10/ottobre - Santuario della Guardia

10/ottobre - Santuario della Guardia 10/ottobre - Santuario della Guardia

santuarioguardia.it
from santuarioguardia.it More from this publisher
28.05.2013 Views

le ragioni del credere 20 chiesa e giovani di Ivana Zanobelli Sono aumentati, in questa estate di pigra sospensione dettata dalla crisi mondiale, i casi di “balconing”. L’allarme arriva dalla Spagna dove ormai si contano più di sette giovani morti nel lancio dalla finestra dell’albergo dentro la piscina. Segno che si sta diffondendo la cultura del rischio estremo che induce a mettersi alla prova attraverso azioni forti per uscire dalle diffi coltà, superare le incertezze e affermarsi attraverso l’esagerazione. E poi, naturalmente, si fi nisce sulla Rete. Dove stanno andando i nostri giovani? Invece che periodo di transizione verso l’età adulta la giovinezza sembra stia diventando un periodo di vagabondaggio, di lunga sospensione, dove la spinta non è verso l’individuazione, cioè “Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede”: il messaggio di Benedetto XVI ai giovani, un invito ricco di passione. L’età della ricerca della “ verso la ricerca di “chi sono io?” e “che cosa ci sto a fare al mondo?”, ma verso l’individualismo dentro il quale conta solo il successo e il piacere agli altri. Da poco è in visione il fi lm di Volfango De Biasi intitolato “Come tu mi vuoi” che racconta di come Giada, una ragazza ricca interiormente e intellettualmente, ottenga il successo perché, rinunciando ai suoi principi, si adatta a ogni compromesso per essere appunto “come tu mi vuoi”. Sono signifi cative alcune delle frasi che Giada dice con amara franchezza: “All’improvviso la gente ti vuole. Quello che sei dentro non conta, nessuno vuole quello che sei davvero”; “Importante e reale sono le cose di cui parla la TV, il resto non esiste”. Viviamo nell’“epoca delle passioni tristi” come l’hanno defi - nita due psicanalisti francesi, M. Benasayag e G. Schimdt, e le passioni tristi sono le incertezze, le angosce, la perdita di fi ducia nel progresso e quindi il timore di un futuro minaccioso che incombe su ogni aspetto della nostra vita. Questo timore genera un’atmosfera esistenziale cupa nella quale si innestano le crisi individuali che vengono ampliate ed esasperate. In un mondo dove Dio viene escluso tutto tende a regredire verso una cultura della sopravvivenza, con relazioni basate sullo scontro di tutti verso tutti anziché sull’incontro. Individualismo, chiusura, frustrazioni, paure, illusione di poter decidere da soli della propria vita, ricerca del rischio tendono ad occupare il posto lasciato vuoto da Dio, ma non cancellano il dolore che si prova quando non ci si sente adeguati o non si hanno sogni. In questa atmosfera problemati-

vita più grande” ca colpisce, nel messaggio che il papa rivolge ai giovani per la XXVI Giornata Mondiale della Gioventù (Madrid, Agosto 2011), la sua fi ducia nella bontà di fondo delle aspirazioni dei giovani e l’affermazione che “la gioventù rimane comunque l’età in cui si è alla ricerca della vita più grande”. Il papa sottolinea che “è parte dell’essere giovane desiderare qualcosa di più della quotidianità regolare di un impiego sicuro e sentire l’anelito per ciò che è realmente grande” perché “l’uomo è veramente creato per ciò che è grande, per l’infi nito”. Certe volte ce lo dimentichiamo e ci limitiamo a desiderare sicurezza e stabilità per i nostri fi gli, sogniamo per loro un futuro rassicurante, prestabilito e asfi ttico dove non trovano spazio le sfi de e i rischi della grandezza. Cosa produce il salto da un’esistenza corretta e magari impegnata a un’esistenza all’altezza delle aspirazioni, ricca di senso e pienamente realizzata? L’innamoramento che promuove il dono di sé. Grazie a una scelta che dona senso e profondità alla vita si può fare il dono di sé nelle proprie scelte quotidiane o di vita e vivere sempre da appassionati. Cosa attiva la passione? Se qualcuno si è appassionato a te per quello che sei veramente e ti ha aiutato a formulare sogni. Per questo il papa dice “Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede”, usando un’espressione tratta dalla lettera di San Paolo ai Colossesi. È lui, il Cristo, che “ci rivela la nostra identità e, nella sua amicizia, la vita cresce e si realizza in pienezza”. È bello imparare da lui a respirare e aiutare i nostri fi gli a respirare a pieni polmoni.

