The only truly alien planet is Earth. - UniCA Eprints - Università degli ...
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My original idea for <strong>The</strong> Atrocity Exhibition was that I would do collage illustrations. I put that to<br />
Cape. I originally wanted a large-format book, printed by photo-offset, in which I could prepare the artwork<br />
– a lot of collages, material taken from medical documents and medical photographs, crashing cars and all<br />
that sort of iconography. It wouldn’t have been any more expensive for them to photograph the pages of<br />
collages than the pages of text. But to them illustrated books meant six pages of line drawings by some<br />
d<strong>is</strong>tingu<strong>is</strong>hed art<strong>is</strong>t, Felix Topolski or somebody. So that fell through. I would still like to do it 159 .<br />
Ma anche la sola componente testuale produce r<strong>is</strong>ultati assolutamente evocativi, con<br />
l’elemento temporale in primo piano, come in “Mr. F <strong>is</strong> Mr. F”: “Coma: the million year girl”, “<strong>The</strong><br />
nth root of wonderful”, «”…Coma”, Kline murmured, “let’s get out of time.”»<br />
La moderna pubblicità deve molto a un nipote di Freud, Edward Bernays (1892-<br />
1995), che ideò il concetto stesso di pubbliche relazioni assieme a Ivy Lee e Walter Lippmann. Uno<br />
dei suoi successi più clamorosi fu la diffusione del fumo tra le donne, grazie all’espediente di farne<br />
un comportamento associato alla libertà e all’indipendenza, attraverso una manifestazione pubblica<br />
da lui manipolata. E sempre a lui si deve la pubblicazione negli USA delle opere di Freud, che<br />
incontrarono ben presto un notevole successo. Nel suo libro Propaganda (1928) Bernays teorizzò il<br />
concetto di pubblicità inteso come manipolazione dell’opinione pubblica facendo leva sulla<br />
psicologia del nascente consumatore. Per la sua elaborazione di questa tecnica si servì delle teorie<br />
dello zio e di quelle di Gustave Le Bon, autore de La psicologia delle folle (1895). Ma Bernays oltre<br />
che di pubblicità commerciale si occupò anche di propaganda politica, cominciando con una<br />
campagna che fece r<strong>is</strong>alire il consenso nei confronti del trentesimo Presidente <strong>degli</strong> Stati Uniti,<br />
Calvin Coolidge. La strategia mediatica di personaggi quali Reagan – come Ballard non ha mancato<br />
di sottolineare - e, in Italia, Berlusconi, ha le sue radici in questo periodo. Pare accertato che il<br />
min<strong>is</strong>tro naz<strong>is</strong>ta Goebbels fosse particolarmente colpito dai grandi r<strong>is</strong>ultati ottenuti da Bernays. È<br />
un dato di fatto che da allora fino ad oggi tutti i governi dittatoriali, ma anche quelli che si<br />
nascondono dietro forme di democrazia più o meno corrotte, hanno fatto largo uso <strong>degli</strong> strumenti<br />
di manipolazione dell’opinione pubblica, e in particolare di mass media come la stampa e la<br />
telev<strong>is</strong>ione. Il saggio di Vance Packard sui ‘persuasori occulti’ 160 rivela come sia possibile<br />
manipolare le masse attraverso strumenti di questo tipo. Il tema è stato trattato anche da Frederik<br />
Pohl, la cui influenza Ballard riconosce, e che si manifesta in particolare nei racconti “<strong>The</strong><br />
159 D. Pringle, “From Shanghai to Shepperton”, in Vale, V. e Juno A. (a cura di), Re/Search n. 8/9, op. cit., p. 124. Non<br />
era la prima volta che Ballard doveva venire a patti con la v<strong>is</strong>ione miope dell’editoria del suo tempo, come dimostra la<br />
precedente esperienza con Gollancz per <strong>The</strong> Drowned World.<br />
160 «Vance Packard’s <strong>The</strong> Hidden Persuaders (1957) popular<strong>is</strong>ed the notion of what has been termed “psychoanalys<strong>is</strong> in<br />
Reverse” [th<strong>is</strong> phrase <strong>is</strong> adopted by Adorno in <strong>The</strong> Culture Industry , see especially “How to Look at Telev<strong>is</strong>ion”,<br />
p.143]. Packard analysed the advert<strong>is</strong>ers’ application of psychoanalytic techniques on consumers, the attempt to<br />
increase [corsivo dell’autore] excitation/ anxiety and tie its neutral<strong>is</strong>ation to the purchase of specific products, thus<br />
reversing the psychoanalytic ‘cure’. Motivational Research was immediately transposed into narratives of the increasing<br />
erasure of the voluntary will.» R. Luckhurst, op. cit., p. 421.<br />
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