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The only truly alien planet is Earth. - UniCA Eprints - Università degli ...

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«Ballard … seems to me to write peculiarly Ballardian stories – tales difficult to pin down as to one<br />

style or one theme or one approach but all very personally trademarked Ballard» ([Dangerous V<strong>is</strong>ions, p.]<br />

458). Tautology <strong>is</strong> the <strong>only</strong> way to determine th<strong>is</strong> object: Ballard writes Ballardian texts 12 .<br />

Ma questa tautologia si d<strong>is</strong>piega attraverso una serie di testi che costitu<strong>is</strong>cono ciascuno una<br />

sfaccettatura diversa del medesimo parallelogramma, in alcuni casi anche con dei legami diretti,<br />

come quando un racconto viene ripreso per estrarne un romanzo o ep<strong>is</strong>odi della vita dell’autore<br />

vengono in parte modificati all’interno di opere narrative d’<strong>is</strong>pirazione autobiografica. L’opera<br />

narrativa di Ballard è come un monolite, che però appare sempre diverso a seconda di quale sia il<br />

testo a partire dal quale la si affronta, come filtri differenti che fanno emergere di volta in volta<br />

questa o quella caratter<strong>is</strong>tica del pianeta <strong>alien</strong>o-terrestre ballardiano.<br />

Tra le caratter<strong>is</strong>tiche della narrativa di Ballard, ce n’è una che più di tutte la avvicinano ai<br />

valori della tradizione letteraria romantica: la fede nel potere dell’immaginazione. Questo concetto<br />

è alla base per esempio di un testo come <strong>The</strong> Unlimited Dream Company, il cui protagon<strong>is</strong>ta<br />

riemerge dal regno della morte, per un <strong>is</strong>tante o per sempre che sia, grazie a questo potere, come<br />

afferma l’autore stesso. Potere che si manifesta come forza creatrice, una forza capace di<br />

trasformare la realtà. In questo senso il legame con il romantic<strong>is</strong>mo prosegue trasformandosi in<br />

quello con il surreal<strong>is</strong>mo, la cui radice è la stessa: la fede nel potere immaginifico di quelle forze<br />

comprese all’interno della natura umana e in gran parte ancora sconosciute, che la psicanal<strong>is</strong>i ha<br />

definito collettivamente come ‘inconscio’. La natura dion<strong>is</strong>iaca di tali manifestazioni, secondo la<br />

felice intuizione di Nietzsche che contrappone la sfera del dion<strong>is</strong>iaco a quella dell’apollineo, è<br />

l’essenza stessa della tradizione romantica, che a partire dal fenomeno noto come ‘Sturm und<br />

Drang’ ha cercato di incanalare nelle forme dell’arte quelle pulsioni emotive e sostanzialmente<br />

irrazionali che appartengono al regno di Dion<strong>is</strong>o ovvero all’inconscio. Tutto ciò trova la sua<br />

espressione nella capacità dell’autore di evocare una particolare atmosfera, di far emergere in<br />

superficie quei paesaggi interiori che hanno sede nel profondo della psiche umana, come se invece<br />

che davanti a parole accostate sulla carta ci si trovasse di fronte a tele dipinte. In questo sta<br />

principalmente la corr<strong>is</strong>pondenza tra le opere di Ballard e le tele di pittori quali il romantico John<br />

Martin o il surreal<strong>is</strong>ta Max Ernst.<br />

Un altro concetto di grande rilevanza nella prospettiva ballardiana è la ‘death of affect’, che<br />

potremmo tradurre come la ‘morte delle emozioni’ 13 . E’ l’espressione di una condizione emotiva<br />

racconti, con il primo descritto nelle note sul testo in seconda di copertina come «un “Ballard” alle prese con turbamenti<br />

adolescenziali e mutazioni amorose che fa da anello mancante tra Crash e il cinema di Cronenberg», fanno parte di una<br />

serie di ‘falsi d’autore’ scritti da Brolli, che vanno da Chester Himes a William Gibson passando per Ernest Hemingway<br />

e Bor<strong>is</strong> Vian.<br />

12 R. Luckhurst, op. cit. (1997), p. 152.<br />

13 «Ballard has credited Dalì with being an art<strong>is</strong>t who demonstrates “the death of affect”, the twentieth century condition<br />

in which the sheer weight of the horror of violence and the confusions of the emotional life have deadened human<br />

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