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C'erano una volta i re_05.indd - SST

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BACCHELLI - CANALI<br />

Camp. it. a squad<strong>re</strong> ‘76<br />

1.f4 Cf6 2.d4 c5 3.e3<br />

cd4 4.ed4 d5 5.Cf3 Ag4<br />

6.Ad3 e6 7.Cbd2 Ad6<br />

8.h3 Af3 9.Df3 Cc6<br />

10.c3 Dc7 11.0-0 0-0<br />

12.g4 g6 13.Tf2 Tab8<br />

14.Cf1 b5 15.h4 b4<br />

16.h5 bc3 17.bc3 Ca5<br />

18.Ac2 Cc4 19.hg6 fg6<br />

20.Dh3 Df7 21.Cg3 Aa3<br />

22.f5 ef5 23.gf5 Ac1<br />

24.Tc1 De7 25.Te2 Da3<br />

26.Tce1 Dc3 27.fg6 Tb7<br />

28.Te7 Te7 29.Te7 Dd4<br />

30.Rh1 Db6 31.Th7 Ce3<br />

32.Th8 Rg7 33.Dh6 1-0<br />

26<br />

Piacenza (1962, perso per 3 a 5), B<strong>re</strong>scia (1962, vinto per 6.5 a 2.5), Partizan Belgrado<br />

(1962, perso per 1.5 a 8.5), ancora Nizza (1964, perso per 3.5 a 5.5), Montecarlo (1964,<br />

vinto per 5.5 a 2.5; 1965, vinto per 5 a 4), Alessandria (1964, vinto per 4.5 a 1.5; 1965,<br />

vinto per 6.5 a 4.5), Zurigo (1965, perso per 3 a 4).<br />

Ma l’avversario numero uno, il rivale eterno, era ancora e semp<strong>re</strong> la Società Scacchistica<br />

Milanese. Fra il ’51 e il ’62 si giocarono otto matches, con un bilancio assai avaro<br />

per i colori torinesi: quattro sconfitte, t<strong>re</strong> pa<strong>re</strong>ggi e <strong>una</strong> sola vittoria. I milanesi, bisognava<br />

ammetterlo, erano superiori. Disponevano di forti Maestri e Candidati Maestri,<br />

da Giovanni Ferrantes a Contedini, da Castiglioni a Lilloni, da Montuoro all’apolide<br />

Rubinstein. L’unico successo fu colto dalla Sst nel 1961, per giunta in trasferta, per 6<br />

a 4. Vinsero le loro partite Pistone, Silli, Casacci, Pe<strong>re</strong>lli e Aprà, pattarono Bacchelli e<br />

Festa, persero Monti, Ricciardi e Biavati.<br />

Nella tana del lupo<br />

Frattanto, con la prima edizione del 1959 a Lerici, era cominciata la stagione dei campionati<br />

italiani a squad<strong>re</strong>. La Sst vi p<strong>re</strong>se parte assiduamente, con <strong>una</strong> e a volte più<br />

formazioni, distribuite fra le serie A e B, quando non anche la serie C. Sfort<strong>una</strong>tamente,<br />

senza risultati di speciale rilievo. Più inte<strong>re</strong>ssanti sembrano i <strong>re</strong>soconti dei due tornei a<br />

squad<strong>re</strong> che si organizzarono a Torino negli anni ’60 e ’61. Il primo fu quello indetto<br />

dal quotidiano “La Stampa”: cinque circoli iscritti (Torinese, Milanese, Biella, Imperia<br />

e Montecarlo), cinque giocatori per squadra. La Sst fu seconda dietro – occor<strong>re</strong> dirlo?<br />

– alla S.S. Milanese. Per Torino giocarono Malvano, Gay, Battaggia, Monti e Pistone.<br />

L’anno dopo, la Coppa internazionale “Città di Torino”. Dieci squad<strong>re</strong>: le italiane Sst,<br />

Torino Fiat, Torino Stipel, Bergamo e La Spezia, e gli ospiti esteri di Zagabria, Nizza,<br />

Montecarlo, Lugano e Solora. Fu <strong>una</strong> passeggiata per gli jugoslavi, ma fu più che<br />

brillante il secondo posto della Sst, con Battaggia, Gay, Monti, Casacci e Pistone. I<br />

t<strong>re</strong> giorni di ga<strong>re</strong> furono intensamente seguiti dalla stampa e dalla radio, e alcune fasi<br />

vennero addirittura messe in onda alla televisione.<br />

Nel ’63, la Sst intrap<strong>re</strong>se <strong>una</strong> coraggiosa tournée in Jugoslavia. In agosto, <strong>una</strong> rapp<strong>re</strong>sentativa<br />

di nove giocatori disputò cinque incontri a squad<strong>re</strong> contro i circoli di Abbazia<br />

e di Rijeka, contro due diverse formazioni di Zagabria e infine a Belgrado contro il<br />

Partizan. Cinque secche sconfitte confermarono che lo scacchismo slavo era tutt’altra<br />

cosa, ma l’esperienza compiuta e la bellissima ospitalità erano valse il viaggio. Dei

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