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Il bene di quel noi-tutti. Benedetto XVI alla<br />
46° Settimana Sociale dei Cattolici<br />
“Fare fronte ai problemi attuali, tutelando nel contempo la vita umana dal concepimento<br />
alla sua fi ne naturale, difendendo la dignità <strong>della</strong> persona, salvaguardando l’ambiente e<br />
promuovendo la pace, non è compito facile, ma nemmeno impossibile, se resta ferma la<br />
fi ducia nelle capacità dell’uomo, si allarga il concetto di ragione e del suo uso e ciascuno<br />
si assume le proprie responsabilità. Sarebbe, infatti, illusorio delegare la ricerca di soluzioni<br />
soltanto alle pubbliche autorità: i soggetti politici, il mondo dell’impresa, le organizzazioni sindacali, gli<br />
operatori sociali e tutti i cittadini, in quanto singoli e in forma associata, sono chiamati a maturare una forte<br />
capacità di analisi, di lungimiranza e di partecipazione. Muoversi secondo una prospettiva di responsabilità<br />
comporta la disponibilità a uscire dalla ricerca del proprio interesse esclusivo, per perseguire insieme il bene<br />
del Paese e dell’intera famiglia umana. La Chiesa, quando richiama l’orizzonte del bene comune – categoria<br />
portante <strong>della</strong> sua dottrina sociale – intende infatti riferirsi al “bene di quel noi-tutti”, che “non è ricercato per<br />
se stesso, ma per le persone che fanno parte <strong>della</strong> comunità sociale e che solo in essa possono realmente<br />
e più effi cacemente conseguire il loro bene” (Caritas in veritate, n. 7). In altre parole, il bene comune è ciò<br />
che costruisce e qualifi ca la città degli uomini, il criterio fondamentale <strong>della</strong> vita sociale e politica, il fi ne<br />
dell’agire umano e del progresso; è “esigenza di giustizia e di carità” (ibidem), promozione del rispetto dei<br />
diritti degli individui e dei popoli, nonché di relazioni caratterizzate dalla logica del dono. Esso trova nei valori<br />
del cristianesimo l’“elemento non solo utile, ma indispensabile per la costruzione di una buona società e<br />
di un vero sviluppo umano integrale” (ibidem, n. 4). Per questa ragione, rinnovo l’appello perché sorga una<br />
nuova generazione di cattolici, persone interiormente rinnovate che si impegnino nell’attività politica senza<br />
complessi d’inferiorità”.<br />
(Messaggio di Benedetto XVI al Presidente CEI Card. Angelo Bagnasco,<br />
per la 46° Settimana Sociale dei Cattolici, Reggio Calabria, <strong>ottobre</strong> 20<strong>10</strong>)<br />
di stagione, sostegno alla costituzione<br />
di gruppi di acquisto,<br />
turismo ed ospitalità sostenibili,<br />
promozione <strong>della</strong> cultura<br />
<strong>della</strong> pace, cooperazione e<br />
solidarietà, “disimballo” dei<br />
territori, diffusione commercio<br />
equo e solidale, banche<br />
del tempo, fi nanza etica, etc.),<br />
favorendo il più possibile<br />
l’autoproduzione di beni e lo<br />
scambio di “servizi”.<br />
PREMIARE<br />
PER DIFFONDERE<br />
Al fi ne di sensibilizzare anche<br />
altri comuni, compresi quelli<br />
maggiori, ogni anno l’associazione<br />
indice un concorso di progetti,<br />
denominato “Comuni a 5<br />
stelle” che intende premiare quei<br />
comuni che hanno presentato e<br />
realizzato progetti concreti negli<br />
ambiti sopra citati.<br />
Sempre per far conoscere altri<br />
esempi di enti pubblici virtuosi,<br />
qualche tempo fa è stato costitu-<br />
ito un “Forum <strong>della</strong> pubblica<br />
amministrazione” che organizza<br />
annualmente una “expo” in cui<br />
vengono presentati e premiati<br />
i progetti di miglioramento<br />
più signifi cativi realizzati dalle<br />
pubbliche amministrazioni<br />
(centrali o locali).<br />
EFFICIENZA CERCASI...<br />
Abbiamo anche scoperto che una<br />
iniziativa che sembrava molto<br />
interessante era stata lanciata<br />
nel 2008 da parte del “Ministero<br />
<strong>della</strong> pubblica amministrazione<br />
e dell’innovazione”. Esiste<br />
infatti un sito internet voluto dallo<br />
stesso Ministero, il cui titolo<br />
è abbastanza signifi cativo “Non<br />
solo fannulloni” (va ricordato<br />
che proprio il responsabile del<br />
Ministero, Renato Brunetta, non<br />
aveva esitato in precedenza a<br />
defi nire “fannulloni” molti dipendenti<br />
pubblici): sul sito vengono<br />
segnalate circa 850 iniziative<br />
portate avanti da enti pubblici<br />
(ministeri, regioni, province e<br />
comuni) che hanno contribuito<br />
a migliorare l’effi cienza <strong>della</strong><br />
macchina burocratica ma specialmente<br />
hanno contribuito ad<br />
innalzare il livello di servizio<br />
agli utenti. Era previsto anche un<br />
premio che lo stesso Ministero<br />
avrebbe assegnato a quegli enti<br />
che avessero presentato realizzazioni<br />
particolarmente signifi -<br />
cative nei campi dell’effi cienza<br />
e <strong>della</strong> soddisfazione del cliente.<br />
Ci era sembrata una iniziativa<br />
veramente intelligente capace di<br />
incentivare i pubblici dipendenti<br />
a migliorare la qualità del loro lavoro.<br />
Purtroppo però il sito non è<br />
più aggiornato dal 2008 e non si<br />
capisce se il premio si sia ripetuto<br />
negli anni successivi. Cosa può<br />
essere successo? I non fannulloni<br />
si sono definitivamente estinti<br />
oppure sono stati tagliati i fondi<br />
per portare avanti l’iniziativa? In<br />
entrambi i casi non c’è da stare<br />
molto allegri...<br />
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