />
3 C<br />
5 A<br />
5 A<br />
5 A<br />
2 E<br />
4 C<br />
Elenco dei Ricercatori Responsabili<br />
Ricercatori<br />
2 D<br />
223
Ricercatori<br />
Responsabile<br />
Silvestris Nicola<br />
Simone <strong>Giovanni</strong><br />
Tommasi Stefania<br />
Trojano Vito<br />
Ventrella Vincenzo<br />
Zito Alfredo Francesco<br />
224<br />
Numero<br />
di progetto<br />
86<br />
33<br />
54<br />
70<br />
51<br />
5<br />
44<br />
20<br />
21<br />
62<br />
40<br />
73<br />
127<br />
Parte II - Le Attività Sperimentali<br />
Titolo<br />
Espressione genica di EGFR, stato mutazionale di KRAS ed<br />
espressione delle proteine HIF-1a e NHERF quali fattori predittivi<br />
di risposta al Cetuximab in pazienti affetti da carcinoma<br />
del colon retto metastatico<br />
Analisi molecolare della mutazione V600E del gene BRAF<br />
su FNA di noduli tiroidei<br />
Amplificazione genica di HER/2-Neu nel carcinoma mammario<br />
determinata con metodica di ibridazione in situ in<br />
fluorescenza con metalli pesanti (SISH): Studio di una serie<br />
di casi di con discordanza amplificazione/overespressione.<br />
Controllo della riproducibilità diagnostica istopatologica mediante<br />
telepatologia<br />
Farmacocinetica e farmacogenomica di markers di tossicità<br />
per agenti antineoplastici<br />
Caratterizzazione della regione 3p in pazienti con carcinoma<br />
squamoso del distretto testa-collo<br />
Ruolo del pathway NHERF1/EGFR nella progressione, motilità<br />
ed invasione neoplastica<br />
La multietnicità del nostro contesto regionale come elemento<br />
per nuove prospettive di ricerca nel campo delle mst<br />
Il ruolo della informazione sulla infezione da HPV e vaccinazione<br />
come elemento fondamentale nella prevenzione<br />
delle neoplasie ginecologiche<br />
Il ruolo del CAD (computer aided diagnosis) nelle prestazioni<br />
mammografiche<br />
Studio immunoistochimico e significato prognostico del "Tumour<br />
Budding" nel carcinoma colo-rettale T2.<br />
Concordanza diagnostica istopatologica “on-line” su vetrini<br />
digitali di lesioni melanocitarie<br />
Realizzazione di un sistema di refertazione informatico modulare<br />
per la diagnosi istopatologica dei principali tumori<br />
secondo le linee guida internazionali.<br />
N°<br />
Linea<br />
N°<br />
Area<br />
3 C<br />
2 B<br />
2 C<br />
2 E<br />
2 C<br />
1 B<br />
2 B<br />
1 F<br />
1 F<br />
2 D<br />
2 B<br />
2 E<br />
5 D
Il presente volume è stato realizzato da:<br />
Angelo Paradiso<br />
Iris Mannarini<br />
Alessandro Lanetti<br />
Luciana Albanese<br />
Orsola Dentamaro<br />
Silvana Valerio<br />
Daniela Simone<br />
Generosa Dicarolo<br />
Baldassarre Stea
Finito di stampare nel mese di marzo 2009<br />
dalla Grafica 080 - Modugno (Bari)