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10/ottobre - Santuario della Guardia

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Il bene di quel noi-tutti. Benedetto XVI alla<br />

46° Settimana Sociale dei Cattolici<br />

“Fare fronte ai problemi attuali, tutelando nel contempo la vita umana dal concepimento<br />

alla sua fi ne naturale, difendendo la dignità <strong>della</strong> persona, salvaguardando l’ambiente e<br />

promuovendo la pace, non è compito facile, ma nemmeno impossibile, se resta ferma la<br />

fi ducia nelle capacità dell’uomo, si allarga il concetto di ragione e del suo uso e ciascuno<br />

si assume le proprie responsabilità. Sarebbe, infatti, illusorio delegare la ricerca di soluzioni<br />

soltanto alle pubbliche autorità: i soggetti politici, il mondo dell’impresa, le organizzazioni sindacali, gli<br />

operatori sociali e tutti i cittadini, in quanto singoli e in forma associata, sono chiamati a maturare una forte<br />

capacità di analisi, di lungimiranza e di partecipazione. Muoversi secondo una prospettiva di responsabilità<br />

comporta la disponibilità a uscire dalla ricerca del proprio interesse esclusivo, per perseguire insieme il bene<br />

del Paese e dell’intera famiglia umana. La Chiesa, quando richiama l’orizzonte del bene comune – categoria<br />

portante <strong>della</strong> sua dottrina sociale – intende infatti riferirsi al “bene di quel noi-tutti”, che “non è ricercato per<br />

se stesso, ma per le persone che fanno parte <strong>della</strong> comunità sociale e che solo in essa possono realmente<br />

e più effi cacemente conseguire il loro bene” (Caritas in veritate, n. 7). In altre parole, il bene comune è ciò<br />

che costruisce e qualifi ca la città degli uomini, il criterio fondamentale <strong>della</strong> vita sociale e politica, il fi ne<br />

dell’agire umano e del progresso; è “esigenza di giustizia e di carità” (ibidem), promozione del rispetto dei<br />

diritti degli individui e dei popoli, nonché di relazioni caratterizzate dalla logica del dono. Esso trova nei valori<br />

del cristianesimo l’“elemento non solo utile, ma indispensabile per la costruzione di una buona società e<br />

di un vero sviluppo umano integrale” (ibidem, n. 4). Per questa ragione, rinnovo l’appello perché sorga una<br />

nuova generazione di cattolici, persone interiormente rinnovate che si impegnino nell’attività politica senza<br />

complessi d’inferiorità”.<br />

(Messaggio di Benedetto XVI al Presidente CEI Card. Angelo Bagnasco,<br />

per la 46° Settimana Sociale dei Cattolici, Reggio Calabria, <strong>ottobre</strong> 20<strong>10</strong>)<br />

di stagione, sostegno alla costituzione<br />

di gruppi di acquisto,<br />

turismo ed ospitalità sostenibili,<br />

promozione <strong>della</strong> cultura<br />

<strong>della</strong> pace, cooperazione e<br />

solidarietà, “disimballo” dei<br />

territori, diffusione commercio<br />

equo e solidale, banche<br />

del tempo, fi nanza etica, etc.),<br />

favorendo il più possibile<br />

l’autoproduzione di beni e lo<br />

scambio di “servizi”.<br />

PREMIARE<br />

PER DIFFONDERE<br />

Al fi ne di sensibilizzare anche<br />

altri comuni, compresi quelli<br />

maggiori, ogni anno l’associazione<br />

indice un concorso di progetti,<br />

denominato “Comuni a 5<br />

stelle” che intende premiare quei<br />

comuni che hanno presentato e<br />

realizzato progetti concreti negli<br />

ambiti sopra citati.<br />

Sempre per far conoscere altri<br />

esempi di enti pubblici virtuosi,<br />

qualche tempo fa è stato costitu-<br />

ito un “Forum <strong>della</strong> pubblica<br />

amministrazione” che organizza<br />

annualmente una “expo” in cui<br />

vengono presentati e premiati<br />

i progetti di miglioramento<br />

più signifi cativi realizzati dalle<br />

pubbliche amministrazioni<br />

(centrali o locali).<br />

EFFICIENZA CERCASI...<br />

Abbiamo anche scoperto che una<br />

iniziativa che sembrava molto<br />

interessante era stata lanciata<br />

nel 2008 da parte del “Ministero<br />

<strong>della</strong> pubblica amministrazione<br />

e dell’innovazione”. Esiste<br />

infatti un sito internet voluto dallo<br />

stesso Ministero, il cui titolo<br />

è abbastanza signifi cativo “Non<br />

solo fannulloni” (va ricordato<br />

che proprio il responsabile del<br />

Ministero, Renato Brunetta, non<br />

aveva esitato in precedenza a<br />

defi nire “fannulloni” molti dipendenti<br />

pubblici): sul sito vengono<br />

segnalate circa 850 iniziative<br />

portate avanti da enti pubblici<br />

(ministeri, regioni, province e<br />

comuni) che hanno contribuito<br />

a migliorare l’effi cienza <strong>della</strong><br />

macchina burocratica ma specialmente<br />

hanno contribuito ad<br />

innalzare il livello di servizio<br />

agli utenti. Era previsto anche un<br />

premio che lo stesso Ministero<br />

avrebbe assegnato a quegli enti<br />

che avessero presentato realizzazioni<br />

particolarmente signifi -<br />

cative nei campi dell’effi cienza<br />

e <strong>della</strong> soddisfazione del cliente.<br />

Ci era sembrata una iniziativa<br />

veramente intelligente capace di<br />

incentivare i pubblici dipendenti<br />

a migliorare la qualità del loro lavoro.<br />

Purtroppo però il sito non è<br />

più aggiornato dal 2008 e non si<br />

capisce se il premio si sia ripetuto<br />

negli anni successivi. Cosa può<br />

essere successo? I non fannulloni<br />

si sono definitivamente estinti<br />

oppure sono stati tagliati i fondi<br />

per portare avanti l’iniziativa? In<br />

entrambi i casi non c’è da stare<br />

molto allegri...<br />

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