le ragioni<br />

del credere<br />

20<br />

chiesa e giovani<br />

di Ivana Zanobelli<br />

Sono aumentati, in<br />

questa estate di pigra<br />

sospensione dettata<br />

dalla crisi mondiale,<br />

i casi di “balconing”. L’allarme<br />

arriva dalla Spagna dove ormai<br />

si contano più di sette giovani<br />

morti nel lancio dalla finestra<br />

dell’albergo dentro la piscina.<br />

Segno che si sta diffondendo la<br />

cultura del rischio estremo che<br />

induce a mettersi alla prova attraverso<br />

azioni forti per uscire dalle<br />

diffi coltà, superare le incertezze<br />

e affermarsi attraverso l’esagerazione.<br />

E poi, naturalmente, si<br />

fi nisce sulla Rete.<br />

Dove stanno andando i nostri<br />

giovani?<br />

Invece che periodo di transizione<br />

verso l’età adulta la giovinezza<br />

sembra stia diventando un periodo<br />

di vagabondaggio, di lunga<br />

sospensione, dove la spinta non<br />

è verso l’individuazione, cioè<br />

“Radicati e fondati in Cristo,<br />

saldi nella fede”: il messaggio<br />

di Benedetto XVI ai giovani,<br />

un invito ricco di passione.<br />

L’età <strong>della</strong> ricerca <strong>della</strong> “<br />

verso la ricerca di “chi sono io?”<br />

e “che cosa ci sto a fare al mondo?”,<br />

ma verso l’individualismo<br />

dentro il quale conta solo il successo<br />

e il piacere agli altri.<br />

Da poco è in visione il fi lm di<br />

Volfango De Biasi intitolato<br />

“Come tu mi vuoi” che racconta<br />

di come Giada, una ragazza ricca<br />

interiormente e intellettualmente,<br />

ottenga il successo perché, rinunciando<br />

ai suoi principi, si adatta<br />

a ogni compromesso per essere<br />

appunto “come tu mi vuoi”. Sono<br />

signifi cative alcune delle frasi<br />

che Giada dice con amara franchezza:<br />

“All’improvviso la gente<br />

ti vuole. Quello che sei dentro<br />

non conta, nessuno vuole quello<br />

che sei davvero”; “Importante e<br />

reale sono le cose di cui parla la<br />

TV, il resto non esiste”.<br />

Viviamo nell’“epoca delle passioni<br />

tristi” come l’hanno defi -<br />

nita due psicanalisti francesi, M.<br />

Benasayag e G. Schimdt, e le<br />

passioni tristi sono le incertezze,<br />

le angosce, la perdita di fi ducia<br />

nel progresso e quindi il timore<br />

di un futuro minaccioso che<br />

incombe su ogni aspetto <strong>della</strong><br />

nostra vita. Questo timore genera<br />

un’atmosfera esistenziale cupa<br />

nella quale si innestano le crisi<br />

individuali che vengono ampliate<br />

ed esasperate. In un mondo dove<br />

Dio viene escluso tutto tende a<br />

regredire verso una cultura <strong>della</strong><br />

sopravvivenza, con relazioni<br />

basate sullo scontro di tutti verso<br />

tutti anziché sull’incontro. Individualismo,<br />

chiusura, frustrazioni,<br />

paure, illusione di poter decidere<br />

da soli <strong>della</strong> propria vita, ricerca<br />

del rischio tendono ad occupare<br />

il posto lasciato vuoto da Dio,<br />

ma non cancellano il dolore che<br />

si prova quando non ci si sente<br />

adeguati o non si hanno sogni.<br />

In questa atmosfera problemati-

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!