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GHIRARDO DAVID DEGRASSI fisiopatologia ... - AppuntiMed

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Chirurgia Vascolare – Ghirardo, David, Degrassi 5<br />

Malattie fibrodisplastiche (che coivolgono le arterie renali o le carotidi, più frequenti nelle donne).<br />

Arteropatie non arteriosclerotiche:<br />

malattie infiammatorie delle arterie (es. tromboangioite obliterante = individui maschi, fumatori, di<br />

età inferiore a 40 anni, colpisce le arterie di medio e piccolo calibro, localizzata anche agli arti<br />

superiori contrariamente all’aterosclerosi, può portare ad amputazioni, ha un interessamento<br />

cardiaco che porta a morte precoce del pz.);<br />

malattie autoimmuni (es. arterite lupoide);<br />

panarterite nodosa PAN.<br />

Sindrome di Raynoud con il tempo presenta come complicanza trombosi a carico delle piccole arterie<br />

(VEDI LA TOS).<br />

TROMBOSI POST TRAUMATICHE<br />

Trombosi da traumi diretti:<br />

traumi penetranti, in cui la lesione viscerale interessa le diverse tonache del vaso a partire<br />

dall’avventizia (perforazione o lacerazione);<br />

traumi non penetranti (traumi chiusi), in cui l’agente lesivo determina l’iperdistensione della parete<br />

causandone la discontinuità a partire dall’intima (compressione o contusione).<br />

Trombosi da traumi indiretti, l’azione si esplica sui tessuti e le strutture circostanti, che a loro volta<br />

provocano lesioni al vaso (dislocazione di frammenti ossei o lussazioni di grosse articolazioni):<br />

contusione;<br />

compressione;<br />

lacerazione.<br />

I distretti maggiormente colpiti sono quello femorale, popliteo, omerale.<br />

Trombosi iatrogene imputabili all’impiego di metodiche diagnostiche o terapeutiche.<br />

FISIOPATOLOGIA DELL’ISCHEMIA ACUTA<br />

Il danno causato dal periodo di ischemia dipende dal bilancio tra apporto e richiesta metabolica, che a sua<br />

volta è in rapporto al tipo di tessuto; infatti i tessuti non sono sensibili al danno ischemico in egual misura,<br />

alcuni lo sono più di altri. Il tessuto nervoso e quello muscolare sono i più suscettibili:<br />

t. nervoso > t. muscolare > cute e sottocute > osso.<br />

Le alterazioni metaboliche che si verificano nel danno ischemico sono dovute essenzialmente alla mancanza<br />

di substrati necessari per mantenere la produzione di ATP al fine di conservare l’attività biologica delle<br />

cellule. Se l’ischemia è protratta nel tempo si arriva al DANNO TISSUTALE IRREVERSINBILE = NECROSI<br />

COAGULATIVA.<br />

MUSCOLO ISCHEMICO<br />

Nelle ischemie degli arti inferiori i presupposti del danno ischemico vanno ricercati nel comportamento<br />

metabolico del muscolo.<br />

In situazioni basali (a riposo) un flusso di 2 – 4 cc/100g/min è sufficiente a rifornire il tessuto dell’ossigeno<br />

necessario alla beta-ossidazione degli acidi grassi liberi = substrato fondamentale del metabolismo aerobio<br />

del muscolo, modeste sono le quantità di lattati, si ritrovano accumuli di creatin-fosfato.

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