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The only truly alien planet is Earth. - UniCA Eprints - Università degli ...

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da una grande curiosità e vivacità che esprimeva girando in bicicletta per le strade della città, non<br />

senza correre dei r<strong>is</strong>chi, e trovandosi spesso faccia a faccia con un mondo di povertà e violenza ben<br />

lontani dalla vita di società che conduceva soprattutto sua madre, appassionata giocatrice di bridge.<br />

Nel dicembre 1945, quando con la madre e la sorella arrivò in Inghilterra per viverci poi tutto il<br />

resto della sua vita, l’impatto con un mondo per lui nuovo e in gran parte sconosciuto fu notevole.<br />

Infatti quello che aveva conosciuto a Shanghai era un mondo piuttosto differente, in gran parte<br />

modellato su quello americano, dalla Coca Cola alle grandi automobili. Ricorda a tal proposito che<br />

quando vide dalla nave le minuscole auto inglesi le prese per piccoli mezzi di trasporto merci,<br />

restando non poco stupito quando si rese conto che erano in realtà automobili.<br />

Uno <strong>degli</strong> aspetti che rendono unica la narrativa ballardiana è proprio la personale<br />

comm<strong>is</strong>tione di brit<strong>is</strong>hness e cultura, soprattutto pop, americana. Nonostante abbia v<strong>is</strong>itato<br />

raramente gli USA, e soltanto quando era già famoso, Ballard si dimostra capace di coglierne alcuni<br />

aspetti peculiari. Un romanzo come Hello America si presenta come una v<strong>is</strong>ione d<strong>is</strong>topica del<br />

continente nord-americano, fortemente caratterizzata dall’immaginario <strong>degli</strong> anni Sessanta e<br />

Settanta. La figura di Charles Manson, per esempio, è richiamata nella scelta del nome dell’ultimo<br />

autoproclamato Presidente americano. I Presidenti-robot, tutti quelli della storia USA, e i<br />

giganteschi ologrammi di John Wayne e altri attori completano il quadro della vicenda,<br />

indubitabilmente yankee. Tutta la sua opera è pervasa da icone cinematografiche quali James Dean,<br />

Marilyn Monroe e Elizabeth Taylor, così come da personaggi dell’iconografia massmediatica USA,<br />

da John Fitzgerald Kennedy a Ronald Reagan, da Lee Harvey Oswald allo stesso Manson.<br />

La prospettiva di Ballard è mondiale, senza dubbio, benché sempre a partire da un punto di<br />

v<strong>is</strong>ta anglo-centrico. Tant’è vero che, pur avendo spesso criticato come provinciale la scena<br />

letteraria britannica, per esempio non avendo mai fatto m<strong>is</strong>tero di non amare autori anche del livello<br />

di un James Joyce, tuttavia la sua anglicità emerge si può dire praticamente da ognuna delle sue<br />

pagine, come il profumo del tè. Ma un tè talvolta dagli effluvi l<strong>is</strong>ergici.<br />

Uno scrittore di fantascienza che sostiene che l’unico pianeta veramente <strong>alien</strong>o è la Terra 3<br />

non può certo essere semplicemente uno scrittore di genere, ancor meno può attirare l’attenzione<br />

delle masse. Eppure Ballard è sì un autore importante tra quelli della seconda metà del Novecento,<br />

ma per molti versi un autore di nicchia, underground nel senso migliore del termine. Acutamente<br />

Roger Luckhurst ha notato come, a seconda del punto di v<strong>is</strong>ta adottato dalla critica che si è occupata<br />

di lui, Ballard sia stato considerato di volta in volta<br />

3 «<strong>The</strong> biggest developments of the immediate future will take place , not on the Moon or Mars, but on earth, and it <strong>is</strong><br />

inner space, not outer, that needs to be explored. <strong>The</strong> <strong>only</strong> <strong>truly</strong> <strong>alien</strong> <strong>planet</strong> <strong>is</strong> <strong>Earth</strong>.» J. G. Ballard, “Which Way to<br />

Inner Space?”, “New Worlds”, May 1962.<br />

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