28.05.2013 Views

The only truly alien planet is Earth. - UniCA Eprints - Università degli ...

The only truly alien planet is Earth. - UniCA Eprints - Università degli ...

The only truly alien planet is Earth. - UniCA Eprints - Università degli ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

2. Il pilota fantasma<br />

L’inconscio costitu<strong>is</strong>ce una fonte sia per l’art<strong>is</strong>ta che per lo scienziato, che per vie diverse<br />

giungono a r<strong>is</strong>ultati complementari 412 . In Ballard nozioni psicoanalitiche si inser<strong>is</strong>cono in uno<br />

scenario fantastico, debitore sia nei confronti delle poetiche gotiche che delle succitate tematiche<br />

surreal<strong>is</strong>te. Vale la pena notare a questo punto che la critica ufficiale nel passato era solita giudicare<br />

negativamente la narrativa fantastica, in cui spesso compaiono l’irrazionale e la follia, che la<br />

psicanal<strong>is</strong>i ci dice avere radici nell’inconscio, in quanto non all’altezza della civiltà e del decoro<br />

della letteratura real<strong>is</strong>tica 413 . Giudizio superato, per fortuna, oltre che ingeneroso e superficiale.<br />

Il fantasma del pilota morto-vivente, già apparso sotto mentite spoglie come comprimario in<br />

<strong>The</strong> Atrocity Exhibition e, originariamente 414 in Empire of the Sun, ritorna infine da protagon<strong>is</strong>ta in<br />

<strong>The</strong> Unlimited Dream Company. Compare una prima volta nel romanzo a carattere autobiografico,<br />

portato al cinema da Steven Spielberg, in cui Jim s’imbatte nel cadavere di un pilota militare<br />

giapponese, che torna alla vita secondo modalità estranee al real<strong>is</strong>mo: «Jim gazed at the young<br />

pilot, doing h<strong>is</strong> best to grasp the miracle that had taken place. By touching the Japanese he had<br />

brought him to life; by pr<strong>is</strong>ing h<strong>is</strong> teeth apart he had made a small space in h<strong>is</strong> death and allowed<br />

h<strong>is</strong> soul to return» 415 .<br />

Il fantasma ritorna poi in <strong>The</strong> Unlimited Dream Company, in cui la parabola della nuova<br />

incarnazione del pilota morto-vivente si apre nel momento in cui l’aereo precipita nel fiume. Si<br />

avverte in questo un’eco del romanzo dello scrittore americano Walter Tev<strong>is</strong>, <strong>The</strong> Man Who Fell to<br />

<strong>Earth</strong> (1963) e in particolare del film omonimo (1976) di Nicolas Roeg, interpretato da un algido<br />

David Bowie nel ruolo dell’<strong>alien</strong>o protagon<strong>is</strong>ta. Come in una riedizione perversa di Through the<br />

412 «<strong>The</strong> paintings of Jackson Pollock were painted in a trance (unconsciously) as are the works of other modern art<strong>is</strong>ts<br />

– such as the French ‘action’ painter Georges Mathieu. <strong>The</strong> chaotic but powerful result may be compared to the massa<br />

confusa of alchemy, and strangely resembles the hitherto hidden forms of matter as revealed in microphotographs.» A.<br />

Jaffe, in C. G. Jung, op. cit., p. 265.<br />

413 «Il fantastico è stato costantemente respinto dai critici che lo consideravano una diramazione della pazzia,<br />

dell’irrazionalità, o del narc<strong>is</strong><strong>is</strong>mo ed è stato opposto alle pratiche umane e più civilizzate della letteratura ‘real<strong>is</strong>tica’.<br />

Belinsky, per esempio, condannava Il sosia di Dostoevskij a causa della sua “colorazione fantastica”, dichiarando che<br />

“il fantastico nel nostro tempo può avere un posto soltanto in un manicomio, e non nella nostra letteratura” (Belinsky,<br />

cit. Wasiolek, p. 5). Walter Scott respingeva in modo simile i racconti di E.T.A. Hoffmann poiché oscillavano sulla<br />

soglia della pazzia e poiché non “armonizzavano con il gusto.” Un’implicita associazione del fantastico con il barbaro e<br />

il non-umano lo ha relegato ai margini della cultura letteraria.» R. Jackson, op. cit., pp. 165-166.<br />

414 Nella narrativa ballardiana si ripresenta in diverse occasioni il dual<strong>is</strong>mo tra il giovane Jim, prigioniero a Lunghua, e<br />

il pilota d’aereo, nelle diverse incarnazioni possibili. Di volta in volta il giovane Ballard si identifica proiettivamente nel<br />

pilota alleato che immagina verrà a salvare lui e i suoi compagni di prigionia, nel giovane kamikaze giapponese, e così<br />

via, in particolare in <strong>The</strong> Atrocity Exhibition e Empire of the Sun. Il pilota farà la sua comparsa in forme diverse anche<br />

in altri romanzi e racconti<br />

415 J. G. Ballard, Empire of the Sun, London, Grafton, 1985, p. 339.<br />

- 127 -

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!